Riuscirà mr Renzi....

E poi, caro rossoverde, il mondo non è semplice, e talvolta è molto complesso, non sempre facile da decifrare, e questo è un esempio:

http://www.repubblica.it/politica/2014/11/06/news/davide_serra_non_sono_il_lupo_della_city_chiudo_la_societ_alle_cayman_e_m_iscrivo_ai_democratici-99873272/?ref=HREC1-19

Senza fare paragoni fuori luogo, anche Marx non doveva essere un povero, per potersi laureare in quei tempi (1). Certo, poi ha scelto la povertà per combattere a favore delle sue idee politiche. per non parlare di Engels, che di fatto, aiutava molto Marx, economicamente.
La vita è fatta anche da questi personaggi eclettici, che magari ricordano cosa fossero i loro padri e i loro nonni, prima di diventare agiati e famosi.
In un mondo pieno di lupi egoisti, meglio non fare scarti grassi.

nota:
1) sua madre era la zia dei fondatori della Philips e suo nonno un rabbino di Treviri.

http://www.repubblica.it/politica/2014/11/11/news/italicum_brunetta_se_renzi_cambia_il_patto_del_nazareno_vada_avanti_da_solo-100273261/?ref=HREC1-2

Ecco, quando leggo notizie come queste, capisco il valore di Renzi nel confronto di D'Alema. Una notizia simile con la Bicamerale ha mandato tutto a catafascio. Questa notizia con Renzi prende la forza di chi riafferma che vuole andare avanti con le riforme senza perdere un minuto di tempo. Adesso vediamo se oltre le premesse e promesse, riesce pure a reggere. Al punto in cui siamo, non lo escluderei, la gente è arcistufa di sentire parlare di riforme, salvo constatare che si rinviano. E se uno fa adesso una forzatura in quel senso, sono convinto che avrà successo.

Forza PD, ALLE RIFORME!

http://www.lastampa.it/2014/11/10/economia/industria-produzione-in-calo-dell-bFwFJmvJXcDbjKhBhPdDKK/pagina.html
Chissà perché anche Squinzi si sbraccia , nonostante non ci sia nessun risultato, anzi. Del resto a forza di vendere solo fumo non ci si può aspettare altro. Forza Renzi , continua così , ci stai riuscendo.

Rossoverde ha scritto:http://www.lastampa.it/2014/11/10/economia/industria-produzione-in-calo-dell-bFwFJmvJXcDbjKhBhPdDKK/pagina.html
Chissà perché anche Squinzi si sbraccia , nonostante non ci sia nessun risultato, anzi. Del resto a forza di vendere solo fumo non ci si può aspettare altro. Forza Renzi , continua così , ci stai riuscendo.

Se ti aspetti da Renzi posti di lavoro, hai sbagliato indirizzo. Il governo ridurrà i posti di lavoro nel pubblico se non vuole aumentare le tasse. Chi deve aumentare i posti di lavoro è Squinzi, e più di Squinzi quelli che il lavoro lo nascondono nel nero, ed ancora di più quelli che i soldi li hanno portati in Svizzera.

Il governo può rasserenare il clima del paese, può proteggerlo dalle guerre d'aggressione, può contenere la mafia, può rendere più efficienti scuola, sanità, previdenza, uffici pubblici, può rompere i monopoli delle professioni, dai taxisti ai notai, ma non può fare quello che spetta ai sessanta milioni di cittadini, che vanno a scuola proprio per questo.

Da Renzi mi aspetto solo quelle quattro riforme e nulla più. Il resto lo aspetto dal paese, se vuole crescere. Altrimenti resti li dov'è senza tante lamentazioni.

Buona notte
Enrico.

Ultime notizie!!
2/11/2014 20:07
Legge voto: premio maggioranza al 40%
  20.07                                 
 Legge voto: premio maggioranza al 40%  
 L'intesa raggiunta tra Renzi e         
 Berlusconi sulla legge elettorale è sul
 premio di maggioranza ma non sulla so- 
 glia di sbarramento.                   

 I termini dell'accordo. Premio di mag- 
 gioranza con il 40% dei consensi. In-  
 trodotte le "preferenze dopo i capili- 
 sta bloccati in 100 collegi".          

 "Le differenze sulla soglia minima e   
 sul premio di maggioranza alla lista   
 invece che alla coalizione" non costi- 
 tuiscono un ostacolo all'approvazione  
 del testo al Senato "entro dicembre".  

