Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Ogni tanto una piccola fiammata...
Bersani, attacco a Renzi: "Pd non è un porto dove possa sbarcare chiunque"
http://www.repubblica.it/politica/2016/02/05/news/bersani_attacco_a_renzi_pd_non_e_un_porto_dove_possa_sbarcare_chiunque_-132786142/?ref=HREC1-8
C'è questa preoccupazione di un cambiamento della natura del PD, di cui si fa carico Bersani. E' chiaro che i partiti cambiano, anzi, devono cambiare per adeguarsi alle esigenze della società che rappresentano, e che a sua volta deve essere già cambiata, se esige una nuova classe politica. Se si cambia in modo sbagliato, si finisce per non intercettare più il voto ed il consenso di una parte importante del popolo legato al lavoro nelle sue varie forme materiali ed intellettuali.
Bersani, attacco a Renzi: "Pd non è un porto dove possa sbarcare chiunque"
http://www.repubblica.it/politica/2016/02/05/news/bersani_attacco_a_renzi_pd_non_e_un_porto_dove_possa_sbarcare_chiunque_-132786142/?ref=HREC1-8
C'è questa preoccupazione di un cambiamento della natura del PD, di cui si fa carico Bersani. E' chiaro che i partiti cambiano, anzi, devono cambiare per adeguarsi alle esigenze della società che rappresentano, e che a sua volta deve essere già cambiata, se esige una nuova classe politica. Se si cambia in modo sbagliato, si finisce per non intercettare più il voto ed il consenso di una parte importante del popolo legato al lavoro nelle sue varie forme materiali ed intellettuali.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
L'Ansa farebbe meglio a dare solo le notizie. Quando tenta di scrivere un articolo, aggiunge alla notizia, aria fritta.
Ad ogni modo, annotiamo questo articolo e leggiamolo per quando ci servirà a capire qualche cosa che ora è ancora confuso.
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/02/19/pd-diviso-a-assemblea-ipotesi-anticipo-congresso_b1238481-1a8c-41de-991c-4f1b1c884c8d.html
Ad ogni modo, annotiamo questo articolo e leggiamolo per quando ci servirà a capire qualche cosa che ora è ancora confuso.
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/02/19/pd-diviso-a-assemblea-ipotesi-anticipo-congresso_b1238481-1a8c-41de-991c-4f1b1c884c8d.html
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
l'intervento di Renzi...
La relazione di Matteo Renzi all’Assemblea nazionale del Partito Democratico
http://www.unita.tv/focus/renzi-il-m5s-vuole-fare-male-al-pd-noi-vogliamo-fare-bene-allitalia/
La relazione di Matteo Renzi all’Assemblea nazionale del Partito Democratico
http://www.unita.tv/focus/renzi-il-m5s-vuole-fare-male-al-pd-noi-vogliamo-fare-bene-allitalia/
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
28/02/2016 10:00
Boschi: minoranza dem si lamenta troppo
Il congresso del Pd è previsto nel 2017
e si farà nel 2017. Così a Repubblica
la ministra Boschi,rispondendo alle ri-
chieste della minoranza dopo l'approva-
zione delle unioni civili. In quella
sede si sceglierà "chi è più bravo a
lamentarsi e chi,come Renzi, sta dimo-
strando con i fatti la ripartenza".
"Riduttivo" l'atteggiamento di chi non
sa apprezzare "la cosa grande che ab-
biamo fatto in Senato approvando per la
prima volta una legge sulle unioni ci-
vili". Verdini? "In Parlamento ser-
vono voti e numeri"
Sei troppo riduttiva, cara Boschi. E' vero che servono i voti, e se Verdini li da senza chiedere contropartite, nulla osta, ed è anche vero che questo è un governo di larghe intese, ma troppo largo e giustificato solo dai numeri del Parlamento, non dai nostri programmi.
E' chiaro che con questa maggioranza non si approva una legge sulle adozioni, quindi non possiamo considerarla una maggioranza per sempre. Ma di queste cose ce ne sono molte altre che non si possono fare proprio perché questa è una maggioranza troppo larga e troppo determinata dalla destra. Definirla di centro sinistra è contro la realtà. Non è di centro né Alfano, né Verdini. Non azzardo a dargli altre denominazioni, ma qualcuno potrebbe considerare questo governo di centro-destra.
E' risibile il fatto che l'art. 18 sia stato smontato proprio dal governo Renzi, perché di fatto era una falsa bandiera, ma il fatto che si sia fatto passare sotto le Forche Caudine tutto il sindacato, per un ricatto della destra, questo non è tanto di sinistra. Un governo di centro sinistra avrebbe imposto alla Confindustria di dichiarare: sull'art. 18:- abbiamo scherzato, non è un problema, abbiamo solo voluto fare la nostra propaganda, potete lasciarlo così. E invece abbiamo obbedito agli istinti di una destra carnivora che voleva l'umiliazione.
E' vero che non val la pena fare inutili sforzi per difendere il nulla sostanziale, ma esagerare in questa scelta di comportamenti non depone a favore di quella visibilità che è fatta anche di principi, e ciò che difendeva l'articolo 18 erano principi della sinistra, vilipesi per secoli dalla destra.
Insomma, cara Boschi, è giusto fare l'elenco delle cose fatte, ma è anche giusto fare l'altro elenco delle cose che non si sono fatte perché con questa maggioranza non si possono fare.
Il fatto che Rossi si presenti per contendere a Renzi, la segreteria, quando si dovrà fare il congresso, è cosa buona, perché si discuterà proprio su quelle liste di cose fatte e di cose non fatte, spiegando il perché. E se Rossi dice di voler difendere una linea di sinistra nel PD, ci sarà pur una ragione, uno spazio politico perché quella linea è stata sfrangiata e spostata la dove si confonde con quella di Alfano e Verdini. Con il dibattito serio che ne seguirà, si potranno scoprire tutti quei veli che nascondono i veri intenti di chi è classe politica nel PD. E gli argomenti non mancheranno. L'unità non è in discussione, perché tra i grandi valori di un partito politico c'è il suo peso nella società anche di natura numerica, ma la politica e gli indirizzi si, quelli sono in discussione perché per ogni scelta ve ne sono altre concorrenti che è giusto prendere dialetticamente in considerazione. Insomma, cara Boschi, da amici e da compagni ci confronteremo e se saremo bravi, ci divertiremo lavorando per il paese.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
La Serracchiani è entrata nell'alta politica criticando quella che per lei era la politica esistente. Certo che è facile e bello criticare gli altri, meno facile e meno bello subire le critiche. Non importa che siano giuste o ingiuste: danno comunque fastidio.
Dice cose giuste sulla politica di un partito, che per quanto articolato nelle sue posizioni, deve pervenire ad una decisione. Deve però essere chiaro che vi deve essere una base comune ed un forte legame se si vuole portare a sintesi una elaborazione che vive le sue difficoltà. Questa base comune, c'è nel PD, ma spesso l'ala di sinistra è stata messa a dura prova da un'ala di destra che è entrata cavalcando l'onda dell'anti politica e dei populismi costruiti dal sistema che è ben rappresentato dal Corriere della Sera, spesso andando oltre il segno. Quindi, decidere, in se è cosa importante, è obiettivo strategico, ma non può essere disgiunto dai contenuti. Spesso anche decidere che quella certa cosa non si fa, ad esempio, proprio la legge sullo ius soli, non aiuta.
la notizia
28/02/2016 12:44
Serracchiani: serve sintesi e decisione
"Sintesi e decisione non possono manca-
re in un partito". Lo ha affermato la
vicesegretaria del Pd, Serracchiani,
alla scuola di formazione del partito.
"Si discute fino all'ultimo,ma alla fi-
ne bisogna decidere", altrimenti la po-
litica non serve, dice Serracchiani,che
aggiunge, "grande rispetto per la mino-
ranza, ma anche per la maggioranza".
