Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
04/02/2017 12:21
Cuperlo a Renzi:dimettiti,poi Congresso
Cuperlo apre i lavori dell'Assemblea
nazionale di SinistraDem Campo aperto.
E dà a Renzi "un consiglio fraterno":
"Cerca il bene della tua comunità, di-
mettiti domani e convoca il Congresso".
E sempre rivolgendosi al segretario del
Pd: è necessario "chiamare il tuo po-
polo a condividere l'obbligo maggiore:
decidere come ci si rialza" dopo la
sconfitta. In alternativa, servono pri-
marie vere. "Se una scissione dovesse
compiersi, come è possibile, nessuno
potrà sollevare il leader e il gruppo
dirigente da quella responsabilità".
Per quanto fraterno, ecco un buon consiglio con tanto di motivazione.
Bravo Cuperlo.
anche qui
http://www.la7.it/tagada/rivedila7/tagad%C3%A0-puntata-30012017-30-01-2017-203173
Cuperlo a Renzi:dimettiti,poi Congresso
Cuperlo apre i lavori dell'Assemblea
nazionale di SinistraDem Campo aperto.
E dà a Renzi "un consiglio fraterno":
"Cerca il bene della tua comunità, di-
mettiti domani e convoca il Congresso".
E sempre rivolgendosi al segretario del
Pd: è necessario "chiamare il tuo po-
polo a condividere l'obbligo maggiore:
decidere come ci si rialza" dopo la
sconfitta. In alternativa, servono pri-
marie vere. "Se una scissione dovesse
compiersi, come è possibile, nessuno
potrà sollevare il leader e il gruppo
dirigente da quella responsabilità".
Per quanto fraterno, ecco un buon consiglio con tanto di motivazione.
Bravo Cuperlo.
anche qui
http://www.la7.it/tagada/rivedila7/tagad%C3%A0-puntata-30012017-30-01-2017-203173
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Cuperlo a Renzi: "Dimettiti, serve il congresso"
Cuperlo mi piace e devo dire che sta migliorando con la grinta! E poi a differenza di Speranza, ha rispettato il gioco della maggioranza e della minoranza, senza chiamarsi fuori sul referendum, dopo aver ottenuto la revisione della legge elettorale.
leggetevi questo articolo, io lo trovo molto interessante
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/02/04/cuperlo-a-renzi-dimettiti-serve-il-congresso-_c3146c1c-2496-44d3-a2e6-63a18fefb00b.html
Sono convinto anche io che Renzi dovrebbe dimettersi in modo da aprire la via al Congresso del PD. In quella sede potrebbe cambiare direzione politica e prospettiva per il partito. Anche dall'opposizione, Renzi è una risorsa. Da Maggioranza invece abbiamo visto quanti errori abbia fatto, in special modo sulle riforme, anche grazie all'aiuto del Presidente Orfini, che alla fine non ha dimostrato di valere molto, nel Partito e a Roma.
Interessante è il discorso di Cuperlo ad una riunione di corrente
http://www.unita.tv/focus/cuperlo-a-renzi-dimettiti-domani-e-convoca-il-congresso/
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/02/06/pd-renzi-pronti-a-ogni-confronto-nel-rispetto-delle-regole_7e2fadb6-87ea-4d62-ab8d-9c1d22ac33b7.html
Quando leggo dichiarazioni come queste, tutte in difesa del proprio status di segretario che non vuole parlare di problemi, resto un po scocciato, perché mi sembra un dialogo con uno sordo che non voglia sentire ragioni per via dei numeri che sono la sua sola ragione interna. E va bene, Renzi ha ancora la maggioranza, ma come la mettiamo con gli insuccessi sulle riforme e nelle elezioni amministrative? Come la mettiamo col fatto che abbia sbagliato su tutta la linea delle riforme, ma anche in quella dell'economia, mettendo in disparte le parti sociali, ad iniziare dai sindacati. Alla fine, ha fatto a mala pena l'ordinaria amministrazione in una fase di debole ripresa a livello europeo. Niente di che.
Poi c'è un partito distrutto nelle sue strutture, in cui i riferimenti sono solo i cittadini eletti alle cariche pubbliche. E' questo secondo voi un partito? Una pletora di persone che fanno gli amministratori senza dover rendere conto se non ai giornali ed alle televisioni, visto che si faranno poi loro carico di informare le "masse". Un partito così non è un partito, proprio come il non partito di Grillo.
Questo PD non è quello che fu costruito con ben altre intenzioni, e non essendo meglio, è peggio e basta. Qualcosa si deve cambiare, iniziando proprio dal segretario. Occorre solo vedere come fare a cambiarlo, per ridare ancora vigore ad una comunità che si sta rinsecchendo, chiudendosi su se stessa.
Quando leggo dichiarazioni come queste, tutte in difesa del proprio status di segretario che non vuole parlare di problemi, resto un po scocciato, perché mi sembra un dialogo con uno sordo che non voglia sentire ragioni per via dei numeri che sono la sua sola ragione interna. E va bene, Renzi ha ancora la maggioranza, ma come la mettiamo con gli insuccessi sulle riforme e nelle elezioni amministrative? Come la mettiamo col fatto che abbia sbagliato su tutta la linea delle riforme, ma anche in quella dell'economia, mettendo in disparte le parti sociali, ad iniziare dai sindacati. Alla fine, ha fatto a mala pena l'ordinaria amministrazione in una fase di debole ripresa a livello europeo. Niente di che.
Poi c'è un partito distrutto nelle sue strutture, in cui i riferimenti sono solo i cittadini eletti alle cariche pubbliche. E' questo secondo voi un partito? Una pletora di persone che fanno gli amministratori senza dover rendere conto se non ai giornali ed alle televisioni, visto che si faranno poi loro carico di informare le "masse". Un partito così non è un partito, proprio come il non partito di Grillo.
Questo PD non è quello che fu costruito con ben altre intenzioni, e non essendo meglio, è peggio e basta. Qualcosa si deve cambiare, iniziando proprio dal segretario. Occorre solo vedere come fare a cambiarlo, per ridare ancora vigore ad una comunità che si sta rinsecchendo, chiudendosi su se stessa.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Non siamo al dibattito, siamo solo alle "voci"
http://www.unita.tv/focus/fibrillazioni-voci-smentite-verso-la-direzione-di-lunedi/
Così lunedì alla riunione della direzione dovremmo capire cosa si sta muovendo a livello di dibattito interno. Insomma,se ci sarà oppure no un congresso, che può esserci subito solo con le dimissioni di Renzi.
E di conseguenza cosa succederà del governo.
http://www.unita.tv/focus/fibrillazioni-voci-smentite-verso-la-direzione-di-lunedi/
Così lunedì alla riunione della direzione dovremmo capire cosa si sta muovendo a livello di dibattito interno. Insomma,se ci sarà oppure no un congresso, che può esserci subito solo con le dimissioni di Renzi.
E di conseguenza cosa succederà del governo.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Anche qui, niente dibattito nel PD, ma contatti in tutte le direzioni: Battista a colloquio con Bersani e Rosato che discute di legge elettorale con Romani.
Il PdL vuole mantenere le liste bloccate, quindi il caro Bersani farà fatica a farsi una legge senza capilista bloccati, anche perché credo proprio che a Grillo, anche se non lo dice, i capilista bloccati, vadano benissimo.
http://www.lastampa.it/2017/02/08/italia/politica/a-montecitorio-si-cercano-larghe-intese-di-battista-a-colloquio-con-bersani-rosato-con-romani-g4A3IB4mz6woQPpAKqciEN/pagina.html
Il PdL vuole mantenere le liste bloccate, quindi il caro Bersani farà fatica a farsi una legge senza capilista bloccati, anche perché credo proprio che a Grillo, anche se non lo dice, i capilista bloccati, vadano benissimo.
http://www.lastampa.it/2017/02/08/italia/politica/a-montecitorio-si-cercano-larghe-intese-di-battista-a-colloquio-con-bersani-rosato-con-romani-g4A3IB4mz6woQPpAKqciEN/pagina.html
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Cara Beatrice Rutiloni hai scritto molto, ma hai fatto capire molto poco.
http://www.unita.tv/focus/offensiva-renziana-congresso-subito-minoranza-in-cerca-del-candidato/
Se Renzi da le dimissioni, sarà il Presidente del PD che farà quello che deve fare per trovare un nuovo segretario, dal Congresso alle Primarie.