Messa così la soglia alta va al 40% che è una bella cosa. Se la soglia minima è il 3% (per me dovrebbe stare al 5%) dovrebbe piacere a SEL come ad altri partiti di centro. Il premio di maggioranza alla lista riduce di molto l'influenza ricattatoria dei piccoli partiti, anche se non lo esclude visto che comunque ci si presenta con coalizioni (almeno così sembra). Non sono un amante delle preferenze, ma adesso ci sono (eccetto il capolista) quanto se ne vogliono.

La positività di questo incontro è che si può chiudere in fretta questo capitolo della legge elettorale. Penso abbia aiutato anche la fine anticipata del settennato di Napolitano che fa comprendere a Berlusconi e a tutti che Renzi a Marzo non vuole andare ad elezioni: altrimenti l'elezione del capo dello stato non la farebbe con questo parlamento, ma con il prossimo.

einrix ha scritto:
Se ti aspetti da Renzi posti di lavoro, hai sbagliato indirizzo. Il governo ridurrà i posti di lavoro nel pubblico se non vuole aumentare le tasse. Chi deve aumentare i posti di lavoro è Squinzi, e più di Squinzi quelli che il lavoro lo nascondono nel nero, ed ancora di più quelli che i soldi li hanno portati in Svizzera.

Il governo può rasserenare il clima del paese, può proteggerlo dalle guerre d'aggressione, può contenere la mafia, può rendere più efficienti scuola, sanità, previdenza, uffici pubblici, può rompere i monopoli delle professioni, dai taxisti ai notai, ma non può fare quello che spetta ai sessanta milioni di cittadini, che vanno a scuola proprio per questo.

Da Renzi mi aspetto solo quelle quattro riforme e nulla più. Il resto lo aspetto dal paese, se vuole crescere. Altrimenti resti li dov'è senza tante lamentazioni.

Buona notte
Enrico.

Io da Renzi mi aspettavo che non facesse danni,o perlomeno, lo speravo, vedo che purtroppo non è andata così e va sempre peggio, spero solo che si tolga dalle palle alla svelta per il bene di tutti.
Quest' ultima è una delle tante..http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/13/senato-nominati-vicesegretari-m5s-non-costo-zero/1209089/
Ti saluto.

Rossoverde ha scritto:
Io da Renzi mi aspettavo che non facesse danni,o perlomeno, lo speravo, vedo che purtroppo non è andata così e va sempre peggio, spero solo che si tolga dalle palle alla svelta per il bene di tutti.
Quest' ultima è una delle tante..http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/13/senato-nominati-vicesegretari-m5s-non-costo-zero/1209089/
Ti saluto.

Non sono per fare le pulci al Parlamento, e le decisioni che prende Grasso le accetto perché le prende di fronte al paese, in fondo è lui il presidente del Senato non Travaglio. Che se fosse Travaglio si comporterebbe allo stesso modo di come scrive. Sai che fine hanno fatto i soldi che abbiamo dato a Santoro per riandare in onda, e che transitarono per i conti correnti, credo, di Travaglio-Fatto quotidiano? Se li sono divisi loro in cambio dello spettacolo? Bello spettacolo davvero!

Ecco, vedi come si può rispondere a simili argomentazioni? Bisogna scendere un po in basso, ma è così che si applica il metodo Boffo a Grasso o a Santoro. Tanto nessuno andrà a controllare se gli atti di Grasso erano un dovuto o se quei soldi se li siano fregati davvero Santoro e Travaglio, in fondo, come dice Di Pietro, ormai erano soldi loro!

E' così che hanno provocato da destra (dal Corriere, al Giornale di Montanelli, e al Giornale di Travaglio) il discredito di tutta la politica, quando la loro politica, con mani pulite ormai era definitivamente squalificata. Al grido di mal comune mezzo gaudio hanno sputtanato tutti, e la sinistra meno accorta ha cavalcato il populismo per cercare le scorciatoie. Adesso, quella sinistra residuale, è alla ricerca di una legge elettorale che consenta loro almeno un diritto di tribuna in parlamento, tanto in basso sono scesi nelle aspettative della gente.

