Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
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Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Dalla mezzanotte di oggi la Croazia sarà il 28° stato dell'UE.
L'obiettivo era talmente agognato che per l'occasione sono stati preparati grandi festeggiamenti con tanto di fuochi artificiali: per l'introduzione dell'Euro è necessario aspettare 2 anni, dopo i quali se la Croazia avrà tutti i requisiti standard entrerà anche nell'unione monetaria (in questo caso non è automatico che li avrà). Credo che sarà anche piuttosto complessa la marcia per l'ingresso in Schengen, dato che in questo settore la Croazia viene vista come Romania e Bulgaria: ancora oggi questi due aspettano il via libera da alcuni stati che non ritengono ancora sicuro aprire le frontiere.
___________
In coda per l'ingresso in UE ci sono altri paesi, tutti attualmente più o meno lontani dall'obiettivo e a diversi stadi ufficiali di trattativa o candidatura all'ingresso. Escludo dall'elenco l'Islanda, che aveva avviato le trattative dopo il tracollo economico, perchè successivamente ha cambiato idea ed è solo questione di tempo perchè formalizzi la sospensione o annullamento della richiesta d'ingresso.
- Serbia: ha ottenuto all'ultimo Consiglio europeo l'agognata data d'avvio per le trattative, stabilita per il gennaio dell'anno prossimo. Ha potuto compiere questo passo dopo aver trovato un accordo con il Kosovo sullo status della minoranza Serba nel nord del Kosovo.
- Kosovo: tranne che nelle zone a maggioranza serba usa l'Euro ma non è ancora candidato ufficiale all'adesione all'UE. Vista la situazione in cui versa, con corruzione dilagante e necessaria sistemazione dell'assetto istituzionale, ha ancora molto da fare per ottenere questo status.
- Bosnia Erzegovina: non è ancora candidato ufficiale e la marcia di avvicinamento è ostacolata in modo attualmente quasi insormontabile dalla situazione peculiare del paese, che è una semi-federazione dove le due componenti (Republika Srpska e Federazione croato-mussulmana) hanno poteri molto ampi rispetto al governo centrale. La situazione interna rimane congelata e di conseguenza il paese non progredisce in nessun campo.
- Montenegro: altro utilizzatore esterno dell'Euro e candidato ufficiale ma lontano dall'ingresso, principalmente per colpa della continua permanenza al potere come presidente o primo ministro del corrotto Milo Đukanović, che ha creato una rete d'interessi e alleanze per gestire i suoi interessi a scapito di quelli del paese. Gli oppositori per ora non riescono a prevalere.
- Albania: aspetta la candidatura ufficiale, alla cui concessione era stato legato soprattutto il corretto e civile svolgimento delle ultime elezioni. Il Consiglio europeo sta ancora valutando.
- Macedonia: candidato all'adesione le cui trattative sono di fatto paralizzate dal veto della Grecia e più recentemente anche della Bulgaria. Con la Grecia il contenzioso riguarda il nome stesso della Macedonia (che internazionalmente è riconosciuta come "Repubblica ex-Jugoslava di Macedonia") che essendo omonimo di una delle regioni greche genera la paura che la Macedonia possa accampare rivendicazioni territoriali su di essa, con motivazioni storiche. La Bulgaria invece accusa la Macedonia di discriminare la minoranza bulgara e di alimentare un nazionalismo macedone in funzione anti-bulgara.
- Turchia: trattative paralizzate data la contrarietà di alcuni governi a continuarle e l'ostilità diffusa dell'opinione pubblica europea all'ingresso della Turchia. All'ultimo Consiglio europeo si è stabilito di aprire un nuovo capitolo negoziale ad ottobre, subordinandolo alla relazione periodica della Commissione europea sui progressi della Turchia, ma ormai anche l'opinione pubblica turca è favorevole all'ingresso solo al 30%.
