La Turchia
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La Turchia
Apriamo una finestra sulla Turchia, che per gli ultimi avvenimenti sta diventando un punto nevralgico per lo scontro tra est ed ovest e tra nord e sud.
Ideologia e territori, sono i temi che condizionano le vicende di quel paese. Dopo gli attentati delle destre interne contro il PKK, dopo gli attentati di Isis, ora ci sono attentati del PKK contro un commissariato di polizia. E sullo sfondo c'è una idea imperialista che la allontana dall'Europa e che la mette in competizione con l'Arabia Saudita, in un territorio in fermento. Non aiuta il quadro, neppure lo scontro con la Russia che di fatto ha bloccato la politica espansionista della Turchia confessionale di Erdogan.
la notizia:
14/01/2016 12:10
Turchia, attacco a commissariato:6 morti
Sei persone sono morte e altre 39 sono
rimaste ferite nell'attacco a una sta-
zione di polizia a Cinar, nel sud-est
della Turchia. Tra le vittime, ci sa-
rebbero uno o più bambini, secondo l'a-
genzia Dogan.
L'attentato viene attribuito al Pkk
(Partito dei lavoratori del Kurdistan).
Un'autobomba ha colpito la stazione di
polizia e l'edificio adiacente, dove
vivono gli ufficiali e le loro fami-
glie.
Ultima modifica di einrix il Gio 14 Gen 2016, 17:48 - modificato 1 volta.
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Re: La Turchia
14/01/2016 15:41
Turchia bombarda Isis in Siria e Iraq
"Dopo l'atroce attacco di Istanbul, le
forze armate turche hanno sparato circa
500 colpi di artiglieria contro posta-
zioni Isis al confine con la Siria e il
nord dell'Iraq". Lo ha detto il premier
Davutoglu, spiegando che sono stati uc-
cisi circa 200 jihadisti.
La Turchia continuerà a colpire l'Is
via terra e userà le forze aeree se ne-
cessario", ha aggiunto Davutoglu par-
lando a una conferenza di ambasciatori.
Il premier ha chiesto a tutti i Paesi
di dimostrarsi risoluti nella lotta
contro il terrorismo.
I turchi non si azzardano a tirare fuori il naso dai confini.
Ma anche nel caso sparassero solo cannonate, dovrebbero stare attenti a non colpire russi, siriani di Damasco o iracheni, perché partirebbe di sicuro una reazione, e le batterie implicate nel cannoneggiamento, verrebbero distrutte, probabilmente, dai russi, con missili da crociera.
Adesso si vedrà se Mosca, Damasco e l'Iraq, risponderanno a muso duro o se lasceranno correre. E se lasceranno correre non è sicuro che lo facciano per bontà. Magari lo fanno solo per rendere più appetitosa l'esca della trappola che i russi, per primi, cercano di far scattare per vendicarsi dell'abbattimento del loro bombardiere.
E' inutile dire che una qualsiasi cannonata che sbagli bersaglio apre un casus belli da poter sfruttare.
E poi, uno si domanda: ma quelle cannonate non le avrebbero potuto sparare tre mesi fa? O sono così opportunisti da dosare il loro intervento, con altri fini? Adesso, certo, picchiano forte per dire: ehi! "se lo rifate, vi spiezzo", ma a questo punto, il livore di Isis che si sente tradito dalla Turchia, non scemerà per così poco. C'è da aspettarsi che rincarino la dose. Non è bello dirlo, ma se facessimo anche noi quello che hanno fatto loro: cavalcare il terrorismo per distruggere i curdi, si dovrebbe dire: ben gli sta! Ma poiché a morire non é Erdogan, ma la povera gente, non lo diciamo, e proviamo solo una grande pietà per la miseria di una vile classe politica confessionale che ha fatto fare alla dignità della Turchia, grandi passi indietro.
Amen!
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Re: La Turchia
Se questa è la risposta all'attacco di Isis a Istambul, adesso il difficile viene con il PKK. Fin che fanno repressione in Turchia, le cose sono affari loro interni. Nel passato hanno bombardato in Siria ed in Iraq le postazioni curde, perché li ci sono quei comunisti curdi con cui loro sono in guerra. Per un po potranno cercare di dividere i comunisti curdi da quelli che comunisti non lo sono, e potranno farlo col bastone per gli uni, e la carota per gli altri. Ma se non ci riescono e sbagliano...
Potranno giocare sul fatto che a Bagdad non si vede di buon occhio il separatismo curdo, ciò che non ha impedito al governo iracheno di chiedere l'allontanamento delle truppe turche dalla zona di Mossul. Ma qualche margine penso che ce lo abbiano, ma non si sa fino a che punto quel margine non faccia parte dell'esca che i Russi stanno muovendo per renderla più appetitosa.
(ANSA) - ISTANBUL, 3 NOV 2015 - L'aviazione turca ha compiuto nelle scorse ore diversi raid contro postazioni del Pkk curdo nel sud-est del Paese e in nord Iraq. Lo riferiscono le forze armate, secondo cui sono stati colpiti rifugi e depositi di armi nelle zone di Hakkari, Metina, Zap, Avasin-Basyan, Hakurk, Gara e Qandil. Sono i primi bombardamenti dopo il voto di domenica.
Questo succedeva solo pochi mesi fa...
E' questo che mi fa pensare che la Turchia abbia sul tavolo anche l'opzione dei bombardamenti sulle postazioni del PKK in Siria e in Iraq, oltre che nel sud della stessa Turchia. Le mie considerazioni, partono proprio da questi dati di fatto.
Potranno giocare sul fatto che a Bagdad non si vede di buon occhio il separatismo curdo, ciò che non ha impedito al governo iracheno di chiedere l'allontanamento delle truppe turche dalla zona di Mossul. Ma qualche margine penso che ce lo abbiano, ma non si sa fino a che punto quel margine non faccia parte dell'esca che i Russi stanno muovendo per renderla più appetitosa.
(ANSA) - ISTANBUL, 3 NOV 2015 - L'aviazione turca ha compiuto nelle scorse ore diversi raid contro postazioni del Pkk curdo nel sud-est del Paese e in nord Iraq. Lo riferiscono le forze armate, secondo cui sono stati colpiti rifugi e depositi di armi nelle zone di Hakkari, Metina, Zap, Avasin-Basyan, Hakurk, Gara e Qandil. Sono i primi bombardamenti dopo il voto di domenica.
Questo succedeva solo pochi mesi fa...
E' questo che mi fa pensare che la Turchia abbia sul tavolo anche l'opzione dei bombardamenti sulle postazioni del PKK in Siria e in Iraq, oltre che nel sud della stessa Turchia. Le mie considerazioni, partono proprio da questi dati di fatto.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Turchia
Certo che la Turchia ha fatto enormi passi indietro sul piano della democrazia.
15/01/2016 10:05
Turchia, 12 arresti dopo appello a pace
La polizia turca ha arrestato 12 docen-
ti universitari con l'accusa di "propa-
ganda terroristica" a favore del Pkk.
La "colpa" degli intellettuali è quella
di aver firmato un appello che chiede
una soluzione pacifica per la questione
curda.
Il mandato d'arresto riguarda anche al-
tri nove accademici, non ancora fermati
Come si possono arrestare persone che firmano una petizione a favore della pace sociale. Solo chi vuole lo scontro sociale può metterli in prigione.
15/01/2016 10:05
Turchia, 12 arresti dopo appello a pace
La polizia turca ha arrestato 12 docen-
ti universitari con l'accusa di "propa-
ganda terroristica" a favore del Pkk.
La "colpa" degli intellettuali è quella
di aver firmato un appello che chiede
una soluzione pacifica per la questione
curda.
Il mandato d'arresto riguarda anche al-
tri nove accademici, non ancora fermati
Come si possono arrestare persone che firmano una petizione a favore della pace sociale. Solo chi vuole lo scontro sociale può metterli in prigione.
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Re: La Turchia
Che faccia tosta, Eddogan! Il doppiogiochista che voleva sfruttare ISIS per gli omicidi dei curdi e per destabilizzare Iraq e Siria. Altro che tre miliardi di Euro dall'Europa, proprio a lui che ha prodotto quel disastro umanitario.
15/01/2016 21:50
Turchia,liberi alcuni docenti arrestati
Sono stati rilasciati alcuni degli ac-
cademici arrestati in Turchia con l'ac-
cusa di propaganda a favore del Pkk. In
una lettera, insieme a molti stranieri
tra cui Noam Chomsky, David Harvey e
Immanuel Wallerstein, avevano chiesto
ad Ankara la fine del "massacro", nel
quale non vogliono essere coinvolti.
Tredici dei 16 professori arrestati a
Bursa sono stati liberati. Indagini per
altri 130. Per il presidente Erdogan
sono "sostenitori dei terroristi" e
l'atteggiamento di Noam Chomsky "un re-
taggio del colonialismo".
Se c'è stato un popolo colonialista non inferiore a quello Francese, spagnolo o inglese, quello è proprio il turco, che oltre a colonizzare la Turchia, ha assoggettato M.O., Africa del Nord e parte dell'Europa. E questo, parla del colonialismo degli altri.
Sta di fatto che è riuscito ad arrestare dei professori, con accuse improbabili, ma che i magistrati turchi, di fatto non hanno avallato quelle accuse, e li hanno liberati. Ancora un po di spirito democratico c'è in quel paese, che dovrebbe essere ripulito da quella lordura islamo-nazifascista che adesso si ritrova al potere. Popolo turco, cacciateli col voto, altrimenti dovrete usare le armi per liberarvi da una brutta dittatura. Speriamo che l'Europa la mano la dia a voi, e non a chi vi opprime.
15/01/2016 21:50
Turchia,liberi alcuni docenti arrestati
Sono stati rilasciati alcuni degli ac-
cademici arrestati in Turchia con l'ac-
cusa di propaganda a favore del Pkk. In
una lettera, insieme a molti stranieri
tra cui Noam Chomsky, David Harvey e
Immanuel Wallerstein, avevano chiesto
ad Ankara la fine del "massacro", nel
quale non vogliono essere coinvolti.
