Il flop del M5S
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Re: Il flop del M5S
Ex, perchè mi chiami EX: hai parlato con mia moglie?
VanniSandro è una persona per bene, un compagno vero che si è un po' addolcito nella sua sinistricità: ha la sua parte di ragione.
Bessarione dice bene, sempre Bessarione dice bene: ha la sua parte di ragione
Cireno ha scritto che il PD non è un partito di sinistra, che con quella componente ex dc non potrebbe nemmeno esserlo. Però io che mi considero di sinistra posso anche votare PD, se bisogna battere Berlusconi, per esempio.
Trasferta, non siamo complicati. Tu parti dal concetto che Bessarione, VanniSandro, Guya hanno una buona parte di ragione quando scrivono, mentre io ho sempre completamente ragione. Parti così e ti troverai sempre bene.
VanniSandro è una persona per bene, un compagno vero che si è un po' addolcito nella sua sinistricità: ha la sua parte di ragione.
Bessarione dice bene, sempre Bessarione dice bene: ha la sua parte di ragione
Cireno ha scritto che il PD non è un partito di sinistra, che con quella componente ex dc non potrebbe nemmeno esserlo. Però io che mi considero di sinistra posso anche votare PD, se bisogna battere Berlusconi, per esempio.
Trasferta, non siamo complicati. Tu parti dal concetto che Bessarione, VanniSandro, Guya hanno una buona parte di ragione quando scrivono, mentre io ho sempre completamente ragione. Parti così e ti troverai sempre bene.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Il flop del M5S
cireno ha scritto:Ex, perchè mi chiami EX: hai parlato con mia moglie?
mai sentita la frase Deus Ex machina ?

Ma forse si riferisce più al fatto che hai rinunciato al divino incarico. Quindi Ex
Guya- La Pasionaria
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Re: Il flop del M5S
Giuro che non sono io sotto mentite spoglie...trasferta ha scritto:Io ho letto e riletto ma non capisco
VanniSandro dice che il PD è di sinistra
Bettarione13 dice che no e che quello che penzano gli iscritti non conta
Ex dice che c'ha raggione VanniSandro
io chiedo perchè e Ex dice che lui e 13 dicono uguale e riappiccica il pezzo che dice che il PD non è di sinistra però sono di sinistra gl'iscritti
Ma allora VanniSandro c'ha raggione o no?
Ex e 13 dicono uguale o no?
bho, mi sa che siete troppo complicati per me
Aò, a me mi viene da dire dice e n'ho messi troppi da corregere: considerate che sono scrive sennò Ex s'incazza



Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: Il flop del M5S
Brava c'hai preso (ti tratto bene perchè dice che meni)Guya ha scritto:
Ma forse si riferisce più al fatto che hai rinunciato al divino incarico. Quindi Ex
trasferta- Messaggi : 10
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Re: Il flop del M5S
trasferta ha scritto:Brava c'hai preso (ti tratto bene perchè dice che meni)
naaa non meno..

però non sono una pacifista :readpaper:
Guya- La Pasionaria
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Re: Il flop del M5S
trasferta, fidati di cireno l'infallibile: Guya mena. E come se mena!Guya ha scritto:
naaa non meno..![]()
però non sono una pacifista :readpaper:
Ospite- Ospite
Re: Il flop del M5S
Bessarione13 ha scritto:trasferta, fidati di cireno l'infallibile: Guya mena. E come se mena!

me lo spaventi così
Guya- La Pasionaria
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Re: Il flop del M5S
Non ho rinunciato all'incarico, me lo ha tolto, Lui.
Ex: qualche volta mia moglie mi dice" e pensare che una volta eri così forte"(si riferisce a questioni non muscolari)". E se lei dice così io mi sento un EX. Ecco perchè ho chiesto a Trasferta se avesse parlato con mia moglie.
Ex: qualche volta mia moglie mi dice" e pensare che una volta eri così forte"(si riferisce a questioni non muscolari)". E se lei dice così io mi sento un EX. Ecco perchè ho chiesto a Trasferta se avesse parlato con mia moglie.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Il flop del M5S
Bessarione13 ha scritto:
Che parte degli iscritti al pd si ritenga di sinistra (e molti, tra quelli che hanno compiuto il percorso pci→pds→ds→pd, ritengano addirittura di stare a continuare la politica del PCI) pur militando in un partito che di sinistra nemmeno si dichiara è un loro equivoco o contraddizione che dir si voglia, che certo non muta la politica di quel partito e, quindi, la sua essenza NON di sinistra.
Sarebbe più giusto che mi rivolgessi a Vannisandro, ma, dato che sull'argomento ho già dato, con lui, sotto un altro titolo, sembrerebbe un'attenzione ad personam.
