Le elezioni in Grecia

Sono del parere che questo Varoufakis sia un perfetto coglione.

18/02/2015 18:50                                
 Varoufakis: avviso Usa è anche per Ue  
 Immediata replica del ministro delle   
 Finanze greco, Varoufakis, dopo la no- 
 tizia della telefonata avuta con il se-
 gretario del Tesoro Usa che gli ha pro-
 spettato "conseguenze gravi" in caso di
 mancato accordo di Atene con la Ue.    

 Lew "mi ha effettivamente detto che un 
 mancato accordo danneggerebbe la Gre-  
 cia.Ha aggiunto che danneggerebbe anche
 l'Europa. Un avvertimento a entrambe le
 parti", scrive Varoufakis su Twitter.

Non è che la sua presenza migliori o peggiori la crisi greca, il fatto è che è un prepotente, peggio degli interlocutori  tedeschi, e non si rende conto che così rende solo più difficile qualsiasi accordo... salvo che lui gli accordi non li cerchi e stia solo preparando la rottura, con tanto di colpe da addossare agli altri.

Per me, se le cose andranno bene il merito sarà di Tsipras e se andranno male la colpa sarà sua. Lo avrei già cacciato.

Questo è Tsipras:


"Quella di domani, come ricostruisce Repubblica, sarà una richiesta che ricalca le linee del 'documento Moscovici', il comunicato che il commissario francese aveva presentato all'Eurogruppo ma che è stato poi sostituito dal presidente Dijsselbloem in una forma molto più dura verso la Grecia, che ha portato al rifiuto da parte di Varoufakis stesso. Per il premier greco, Alexis Tsipras, a questo punto si è arrivati alla svolta: "Siamo a un punto cruciale - ha detto - con questi negoziati, abbiamo inviato delle proposte e ci auguriamo di superare l'ostacolo"."Ci sono state proteste - ha ricordato - in Europa per appoggiare le mosse della Grecia e per la prima volta abbiamo contattato leader europei per creare un clima positivo alle nostre richieste"."


Un po meglio, sotto molti aspetti, mentre Varoufakis si era messo pure a criticare l'Italia, come se non sarà anche per merito nostro se la spunteranno!

http://www.repubblica.it/economia/2015/02/18/news/bce_grecia_liquidit_banche-107590543/?ref=HREA-1

Se leggiamo  queste tre notizie, vediamo che nessuno vuole perdere la faccia.
Il governo tedesco dice: senza riforme niente prestito
Il governo greco dice che chiede sei mesi di tempo per fare le riforme necessarie a sconfiggere la corruzione e l'evasione, ma non non chiede l'estensione di sei mesi per il memorandum...
Junker completa lo scenario dicendo che se anche la Grecia non chiede l'estensione del memorandum, nella richiesta di sei mesi di proroga del prestito è implicita anche l'estensione del memorandum.

Se facessero meno i bambini, saremmo tutti più contenti:

19/02/2015 13:40
                             
 Berlino:no a estensione aiuti a Grecia 
 Il governo tedesco respinge la richie- 
 sta del prolungamento degli aiuti fi-  
 naziari inoltrata dalla Grecia.        

 Lo scrive la Dpa, citando il portavoce 
 del ministro delle Finanze Schaeuble.  

 "La lettera di Atene non presenta alcu-
 na proposta di soluzione sostanziale", 
 dice Martin Jaeger, ed è "un finazia-  
 mento-ponte che non adempie pienamente 
 alle condizioni del programma di aiuti"


19/02/2015 14:16
                              
 Nella lettera inviata dal governo greco
 all'Ue, per richiedere l'estensione di 
 6 mesi del prestito, non c'è richiesta 
 di un'estensione anche del Memorandum. 

 "Il governo - si legge - fedele ai suoi
 impegni,chiede l'allungamento del pre- 
 stito di 6 mesi per "fornire un ombrel-
 lo protettivo al sistema finanziario". 
 Con l'eventuale allungamento del pre-  
 stito Atene "si impegna all'equilibrio 
 dei conti e a fare riforme contro l'e- 
 vasione e la corruzione". Il prestito  
 servirebbe "a dare respiro e a dare    
 tempo per negoziare senza ricatti".


19/02/2015 15:14
                                 
 Ue: Grecia ha chiesto estensione piano 
 Nella lettera inviata alla Commissione 
 e all'Eurogruppo la Grecia chiede      
 "l'estensione del 'Master Financial    
 Assistance Facility Agreement', che è  
 il termine legale per descrivere l'at- 
 tuale programma di aiuti", che quindi  
 comprende anche il Memorandum.         

 Così il portavoce del presidente Jean  
 Claude Juncker. 

Naturalmente, il memorandum era lo strumento con cui la Troika sorvegliava l'evoluzione delle riforme in Grecia. Riforme che pare non siano andate molto avanti.
Se uno non vuole farsi dettare i compiti dagli altri, deve prendere l'iniziativa per quei compiti e dimostrare di essere capace ed intenzionato a farli. Così mi sembra che siano bravissimi a chiedere soldi, e mi sta bene, ma non altrettanto a fornire le garanzie a chi deve far loro i prestiti. E su questo che qualunque governo in Grecia si gioca la sua reputazione.

