#MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
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cireno
Montalbano
Guya
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#MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Ormai è chiaro come il sole che il PD, partito, nulla c'entra con i suoi elettori.. o quantomeno la maggioranza dei suoi elettori. Perchè, chiedo ai piddini, continuare a difendere le poltrone delle "alte sfere" pur constatando che è completamente dissociato da essi ?
E così seguono le Assemblee nazionali di Prato e di Bologna, quest’ultima conclusa con una richiesta di incontro ad Epifani. Ma ancora una volta il partito si dimostra sordo alle richieste del suo popolo.
[b style="line-height: 1.3em;"]Renzo Russo – Promotore OccupyPd[/b]
#MOBBASTA, è questo il nuovo grido dei militanti del Partito Democratico. Dal Piemonte alla Calabria, dal Veneto alla Campania passando per l’Emilia, la Toscana, il Lazio e la Puglia.
E’ la nuova forma di protesta portata avanti da militanti e dai simpatizzanti del PD riuniti nella rete nazionale di OccupyPd, un movimento spontaneo della base, nato durante l’elezione del Presidente della Repubblica.
In quei giorni diversi circoli del Partito Democratico spontaneamente hanno dato vita ad occupazioni simboliche delle sedi in segno di protesta verso la dirigenza nazionale. “Siamo più di 101” era lo slogan di quei giorni.
Un chiaro riferimento ai 101 franchi tiratori che, nel segreto dell’urna, non votando Romano Prodi a Presidente della Repubblica così come deciso all’unanimità nell’assemblea dei Grandi Elettori appartenenti al Pd, hanno di fatto ucciso il Partito Democratico.
La questione dell’elezione del Presidente della Repubblica ha fatto uscire fuori tutte le contraddizioni del Partito Democratico.
Un partito di capi corrente slegato dalla propria base. Mentre la maggioranza degli iscritti e degli elettori chiedeva a gran voce un Presidente garante della Costituzione e dell’Unità Nazionale così come sancito dall’art.87 Cost., i capi corrente del Pd, senza una chiara visione politica ma con il solo intento di salvaguardare il loro posto al sole, passavano in poche ore da un Presidente per le intese con il PDL sulle riforme istituzionali (Marini) ad un Presidente odiato dal centrodestra (Prodi) per poi riconfermare Napolitano per un secondo mandato.
Una cosa mai successa nella storia della Repubblica Italiana.
E proprio in quelle ore i militanti si riunivano in assemblea nei circoli occupati, perché, si sa, i militanti del PD a differenza dei loro dirigenti, amano la discussione, amano il confronto.
E proprio dal confronto OccupyPd cerca di trasformare la protesta in proposta.
Più di 101 militanti provenienti da tutt’Italia si danno appuntamento l’11 Maggio con tanto di maglietta e volantini alla Nuova Fiera di Roma dove si tiene l’Assemblea Nazionale del partito, quella che elegge Epifani segretario. Reset della classe dirigente, congresso aperto e chiarezza sui tempi e gli obiettivi del governo Letta-Alfano.
Queste le richieste principali di OccupyPd ai membri dell’Assemblea nazionale del Partito. Ma il partito è sordo. E così nei giorni successivi il nuovo segretario Epifani nomina una segreteria old style, si ritorna a parlare di congresso chiuso riservato ai soli iscritti, e i tempi e gli obiettivi del governo vengono dettati da Berlusconi e dai suoi problemi giudiziari.
Ma OccupyPd va avanti nella speranza di poter cambiare davvero il Partito Democratico.
E così seguono le Assemblee nazionali di Prato e di Bologna, quest’ultima conclusa con una richiesta di incontro ad Epifani. Ma ancora una volta il partito si dimostra sordo alle richieste del suo popolo.
Molti dirigenti nazionali cercano di minimizzare questo movimento, alcuni ne parlano come se OccupyPd fosse l’avversario principale del Pd non capendo che non si tratta altro che di iscritti, militanti, dirigenti di periferia, non si tratta altro che del popolo del Pd, di quel popolo che è l’essenza stessa del Partito.
Da li una serie di scelte incomprensibili per i militanti del partito.
Il mancato appoggio alla mozione del vicepresidente della Camera Giachetti per l’abolizione del Porcellum e il ritorno al Mattarellum, la questione relativa all’acquisto degli aerei da guerra F-35, la sospensione dei lavori delle Camere in segno di protesta, perché di questo si è trattato, contro i giudici della Cassazione, fino ad arrivare a due giorni fa quando il Pd ha votato contro la sfiducia al Ministro Alfano presentata da SEL e M5S e ha minacciato espulsioni nei confronti dei tre ribelli che non hanno partecipato al voto in pieno dissenso con il resto del gruppo.