Questo a mio avviso rende ancor più assurdo insistere con le trattative, considerando addirittura candidato un paese che ha contenziosi territoriali con uno stato dell'UE e ha sotto occupazione militare metà del territorio di un altro. Un allargamento così è buono solo per chi ritiene che l'UE sia solo un mercato economico che si può espandere a chiunque, a prescindere da tutto il resto. Non a caso il Regno unito e qualcun altro con le lobbies industriali sempre a caccia di facilitazioni al commercio sono da sempre forti sostenitori di questo ingresso, così come gli USA.
A suddetta combriccola in futuro si potrebbe aggiungere San Marino, dove un comitato di cittadini nel 2011 aveva preparato un referendum consultivo sull'ingresso in UE, annullato dal governo sammarinese. Questo non ha fermato il Comitato promotore, che non ne ha mai voluto sapere di abbandonare il progetto ed è andato avanti come bulldozer con nuove mobilitazioni della popolazione. Dopo il referendum sono state proposte un'istanza d'Arengo (richiesta popolare ai nuovi Capitani reggenti che salgono in carica) e un progetto di legge d'iniziativa popolare, entrambi bocciati, ma poi è stato ritenuto ammissibile un nuovo referendum e si è cominciato a raccogliere di nuovo le firme.
Ci sarà quindi un nuovo referendum in data non ancora fissata, si dice forse a settembre.
Ad ogni modo la faccenda sembra complicata, perchè alla fine del 2012 la Commissione europea ha dato un parere ufficiale sulla questione: ha detto che l'adesione non è preclusa di principio ma l'ingresso in UE di paesi piccoli come San Marino sarebbe problematico per la Comunità, che non aveva mai considerato un caso come l'adesione di micro-stati e non si è quindi mai data gli strumenti adatti ad accoglierne. Perciò ha consigliato a San Marino di fare richiesta d'ingresso nello SEE ( http://it.wikipedia.org/wiki/Spazio_economico_europeo ). Il governo, contento di ciò, ha usato il parere della Commissione per cercare di scoraggiare il Comitato promotore... ma in aiuto indiretto del Comitato è arrivata la Norvegia, membro dello SEE, che ai primi di questo mese si è detta contraria all'allargamento dello spazio ad altri micro-stati nonostante il Liechtenstein ne faccia già parte.
Anche in un altro micro-stato, Andorra (che dall'anno prossimo emetterà proprie monete in Euro come già fanno San Marino, Vaticano e Monaco), c'è una discussione sull'opportunità di candidarsi all'ingresso in UE, ma per ora non è stata avviata nessuna iniziativa per eventuali referenda.
L'obiettivo era talmente agognato che per l'occasione sono stati preparati grandi festeggiamenti con tanto di fuochi artificiali: per l'introduzione dell'Euro è necessario aspettare 2 anni, dopo i quali se la Croazia avrà tutti i requisiti standard entrerà anche nell'unione monetaria (in questo caso non è automatico che li avrà). Credo che sarà anche piuttosto complessa la marcia per l'ingresso in Schengen, dato che in questo settore la Croazia viene vista come Romania e Bulgaria: ancora oggi questi due aspettano il via libera da alcuni stati che non ritengono ancora sicuro aprire le frontiere.
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In coda per l'ingresso in UE ci sono altri paesi, tutti attualmente più o meno lontani dall'obiettivo e a diversi stadi ufficiali di trattativa o candidatura all'ingresso. Escludo dall'elenco l'Islanda, che aveva avviato le trattative dopo il tracollo economico, perchè successivamente ha cambiato idea ed è solo questione di tempo perchè formalizzi la sospensione o annullamento della richiesta d'ingresso.
- Serbia: ha ottenuto all'ultimo Consiglio europeo l'agognata data d'avvio per le trattative, stabilita per il gennaio dell'anno prossimo. Ha potuto compiere questo passo dopo aver trovato un accordo con il Kosovo sullo status della minoranza Serba nel nord del Kosovo.