Giornata concitata di notizie, poi:


20/02/2015 20:08                               
 Aiuti Grecia, Ue: sì estensione 4 mesi 
 L'accordo tra Grecia ed Eurogruppo     
 prevederebbe un'estensione del program-
 ma di aiuti di quattro mesi. E' quanto 
 si apprende da fonti europee.          

 Lo hanno deciso i ministri delle       
 Finanze Ue riuniti a Bruxelles.


20/02/2015 21:05                              
 Grecia presenterà riforme entro lunedì 
 Incassato il via libera dell'Eurogruppo
 a un'estensione del piano di aiuti, il 
 governo greco dovrà presentare entro   
 lunedì prossimo un piano che dovrà in- 
 cludere misure a contrasto della cor-  
 ruzione e dell'evasione fiscale, una   
 riforma della pubblica amministrazione 
 e sostegni alle fasce più deboli della 
 popolazione.                           

 E' quanto rivela l'emittente ellenica  
 Skai Tv.

Infine il giudizio di Padoan:


20/02/2015 21:14                            
 Grecia,Padoan: grandi passi avanti Ue  
 "Siamo tutti vincitori. Lo dico senza  
 retorica: è un grande passo avanti per 
 l'Europa; sono molto soddisfatto. E'   
 stata una decisione difficile ma presa 
 insieme". Così il ministro dell'Econo- 
 mia, Padoan, a fine Eurogruppo sui ri- 
 sultati del negoziato con la Grecia.   

 "Abbiamo vinto le resistenze -aggiunge-
 perché abbiamo tutti cercato una solu- 
 zione che alla fine è arrivata". E' un 
 "processo", conclude, che dovrà portare
 all'estensione del programma di aiuti  
 "per qualche mese" e poi eventualmente 
 a un nuovo programma per la Grecia.

Insomma, quattro mesi di tregua per costruire una nuova speranza. Speriamo che i greci non la buttino a mare.

20/02/2015 22:54                               
 Varoufakis: passo in direzione giusta  
 "Non abbiamo firmato nessun memorandum 
 d'intesa, è l'inizio di una fase senza 
 questo". Così il ministro delle Finanze
 greco Varoufakis.                      

 "Saremo co-autori della nostra lista di
 riforme, non seguiremo più uno script  
 datoci da agenzie esterne,bisogna avere
 veramente la vista corta per pensare   
 che abbiamo firmato il vecchio accor-  
 do". L'accordo è "il primo passo nella 
 direzione giusta di un lungo viaggio", 
 per cui "ci sono volute tre riunioni   
 per girare pagina. Abbiamo combinato   
 l'ideologia e la logica".

Non so se vi riesce di leggere tra le righe, ma dice cose inutili.
Nessuno gli ha chiesto di firmare memorandum. Ciò che gli si chiede è un piano di riforme per rientrare dal debito, e che ha quattro mesi per scriverlo. E deve essere un piano credibile, ciò che significa che deve convincere anche chi come noi gli presta i soldi.

Ha buon gioco Schaeuble ad alzare la voce, e per per dirgli una cosa ovvia:


20/02/2015 23:12                                
 Schaeuble:no aiuti se non onora i patti
 "La Grecia non riceverà ulteriori paga-
 menti fino a che il programma attuale  
 non sarà concluso con successo".       

 Lo ha detto il ministro tedesco delle  
 Finanze Schaeuble al termine dell'Euro-
 gruppo. 

Credo proprio che Tsipras dovrebbe tenerselo a casa uno come Varoufakis, col risultato che toglierebbe fiato al ministro tedesco.

Tsipras è contento del risultato, ma ha ragione, adesso deve ottenere un risultato simmetrico dai greci, e non sarà altrettanto facile, mi immagino.

21/02/2015 14:01
                                
 Tsipras: "Raggiunto primario obiettivo"
 "Abbiamo vinto una battaglia, non la   
 guerra. Le vere difficoltà sono davanti
 a noi, ma abbiamo raggiunto il nostro  
 principale obiettivo". Così il premier 
 greco Tsipras dopo l'estensione degli  
 aiuti per 4 mesi concessa dalla Ue.    

 "L'intesa raggiunta con i ministri     
 dell'Eurozona cancella gli impegni di  
 austerità presi dal precedente governo 
 nei confronti dei creditori mondiali". 

 "L'economia greca non è stata strango- 
 lata,come forse miravano alcuni centri 
 politici", aggiunge il suo portavoce.

Se Eurozona cancella i vecchi impegni, ora ne chiede di nuovi, e deve essere Tsipras a deciderli per il popolo greco. Senza fare niente la situazione non cambia, quindi qualche cosa si dovrà pur farla. 
Entro giugno capiremo come è andata.

Pensavo ci volesse più tempo per fare un piano di riforme, ma se arrivano domani, va benissimo.

22/02/2015 17:34                           
 Atene anticipa piano riforme di domani 
 "Stiamo compilando le misure che renda-
 no la pubblica amministrazione più ef- 
 ficiente e per combattere l'evasione   
 fiscale". Lo anticipa il ministro di   
 Stato greco Pappas.                    