La discussione s'incarta su un punto, cioè se il PD sia o non sia un partito di sinistra.
Io, in genere, evito di cadere in questa trappola, e non metto in discussione il concetto di "essere": il PD "è" un partito di sinistra.
Quello di cui dobbiamo discutere è "come" lo è, e "quale genere di sinistra" raffigura, quale tipo di politica e di correnti di pensiero.
Ci sono diversi modi per fare questo tipo di discussione, e, se si vuole evitare la polemica di basso profilo, bisogna mettersi d'accordo con chi si sente rappresentato da questo partito e ne difende l'identità. Mettersi d'accordo su alcuni punti essenziali.
Per esempio, il valore che hanno i fatti: i fatti, compresi, anzi soprattutto quelli che non riguardano direttamente le "proposte" o le "intenzioni" degli organi istituzionali del PD, ma la situazione complessiva della politica e della società delle quali il partito fa parte, da protagonista, come ne faceva parte il PCI e la sinistra in generale nei decenni del "secolo obsoleto".
E poi ancora: il valore delle idee, non solo quelle espresse da uno o l'altro dei rappresentanti e notabili vari del partito, ma le idee che si hanno nell'opinione pubblica verso il partito stesso, e le idee che gli sono alternative e quelle che invece il partito fa sue, e le idee che l'elettorato considera ben rappresentate dal partito, e così via.
C'è poi un terzo punto essenziale, che vale la pena di puntualizzare: il valore, o meglio, l'accettazione della critica, cioè se la critica dev'essere sistematicamente considerata una calunnia, o un problema psichico di gente che "non capisce" o che sarebbe vittima di un furore nostalgico, o perfino una forma di stalking.
CiRom- Moderatore
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Re: Il flop del M5S
Prima ancora che sui punti che proponi, che indubbiamente andrebbero affrontati e chiariti, a me pare che qui (qui nel forum) sarebbe necessario mettersi d'accordo sul metodo di discussione.Raskol ha scritto:
Sarebbe più giusto che mi rivolgessi a Vannisandro, ma, dato che sull'argomento ho già dato, con lui, sotto un altro titolo, sembrerebbe un'attenzione ad personam.
La discussione s'incarta su un punto, cioè se il PD sia o non sia un partito di sinistra.....
Fare i finti tonti, cambiar discorso quando non si sa cosa dire, distorcere quello che l'altro dice, affermare una cosa per poi dire il suo contrario ecc. sono artifici - stantii già quando avevo i calzoni corti - che non rendono possibile nessun tipo di discussione che abbia un qualche interesse; ed infatti non ho intenzione di ulteriormente interloquire con chi continui ad usarli.
Parlo di artifici - non c'è bisogno che lo dica a te - per rispetto dell'intelligenza altrui, perchè se non di artifici si tratta non c'è nemmeno speranza di ravvedimento.
Ospite- Ospite
Re: Il flop del M5S
Se da un lato penso che le definizioni destra e sinistra abbiano perso negli ultimi anni gran parte del loro valore assoluto, credo, dall'altro, che tale distinzione sia necessaria in termini relativi, non fosse altro che per distinguere le formazioni politiche tra loro e posizionarle nell'ambito dei propri schieramenti.
Il PD è chiaramente un partito che vuol essere di sinistra ed è considerato tale dall'opposizione schierata nella parte destra dell'emiciclo. Ma è considerato di destra se a giudicarlo sono i partiti alla sua sinistra. Questo perché la sinistra di matrice social-comunista pretende di essere l'unica titolata ad essere definita di sinistra, come in altro post ho avuto modo di dire.
Credo che siano i valori a caratterizzare gli schieramenti, i principi ai quali si informano le politiche, rinunciando ai quali l'appartenenza ad uno schieramento diventa incoerente. Faccio l'esempio del binomio individuo/stato. Non si può essere di sinistra se si dà all'individuo il primato rispetto allo Stato, se si sottomette la comunità all'individuo stesso, se si confondono i limiti della libertà individuale e la si considera prevalente su quella della collettività.
In Italia, non esistendo una destra riconoscibile, è difficile fare distinzioni, dato che spesso la destra si appropria di principi della sinistra, solo per ragioni demagogiche e concorrenziali. Ma se si sposta il giudizio negli Stati uniti, la distinzione tra i repubblicani e i democratici è chiara e costantemente evidente e ciò nonostante ai nostri occhi i Democratici appaiano di sinistra così velatamente da non essere spesso considerati tali. Meno confusa la definizione dei Repubblicani che, specie nelle loro correnti più conservatrici, rappresentano quel neoliberismo finanziario ormai cifra inconfondibile delle destre.