Si augura che il Pd si impegni al più
presto per lo "ius soli", anche se non
sarà semplice:"Ricordiamoci la maggio-
ranza con cui governiamo",
Un dibattito sulla segreteria del partito può aiutare a tracciare lo spettro delle istanze che determinano l'appartenenza ad un partito di sinistra, democratico quanto si vuole, ma di sinistra. E Rossi, a parer mio può giocare un bel ruolo proprio per tirar fuori tutto quello che per ora si è voluto troppo frettolosamente mettere sotto il tappeto, anche se con la scusa-motivata di un governo di larghe intese che non ha alternative.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Enrico Rossi si candida a leader “oltre lo schema renziani-antirenziani”
il link
http://www.unita.tv/focus/pd-enrico-rossi-si-candida-a-leader-oltre-lo-schema-renziani-antirenziani/
Tanti auguri!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Ho visto l'intervista a Rossi in otto e mezzo e devo dire che seppure come contraddittore ci fosse Travaglio, è andato di un liscio che più non si potrebbe. Rossi è bravo, pacato, determinato. Certo, non è giovane, avendo i suoi anni, ma pare che li abbia spesi bene, accumulando esperienza e saggezza. Lo vedo come un buon riequilibrio per Renzi.
Anche Speranza ha buone qualità, ed è giovane, ma manca ancora di quella capacità di linguaggio e di scelta di temi che fanno un leader.
Rossi su Verdini ha detto una cosa semplice: non è nella maggioranza, se non richiesto da i suoi voti, sono fatti che non ci riguardano, ma...
Ma Renzi deve dire chiaro e tondo che non c'è Verdini in maggioranza. Cosa che ancora non mi pare che Renzi lo abbia fatto, ma...
quella richiesta di Rossi pesa sulla bilancia della politica e del governo, e si estinguerà solo quando capiterà l'occasione che un tal fatto si chiarisca.
Speranza invece scalpita, e critica il si di Verdini! Che senso ha criticare un si che non è stato determinante per la maggioranza, questo me lo dovrebbe spiegare Speranza, che però non lo spiega.
Questo vuole essere solo un esempio di cosa voglia dire mettersi a competere con un animale politico della misura di Renzi. Tra Speranza e Rossi credo che sia obiettivamente più dotato Rossi, nonostante l'età.
la notizia:
29/02/2016 23:40
Speranza: in Pd per alternativa a Renzi
Roberto Speranza del Pd torna a criti-
care il sì alla fiducia di Verdini e
del suo gruppo in occasione del voto
sul ddl per le unioni civili al Senato.
"Nel 2013 i voti del centrodestra erano
indispensabili per far nascere il go-
verno Letta. Oggi scegliere di fare un
patto con Verdini non è una necessità
ma un disegno politico",afferma l'espo-
nente della minoranza dem, a La7. "Non
si può governare bene l'Italia con Al-
fano e Verdini". "Non usciremo dal Pd,
costruiremo un punto di vista alterna-
tivo a Renzi", ha concluso Speranza.
Anche Speranza ha buone qualità, ed è giovane, ma manca ancora di quella capacità di linguaggio e di scelta di temi che fanno un leader.
Rossi su Verdini ha detto una cosa semplice: non è nella maggioranza, se non richiesto da i suoi voti, sono fatti che non ci riguardano, ma...
Ma Renzi deve dire chiaro e tondo che non c'è Verdini in maggioranza. Cosa che ancora non mi pare che Renzi lo abbia fatto, ma...
quella richiesta di Rossi pesa sulla bilancia della politica e del governo, e si estinguerà solo quando capiterà l'occasione che un tal fatto si chiarisca.
Speranza invece scalpita, e critica il si di Verdini! Che senso ha criticare un si che non è stato determinante per la maggioranza, questo me lo dovrebbe spiegare Speranza, che però non lo spiega.
Questo vuole essere solo un esempio di cosa voglia dire mettersi a competere con un animale politico della misura di Renzi. Tra Speranza e Rossi credo che sia obiettivamente più dotato Rossi, nonostante l'età.
la notizia:
29/02/2016 23:40
Speranza: in Pd per alternativa a Renzi
Roberto Speranza del Pd torna a criti-
care il sì alla fiducia di Verdini e
del suo gruppo in occasione del voto
sul ddl per le unioni civili al Senato.
"Nel 2013 i voti del centrodestra erano
indispensabili per far nascere il go-
verno Letta. Oggi scegliere di fare un
patto con Verdini non è una necessità
ma un disegno politico",afferma l'espo-
nente della minoranza dem, a La7. "Non
si può governare bene l'Italia con Al-
fano e Verdini". "Non usciremo dal Pd,
costruiremo un punto di vista alterna-
tivo a Renzi", ha concluso Speranza.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
07/03/2016 16:10
Speranza: doppio incarico Renzi non va
"Il doppio incarico di premier e segre-
tario del Pd di Renzi non sta funzio-
nando". Lo ha detto il leader della mi-
noranza, Speranza, aggiungendo che il
partito "rischia di diventare un insie-
me di comitati elettorali".
Speranza invita a non sottovalutare il
calo dell'affluenza alle primarie di
ieri, "testimonia un disagio di molti
dei nostri elettori che non capiscono
dove va il Pd". Critica Orfini, secondo
cui il calo si deve alla non partecipa-
zione di rom e capibastone.Comunque,ora
"pieno sostegno ai candidati",conclude.
07/03/2016 17:00
Guerini: Pd in salute, no Congresso ora
Il Congresso nazionale "è fissato per
la fine del prossimo anno ed è parados-
sale che si chieda un congresso in un
momento in cui il partito consegue ri-
sultati importanti, sia per le riforme
che sul piano politico". Lo ha detto il
vicesegretario del Pd, Guerini.
Le primarie di ieri "hanno dato esiti
abbastanza chiari", aggiunge. A Roma,
"pur nel calo di partecipazione,che de-
ve tener conto delle difficoltà degli
ultimi due anni", c'è stata una "forte
indicazione" su Giachetti, conclude
Guerini.
Il fatto che la segreteria del PD e quella di capo del governo siano nelle stesse mani, rafforza il Presidente del Consiglio. La sconfitta di Letta è stata provocata proprio dal non aver partecipato alle primarie, pensando che si dovessero tener separate le due cariche. Ma come si è visto, non è stato così: chi ha vinto la segreteria, aveva i numeri per cambiare il governo. Su questo punto occorre essere realisti. Solo in un partito del "volemose bene" si può fare un gioco delle parti, ma in quello in cui la leadership sia contendibile, non c'è scampo: si fa come vuole chi vince, e se chi vince è Bersani, i due ruoli possono essere divisi (Bersani e Letta), ma se chi vince è Renzi, i due ruoli diventano uno solo. Ora, pur piacendomi Speranza, gli dico che quel genere di ragionamenti deve essere fatto in maniera categorica. Ad esempio: se vinco io, Speranza, faccio così! Invece lui dice: doppio incarico Renzi non va, ma non ha i voti nel partito per imporre quel "non va". Quindi diventa una polemica sterile. Anche chiedere un congresso anticipato, quando il governo ha ancora una linea politica ed una maggioranza, è dannoso nel complesso (per il partito ed il Governo). Mentre il congresso anticipato va richiesto con forza, in caso di crisi o di stagnazione del Governo, per una ripartenza.
La politica ha i suoi tempi e le sue fasi che non si debbono sbagliare. Bisogna lavorare per il cambiamento, ma c'è modo e modo di farlo. Sotto questo aspetto, Rossi non è giovane, ma in questo genere di infortuni non cade. Anzi, credo si sia fatto avanti lui rendendosi conto che c'è poca leadership a sinistra nel PD, e perché la sua proposta può essere buona, oltre che avere una base abbastanza ampia di consenso.
Speranza: doppio incarico Renzi non va
"Il doppio incarico di premier e segre-
tario del Pd di Renzi non sta funzio-
nando". Lo ha detto il leader della mi-
noranza, Speranza, aggiungendo che il
partito "rischia di diventare un insie-
me di comitati elettorali".
Speranza invita a non sottovalutare il
calo dell'affluenza alle primarie di
ieri, "testimonia un disagio di molti
dei nostri elettori che non capiscono
dove va il Pd". Critica Orfini, secondo
cui il calo si deve alla non partecipa-
zione di rom e capibastone.Comunque,ora
"pieno sostegno ai candidati",conclude.