 "Sarà una battaglia quotidiana e ogni  
 centimetro dev'essere conquistato con  
 grande sforzo",ha detto Pappas alla tv 
 Mega. Il piano che la Grecia presenterà
 alla Ue sarebbe di 3 pagine, senza     
 obiettivi in termini di conti scritti  
 accanto ai provvedimenti Lo riferiscono
 fonti vicino al governo. 

Amministrazione più efficiente e ridurre l'evasione...
Credo che non basti. Per pagare le tasse ci vogliono dei redditi veri, e se non riprende il PIL non si riduce la disoccupazione e non si possono pagare le pensioni.

Facciamo gli auguri alla Grecia, aiutiamola a risollevarsi, ma non sarà facile: non si diventa virtuosi in poche ore. E l'Europa, non mi pare sia attrezzata per fronteggiare crisi nazionali di quella entità. Del resto non è neppure facile risollevare la Calabria, per fare l'esempio di una regione di uno stato nazionale come il nostro, figurarsi uno stato indipendente della Comunità Europea. Credo che di un gap fisiologico non se ne possa fare a meno, e ci debba essere un modo per dare soldi, in cambio di unità, anche agli stati che vanno sotto. Come, non lo so, con le regole europee, ma negli USA credo che lo Stato del Texas non possa fallire come potrebbe fallire la Grecia in Europa. Qui se non diventano tutti virtuosi si chiude, mentre in una Confederazione di stadi, anche se ce ne sono di meno virtuosi si tira avanti lo stesso.

lapalissiano:

22/02/2015 18:11
                                
 Grecia,Ue:dialogo costruttivo con Atene
 Ancora indiscrezioni da Bruxelles, in  
 vista della scadenza di domani per la  
 Grecia, che deve presentare alle isti- 
 tuzioni internazionali, tra cui il Fmi,
 il piano di riforme del governo.       

 "La Commissione Ue è attualmente impe- 
 gnata in un dialogo costruttivo con i  
 greci, dopo le decisioni prese venerdì 
 dall'Eurogruppo", precisa un portavoce 
 dell'esecutivo europeo."Sta ora ai gre-
 ci presentare la loro lista di riforme.
 La Commissione -sottolinea la stessa   
 fonte- è pronta a fornire l'aiuto      
 tecnico utile a questo processo".

Attesa spasmodica:


23/02/2015 12:38
                              
 Ue: non ancora ricevuta "lista" Grecia 
 La Commissione europea "non ha ancora  
 ricevuto la lista" di impegni da parte 
 del governo greco in seguito all'accor-
 do raggiunto nella riunione dell'Euro- 
 gruppo di venerdì scorso. Lo ha preci- 
 sato la portavoce Mina Andreeva dopo le
 indiscrezioni circolate in mattinata.  

 "La scadenza concordata per l'invio    
 della lista da parte della Grecia è al-
 la fine della giornata,quindi mezzanot-
 te", ha ricordato la portavoce. E quan-
 do arriverà, ha aggiunto, la Commissio-
 ne procederà ad una prima valutazione.


Queste però sono le "voci"...


23/02/2015 12:00                               
 Bild: piano Grecia, incassi per 7,3 mld
 La lista delle riforme che il governo  
 greco ha presentato in Europa permette-
 rà ad Atene di incassare un gettito ag-
 giuntivo di 7,3 miliardi. E' quanto an-
 ticipa il quotidiano tedesco 'Bild'.   

 In particolare, secondo quanto pubbli- 
 cato, il governo ellenico intende rica-
 vare dal contrasto al contrabbando del-
 la benzina 1,5 miliardi di euro; dal   
 contrasto al contrabbando delle siga-  
 rette, 800 milioni;2,5 miliardi dovreb-
 bero arrivare con una patrimoniale per 
 i greci più ricchi; e 2,5 miliardi da  
 introiti fiscali arretrati.

... una quindicina di miliardi di euro l'anno... Non sono pochi, ma neppure molti. Se bastano a lenire le difficoltà dei poveri, non bastano per far partire il sistema produttivo. Ci si devono attendere provvedimenti anche per gli incentivi a promuovere la ripresa della manifattura e del turismo. Senza ripresa dell'economia in poche settimane si sciupa ogni sforzo.

Mi viene da pensare che se ritardano a scrivere ciò che devono fare, non abbiano ancora la quadra. Cioè non sanno ancora come fare.
Che non sia facile è risaputo, quindi un po li si deve capire.


23/02/2015 19:22
                              
 Grecia, riforme a Ue slittano a domani 
 Dopo ore di attesa slitta,probabilmente
 a domani, la presentazione da parte del
 governo di Atene del piano di riforme  
 che doveva essere dato oggi all'Ue.    

 La 'lista' di interventi è propedeuti- 
 ca all'ottenimento del via libera del- 
 l'Eurogruppo all'estensione del pre-   
 stito per altri 4 mesi, chiesta dal-   
 l'esecutivo Tsipras. Le misure, secondo
 quanto trapelato nelle ultime ore,     
 prevedono una stretta su evasione e    
 corruzione, la riforma della burocrazia
 e il pagamento dei debiti della P.A.   
 verso le aziende. 