- Kosovo: tranne che nelle zone a maggioranza serba usa l'Euro ma non è ancora candidato ufficiale all'adesione all'UE. Vista la situazione in cui versa, con corruzione dilagante e necessaria sistemazione dell'assetto istituzionale, ha ancora molto da fare per ottenere questo status.
- Bosnia Erzegovina: non è ancora candidato ufficiale e la marcia di avvicinamento è ostacolata in modo attualmente quasi insormontabile dalla situazione peculiare del paese, che è una semi-federazione dove le due componenti (Republika Srpska e Federazione croato-mussulmana) hanno poteri molto ampi rispetto al governo centrale. La situazione interna rimane congelata e di conseguenza il paese non progredisce in nessun campo.
- Montenegro: altro utilizzatore esterno dell'Euro e candidato ufficiale ma lontano dall'ingresso, principalmente per colpa della continua permanenza al potere come presidente o primo ministro del corrotto Milo Đukanović, che ha creato una rete d'interessi e alleanze per gestire i suoi interessi a scapito di quelli del paese. Gli oppositori per ora non riescono a prevalere.
- Albania: aspetta la candidatura ufficiale, alla cui concessione era stato legato soprattutto il corretto e civile svolgimento delle ultime elezioni. Il Consiglio europeo sta ancora valutando.
- Macedonia: candidato all'adesione le cui trattative sono di fatto paralizzate dal veto della Grecia e più recentemente anche della Bulgaria. Con la Grecia il contenzioso riguarda il nome stesso della Macedonia (che internazionalmente è riconosciuta come "Repubblica ex-Jugoslava di Macedonia") che essendo omonimo di una delle regioni greche genera la paura che la Macedonia possa accampare rivendicazioni territoriali su di essa, con motivazioni storiche. La Bulgaria invece accusa la Macedonia di discriminare la minoranza bulgara e di alimentare un nazionalismo macedone in funzione anti-bulgara.
- Turchia: trattative paralizzate data la contrarietà di alcuni governi a continuarle e l'ostilità diffusa dell'opinione pubblica europea all'ingresso della Turchia. All'ultimo Consiglio europeo si è stabilito di aprire un nuovo capitolo negoziale ad ottobre, subordinandolo alla relazione periodica della Commissione europea sui progressi della Turchia, ma ormai anche l'opinione pubblica turca è favorevole all'ingresso solo al 30%.
Questo a mio avviso rende ancor più assurdo insistere con le trattative, considerando addirittura candidato un paese che ha contenziosi territoriali con uno stato dell'UE e ha sotto occupazione militare metà del territorio di un altro. Un allargamento così è buono solo per chi ritiene che l'UE sia solo un mercato economico che si può espandere a chiunque, a prescindere da tutto il resto. Non a caso il Regno unito e qualcun altro con le lobbies industriali sempre a caccia di facilitazioni al commercio sono da sempre forti sostenitori di questo ingresso, così come gli USA.
A suddetta combriccola in futuro si potrebbe aggiungere San Marino, dove un comitato di cittadini nel 2011 aveva preparato un referendum consultivo sull'ingresso in UE, annullato dal governo sammarinese. Questo non ha fermato il Comitato promotore, che non ne ha mai voluto sapere di abbandonare il progetto ed è andato avanti come bulldozer con nuove mobilitazioni della popolazione. Dopo il referendum sono state proposte un'istanza d'Arengo (richiesta popolare ai nuovi Capitani reggenti che salgono in carica) e un progetto di legge d'iniziativa popolare, entrambi bocciati, ma poi è stato ritenuto ammissibile un nuovo referendum e si è cominciato a raccogliere di nuovo le firme.
Ci sarà quindi un nuovo referendum in data non ancora fissata, si dice forse a settembre.
