La cultura è labile come la memoria?
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La cultura è labile come la memoria?
Labile è la memoria!
Il 27 aprile 1937 moriva Antonio Gramsci: aveva 46 anni. La cultura occupa un posto centrale nell'esperienza vissuta e nel pensiero di Gramsci. Lo voglio ricordare riportando alcuni brani di un articolo che scrisse quando aveva 25 anni. "Bisogna smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo è visto sotto forma di recipiente da stivare di dati empirici, di fatti bruti e sconnessi. Questa forma di cultura è dannosa perché serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità...Serve a creare quel certo intellettualismo bolso e incolore che ha partorito tutta una caterva di presuntuosi e di vaneggiatori, più deleteri per la vita sociale di quanto siano i microbi della tubercolosi. (...) La cultura è una cosa ben diversa. E' organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. (...) Conoscere se stessi vuol dire essere se stessi, vuol dire essere padroni di se stessi, distinguersi, uscire fuori dal caos, essere un elemento di ordine, ma del proprio ordine e della propria disciplina ad un ideale. E non si può ottenere ciò se non si conoscono anche gli altri, la loro storia, il susseguirsi degli sforzi che essi hanno fatto per essere ciò che sono." (Antonio Gramsci "Socialismo e cultura" Il Grido del Popolo, 29 gennaio 1916).
Il 27 aprile 1937 moriva Antonio Gramsci: aveva 46 anni. La cultura occupa un posto centrale nell'esperienza vissuta e nel pensiero di Gramsci. Lo voglio ricordare riportando alcuni brani di un articolo che scrisse quando aveva 25 anni. "Bisogna smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo è visto sotto forma di recipiente da stivare di dati empirici, di fatti bruti e sconnessi. Questa forma di cultura è dannosa perché serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità...Serve a creare quel certo intellettualismo bolso e incolore che ha partorito tutta una caterva di presuntuosi e di vaneggiatori, più deleteri per la vita sociale di quanto siano i microbi della tubercolosi. (...) La cultura è una cosa ben diversa. E' organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. (...) Conoscere se stessi vuol dire essere se stessi, vuol dire essere padroni di se stessi, distinguersi, uscire fuori dal caos, essere un elemento di ordine, ma del proprio ordine e della propria disciplina ad un ideale. E non si può ottenere ciò se non si conoscono anche gli altri, la loro storia, il susseguirsi degli sforzi che essi hanno fatto per essere ciò che sono." (Antonio Gramsci "Socialismo e cultura" Il Grido del Popolo, 29 gennaio 1916).
Tarzan- Messaggi : 222
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Re: La cultura è labile come la memoria?
Discorso molto interessante e complesso che riguarda non solo l'episteme, ma anche l'etica. In prima approssimazione sono convinto delle cose che scrive questo Gramsci, ed anche l'esperienza mi dice che abbia ragione.
..."Conoscere se stessi vuol dire essere se stessi", mi fa venire in mente quella risposta di Democrito a chi gli chiedeva cosa fosse l'uomo: - l'uomo è quello che sa - fu la sua risposta.
..."Conoscere se stessi vuol dire essere se stessi", mi fa venire in mente quella risposta di Democrito a chi gli chiedeva cosa fosse l'uomo: - l'uomo è quello che sa - fu la sua risposta.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La cultura è labile come la memoria?
Antonio Gramsci morì 77 anni or sono, alle 4,10 del 27 aprile 1937. Aveva 46 anni. Il 28 maggio 1928 era stato condannato dal Tribunale Speciale a 20 anni, 4 mesi e 5 giorni per "attività sovversiva".
Cara mamma,
"Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo, qualunque condanna siano per darmi.
Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione.
Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perchè non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione.
.................
La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini."
Cara mamma,
"Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo, qualunque condanna siano per darmi.
Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione.
Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perchè non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione.
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La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini."
Tarzan- Messaggi : 222
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