E se non le da, il Congresso deve essere fatto entro l'anno.
Sul governo... sarebbe proprio una stupidata quella di farlo cadere.
Quindi, che arrivi alla sua scadenza naturale, senza tanti giochetti e trabocchetti.
http://www.unita.tv/focus/offensiva-renziana-congresso-subito-minoranza-in-cerca-del-candidato/
Se Renzi da le dimissioni, sarà il Presidente del PD che farà quello che deve fare per trovare un nuovo segretario, dal Congresso alle Primarie.
E se non le da, il Congresso deve essere fatto entro l'anno.
Sul governo... sarebbe proprio una stupidata quella di farlo cadere.
Quindi, che arrivi alla sua scadenza naturale, senza tanti giochetti e trabocchetti.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
12/02/2017 14:20
Cuperlo: congresso Pd? Non solo gazebo
L'accelerazione impressa dalla maggio-
ranza del Pd per un congresso antici-
pato, con l'ipotesi dimissioni di
Renzi da annunciare nell'attesa dire-
zione di domani al Nazareno, è vista
con sospetto dalla sinistra dem.
Anche il moderato Gianni Cuperlo avver-
te: "Domani forse convocheremo un con-
gresso, ma se questo dovesse risolversi
in una domenica dove si montano i gaze-
bo e finisce lì, molti di noi perdereb-
bero la fede residua che rimane". Poco
prima Emiliano aveva detto:"Al voto con
Renzi leader sarebbe la rovina del Pd".
Ancora annunci sui giornali, ma nel partito non c'è una sede dove gli iscritti possano discutere, possano ritrovarsi.
Gli unici contatti sono con quelli che danno le tessere, una volta all'anno, ed è morta li.
Non va bene.
Purtroppo, nonostante lo si desideri, ormai non ci sono che i gazebo in piazza, perché le sezioni o i circoli privati, dove si possa discutere e mettersi d'accordo, non esistono più.
Con partiti come questi, e i media che battono le notizie secondo i loro imperscrutabili interessi, è facile che vincano i Berlusconi o i Trump di destra e di sinistra.
I social, neppure loro riescono a ricostruire quel tessuto che ha bisogno di una certa fisicità per evitare che siano le bufale a prevalere. Occorre pensarci, perché così non si va oltre il non partito dei cinque stelle.
Cuperlo: congresso Pd? Non solo gazebo
L'accelerazione impressa dalla maggio-
ranza del Pd per un congresso antici-
pato, con l'ipotesi dimissioni di
Renzi da annunciare nell'attesa dire-
zione di domani al Nazareno, è vista
con sospetto dalla sinistra dem.
Anche il moderato Gianni Cuperlo avver-
te: "Domani forse convocheremo un con-
gresso, ma se questo dovesse risolversi
in una domenica dove si montano i gaze-
bo e finisce lì, molti di noi perdereb-
bero la fede residua che rimane". Poco
prima Emiliano aveva detto:"Al voto con
Renzi leader sarebbe la rovina del Pd".
Ancora annunci sui giornali, ma nel partito non c'è una sede dove gli iscritti possano discutere, possano ritrovarsi.
Gli unici contatti sono con quelli che danno le tessere, una volta all'anno, ed è morta li.
Non va bene.
Purtroppo, nonostante lo si desideri, ormai non ci sono che i gazebo in piazza, perché le sezioni o i circoli privati, dove si possa discutere e mettersi d'accordo, non esistono più.
Con partiti come questi, e i media che battono le notizie secondo i loro imperscrutabili interessi, è facile che vincano i Berlusconi o i Trump di destra e di sinistra.
I social, neppure loro riescono a ricostruire quel tessuto che ha bisogno di una certa fisicità per evitare che siano le bufale a prevalere. Occorre pensarci, perché così non si va oltre il non partito dei cinque stelle.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Questa intervista a Marino, la metto nel dibattito, perché analizza punti molto interessanti.
Marino è stato un cattivo soggetto, ma credo che abbia imparato la lezione. Io lo riproporrei come sindaco di Roma, mettendogli a fianco due amministratori veri. Possibile che in tutto il PD a Roma, non se ne trovino un paio di seri?
Marino è stato un cattivo soggetto, ma credo che abbia imparato la lezione. Io lo riproporrei come sindaco di Roma, mettendogli a fianco due amministratori veri. Possibile che in tutto il PD a Roma, non se ne trovino un paio di seri?
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Anche questo articolo di Eugenio Scalfari si apre al dibattito interno del PD...
http://www.repubblica.it/politica/2017/02/12/news/rifondare_la_sinistra_per_battere_il_pericolo_populista-158113057/?ref=HRER2-1
http://www.repubblica.it/politica/2017/02/12/news/rifondare_la_sinistra_per_battere_il_pericolo_populista-158113057/?ref=HRER2-1
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
12/02/2017 16:32
Guerini: parte Pd aspira a logoramento
Monito del vicesegretario del Pd, Gue-
rini, al partito per fermare le criti-
che interne rivolte al leader, in vista
della direzione di domani.
"Finiamola con polemiche inutili che
non fanno bene al Pd". "Si è superato
il livello di guardia, un giorno un se
o un ma" e "una condizione", afferma,
rimproverando la minoranza per i conti-
nui attacchi a Renzi. "Domani il segre-
tario dirà in modo chiaro qual è la
prospettiva". E ancora un appello:
"Smettiamola con la tattica dell'aspi-
razione al logoramento".
Tutte accuse che possono essere rispedite al mittente.
Anche se fossero state riforme bellissime, quello di farle lo stesso, senza prevedere il disastro del referendum è stato un abbaglio mortale.
Le riforme vanno fatte a maggioranza qualificata e senza referendum. Se la maggioranza qualificata c'è, si fanno e se non c'è non si fanno. Per questo sostengo che quelle riforme le deve mettere a punto una commissione del Parlamento, indipendente dalla maggioranza anche se rispettosa delle posizioni politiche di ogni componente. Se la Commissione le manda in aula, sicura di riceve i voti, si va in aula, altrimenti non ci si va proprio. Renzi invece, le ha volute fare contro tutto, guardando al Paese e per il bene del Paese. Peccato che Quel Paese le riforme le ha mandate "a quel paese". Che logica di governo può avere uno se non capisce questa semplice regola. Senza contare quel "fare la punta" ai problemi, per cercare di far vedere "quanto sono bravo". Alla fine si paga! Ed il costo per Renzi, in fondo non è neppure alto, ma per il paese, dilaniato dai problemi e senza le riforme, non si può dire che non ci sia stato. Adesso, Renzi dovrebbe starsene via un paio d'anni a riflettere sulle stupidaggini che ha combinato, rischiando anche di spaccare il partito. Poi si vedrà.
Guerini: parte Pd aspira a logoramento
Monito del vicesegretario del Pd, Gue-
rini, al partito per fermare le criti-
che interne rivolte al leader, in vista
della direzione di domani.
"Finiamola con polemiche inutili che
non fanno bene al Pd". "Si è superato
il livello di guardia, un giorno un se
o un ma" e "una condizione", afferma,
rimproverando la minoranza per i conti-
nui attacchi a Renzi. "Domani il segre-
tario dirà in modo chiaro qual è la
prospettiva". E ancora un appello:
"Smettiamola con la tattica dell'aspi-
razione al logoramento".
Tutte accuse che possono essere rispedite al mittente.