#MOBBASTA. Ora è davvero troppo.
Cos’altro devono sopportare i militanti del Partito Democratico?
Fino a che punto il Pd deve rinnegare sé stesso in nome della (falsa) responsabilità?
E così, dopo una riunione notturna su Skype, gli attivisti di OccupyPd decidono di intraprendere una nuova iniziativa nazionale. A qualcuno viene in mente quanto scritto nell’appello di appartenenza al centrosinistra sottoposto agli elettori delle primarie di Novembre.
Quell’appello strappato ormai in più occasioni dalla dirigenza nazionale del partito.
Allora si decide di attaccare in un caldo weekend di Luglio quell’appello ormai strappato, quel documento che per gli elettori rappresentava un vero e proprio contratto, alle sedi dei circoli di tutt’Italia e di lanciare l’hashtag #mobbasta.
La mobilitazione diventa subito molto forte.
In pochi minuti #mobbasta diventa trend topic su Twitter.
Centinaia di foto pubblicate da ogni parte d’Italia.
I principali siti di informazione e testate giornalistiche nazionali parlano dell’iniziativa. Il plauso arriva da più parti.
Pare che OccupyPd sia riuscito nel proprio intento: far capire ai cittadini italiani che un altro Pd ancora è possibile.
Ma ecco che arriva la dichiarazione del “big” di turno: “Bisogna rinviare il congresso!”.
E si. “Altrimenti cade il governo”.
Il ritornello ormai è sempre quello. Sono mesi ormai che il Pd rinuncia al proprio ruolo, alle proprie politiche, alla propria storia, al proprio popolo.
Altrimenti il governo cade.
Altrimenti qualche poltrona salta.
Altrimenti le postazioni di potere vengono meno.
Altrimenti il Fioroni di turno non ha più il suo minuto di gloria settimanale sulla stampa.
Il congresso si deve celebrare. Subito. Senza ulteriori rinvii.
Con primarie aperte agli iscritti ma anche ai tanti cittadini che si rivedono nel centrosinistra.
Perché oggi c’è la necessità di rifondare il Partito Democratico.
E il confronto deve riguardare sicuramente l’identità del partito, sicuramente la sua visione della società, sicuramente la situazione politica nazionale ed europea attuale.
Si, proprio come accade in un partito normale in una democrazia normale.
[b style="line-height: 1.3em;"]Renzo Russo – Promotore OccupyPd[/b]
Guya- La Pasionaria
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Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Mobbasta lo hanno detto i tanti che se ne sono andati dal pd. L'ho detto io e insieme a me altri milioni di persone. Le operazioni come mobbasta e occupypd lasciano il tempo che trovano e servono solo a far pensare che il pd sia riformabile, del tutto erroneamente. E non escludo che siano eterodirette proprio a questo scopo. I signori Civati e Puppato, se vogliono dire veramente basta, escano dal pd, si mettano in gioco invece di tenersi strette le poltrone. Altrimenti l'operazione al massimo assomiglia a Mo' Pasta...
Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Guya hai trovato il pieno appoggio di Montalbano. Ora se insisti arriverà anche quello di Rossoverde, magari anche quello di Bastiano,e certamente quello di Amiter. Hai fatto strike.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
capisco..
e quindi, ovviamente, vanno tutti contromano..
e quindi, ovviamente, vanno tutti contromano..
Guya- La Pasionaria
- Messaggi : 2071
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Età : 110
Località : Genova
Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Non ho letto niente, ma l'idea mi piace... pensate che stavo per fare un blog il cui titolo sarebbe stato emmòbasta Preceduto!
Bastiano.B.Bucci- Messaggi : 133
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Dalli all'untore...cireno ha scritto:Guya hai trovato il pieno appoggio di Montalbano. Ora se insisti arriverà anche quello di Rossoverde, magari anche quello di Bastiano,e certamente quello di Amiter. Hai fatto strike.
:lol!:
Montalbano- Messaggi : 1137
Data d'iscrizione : 30.04.13
Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Non so se il PD sia emendabile o riformabile, sinceramente non essendo mai stato iscritto, e nemmeno molto vicino, è un problema che non mi sono mai posto. Però sinceramente, a parte Puppato e Civati, non riesco ad esempio a capire il ruolo che si è scelto Fabrizio Barca. Gira l'Italia visitando tutte le sedi, dicendo cose importanti sull'architettura che dovrebbe avere un partito della sinistra, poi non si capisce come voglia perseguire certe finalità. Dice che non si presenterà per la segreteria, ed allora che farà, l'ala sinistra di un partito egemonizzato da Renzi? E' il sempiterno timore di spaccare che ha accompagnato ad esempio anche Cofferati, quando avrebbe potuto farlo con risultati sicuramente soddisfacenti, e si limitò a fare il sindaco di Bologna (giocandosi la residua credibilità politica).