Il PD è chiaramente un partito che vuol essere di sinistra ed è considerato tale dall'opposizione schierata nella parte destra dell'emiciclo. Ma è considerato di destra se a giudicarlo sono i partiti alla sua sinistra. Questo perché la sinistra di matrice social-comunista pretende di essere l'unica titolata ad essere definita di sinistra, come in altro post ho avuto modo di dire.
Credo che siano i valori a caratterizzare gli schieramenti, i principi ai quali si informano le politiche, rinunciando ai quali l'appartenenza ad uno schieramento diventa incoerente. Faccio l'esempio del binomio individuo/stato. Non si può essere di sinistra se si dà all'individuo il primato rispetto allo Stato, se si sottomette la comunità all'individuo stesso, se si confondono i limiti della libertà individuale e la si considera prevalente su quella della collettività.
In Italia, non esistendo una destra riconoscibile, è difficile fare distinzioni, dato che spesso la destra si appropria di principi della sinistra, solo per ragioni demagogiche e concorrenziali. Ma se si sposta il giudizio negli Stati uniti, la distinzione tra i repubblicani e i democratici è chiara e costantemente evidente e ciò nonostante ai nostri occhi i Democratici appaiano di sinistra così velatamente da non essere spesso considerati tali. Meno confusa la definizione dei Repubblicani che, specie nelle loro correnti più conservatrici, rappresentano quel neoliberismo finanziario ormai cifra inconfondibile delle destre.
Adam- Messaggi : 609
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Re: Il flop del M5S
Raskol ha scritto:
Sarebbe più giusto che mi rivolgessi a Vannisandro, ma, dato che sull'argomento ho già dato, con lui, sotto un altro titolo, sembrerebbe un'attenzione ad personam.
La discussione s'incarta su un punto, cioè se il PD sia o non sia un partito di sinistra.
Io, in genere, evito di cadere in questa trappola, e non metto in discussione il concetto di "essere": il PD "è" un partito di sinistra.
Quello di cui dobbiamo discutere è "come" lo è, e "quale genere di sinistra" raffigura, quale tipo di politica e di correnti di pensiero.
Ci sono diversi modi per fare questo tipo di discussione, e, se si vuole evitare la polemica di basso profilo, bisogna mettersi d'accordo con chi si sente rappresentato da questo partito e ne difende l'identità. Mettersi d'accordo su alcuni punti essenziali.
Per esempio, il valore che hanno i fatti: i fatti, compresi, anzi soprattutto quelli che non riguardano direttamente le "proposte" o le "intenzioni" degli organi istituzionali del PD, ma la situazione complessiva della politica e della società delle quali il partito fa parte, da protagonista, come ne faceva parte il PCI e la sinistra in generale nei decenni del "secolo obsoleto".
E poi ancora: il valore delle idee, non solo quelle espresse da uno o l'altro dei rappresentanti e notabili vari del partito, ma le idee che si hanno nell'opinione pubblica verso il partito stesso, e le idee che gli sono alternative e quelle che invece il partito fa sue, e le idee che l'elettorato considera ben rappresentate dal partito, e così via.
C'è poi un terzo punto essenziale, che vale la pena di puntualizzare: il valore, o meglio, l'accettazione della critica, cioè se la critica dev'essere sistematicamente considerata una calunnia, o un problema psichico di gente che "non capisce" o che sarebbe vittima di un furore nostalgico, o perfino una forma di stalking.
Più che altro bisognerebbe capire cosa ognuno di noi intende per sinistra. Altrimenti ogni ragionamento che mettiamo in piedi si incarta, appunto, per i motivi che la discussione a due RASKOL-VANNISANDRO in un altro thread ha dimostrato.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Il flop del M5S
Ci sono due modi di intendere un partito: considerarlo uno strumento o considerarlo una Chiesa.
C'è una parte della sinistra che ha sempre sentito il bisogno di riconoscersi in una Chiesa, depositaria della Verità. Per questo, nella ricerca ossessiva della purezza, si è sempre divisa in mille sette, ognuna convinta di essere più a sinistra dell'altra.
Io, più laicamente, credo che sul piano culturale essere di sinistra significa riconoscersi in certi valori di fondo, quali la solidarietà, l'uguaglianza e la giustizia sociale. Il partito è solo lo strumento che permette, attraverso il confronto e l'azione collettiva, di trasformare questi valori in progetto politico.
Grazie ad una setta posso fare trestimonianza, intento nobile; ma solo grazie ad un partito di massa pluralista e laico posso incidere nei cambiamenti sociali, costituire un blocco sociale ed ambire a costruire una società più giusta.