Anche se fossero state riforme bellissime, quello di farle lo stesso, senza prevedere il disastro del referendum è stato un abbaglio mortale.
Le riforme vanno fatte a maggioranza qualificata e senza referendum. Se la maggioranza qualificata c'è, si fanno e se non c'è non si fanno. Per questo sostengo che quelle riforme le deve mettere a punto una commissione del Parlamento, indipendente dalla maggioranza anche se rispettosa delle posizioni politiche di ogni componente. Se la Commissione le manda in aula, sicura di riceve i voti, si va in aula, altrimenti non ci si va proprio. Renzi invece, le ha volute fare contro tutto, guardando al Paese e per il bene del Paese. Peccato che Quel Paese le riforme le ha mandate "a quel paese". Che logica di governo può avere uno se non capisce questa semplice regola. Senza contare quel "fare la punta" ai problemi, per cercare di far vedere "quanto sono bravo". Alla fine si paga! Ed il costo per Renzi, in fondo non è neppure alto, ma per il paese, dilaniato dai problemi e senza le riforme, non si può dire che non ci sia stato. Adesso, Renzi dovrebbe starsene via un paio d'anni a riflettere sulle stupidaggini che ha combinato, rischiando anche di spaccare il partito. Poi si vedrà.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
12/02/2017 17:52
Prodi: centrosinistra riprenda vigore
L'ex leader dell'Ulivo, Romano Prodi,
in un'intervista a 'Dimartedì', antici-
pata oggi, torna sulla necessità di ag-
gregare forze omogenee.
"Ho passato tutta la mia vita politica
a mettere assieme i riformismi -catto-
lico, socialista, liberale- in modo da
creare un Paese nuovo", ora però, av-
verte, "non faccio più politica". "Il
centrosinistra riprenda il vigore e la
speranza che aveva 15 anni fa". "Il li-
stone Pisapia? "Ho stima per lui,vedre-
mo come si articolerà la proposta"."Il
voto? La legislatura finisce nel 2018".
Poteva intervenire di più, ma va bene anche il consiglio che dà adesso.
Sono convinto anche io che Pisapia stia facendo la cosa giusta, per aggregare quanta sinistra può da portare in dote all'Ulivo, poiché il PD di fatto ne è una componente, anche se la maggiore.
Sono anche convinto che Pisapia non sia né Vendola, né Bertinotti, ma una persona che la politica non la fa con i ricatti, ma mettendosi a disposizione.
La sinistra, che nel paese ha solo un terzo dell'elettorato, perde di sicuro se non riesce ad aggregare quel terzo e a dividere gli avversari. Ma gli avversari si dividono lasciando da parte i Salvini, i Grillo, i Berlusconi, che sono solo una piccola parte di quel 66% di elettori di centro destra o sbalestrati, e portando al governo gli altri del centro. E' sempre stato così, dal primo governo Prodi che comunque ha avuto le sue difficoltà.
Prodi: centrosinistra riprenda vigore
L'ex leader dell'Ulivo, Romano Prodi,
in un'intervista a 'Dimartedì', antici-
pata oggi, torna sulla necessità di ag-
gregare forze omogenee.
"Ho passato tutta la mia vita politica
a mettere assieme i riformismi -catto-
lico, socialista, liberale- in modo da
creare un Paese nuovo", ora però, av-
verte, "non faccio più politica". "Il
centrosinistra riprenda il vigore e la
speranza che aveva 15 anni fa". "Il li-
stone Pisapia? "Ho stima per lui,vedre-
mo come si articolerà la proposta"."Il
voto? La legislatura finisce nel 2018".
Poteva intervenire di più, ma va bene anche il consiglio che dà adesso.
Sono convinto anche io che Pisapia stia facendo la cosa giusta, per aggregare quanta sinistra può da portare in dote all'Ulivo, poiché il PD di fatto ne è una componente, anche se la maggiore.
Sono anche convinto che Pisapia non sia né Vendola, né Bertinotti, ma una persona che la politica non la fa con i ricatti, ma mettendosi a disposizione.
La sinistra, che nel paese ha solo un terzo dell'elettorato, perde di sicuro se non riesce ad aggregare quel terzo e a dividere gli avversari. Ma gli avversari si dividono lasciando da parte i Salvini, i Grillo, i Berlusconi, che sono solo una piccola parte di quel 66% di elettori di centro destra o sbalestrati, e portando al governo gli altri del centro. E' sempre stato così, dal primo governo Prodi che comunque ha avuto le sue difficoltà.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Direzione davvero importante, quella di oggi.
http://www.unita.tv/focus/lattesa-e-finita-oggi-la-direzione-che-decidera-il-futuro-del-pd/
Molto, anzi, tutto dipenderà da come entrerà Renzi. Se entra a gamba tesa, si spacca tutto, se invece fa un inchino e se ne va, tutto può ricominciare daccapo.
Ancora tre ore e sappiamo come va a finire.
http://www.unita.tv/focus/lattesa-e-finita-oggi-la-direzione-che-decidera-il-futuro-del-pd/
Molto, anzi, tutto dipenderà da come entrerà Renzi. Se entra a gamba tesa, si spacca tutto, se invece fa un inchino e se ne va, tutto può ricominciare daccapo.
Ancora tre ore e sappiamo come va a finire.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
L'uscita di Fassino è stata illuminante: se votiamo e passa anche l'altra mozione dichiariamo il sostegno al governo Gentiloni...
Così, a conclusione della Direzione è passata la prima mozione che non faceva riferimenti al governo con 107 voti contro 12 e 5 astenuti e credo che sia l'inizio della fine. Peccato!
[...]"Via al congresso a partire già dall'assemblea che si terrà sabato o domenica prossimi, da organizzare in tempi stretti. E' l'esito della direzione del Pd che, dopo una relazione nella quale Matteo Renzi morde il freno, approva un ordine del giorno della maggioranza che prevede tempi rapidi per la scelta del nuovo segretario".
il link dell'ANSA
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/02/12/resa-dei-conti-nel-pd.-lunedi-la-direzione_d8dcd7d4-b960-443f-85ba-cd636c50d26f.html
Qui dovreste trovare tutti i video della Direzione.
http://www.unita.tv/keyword/DirezionePd-13febbraio/
Così, a conclusione della Direzione è passata la prima mozione che non faceva riferimenti al governo con 107 voti contro 12 e 5 astenuti e credo che sia l'inizio della fine. Peccato!
[...]"Via al congresso a partire già dall'assemblea che si terrà sabato o domenica prossimi, da organizzare in tempi stretti. E' l'esito della direzione del Pd che, dopo una relazione nella quale Matteo Renzi morde il freno, approva un ordine del giorno della maggioranza che prevede tempi rapidi per la scelta del nuovo segretario".
il link dell'ANSA
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/02/12/resa-dei-conti-nel-pd.-lunedi-la-direzione_d8dcd7d4-b960-443f-85ba-cd636c50d26f.html
Qui dovreste trovare tutti i video della Direzione.
http://www.unita.tv/keyword/DirezionePd-13febbraio/
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
In questo articolo Mario Lavia fa una buona sintesi, meno quando riporta il piccolo intervento di Fassino, poco prima del voto delle mozioni, che a me pareva molto preoccupato che la seconda mozione potesse significare un sostegno al governo, che a quanto pare, da parte della segreteria non c'è.