07/03/2016 17:00
Guerini: Pd in salute, no Congresso ora
Il Congresso nazionale "è fissato per
la fine del prossimo anno ed è parados-
sale che si chieda un congresso in un
momento in cui il partito consegue ri-
sultati importanti, sia per le riforme
che sul piano politico". Lo ha detto il
vicesegretario del Pd, Guerini.
Le primarie di ieri "hanno dato esiti
abbastanza chiari", aggiunge. A Roma,
"pur nel calo di partecipazione,che de-
ve tener conto delle difficoltà degli
ultimi due anni", c'è stata una "forte
indicazione" su Giachetti, conclude
Guerini.
Il fatto che la segreteria del PD e quella di capo del governo siano nelle stesse mani, rafforza il Presidente del Consiglio. La sconfitta di Letta è stata provocata proprio dal non aver partecipato alle primarie, pensando che si dovessero tener separate le due cariche. Ma come si è visto, non è stato così: chi ha vinto la segreteria, aveva i numeri per cambiare il governo. Su questo punto occorre essere realisti. Solo in un partito del "volemose bene" si può fare un gioco delle parti, ma in quello in cui la leadership sia contendibile, non c'è scampo: si fa come vuole chi vince, e se chi vince è Bersani, i due ruoli possono essere divisi (Bersani e Letta), ma se chi vince è Renzi, i due ruoli diventano uno solo. Ora, pur piacendomi Speranza, gli dico che quel genere di ragionamenti deve essere fatto in maniera categorica. Ad esempio: se vinco io, Speranza, faccio così! Invece lui dice: doppio incarico Renzi non va, ma non ha i voti nel partito per imporre quel "non va". Quindi diventa una polemica sterile. Anche chiedere un congresso anticipato, quando il governo ha ancora una linea politica ed una maggioranza, è dannoso nel complesso (per il partito ed il Governo). Mentre il congresso anticipato va richiesto con forza, in caso di crisi o di stagnazione del Governo, per una ripartenza.
La politica ha i suoi tempi e le sue fasi che non si debbono sbagliare. Bisogna lavorare per il cambiamento, ma c'è modo e modo di farlo. Sotto questo aspetto, Rossi non è giovane, ma in questo genere di infortuni non cade. Anzi, credo si sia fatto avanti lui rendendosi conto che c'è poca leadership a sinistra nel PD, e perché la sua proposta può essere buona, oltre che avere una base abbastanza ampia di consenso.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Un filmato di Speranza
https://www.youtube.com/watch?v=f-QsrGdhZJM
https://www.youtube.com/watch?v=gv04nQoN70Q
https://www.youtube.com/watch?v=f-QsrGdhZJM
https://www.youtube.com/watch?v=gv04nQoN70Q
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Non si tratta proprio di dibattito nel PD, ma di primarie e di competizione elettorale, quindi, qualche cosa di molto più specifico e di territoriale. Per non aprire un'altra discussione, sulle primarie, intervengo qui:
08/03/2016 15:40
Orfini: no annullamento primarie Napoli
Il risultato delle primarie a Napoli
"non è in discussione" e la consulta-
zione "non va annullata". Così il pre-
sidente del Pd, Orfini, dopo la bufera
per il video e le accuse di brogli, ag-
giungendo che se ci sono stati illeciti
"è giusto che si prendano provvedimenti
per quel singolo caso".
Dopo lo scontro all'interno del partito
Orfini annuncia la convocazione della
direzione Pd per il prossimo 21 marzo:
"Discutiamo senza indugio e nelle sedi
opportune". E alla minoranza dem dice:
vogliamo "vincere Roma", non "giocare".
Orfini mi sta antipatico, ma oggi dice cose sagge. E per fortuna Bassolino è persona seria che accetterà le decisioni di chi è preposto a controllare e validare i risultati. Non so se a Napoli avrei votato per Bassolino, dato che non conosco gli altri competitori, ma una sera, trovandomi molti anni fa a Salerno, sentii un suo comizio che mi piacque molto più di quanto in genere mi piacesse quando lo si vedeva in TV. Bassolino non è persona da schermo piatto, ma da comizio diretto, in piazza. Perdere per una manciata di voti dispiace, ma fatta la tara dei brogli, le regole vanno rispettate. In fondo un partito non è una persona, ma una squadra. E' anche vero che le primarie mettono in ombra questo concetto, preferendo mettere in luce la persona. E' necessario fare uno sforzo per superare le difficoltà. Tutto non si può avere dalla vita, e comunque si faccia occorre fare il confronto tra le somme dei pro e dei contro.
08/03/2016 15:40
Orfini: no annullamento primarie Napoli
Il risultato delle primarie a Napoli
"non è in discussione" e la consulta-
zione "non va annullata". Così il pre-
sidente del Pd, Orfini, dopo la bufera
per il video e le accuse di brogli, ag-
giungendo che se ci sono stati illeciti
"è giusto che si prendano provvedimenti
per quel singolo caso".
Dopo lo scontro all'interno del partito
Orfini annuncia la convocazione della
direzione Pd per il prossimo 21 marzo:
"Discutiamo senza indugio e nelle sedi
opportune". E alla minoranza dem dice:
vogliamo "vincere Roma", non "giocare".
Orfini mi sta antipatico, ma oggi dice cose sagge. E per fortuna Bassolino è persona seria che accetterà le decisioni di chi è preposto a controllare e validare i risultati. Non so se a Napoli avrei votato per Bassolino, dato che non conosco gli altri competitori, ma una sera, trovandomi molti anni fa a Salerno, sentii un suo comizio che mi piacque molto più di quanto in genere mi piacesse quando lo si vedeva in TV. Bassolino non è persona da schermo piatto, ma da comizio diretto, in piazza. Perdere per una manciata di voti dispiace, ma fatta la tara dei brogli, le regole vanno rispettate. In fondo un partito non è una persona, ma una squadra. E' anche vero che le primarie mettono in ombra questo concetto, preferendo mettere in luce la persona. E' necessario fare uno sforzo per superare le difficoltà. Tutto non si può avere dalla vita, e comunque si faccia occorre fare il confronto tra le somme dei pro e dei contro.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
questa storia dei crogli alle primarie, o ci si fa l'abitudine, oppure diventano un problema.
09/03/2016 18:24
Bassolino: no ricorso è colpo di spugna
"E' un colpo di spugna che offende le
primarie e la città". Così Antonio Bas-
solino dopo la bocciatura del suo ri-
corso da parte del comitato di garan-
zia per le primarie a Napoli. "Invece
di riflettere e discutere il Pd chiude
gli occhi", accusa in un tweet.
Intanto il vicesegretario Pd, Guerini,
ribadisce: "Alcuni episodi avvenuti a
Napoli non vanno sottovalutati e hanno
la nostra attenzione più alta ma non
inficiano la validità delle primarie".
Ora parte la campagna elettorale "per
vincere".
Se non è qualche cosa di sistematico, è ammissibile che ci siano talvolta cose che non vanno. Chi sorveglia la regolarità delle primarie, può agire per rimettere a posto ciò che non va. Il problema sono gli sconfitti, che spesso non accettano la sconfitta e si mettono di traverso. Non è il caso di Bassolino, ma avviene spesso così. Occorre cambiare anche la mentalità del politico che non vince: non può sentirsi un trombato. Deve capire che quello è il sistema più diretto e democratico per dare la parola ai cittadini, e non agli apparati di partito. Non che gli apparati non possano usare l'organizzazione, ma contro una opinione pubblica decisa per un candidato, l'apparato può anche essere sconfitto. Non succede niente,dato che c'è sempre un vincitore. Tutti sono molto democratici, salvo quando perdono.
09/03/2016 18:24
Bassolino: no ricorso è colpo di spugna
"E' un colpo di spugna che offende le
primarie e la città". Così Antonio Bas-
solino dopo la bocciatura del suo ri-
corso da parte del comitato di garan-
zia per le primarie a Napoli. "Invece
di riflettere e discutere il Pd chiude
gli occhi", accusa in un tweet.
Intanto il vicesegretario Pd, Guerini,
ribadisce: "Alcuni episodi avvenuti a
Napoli non vanno sottovalutati e hanno
la nostra attenzione più alta ma non
inficiano la validità delle primarie".