Un partito può essere di destra o di sinistra? Un partito-chiesa lo è per definizione, mentre un partito-strumento è tale se lo è la cultura di fondo dei suoi aderenti.
Il Partito Democratico è, per sua natura, un partito di massa e non di nicchia ideologica; per questo le identità culturali e individuali di chi ne fa parte sono necessariamente diversificate. Ma il PD è anche l'unico partito ad aver messo nero su bianco i confini culturali e valoriali nel quale devono riconoscersi i propri aderenti.
Manifesto dei valori del PD
Questo ne fa un partito di sinistra? Ognuno può valutarlo come vuole, ma il PD è questo e non la macchietta che qualcuno cerca di dipingere.
Per me, ma è un giudizio personale, è l'unico partito di sinistra esistente in Italia, gli altri sono tutti gruppi di testimonianza. Ed è per questo che vi milito sentendomi perfettamente coerente con la mia cultura politica di fondo e la mia visione marxista della società.
C'è una parte della sinistra che ha sempre sentito il bisogno di riconoscersi in una Chiesa, depositaria della Verità. Per questo, nella ricerca ossessiva della purezza, si è sempre divisa in mille sette, ognuna convinta di essere più a sinistra dell'altra.
Io, più laicamente, credo che sul piano culturale essere di sinistra significa riconoscersi in certi valori di fondo, quali la solidarietà, l'uguaglianza e la giustizia sociale. Il partito è solo lo strumento che permette, attraverso il confronto e l'azione collettiva, di trasformare questi valori in progetto politico.
Grazie ad una setta posso fare trestimonianza, intento nobile; ma solo grazie ad un partito di massa pluralista e laico posso incidere nei cambiamenti sociali, costituire un blocco sociale ed ambire a costruire una società più giusta.
Un partito può essere di destra o di sinistra? Un partito-chiesa lo è per definizione, mentre un partito-strumento è tale se lo è la cultura di fondo dei suoi aderenti.
Il Partito Democratico è, per sua natura, un partito di massa e non di nicchia ideologica; per questo le identità culturali e individuali di chi ne fa parte sono necessariamente diversificate. Ma il PD è anche l'unico partito ad aver messo nero su bianco i confini culturali e valoriali nel quale devono riconoscersi i propri aderenti.
Manifesto dei valori del PD
Questo ne fa un partito di sinistra? Ognuno può valutarlo come vuole, ma il PD è questo e non la macchietta che qualcuno cerca di dipingere.
Per me, ma è un giudizio personale, è l'unico partito di sinistra esistente in Italia, gli altri sono tutti gruppi di testimonianza. Ed è per questo che vi milito sentendomi perfettamente coerente con la mia cultura politica di fondo e la mia visione marxista della società.
Vanni Sandro- Messaggi : 689
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Re: Il flop del M5S
Bessarione13 ha scritto:
Fare i finti tonti, cambiar discorso quando non si sa cosa dire, distorcere quello che l'altro dice, affermare una cosa per poi dire il suo contrario ecc. sono artifici - stantii già quando avevo i calzoni corti - che non rendono possibile nessun tipo di discussione che abbia un qualche interesse; ed infatti non ho intenzione di ulteriormente interloquire con chi continui ad usarli.
Ieri sera sul tardi ti ho risposto, ma non vedo pubblicato il post: forse mi sono confuso e ho sbagliato nell'invio?
CiRom- Moderatore
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Re: Il flop del M5S
temo di si: è successo anche a me qualche volta e credo (ma potrei sbagliarmi) dipenda dalla mancata conferma all'invio che il sistema richiede quando, nel mentre si componeva il proprio messaggio, nel 3d è stato postato qualcosa da altri.Raskol ha scritto:
Ieri sera sul tardi ti ho risposto, ma non vedo pubblicato il post: forse mi sono confuso e ho sbagliato nell'invio?
Ospite- Ospite
Re: Il flop del M5S
In Europa, ma anche negli Stati Uniti, il novantotto per cento delle persone appartengono a classi povere (dal dieci al venti per cento) ed alla classe media, di cui un dieci per cento può considerarsi, medio-alta. I capitalisti sono meno del due per cento. Alla classe medio alta appartengono anche quegli imprenditori della media e piccola impresa che impegnano tutti i loro capitali nella manifattura ed insieme a operai ed impiegati producono quei beni manifatturieri, agricoli e del terziario più o meno avanzato che rappresentano la nostra vera ricchezza.
Se di sinistra fossero solo gli operai salariati dell'industria, sarebbero a mala pena otto milioni, con le loro famiglie, di cui tre milioni sarebbero anche privi di una parte di diritti civili, trattandosi di stranieri. E poi vi sarebbero i salariati contadini, tutti esclusivamente immigrati, anche loro privi di diritti civili.