Tredici dei 16 professori arrestati a
Bursa sono stati liberati. Indagini per
altri 130. Per il presidente Erdogan
sono "sostenitori dei terroristi" e
l'atteggiamento di Noam Chomsky "un re-
taggio del colonialismo".
Se c'è stato un popolo colonialista non inferiore a quello Francese, spagnolo o inglese, quello è proprio il turco, che oltre a colonizzare la Turchia, ha assoggettato M.O., Africa del Nord e parte dell'Europa. E questo, parla del colonialismo degli altri.
Sta di fatto che è riuscito ad arrestare dei professori, con accuse improbabili, ma che i magistrati turchi, di fatto non hanno avallato quelle accuse, e li hanno liberati. Ancora un po di spirito democratico c'è in quel paese, che dovrebbe essere ripulito da quella lordura islamo-nazifascista che adesso si ritrova al potere. Popolo turco, cacciateli col voto, altrimenti dovrete usare le armi per liberarvi da una brutta dittatura. Speriamo che l'Europa la mano la dia a voi, e non a chi vi opprime.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Turchia
L'articolo riguarda più in generale ISIS e la Siria, ma tocca anche un aspetto della guerra Turca. Lo segnalo proprio per questa ragione.
Scrive il Corriere della Sera:
Il secondo punto riguarda la Turchia. Sono stati segnalati intensi movimenti di truppe al confine con la Siria, non si esclude che Ankara possa lanciare un’operazione nel settore di Jarabulus, a ovest dell’Eufrate. Mossa determinata dalla difficoltà dei ribelli sponsorizzati dai turchi - colpiti duramente dalle forze di Mosca - e dalla progressione dei separatisti curdi YPG. Situazione che preoccupa non poco il presidente Erdogan.
il link a tutto l'articolo:
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_19/siria-l-isis-difficolta-costretto-ridurre-stipendi-militanti-fdc4325e-beac-11e5-8000-980215fcd4e6.shtml
Il punto cruciale è proprio quel trafiletto in cui si dicono due cose:
- La Turchia finanzia e arma ribelli anti siriani. Cosa che un paese vicino non può fare, perché si tratta di atti di guerra anche se non dichiarata.
- La Turchia è preoccupata dei progressi fatti dai curdi in Siria, pensando al fatto che presto o tardi si porrà il problema anche per loro.
Le notizie vengono date, ma sono così poco evidenziate, che in genere si perdono e si dimenticano facilmente.
Ma noi, con estrema cura, appena le troviamo le annotiamo, dandogli il massimo risalto.
Scrive il Corriere della Sera:
Il secondo punto riguarda la Turchia. Sono stati segnalati intensi movimenti di truppe al confine con la Siria, non si esclude che Ankara possa lanciare un’operazione nel settore di Jarabulus, a ovest dell’Eufrate. Mossa determinata dalla difficoltà dei ribelli sponsorizzati dai turchi - colpiti duramente dalle forze di Mosca - e dalla progressione dei separatisti curdi YPG. Situazione che preoccupa non poco il presidente Erdogan.
il link a tutto l'articolo:
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_19/siria-l-isis-difficolta-costretto-ridurre-stipendi-militanti-fdc4325e-beac-11e5-8000-980215fcd4e6.shtml
Il punto cruciale è proprio quel trafiletto in cui si dicono due cose:
- La Turchia finanzia e arma ribelli anti siriani. Cosa che un paese vicino non può fare, perché si tratta di atti di guerra anche se non dichiarata.
- La Turchia è preoccupata dei progressi fatti dai curdi in Siria, pensando al fatto che presto o tardi si porrà il problema anche per loro.
Le notizie vengono date, ma sono così poco evidenziate, che in genere si perdono e si dimenticano facilmente.
Ma noi, con estrema cura, appena le troviamo le annotiamo, dandogli il massimo risalto.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Turchia
Biden non deve essere un "Gran Politico"
Leggetevi l'articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/23/news/usa_biden_pkk_per_turchia_e_come_stato_islamico-131886845/?ref=HREC1-10
che si conclude con:
"La Casa Bianca è successivamente intervenuta per "precisare" il senso delle dichiarazioni di Biden. "Non ci sono cambiamenti nella
strategia degli Stati Uniti in Siria" ha affermato un funzionario, "il vicepresidente voleva dire che mentre noi stiamo lavorando per una soluzione politica per fermare la guerra civile in Siria, allo stesso tempo perseguiamo l'Is anche sul piano militare. Nessuna novità"
Salta molto bene fuori la questione curda che per Ankara è una spina nel fianco. Per loro non ci sono curdi buoni o curdi cattivi: sono tutti cattivi, ma farli fuori tutti, come hanno fatto con gli Armeni, non è facile nel tempo del telefonino.
Leggetevi l'articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/23/news/usa_biden_pkk_per_turchia_e_come_stato_islamico-131886845/?ref=HREC1-10
che si conclude con:
"La Casa Bianca è successivamente intervenuta per "precisare" il senso delle dichiarazioni di Biden. "Non ci sono cambiamenti nella
strategia degli Stati Uniti in Siria" ha affermato un funzionario, "il vicepresidente voleva dire che mentre noi stiamo lavorando per una soluzione politica per fermare la guerra civile in Siria, allo stesso tempo perseguiamo l'Is anche sul piano militare. Nessuna novità"
Salta molto bene fuori la questione curda che per Ankara è una spina nel fianco. Per loro non ci sono curdi buoni o curdi cattivi: sono tutti cattivi, ma farli fuori tutti, come hanno fatto con gli Armeni, non è facile nel tempo del telefonino.
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Re: La Turchia
24/01/2016 13:18
Turchia, fermati sospetti Is e 21 bimbi
L'esercito turco ha fermato, nel di-
stretto di Elbeyl, 23 sospetti militan-
ti dell'Isis e 21 bambini mentre cerca-
vano di passare illegalmente la fron-
tiera turco-siriana.
Nelle ultime settimane, la Turchia ha
intensificato i suoi controlli al
confine, fermando ogni giorno presunti
militanti del cosiddetto stato islami-
co.
Due notizie che vanno di pari passo.
Fino a che dovevano andare a combattere Assad, erano i benvenuti. Adesso che tornano indietro sconfitti, ecco che diventano un pericolo!
E' così che turchi ed europei li trattano, dopo averli sfruttati per quattro anni. Anche questo è un problema di cui si dovrà tenere conto.
Turchia, fermati sospetti Is e 21 bimbi
L'esercito turco ha fermato, nel di-
stretto di Elbeyl, 23 sospetti militan-
ti dell'Isis e 21 bambini mentre cerca-
vano di passare illegalmente la fron-
tiera turco-siriana.
Nelle ultime settimane, la Turchia ha
intensificato i suoi controlli al
confine, fermando ogni giorno presunti
militanti del cosiddetto stato islami-
co.
Due notizie che vanno di pari passo.
Fino a che dovevano andare a combattere Assad, erano i benvenuti. Adesso che tornano indietro sconfitti, ecco che diventano un pericolo!
E' così che turchi ed europei li trattano, dopo averli sfruttati per quattro anni. Anche questo è un problema di cui si dovrà tenere conto.
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Re: La Turchia
14/02/2016 16:30
Turchia riprende raid su curdi in Siria
Per il secondo giorno consecutivo l'
esercito turco ha colpito le postazioni
dei combattenti curdi in Turchia. Dura
la condanna di Damasco che chiede l'in-
tervento dell'Onu."L'artiglieria turca
ha colpito postazioni dell'esercito si-
riano a nord di Aleppo",denuncia, e i
bombardamenti proseguono anche oggi".
Colpiti obiettivi del partito dell'
unione democratica (PYD) attorno alla
cittadina siriana di Azaz, al confine
turco-siriano. Sabato bombardamenti ad
Azaz e gli Stati Uniti avevano chiesto
ad Ankara di fermare l'artiglieria.
Sparano ai curdi e colpiscono l'esercito di Damasco. Sembrano fuori di testa, da quando si sono visti sfuggire dalle mani una facile vittoria. Ma come si sa, ad ogni azione corrisponde una reazione. Per ora le reazioni sono diplomatiche, ma se per errore venissero colpiti soldati russi o americani, ecco che per la Turchia il gioco sarebbe tutto in salita. Già così, la NATO, è fuori gioco, e tra qualche altro bombardamento, Damasco, potrebbe persino mettersi a difendere i curdi siriani, senza che alcuno potrebbe dire alcunché, ONU compresa. In fondo, i curdi sono gli unici che né turchi, e né sauditi possono circuire, ed anche gli americani li hanno si, spinti a ribellarsi ad Assad, ma adesso che Assad è ancora in piedi e loro rivendicano l'autonomia, diventa anche per loro difficile, manipolarli, visto l'impatto che c'è sul Curdistan turco, iracheno e iraniano. Solo se per qualche ragione la Turchia subisse un tracollo militare, allora si che il suo territorio potrebbe essere smembrato, in parte ai curdi, in parte ai greci ed in parte a non si sa chi...per esempio agli armeni! Erdogan deve riflettere molto bene, prima di scaldarsi, perché all'attacco, senza NATO e senza americani, non va molto lontano se deve fronteggiare iraniani e russi.
Turchia riprende raid su curdi in Siria
Per il secondo giorno consecutivo l'
esercito turco ha colpito le postazioni
dei combattenti curdi in Turchia. Dura
la condanna di Damasco che chiede l'in-
tervento dell'Onu."L'artiglieria turca
ha colpito postazioni dell'esercito si-
riano a nord di Aleppo",denuncia, e i
bombardamenti proseguono anche oggi".
Colpiti obiettivi del partito dell'
unione democratica (PYD) attorno alla
cittadina siriana di Azaz, al confine
turco-siriano. Sabato bombardamenti ad
Azaz e gli Stati Uniti avevano chiesto
ad Ankara di fermare l'artiglieria.