In pratica le due mozioni si equivalevano sul Congresso, mentre la seconda aggiungeva un sostegno a Gentiloni. Insomma, se si votavano tutte e due, entrambe potevano avere la maggioranza dei voti, ma qualcuno non voleva che si mandassero segnali di incoraggiamento al governo. Primo tra tutti, proprio Fassino.
http://www.unita.tv/focus/andamento-lento-renzi-frena-lo-slancio-sulla-data-del-congresso-elezioni-piu-lontane/
In pratica le due mozioni si equivalevano sul Congresso, mentre la seconda aggiungeva un sostegno a Gentiloni. Insomma, se si votavano tutte e due, entrambe potevano avere la maggioranza dei voti, ma qualcuno non voleva che si mandassero segnali di incoraggiamento al governo. Primo tra tutti, proprio Fassino.
http://www.unita.tv/focus/andamento-lento-renzi-frena-lo-slancio-sulla-data-del-congresso-elezioni-piu-lontane/
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
14/02/2017 17:04
Bersani: chi è vicino a Renzi ragioni
"Qui non è questione di calendario, il
calendario è una tecnica. Il problema è
se siamo il Pd o il 'PdR'(Pd di Renzi).
Io da Renzi non mi aspetto nulla,ma chi
ha buonsenso lo metta perchè andiamo
incontro a problemi seri".Così Bersani.
"La scissione è già avvenuta -dice- mi
chiedo come possiamo recuperare quella
gente lì". Sulla proposta di Orlando di
convocare una Conferenza programmatica
prima del Congresso: "Ha ragione,serve
un momento di riflessione,il Pd non può
essere autoreferenziale".E:"Ieri in Di-
rezione ho visto solo dita negli occhi"
Si poteva governare meglio? Si! Anche se gli errori più grandi sono stati commessi proprio con le riforme.
Non tanto per le riforme in se, che sempre lasciano problemi irrisolti o portano nuovi errori. Quelli prima o poi si correggono. Quello che non si doveva fare è di combinare riforme costituzionali senza una maggioranza qualificata. E' stata una ingenuità grande come una casa andare al referendum. E questi ingenui, forti del loro: "faccio tutto io da solo, perché sono il più bravo", non solo hanno fallito su tutta la linea, ma hanno portato il PD in un vicolo da cui non si uscirà bene, comunque.La Leopolda era lo specchio della stupidità di questi buoni a nulla, che cavalcando l'onda lunga del populismo, sono riusciti comunque, ad essere popolari, per l'elettorato, allo stesso modo del M5S. Ma poi i nodi vengono al pettine, perché il populismo non punta al merito, ma agli schieramenti, cosa che al PD oggi, ma anche al PdL ieri e domani al M5S sarà letale, mentre il debito ormai ha superato di un terzo il prodotto lordo interno di un anno. Oggi in Italia ci vuole una larga maggioranza di politici, non di populisti alla Berlusconi, Grillo o Renzi, e sappiamo che non ci sono, perché la gente è quella che è, ma almeno il PD deve tentare di ristabilire un clima di serietà nella politica, e non può farlo con la falsa dialettica di Renzi. Le parole di Bersani, non è che siano molto incoraggianti, ma almeno vanno in quella direzione, come del resto quelle di Cuperlo. E si badi, non è una questione di più sinistra o meno sinistra, è il modo di come fare politica unendo le forze, e non chiedendo un consenso esclusivo. La Germania ha progredito perché fanno seriamente Grosse Coalizioni, da un trentennio, rassicurando le basi sociali da quelle meno abbienti a quelle abbienti. Noi pure, quando siamo stati costretti a fare Grosse Coalizioni, abbiamo salvato il salvabile, ma non siamo progrediti perché le abbiamo fatte cadere, preferendo lo scontro populista tra le fazioni.
Bersani: chi è vicino a Renzi ragioni
"Qui non è questione di calendario, il
calendario è una tecnica. Il problema è
se siamo il Pd o il 'PdR'(Pd di Renzi).
Io da Renzi non mi aspetto nulla,ma chi
ha buonsenso lo metta perchè andiamo
incontro a problemi seri".Così Bersani.
"La scissione è già avvenuta -dice- mi
chiedo come possiamo recuperare quella
gente lì". Sulla proposta di Orlando di
convocare una Conferenza programmatica
prima del Congresso: "Ha ragione,serve
un momento di riflessione,il Pd non può
essere autoreferenziale".E:"Ieri in Di-
rezione ho visto solo dita negli occhi"
Si poteva governare meglio? Si! Anche se gli errori più grandi sono stati commessi proprio con le riforme.
Non tanto per le riforme in se, che sempre lasciano problemi irrisolti o portano nuovi errori. Quelli prima o poi si correggono. Quello che non si doveva fare è di combinare riforme costituzionali senza una maggioranza qualificata. E' stata una ingenuità grande come una casa andare al referendum. E questi ingenui, forti del loro: "faccio tutto io da solo, perché sono il più bravo", non solo hanno fallito su tutta la linea, ma hanno portato il PD in un vicolo da cui non si uscirà bene, comunque.La Leopolda era lo specchio della stupidità di questi buoni a nulla, che cavalcando l'onda lunga del populismo, sono riusciti comunque, ad essere popolari, per l'elettorato, allo stesso modo del M5S. Ma poi i nodi vengono al pettine, perché il populismo non punta al merito, ma agli schieramenti, cosa che al PD oggi, ma anche al PdL ieri e domani al M5S sarà letale, mentre il debito ormai ha superato di un terzo il prodotto lordo interno di un anno. Oggi in Italia ci vuole una larga maggioranza di politici, non di populisti alla Berlusconi, Grillo o Renzi, e sappiamo che non ci sono, perché la gente è quella che è, ma almeno il PD deve tentare di ristabilire un clima di serietà nella politica, e non può farlo con la falsa dialettica di Renzi. Le parole di Bersani, non è che siano molto incoraggianti, ma almeno vanno in quella direzione, come del resto quelle di Cuperlo. E si badi, non è una questione di più sinistra o meno sinistra, è il modo di come fare politica unendo le forze, e non chiedendo un consenso esclusivo. La Germania ha progredito perché fanno seriamente Grosse Coalizioni, da un trentennio, rassicurando le basi sociali da quelle meno abbienti a quelle abbienti. Noi pure, quando siamo stati costretti a fare Grosse Coalizioni, abbiamo salvato il salvabile, ma non siamo progrediti perché le abbiamo fatte cadere, preferendo lo scontro populista tra le fazioni.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
in FaceBook, dialogando con il mio amico Lorenzo, viene fuori questo:
- Lorenzo
Quanti scioperi vi ricordate per la legge Fornero?
Doppiamente colpevoli!
- einrix
Caro Lorenzo, i sindacati sono forti in certi periodi storici e sono deboli in altri.
La stagione dei diritti è stata quella degli anni sessanta. Lo Statuto dei Lavoratori riepiloga il risultato di quelle lotte.
- Negli anni settanta, anche se c'erano grandi lotte, il movimento aveva già cominciato ad incrinarsi, a sfaldarsi.
- Dagli anni novanta, con la globalizzazione, con la recessione, i licenziamenti, il sindacato ha perso gran parte della sua forza contrattuale. Ed oggi siamo nella coda di quella crisi, senza che una nuova vera ripresa tenda a manifestarsi.
- Chiunque fosse stato il segretario in quei periodi che ho indicato, le cose non sarebbero minimamente cambiate, perché la storia è più forte di qualsiasi persona.
Dalla Costituzione Italiana: Art. 39.
L’organizzazione sindacale e` libera [18].
Ai sindacati non puo` essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica.
Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Un saluto e buona serata.
- Lorenzo
Tutto vero quello che dici, ma è anche vero che il sindacato sè "addormentato" . Ai tempi in cui la sinistra era all'opposizione bastava anche solo l'idea di penalizzare con qualche legge i lavoratori o i pensionati che partiva subito la minaccia di sciopero nazionale/generale. I DIRITTI ACQUISITI NON SI TOCCANO!!! dicevano: ed io ci credevo e partecipavo con convinzione alle lotte in sostegno di ciò (poverino). E adesso? Certo che per chi ci governa sono rimasti I DIRITTI, e per i lavoratori? Nemmeno un'ora di sciopero per difendere quelle conquiste ottenute con migliaia ma che dico migliaia, milioni, di ore di sciopero degli Italiani.