Credo che sia per questo che sia difficile parlare di sinistra nei termini tradizionali, come nel tempo in cui gli operai e gli impiegati di bassa forza, nel nostro paese superavano i ventidue milioni. Oggi, a dividersi in destra e sinistra è quel terziario delle partiti IVA che è diventato maggioranza sociale, insieme alle categorie del pubblico impiego della burocrazia, e delle tre o ci cinque armi che si vogliano considerare.
Inoltre, se facciamo la lista delle rivendicazioni che i movimenti di sinistra ponevano alla fine del secolo diciannovesimo, si può considerare che tutto sia stato conquistato, e non solo per le lotte politiche, che di certo hanno aiutato, ma per una trasformazione imprevedibile della società che ha visto la trasformazione dei salariati in consumatori, specie in ragione di quell'aumento di produttività che ha portato ad una forte riduzione del tempo di lavoro. E quel progresso c'è stato ovunque ci sia stata industria, in Cile, come in India o in Europa e negli Stati Uniti. Adesso che siamo in un momento in cui lo sviluppo della società è giunto nella sua parte matura, e che abbiamo scoperto quanto sia invariante lo sviluppo delle società, persino in rapporto alla tipologia dei regimi politici, scopriamo che non c'è più la destra e la sinistra. Non vi dico benvenuti nel mondo della realtà, perché ha ragione Adam nel considerare relativo quel principio discriminante, che può ancora mantenere il suo valore. Oggi, nel mondo sviluppato (è cosa diversa nel mondo in cui non vi siano analoghe forme di sviluppo), è di sinistra chi si rifà a teorie keynesiane e simili, mentre è di destra chi propugna politiche reganiane. Per brevità non sto a fare esempi, ma sarebbe inconcepibile pensare a soluzioni staliniste o maoiste per il governo dello stato, e se a sinistra vi sono ancora partiti operaisti, questi possono prevalere sull'orlo di vicende che portano alla chiusura degli stabilimenti, e che per conseguenza tolgono persino significato al loro lavoro organizzativo.
Il nocciolo della questione è in quei percentili della classe media, che sotto il profilo di una ideologia di classe hanno si idee di destra e di sinistra, ma contro lo stesso materialismo storico che li vorrebbe molto più simili di quanto loro credano di essere.
Il fenomeno grillo, interviene proprio in presenza di una tale omologazione in forma subdola, negando la politica per negare lo stato. Se i Tea-Party reganianamente dicono che lo Stato non è la soluzione del problema, ma è il problema, loro, per evitare l'accusa di essere reganiani, dicono che la Politica è il problema - la cattiva politica ovviamente - peccato che ci sia solo cattiva politica. Ma il corto circuito sul Parlamento, sul Governo e sullo stato è immediato. In pratica, con parole di sinistra operano di fatto una politica liberista di destra, ed in questo marasma, e nel momento più basso della crisi economica, hanno successo. Ovviamente, quella che ho definito rivoluzione culturale della Banda dei Quattro (Grillo, Casaleggio, Travaglio, Santoro) è l'espressione rappresentativa, lo strumento operativo, di quel movimento (che si nasconde nella stampa, dal Giornale al Corriere della Sera), che ha la finalità di scalzare la Politica, proprio per distruggere lo stato democratico, che per il tea-Party e per Regan, rappresentavano il vero problema. E tale è stato il loro successo nell'influenzare larghi strati dell'opinione pubblica, che ancora oggi, Obama non riesce a chiudere Guantanamo, e non riesce ad impedire che centinaia di milioni di americani, ma anche di europei vengano spiati attraverso Microsoft, Google e simili. Di sicuro, proprio per questi richiami, questo stesso scritto verrà analizzato elettronicamente in automatico e diverrà oggetto di valutazione. Vi ricordate delle voci che dicevano che gli USA appoggiavano il movimento Cinque Stelle? Se mettiamo assieme DataGate e quella notizia, si può essere sicuri che il Blog di grillo è stato oggetto di studi approfonditi da parte della Nsa (altra parola filtro che farà scattare l'allarme), e per gli USA, governi deboli in Europa sono preferibili a governi forti, perché facilitano la loro influenza ed il loro controllo. Ecco che allora può essere verosimile che gli USA ritengano Grillo un personaggio che lavori per i loro interessi, ancorché per se stesso, ed anche se Grillo non avesse neppure messo tutto ciò in conto.
Per essere appena tornato dopo essermi bagnato Riserva dello Zingaro nel Golfo di Castellammare, penso che per questo argomento, quanto detto, basti.