Sparano ai curdi e colpiscono l'esercito di Damasco. Sembrano fuori di testa, da quando si sono visti sfuggire dalle mani una facile vittoria. Ma come si sa, ad ogni azione corrisponde una reazione. Per ora le reazioni sono diplomatiche, ma se per errore venissero colpiti soldati russi o americani, ecco che per la Turchia il gioco sarebbe tutto in salita. Già così, la NATO, è fuori gioco, e tra qualche altro bombardamento, Damasco, potrebbe persino mettersi a difendere i curdi siriani, senza che alcuno potrebbe dire alcunché, ONU compresa. In fondo, i curdi sono gli unici che né turchi, e né sauditi possono circuire, ed anche gli americani li hanno si, spinti a ribellarsi ad Assad, ma adesso che Assad è ancora in piedi e loro rivendicano l'autonomia, diventa anche per loro difficile, manipolarli, visto l'impatto che c'è sul Curdistan turco, iracheno e iraniano. Solo se per qualche ragione la Turchia subisse un tracollo militare, allora si che il suo territorio potrebbe essere smembrato, in parte ai curdi, in parte ai greci ed in parte a non si sa chi...per esempio agli armeni! Erdogan deve riflettere molto bene, prima di scaldarsi, perché all'attacco, senza NATO e senza americani, non va molto lontano se deve fronteggiare iraniani e russi.
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Re: La Turchia
Belli questi articoli che arrivano con anni di ritardo a raccontarci la storia di una Turchia che ha gli armadi troppo pieni di scheletri per poter appartenere alla NATO e per aspirare ad entrare nella Comunità Europea.
Alcuni dei punti salienti:
Il secondo fronte mostra invece tutte le ambiguità di questa inedita alleanza: a scontrarsi sul campo di battaglia, infatti, sono lo stesso Stato turco e il Pkk, che dal luglio scorso hanno sostanzialmente interrotto la tregua in vigore dal 2013, col rischio serissimo di far precipitare nuovamente il Paese in una guerra civile già costata quasi 40.000 vittime in meno di 30 anni.
In questo senso basti pensare che nel corso di una sola settimana, quella precedente al Natale, le forze di sicurezza turche hanno ucciso almeno 115 ribelli curdi del Pkk nelle operazioni militari nel sud-est della Turchia e altri 32 sono morti nel solo week-end tra il 9 e il 10 gennaio: più precisamente, 16 nelle città di Cizre e Silopi, al confine iracheno, 12 a Van, nel sud-est, e altri 4 a Diyarbakir. Viceversa, è del 14 gennaio la notizia per cui un attacco del Pkk ha fatto esplodere un’autobomba davanti alla stazione di polizia di Cinar, nel sud-est della provincia di Diyarbakir, provocando il crollo totale della facciata e soprattutto uccidendo 6 persone, tra cui 3 bambini.
Il link:
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_15/surreale-quotidianita-kurdistan-turco-dilaniato-una-guerra-due-fronti-de26f4e8-d3c1-11e5-ad4b-f58d2f08a6c7.shtml
Ora ditemi, cos'ha di diverso Assad, da un Erdogan che è presidente di un paese che in trent'anni fa 40 mila vittime, di cui le ultime 115 sono state uccise tra il nove ed il dieci Gennaio scorso. Forse ha di diverso che non è Assad a tentare di invadere la Turchia per distruggerla, ma il vice versa.
E poi, sentite questa:
Se al Kurdistan viene infatti riconosciuto lo status di nazione, oltretutto con un’identità molto forte, cementata com’è da una lingua, da una storia e da un patrimonio culturale condivisi, allo stesso modo gli viene negato quello di Paese indipendente. Il che fa dei curdi una delle etnie più numerose al mondo (le stime oscillano pericolosamente tra i 35 e i 50 milioni di individui) senza uno Stato proprio, divisi come sono tra Turchia, Siria, Iraq, Iran e in parte Armenia...
Non vi pare che questo sia un vero problema, tenuto sepolto da un regime che non ha ancora deciso di fare i conti con se stesso?
Alcuni dei punti salienti:
Il secondo fronte mostra invece tutte le ambiguità di questa inedita alleanza: a scontrarsi sul campo di battaglia, infatti, sono lo stesso Stato turco e il Pkk, che dal luglio scorso hanno sostanzialmente interrotto la tregua in vigore dal 2013, col rischio serissimo di far precipitare nuovamente il Paese in una guerra civile già costata quasi 40.000 vittime in meno di 30 anni.
In questo senso basti pensare che nel corso di una sola settimana, quella precedente al Natale, le forze di sicurezza turche hanno ucciso almeno 115 ribelli curdi del Pkk nelle operazioni militari nel sud-est della Turchia e altri 32 sono morti nel solo week-end tra il 9 e il 10 gennaio: più precisamente, 16 nelle città di Cizre e Silopi, al confine iracheno, 12 a Van, nel sud-est, e altri 4 a Diyarbakir. Viceversa, è del 14 gennaio la notizia per cui un attacco del Pkk ha fatto esplodere un’autobomba davanti alla stazione di polizia di Cinar, nel sud-est della provincia di Diyarbakir, provocando il crollo totale della facciata e soprattutto uccidendo 6 persone, tra cui 3 bambini.
Il link:
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_15/surreale-quotidianita-kurdistan-turco-dilaniato-una-guerra-due-fronti-de26f4e8-d3c1-11e5-ad4b-f58d2f08a6c7.shtml
Ora ditemi, cos'ha di diverso Assad, da un Erdogan che è presidente di un paese che in trent'anni fa 40 mila vittime, di cui le ultime 115 sono state uccise tra il nove ed il dieci Gennaio scorso. Forse ha di diverso che non è Assad a tentare di invadere la Turchia per distruggerla, ma il vice versa.
E poi, sentite questa:
Se al Kurdistan viene infatti riconosciuto lo status di nazione, oltretutto con un’identità molto forte, cementata com’è da una lingua, da una storia e da un patrimonio culturale condivisi, allo stesso modo gli viene negato quello di Paese indipendente. Il che fa dei curdi una delle etnie più numerose al mondo (le stime oscillano pericolosamente tra i 35 e i 50 milioni di individui) senza uno Stato proprio, divisi come sono tra Turchia, Siria, Iraq, Iran e in parte Armenia...
Non vi pare che questo sia un vero problema, tenuto sepolto da un regime che non ha ancora deciso di fare i conti con se stesso?
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Re: La Turchia
Oggi le brutte notizie vengono dalla Turchia.
Ankara, autobomba esplode vicino a base militare: colpito un convoglio di soldati
Secondo quanto riportato dalla tv privata Ntv, l'ordigno è saltato al passaggio di un pullman militare a circa 300 metri dal quartier generale delle forze armate, nei pressi di piazza Kizilay, in un'area non distante dal Parlamento e da altri edifici governativi. La scena dell'attentato descritta dai media è dominata da auto in fiamme, un'alta colonna di fumo denso e sirene delle ambulanze in arrivo sul posto. Il premier Ahmet Davutoglu ha rimandato la sua partenza per Bruxelles per il vertice Ue e il governo ha dato ordine di interrompere la diffusione di notizie sull'attentato e di attenersi ai soli comunicati ufficiali. Non trova dunque conferma quanto riferisce il sito di Sabah, che cita fonti della prefettura affermando che le vittime dell'attentato sono in realtà 11. L'autorità radiotelevisiva turca (Rtuk) ha imposto anche il divieto di trasmettere immagini dell'esplosione.
Il presidente Erdogan ha detto che il governo reagirà con fermezza e ha deciso di rinviare il suo viaggio in Azerbaijan. Mentre la polizia e lo stesso premier Ahmet Davutoglu fanno sapere che le indagini sull'accaduto sono in corso, Omer Celik, portavoce del partito Akp del presidente Erdogan, su Twitter ha definito l'esplosione "un atto di terrorismo". Come detto, i militari propendono per il Pkk, con cui la Turchia è tornata in "guerra", nell'indicare la matrice dell'attentato. Da quando, l'estate scorsa, la Turchia è diventata oggetto di attentati, le autorità hanno attribuito la paternità di simili azioni soprattutto allo Stato Islamico. L'attentato più grave lo scorso ottobre, quando 103 persone hanno perso la vita nei pressi della stazione centrale di Ankara mentre erano radunate per una manifestazione. Il 16 gennaio, un attentato kamikaze ha ucciso dieci turisti di una comitiva tedesca nel quartiere di Sultanahmet a Istanbul.
il link:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/17/news/attentato_ankara_militari-133642033/?ref=HREA-1
Non ci voleva proprio, ma sparare e ammazzare in divisa poi qualche conseguenza la porta, specie se si cavalca anche il terrorismo.
Sarà stato il PKK, ma non ha ancora pareggiato la contabilità dei morti che loro hanno subito. E' così che gira il mondo quando ci si mette in guerra credendo di risolvere i propri problemi.
Erdogan dovrebbe capire in cosa sbaglia, ma visto come stanno andando le cose, dubito che lo capisca in tempo.
Ankara, autobomba esplode vicino a base militare: colpito un convoglio di soldati
Secondo quanto riportato dalla tv privata Ntv, l'ordigno è saltato al passaggio di un pullman militare a circa 300 metri dal quartier generale delle forze armate, nei pressi di piazza Kizilay, in un'area non distante dal Parlamento e da altri edifici governativi. La scena dell'attentato descritta dai media è dominata da auto in fiamme, un'alta colonna di fumo denso e sirene delle ambulanze in arrivo sul posto. Il premier Ahmet Davutoglu ha rimandato la sua partenza per Bruxelles per il vertice Ue e il governo ha dato ordine di interrompere la diffusione di notizie sull'attentato e di attenersi ai soli comunicati ufficiali. Non trova dunque conferma quanto riferisce il sito di Sabah, che cita fonti della prefettura affermando che le vittime dell'attentato sono in realtà 11. L'autorità radiotelevisiva turca (Rtuk) ha imposto anche il divieto di trasmettere immagini dell'esplosione.