E per i pensionati? Una cosa VERGOGNOSA. In pratica abbiamo assistito al blocco del turnover per 5 anni, grazie alla legge fornero; blocco dell'adeguamento delle pensioni all'inflazione per chi supera i 2.000€ al mese (certo che questi soggetti sono RICCHI, non importa se hanno un mutuo sulla casa, la moglie a carico e due figli disoccupati.
Certo che per chi ci governa e percepisce 10.000, 15.000, 20.000 € al mese non ha tempo per ricordare le proprie "IDEOLOGIE" impegnati come sono per:
- riempire la loro pancia, a spese nostre
- aumentarne la la disoccupazione , in particolare giovanile
- aumentare il debito pubblico
- aumentare le tasse, molto spesso demandando questo onere alle regioni e ai comuni all'INPS.
- diminuire il potere di acquisto del "proletariato "
- diminuire l'assistenza ospedaliera
- diminuire il prestigio dell'Italia nel mondo
Etc etc etc etc.
Ciao Enrico, stammi bene e buona vita.
- Caro Lorenzo
- Chi governa non è solo "chi governa". Marchionne e la Famiglia Agnelli non sono forse "chi governa" di più di chi fa politica? Solo Marchionne prende una mezza dozzina di milioni di euro all'anno, con cui ci si pagherebbero una quarantina di parlamentari e alcune centinaia di sindaci. E quanti giovani e vecchi disoccupati dipendono oggi, dalle politiche della FIAT.
- i Parlamentali li eleggiamo noi, mentre i Marchinonne ci assumono e ci licenziano.
- non si è addormentato "il sindacato". Nel paese non ci sono le condizioni per un rilancio dell'occupazione perché chi possiede i capitali non vuole o non sa investire. Ma neppure chi ha fatto la scuola dell'obbligo e l'università ha la capacità di investire in misura sufficiente a tirare su l'economia di questo paese. E le cooperative? Non potrebbero loro prendere la palla al balzo, rastellando risparmio e traducendolo in iniziative industriali? Potrebbero! Ma "Loro" "siamo noi" che restiamo a lamentarci, seduti sulla nostra sedia in attesa che qualcuno ci pensi. E senza rilancio dell'occupazione, con i licenziamenti in prima fila, non c'è rivendicazione che tenga.
- Non è questa una crisi della politica o dei politici, ma è una crisi di un paese fragile fatto da gente fragile che ha trovato la "pappa fatta" con le lotte del novecento e che non ha capito che ogni generazione deve fare la sua parte. Questa generazione avrebbe dovuto fare sviluppo e sana imprenditoria, senza la tutela dei "Padroni delle ferriere" del primo novecento, ed alla prova dei fatti, ha fallito. E non sarà certo qualche politicastro alla Salvini o alla Trump a fare la differenza.
- Detto tra noi, io che amo la democrazia, la libertà - a differenza di troppi, oggi - rispetto il Parlamento e il Sindacato, come istituzioni necessarie al vivere civile, e preferisco un imprenditore che sia capace di sviluppare prodotto e che sappia organizzare il lavoro di molti, piuttosto che uno, proletario o riccone che sia, che aspetti passivamente che qualcuno gli dia da mangiare, da divertirsi ed un lavoro possibilmente non troppo usurante e di livello elevato.
L'Italia riacquisterà prestigio nel Mondo, quando smetterà di fare la Cicala e riprenderà a fare la Formica, almeno quanto basta a ripagare i debiti.
Buona giornata.
A parziale conclusione di questo scambio di idee: C'è molta confusione sulla ragione della nostra crisi, così è facile incolpare qualcuno.
Quando mai si facesse una analisi corretta, emergerebbero i veri responsabili della crisi, e scommetterei, non sono solo i politici, ma una buona parte della "Società Civile" che non è all'altezza dei tempi.
- Lorenzo
Quanti scioperi vi ricordate per la legge Fornero?
Doppiamente colpevoli!
- einrix
Caro Lorenzo, i sindacati sono forti in certi periodi storici e sono deboli in altri.
La stagione dei diritti è stata quella degli anni sessanta. Lo Statuto dei Lavoratori riepiloga il risultato di quelle lotte.
- Negli anni settanta, anche se c'erano grandi lotte, il movimento aveva già cominciato ad incrinarsi, a sfaldarsi.
- Dagli anni novanta, con la globalizzazione, con la recessione, i licenziamenti, il sindacato ha perso gran parte della sua forza contrattuale. Ed oggi siamo nella coda di quella crisi, senza che una nuova vera ripresa tenda a manifestarsi.
- Chiunque fosse stato il segretario in quei periodi che ho indicato, le cose non sarebbero minimamente cambiate, perché la storia è più forte di qualsiasi persona.
Dalla Costituzione Italiana: Art. 39.
L’organizzazione sindacale e` libera [18].
Ai sindacati non puo` essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica.
Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Un saluto e buona serata.
- Lorenzo
Tutto vero quello che dici, ma è anche vero che il sindacato sè "addormentato" . Ai tempi in cui la sinistra era all'opposizione bastava anche solo l'idea di penalizzare con qualche legge i lavoratori o i pensionati che partiva subito la minaccia di sciopero nazionale/generale. I DIRITTI ACQUISITI NON SI TOCCANO!!! dicevano: ed io ci credevo e partecipavo con convinzione alle lotte in sostegno di ciò (poverino). E adesso? Certo che per chi ci governa sono rimasti I DIRITTI, e per i lavoratori? Nemmeno un'ora di sciopero per difendere quelle conquiste ottenute con migliaia ma che dico migliaia, milioni, di ore di sciopero degli Italiani.
E per i pensionati? Una cosa VERGOGNOSA. In pratica abbiamo assistito al blocco del turnover per 5 anni, grazie alla legge fornero; blocco dell'adeguamento delle pensioni all'inflazione per chi supera i 2.000€ al mese (certo che questi soggetti sono RICCHI, non importa se hanno un mutuo sulla casa, la moglie a carico e due figli disoccupati.
Certo che per chi ci governa e percepisce 10.000, 15.000, 20.000 € al mese non ha tempo per ricordare le proprie "IDEOLOGIE" impegnati come sono per:
- riempire la loro pancia, a spese nostre
- aumentarne la la disoccupazione , in particolare giovanile
- aumentare il debito pubblico
- aumentare le tasse, molto spesso demandando questo onere alle regioni e ai comuni all'INPS.
- diminuire il potere di acquisto del "proletariato "
- diminuire l'assistenza ospedaliera
- diminuire il prestigio dell'Italia nel mondo
Etc etc etc etc.
Ciao Enrico, stammi bene e buona vita.
- Caro Lorenzo
- Chi governa non è solo "chi governa". Marchionne e la Famiglia Agnelli non sono forse "chi governa" di più di chi fa politica? Solo Marchionne prende una mezza dozzina di milioni di euro all'anno, con cui ci si pagherebbero una quarantina di parlamentari e alcune centinaia di sindaci. E quanti giovani e vecchi disoccupati dipendono oggi, dalle politiche della FIAT.
- i Parlamentali li eleggiamo noi, mentre i Marchinonne ci assumono e ci licenziano.
- non si è addormentato "il sindacato". Nel paese non ci sono le condizioni per un rilancio dell'occupazione perché chi possiede i capitali non vuole o non sa investire. Ma neppure chi ha fatto la scuola dell'obbligo e l'università ha la capacità di investire in misura sufficiente a tirare su l'economia di questo paese. E le cooperative? Non potrebbero loro prendere la palla al balzo, rastellando risparmio e traducendolo in iniziative industriali? Potrebbero! Ma "Loro" "siamo noi" che restiamo a lamentarci, seduti sulla nostra sedia in attesa che qualcuno ci pensi. E senza rilancio dell'occupazione, con i licenziamenti in prima fila, non c'è rivendicazione che tenga.