Ora parte la campagna elettorale "per
vincere".
Se non è qualche cosa di sistematico, è ammissibile che ci siano talvolta cose che non vanno. Chi sorveglia la regolarità delle primarie, può agire per rimettere a posto ciò che non va. Il problema sono gli sconfitti, che spesso non accettano la sconfitta e si mettono di traverso. Non è il caso di Bassolino, ma avviene spesso così. Occorre cambiare anche la mentalità del politico che non vince: non può sentirsi un trombato. Deve capire che quello è il sistema più diretto e democratico per dare la parola ai cittadini, e non agli apparati di partito. Non che gli apparati non possano usare l'organizzazione, ma contro una opinione pubblica decisa per un candidato, l'apparato può anche essere sconfitto. Non succede niente,dato che c'è sempre un vincitore. Tutti sono molto democratici, salvo quando perdono.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
11/03/2016 09:50
D'Alema: Pd in mano gruppetto arroganti
"Sta crescendo un enorme malessere alla
sinistra del Pd, che si traduce in a-
stensionismo, disaffezione,nuove liste,
nuovi gruppi". "Nessuno può escludere
che, alla fine, qualcuno riesca a tra-
sformare questo malessere in un nuovo
partito". Lo afferma l'ex premier ed ex
segretario Pd, D'Alema, al Corsera.
"Vera sfida" è "come si ricostruisce il
centrosinistra". Renzi "ha reciso parte
fondamentale delle radici del Pd (...),
che è finito in mano a un gruppetto di
persone arroganti e autoreferenziali.
Dei fondatori non sanno che farsene".
Caro D'Alema. Nel PCI si faceva carriera come in uno stabilimento, passando di grado in grado. Nel PD con le primarie le cose cambiano molto più rapidamente e in ragione di altre capacità. E' li la differenza, almeno sotto l'aspetto della contendibilità del potere. Nei due sistemi ci sono i pro e i contro. Nel sistema aziendale si creavano dei gruppi di potere verticali, nel sistema delle primarie, i gruppi di potere sono in orizzontale: la catena di comando è molto corta. E' chiaro che per una forma di partito o per l'altra, sono diversi i gradi di maturità. Ai tempi del PCI in Italia quello aziendale era il sistema per la costruzione del partito (quasi l'azienda di cui parla Bersani). Oggi siamo a metà del guado, perché ancora con le primarie non siamo completamente a posto, e lo vediamo da Genova a Napoli. In special modo con il fatto che i perdenti non vogliano perdere, e invece il guado lo si passa solo se chi perde accetta la sconfitta, lasciando ai probiviri il compito di contare i voti validi. Il sistema aziendale, conduce ad uno stato, ad un governo dirigistico, anche un po poco trasparente e democratico. Il sistema delle primarie crea governi più dipendenti dall'opinione pubblica, e quindi più in linea con i principi della democrazia. Ovviamente anche la democrazia talvolta traballa e finisce per sfasciare lo stato, come per eccezioni, anche una dittatura può essere illuminata, almeno in qualche breve momento della sua vita. Oggi è così, e queste sono le regole del gioco.
Certo, se Renzi facesse un centro destra, quelli che come me sono di area di centro sinistra, non vedrebbero alcun interesse nello stare nello stesso partito. Ma per avere un certo valore, la massa di quelli che vogliono abbandonare il PD deve essere larga almeno il venti per cento, per arrivare ad un ventisette con tutti gli altri pezzetti di sinistra, su cui, tolto SEL, c'è poco da rosicchiare. Perché avere fretta. Oggi c'è un governo di larga unità che ci traghetta dalla crisi alla ripresa. Domani, fatte le nuove elezioni si vedrà. Se verrà fuori un governo Renzi del PD, bene. Se invece riproverà a rifare un governo con Verdini credo che la "nuova cosa" nascerà spontaneamente senza troppi sforzi. Che qualcuno incominci a pensarci e a prepararla come seconda opzione, lo trovo giusto, ma sulle basi della politica e non su quelle dell'interesse personale, che non sempre è per la politica.
D'Alema: Pd in mano gruppetto arroganti
"Sta crescendo un enorme malessere alla
sinistra del Pd, che si traduce in a-
stensionismo, disaffezione,nuove liste,
nuovi gruppi". "Nessuno può escludere
che, alla fine, qualcuno riesca a tra-
sformare questo malessere in un nuovo
partito". Lo afferma l'ex premier ed ex
segretario Pd, D'Alema, al Corsera.
"Vera sfida" è "come si ricostruisce il
centrosinistra". Renzi "ha reciso parte
fondamentale delle radici del Pd (...),
che è finito in mano a un gruppetto di
persone arroganti e autoreferenziali.
Dei fondatori non sanno che farsene".
Caro D'Alema. Nel PCI si faceva carriera come in uno stabilimento, passando di grado in grado. Nel PD con le primarie le cose cambiano molto più rapidamente e in ragione di altre capacità. E' li la differenza, almeno sotto l'aspetto della contendibilità del potere. Nei due sistemi ci sono i pro e i contro. Nel sistema aziendale si creavano dei gruppi di potere verticali, nel sistema delle primarie, i gruppi di potere sono in orizzontale: la catena di comando è molto corta. E' chiaro che per una forma di partito o per l'altra, sono diversi i gradi di maturità. Ai tempi del PCI in Italia quello aziendale era il sistema per la costruzione del partito (quasi l'azienda di cui parla Bersani). Oggi siamo a metà del guado, perché ancora con le primarie non siamo completamente a posto, e lo vediamo da Genova a Napoli. In special modo con il fatto che i perdenti non vogliano perdere, e invece il guado lo si passa solo se chi perde accetta la sconfitta, lasciando ai probiviri il compito di contare i voti validi. Il sistema aziendale, conduce ad uno stato, ad un governo dirigistico, anche un po poco trasparente e democratico. Il sistema delle primarie crea governi più dipendenti dall'opinione pubblica, e quindi più in linea con i principi della democrazia. Ovviamente anche la democrazia talvolta traballa e finisce per sfasciare lo stato, come per eccezioni, anche una dittatura può essere illuminata, almeno in qualche breve momento della sua vita. Oggi è così, e queste sono le regole del gioco.
Certo, se Renzi facesse un centro destra, quelli che come me sono di area di centro sinistra, non vedrebbero alcun interesse nello stare nello stesso partito. Ma per avere un certo valore, la massa di quelli che vogliono abbandonare il PD deve essere larga almeno il venti per cento, per arrivare ad un ventisette con tutti gli altri pezzetti di sinistra, su cui, tolto SEL, c'è poco da rosicchiare. Perché avere fretta. Oggi c'è un governo di larga unità che ci traghetta dalla crisi alla ripresa. Domani, fatte le nuove elezioni si vedrà. Se verrà fuori un governo Renzi del PD, bene. Se invece riproverà a rifare un governo con Verdini credo che la "nuova cosa" nascerà spontaneamente senza troppi sforzi. Che qualcuno incominci a pensarci e a prepararla come seconda opzione, lo trovo giusto, ma sulle basi della politica e non su quelle dell'interesse personale, che non sempre è per la politica.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
11/03/2016 19:52
Bersani:"Sto con entrambi piedi nel Pd"
"Sto con tutti e due i piedi nel Pd".
Così Bersani alla convention della
minoranza, commentando l'ipotesi di una
scissione del partito evocata da D'Ale-
ma."Mi metto pienamente nel solco di
quanto detto da Speranza:la nostra sfi-
da è dentro il Pd". Poi con una battuta
riferita a Renzi: "Semmai, può essere
qualcun altro a decidere di andarsene".
"Sento sollevare grandi strali sul dop-
pio incarico -incalza- ma non lo ordina
il dottore". "Quello che abbiamo in
testa corrisponde all'interesse del
Paese e vedrete che le rose fioriranno"
Oggi è così! Il PD è un partito che governa, e già questo risolve due problemi:
- non governa Berlusconi
- non governa Grillo
Che non è poco.