Il presidente Erdogan ha detto che il governo reagirà con fermezza e ha deciso di rinviare il suo viaggio in Azerbaijan. Mentre la polizia e lo stesso premier Ahmet Davutoglu fanno sapere che le indagini sull'accaduto sono in corso, Omer Celik, portavoce del partito Akp del presidente Erdogan, su Twitter ha definito l'esplosione "un atto di terrorismo". Come detto, i militari propendono per il Pkk, con cui la Turchia è tornata in "guerra", nell'indicare la matrice dell'attentato. Da quando, l'estate scorsa, la Turchia è diventata oggetto di attentati, le autorità hanno attribuito la paternità di simili azioni soprattutto allo Stato Islamico. L'attentato più grave lo scorso ottobre, quando 103 persone hanno perso la vita nei pressi della stazione centrale di Ankara mentre erano radunate per una manifestazione. Il 16 gennaio, un attentato kamikaze ha ucciso dieci turisti di una comitiva tedesca nel quartiere di Sultanahmet a Istanbul.
il link:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/17/news/attentato_ankara_militari-133642033/?ref=HREA-1
Non ci voleva proprio, ma sparare e ammazzare in divisa poi qualche conseguenza la porta, specie se si cavalca anche il terrorismo.
Sarà stato il PKK, ma non ha ancora pareggiato la contabilità dei morti che loro hanno subito. E' così che gira il mondo quando ci si mette in guerra credendo di risolvere i propri problemi.
Erdogan dovrebbe capire in cosa sbaglia, ma visto come stanno andando le cose, dubito che lo capisca in tempo.
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Re: La Turchia
brutto segno quando si incomincia a parlare di Turchia: in genere qui trattiamo problemi, anche se diamo buoni consigli:
17/02/2016 22:02
Erdogan:eserciteremo diritto autodifesa
La Turchia utilizzerà il proprio dirit-
to all'autodifesa. "Dopo gli attacchi
odierni, siamo più che mai determinati
a difenderci dentro e fuori i nostri
confini. Sappiano che useremo il nostro
diritto di autodifesa in ogni luogo, in
ogni tempo, in ogni occasione".
Così il presidente della Turchia,Erdo-
gan, dopo l'attentato contro un convo-
glio militare ad Ankara costato la vita
ad almeno 28 persone. "Continueremo la
nostra lotta contro le pedine che ef-
fettuano tali attacchi, e contro le
forze che stanno dietro di loro".
Brutta mossa. Per fortuna che per ora sono solo parole. Cosa succederebbe se i curdi iraniani, i curdi iracheni e quelli siriani chiamassero all'appello i curdi turchi? Questa volta sarebbero i siriani, gli iracheni e gli iraniani, a lasciar fare, e magari potrebbero fare come hanno fatto i turchi con Isis: gli potrebbero comperare il petrolio dando in cambio armi, e potrebbero far arrivare mercenari anche da fuori...
Tutto quello che abbiamo visto in Siria ed in Iraq, lo potremmo rivedere in Turchia, grazie a Erdogan.
Non è meglio smetterla, e fare la pace esterna ed interna, e vedere di fare qualche cosa per i curdi in termini di autonomia, intanto. Avrebbe come alleati i siriani, gli iracheni e gli iraniani, proprio quelli che Erdogan ha voluto combattere contro ogni logica. E poi, da cosa nasce cosa. Si può fare una unione economica tra quegli stati, da legare con buoni rapporti all'Europa. Quando si fanno delle comunità allargate, si attenuano i piccoli nazionalismi. E si butta via tutto questo per la guerra? Si può essere più stupidi di così?
17/02/2016 22:02
Erdogan:eserciteremo diritto autodifesa
La Turchia utilizzerà il proprio dirit-
to all'autodifesa. "Dopo gli attacchi
odierni, siamo più che mai determinati
a difenderci dentro e fuori i nostri
confini. Sappiano che useremo il nostro
diritto di autodifesa in ogni luogo, in
ogni tempo, in ogni occasione".
Così il presidente della Turchia,Erdo-
gan, dopo l'attentato contro un convo-
glio militare ad Ankara costato la vita
ad almeno 28 persone. "Continueremo la
nostra lotta contro le pedine che ef-
fettuano tali attacchi, e contro le
forze che stanno dietro di loro".
Brutta mossa. Per fortuna che per ora sono solo parole. Cosa succederebbe se i curdi iraniani, i curdi iracheni e quelli siriani chiamassero all'appello i curdi turchi? Questa volta sarebbero i siriani, gli iracheni e gli iraniani, a lasciar fare, e magari potrebbero fare come hanno fatto i turchi con Isis: gli potrebbero comperare il petrolio dando in cambio armi, e potrebbero far arrivare mercenari anche da fuori...
Tutto quello che abbiamo visto in Siria ed in Iraq, lo potremmo rivedere in Turchia, grazie a Erdogan.
Non è meglio smetterla, e fare la pace esterna ed interna, e vedere di fare qualche cosa per i curdi in termini di autonomia, intanto. Avrebbe come alleati i siriani, gli iracheni e gli iraniani, proprio quelli che Erdogan ha voluto combattere contro ogni logica. E poi, da cosa nasce cosa. Si può fare una unione economica tra quegli stati, da legare con buoni rapporti all'Europa. Quando si fanno delle comunità allargate, si attenuano i piccoli nazionalismi. E si butta via tutto questo per la guerra? Si può essere più stupidi di così?
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Re: La Turchia
18/02/2016 01:56
Attacco Ankara,Merkel: a fianco Turchia
"Siamo al fianco della Turchia nella
battaglia contro i responsabili di
questi atti inumani".
Così la cancelliera tedesca Merkel dopo
l'autobomba esplosa ad Ankara che ha
provocato la morte di almeno 28 persone
e decine di feriti.
Merkel si è detta inorridita e espresso
vicinanza alle famiglie delle vittime:
"Come tedeschi condividiamo il vostro
dolore".
04.00
Bomba Ankara, le condoglianze della Ue
"Un altro terribile attacco nel centro
di Ankara. La Ue estende le sue condo-
glianze alle famiglie delle vittime ed
esprime cordoglio al popolo e alle au-
torità turche. Siamo al fianco della
Turchia e di tutti coloro che subiscono
le conseguenze del terrorismo".
Così in una nota l'Alto rappresentante
per la politica estera della Ue, Moghe-
rini,e il Commissario Hahn.
18/02/2016 09:55
Turchia, raid aerei su Pkk in Nord Iraq
Nuovi raid aerei turchi contro posta-
zioni dei militanti curdi del Pkk nel
Nord dell'Iraq.Lo riferiscono fonti mi-
litari. Colpita la regione di Haftanin,
dove si nasconderebbero alcuni dei lea-
der dell'organizzazione.I bombardamenti
sono avvenuti dopo l'attacco ad Ankara.
Il leader del Pkk,Bayik,nega il ruolo
del partito curdo nell'attentato: "Non
sappiamo chi sia il responsabile ma po-
trebbe essere una reazione ai massacri
in Kurdistan",dice. Intanto, in un nuovo
attacco contro un convoglio militare
nel Sud-Est turco si contano 7 morti.
Mettete a confronto le notizie e poi aspettatevi inutilmente, dalla Mogherini e dalla Merkel, analoghe rimostranze per i bombardamenti di Erdogan!
La verità è che l'Europa è marcia, e segue queste vicende con la testa rivolta ai propri periodi coloniali.
L'Italia la Libia, la Francia la Siria, la Gran Bretagna i paesi del Golfo, la Germania, l'antico alleato turco delle Grandi guerre, e l'America, arrivata ultima, non è da meno, per quello spirito imperialista che lo ha connotato nell'ultimo mezzo secolo.
Come si può pretendere che uno stato bombardi delle popolazioni al suo interno o all'esterno e poi non debba temere ritorsioni. Per me va già bene che la Russia non abbia usato i missili anti aereo per questa incursione turca, ma un evento del genere non passerà molto tempo che accadrà.
Se volete, io impreco contro la guerra, ed in special modo contro chi quella guerra l'ha voluta: la Turchia in primo luogo, sapendo che il decorso di un conflitto è quello che è, e che le bombe non sono loro a cercarsi le vittime, ma chi le lancia o le aziona. E che c'è differenza tra chi aggredisce e chi si difende, anche se la risposta del terrore deve essere sempre commisurata al massimo danno per l'avversario e al minor numero di vittime civili. Nel caso della Siria e dei curdi siriani, è la Turchia l'aggressore, senza scusante alcuna. Che l'Europa se ne faccia una ragione!
Attacco Ankara,Merkel: a fianco Turchia
"Siamo al fianco della Turchia nella
battaglia contro i responsabili di
questi atti inumani".
Così la cancelliera tedesca Merkel dopo
l'autobomba esplosa ad Ankara che ha
provocato la morte di almeno 28 persone
e decine di feriti.
Merkel si è detta inorridita e espresso
vicinanza alle famiglie delle vittime:
"Come tedeschi condividiamo il vostro
dolore".
04.00
Bomba Ankara, le condoglianze della Ue
"Un altro terribile attacco nel centro
di Ankara. La Ue estende le sue condo-
glianze alle famiglie delle vittime ed
esprime cordoglio al popolo e alle au-
torità turche. Siamo al fianco della
Turchia e di tutti coloro che subiscono
le conseguenze del terrorismo".
Così in una nota l'Alto rappresentante
per la politica estera della Ue, Moghe-
rini,e il Commissario Hahn.
18/02/2016 09:55
Turchia, raid aerei su Pkk in Nord Iraq
Nuovi raid aerei turchi contro posta-
zioni dei militanti curdi del Pkk nel
Nord dell'Iraq.Lo riferiscono fonti mi-
litari. Colpita la regione di Haftanin,
dove si nasconderebbero alcuni dei lea-
der dell'organizzazione.I bombardamenti
sono avvenuti dopo l'attacco ad Ankara.
Il leader del Pkk,Bayik,nega il ruolo
del partito curdo nell'attentato: "Non
sappiamo chi sia il responsabile ma po-
trebbe essere una reazione ai massacri
in Kurdistan",dice. Intanto, in un nuovo
attacco contro un convoglio militare
nel Sud-Est turco si contano 7 morti.
Mettete a confronto le notizie e poi aspettatevi inutilmente, dalla Mogherini e dalla Merkel, analoghe rimostranze per i bombardamenti di Erdogan!
La verità è che l'Europa è marcia, e segue queste vicende con la testa rivolta ai propri periodi coloniali.