- Non è questa una crisi della politica o dei politici, ma è una crisi di un paese fragile fatto da gente fragile che ha trovato la "pappa fatta" con le lotte del novecento e che non ha capito che ogni generazione deve fare la sua parte. Questa generazione avrebbe dovuto fare sviluppo e sana imprenditoria, senza la tutela dei "Padroni delle ferriere" del primo novecento, ed alla prova dei fatti, ha fallito. E non sarà certo qualche politicastro alla Salvini o alla Trump a fare la differenza.
- Detto tra noi, io che amo la democrazia, la libertà - a differenza di troppi, oggi - rispetto il Parlamento e il Sindacato, come istituzioni necessarie al vivere civile, e preferisco un imprenditore che sia capace di sviluppare prodotto e che sappia organizzare il lavoro di molti, piuttosto che uno, proletario o riccone che sia, che aspetti passivamente che qualcuno gli dia da mangiare, da divertirsi ed un lavoro possibilmente non troppo usurante e di livello elevato.
L'Italia riacquisterà prestigio nel Mondo, quando smetterà di fare la Cicala e riprenderà a fare la Formica, almeno quanto basta a ripagare i debiti.
Buona giornata.
A parziale conclusione di questo scambio di idee: C'è molta confusione sulla ragione della nostra crisi, così è facile incolpare qualcuno.
Quando mai si facesse una analisi corretta, emergerebbero i veri responsabili della crisi, e scommetterei, non sono solo i politici, ma una buona parte della "Società Civile" che non è all'altezza dei tempi.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
15/02/2017 13:20
Pd: iniziativa Rossi,Emiliano,Speranza
Dopo l'esito "deludente" della direzio-
ne Pd, Enrico Rossi, Michele Emiliano e
Roberto Speranza saranno al teatro Vit-
toria sabato a Roma,all'iniziativa già
promossa da Rossi, "con l'obiettivo di
costruire un'azione politica comune,per
rivolgere un appello a tutti i nostri
militanti ed attivisti e per impedire
una deriva dagli sviluppi irreparabili"
Così i tre esponenti del Pd in una di-
chiarazione congiunta.L'esito della di-
rezione "ha sancito la trasformazione
del partito democratico nel partito di
Renzi" trasformando l'identità del Pd.
La Leopolda è stato un disastro. La mediocrità è un disastro.
Mai ci sono stati così pochi intellettuali come in questo mondo scolarizzato.
Il PD è un valore superiore a Renzi o a Emiliano. E' un progetto di democrazia per il paese. E' questo quello che i militanti e gli elettori devono vedere, al di la delle contingenze, legate alla piccola politica ed ai piccoli uomini.
Che la discussione abbia inizio, ma avendo come oggetto il paese ed il partito che lo possa salvare da questo torpore che spesso diventa paranoia.
Pd: iniziativa Rossi,Emiliano,Speranza
Dopo l'esito "deludente" della direzio-
ne Pd, Enrico Rossi, Michele Emiliano e
Roberto Speranza saranno al teatro Vit-
toria sabato a Roma,all'iniziativa già
promossa da Rossi, "con l'obiettivo di
costruire un'azione politica comune,per
rivolgere un appello a tutti i nostri
militanti ed attivisti e per impedire
una deriva dagli sviluppi irreparabili"
Così i tre esponenti del Pd in una di-
chiarazione congiunta.L'esito della di-
rezione "ha sancito la trasformazione
del partito democratico nel partito di
Renzi" trasformando l'identità del Pd.
La Leopolda è stato un disastro. La mediocrità è un disastro.
Mai ci sono stati così pochi intellettuali come in questo mondo scolarizzato.
Il PD è un valore superiore a Renzi o a Emiliano. E' un progetto di democrazia per il paese. E' questo quello che i militanti e gli elettori devono vedere, al di la delle contingenze, legate alla piccola politica ed ai piccoli uomini.
Che la discussione abbia inizio, ma avendo come oggetto il paese ed il partito che lo possa salvare da questo torpore che spesso diventa paranoia.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Articoli allarmati, minacce di scissione...
http://www.repubblica.it/politica/2017/02/15/news/orfini_reggera_il_pd_fino_al_congresso_vertice_notturno_dei_big_al_nazareno_per_trattare_con_la_minoranza_ed_evitare_la_sci-158347877/?ref=HRER3-1
Parlano solo i big, attraverso la stampa, ma per noi iscritti al PD non c'è uno straccio di posto per discutere e prendere le decisioni. Hanno congegnato un bel pasticcio.
http://www.repubblica.it/politica/2017/02/15/news/orfini_reggera_il_pd_fino_al_congresso_vertice_notturno_dei_big_al_nazareno_per_trattare_con_la_minoranza_ed_evitare_la_sci-158347877/?ref=HRER3-1
Parlano solo i big, attraverso la stampa, ma per noi iscritti al PD non c'è uno straccio di posto per discutere e prendere le decisioni. Hanno congegnato un bel pasticcio.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Orfini: che brutto personaggio! Siamo sul livello di Di Maio.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
15/02/2017 19:49
Pd, Bersani: per ora no passi avanti
Pier Luigi Bersani parteciperà all'As-
semblea del Pd di domenica prossima.
"In genere ci vado e ci sarò", dice l'
ex segretario dem parlando con i gior-
nalisti alla Camera dopo una lunga riu-
nione dei parlamentari della minoranza.
"C'è un documento dei tre possibili
candidati alla segreteria (Speranza,
Rossi e Emiliano, ndr) ma non ci sono
novità. Ma cosa deve fare uno per farsi
telefonare?". Passi avanti? "Per ora
non ne vedo", afferma Bersani. E senza
una svolta la strada è segnata, avrebbe
detto ai suoi.
15/02/2017 21:16
Cuperlo:rischio ma evitare scissione Pd
"Riscoprire le ragioni dello stare in-
sieme". Così Cuperlo a "Carta Bianca".
"Chi è al timone ha la responsabilità
più alta -dice- spero che Renzi faccia
tutto il possibile per evitare la scis-
sione"."Io -aggiunge- lotterò affinchè
questa comunità non si rompa".Siamo na-
ti per essere il centrosinistra di go-
verno in questo Paese, ricorda. Poi:
"Lavorerò per una candidatura unitaria
della sinistra alternativa a Renzi".
Pisapia? "Potrebbe essere il novello
Prodi, è uomo dell'unità al di là dei
simboli dei partiti".
Si Cuperlo, hai ragione. La tua è la via giusta. Quella di Bersani e di Renzi sono entrambe contro il PD e le speranze della sinistra.
Non sempre la via della ragione è reale, prevalendo quella materiale; ma non importa, le idee, quelle belle, sono migliori di ogni tatticismo mosso dall'egoismo, e portano più lontano.
Pd, Bersani: per ora no passi avanti
Pier Luigi Bersani parteciperà all'As-
semblea del Pd di domenica prossima.
"In genere ci vado e ci sarò", dice l'
ex segretario dem parlando con i gior-
nalisti alla Camera dopo una lunga riu-
nione dei parlamentari della minoranza.
"C'è un documento dei tre possibili
candidati alla segreteria (Speranza,
Rossi e Emiliano, ndr) ma non ci sono
novità. Ma cosa deve fare uno per farsi
telefonare?". Passi avanti? "Per ora
non ne vedo", afferma Bersani. E senza
una svolta la strada è segnata, avrebbe
detto ai suoi.
15/02/2017 21:16
Cuperlo:rischio ma evitare scissione Pd
"Riscoprire le ragioni dello stare in-
sieme". Così Cuperlo a "Carta Bianca".
"Chi è al timone ha la responsabilità
più alta -dice- spero che Renzi faccia
tutto il possibile per evitare la scis-
sione"."Io -aggiunge- lotterò affinchè
questa comunità non si rompa".Siamo na-
ti per essere il centrosinistra di go-
verno in questo Paese, ricorda. Poi:
"Lavorerò per una candidatura unitaria
della sinistra alternativa a Renzi".