Ad ogni modo la faccenda sembra complicata, perchè alla fine del 2012 la Commissione europea ha dato un parere ufficiale sulla questione: ha detto che l'adesione non è preclusa di principio ma l'ingresso in UE di paesi piccoli come San Marino sarebbe problematico per la Comunità, che non aveva mai considerato un caso come l'adesione di micro-stati e non si è quindi mai data gli strumenti adatti ad accoglierne. Perciò ha consigliato a San Marino di fare richiesta d'ingresso nello SEE ( http://it.wikipedia.org/wiki/Spazio_economico_europeo ). Il governo, contento di ciò, ha usato il parere della Commissione per cercare di scoraggiare il Comitato promotore... ma in aiuto indiretto del Comitato è arrivata la Norvegia, membro dello SEE, che ai primi di questo mese si è detta contraria all'allargamento dello spazio ad altri micro-stati nonostante il Liechtenstein ne faccia già parte.
Anche in un altro micro-stato, Andorra (che dall'anno prossimo emetterà proprie monete in Euro come già fanno San Marino, Vaticano e Monaco), c'è una discussione sull'opportunità di candidarsi all'ingresso in UE, ma per ora non è stata avviata nessuna iniziativa per eventuali referenda.
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Mi ero scordato la Macedonia, ho aggiornato.
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Ecco alcune immagini dei festeggiamenti della mezzanotte di ieri:
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101720838-aa57ce47-196f-4374-a2ee-4aba39b48313.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101720810-815afa3a-2d74-4898-91c5-30ef6cc13b4c.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101721536-0a387ec5-7f57-4573-b54e-42c1c8cc2ed9.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101720886-81ad219a-8d3e-420d-8438-527e2338b2e0.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101722372-e5cf5f30-e25e-42aa-a6ce-295dac0e6047.jpg
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Ecco alcune immagini dei festeggiamenti della mezzanotte di ieri:
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101720838-aa57ce47-196f-4374-a2ee-4aba39b48313.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101720810-815afa3a-2d74-4898-91c5-30ef6cc13b4c.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101721536-0a387ec5-7f57-4573-b54e-42c1c8cc2ed9.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101720886-81ad219a-8d3e-420d-8438-527e2338b2e0.jpg
http://www.repubblica.it/images/2013/07/01/101722372-e5cf5f30-e25e-42aa-a6ce-295dac0e6047.jpg
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Vedere il video [Reuters] dei festeggiamenti a Zagabria per l'ingresso della Croatia in UE. Il video sta nella pagina-web:
=Croatia officially joins European Union
del sito-web
=> RFE/RL: Radio Free Europe – Radio Liberty
Il sito si vanta ... di quanto segue:
=Croatia officially joins European Union
del sito-web
=> RFE/RL: Radio Free Europe – Radio Liberty
Il sito si vanta ... di quanto segue:
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Our Mission: RFE/RL journalists report the news in 21 countries where a free press is banned by the government or not fully established. We provide what many people cannot get locally: uncensored news, responsible discussion, and open debate (mission statement).
21 Countries, 28 Languages: We broadcast to 21 countries in 28 languages, including Iran, Iraq, Afghanistan, Pakistan, and Russia. With over 400 full-time journalists, 750 freelancers, and 19 local bureaus, RFE/RL is one of the most comprehensive news operations in the world (see map).
On The Front Lines: Our journalists are on the front lines in the fight for media freedom in their countries and often put themselves at great risk to do their jobs (click here for more).
Regional Expertise: RFE/RL journalists and experts are a unique source of information about many of the world's political hotspots. We also host briefings and special events in Washington, D.C. and Prague (browse RFE/RL's experts).
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Ciao a tutti
Erasmus- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 22.05.13
Località : Unione Europea
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
La tempistica stabilita dal governo croato prevede l'adesione a Schengen nel 2015 e l'Euro nel 2017 o 2018.