Se di sinistra fossero solo gli operai salariati dell'industria, sarebbero a mala pena otto milioni, con le loro famiglie, di cui tre milioni sarebbero anche privi di una parte di diritti civili, trattandosi di stranieri. E poi vi sarebbero i salariati contadini, tutti esclusivamente immigrati, anche loro privi di diritti civili.
Credo che sia per questo che sia difficile parlare di sinistra nei termini tradizionali, come nel tempo in cui gli operai e gli impiegati di bassa forza, nel nostro paese superavano i ventidue milioni. Oggi, a dividersi in destra e sinistra è quel terziario delle partiti IVA che è diventato maggioranza sociale, insieme alle categorie del pubblico impiego della burocrazia, e delle tre o ci cinque armi che si vogliano considerare.
Inoltre, se facciamo la lista delle rivendicazioni che i movimenti di sinistra ponevano alla fine del secolo diciannovesimo, si può considerare che tutto sia stato conquistato, e non solo per le lotte politiche, che di certo hanno aiutato, ma per una trasformazione imprevedibile della società che ha visto la trasformazione dei salariati in consumatori, specie in ragione di quell'aumento di produttività che ha portato ad una forte riduzione del tempo di lavoro. E quel progresso c'è stato ovunque ci sia stata industria, in Cile, come in India o in Europa e negli Stati Uniti. Adesso che siamo in un momento in cui lo sviluppo della società è giunto nella sua parte matura, e che abbiamo scoperto quanto sia invariante lo sviluppo delle società, persino in rapporto alla tipologia dei regimi politici, scopriamo che non c'è più la destra e la sinistra. Non vi dico benvenuti nel mondo della realtà, perché ha ragione Adam nel considerare relativo quel principio discriminante, che può ancora mantenere il suo valore. Oggi, nel mondo sviluppato (è cosa diversa nel mondo in cui non vi siano analoghe forme di sviluppo), è di sinistra chi si rifà a teorie keynesiane e simili, mentre è di destra chi propugna politiche reganiane. Per brevità non sto a fare esempi, ma sarebbe inconcepibile pensare a soluzioni staliniste o maoiste per il governo dello stato, e se a sinistra vi sono ancora partiti operaisti, questi possono prevalere sull'orlo di vicende che portano alla chiusura degli stabilimenti, e che per conseguenza tolgono persino significato al loro lavoro organizzativo.
Il nocciolo della questione è in quei percentili della classe media, che sotto il profilo di una ideologia di classe hanno si idee di destra e di sinistra, ma contro lo stesso materialismo storico che li vorrebbe molto più simili di quanto loro credano di essere.
Il fenomeno grillo, interviene proprio in presenza di una tale omologazione in forma subdola, negando la politica per negare lo stato. Se i Tea-Party reganianamente dicono che lo Stato non è la soluzione del problema, ma è il problema, loro, per evitare l'accusa di essere reganiani, dicono che la Politica è il problema - la cattiva politica ovviamente - peccato che ci sia solo cattiva politica. Ma il corto circuito sul Parlamento, sul Governo e sullo stato è immediato. In pratica, con parole di sinistra operano di fatto una politica liberista di destra, ed in questo marasma, e nel momento più basso della crisi economica, hanno successo. Ovviamente, quella che ho definito rivoluzione culturale della Banda dei Quattro (Grillo, Casaleggio, Travaglio, Santoro) è l'espressione rappresentativa, lo strumento operativo, di quel movimento (che si nasconde nella stampa, dal Giornale al Corriere della Sera), che ha la finalità di scalzare la Politica, proprio per distruggere lo stato democratico, che per il tea-Party e per Regan, rappresentavano il vero problema. E tale è stato il loro successo nell'influenzare larghi strati dell'opinione pubblica, che ancora oggi, Obama non riesce a chiudere Guantanamo, e non riesce ad impedire che centinaia di milioni di americani, ma anche di europei vengano spiati attraverso Microsoft, Google e simili. Di sicuro, proprio per questi richiami, questo stesso scritto verrà analizzato elettronicamente in automatico e diverrà oggetto di valutazione. Vi ricordate delle voci che dicevano che gli USA appoggiavano il movimento Cinque Stelle? Se mettiamo assieme DataGate e quella notizia, si può essere sicuri che il Blog di grillo è stato oggetto di studi approfonditi da parte della Nsa (altra parola filtro che farà scattare l'allarme), e per gli USA, governi deboli in Europa sono preferibili a governi forti, perché facilitano la loro influenza ed il loro controllo. Ecco che allora può essere verosimile che gli USA ritengano Grillo un personaggio che lavori per i loro interessi, ancorché per se stesso, ed anche se Grillo non avesse neppure messo tutto ciò in conto.