Pisapia? "Potrebbe essere il novello
Prodi, è uomo dell'unità al di là dei
simboli dei partiti".
Si Cuperlo, hai ragione. La tua è la via giusta. Quella di Bersani e di Renzi sono entrambe contro il PD e le speranze della sinistra.
Non sempre la via della ragione è reale, prevalendo quella materiale; ma non importa, le idee, quelle belle, sono migliori di ogni tatticismo mosso dall'egoismo, e portano più lontano.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
16/02/2017 18:12
Bersani a Renzi: fermati,prima il Paese
"Prima il Paese, poi il partito, poi le
esigenze di ciascuno. Questo criterio è
la base stessa della politica". Così
Bersani sull'Huffington Post si rivolge
"a tutti quelli che hanno buon senso.Al
segretario e a chi lo ha sostenuto di-
co: non date seguito alle infauste con-
clusioni della direzione. Fermatevi".
Il governo "può e deve operare fino al
2018", dice Bersani,"la data statutaria
del congresso-da giugno all'autunno-può
consentire una discussione comune", "un
percorso logico e utile al Paese viene
inopinatamente stravolto", aggiunge.
Concordo con queste richieste di Bersani. Le trovo giuste. Resta però il fatto che il PD, se a mala pena ha un "posto" per far discutere i dirigenti, non ne ha alcuno per far discutere gli iscritti. Così non va bene. Non bastano gazebo e volantini, se quello che c'è scritto non lo condividi, per non averlo mai discusso e accettato. I partiti leggeri non sono partiti d'impegno, ma di opinione, e qui abbiamo costruito un partito senza impegni, con una direzione mai vista per ottusità, a cominciare dal suo presidente Orfini: un autentico Di Maio del PD. Penso sia ora di cambiare.
Bersani a Renzi: fermati,prima il Paese
"Prima il Paese, poi il partito, poi le
esigenze di ciascuno. Questo criterio è
la base stessa della politica". Così
Bersani sull'Huffington Post si rivolge
"a tutti quelli che hanno buon senso.Al
segretario e a chi lo ha sostenuto di-
co: non date seguito alle infauste con-
clusioni della direzione. Fermatevi".
Il governo "può e deve operare fino al
2018", dice Bersani,"la data statutaria
del congresso-da giugno all'autunno-può
consentire una discussione comune", "un
percorso logico e utile al Paese viene
inopinatamente stravolto", aggiunge.
Concordo con queste richieste di Bersani. Le trovo giuste. Resta però il fatto che il PD, se a mala pena ha un "posto" per far discutere i dirigenti, non ne ha alcuno per far discutere gli iscritti. Così non va bene. Non bastano gazebo e volantini, se quello che c'è scritto non lo condividi, per non averlo mai discusso e accettato. I partiti leggeri non sono partiti d'impegno, ma di opinione, e qui abbiamo costruito un partito senza impegni, con una direzione mai vista per ottusità, a cominciare dal suo presidente Orfini: un autentico Di Maio del PD. Penso sia ora di cambiare.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Articolo da "Brutta Piega"
http://www.lastampa.it/2017/02/16/italia/politica/pd-ecco-il-patto-a-tre-dopo-lassemblea-la-scissione-sar-realt-YzMO5z8Y2qF1fvSuvlGO3K/pagina.html
[...] "Così i tre si sono messi a scrivere un documento che verrà letto all’assemblea nazionale del Pd domenica prossima."
http://www.lastampa.it/2017/02/16/italia/politica/pd-ecco-il-patto-a-tre-dopo-lassemblea-la-scissione-sar-realt-YzMO5z8Y2qF1fvSuvlGO3K/pagina.html
[...] "Così i tre si sono messi a scrivere un documento che verrà letto all’assemblea nazionale del Pd domenica prossima."
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
http://www.unita.tv/focus/scissione-pd-contro-assemblea-emiliano-speranza-rossi/
Non so se ci sarà o non ci sarà la scissione, ma la sinistra del PD e credo, anche altre componenti, hanno preso visione del fatto che Renzi dopo aver governato male la stagione delle riforme, ha fatto molto peggio con il partito, e la loro protesta è diventata evidente, in questa drammatizzazione del Congresso da farsi per una conta, in un partito che di fatto non esiste più.
Non dimentichiamoci di Orfini, questo piccolo uomo alla Di Maio che peggio di così non poteva fare il Presidente del Partito Democratico. Se non li riconosciamo in fretta non ci sarà una prossima volta.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
18/02/2017 18:25
Pd,Orfini prova a mediare con minoranza
Congresso subito ma con una fase "pro-
grammatica". E' la proposta alla mino-
ranza del presidente del Pd, Orfini.
La soluzione può essere "dedicare la
prima parte del congresso, da quando
viene indetto a quando si presentano le
candidature, a una profonda discussione
programmatica in ogni federazione", so-
stiene Orfini.E assicura:"Il tempo c'è,
la volontà politica anche". "Possiamo
andare avanti insieme. Basta sgombrare
dal campo le richieste fatte solo per
farsi dire di no".Ma è "indispensabile"
il congresso prima delle amministrative
Orfini, pur essendo una mezza sega, cerca di infilarsi anche in questo nuovo processo.
Ha sostenuto e difeso la strafottenza di Renzi, grazie al bottino che ha fatto alle primarie, contro un debolissimo Cuperlo, ed ora che tutto è perso, ricama.
Nel PD ci si deve stare per il paese, non per se stessi e se il PD è un partito di una sinistra moderna, deve stare attento alle politiche che fa. Cosa che non sempre è accaduto con il governo Renzi, pur se si trattava di un governo di coalizione con Alfano, che di sinistra non è.
Quindi, caro Orfini, devi farti anche tu da parte, presto! Non serve solo un nuovo segretario, ma anche un Presidente di garanzia, e tu non sei più abilitato a sostenere quel ruolo. Vedrai che nel PD ce ne sono altri capaci di dare il segretario ed il Presidente, molto meglio di voi due.
Questo fatto delle amministrative, poi... Per me le temono e non vogliono assumersi la responsabilità di una sconfitta. Renzi sa che se perdesse anche quelle, per lui sarebbe la fine. Se si sceglie la politica giusta delle alleanza, le amministrative si possono vincere, seppure con la difficoltà di competere con un movimento (il cinque stelle) che sarà favorito nei ballottaggi dalla destra che vuole sconfiggere il PD.
Ma la politica giusta delle alleanze è proprio quella cosa che Renzi vorrebbe innovare tagliando i ponti con i movimenti della sinistra, che sono gli alleati naturali del PD. Non basta guardare al centro, non basta il centro, che anche Prodi riusciva a trascinare nell'Ulivo, ci vuole anche la sinistra, e più ce n'è e più si vince.
Pd,Orfini prova a mediare con minoranza
Congresso subito ma con una fase "pro-
grammatica". E' la proposta alla mino-
ranza del presidente del Pd, Orfini.
La soluzione può essere "dedicare la
prima parte del congresso, da quando
viene indetto a quando si presentano le
candidature, a una profonda discussione
programmatica in ogni federazione", so-
stiene Orfini.E assicura:"Il tempo c'è,
la volontà politica anche". "Possiamo
andare avanti insieme. Basta sgombrare
dal campo le richieste fatte solo per
farsi dire di no".Ma è "indispensabile"
il congresso prima delle amministrative
Orfini, pur essendo una mezza sega, cerca di infilarsi anche in questo nuovo processo.
Ha sostenuto e difeso la strafottenza di Renzi, grazie al bottino che ha fatto alle primarie, contro un debolissimo Cuperlo, ed ora che tutto è perso, ricama.
Nel PD ci si deve stare per il paese, non per se stessi e se il PD è un partito di una sinistra moderna, deve stare attento alle politiche che fa. Cosa che non sempre è accaduto con il governo Renzi, pur se si trattava di un governo di coalizione con Alfano, che di sinistra non è.