Domani è un altro giorno, si vedrà!

Ecco arrivate le proposte Greche. Ne da conto la Stampa:
http://www.lastampa.it/2015/02/24/economia/il-piano-greco-arriva-allesame-di-bruxelles-tsipras-prepara-patrimoniale-e-lotta-allevasione-oMHk2obrknM9PNryyYxlYJ/pagina.html


questa è la notizia data da televideo.

24/02/2015 09:12
                              
 Grecia, Ue: consegnata lista riforme   
 La lista di riforme del governo greco, 
 chiesta dall'Eurogruppo, è arrivata    
 "nella notte, ma in tempo". Lo rende   
 noto la portavoce degli Affari economi-
 ci e monetari della Commissione Ue: "La
 lista è abbastanza esaustiva".         

 Buoni pasto, energia e sanità per i po-
 veri, possibile estensione dello schema
 pilota di salario minimo. Sono le misu-
 re per affrontare la crisi umanitaria, 
 secondo indiscrezioni dell'Ansa.       
 Il governo di Atene specifica che "la  
 lotta alla crisi umanitaria non avrà   
 effetti negativi per il bilancio".

Mi viene un po da ridere a leggere queste notizie...
24/02/2015 16:37                               
 Bce:lettera Atene è partenza, ma lacune
 La lettera della Grecia alla Ue "è un  
 valido punto di partenza", ma dato "il 
 tempo molto limitato disponibile" non  
 è stato possibile ad Atene "elaborare  
 proposte concrete e impegni" su cresci-
 ta, finanza pubblica e stabilità finan-
 ziaria. Lo scrive il presidente della  
 Bce, Draghi, all'Eurogruppo.           

 Gli impegni delineati, precisa, "diffe-
 riscono dagli attuali impegni del pro- 
 gramma in numerose aree", e quindi "do-
 vremo valutare durante la revisione se 
 le misure non accettate sono sostituite
 da misure di equale o maggiore qualità"

Nei prossimi giorni vedremo se il mio scetticismo intorno a questa vicenda, diminuisce.

Dal 24 febbraio, la prima notizia che mi capita di vedere dopo quella "nottata" in cui si attendevano le riforme da Atene, è questa:


03/03/2015 03:07
                             
 Merkel: ora Grecia specifichi riforme  
 "Ora la Grecia deve fare proposte di   
 riforma più specifiche". Lo ha detto la
 cancelliera tedesca Angela Merkel, se- 
 condo la quale l'approvazione da parte 
 del Bundestag dell'estensione di 4 mesi
 del programma di aiuti ad Atene dovreb-
 be favorire il processo di riforme di  
 Atene.                                 

 La cancelliera ritiene inoltre che oc- 
 corra un maggior coordinamento di poli-
 tica economica tra i Paesi dell'Euro.

insomma, le promesse sono importanti, ma è bravo solo chi le mantiene.

Situazione difficile, quella greca...
"la lista di riforme che la Grecia ha inviato all'Ue è "lontana dall'essere completa" e per essere attuata richiederà "tempi lunghi. A marzo non verrà versata alcune tranche di aiuti". Anche per questo, probabilmente, alla vigilia della riunione che si terrà domani a Bruxelles, il primo ministro greco Alexis Tsipras, ha telefonato al presidente Bce Mario Draghi e al presidente francese Francois Hollande. A Draghi - secondo quanto riporta Bloomberg che cita funzionari del governo di Atene - Tsipras avrebbe confermato il rispetto per l'indipendenza dell'Eurotower, raccomandandosi, però, che questa non soccomba alle pressioni politiche. Con Hollande il premier greco avrebbe confermato la volontà di incontrarsi presto a Parigi."

Qualunque cosa Tsipras abbia raccontato in campagna elettorale, le responsabilità che comporta il governo, devono essere ben altra cosa, se da una parte servono soldi, tanti soldi, e dall'altra non si sa come ripagare i debiti. L'economia greca, sempre stata fragile, se non trova una propria via per lo sviluppo, attraverso le proprie vocazioni, rischia davvero di dover essere azzerata e di dover ripartire dalla miseria, anche se l'Europa, una seconda volta non può permetterselo. Credo che l'aiuto dell'Europa non debba essere costituito solo dai soldi, ma anche da buoni consigli e da una politica di sviluppo d'area che aiuti con mezzi straordinari, quel paese in difficoltà.


http://www.repubblica.it/economia/2015/03/08/news/grecia_draghi_bce_tsipras-109057292/?ref=HREC1-1

13/03/2015 18:55
Varoufakis:non cerchiamo aiuti extra Ue
  18.55                                 
 Varoufakis:non cerchiamo aiuti extra Ue
 "La Grecia non sta cercando aiuto all' 
 esterno, fa parte dell'Ue, che è una e 
 indivisibile". Lo ha detto il ministro 
 dell'Economia greco Varoufakis, rispon-
 dendo a una domanda su possibili al-   
 leanze con Russia e Cina. "Il nostro   
 scopo è quello di mettere gli interessi
 europei sopra a tutto", ha ribadito.   