Buona serata
Enrico

Tornando sopra, e parlando di Renzi, leggiamoci questi due televideo uno do po l'altro, come sono usciti:

13/11/2014 16:11
Speranza:intesa su Jobs act. No fiducia
  16.11                                 
 Speranza:intesa su Jobs act. No fiducia
 Sul Jobs act "abbiamo deciso di fare   
 modifiche rilevanti. Non ci sarà la fi-
 ducia sul testo uscito dal Senato ma ci
 sarà un lavoro in Commissione. Si ri-  
 prenderà l'ordine del giorno approvato 
 in direzione". Lo afferma il capogrup- 
 po del Pd alla Camera, Speranza, spie- 
 gando l'intesa raggiunta sul Jobs act. 

 "Sono molto soddisfatto. Il Parlamento 
 non è un passacarte e abbiamo dimostra-
 to che incide", sottolinea Speranza do-
 po una riunione a Montecitorio. Torne- 
 rebbe il reintegro per i licenziamenti 
 discriminatori e per i disciplinari.   




13/11/2014 20:26
Jobs Act,Ncd:"Partita aperta,si tratta"
  20.26                                 
 Jobs Act,Ncd:"Partita aperta,si tratta"
 I capigruppo di Ncd alla Camera e al   
 Senato, Nunzia De Girolamo e Sacconi,  
 sono stati ricevuti a Palazzo Chigi,   
 dopo il forte dissenso espresso contro 
 le modifiche al Jobs Act.              

 "La partita è aperta, si tratta", hanno
 riferito i due parlamentari al termine 
 dell'incontro, definito da entrambi    
 "informale" e avvenuto per "cortesia   
 istituzionale".

Speranza dice: abbiamo introdotto buone modifiche, e Sacconi: quelle modifiche non ci piacciono. Come fa un qualunque Presidente, indipendentemente dall'opinione che abbia su quegli specifici temi, a governare. Deve trovare la quadra tra Sacconi e Speranza, non ha alternativa, e non ne hanno neppure Sacconi e Speranza.

Poi, andando nel merito si scopre magari che quelle modifiche toccano solo in piccola parte l'impianto del Jobs Act. O si trova la quadra su quella piccola parte o salta il Jobs Act. Io chiedo a Renzi, di cercare un accordo entro la sua maggioranza e di andare a votare la legge. Il meglio, come sempre è nemico del bene, ed io mi accontento del bene, con una compagine di governo così aperta, dalla sinistra alla destra.
Anche per me fare le riforme è una priorità, e non farle è un fallimento.

Andiamo all'art. 18. Se anche fosse abolito, e l'abolizione fosse accompagnata da un impegno dello stato a trovare un posto a chi viene licenziato senza giusta causa, la sostanza sarebbe soddisfatta. Abbiamo detto che è l'art. 15 che tutela chi viene discriminato, ed ogni atto di discriminazione per quell'articolo è nullo. Nel caso del licenziamento che riguarda l'art. 18 le motivazioni potrebbero essere altre: mi costa troppo, è meno bravo, perciò mando via lui e mi tengo quest'altro...e non so quale altro caso.