Quindi, caro Orfini, devi farti anche tu da parte, presto! Non serve solo un nuovo segretario, ma anche un Presidente di garanzia, e tu non sei più abilitato a sostenere quel ruolo. Vedrai che nel PD ce ne sono altri capaci di dare il segretario ed il Presidente, molto meglio di voi due.
Questo fatto delle amministrative, poi... Per me le temono e non vogliono assumersi la responsabilità di una sconfitta. Renzi sa che se perdesse anche quelle, per lui sarebbe la fine. Se si sceglie la politica giusta delle alleanza, le amministrative si possono vincere, seppure con la difficoltà di competere con un movimento (il cinque stelle) che sarà favorito nei ballottaggi dalla destra che vuole sconfiggere il PD.
Ma la politica giusta delle alleanze è proprio quella cosa che Renzi vorrebbe innovare tagliando i ponti con i movimenti della sinistra, che sono gli alleati naturali del PD. Non basta guardare al centro, non basta il centro, che anche Prodi riusciva a trascinare nell'Ulivo, ci vuole anche la sinistra, e più ce n'è e più si vince.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Bello ed interessante questo contributo di Bersani
http://www.huffingtonpost.it/2017/02/16/bersani-pd_n_14794898.html?1487258837&utm_hp_ref=italy
http://www.huffingtonpost.it/2017/02/16/bersani-pd_n_14794898.html?1487258837&utm_hp_ref=italy
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Via al Congresso, Martedì la Direzione.
E' già bello che Renzi non abbia replicato, così che resta il rilancio di Emiliano.
Ho visto un certo numero di interventi...
Qui ci dovrebbero essere i link:
http://www.unita.tv/focus/assemblea-nazionale-diretta-streaming/
o qui
http://www.unita.tv/keyword/assembleapd-19febbraio/page/3/
Molto schietto il discorso di Epifani che ha avuto il merito di fare l'elenco puntuale degli errori commessi dal governo Renzi.
E' già bello che Renzi non abbia replicato, così che resta il rilancio di Emiliano.
Ho visto un certo numero di interventi...
Qui ci dovrebbero essere i link:
http://www.unita.tv/focus/assemblea-nazionale-diretta-streaming/
o qui
http://www.unita.tv/keyword/assembleapd-19febbraio/page/3/
Molto schietto il discorso di Epifani che ha avuto il merito di fare l'elenco puntuale degli errori commessi dal governo Renzi.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Sempre interessante, anche se non sempre condivisibile in tutto, Eugenio Scalari
http://www.repubblica.it/politica/2017/02/19/news/c_e_bisogno_di_valori_non_potete_distruggere_un_partito-158655791/?ref=HRER2-1
Con le sue idee, resta pur sempre un buon livello di giornalismo.
http://www.repubblica.it/politica/2017/02/19/news/c_e_bisogno_di_valori_non_potete_distruggere_un_partito-158655791/?ref=HRER2-1
Con le sue idee, resta pur sempre un buon livello di giornalismo.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
Sull'Unità la scissione la si dice già avvenuta, perché Renzi tirerà diritto per la sua strada..
http://www.unita.tv/focus/langoscia-della-minoranza-una-scissione-triste/
Io non ne sono così sicuro. Più che sperare, credo che molto dipenderà da come quell'imbecille di Orfini imposterà la "Commissione Congressuale". Se sarà a sua immagine e somiglianza, sarà rottura secca, solo un minuto dopo.
Incrociamo le dita, perché qualche altra voce importante intervenga per evitare l'irreparabile. Di Dirigenti che possono anche smettere di sostenere Renzi, ce ne potrebbero pure essere, e se non vogliono fare la fine delle minoranze, è bene che si diano subito una mossa.
http://www.unita.tv/focus/langoscia-della-minoranza-una-scissione-triste/
Io non ne sono così sicuro. Più che sperare, credo che molto dipenderà da come quell'imbecille di Orfini imposterà la "Commissione Congressuale". Se sarà a sua immagine e somiglianza, sarà rottura secca, solo un minuto dopo.
Incrociamo le dita, perché qualche altra voce importante intervenga per evitare l'irreparabile. Di Dirigenti che possono anche smettere di sostenere Renzi, ce ne potrebbero pure essere, e se non vogliono fare la fine delle minoranze, è bene che si diano subito una mossa.
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
19/02/2017 19:14
Minoranza Pd:è scissione,colpa di Renzi
"E' ormai chiaro che è Renzi ad aver
scelto la strada della scissione assu-
mendosi così una responsabilità gravis-
sima". Lo affermano Emiliano, Rossi e
Speranza al termine dell'assemblea Pd.
"Anche oggi nei nostri interventi in
assemblea c'è stato un ennesimo gene-
roso tentativo unitario. E' purtroppo
caduto nel nulla", spiegano. E ancora:
"Abbiamo atteso invano un'assunzione
delle questioni politiche che erano
state poste, non solo da noi, ma anche
in altri interventi di esponenti della
maggioranza del partito".
E' incredibile come le crisi si consumino in modo così facile.
D'altra parte i Partiti Leggeri sono fatti solo da dirigenti e la gente non ha un posto per poter dire la sua, salvo con i social e i sondaggi d'opinione. Una democrazia così è malata. Se prima era ammalata di berlusconismo, il primo a rendere virtuale la politica con la tivvù, subito dopo ci ha pensato il M5S a sublimare il virtuale con la rete, ed ora tocca al PD, afflitto dallo stesso morbo immateriale, che di morbo si tratta.
Insomma, abbiamo anticipato il Trumpismo con tutte le tecniche di distrazione di massa , al fine di distruggere la politica e con la politica a la carta, la democrazia.
Buona serata
Minoranza Pd:è scissione,colpa di Renzi
"E' ormai chiaro che è Renzi ad aver
scelto la strada della scissione assu-
mendosi così una responsabilità gravis-
sima". Lo affermano Emiliano, Rossi e
Speranza al termine dell'assemblea Pd.
"Anche oggi nei nostri interventi in
assemblea c'è stato un ennesimo gene-
roso tentativo unitario. E' purtroppo
caduto nel nulla", spiegano. E ancora:
"Abbiamo atteso invano un'assunzione
delle questioni politiche che erano
state poste, non solo da noi, ma anche
in altri interventi di esponenti della
maggioranza del partito".
E' incredibile come le crisi si consumino in modo così facile.
D'altra parte i Partiti Leggeri sono fatti solo da dirigenti e la gente non ha un posto per poter dire la sua, salvo con i social e i sondaggi d'opinione. Una democrazia così è malata. Se prima era ammalata di berlusconismo, il primo a rendere virtuale la politica con la tivvù, subito dopo ci ha pensato il M5S a sublimare il virtuale con la rete, ed ora tocca al PD, afflitto dallo stesso morbo immateriale, che di morbo si tratta.
Insomma, abbiamo anticipato il Trumpismo con tutte le tecniche di distrazione di massa , al fine di distruggere la politica e con la politica a la carta, la democrazia.
Buona serata
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Re: Il dibattito e le tensioni nel Partito Democratico
che brutto intervento da democristiano è questo di Marini. Peggio persino di quello di Giacomelli (di cui dovete cercarvi il link)
http://www.unita.tv/speciali/assemblea-nazionale-pd-intervento-di-franco-marini/
Hanno la fregola di rifare la DC scaricando il PCI, ma non si rendono conto di essere dei piccoli esseri che non faranno la storia, che invece, in qualche modo riprenderà, anche se con molta fatica, il suo cammino, il nostro cammino.
http://www.unita.tv/speciali/assemblea-nazionale-pd-intervento-di-franco-marini/
Hanno la fregola di rifare la DC scaricando il PCI, ma non si rendono conto di essere dei piccoli esseri che non faranno la storia, che invece, in qualche modo riprenderà, anche se con molta fatica, il suo cammino, il nostro cammino.
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