L'Italia la Libia, la Francia la Siria, la Gran Bretagna i paesi del Golfo, la Germania, l'antico alleato turco delle Grandi guerre, e l'America, arrivata ultima, non è da meno, per quello spirito imperialista che lo ha connotato nell'ultimo mezzo secolo.
Come si può pretendere che uno stato bombardi delle popolazioni al suo interno o all'esterno e poi non debba temere ritorsioni. Per me va già bene che la Russia non abbia usato i missili anti aereo per questa incursione turca, ma un evento del genere non passerà molto tempo che accadrà.
Se volete, io impreco contro la guerra, ed in special modo contro chi quella guerra l'ha voluta: la Turchia in primo luogo, sapendo che il decorso di un conflitto è quello che è, e che le bombe non sono loro a cercarsi le vittime, ma chi le lancia o le aziona. E che c'è differenza tra chi aggredisce e chi si difende, anche se la risposta del terrore deve essere sempre commisurata al massimo danno per l'avversario e al minor numero di vittime civili. Nel caso della Siria e dei curdi siriani, è la Turchia l'aggressore, senza scusante alcuna. Che l'Europa se ne faccia una ragione!
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Re: La Turchia
Da La Repubblica
Taskin: "La Turchia è in guerra e la priorità è la lotta contro i curdi, non l'Is"
Due attentati contro convogli militari in due giorni: cosa sta succedendo in Turchia? "La pacificazione con i curdi è sempre più lontana - il commento della giornalista turca Yasemin Taskin - l'obiettivo del governo Erdogan è il Pkk ma anche i curdi di Siria, più che Daesh (l'Is). La Turchia teme la creazione di una area indipendente curda ai suoi confini, e aumenta gli attacchi in Siria. Cresce anche il rischio di nuovi attentati".
Mentre il Pkk nega il coinvolgimento negli attacchi, la polizia turca ha identificato l'autore dell'attentato suicida di Ankara: un cittadino siriano entrato di recente nel paese come profugo.
http://video.repubblica.it/mondo/taskin-la-turchia-e-in-guerra-e-la-priorita-e-la-lotta-contro-i-curdi-non-l-is/229171/228468?ref=HREC1-3
Taskin: "La Turchia è in guerra e la priorità è la lotta contro i curdi, non l'Is"
Due attentati contro convogli militari in due giorni: cosa sta succedendo in Turchia? "La pacificazione con i curdi è sempre più lontana - il commento della giornalista turca Yasemin Taskin - l'obiettivo del governo Erdogan è il Pkk ma anche i curdi di Siria, più che Daesh (l'Is). La Turchia teme la creazione di una area indipendente curda ai suoi confini, e aumenta gli attacchi in Siria. Cresce anche il rischio di nuovi attentati".
Mentre il Pkk nega il coinvolgimento negli attacchi, la polizia turca ha identificato l'autore dell'attentato suicida di Ankara: un cittadino siriano entrato di recente nel paese come profugo.
http://video.repubblica.it/mondo/taskin-la-turchia-e-in-guerra-e-la-priorita-e-la-lotta-contro-i-curdi-non-l-is/229171/228468?ref=HREC1-3
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Re: La Turchia
Se guardate il segnalibro, Van è in Turchia vicino al lago omonimo!
Ma cosa raccontano questi turchi? Non avevano detto che l'attentatore era un siriano del PKK? Ed ora, cos'è questa uscita di un gruppo di turchi curdi che si fanno chiamare: Il gruppo "Falchi per la liberazione del Kurdistan" (Tak).
TAK, non PKK caro Erdogan, quelli che tu hai fatto bombardare in Siria, come fanno i cattivi bugiardi. E l'attentatore era un ragazzo di 26 anni, cittadino turco nato nella città orientale di Van. Bombardati Van e i tuoi concittadini, se proprio ci tieni a vendicarti di quell'attentato, ma non prendertela con i Siriani, che siano curdi del PKK o meno.
Te la do io la NATO, caro filibustiere
NATO, ci ascolti?
La notizia:
19/02/2016 19:52
Gruppo curdo rivendica attentato Ankara
Il gruppo "Falchi per la liberazione
del Kurdistan" (Tak) ha rivendicato l'
attentato che mercoledì ha ucciso 28
persone nel centro di Ankara, definen-
dolo come una risposta alle politiche
del presidente Recep Erdogan e minac-
ciando altri attacchi. Lo riferiscono
le agenzie locali,
I militanti hanno rivelato che l'atten-
tatore era un ragazzo di 26 anni, cit-
tadino turco nato nella città orientale
di Van. Il gruppo recentemente aveva
rivendicato l'attacco contro il secondo
aeroporto di Istanbul a dicembre.
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Re: La Turchia
Ritengo questa notizia, una delle più importanti ai fini della stabilizzazione del conflitto tra Turchia, Siria e Russia:
20/02/2016 04:28
Obama a curdi e a Erdogan: moderazione
In una telefonata al presidente turco
Erdogan, Obama ha chiesto ad Ankara e
alle milizie curde del Pkk di dare pro-
va di moderazione nel Nord della Siria
e ha condiviso col suo collega l'appel-
lo alla Russia e al regime di Assad a
fermare gli attacchi aerei contro le
forze di opposizione moderate.
"Obama ha detto che le forze Ypg (brac-
cio armato principale formazione curda,
ndr) non dovrebbero approfittare delle
circostanze" per "impadronirsi di nuovi
territori e ha chiesto alla Turchia" di
cessare di sparare in quella zona.
In pratica Obama toglie ad Erdogan ogni alibi, chiarendo che si tratti della questione curda che merita ben altra attenzione e strumenti. Ora Erdogan sa di non poter contare sulla NATO e sugli Stati Uniti per continuare quella politica di guerra che ha insanguinato la Siria per quattro anni.
Obama ha mostrato molto coraggio nel parlare così ad un suo alleato. Il fatto che si sia chiarito chi fosse l'attentatore, da dove venisse, deve aver dato forza alle argomentazioni di Obama, che con tempismo, ne ha approfittato.
Non mi meraviglierebbe se Obama avesse telefonato anche a Putin per indurlo a maggior moderazione nei confronti dei turchi, per evitare questo brutto momento di crisi, per loro, che vedono andare in frantumi un lungo lavoro di anni di destabilizzazione dell'Iraq e della Siria. Come sempre l'Arabia Saudita, resta nascosta; mai una dichiarazione, proprio per agire nel silenzio di una censura che è propria di quel regime monarchico fanatico religioso. Ma anche per loro quelle telefonate, sono messaggi indiretti. Gli Stati Uniti, quando si sono affrancati dall'importazione del petrolio, per i propri consumi interni, hanno creato qualche problema a quegli stati, che con gli USA avevano per anni fatto affari d'oro. Ed ora che anche la Cina rallenta, col petrolio intorno ai trenta dollari, dovranno incominciare a toccare il loro tesoretto, se vorranno comprare armi e pagare mercenari.
Lo dicevo che le vie della guerra sono molte ed imprevedibili, e questa potrebbe presto diventare un'autostrada per la fine di quel conflitto.
20/02/2016 04:28
Obama a curdi e a Erdogan: moderazione
In una telefonata al presidente turco
Erdogan, Obama ha chiesto ad Ankara e
alle milizie curde del Pkk di dare pro-
va di moderazione nel Nord della Siria
e ha condiviso col suo collega l'appel-
lo alla Russia e al regime di Assad a
fermare gli attacchi aerei contro le
forze di opposizione moderate.
"Obama ha detto che le forze Ypg (brac-
cio armato principale formazione curda,
ndr) non dovrebbero approfittare delle
circostanze" per "impadronirsi di nuovi
territori e ha chiesto alla Turchia" di
cessare di sparare in quella zona.
In pratica Obama toglie ad Erdogan ogni alibi, chiarendo che si tratti della questione curda che merita ben altra attenzione e strumenti. Ora Erdogan sa di non poter contare sulla NATO e sugli Stati Uniti per continuare quella politica di guerra che ha insanguinato la Siria per quattro anni.
Obama ha mostrato molto coraggio nel parlare così ad un suo alleato. Il fatto che si sia chiarito chi fosse l'attentatore, da dove venisse, deve aver dato forza alle argomentazioni di Obama, che con tempismo, ne ha approfittato.
Non mi meraviglierebbe se Obama avesse telefonato anche a Putin per indurlo a maggior moderazione nei confronti dei turchi, per evitare questo brutto momento di crisi, per loro, che vedono andare in frantumi un lungo lavoro di anni di destabilizzazione dell'Iraq e della Siria. Come sempre l'Arabia Saudita, resta nascosta; mai una dichiarazione, proprio per agire nel silenzio di una censura che è propria di quel regime monarchico fanatico religioso. Ma anche per loro quelle telefonate, sono messaggi indiretti. Gli Stati Uniti, quando si sono affrancati dall'importazione del petrolio, per i propri consumi interni, hanno creato qualche problema a quegli stati, che con gli USA avevano per anni fatto affari d'oro. Ed ora che anche la Cina rallenta, col petrolio intorno ai trenta dollari, dovranno incominciare a toccare il loro tesoretto, se vorranno comprare armi e pagare mercenari.
Lo dicevo che le vie della guerra sono molte ed imprevedibili, e questa potrebbe presto diventare un'autostrada per la fine di quel conflitto.
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Re: La Turchia
Mosca. 21 febbraio. INTERFAX.RU - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che il suo paese ha il diritto di condurre operazioni all'estero contro che rappresenta per lei la minaccia dei terroristi, ha detto il giornale Domenica, Hurriyet.
"La Turchia ha tutto il diritto di condurre operazioni in Siria e nei luoghi ( estero - SE ), in cui i gruppi terroristici si basano, in quanto è - parte della lotta contro le minacce che abbiamo di fronte", - ha detto.
Il leader turco ha detto che nello svolgimento di tali operazioni, "non si può parlare di violazione della sovranità degli Stati, in grado di assicurare in modo indipendente la sua integrità territoriale".
E 'stato riferito che circa una settimana fa, l'esercito turco inizio bombardamento delle milizie curde, che porta i combattimenti nel nord della Siria contro sostenere i combattenti dell'opposizione siriana. Ankara sostiene che conduce solo a rispondere al fuoco.
