Un governo che comincia molto male.

Il diavolo è nei dettagli, si usa dire: è vero, anche se un ministero non è esattamente un dettaglio.
La signora Guidi al Ministero delle attività produttive, con giurisdizione alle Comunicazioni, è un pessimo inizio.
Per non parlare dell'occasione persa (solo persa?) alla Giustizia, di affidarne l'incarico a una personalità fortemente caratterizzata da un impegno legalitario, in un paese di mafie.

L'apertura di credito - estremamente piccola e per così dire imposta dalle circostanze - che ha avuto Renzi, nel breve intervallo tra la sua nomina a segretario e l'assunzione della premiership, si basava principalmente, anzi unicamente, sul suo decisionismo: la speranza di veder smossa la palude e rotti gli schemi asfittici e consolidati della ritualità, dietro i quali si nascondono inciuci innominabili.
In poche settimane abbiamo avuto le "profonde sintonie" con Berlusconi e un decisionismo che si è manifestato unicamente contro le varie anime del PD, azzerando totalmente e con fastidio il minimo dibattito interno.
Quanto estese fossero le sintonie con Berlusconi-Verdini lo possiamo intuire proprio, concretamente, dal ministero affidato alla Guidi - in attesa di altri indizi, che certamente arriveranno.

Il tutto, mentre analisti ed editorialisti sono impegnati a osservare il giovanotto che parla al Senato con la mano in tasca, e fa il discorso a braccio, o ha le occhiaie dell'insonnia, o usa le stesse metafore già sperimentate il mese prima.

E pensare che certe cose le sapevamo anche qualche settimana fa.

Ad ogni modo, ormai è fatta. Letta aveva ormai rallentato, e come diversivo Renzi va molto bene.

E poi, ottima notizia è che con l'eccezione di Fioroni, tutto il PD ha votato per l'adesione al PSE che ha aggiunto la parola "democratico" tra quelle che lo caratterizzano e lo identificano.

Con Bersani sono d'accordo col dire che Renzi ha fatto il furbetto ed ha scalato la segreteria per scalare il governo, e sono daccordo con D'Alema che dice più o meno le stesse cose e come Bersani, adesso dice: diamogli una mano per il paese, perché se no questo non sa neppure dove andare.

Mi sono commosso con Civati che sfoglia la margherita e che per un petalo decide di votare la fiducia a Renzi.
Che mondo di dettagli, con le travi che volano in tutte le direzioni.

processo alle intenzioni.la delega alle comunicazioni è stata assegnata a Giacomelli.

freg53 ha scritto:processo alle intenzioni.la delega alle comunicazioni è stata assegnata a Giacomelli.

La signora Guidi non è un'intenzione, ma un ministro in carica.
Le "deleghe" sono appunto deleghe, non titolarità.
Vent'anni di cazzate, in materia, ancora non ti bastano?

Rom ha scritto:

La signora Guidi non è un'intenzione, ma un ministro in carica.
Le "deleghe" sono appunto deleghe, non titolarità.
Vent'anni di cazzate, in materia, ancora non ti bastano?

scusa,non vorrei essere pignolo,ma sei stato tu a dare per acquisita la posizione della guidi alle comunicazioni.giacomelli riferirà direttamente al pdc e non certo alla guidi.

freg53 ha scritto:scusa,non vorrei essere pignolo,ma sei stato tu a dare per acquisita la posizione della guidi alle comunicazioni.giacomelli riferirà direttamente al pdc e non certo alla guidi.

"Riferirà", in che veste?
E la Guidi sarà esautorata?
Perché tutti questi bizantinismi?
Sono una pezza che serve a coprire un buco?
Era necessario fare questo buco?
E la questione Giustizia?
Noi non stiamo, per ora, parlando di cuiò che succederà, ma di quello che è già successo: le nomine, che già da sole significano qualcosa, visto che tra sessanta milioni di italiani si sono andati a scegliere, per certi ruoli, personaggi assai discutibili per il loro curriculum.