Certo non è una bella prospettiva quella di fondare l'ennesimo "partito della sinistra", però anche l'ipotesi di poter far sterzare verso una direzione progressista quel baraccone abborracciato che è l'attuale PD sembra un'impresa altrettanto disperata.
Sinceramente confesso che quando si sono riuniti a Bologna Landini, Barca, Cofferati, Revelli, Rodotà (che non avendo potuto esserci ha inviato un messaggio) un po' ci avevo sperato, anche per i contenuti critici che erano venuti fuori, ma già alla successiva manifestazione della Fiom di Roma sembrava tutto rientrato.
Ho la sensazione che tutti stiano aspettando il congresso del PD, che però non si capisce che senso possa avere, se poi ci saranno primarie aperte dove trionferà Renzi votato da gente che mai ha votato e mai voterà PD...
Certo non è una bella prospettiva quella di fondare l'ennesimo "partito della sinistra", però anche l'ipotesi di poter far sterzare verso una direzione progressista quel baraccone abborracciato che è l'attuale PD sembra un'impresa altrettanto disperata.
Sinceramente confesso che quando si sono riuniti a Bologna Landini, Barca, Cofferati, Revelli, Rodotà (che non avendo potuto esserci ha inviato un messaggio) un po' ci avevo sperato, anche per i contenuti critici che erano venuti fuori, ma già alla successiva manifestazione della Fiom di Roma sembrava tutto rientrato.
Ho la sensazione che tutti stiano aspettando il congresso del PD, che però non si capisce che senso possa avere, se poi ci saranno primarie aperte dove trionferà Renzi votato da gente che mai ha votato e mai voterà PD...
Bastiano.B.Bucci- Messaggi : 133
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Dimentichiamo le primarie aperte e ragioniamo sul Congresso, che alcuni notabili preoccupati delle conseguenze che il Congresso potrebbe avere sulle sorti del Governo, vorrebbero dilazionare (sine die, secondo loro).
Non sono un assiduo frequentatore del mio circolo per problemi fisici di relazione, ma la sensazione che ho è che la maggioranza del personale del circolo stesso è probabilmente incline a seguire le idee dei capi storici. Ma ho anche la certezza che ci sono dei movimenti, specie nei più giovani, che questa conservazione la detestano e la combattono con poche armi, ma con grande convinzione.
Occupy PD non lo ancora visto in opera, ma non mi stupirei che fosse la vera novità rivoluzionaria che l'anima del PD ha saputo coltivare, perché al di là dello establishment e ben al disopra di esso, lo spirito democratico è un valore che prescinde da ogni contingenza e che, unico nel panorama italico, è capace di queste benefiche reazioni.
Non sono un assiduo frequentatore del mio circolo per problemi fisici di relazione, ma la sensazione che ho è che la maggioranza del personale del circolo stesso è probabilmente incline a seguire le idee dei capi storici. Ma ho anche la certezza che ci sono dei movimenti, specie nei più giovani, che questa conservazione la detestano e la combattono con poche armi, ma con grande convinzione.
Occupy PD non lo ancora visto in opera, ma non mi stupirei che fosse la vera novità rivoluzionaria che l'anima del PD ha saputo coltivare, perché al di là dello establishment e ben al disopra di esso, lo spirito democratico è un valore che prescinde da ogni contingenza e che, unico nel panorama italico, è capace di queste benefiche reazioni.
Adam- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 92
Località : Roma
Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
A proposito di Mobbasta, è ancora possibile - con la situazione economica drammatica in cui ci ritroviamo - credere a proclami di stampo berlusconiano di questo genere?
Dimenticando che prima di tutto le eventuali maggiori entrate serviranno per colmare la progressiva e generale diminuzione delle entrate fiscali e, non meno secondariamente, ad abbassare il debito pubblico. Nel frattempo le tasse locali sono aumentate a dismisura ed ancor più aumenteranno, come meccanismo compensativo alla diminuzione dei trasferimenti dallo Stato e alla prevista eliminazione dell'ICI sulla prima casa.
Il resto dell'articolo:
http://www.repubblica.it/economia/2013/07/24/news/letta_chi_ha_portato_fuori_i_soldi_sappia_che_gli_conviene_riportarli-63621777/?ref=HRER1-1
"Il nostro impegno sarà di utilizzare tutte le risorse recuperate dall'evasione per abbassare la pressione fiscale"
Dimenticando che prima di tutto le eventuali maggiori entrate serviranno per colmare la progressiva e generale diminuzione delle entrate fiscali e, non meno secondariamente, ad abbassare il debito pubblico. Nel frattempo le tasse locali sono aumentate a dismisura ed ancor più aumenteranno, come meccanismo compensativo alla diminuzione dei trasferimenti dallo Stato e alla prevista eliminazione dell'ICI sulla prima casa.