 "Il nostro governo non è populista. Non
 abbiamo promesso tutto a tutti", spiega
 Varoufakis, "non un euro in più a chi  
 guadagna oltre 700 euro" e, "se fosse  
 necessario,potremmo sospendere o ritar-
 dare alcune promesse".

così Varoufakis mostra di star imparando. Meno male, perché la sua partenza non è stata delle migliori.
Tanti auguri alla Grecia, per le scelte non facili che dovrà fare, e dopo aver capito cos'è che va fatto per elevare il tenore di vita di quella popolazione. Non hanno forti vocazioni manifatturiere, ma se i manufatti gli piacciono, dovranno produrre qualche cosa che permetta loro di importarli.
Ancora tanti auguri, con tanta simpatia per questo governo greco di giovani e di sinistra.

Prendiamo questa notizia:

18/03/2015 17:19
Tsipras:non prendiamo ordini da tecnici
  17.19                                 
 Tsipras:non prendiamo ordini da tecnici
 Il governo greco non ha intenzione di  
 prendere ordini dai 'tecnici', o solle-
 verà al Consiglio Ue il problema dei   
 rapporti con i "tecnici". Lo ha detto  
 il premier Alexis Tsipras, aggiungendo 
 che i partner Ue "non ci spaventeranno"
 con minacce che si dimostrano vuote.   

 Il premier greco accusa anche la Troika
 che "ha chiesto alla Grecia soltanto   
 licenziamenti, non riforme reali: chi  
 finge d'interessarsi alle riforme è    
 ipocrita".  

Ha un suo fondamento. L'Europa sarà una nazione se prevarrà la politica. Mai un insieme di territori e di popoli saranno omologati ad uno stesso livello, per diverse ragioni, e o si accetta di convivere nonostante le differenze e le altrui debolezze, oppure non c'è unità che tenga.
Tsipras, ha il merito di aver sollevato questo concetto, perché capisce di trovarsi in forti difficoltà, e di non potervi porre rimedio nei termini in cui vuole certa burocrazia europea. A questo stesso modo non ci sarebbe stata la riunificazione della Germania, tanto per fare un esempio, ma non ci sarebbe neppure l'unità del nostro paese, l'Italia, se si recriminasse sulla Calabria, insieme a qualche altra regione meno avanzata. L'unità non può che essere tenendo conto delle diversità, e se comporta dei vantaggi, non può essere senza prezzo da pagare. In questo caso, il prezzo è aiutare la Grecia. Poi, certo, i greci dovranno eleggersi per rappresentanti, brave persone e non scialacquatori di denaro pubblico, come talvolta capita anche da noi.

La risposta di Draghi non è peregrina, ed ha anche un suo fondamento, ma in quel fondamento ci sono anche i limiti.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/18/grecia-draghi-i-paesi-ue-devono-camminare-sulle-gambe/1515653/

E' vero che ogni paese è responsabile dei propri malanni, ma vivendo in una comunità più ampia, quei malanni derivano anche da politiche comuni. Quanti affari hanno fatto i tedeschi, con la Grecia, mentre questa si indebitava. In una famiglia per bene, certi comportamenti sarebbero stati ripresi per tempo, ed invece, fino a quando conveniva, la Germania è stata zitta anche di fronte all'evidenza dei bilanci truccati.

Sono tante le leve per gestire una situazione così complicata, ma non è giusto utilizzare solo quelle che in qualche momento servono al più forte. Purtroppo spesso accade così, con il risultato che si allarga la forbice di tutto.

Interessante questa fase dei rapporti tra l'Europa e la Grecia:

Il premier greco Alexis Tsipras si è detto "più ottimista dopo questo incontro". Il premier ellenico ha riconosciuto che tutte le parti hanno dimostrato di voler lavorare per restituire ad Atene la capacità di tornare a finanziarsi sui mercati il prima possibile. Da parte sua la Grecia, ha promesso, presenterà ed attuerà le riforme. Ai cronisti, che gli chiedevano se si tratti in effetti di un nuovo accordo, ha risposto: "Diciamo di sì".

La Germania e la Francia, come comprimari, stanno gestendo politicamente la vicenda. Da una parte è brutto che siano solo loro due a fare il bello ed il cattivo tempo, sia sulla questione Ukraina con Putin, che con la vicenda dei finanziamenti alla Grecia, ma dall'altro è meglio questa loro azione che il vuoto di una Europa scollata e divisa.

http://www.repubblica.it/economia/2015/03/20/news/grecia_vertice_informale_a_bruxelles_atene_dara_piano_dettagliato_su_riforme_-110016390/?ref=HREC1-2

Anche Varoufakis, dopo aver gracchiato adesso canta come un usignolo


20/03/2015 16:19
Varoufakis:accordo Ue,eccellente chance
  16.19                                 
 Varoufakis:accordo Ue,eccellente chance
 L'accordo dell'Eurogruppo del febbraio 
 rappresenta un'eccellente opportunità  
 per procedere. Realizziamolo immediata-
 mente,come i nostri leader hanno chie- 
 sto ieri a Bruxelles.                  