Per essere appena tornato dopo essermi bagnato Riserva dello Zingaro nel Golfo di Castellammare, penso che per questo argomento, quanto detto, basti.
einrix- Messaggi : 10584
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Re: Il flop del M5S
Basta, basta!einrix ha scritto:...Per essere appena tornato dopo essermi bagnato Riserva dello Zingaro nel Golfo di Castellammare, penso che per questo argomento, quanto detto, basti.
P.S. se cancelli il contenuto del primo intervento e/o chiedi all'amm.ne di eliminarlo del tutto forse la leggibilità del 3d ne esce meno danneggiata
Ospite- Ospite
Re: Il flop del M5S
Penso che dobbiamo sfrondarci da tutte quelle retroculture di appartenenza (ex Pci, ex Dc, etc) per fondare un vero partito di sinistra e riformista per fare le riforme una volta e basta, che possano incidere su medio e lungo tempo. Le riforme sembrano non finire mai. Ognuno le intende come vuole. I renziani, i turchi, i veltroniani, dalemiani etc devono scomparire!!! Ovviamente non possono scomparire le idee e i diversi modi di pensare,i confronti da cui devono scaturire sintesi che vengono portate avanti da "tutti".

Tarzan- Messaggi : 222
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Re: Il flop del M5S
La Sicilia aveva creato il fenomeno Grillo.La Sicilia ha completamente distrutto Grillo.A Catania Grillo è passato da 30 per cento al 3 per cento,un risultato clamoroso.Un fallimento totale.Comunque Grillo è contento,ha vinto a Assemini.
freg53- Messaggi : 397
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Re: Il flop del M5S
a Leonforte c'erano 5.000 persone al comizio di Grillo,i voti sono stati solo 600.grillo è ancora visto come un comico.
freg53- Messaggi : 397
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Re: Il flop del M5S
Per le tragedie rivolgersi a Bersani...
Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: Il flop del M5S
Avviso Urgente:
SCUSATE, SENTO DIRE CHE LA VITTORIA DEL PD ERA SCONTATA PERCHE' E' RADICATO SUL TERRITORIO, E' AVVANTAGGIATO NELLE AMMINISTRATIVE, ECC. ECC. IO PERO' UNA VITTORIA COSI' SCHIACCIANTE NON ME LA RICORDO. NON SARA' CHE LA GENTE HA CAPITO CHE CI SIAMO RIMASTI SOLO NOI?
SCUSATE, SENTO DIRE CHE LA VITTORIA DEL PD ERA SCONTATA PERCHE' E' RADICATO SUL TERRITORIO, E' AVVANTAGGIATO NELLE AMMINISTRATIVE, ECC. ECC. IO PERO' UNA VITTORIA COSI' SCHIACCIANTE NON ME LA RICORDO. NON SARA' CHE LA GENTE HA CAPITO CHE CI SIAMO RIMASTI SOLO NOI?
Tarzan- Messaggi : 222
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Re: Il flop del M5S

Sarà sicuramente un falso, ma è bellissimo, meglio di un qualunque messaggio originale.
:cami: :cami:
Tarzan- Messaggi : 222
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Re: Il flop del M5S
e allora, no... su wikipedia ieri sera c'era scritto questo


Guya- La Pasionaria
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Re: Il flop del M5S
Ma si può fare una figura da pirla come quella fatta dall'Unità e dai piddini che ancora insistono sul Vesuvio? Il bello è che parlano di ignoranza degli altri...



Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: Il flop del M5S
C'è voluta la lente d'ingrandimento, ma la verità è che in Abruzzo fanno gli scongiuri per evitare un Vesuvio aprutino...dopo il terremoto.Guya ha scritto:
e allora, no... su wikipedia ieri sera c'era scritto questo
Tarzan- Messaggi : 222
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Re: Il flop del M5S
Mai stato a Pomezia, e che cosa sia devo proprio vederlo su di un Atlante. Ai miei tempi, quando si studiava geografia si mandavano a memoria solo le province, i monti e i fiumi. Senza contare che se qualcuno mi dicesse che Pomezia è in Abruzzo gli crederei - pur con la riserva della verifica - se a dirlo fosse Adam, ma dubiterei fortemente se ad affermarlo fosse Montalbano.
Allo stesso modo, non avendo seguito di fino queste elezioni amministrative, dubito del titolo del Fatto Quotidiano, quasi fosse il Fatto Montalbano, quando scrive: "Movimento 5 Stelle vince due ballottaggi su tre. Conquistate Pomezia e Assemini". E faccio male, perché la notizia è completamente vera.
E' vero che i grillini hanno fatto lo spareggio in tre comuni ed hanno sbaragliato gli avversari per due a uno.