Faccia pure! Appena la Siria si rimette un po in piedi, vede come i colpi che spara di qua, poi tornano di la. Risolva il suo problema curdo, e vedrà che poi di problemi non ce ne saranno più. Non lo sa fare? Dia le dimissioni e faccia governare uno che sia più capace di lui. Ha già fatto così tanti danni in Turchia, in Siria, in Iraq, in Libia e in Egitto che ormai anche da loro, in molti se ne saranno accorti.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Turchia
La risposta di Assad:
(la traduzione dal russo è molto brutta, ma si capisce...)
Mosca. 21 febbraio. INTERFAX.RU - La comunità internazionale dovrebbe prestare attenzione alla cessazione degli aiuti ai gruppi terroristici in Siria per risolvere il conflitto, ha detto il presidente siriano Bashar al-Assad.
"Questo vale per la prevenzione di alcuni paesi, in particolare la Turchia, l'invio di manodopera, un numero ancora maggiore di terroristi, anche più armi, o altro supporto logistico per i terroristi", - ha detto in un'intervista con l'edizione spagnola di El Pais.
Il presidente ha avvertito che l'intervento turco nel conflitto siriano significherebbe che i terroristi faranno le autorità turche.
"Se ciò accade, ci sarà trattarli come terroristi Nessuno ha il diritto di intervento politico e armato in Siria." - Ha detto, commentando la questione di una possibile operazione di terra in Turchia in Siria.
Il presidente siriano ha detto che è pronto ad avere il suo destino determinato gente del paese.
"Se il popolo siriano vuoi che rimanga al potere, io resterò se non mi vogliono, sarò più niente da fare, allora non posso aiutare il paese, e lasciare immediatamente.", - Ha detto.
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Re: La Turchia
Che bravi questi turchi. Con Gentiloni dicono che per battere l'Isis occorre stanarlo con le truppe di terra. Ma loro mettono le mani avanti dicendo che da soli, e si badi bene, anche con la sola Arabia Saudita non lo faranno. Bene, bene. Che se ne stiano a casa loro con le mani conserte, che di danni ne hanno fatti anche troppi. Quei quattrocentomila morti, quei milioni di sfollati, e la distruzione della Siria, sono opera loro, e credo che la sola cosa che potrebbero fare è chiedere perdono e ripagare quel popolo dei danni che loro hanno stessi gli hanno arrecato.
Distruggono il popolo armeno, ma dicono di non essere stati loro, ed ora fanno lo stesso con il popolo siriano. Come ci si può fidare di certa gente?
La notizia
22/02/2016 10:18
Turchia:Siria,intervento terra insieme
"Solo gli attacchi aerei contro il
Daesh in Siria non bastano. Ci vuole
una strategia insieme agli attacchi
aerei, ci vuole uno sforzo di terra".
Lo ha detto il ministro degli Esteri
turco Mevlut Cavusoglu in una conferen-
za stampa con il ministro Paolo Genti-
loni sottolineando che l'ipotesi di un
intervento di terra con l'Arabia Saudi-
ta è "un'informazione sbagliata".
Il ministro turco ha ribadito che "la
Turchia da sola non agirà, ma neanche
da sola con l'Arabia Saudita",perché
"ci vuole una decisione tutti insieme".
Distruggono il popolo armeno, ma dicono di non essere stati loro, ed ora fanno lo stesso con il popolo siriano. Come ci si può fidare di certa gente?
La notizia
22/02/2016 10:18
Turchia:Siria,intervento terra insieme
"Solo gli attacchi aerei contro il
Daesh in Siria non bastano. Ci vuole
una strategia insieme agli attacchi
aerei, ci vuole uno sforzo di terra".
Lo ha detto il ministro degli Esteri
turco Mevlut Cavusoglu in una conferen-
za stampa con il ministro Paolo Genti-
loni sottolineando che l'ipotesi di un
intervento di terra con l'Arabia Saudi-
ta è "un'informazione sbagliata".
Il ministro turco ha ribadito che "la
Turchia da sola non agirà, ma neanche
da sola con l'Arabia Saudita",perché
"ci vuole una decisione tutti insieme".
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Re: La Turchia
Detto come se fosse poca cosa...
25/02/2016 21:23
Turchia,Corte: violati diritti reporter
La Corte Costituzionale turca ha sanci-
to che il governo ha violato i diritti
del direttore e del caporedattore del
quotidiano Cumhuriet, Dundan e Gul, de-
tenuti illecitamente in carcere dallo
scorso novembre.
Il quotidiano era autore dello scoop
dei servizi segreti turchi che conse-
gnavano camion di armi ai jihadisti di
Isis in Siria. I due giornalisti dove-
vano essere processati il 25 marzo con
l'accusa di tradimento e spionagio. La
sentenza della Corte Suprema apre le
porte al loro rilascio.
I servizi segreti turchi che consegnavano camion di armi ai jihadisti di Isis in Siria è una rivelazione di quelle da far tremare i polsi dalla rabbia a tutto il mondo civile. E lo scrive la Corte Costituzionale Turca...
Subito un processo internazionale a Erdogan responsabile della crisi umanitaria e delle distruzioni dell'intera Siria.
E tu Gentiloni vuoi portare quella Turchia in Europa? Sei forze pazzo ed incosciente? E tu NATO, vuoi difenderla quando abbatte un aereo russo che è li a combattere proprio ISIS, quello che tutti a parole definiscono mostro, ma che poi è il proprio personale mostro del cortile di casa!
Se Isis non avesse sbagliato a tagliare quelle teste (sempre meno di quelle che taglia Salman in Arabia), e se non avesse ucciso quei giovani, a Parigi, ancora non sapremmo le ragioni di questa grande crisi umanitaria, e litigheremmo solo per non volere ospitare quelli che scappano a quel massacro, di cui i nostri governanti sapevano benissimo, di chi fosse la responsabilità.
Fa persino ridere:"La Corte Costituzionale turca ha sancito che il governo ha violato i diritti del direttore e del caporedattore del quotidiano Cumhuriet, Dundan e Gul, detenuti illecitamente in carcere dallo scorso novembre", e dei milioni di siriani messi in fuga o trucidati proprio per colpa dei turchi, niente: neppure una parola. Anche la giustizia, in certi paesi, pur quando è giusta, in balia del potere, diventa paradossale, grottesca è la parola giusta!
E noi cosa facciamo, stiamo a guardare?
25/02/2016 21:23
Turchia,Corte: violati diritti reporter
La Corte Costituzionale turca ha sanci-
to che il governo ha violato i diritti
del direttore e del caporedattore del
quotidiano Cumhuriet, Dundan e Gul, de-
tenuti illecitamente in carcere dallo
scorso novembre.
Il quotidiano era autore dello scoop
dei servizi segreti turchi che conse-
gnavano camion di armi ai jihadisti di
Isis in Siria. I due giornalisti dove-
vano essere processati il 25 marzo con
l'accusa di tradimento e spionagio. La
sentenza della Corte Suprema apre le
porte al loro rilascio.
I servizi segreti turchi che consegnavano camion di armi ai jihadisti di Isis in Siria è una rivelazione di quelle da far tremare i polsi dalla rabbia a tutto il mondo civile. E lo scrive la Corte Costituzionale Turca...
Subito un processo internazionale a Erdogan responsabile della crisi umanitaria e delle distruzioni dell'intera Siria.
E tu Gentiloni vuoi portare quella Turchia in Europa? Sei forze pazzo ed incosciente? E tu NATO, vuoi difenderla quando abbatte un aereo russo che è li a combattere proprio ISIS, quello che tutti a parole definiscono mostro, ma che poi è il proprio personale mostro del cortile di casa!
Se Isis non avesse sbagliato a tagliare quelle teste (sempre meno di quelle che taglia Salman in Arabia), e se non avesse ucciso quei giovani, a Parigi, ancora non sapremmo le ragioni di questa grande crisi umanitaria, e litigheremmo solo per non volere ospitare quelli che scappano a quel massacro, di cui i nostri governanti sapevano benissimo, di chi fosse la responsabilità.
Fa persino ridere:"La Corte Costituzionale turca ha sancito che il governo ha violato i diritti del direttore e del caporedattore del quotidiano Cumhuriet, Dundan e Gul, detenuti illecitamente in carcere dallo scorso novembre", e dei milioni di siriani messi in fuga o trucidati proprio per colpa dei turchi, niente: neppure una parola. Anche la giustizia, in certi paesi, pur quando è giusta, in balia del potere, diventa paradossale, grottesca è la parola giusta!
E noi cosa facciamo, stiamo a guardare?
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Re: La Turchia
26/02/2016 13:04
Gentiloni a Turchia: tregua con Curdi
In Siria "le ostilità devono cessare da
parte di tutti e nei confronti di tut-
ti" con solo "due eccezioni: le attivi-
tà militari contro Daesh e contro al
Nusra. Punto. Bisogna che chi aderisce
a questa impostazione proposta da Usa e
Russia non metta a sua volta precondi-
zioni" perché altrimenti "non si arriva
a nessun risultato".
Così il ministro Paolo Gentiloni ri-
sponde a una domanda sul presidente
turco Recep Tayyip Erdogan che ha di-
chiarato di non voler includere nel
cessate il fuoco i curdi dell'Ypg.
Qui Gentiloni, con molta gentilezza pone alla Turchia il problema dei problemi. Capisco che infilare nella piaga turca il coltello degli aiuti ai terroristi di Isis non sia molto diplomatico, e tanto meno d'aiuto a tenerli buoni, ma talvolta gli scapaccioni fanno bene, a chi da ad intendere di non voler capire. Sotto sotto glielo ricorderei che loro hanno degli scheletri dell'integralismo nell'armadio, e questo solo per ridere, che volendo fare sul serio sono quelli che hanno aggredito la Siria provocando 400 mila morti e diversi milioni di fuggiaschi. Insomma, degli autentici criminali moderni.