 Lo scrive il ministro delle Finanze    
 greco,Varoufakis, sul suo blog,chieden-
 do uno stop agli scambi di accuse "tos-
 sici" che aiutano "i nemici dell'Euro- 
 pa". 

Ci vuole ben'altro per aggiustare la Grecia, come pure l'Italia, del resto.

http://www.corriere.it/economia/15_aprile_16/varoufakis-la-liquidita-grecia-sta-finendo-953fa1fc-e471-11e4-868a-ccb3b14253dc.shtml

Situazione pesante in Grecia, per tutte quelle ragioni strutturali che le impediscono di essere una economia in attivo. Ed il profondo rosso che si ritrova, non fa che accelerare i processi degenerativi. L'Europa in questi anni non ha imparato niente, aspettando la fine della depressione economica con l'idea che si tratti di un ciclo. Si, c'è anche il ciclo economico a fare la sua parte, ma i mega trend si fanno con una politica industriale che dimensioni la quantità di lavoro sulle spese che ci vogliono per essere una società moderna. In Grecia, ma anche da noi, lo sviluppo industriale non è ancora riuscito a promuovere quella ripresa che serve a pagare i debiti oltre che a mantenere il welfare. E senza ripresa non c'è mercato, in una spirale che scende sempre giù verso il basso.
Se l'Europa fosse una nazione, comunque organizzata, risolverebbe al suo interno le criticità regionali. Così, non essendo né carne, né pesce, non riesce a recuperare produttività e prodotto in talune realtà industriali e queste non possono che staccarsi dalla Comunità Europea, non essendoci altro rimedio che prestiti che mai più verranno rimborsati.

Ma è come parlare al vento...

E a dimostrazione di quanto scrivevo sopra:

17/04/2015 08:38                                
 Moscovici: Grecia rimane nell'Eurozona 
 L'Ue non si "sta preparano all'uscita  
 della Grecia dall'Eurozona, malgrado i 
 "troppo deboli" progressi da parte di  
 Atene".                                

 Così Pierre Moscovici, commissario Ue  
 agli Affari Economici chiarisce la po- 
 sizione di Bruxelles dopo l'allarme    
 lanciato dal ministro delle Finanze el-
 lenico, Varoufakis sull'imminente esau-
 rimento della liquidità di Atene. Mo-  
 scovici ha smentito che a Bruxelles si 
 stia lavorando o sia già pronto un     
 'piano B'.Per la Commissione europea la
 Grecia ha il suo posto nell'Eurozona.

Si dice che a Bruxelles si sta lavorando....Ma se non si fa un piano Marshall per rifinanziare la Grecia e spingerla sulla via di una economia che si possa auto sostenere, non si va da nessuna parte. E lo si deve fare anche se la prospettiva è che non ci riesca. Noi lo continuiamo a fare con la Calabria, non vedo perché l'Europa non lo debba fare per la Grecia, se vuole essere l'Europa! In un grande territorio com'è l'Europa, non tutti possono essere virtuosi come alcuni stati lo sanno essere, ed occorre sostenere anche quelli che non lo sono, se si vuole allargare la Comunità. Per ora, pare che l'Europa non abbia ancora deciso cosa voglia essere in futuro. E se non crea forti legami di solidarietà tra gli stati, alla prima difficoltà va a picco, come del resto è andato a picco l'URSS (indipendentemente dal comunismo) che ha perso un bel numero di nazioni che erano nell'Unione.

Oh! finalmente Varoufakis ha incominciato a dire e fare le cose giuste. Così mi piace!


24/04/2015 15:00
                                
 Varoufakis:accordo Ue?No a nuovi poveri
 Tagli alle pensioni,che il governo gre-
 co non ritiene utili a stabilizzare il 
 Paese, moratoria sulla confisca delle  
 prime case,che per il governo creerebbe
 nuovi poveri: queste le "differenze per
 cui non c'è accordo" con l'Ue. Così il 
 ministro delle Finanze greco,Varoufakis

 "Dobbiamo concentrarci su come raggiun-
 gerè l'avanzo primario.Non c'è alterna-
 tiva. Abbiamo un problema di liquidità 
 perchè la Grecia sta finanziando il de-
 bito con le sue risorse e invece,da ac-
 cordi esistenti, andrebbe rifinanziato 
 con gli aiuti":

Dalla fine di Gennaio ad oggi sono passati quasi cinque mesi con il governo Tsipras, ed ancora siamo con i problemi del debito sul tavolo e con una lista di riforme che ricorda "la forma dell'acqua".

questa è l'ultima agenzia:

"
13/06/2015 12:52
Varoufakis:no grexit,contro pure Merkel
  12.52                                 
 Varoufakis:no grexit,contro pure Merkel
 Il confronto tra la Grecia e i credito-
 ri "non si concluderà con l'uscita" di 
 Atene dall'euro.                       

 Lo ha detto il ministro delle finanze  
 ellenico Varoufakis alla Bbc."Credo che
 nessun politico ragionevole voglia in- 
 traprendere quella strada" e "penso che
 Merkel non abbia nemmeno iniziato a    
 contemplare una uscita della Grecia"."