Anche io penso che se qualcuno se ne va dal PD è più facile che esca Renzi che non Bersani. Ma il PD è Renzi e Bersani assieme, per una politica che dipende dal clima nel paese, dall'economia e dagli alleati che si hanno in quel momento. Nessuno conosce il futuro, ma io almeno, non lavoro per finire in un partitino, senza arte e né parte, ma per un partito che abbia le dimensioni per contendere il governo del paese. Partito che non può essere fatto solo da un pugno di amici che sono sempre d'accordo, e che deve guardare ad un paese di sessanta milioni di abitanti, difficile da essere tenuto assieme.
Bersani:"Sto con entrambi piedi nel Pd"
"Sto con tutti e due i piedi nel Pd".
Così Bersani alla convention della
minoranza, commentando l'ipotesi di una
scissione del partito evocata da D'Ale-
ma."Mi metto pienamente nel solco di
quanto detto da Speranza:la nostra sfi-
da è dentro il Pd". Poi con una battuta
riferita a Renzi: "Semmai, può essere
qualcun altro a decidere di andarsene".
"Sento sollevare grandi strali sul dop-
pio incarico -incalza- ma non lo ordina
il dottore". "Quello che abbiamo in
testa corrisponde all'interesse del
Paese e vedrete che le rose fioriranno"
Oggi è così! Il PD è un partito che governa, e già questo risolve due problemi:
- non governa Berlusconi
- non governa Grillo
Che non è poco.
Anche io penso che se qualcuno se ne va dal PD è più facile che esca Renzi che non Bersani. Ma il PD è Renzi e Bersani assieme, per una politica che dipende dal clima nel paese, dall'economia e dagli alleati che si hanno in quel momento. Nessuno conosce il futuro, ma io almeno, non lavoro per finire in un partitino, senza arte e né parte, ma per un partito che abbia le dimensioni per contendere il governo del paese. Partito che non può essere fatto solo da un pugno di amici che sono sempre d'accordo, e che deve guardare ad un paese di sessanta milioni di abitanti, difficile da essere tenuto assieme.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
12/03/2016 13:40
Bassolino: a primarie serve trasparenza
"Siamo in tanti, altro che fedelissimi.
Siamo in questo teatro più o meno quan-
ti tutti gli iscritti al Pd di Napoli".
Lo ha detto Bassolino, aprendo la sua
convention all'Augusteo.
"L'Italia delle primarie non può essere
quella dei codicilli", "perché vivano
serve trasparenza. Non può esserci un
colpo di spugna burocratico",dice rife-
rendosi al presunto pagamento di votan-
ti. Bisogna cancellare "una vergogna",
insiste Bassolino, condannando "la sor-
dità politica impressionante" con cui
il Pd ha risposto alle sue proteste.
Con tutto il bene che voglio a Bassolino gli dico che per vincere in democrazia, basta un voto. Per i brogli ci devono essere organi di garanzia, ma se sono di garanzia, poi, occorre accettare ciò che decidono!
Nel Partito c'è bisogno anche del secondo, non solo del primo e non si può essere primi a vita. Che tutta l'influenza che possiede la metta al servizio di ha ha vinto, per battere gli avversari.
Bassolino: a primarie serve trasparenza
"Siamo in tanti, altro che fedelissimi.
Siamo in questo teatro più o meno quan-
ti tutti gli iscritti al Pd di Napoli".
Lo ha detto Bassolino, aprendo la sua
convention all'Augusteo.
"L'Italia delle primarie non può essere
quella dei codicilli", "perché vivano
serve trasparenza. Non può esserci un
colpo di spugna burocratico",dice rife-
rendosi al presunto pagamento di votan-
ti. Bisogna cancellare "una vergogna",
insiste Bassolino, condannando "la sor-
dità politica impressionante" con cui
il Pd ha risposto alle sue proteste.
Con tutto il bene che voglio a Bassolino gli dico che per vincere in democrazia, basta un voto. Per i brogli ci devono essere organi di garanzia, ma se sono di garanzia, poi, occorre accettare ciò che decidono!
Nel Partito c'è bisogno anche del secondo, non solo del primo e non si può essere primi a vita. Che tutta l'influenza che possiede la metta al servizio di ha ha vinto, per battere gli avversari.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Inutili battibecchi. Il fatto concreto è che il PD si sta muovendo a cominciare da Perugia, dove la sinistra ex PCI cerca di riprendere in mano la situazione, e può farcela perché i mezzi ce li ha. Forse manca qualche uomo, ma di "uomini" c'è penuria ovunque: tolto Renzi resta il vuoto pneumatico anche dalle sue parti. Questa è la sola novità della notizia: ci ricorda che a Perugia è incominciato qualche cosa di importante. Chi vivrà vedrà.
i tweet...
12/03/2016 20:28
Bersani:Ulivo,Renzi non merita risposta
La minoranza del Pd replica alle dure
parole di Renzi sull'Ulivo,'chi oggi ne
invoca il rispetto, lo ha distrutto,
consegnando il Paese a Berlusconi'.
"Affermazioni del genere non meritano
un commento. Renzi ricordi che noi
l'Ulivo lo abbiamo fatto", ha affermato
Bersani a margine della kermesse di Si-
nistra riformista, a Perugia. "Se lui è
la vera sinistra noi cosa siamo?", ha
aggiunto l'ex segretario dem.
E D'Alema: "Non intendo rispondere, ci
sarà il tempo per replicare".
12/03/2016 20:10
Renzi a Pd: Ulivo? Lo avete distrutto
Ancora una replica del premier Renzi
alle recenti accuse interne al Pd, ar-
rivate anche da Massimo D'Alema, nel
suo intervento alla Scuola di formazio-
ne politica democratica.
"Quelli che oggi nel Pd chiedono più
rispetto dell'Ulivo, sono coloro che lo
hanno distrutto, consegnando il Paese
nelle mani di Berlusconi", ha affermato
il segretario dem.Poi il nodo primarie:
"Chi mette in discussione le primarie
offende non il Pd ma la democrazia". "A
Napoli, se dopo i ricorsi l'esito non
cambia, tutti con Valeria Valente".
Sulle primarie Renzi ha ragione: chi le vince, vince e chi le perde aiuta chi le vince. In un partito che si rispetti si fa solo così. Anche i cavalli di razza possono perdere,quando invecchiano. Per fortuna ci sono i giovani!
i tweet...
12/03/2016 20:28
Bersani:Ulivo,Renzi non merita risposta
La minoranza del Pd replica alle dure
parole di Renzi sull'Ulivo,'chi oggi ne
invoca il rispetto, lo ha distrutto,
consegnando il Paese a Berlusconi'.
"Affermazioni del genere non meritano
un commento. Renzi ricordi che noi
l'Ulivo lo abbiamo fatto", ha affermato
Bersani a margine della kermesse di Si-
nistra riformista, a Perugia. "Se lui è
la vera sinistra noi cosa siamo?", ha
aggiunto l'ex segretario dem.
E D'Alema: "Non intendo rispondere, ci
sarà il tempo per replicare".
12/03/2016 20:10
Renzi a Pd: Ulivo? Lo avete distrutto
Ancora una replica del premier Renzi
alle recenti accuse interne al Pd, ar-
rivate anche da Massimo D'Alema, nel
suo intervento alla Scuola di formazio-
ne politica democratica.
"Quelli che oggi nel Pd chiedono più
rispetto dell'Ulivo, sono coloro che lo
hanno distrutto, consegnando il Paese
nelle mani di Berlusconi", ha affermato
il segretario dem.Poi il nodo primarie:
"Chi mette in discussione le primarie
offende non il Pd ma la democrazia". "A
Napoli, se dopo i ricorsi l'esito non
cambia, tutti con Valeria Valente".
Sulle primarie Renzi ha ragione: chi le vince, vince e chi le perde aiuta chi le vince. In un partito che si rispetti si fa solo così. Anche i cavalli di razza possono perdere,quando invecchiano. Per fortuna ci sono i giovani!
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
14/03/2016 18:08
Napoli, ricorso Bassolino respinto
18.08
Napoli, ricorso Bassolino respinto
Il ricorso presentato da Antonio Basso-
lino per l'annullamento delle primarie
del centrosinistra a Napoli è stato re-
spinto.
