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Il paese dei tre pil

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Messaggio Da freg53 Gio 02 Mag 2013, 06:18

Ho ascoltato stamane alla radio la lettura dei giornali esteri del conduttore di prima pagina.Una notizia mi ha particolarmente incuriosito ed è questa: Le statistiche italiane, soprattutto su fatti di natura economica, non dicono tutto.L'Italia ha tre pil: quello ufficiale ( 1.540 miliardi di euro) .quello sommerso ( un 30 35 per cento in più di quello ufficiale) e quello criminale delle organizzazioni mafiose stimato a oltre 200 miliardi.In Italia c'è molta più ricchezza di quanto dicono le statistiche.I veri ammortizzatori sociali della crisi sono gli altri due pil.Da generazioni gli italiani accumulano ricchezza anzichè investire, e grazie a questo sono uno dei popoli più ricchi d'Europa.Purtroppo l'investimento è avvenuto soprattutto in beni immobili che non producono più reddito.Ci meravigliamo sempre ad ogni tornata elettorale dei sorprendenti risultati elettorali,soprattutto di quelli della destra berlusconiana.Però dobbiamo ammettere che mentre il pd e gli altri partiti si contendono il voto del pil ufficiale, la destra berlusconiana ha il monopolio quasi assoluto degli altri due pil.Finchè non capiremo questo i risultati elettorali ci sembreranno sempre sorprendenti.
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Messaggio Da Adam Gio 02 Mag 2013, 07:43

Poiché il secondo e i terzo PIL sono per loro natura esentasse, si rafforza il concetto semplice che ho passato in un mio post di ieri: se vuoi vincere le elezioni, prometti di abbassare le tasse e vincerai sempre, considerando che l'evasione tocca anche pesantemente il PIL ufficiale.
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Messaggio Da einrix Ven 10 Mag 2013, 08:58

Anche senza ripresa economica, il solo fatto di far emergere il nero, porta ad un aumento del nostro primo PIL.
A saperlo sfruttare, rappresenta un tesoretto che può accelerare la ripresa (formale) in tempi in cui la stagnazione dei mercati e la più difficile competitività, riducono la nostra produzione industriale.

Poi però, occorrerà investire in manifattura vera, per riportare a nostro favore la bilancia dei pagamenti, senza la quale non potrà che aumentare il nostro debito.

Verso il mondo esterno dobbiamo essere in grado di competere, tanto quanto vogliamo avere al nostro interno un elevato livello di vita.

Ci possiamo giocare come vogliamo la distribuzione del reddito, nei servizi, per loro natura nazionali, ed in parte anche autarchici (lingua, territorio, Km zero, gusti e costumi). Ma se non abbiamo di che pagare energia, materie prime, e tutto l'Hi-Tech che importiamo, anche quel benessere interno va in crisi.
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Messaggio Da rikkitikkitavi Ven 10 Mag 2013, 09:29

einrix ha scritto:Anche senza ripresa economica, il solo fatto di far emergere il nero, porta ad un aumento del nostro primo PIL.
A saperlo sfruttare, rappresenta un tesoretto che può accelerare la ripresa (formale) in tempi in cui la stagnazione dei mercati e la più difficile competitività, riducono la nostra produzione industriale.

Poi però, occorrerà investire in manifattura vera, per riportare a nostro favore la bilancia dei pagamenti, senza la quale non potrà che aumentare il nostro debito.

Verso il mondo esterno dobbiamo essere in grado di competere, tanto quanto vogliamo avere al nostro interno un elevato livello di vita.

Ci possiamo giocare come vogliamo la distribuzione del reddito, nei servizi, per loro natura nazionali, ed in parte anche autarchici (lingua, territorio, Km zero, gusti e costumi). Ma se non abbiamo di che pagare energia, materie prime, e tutto l'Hi-Tech che importiamo, anche quel benessere interno va in crisi.

io quella roba lì dei chilometri zero non l'ho mica mai capita. nel senso: come slogan è anche bello, ma non può essere nient'altro che uno slogan. nel mondo reale non esiste.
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Messaggio Da einrix Ven 10 Mag 2013, 11:30

rikkitikkitavi ha scritto:

io quella roba lì dei chilometri zero non l'ho mica mai capita. nel senso: come slogan è anche bello, ma non può essere nient'altro che uno slogan. nel mondo reale non esiste.

Il Km zero significa soltanto che vendi li quello che produci. Un ortolano, un pasticcere, un barista che ti fa il caffè sono tutte persone che sono protette dalla concorrenza straniera dal territorio e quando non basta dalla Bossi-Fini.

C'è chi usa km zero per gli slogan, ma io l'ho usato solo per spiegare la differenza tra cosa è soggetto fortemente alla concorrenza del mercato estero e ciò che invece, quella concorrenza, nelle varie forme, la sente meno o non la sente affatto proprio soltanto per un effetto topologico.
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