Speriamo che presto l'Europa prenda le sue decisioni e che siano utili a risolvere questa crisi. Poi tocca alla Grecia di voltare pagina, per iniziare quel cammino virtuoso che la può far stare meglio.
Contano i fatti!

Siamo vicini alla soluzione o alla rottura. Sembra che entro oggi si tirino le somme, sarà vero? Io non ci credo!

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2015/06/09/da-atene-nuova-proposta-su-bilancio-ai-creditori_c056ae5a-4a89-4916-8bd0-0e658c21e321.html

Tsipras ed il suo ministro del tesoro possono godere della massima fiducia del popolo greco, e questa è cosa molto buona, ma quella fiducia non basta; così almeno pare.

Secondo Televideo il negoziato è ormai fallito:

14/06/2015 19:25
Grecia, Ue: distanze, negoziati falliti
  19.25                                 
 Grecia, Ue: distanze, negoziati falliti
 Fallite le trattative del fine settima-
 na a Bruxelles per risolvere la crisi  
 del debito greco prima della riunione  
 dell'Eurogruppo del 18 giugno.         

 "Il negoziato non è riuscito, poiché   
 resta una significativa distanza tra i 
 piani delle autorità greche e le ri-   
 chieste di Commissione Ue, Bce e Fmi", 
 ha affermato la portavoce dell'esecuti-
 vo, Annika Breidthardt. Il presidente  
 Juncker resta convinto che, "nonostante
 le differenze", "una soluzione può     
 ancora essere trovata entro la fine del
 mese", riferisce un altro portavoce.

Quello che non si capisce ancora è: quali saranno le conseguenze per l'Europa e per la Grecia. Certo è che tutta la vicenda pare teatro dell'assurdo. Prima si chiudono tutti gli occhi sulla pluriennale cattiva gestione economica della Grecia, poi si chiudono le porte al risanamento, poi ancora le porte vengono socchiuse, e adesso pare che quella sia diventata una porta girevole in continua rotazione. Certo che l'Europa, di questo passo entra nella top ten della Lega Araba.

Sempre più concitato il dibattito:
15/06/2015 08:23
Varoufakis:no Grexit ma Merkel a tavolo
  08.23                                 
 Varoufakis:no Grexit ma Merkel a tavolo
 "Grexit è esclusa,ma Angela Merkel deve
 partecipare ai negoziati". Al quotidia-
 no tedesco Bild,il ministro delle Fi-  
 nanze greco, Varoufakis, mette le mani 
 avanti rispetto alla prospettiva di u- 
 scita di Atene dall'euro. Tuttavia     
 "nessuno è in grado di escludere tut-  
 to", anche se "un accordo può essere   
 raggiunto in una notte se la cancellie-
 ra vi prende parte".                   

 "Non vogliamo più soldi", aggiunge. Va-
 roufakis ieri aveva detto che il ritiro
 del Fmi non avrebbe impedito un accordo
 tra Grecia e europei.

Bella, questa di Varoufakis: non vogliamo più soldi...!
Di grazia, di cosa discutiamo allora?
Se la  Grecia non riprende a fare PIL buono, non ci sono soldi né per gli sprechi, né per i bisogni. Se Tsipras non capisce questo, e non può capirlo per la paralisi produttiva in cui quel mondo imprenditoriale versa, allora qualunque cosa faccia sarà inutile fumo.
Facciamo tanti auguri alla Grecia e che ritrovi la via giusta per il bene di tutti, ma anche l'Europa si mostri generosa, almeno nel momento di maggior bisogno.

E adesso il termometro...

15/06/2015 10:16
Borsa, tonfo di Atene,apre a -6,46%
  10.16                                 
 Borsa, tonfo di Atene,apre a -6,46%    
 Tonfo in apertura di seduta per la Bor-
 sa di Atene che cede il 6,46%, all'in- 
 domani della rottura del negoziato tra 
 istituzioni europee e governo greco.   

Le rotture di negoziato mostrano sempre qualche problema in più...

Grecia, rottura tra Atene e la Germania. Tsipras: "Non accettiamo ricatti e ultimatum"... ma intorno al tavolo, tutti ridono!



Voglio sperare di essere alla fine di questa telenovela. La Grecia, in queste condizioni, da sola non paga. O qualcuno in Europa si fa carico di pagargli i debiti, oppure è meglio che dichiari fallimento e ricominci daccapo, con o senza euro. D'altra parte, per mantenere il loro (modesto) tenore di vita devono lavorare e produrre quanto basta, e se non lo fanno, alla lunga non potranno far conto su debiti di cui nessuno potrà predire la restituzione.

il link
http://www.repubblica.it/economia/2015/06/26/news/grecia_cronaca-117740684/?ref=HRER1-1

Quasi un requiem...


27/06/2015 17:41
Grecia,Eurogruppo boccia proroga aiuti
  17.41                                 
 Grecia,Eurogruppo boccia proroga aiuti 
 "Abbiamo inserito le nostre conclusioni
 in un comunicato che non è stato accet-
 tato dal rappresentante della Grecia". 
 Lo ha detto il presidente dell'Euro-   
 gruppo, Dijsselbloem, al termine della 
 riunione che riprenderà senza i rappre-
 sentanti di Atene.                     