La Commissione di garanzia ha deciso
con 7 voti a favore del diniego, 4 fa-
vorevoli all'accoglimento e uno astenu-
to. "La Commissione ha inteso salva-
guardare il voto complessivo -dice il
presidente della commissione, Giovanni
Iacone- non ci sono stati brogli. Ci
siamo impegnati perché il Pd si presen-
ti unito alle elezioni".
Maggiore autorevolezza avranno le Commissioni di garanzia e tanto meglio sarà per i loro giudizi sull'esito delle consultazioni primarie. Bisogna che si faccia un registro dei votanti alle elezioni primarie. Non è possibile che quel giorno si presenti di fronte ai seggi un mare di gente che non si sa da dove salti fuori. Si preparano per tempo le adesioni, che si possono fare anche sino al giorno prima del voto, ma poi votano solo quelli che ne hanno diritto. Non possiamo ogni volta prestare il fianco al discredito di chi per mestiere fa solo quello. Le primarie sono uno strumento importante di democrazia. Occorre far crescere partito e paese al livello di chi poi le fa in modo bello, costruttivo ed onorevole.
Napoli, ricorso Bassolino respinto
18.08
Napoli, ricorso Bassolino respinto
Il ricorso presentato da Antonio Basso-
lino per l'annullamento delle primarie
del centrosinistra a Napoli è stato re-
spinto.
La Commissione di garanzia ha deciso
con 7 voti a favore del diniego, 4 fa-
vorevoli all'accoglimento e uno astenu-
to. "La Commissione ha inteso salva-
guardare il voto complessivo -dice il
presidente della commissione, Giovanni
Iacone- non ci sono stati brogli. Ci
siamo impegnati perché il Pd si presen-
ti unito alle elezioni".
Maggiore autorevolezza avranno le Commissioni di garanzia e tanto meglio sarà per i loro giudizi sull'esito delle consultazioni primarie. Bisogna che si faccia un registro dei votanti alle elezioni primarie. Non è possibile che quel giorno si presenti di fronte ai seggi un mare di gente che non si sa da dove salti fuori. Si preparano per tempo le adesioni, che si possono fare anche sino al giorno prima del voto, ma poi votano solo quelli che ne hanno diritto. Non possiamo ogni volta prestare il fianco al discredito di chi per mestiere fa solo quello. Le primarie sono uno strumento importante di democrazia. Occorre far crescere partito e paese al livello di chi poi le fa in modo bello, costruttivo ed onorevole.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
UNa intervista a Bersani di Riccardo Barenghi.
http://www.lastampa.it/2016/03/17/italia/politica/bersani-niente-scissione-ma-se-renzi-prende-il-mitra-pMMPiVRPXuSyQBbkmFb0gL/pagina.html
Bersani esprime molto bene ciò che penso. Forse io sono un po più ottimista di lui.
La politica ha i suoi tempi, e se tutto sembra accadere in pochi minuti, nella realtà i fatti che portano ai cambiamenti, maturano molto lentamente.
http://www.lastampa.it/2016/03/17/italia/politica/bersani-niente-scissione-ma-se-renzi-prende-il-mitra-pMMPiVRPXuSyQBbkmFb0gL/pagina.html
Bersani esprime molto bene ciò che penso. Forse io sono un po più ottimista di lui.
La politica ha i suoi tempi, e se tutto sembra accadere in pochi minuti, nella realtà i fatti che portano ai cambiamenti, maturano molto lentamente.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Nella direzione di qualche giorno fa
Renzi
http://www.unita.tv/speciali/la-relazione-di-matteo-renzi/
Speranza
http://www.unita.tv/focus/speranza-a-renzi-tua-segreteria-del-tutto-insufficiente/
Cuperlo
http://www.unita.tv/focus/laffondo-di-cuperlo-matteo-certo-che-sei-onesto-ma-non-sei-allaltezza/
Discorsi complessi quelli di Renzi, di Speranza e Cuperlo. Ha ragione Speranza nel ricordare che l'emendamento era stato cancellato in commissione perché conteneva dei pericoli, e l'averlo riportato in aula è stato un errore. Naturalmente, da una parte c'è la valutazione della commissione, e dall'altro la valutazione del governo. Infine il provvedimento è passato in Parlamento. Ma il richiamo a discutere all'interno del partito, sia di Speranza che di Cuperlo va proprio nella direzione di voler minimizzare gli errori, non di bloccare con la burocrazia i provvedimenti, specie se è la fretta a suggerire le mosse che alla fine possono risultare sbagliate.
Il PD di Cuperlo, Renzi e Speranza è un bel partito se è capace di andare a sintesi dialettica.
Renzi
http://www.unita.tv/speciali/la-relazione-di-matteo-renzi/
Speranza
http://www.unita.tv/focus/speranza-a-renzi-tua-segreteria-del-tutto-insufficiente/
Cuperlo
http://www.unita.tv/focus/laffondo-di-cuperlo-matteo-certo-che-sei-onesto-ma-non-sei-allaltezza/
Discorsi complessi quelli di Renzi, di Speranza e Cuperlo. Ha ragione Speranza nel ricordare che l'emendamento era stato cancellato in commissione perché conteneva dei pericoli, e l'averlo riportato in aula è stato un errore. Naturalmente, da una parte c'è la valutazione della commissione, e dall'altro la valutazione del governo. Infine il provvedimento è passato in Parlamento. Ma il richiamo a discutere all'interno del partito, sia di Speranza che di Cuperlo va proprio nella direzione di voler minimizzare gli errori, non di bloccare con la burocrazia i provvedimenti, specie se è la fretta a suggerire le mosse che alla fine possono risultare sbagliate.
Il PD di Cuperlo, Renzi e Speranza è un bel partito se è capace di andare a sintesi dialettica.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
per chi ha voglia qui ci sono tutti i video degli interventi nella direzione del 4 Aprile
http://www.unita.tv/keyword/DirezionePd-4aprile/
Così uno può ascoltare direttamente dagli interessati cosa hanno detto, perché lo hanno detto e come lo hanno detto, senza cadere nelle grinfie di giornalisti interessati a far di tutto meno che informazione.
http://www.unita.tv/keyword/DirezionePd-4aprile/
Così uno può ascoltare direttamente dagli interessati cosa hanno detto, perché lo hanno detto e come lo hanno detto, senza cadere nelle grinfie di giornalisti interessati a far di tutto meno che informazione.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
bravissima Chiara Braga!
http://www.unita.tv/speciali/direzione-pd-intervento-di-chiara-braga/
la versione di Emiliano
http://www.unita.tv/speciali/direzione-pd-intervento-di-michele-emiliano/
Un vero bel dibattito
Non è sempre facile fare le scelte migliori, ma per un collettivo che non voglia recriminare al suo interno, si deve parlare prima anche se si deve decidere in fretta. E' emerso, lo dice Cuperlo, Speranza, della minoranza, ma anche Emiliano che ha votato per Renzi, che ciò non è sempre accaduto. E tra referendum e critiche se ne paga il giusto prezzo.
http://www.unita.tv/speciali/direzione-pd-intervento-di-chiara-braga/
la versione di Emiliano
http://www.unita.tv/speciali/direzione-pd-intervento-di-michele-emiliano/
Un vero bel dibattito
Non è sempre facile fare le scelte migliori, ma per un collettivo che non voglia recriminare al suo interno, si deve parlare prima anche se si deve decidere in fretta. E' emerso, lo dice Cuperlo, Speranza, della minoranza, ma anche Emiliano che ha votato per Renzi, che ciò non è sempre accaduto. E tra referendum e critiche se ne paga il giusto prezzo.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
http://video.corriere.it/referedum-bersani-pronto-votare-si-ma-non-cerchiamo-freddo-letto/8954f662-1e09-11e6-8d1a-6eb7d9c593f0?intcmp=video_wall_hp
non è proprio un dibattito, ma una serie di battuta significative che possono animare la nostra discussione.
non è proprio un dibattito, ma una serie di battuta significative che possono animare la nostra discussione.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
D'Alema non è né Cuperlo, né Speranza e ragiona così!
http://www.massimodalema.it/doc/19737/il-partito-della-nazione-gi-c-ma-perder-il-malessere-pu-creare-una-nuova-forza.htm
Premetto che D'Alema non mi piace da quando ha dichiarato guerra alla Serbia, ma su molti punti del suo ragionamento, concordo!.