In fondo questa finta pace con dei finti ribelli buoni, serve solo per salvare la faccia agli USA, alla Gran Bretagna, che passivamente e attivamente hanno tollerato che tutto ciò avvenisse, ma anche a loro, i veri responsabili, insieme all'Arabia di Salman, di questo disastro umanitario che è ora sotto gli occhi di tutti. Per non parlare di Isis e della minaccia di attentati in tutto il Mondo.
Gentiloni a Turchia: tregua con Curdi
In Siria "le ostilità devono cessare da
parte di tutti e nei confronti di tut-
ti" con solo "due eccezioni: le attivi-
tà militari contro Daesh e contro al
Nusra. Punto. Bisogna che chi aderisce
a questa impostazione proposta da Usa e
Russia non metta a sua volta precondi-
zioni" perché altrimenti "non si arriva
a nessun risultato".
Così il ministro Paolo Gentiloni ri-
sponde a una domanda sul presidente
turco Recep Tayyip Erdogan che ha di-
chiarato di non voler includere nel
cessate il fuoco i curdi dell'Ypg.
Qui Gentiloni, con molta gentilezza pone alla Turchia il problema dei problemi. Capisco che infilare nella piaga turca il coltello degli aiuti ai terroristi di Isis non sia molto diplomatico, e tanto meno d'aiuto a tenerli buoni, ma talvolta gli scapaccioni fanno bene, a chi da ad intendere di non voler capire. Sotto sotto glielo ricorderei che loro hanno degli scheletri dell'integralismo nell'armadio, e questo solo per ridere, che volendo fare sul serio sono quelli che hanno aggredito la Siria provocando 400 mila morti e diversi milioni di fuggiaschi. Insomma, degli autentici criminali moderni.
In fondo questa finta pace con dei finti ribelli buoni, serve solo per salvare la faccia agli USA, alla Gran Bretagna, che passivamente e attivamente hanno tollerato che tutto ciò avvenisse, ma anche a loro, i veri responsabili, insieme all'Arabia di Salman, di questo disastro umanitario che è ora sotto gli occhi di tutti. Per non parlare di Isis e della minaccia di attentati in tutto il Mondo.
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Re: La Turchia
I due giornalisti, seppure scarcerati, sono rinviati a giudizio e rischiano l'ergastolo. Per aver denunciato la connivenza della Turchia con ISIS, certo è una colpa molto grave, è tradimento, però lo è di una nazione che ha mentito di fronte al mondo e che è responsabile di quattrocentomila morti e milioni di fuggiaschi dalla Siria.
Cosa si deve dare ai governanti di un paese così?
Gentiloni, per favore, non mi incontrare più quella gentaglia, sino a quando non sia sparita tutta dai primo livello di governo.
il link
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/26/news/turchia_tribunale_decide_scarcerazione_dei_giornalisti_dundar_e_gul-134256676/?ref=HREC1-32
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Re: La Turchia
A mente fredda: Isis viene armata e finanziata anche dai turchi. E passano dalla Turchia i terroristi che hanno seminato la strage a Parigi.
Dei giornalisti vengono arrestati e denunciati, non perché abbiano detto o scritto il falso, ma per tradimento. Quindi proprio la formulazione della denuncia fatta dal governo turco è la prova provata che la Turchia ha finanziato i terroristi di Isis.
Ora, i tribunali francesi hanno nuovi elementi per risalire a chi abbia favorito le condizioni perché quella strage si realizzasse, e la Turchia è a mio parere, più che una indiziata.
Considerando che l'ONU ha dichiarato ISIS formazione terroristica, non è per caso che si può aprire un procedimento, presso il tribunale internazionale per indagare Erdogan come a suo tempo fu indagato Milosevic, per i fatti della Jugoslavia?
Non possono farla franca, dopo i disastri che hanno combinato.
Dei giornalisti vengono arrestati e denunciati, non perché abbiano detto o scritto il falso, ma per tradimento. Quindi proprio la formulazione della denuncia fatta dal governo turco è la prova provata che la Turchia ha finanziato i terroristi di Isis.
Ora, i tribunali francesi hanno nuovi elementi per risalire a chi abbia favorito le condizioni perché quella strage si realizzasse, e la Turchia è a mio parere, più che una indiziata.
Considerando che l'ONU ha dichiarato ISIS formazione terroristica, non è per caso che si può aprire un procedimento, presso il tribunale internazionale per indagare Erdogan come a suo tempo fu indagato Milosevic, per i fatti della Jugoslavia?
Non possono farla franca, dopo i disastri che hanno combinato.
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Re: La Turchia
Anche La Repubblica è un giornale da prendere con le pinze. Meno del Corriere della Sera, ma guai toccargli De Benedetti, la Confindustria, gli alleati della NATO e Israele. Poi per tutto l'anno discettano di politica per tenersi buoni i clienti che disturberanno quando ce ne sarà la necessità. Insomma, fanno fidelizzazione a sinistra, con uno scopo, proprio come fa il Corriere della Sera nel Centro-Destra.
Prendiamo questo articolo su Erdogan:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/28/news/turchia_erdogan_non_rispetto_ne_accetto_sentenza_di_corte_su_giornalisti_-134421082/?ref=HREC1-22
Il titolo ed il sottotitolo danno qualche notizia, ma non fanno capire molto.
Turchia, Erdogan: "Non rispetto né accetto sentenza di Corte su giornalisti"
Can Dundar ed Erdem Gul liberi dopo tre mesi: fecero scoop su armi in Siria. Entrambi, però, rischiano l'ergastolo.
Uno pensa: se leggo l'articolo, tutto diventa più chiaro. Ma non è così. Sfuggono alcune osservazioni cruciali che aiuterebbero a capire il quibus di cui si dibatte. Ma sembra che a La Repubblica non interessi, tanto che non se ne accerta.
Il quibus è: Erdogan finanzia il terrorismo di molti gruppi, allo scopo di aggredire la Siria. Cosa che l'ONU disapprova.
Leggetevi l'articolo.
Vi pare che
"La loro detenzione aveva attirato la condanna internazionale preoccupata per la libertà di stampa in Turchia. "Questo non ha niente a che fare con la libertà di stampa. Questo è un caso di spionaggio", ha detto ribadito Erdogan. Nonostante la loro liberazione, i due giornalisti si trovano ad affrontare la condanna a un possibile ergastolo in un processo che inizierà il 25 marzo",
faccia capire alla gente distratta che Erdogan dovrebbe essere processato come Milosevic, per quello che ha fatto fare da Isis ai Siriani e ai curdi?
Non vedo neppure la notizia di quel ventottenne saudita che dichiarandosi ateo è stato condannato a dieci anni di prigione e a duemila frustate. A me di quel giovane piacerebbe conoscere il nome, per fare qualche cosa in sua difesa ed in suo nome.
Se qualcuno la vedesse, è pregato di informarmi.
Prendiamo questo articolo su Erdogan:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/28/news/turchia_erdogan_non_rispetto_ne_accetto_sentenza_di_corte_su_giornalisti_-134421082/?ref=HREC1-22
Il titolo ed il sottotitolo danno qualche notizia, ma non fanno capire molto.
Turchia, Erdogan: "Non rispetto né accetto sentenza di Corte su giornalisti"
Can Dundar ed Erdem Gul liberi dopo tre mesi: fecero scoop su armi in Siria. Entrambi, però, rischiano l'ergastolo.
Uno pensa: se leggo l'articolo, tutto diventa più chiaro. Ma non è così. Sfuggono alcune osservazioni cruciali che aiuterebbero a capire il quibus di cui si dibatte. Ma sembra che a La Repubblica non interessi, tanto che non se ne accerta.
Il quibus è: Erdogan finanzia il terrorismo di molti gruppi, allo scopo di aggredire la Siria. Cosa che l'ONU disapprova.
Leggetevi l'articolo.
Vi pare che
"La loro detenzione aveva attirato la condanna internazionale preoccupata per la libertà di stampa in Turchia. "Questo non ha niente a che fare con la libertà di stampa. Questo è un caso di spionaggio", ha detto ribadito Erdogan. Nonostante la loro liberazione, i due giornalisti si trovano ad affrontare la condanna a un possibile ergastolo in un processo che inizierà il 25 marzo",
faccia capire alla gente distratta che Erdogan dovrebbe essere processato come Milosevic, per quello che ha fatto fare da Isis ai Siriani e ai curdi?
Non vedo neppure la notizia di quel ventottenne saudita che dichiarandosi ateo è stato condannato a dieci anni di prigione e a duemila frustate. A me di quel giovane piacerebbe conoscere il nome, per fare qualche cosa in sua difesa ed in suo nome.
Se qualcuno la vedesse, è pregato di informarmi.
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Re: La Turchia
Le notizie, ad accumularle in una sola discussione, raggiungono livelli parossistici. Sentite questa:
04/03/2016 15:21
Turchia,sequestro giornale anti-Erdogan
Un tribunale di Istanbul ha deciso di
porre sotto amministrazione controllata
il gruppo editoriale che controlla il
quotidiano Zaman, il più diffuso in
Turchia, per i suoi legami con il ma-
gnate e imam Fethullah Gulen, ex allea-
to poi diventato nemico giurato del
presidente Recep Tayyip Erdogan.
Lo scorso ottobre, alla vigilia delle
elezioni politiche, è stata commissa-
riata la holding Koza Ipek con quattro
testate, anch'essa legata a Gulen, e
sono stati nominati nuovi amministrato-
ri con una nuova linea pro-Erdogan.
Sono cose che succedono solo quando i tribunali non amministrano la Giustizia, ma il potere.
04/03/2016 15:21
Turchia,sequestro giornale anti-Erdogan
Un tribunale di Istanbul ha deciso di
porre sotto amministrazione controllata
il gruppo editoriale che controlla il
quotidiano Zaman, il più diffuso in
Turchia, per i suoi legami con il ma-
gnate e imam Fethullah Gulen, ex allea-
to poi diventato nemico giurato del
presidente Recep Tayyip Erdogan.
Lo scorso ottobre, alla vigilia delle
elezioni politiche, è stata commissa-
riata la holding Koza Ipek con quattro
testate, anch'essa legata a Gulen, e
sono stati nominati nuovi amministrato-
ri con una nuova linea pro-Erdogan.