Visto che però ho sentito che lo spareggio si è fatto in un sacco di comuni, non capisco in cosa consista la notizia. Forse il titolo corretto avrebbe dovuto essere: "Su alcune decine di comuni il M5S va al ballottaggio in tre e vince in due".
Certo, non suona bene, non vibra con il cuore ed il petto del grillino doc; meglio l'altro titolo: "Movimento 5 Stelle vince due ballottaggi su tre. Conquistate Pomezia e Assemini".
E vai col liscio!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/10/m5s-vince-due-ballottaggi-su-tre/621923/
Allo stesso modo, non avendo seguito di fino queste elezioni amministrative, dubito del titolo del Fatto Quotidiano, quasi fosse il Fatto Montalbano, quando scrive: "Movimento 5 Stelle vince due ballottaggi su tre. Conquistate Pomezia e Assemini". E faccio male, perché la notizia è completamente vera.
E' vero che i grillini hanno fatto lo spareggio in tre comuni ed hanno sbaragliato gli avversari per due a uno.
Visto che però ho sentito che lo spareggio si è fatto in un sacco di comuni, non capisco in cosa consista la notizia. Forse il titolo corretto avrebbe dovuto essere: "Su alcune decine di comuni il M5S va al ballottaggio in tre e vince in due".
Certo, non suona bene, non vibra con il cuore ed il petto del grillino doc; meglio l'altro titolo: "Movimento 5 Stelle vince due ballottaggi su tre. Conquistate Pomezia e Assemini".
E vai col liscio!
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einrix- Messaggi : 10584
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Re: Il flop del M5S
einrix ha scritto:
Visto che però ho sentito che lo spareggio si è fatto in un sacco di comuni, non capisco in cosa consista la notizia. Forse il titolo corretto avrebbe dovuto essere: "Su alcune decine di comuni il M5S va al ballottaggio in tre e vince in due".
Certo, non suona bene, non vibra con il cuore ed il petto del grillino doc; meglio l'altro titolo: "Movimento 5 Stelle vince due ballottaggi su tre. Conquistate Pomezia e Assemini".
E vai col liscio!
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Se non sbaglio i comuni erano svariate centinaia, scrivere che sono andati al ballottaggio solo in tre per IlFattoQuotidiano sarebbe stato un problema, specialmente per Travaglio.
Non è un flop, ma un vero disastro però non bisogna dirlo.
Shaka_Zulu- Messaggi : 452
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Re: Il flop del M5S
Montalbano ha scritto:Ma si può fare una figura da pirla come quella fatta dall'Unità e dai piddini che ancora insistono sul Vesuvio? Il bello è che parlano di ignoranza degli altri...
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ma la tua è una fissazione, cazzo! Ma riesci di notte a dormire senza sognare il PD e i piddini? Ho hai gli incubi? E rilassati, ogni tanto...........................prova a pensare ad altro, che ne so, al fascismo che insomma ha fatto anche buone cose, a Hitler che voleva solo la razza ariana senza sapere nemmeno che gli Arii non erano biondi occhi azzurri ma scuri di pelle e neri di capelli. Cambia, cazzo, almeno di tanto in tanto.......
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Il flop del M5S
einrix ha scritto:Mai stato a Pomezia, e che cosa sia devo proprio vederlo su di un Atlante. Ai miei tempi, quando si studiava geografia si mandavano a memoria solo le province, i monti e i fiumi. Senza contare che se qualcuno mi dicesse che Pomezia è in Abruzzo gli crederei - pur con la riserva della verifica - se a dirlo fosse Adam, ma dubiterei fortemente se ad affermarlo fosse Montalbano.
Allo stesso modo, non avendo seguito di fino queste elezioni amministrative, dubito del titolo del Fatto Quotidiano, quasi fosse il Fatto Montalbano, quando scrive: "Movimento 5 Stelle vince due ballottaggi su tre. Conquistate Pomezia e Assemini". E faccio male, perché la notizia è completamente vera.
E' vero che i grillini hanno fatto lo spareggio in tre comuni ed hanno sbaragliato gli avversari per due a uno.
Visto che però ho sentito che lo spareggio si è fatto in un sacco di comuni, non capisco in cosa consista la notizia. Forse il titolo corretto avrebbe dovuto essere: "Su alcune decine di comuni il M5S va al ballottaggio in tre e vince in due".
Certo, non suona bene, non vibra con il cuore ed il petto del grillino doc; meglio l'altro titolo: "Movimento 5 Stelle vince due ballottaggi su tre. Conquistate Pomezia e Assemini".
E vai col liscio!
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Pomezia? Una costruzione artificiale della Cassa del Mezzogiorno.
cireno- Messaggi : 1510
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