In particolar modo concordo con: "La vera sfida è come si ricostruisce il centrosinistra", anche se mi rendo conto che il centro sinistra è minoritario nel paese: un terzo dell'elettorato contro due terzi, e che solo fortunosamente, con leggi maggioritarie abbiamo potuto governare con Prodi e non perdere con Bersani, approfittando delle debolezze di una destra che aveva trascinato il paese alla bancarotta.
Messa in questi termini, forse si può accettare l'idea di una legge elettorale che consenta ad un terzo di elettorato, forte e coeso, di vincere, rispetto ad altri due terzi in crisi ed in difficoltà col proprio elettorato. Certo, occorre puntare tutti a rafforzare quel terzo storico di elettorato che si richiama al centro sinistra, ed è qui che entra la parte del discorso di D'Alema che mi piace, considerato che anche certi atteggiamenti di Renzi, sull'argomento, per quanto motivati, non mi convincono. L'arte del governare viene solo dopo l'arte del vincere le elezioni, e di sicuro non vi sono molti modi per riuscirvi, in democrazia, se non quelli che convincono una buona fetta di elettorato a concedere la fiducia.
http://www.massimodalema.it/doc/19737/il-partito-della-nazione-gi-c-ma-perder-il-malessere-pu-creare-una-nuova-forza.htm
Premetto che D'Alema non mi piace da quando ha dichiarato guerra alla Serbia, ma su molti punti del suo ragionamento, concordo!.
In particolar modo concordo con: "La vera sfida è come si ricostruisce il centrosinistra", anche se mi rendo conto che il centro sinistra è minoritario nel paese: un terzo dell'elettorato contro due terzi, e che solo fortunosamente, con leggi maggioritarie abbiamo potuto governare con Prodi e non perdere con Bersani, approfittando delle debolezze di una destra che aveva trascinato il paese alla bancarotta.
Messa in questi termini, forse si può accettare l'idea di una legge elettorale che consenta ad un terzo di elettorato, forte e coeso, di vincere, rispetto ad altri due terzi in crisi ed in difficoltà col proprio elettorato. Certo, occorre puntare tutti a rafforzare quel terzo storico di elettorato che si richiama al centro sinistra, ed è qui che entra la parte del discorso di D'Alema che mi piace, considerato che anche certi atteggiamenti di Renzi, sull'argomento, per quanto motivati, non mi convincono. L'arte del governare viene solo dopo l'arte del vincere le elezioni, e di sicuro non vi sono molti modi per riuscirvi, in democrazia, se non quelli che convincono una buona fetta di elettorato a concedere la fiducia.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Penso che queste elezioni andate male, molto male facciano riflettere l'attuale dirigenza del PD sulla sua strategia che a mio avviso ha tagliato troppi ponti a sinistra e si è esposta all'attacco incrociato che ha portato ai risultati di Napoli e Torino.
E' vero che ci sono delle concause e delle ciclicità, come a Roma, dove il fallimento di Marino, come sindaco, è stato anche il fallimento del PD e del suo Presidente Orfini, che a Roma aveva commissariato il partito.
Per non dire del governo di larghe intese, che si è esposto a troppe tensioni, non ultime, quelle generate dalle riforme. In democrazia c'è sempre qualcuno che non la pensa allo stesso modo e che cerca di diventare maggioranza. Non sempre "i fatti" e la verità valgono allo stesso modo per tutti. L'opinione pubblica, viene influenzata moltissimo da chi fa opinione, e quasi sempre la denuncia non ha neppure bisogno di riscontri reali, perché utilizza l'insinuazione che è molto più efficace della prova, perché è più rapida. Un politico che si rispetti, queste cose le capisce e si prepara il terreno per minimizzare gli effetti della propaganda e del fuoco amico. Cosa che Renzi non ha sempre fatto. In fondo, quella situazione l'ha portato all'Altare, e non è detto che la stessa lo rimandi nella polvere.Per cavalcare l'onda ci vuole una certa abilità, che è diversa, però, da quella del nocchiero che sa portare la barca dove vuole lui. E adesso, con quella legge troppo maggioritaria potremmo finire nella tenaglia di Torino, indipendentemente da come il governo abbia fatto bene o male, e solo perché il PD ha solo un terzo dell'elettorato e i due terzi sono in mano alla destra e al populismo di Grillo. Non ho nulla da obiettare sul fatto che con questa legge ci sia un solo vincitore che governerà per cinque anni, ma per mandare in rovina un paese e l'Europa, basta molto meno. E il movimento di Grillo, populista e anti europeo è già alle porte di Sagunto. Non c'è da sperare che come in Francia il partito socialista ha votato contro la Le Pen, la nostra destra voti contro Grillo. La trasversalità del M5S è sia la sua debolezza, per l'elaborazione politica, che la sua forza, elettorale. La sinistra nel PD, intesa come Speranza o Cuperlo, è inadeguata. Un po meglio è quella di Bersani o di Rossi. Fuori gioco è quella di D'Alema, anche se qualche pedina può muoverla ancora anche lui. Se Renzi pensasse di poter fare a meno della sinistra del suo partito, rischierebbe non solo di perdere al ballottaggio, cosa di per se ormai critica, ma di non arrivarci neppure, come a Napoli.
Questa è la mia analisi. e qui ci sono i riflessi della nuova realtà:
http://www.unita.tv/focus/lattacco-della-minoranza-a-renzi-verso-una-nuova-segreteria/
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
20/06/2016 15:54
Roma,Orfini:debilitati ma stop errori
"Dopo un risultato come quello di Roma
abbiamo il dovere di riconoscere gli
errori e ricostruire i fatti per evita-
re di sbagliare ancora". Così Orfini,
presidente Pd e commissario a Roma.
"Entro ottobre convocheremo il congres-
so-assicura-sarà la sede in cui faremo
le scelte, ma dobbiamo discutere da su-
bito". La vera causa della sconfitta è
Mafia Capitale,spiega,"Oggi siamo debi-
litati e convalescenti, prima eravamo
nel pieno della malattia". E conclude:
"Non tornerò mai a quel modello di par-
tito".Venerdì alle 15 direzione Pd.
Orfini parla di errori, ma ha già messo le mani avanti: non sono stati fatti da lui. Credo che farebbe bene a rassegnare le dimissioni prima della discussione in direzione, perché a Roma, il colpevole non può che essere lui. Mica era commissario per niente! Credo però che Orfini non sia di questo parere: ci dirà allora come sono andate le cose e di chi è la responsabilità, che non può essere di certo degli elettori che hanno disertato per qualche motivo, il partito di cui lui è presidente, e commissario, proprio per Roma!
http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/06/20/news/roma_comunali_minisindaci_contro_orfini-142439000/
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
L'auto difesa di Orfini:
http://www.unita.tv/opinioni/roma-il-pd-non-tornera-il-partito-di-mafia-capitale/
Non sono romano, non conosco i problemi di Roma, quindi ne prendo atto, ma quell'apparire "solo contro tutti" di Orfini, mi sembra troppo comodo. Speriamo nel dibattito e che qualcuno chiarisca meglio la situazione.
http://www.unita.tv/opinioni/roma-il-pd-non-tornera-il-partito-di-mafia-capitale/
Non sono romano, non conosco i problemi di Roma, quindi ne prendo atto, ma quell'apparire "solo contro tutti" di Orfini, mi sembra troppo comodo. Speriamo nel dibattito e che qualcuno chiarisca meglio la situazione.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
20/06/2016 20:39
FI: sconfitta Renzi apre nuovi scenari
Forza Italia, in un nota, analizza
l'esito dei ballottaggi, sottolineando
come "dei 25 comuni coinvolti i modera-
ti ne governavano 4, ora 10" e "a Mila-
no hanno ridotto il distacco dalla si-
nistra da 10 a 3 punti".