Il resto dell'articolo:
http://www.repubblica.it/economia/2013/07/24/news/letta_chi_ha_portato_fuori_i_soldi_sappia_che_gli_conviene_riportarli-63621777/?ref=HRER1-1
Osservatore- Messaggi : 155
Data d'iscrizione : 01.05.13
Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Vabbè, c'è pure chi crede a Babbo Natale...
Montalbano- Messaggi : 1137
Data d'iscrizione : 30.04.13
Re: #MOBBASTA. E’ il grido di battaglia della base del Pd.
Quando arriveranno le risposte
Del Pd sulle questioni politiche dirimenti, che inutilmente chiedo da aprile a questa parte, chiarirò il mio rapporto con il governo.
Leggo (ancora) che sarei un’anima bella (chissà quanto volontaria citazione hegeliana) che dice le cose che dico (da sempre) per ragioni congressuali.
E invece le mie sono ragioni politiche, che ci sono e ci sarebbero a prescindere, e che sono maturate ai tempi dei 101 e di chi, allora come oggi, preferiva questa soluzione alle altre: quando il Pd si imporrà sulla legge elettorale? Quando il Pd chiarirà se abbasserà le tasse sul lavoro, invece di intervenire sulle tasse sul patrimonio? Quando saremo autorizzati a dire la nostra su alcune questioni serie che ai nostri elettori stanno a cuore, a cominciare dai cacciabombardieri? Quando torneremo a confrontarci con quel tema politico, che ci vede alleati con Sel dappertutto (anche dopo aver inaugurato il governissimo), sulla base di principi e modalità opposti rispetto a quelli del governo nazionale?
Nella settimana successiva alla fiducia per salvare Alfano a dispetto di ogni evidenza contraria e come se nulla fosse, prendersela con me rasenta il ridicolo. Farlo con i consueti toni di disprezzo e con i reiterati richiami all’ordine, può servire per farsi un po’ di pubblicità e farsi apprezzare dalle gerarchie ministeriali, ma non risolve certo il punto politico.
Spero, per i super-governativi che danno giudizi sprezzanti sui propri colleghi e che non si curano del disagio di milioni di elettori, che se ne rendano conto.
Perché siamo tutti un po’ stanchi di alibi e di mezze parole. Di fughe in avanti (fino al 2015 e oltre) e di passi indietro molto poco seri e onorevoli.
http://www.ciwati.it/2013/07/25/quando-arriveranno-le-risposte/
Del Pd sulle questioni politiche dirimenti, che inutilmente chiedo da aprile a questa parte, chiarirò il mio rapporto con il governo.
Leggo (ancora) che sarei un’anima bella (chissà quanto volontaria citazione hegeliana) che dice le cose che dico (da sempre) per ragioni congressuali.
E invece le mie sono ragioni politiche, che ci sono e ci sarebbero a prescindere, e che sono maturate ai tempi dei 101 e di chi, allora come oggi, preferiva questa soluzione alle altre: quando il Pd si imporrà sulla legge elettorale? Quando il Pd chiarirà se abbasserà le tasse sul lavoro, invece di intervenire sulle tasse sul patrimonio? Quando saremo autorizzati a dire la nostra su alcune questioni serie che ai nostri elettori stanno a cuore, a cominciare dai cacciabombardieri? Quando torneremo a confrontarci con quel tema politico, che ci vede alleati con Sel dappertutto (anche dopo aver inaugurato il governissimo), sulla base di principi e modalità opposti rispetto a quelli del governo nazionale?
Nella settimana successiva alla fiducia per salvare Alfano a dispetto di ogni evidenza contraria e come se nulla fosse, prendersela con me rasenta il ridicolo. Farlo con i consueti toni di disprezzo e con i reiterati richiami all’ordine, può servire per farsi un po’ di pubblicità e farsi apprezzare dalle gerarchie ministeriali, ma non risolve certo il punto politico.
Spero, per i super-governativi che danno giudizi sprezzanti sui propri colleghi e che non si curano del disagio di milioni di elettori, che se ne rendano conto.
Perché siamo tutti un po’ stanchi di alibi e di mezze parole. Di fughe in avanti (fino al 2015 e oltre) e di passi indietro molto poco seri e onorevoli.
http://www.ciwati.it/2013/07/25/quando-arriveranno-le-risposte/
flaviomob- Messaggi : 63
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