Sono cose che succedono solo quando i tribunali non amministrano la Giustizia, ma il potere.
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Re: La Turchia
La sconfitta di Erdogan in Siria, grazie all'intervento russo, sta avendo effetto nel paese, ormai in una morsa reazionaria.
Una notizia come questa mostra lo stato di grave tensione in cui si dibatte la Turchia, tra chi come i curdi se ne vogliono andare, ed una opposizione laica che vuole più libertà. Con la guerra in Siria e le bandiere di Isis e al Qaeda ai confini, il governo si sentiva più forte, e vicino alla vittoria, ma ormai per lui tutto è perduto e non è detto che non dia ancora qualche colpo di coda.
La notizia:
05/03/2016 08:48
Turchia,cronisti Zaman: fine democrazia
"Una pagina nera per la storia della
democrazia". Questo il commento del di-
rettore di Zaman, Abdulhamit Bilici,do-
po l'irruzione della polizia nella sede
del giornale d'opposizione. Sul sito
del quotidiano è stata pubblicata la
cronaca dell'irruzione,con immagini che
mostrano l'uso di gas lacrimogeni e
cannoni ad acqua contro i manifestanti.
Sequestrata "una delle ultime voci cri-
tiche della Turchia. E' la fine della
democrazia",scrive il giornalista, Emre
Soncan,sul social dove l'hashtag #Zaman
Daily sta diventando molto popolare.
Una notizia come questa mostra lo stato di grave tensione in cui si dibatte la Turchia, tra chi come i curdi se ne vogliono andare, ed una opposizione laica che vuole più libertà. Con la guerra in Siria e le bandiere di Isis e al Qaeda ai confini, il governo si sentiva più forte, e vicino alla vittoria, ma ormai per lui tutto è perduto e non è detto che non dia ancora qualche colpo di coda.
La notizia:
05/03/2016 08:48
Turchia,cronisti Zaman: fine democrazia
"Una pagina nera per la storia della
democrazia". Questo il commento del di-
rettore di Zaman, Abdulhamit Bilici,do-
po l'irruzione della polizia nella sede
del giornale d'opposizione. Sul sito
del quotidiano è stata pubblicata la
cronaca dell'irruzione,con immagini che
mostrano l'uso di gas lacrimogeni e
cannoni ad acqua contro i manifestanti.
Sequestrata "una delle ultime voci cri-
tiche della Turchia. E' la fine della
democrazia",scrive il giornalista, Emre
Soncan,sul social dove l'hashtag #Zaman
Daily sta diventando molto popolare.
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Re: La Turchia
Di questo passo anche i turchi emigreranno in Europa per sfuggire al regime di terrore imposto da Erdogan. E quelli che non emigreranno, cominceranno a combattere seriamente. Chi per la propria libertà, chi per uno stato curdo, e insieme procureranno molti problemi, al popolo turco che ha commesso l'errore di mandare al potere un uomo, che si sapeva già da prima, che fosse autoritario. Come se Assad, già non bastasse.
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Re: La Turchia
Articolo piccato, del Corriere
"La polizia nella sede di Zaman
il giornale anti-Erdogan
Il più venduto quotidiano nazionale è sotto amministrazione controllata. Centinaia di persone si sono radunate davanti al giornale e sono state disperse dagli agenti"
Il link:
http://www.corriere.it/esteri/16_marzo_05/turchia-polizia-fa-irruzione-sede-giornale-anti-erdogan-f5beba88-e298-11e5-a080-fdf627ee5982.shtml
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Re: La Turchia
Erdogan sarebbe proprio un personaggio comico, se non fosse tragico. Sentite che idea...
05/03/2016 16:30
Erdogan:"città rifugiati" in Nord Siria
Un piano inedito per risolvere il pro-
blema del flusso dei migranti in fuga
dalla guerra siriana. "Fondiamo una
città per i rifugiati nel Nord del Pae-
se", propone il presidente turco che
dice di averne parlato anche con Obama.
"Abbiamo fissato le coordinate geogra-
fiche ma ancora nulla di fatto",afferma
La città dovrebbe sorgere su un'area di
4.500 chilometri quadrati, pari a un
terzo dell'area metropolitana di New
York, a ridosso della frontiera turca,e
dovrebbe essere costruita con la colla-
borazione della comunità internazionale
Bisogna fare la pace per finire la guerra civile, occorre cacciare Isis messo li da loro, e poi si possono ricostruire le città siriane. Più elementare di così...
E questo stolto vuole costruire una città nel nulla. Dice di avere già le coordinate. Se era un posto così tanto bello e comodo per farci una città, l'avrebbero costruita duemila anni fa. E invece, hanno aspettato Erdogan e la sua aggressione alla Siria, finalmente, per fare una metropoli per rifugiati, dove dice lui.
Non gli si può consigliare un buon psichiatra? E non mi dire, Obama, che gli dai pure retta.
Magari si sta già intascando i tre miliardi promessi dall'Europa per interessarsi dei rifugiati, e lui il modo lo ha già trovato: li rispediamo in qualche posto in Siria a spese della comunità internazionale.
Questa me la sono legata al dito. Ed Erdogan è finito nel mio personale girone infernale degli immorali.
La cosa brutta è che i turchi, a maggioranza lo hanno eletto. Stiano attenti la prossima volta!
05/03/2016 16:30
Erdogan:"città rifugiati" in Nord Siria
Un piano inedito per risolvere il pro-
blema del flusso dei migranti in fuga
dalla guerra siriana. "Fondiamo una
città per i rifugiati nel Nord del Pae-
se", propone il presidente turco che
dice di averne parlato anche con Obama.
"Abbiamo fissato le coordinate geogra-
fiche ma ancora nulla di fatto",afferma
La città dovrebbe sorgere su un'area di
4.500 chilometri quadrati, pari a un
terzo dell'area metropolitana di New
York, a ridosso della frontiera turca,e
dovrebbe essere costruita con la colla-
borazione della comunità internazionale
Bisogna fare la pace per finire la guerra civile, occorre cacciare Isis messo li da loro, e poi si possono ricostruire le città siriane. Più elementare di così...
E questo stolto vuole costruire una città nel nulla. Dice di avere già le coordinate. Se era un posto così tanto bello e comodo per farci una città, l'avrebbero costruita duemila anni fa. E invece, hanno aspettato Erdogan e la sua aggressione alla Siria, finalmente, per fare una metropoli per rifugiati, dove dice lui.
Non gli si può consigliare un buon psichiatra? E non mi dire, Obama, che gli dai pure retta.
Magari si sta già intascando i tre miliardi promessi dall'Europa per interessarsi dei rifugiati, e lui il modo lo ha già trovato: li rispediamo in qualche posto in Siria a spese della comunità internazionale.
Questa me la sono legata al dito. Ed Erdogan è finito nel mio personale girone infernale degli immorali.
La cosa brutta è che i turchi, a maggioranza lo hanno eletto. Stiano attenti la prossima volta!
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Re: La Turchia
06/03/2016 11:42
Turchia, Zaman adotta linea pro-Erdogan
Linea filo-governativa per la prima e-
dizione del quotidiano turco Zaman dopo
il commissariamento.La'top story' della
domenica racconta la partecipazione del
presidente Erdogan a una cerimonia per
la costruzione di un ponte a Istanbul.
Il giornale è stato commissariato per
"propaganda terroristica" a favore del
presunto "stato parallelo" creato dal
magnate Fethullah Gulen,ex alleato ora
nemico di Erdogan. Ieri la polizia ha
occupato la sede,dopo l'uso di lacrimo-
geni contro i sostenitori del giornale
che contestavano il commissariamento.
Che brava persona Erdogan, inaugura perssino l'inizio dei lavori per la costruzione di un ponte!
Come è facile essere dei criminali e farsi passare per benefattori. Basta la buona stampa.
Io a Erdogan chiedo conto della sua corresponsabilità con Salman per l'aggressione della Siria, per la distruzione di quel paese, per avere armato il mostro Isis, e per il disastro umanitario che ne è seguito. Vorrei che un tribunale giudicasse quei governanti e quei governi così come hanno voluto giudicare Milosevic, e qui ci sono molte più stragi e distruzioni che nella ex Jugoslavia. A volerle vedere, naturalmente, perché se ci si gira con la testa da un'altra parte, si trova solo un giornale che parla delle belle inaugurazioni di un ponte sul Bosforo, mentre chi fugge dalla guerra deve andare per mare con barche di fortuna ed al prezzo di molte vittime, di tutte le vittime che abbiamo contato nel mare ferale delle isole greche.
Turchia, Zaman adotta linea pro-Erdogan
Linea filo-governativa per la prima e-
dizione del quotidiano turco Zaman dopo
il commissariamento.La'top story' della
domenica racconta la partecipazione del
presidente Erdogan a una cerimonia per
la costruzione di un ponte a Istanbul.
Il giornale è stato commissariato per
"propaganda terroristica" a favore del
presunto "stato parallelo" creato dal
magnate Fethullah Gulen,ex alleato ora
nemico di Erdogan. Ieri la polizia ha
occupato la sede,dopo l'uso di lacrimo-
geni contro i sostenitori del giornale
che contestavano il commissariamento.
Che brava persona Erdogan, inaugura perssino l'inizio dei lavori per la costruzione di un ponte!
Come è facile essere dei criminali e farsi passare per benefattori. Basta la buona stampa.
Io a Erdogan chiedo conto della sua corresponsabilità con Salman per l'aggressione della Siria, per la distruzione di quel paese, per avere armato il mostro Isis, e per il disastro umanitario che ne è seguito. Vorrei che un tribunale giudicasse quei governanti e quei governi così come hanno voluto giudicare Milosevic, e qui ci sono molte più stragi e distruzioni che nella ex Jugoslavia. A volerle vedere, naturalmente, perché se ci si gira con la testa da un'altra parte, si trova solo un giornale che parla delle belle inaugurazioni di un ponte sul Bosforo, mentre chi fugge dalla guerra deve andare per mare con barche di fortuna ed al prezzo di molte vittime, di tutte le vittime che abbiamo contato nel mare ferale delle isole greche.
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