"Il M5S ottiene buoni risultati, ma
quasi esclusivamente dove non c'è una
offerta politica del centrodestra com-
petitiva sul piano dei numeri". "Il Pd
e i suoi alleati governavano 19 capo-
luoghi, ora solo 9". "La sconfitta di
Renzi apre scenari nuovi e rende possi-
bile un cambiamento", conclude la nota.
Per sapere con maggiore completezza le cose occorre sentire anche la campana dell'avversario. E questo quadro è diverso da quello che dipinge Renzi come Presidente del Consiglio, in attesa che lo ridipinga come Segretario del partito alla prossima Direzione Nazionale del 24 Giugno.
Teniamo a mente e poi stiamo a vedere.
Non ve lo consiglio, ma se qualcuno volesse sorbirsi la conferenza di Matteo Renzi come Presidente del consiglio, questo è il link:
http://www.unita.tv/focus/matteo-renzi-commenta-i-risultati-dei-ballottaggi/
In pratica ha evitato accuratamente ogni analisi, e dubito che nella Direzione, con interventi da sei minuti, qualcuno andrà oltre l'apertura del proprio discorso.
E' questo modo di fare che ha creato molte difficoltà nel partito in poco più di un anno e mezzo! E di questo passo occorre attendere che le difficoltà arrivino anche per Renzi. Un leader capace è quello che previene tutto ciò.
FI: sconfitta Renzi apre nuovi scenari
Forza Italia, in un nota, analizza
l'esito dei ballottaggi, sottolineando
come "dei 25 comuni coinvolti i modera-
ti ne governavano 4, ora 10" e "a Mila-
no hanno ridotto il distacco dalla si-
nistra da 10 a 3 punti".
"Il M5S ottiene buoni risultati, ma
quasi esclusivamente dove non c'è una
offerta politica del centrodestra com-
petitiva sul piano dei numeri". "Il Pd
e i suoi alleati governavano 19 capo-
luoghi, ora solo 9". "La sconfitta di
Renzi apre scenari nuovi e rende possi-
bile un cambiamento", conclude la nota.
Per sapere con maggiore completezza le cose occorre sentire anche la campana dell'avversario. E questo quadro è diverso da quello che dipinge Renzi come Presidente del Consiglio, in attesa che lo ridipinga come Segretario del partito alla prossima Direzione Nazionale del 24 Giugno.
Teniamo a mente e poi stiamo a vedere.
Non ve lo consiglio, ma se qualcuno volesse sorbirsi la conferenza di Matteo Renzi come Presidente del consiglio, questo è il link:
http://www.unita.tv/focus/matteo-renzi-commenta-i-risultati-dei-ballottaggi/
In pratica ha evitato accuratamente ogni analisi, e dubito che nella Direzione, con interventi da sei minuti, qualcuno andrà oltre l'apertura del proprio discorso.
E' questo modo di fare che ha creato molte difficoltà nel partito in poco più di un anno e mezzo! E di questo passo occorre attendere che le difficoltà arrivino anche per Renzi. Un leader capace è quello che previene tutto ciò.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Aspettando la Direzione, Bersani parla alla radio
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/pd_sconfitto_bersani_renzi_abbia_umilta_riflettere-1810238.html
E fa bene, visto che in direzione a mala pena Orfini, gli farebbe aprire la bocca per sei minuti, senza poter argomentare alcunché.
E quello che dice è molto serio ed importante, e dovrebbe dar vita ad una elaborazione della politica del PD che scendesse sino agli iscritti ed ai suoi elettori. A guardare gli ultimi video di Renzi, si capisce che è entrato in una fase stanca del gollismo. Tutte quelle smorfie, fanno capire che non è più sulla palla.
Speriamo che ascolti e si riprenda! Tra promessa di dimissioni se fallisce il referendum, legge elettorale simile a quella del sindaco, e riforme raffazzonate, è come se si fosse costruito da solo la tela in cui finirà per essere avvolto. Succede così quando ci si crede più bravi di quanto nella realtà lo si sia davvero.
r
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/pd_sconfitto_bersani_renzi_abbia_umilta_riflettere-1810238.html
E fa bene, visto che in direzione a mala pena Orfini, gli farebbe aprire la bocca per sei minuti, senza poter argomentare alcunché.
E quello che dice è molto serio ed importante, e dovrebbe dar vita ad una elaborazione della politica del PD che scendesse sino agli iscritti ed ai suoi elettori. A guardare gli ultimi video di Renzi, si capisce che è entrato in una fase stanca del gollismo. Tutte quelle smorfie, fanno capire che non è più sulla palla.
Speriamo che ascolti e si riprenda! Tra promessa di dimissioni se fallisce il referendum, legge elettorale simile a quella del sindaco, e riforme raffazzonate, è come se si fosse costruito da solo la tela in cui finirà per essere avvolto. Succede così quando ci si crede più bravi di quanto nella realtà lo si sia davvero.
r
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
21/06/2016 16:20
Pd,Fassino: puntiamo a rilancio partito
Pd,Fassino: puntiamo a rilancio partito
Non cerchiamo "capri espiatori", ma il
Pd si interroghi su come rilanciare "il
suo ruolo di principale partito italia-
no" alla luce dell'esito elettorale.Co-
sì il sindaco uscente di Torino, Fassi-
no,in vista della direzione di venerdì.
E a Chiara Appendino: con i 'no' non si
governa una città". C'è "tanta strada
da fare per essere capaci di fare il
sindaco", incalza Fassino che rivendi-
ca: "Io consegno una città in piedi",
"non la Calcutta che lei ha descritto".
"Resterò in Consiglio comunale, farò la
mia parte" e "non chiederò incarichi".
Ecco un altro politico in gamba, e concreto. Non è il mio idolo nell'immaginario, che forse neppure ho, ma quello che ha fatto lo ha fatto bene e sino in fondo. Le parole che dice sono piene di saggezza e quel ragazzino di Renzi dovrebbe ascoltarle, ma so che non lo farà, perché come quei giocatori incauti che stanno perdendo, punterà ancora più alto, sino a rovinare lui stesso e la sua ditta. Anche Fassino, alla Direzione potrà parlare per sei minuti. Se vuole dire qualcosa è meglio che lo faccia prima, utilizzando altri mezzi ed altre risorse.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Sul partito, si può leggere anche un articolo del Foglio Quotidiano...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/21/pd-bersani-ce-bisogno-che-qualcuno-abbia-cura-del-partito-dimissioni-renzi-da-segretario-premessa-per-lavorare/2848156/
Bersani e Fassino, ribadiscono il loro punto di vista.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/21/pd-bersani-ce-bisogno-che-qualcuno-abbia-cura-del-partito-dimissioni-renzi-da-segretario-premessa-per-lavorare/2848156/
Bersani e Fassino, ribadiscono il loro punto di vista.
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Località : Bergamo e Rimini
Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Su una questione così delicata, Mario Lavia, un Carneade qualsiasi, scrive un articolo che non è all'altezza del tema e di un giornale di partito. Forse perché non c'è un partito.
http://www.unita.tv/focus/niente-guerra-atomica-venerdi-la-sinistra-non-affondera-il-colpo/
Non mi aspettavo un "Editoriale dell'Unità", ma questo vuoto è pure peggio. In attesa di Venerdì...
Voglio proprio vedere come si discuterà e cosa si dirà. Saranno otto ore di "niente", ed alla fine un voto su qualche mozione chiuderà la bocca a tutti quelli che avranno parlato per sei minuti, sotto la regia di Orfini che, cronometro alla mano, dirà di chiudere.
Sò rragazzi!
Forza, Fassino, prendi la scopa e ricominciamo daccapo!
http://www.unita.tv/focus/niente-guerra-atomica-venerdi-la-sinistra-non-affondera-il-colpo/
Non mi aspettavo un "Editoriale dell'Unità", ma questo vuoto è pure peggio. In attesa di Venerdì...
Voglio proprio vedere come si discuterà e cosa si dirà. Saranno otto ore di "niente", ed alla fine un voto su qualche mozione chiuderà la bocca a tutti quelli che avranno parlato per sei minuti, sotto la regia di Orfini che, cronometro alla mano, dirà di chiudere.
Sò rragazzi!
Forza, Fassino, prendi la scopa e ricominciamo daccapo!
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