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Bella roba dare a sti paesi morti di fame e senza industria una moneta fortissima come l'€
giusto per dar loro il colpo di grazia
giusto per dar loro il colpo di grazia
Zardoz- Messaggi : 35
Data d'iscrizione : 10.06.13
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Chi entra in UE, oltre ad aver già aderito a tutti i trattati, assume l'impegno di osservare i trattati anche in futuro.Zardoz ha scritto:Bella roba dare a sti paesi morti di fame e senza industria una moneta fortissima come l'€
[Occhio: Schengen non è un trattato dell'UE, anche se per l'UE è vitale].
Tra i trattati c'è quello UEM, (Unione Economica Monetaria). Anche chi non adottasse la moneta comune, avrebbe comunque l'obbligo (in quanto ha aderito liberamente al trattato UEM) di attenersi ai "parametri di Maastricht" (e di promuovere una politica economica che lo renda sempre più idoneo al rispetto del "patto di stabilità" ribadito nel Trattato di Amsterdam).
Nessuno obbliga un paese ad entrare in UE. Nessuno gli impone nulla, tanto meno gli impone la moneta.
Il consenso ad entrare in UE è dato all'unanimità dai "governi nazionali".
[Se dipendesse da me ... o dentro o fuori! Parlo, ovviamente, dei paesi col privilegio dell'opting-out.
La maggioranza del popolo danese e del popolo britannico non vuole la moneta unica?
OK: ma allora fuori dai piedi!
Un'Unione che si rispetta, specie se larga come la vecchia CEE e soprattutto se sviluppata come la vecchia CEE, necessita di una moneta unica, cioè di una moneta sua. E su questo non ci piove!
Non necessita affatto di diventare grande quanto l'Europa geografica.]
Comunque: economia buona o pessima, più grande è l'area euro meglio è per tutti.
Il problema non è la debolezza di una economia rispetto alla forza della moneta (non solo sua., ovviamente).
Il problema è che un'area economica integrata (benché [ancora] squilibrata), e quindi con la sua moneta, necessita di un governo che abbia la possibilità indiscussa di operare con una visione globale sull'intera area (e, ovviamente, attenta a ridurre, se possibile, gli squilibri tra regione e regione). Tutti concetti riconosciuti (basta pensare all'esistenza della BEI, alla stessa individuazione a livello UE di "aree deprese", ecc.) ma che restano poco più di "mere parole" se quel governo non c'è (e non c'è perché a non averlo voluto sono stati i "governi nazionali" , mica i rispettivi popoli che, per queste decisioni, finora non hanno contato un bel niente).
Non ti smentisci mai, eh!Zardoz ha scritto:... giusto per dar loro il colpo di grazia
A parte il fatto che sia il peso nelle votazioni in Consiglio sia il numero di elettori per deputato europeo sono tanto più vantaggiosi quanto più piccolo è uno stato, quel che dici è illogico! Che vantaggio verrebbe agli altri stati dal tracollo dell'economia di un nuovo stato-membro?
Cio Zardoz
Ciao a tutti.
Erasmus- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 22.05.13
Località : Unione Europea
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Zardoz ha scritto:Bella roba dare a sti paesi morti di fame e senza industria una moneta fortissima come l'€
giusto per dar loro il colpo di grazia
A parte che l'industria in Croazia esiste, come mai il Montenegro (che è più "morto di fame" e ancor meno industrializzato) ha l'Euro e non è ancora morto?
Se ti sforzassi di capirci qualcosa invece di piazzare uno slogan qua e là ogni tanto...
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Il referendum a San Marino è stato fissato per la seconda metà di ottobre.
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Mi piacerebbe sapere se la trasparenza bancaria è uno dei requisiti per l'ingresso. Ma credo di conoscere la risposta.
Lara- Messaggi : 198
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Croazia nell'UE e situazione dei candidati all'ingresso
Devi chiederlo agli addetti all'allargamento dell'UE: quello istituzionalmente più prossimo a noi sta a Roma e si chiama Enrico Letta.
ART- Messaggi : 125
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