 "Il programma di aiuti scade il 30 giu-
 gno e non abbiamo più tempo", e "i gre-
 ci devono capire i rischi che stanno   
 correndo", sottolinea, constatando "con
 grande dispiacere" che i negoziati sono
 falliti. 

Adesso si tratta di vedere come la Grecia diventa un precedente per gli stati che non riusciranno a stare al passo di una Europa che non perdona chi resta indietro.

Purtroppo, i piccoli stati sono quelli che hanno le minori chance di stare in una economia competitiva, non avendo un mercato interno grande abbastanza. Specie se partono da posizioni arretrate. Così sarà per il Kossovo, la Croazia, la Serbia che non si vede come riusciranno a superare il gap con l'Europa, senza gli indispensabili aiuti. Mai come ora l'Europa è stata lontana dal suo divenire stato unitario.

A me piace ricordare questo:

29/06/2015 20:15
Padoan, Italia esposta per 35,9 mld
  20.15                                 
 Padoan, Italia esposta per 35,9 mld    
 "In questi ultimi giorni sono circolate
 analisi sugli effetti della crisi nel  
 negoziato tra la Grecia e le istituzio-
 ni che rappresentano i creditori. Tra  
 queste, alcune analisi sull'impatto per
 l'Italia. L'Italia ha un'esposizione   
 diretta nei confronti della Grecia, in 
 virtù di prestiti bilaterali, pari a   
 10,2 mld di euro. Inoltre ha fornito   
 contributi destinati alla Grecia al    
 fondo salva-stati per 25,7 mld di euro"

 "L'esposizione dell'Italia nei confron-
 ti della Grecia è quindi pari a 35,9   
 miliardi di euro", spiega Padoan.

Vuole fare il referendum Tsipras? Faccia pure! A me sembra solo un cambiar discorso, come fanno quelli che a fronte di problemi troppo grandi per loro, girano in tondo.

36 miliardi sono tre manovre da lacrime e sangue, che ci siamo fatti per mantenere i greci. Da loro mi aspettavo un po meno strafottenza. Invece, come di solito capita in questi casi, pretendono di insegnare la moralità agli altri. La Germania della Merkel, l'Italia di Berlusconi, la Francia di Sarkozy e Holland avranno le loro responsabilità, ma questi greci, non importa se di destra, di sinistra o di centro, non sono proprio meglio. Questa Europa non funziona perché è fatta con i fichi secchi.

Ad ogni modo, stiamo a vedere come va a finire. Ormai siamo alle comiche!

29/06/2015 22:47
Tsipras: me ne vado se vince il sì
  22.47                                 
 Tsipras: me ne vado se vince il sì     
 Dimissioni di Tsipras se vince il 'sì'.
 Il premier greco,che ha chiesto ai suoi
 concittadini di votare 'no' nel refe-  
 rendum sul piano dei creditori per dare
 più forza ad Atene per negoziare, ha   
 avvertito che in caso di vittoria del  
 'sì' il suo governo si farà da parte.  

 "Se il popolo greco vuole procedere con
 i piani di austerità in eterno, piani  
 che ci impediranno di risollevare la   
 testa,lo rispetteremo,ma non saremo noi
 a darvi attuazione", ha detto il leader
 di Syriza alla tv pubblica greca. "Non 
 sono un uomo per tutte le stagioni". 

Che lettura riduttiva, da questo Tsipras: ...piani di austerità in eterno...
E pretende di essere il primo ministro di una nazione in difficoltà? Si inventi un altro mestiere, che se in Grecia vincesse il referendum contro l'Euro, lui non partirebbe meglio, ma come uno che fallisce con la frode e che vuole far pagare ai creditori i suoi errori. Capisco che l'Europa ce l'abbia messa tutta a far crescere la crisi greca sino a farla diventare la crisi dell'Euro, ma anche questi governanti greci, attaccati agli interessi della loro politica egoistica, non hanno fatto di meglio. Se non sviluppano lavoro produttivo, in quantità tale da sostenere i loro bisogni, non potranno che indebitarsi, in alternativa a tirare la cinghia. E se non riducono la forbice del reddito, con particolare attenzione alle classi più disagiate, anche riducendo gli sprechi dovuti all'evasione fiscale ed alla corruzione, come possono sperare nel miracolo della ripresa!
Spero proprio che questo referendum non lo vincano quelli che hanno dissipato le risorse di quel paese, ma quelli che vogliano vivere con una civiltà che non sia da colonnelli greci, ma da europei. Sono in molti a dire che l'accordo era vicino, e che questo referendum arrivi per l'incapacità di assumersene le responsabilità. Quando la politica si riduce alla propaganda ed alle lunghe attese, allora significa che è vuota di contenuti e che si limita solo alla gestione ordinaria del potere. Tsipras ed il suo partito, hanno perso una buona occasione, e non hanno aiutato l'Europa a diventare quella grande nazione, che se lo fosse già, regolerebbe in ben altro modo i rapporti tra questi stati egoisti, e  privi della volontà di essere solidali per un unico scopo: il benessere di tutti in un mondo sempre più complesso e difficile.