Sta di fatto che lavorare presso chi ti discrimina non è bello, e se uno può trovare un'altra soluzione fa pure meglio.
Quando cercavo il mio primo impiego, in un colloquio, l'AD di una società che produceva impianti petroliferi, a freddo: - chi mi ha detto che lei è comunista? Mah! me lo dica lei, gli ho risposto. Scambiammo due opinioni, con lui che diceva che c'era un progetto del PCI che voleva infiltrare gente nelle fabbriche per metterle in difficoltà. Qualche giorno dopo, mi arrivarono due telegrammi d'assunzione, uno era di quella ditta che aveva investigato sulla mia militanza politica. Senza neanche riflettere su ogni altro vantaggio/svantaggio, ho deciso di accettare l'altro lavoro, ed ho risposto all'AD di quella Ditta, ringraziando e dichiarando che rinunciavo a quella assunzione. Da uno che mi inquadra politicamente, magari per discriminarmi, potendo, non ci tengo proprio ad intraprendere un rapporto di lavoro. Questo non è che un esempio di vita vissuta. Ovviamente, come iscritto al PCI fui discriminato anche durante il servizio di leva. Finii per caso in una brigata missili al posto di un padre di famiglia che doveva andarci e che invece fu mandato vicino a casa. Siccome il capitano mi riteneva un sovversivo, non solo richiese al ministero il NOS (nulla osta di segretezza) per poter svolgere il mio servizio in quella base, ma mi teneva in fureria per controllarmi più da vicino. Ero per l'appunto in fureria il giorno in cui un sotto ufficiale porta la lettera aperta (era un cablogramma) con cui veniva negato il NOS e mi trasferivano immediatamente dall'altra parte della penisola in un'altra caserma di artiglieria. Il capitano in quel momento, era assente... Presi due fogli con carta copiativa in mezzo, la misi in macchina da scrivere e scrissi qualche cosa di simile: Al Colonnello Comandante... Dichiaro e denuncio di essere trasferito per motivi politici. Firmato - nome e cognome. E spedii con la posta interna. Non ti dico il putiferio che scoppiò quando quella lettera arrivo in mano al comandante della brigata... Non sapevano come trattare-contenere la cosa. Non volevano scandali di quel genere in quel momento, e una carta che avevano (ma non era l'unica) era di minimizzare, e cercare di chiudere la faccenda bonariamente. Naturalmente questo non durò pochi istanti, ma si protrasse per due lunghi giorni, in cui si succedettero colloqui tra me ed il comandante. Erano i documenti che avevo visto e che erano atti pubblici, ma non troppo, a creare la loro preoccupazione. Anche io capii che non avevo molte possibilità di far valere dei diritti in scelte che competono al governo ed ai comandi militari, quindi non insistetti più di tanto in un atteggiamento di ribellione contro quel provvedimento, e mi accontentai del risultato che avevo ottenuto: anche un soldato può mandare in fibrillazione un comando che operi seppure con discrezionalità contro dei principi di uguaglianza, discriminando soldati per appartenenza politica.
In quegli stessi mesi, un ragazzo extraparlamentare di sinistra, nipote di un altro colonnello, viveva tranquillo in quella medesima caserma...

einrix ha scritto:
Non sono per fare le pulci al Parlamento, e le decisioni che prende Grasso le accetto perché le prende di fronte al paese, in fondo è lui il presidente del Senato non Travaglio. Che se fosse Travaglio si comporterebbe allo stesso modo di come scrive. Sai che fine hanno fatto i soldi che abbiamo dato a Santoro per riandare in onda, e che transitarono per i conti correnti, credo, di Travaglio-Fatto quotidiano? Se li sono divisi loro in cambio dello spettacolo? Bello spettacolo davvero!

Ecco, vedi come si può rispondere a simili argomentazioni? Bisogna scendere un po in basso, ma è così che si applica il metodo Boffo a Grasso o a Santoro. Tanto nessuno andrà a controllare se gli atti di Grasso erano un dovuto o se quei soldi se li siano fregati davvero Santoro e Travaglio, in fondo, come dice Di Pietro, ormai erano soldi loro!

E' così che hanno provocato da destra (dal Corriere, al Giornale di Montanelli, e al Giornale di Travaglio) il discredito di tutta la politica, quando la loro politica, con mani pulite ormai era definitivamente squalificata. Al grido di mal comune mezzo gaudio hanno sputtanato tutti, e la sinistra meno accorta ha cavalcato il populismo per cercare le scorciatoie. Adesso, quella sinistra residuale, è alla ricerca di una legge elettorale che consenta loro almeno un diritto di tribuna in parlamento, tanto in basso sono scesi nelle aspettative della gente.

Buona serata
Enrico

http://www.astampa.rassegnestampa.it/GruppoTotoAc/View.aspx?ID=2014111328830254
Come puoi ben vedere il problema non è Travaglio, è Renzi che governa , è Renzi che doveva snellire e ridurre , parole sue e fatti diversi, come sempre del resto ,poi padronissimo d'attaccarti  al Travaglio di turno, ma la sostanza è che Renzi governa e Travaglio no.
Ti saluto

Questo è Renzi, e la mediazione si ferma qui.

13/11/2014 21:38
Jobs Act, Renzi: la partita è chiusa
  21.38                                 
 Jobs Act, Renzi: la partita è chiusa   
 Sul Jobs Act "la partita è chiusa, il  
 Parlamento voterà nelle prossime ore e 
 dal 1°gennaio avremo chiarezza sulle   
 regole". Si interverrà sul "meccanismo 
 dell'articolo 18 che va finalmente su- 
 perato", dice Renzi a Bucarest.        

 "Dal primo gennaio ci saranno nuove re-
 gole sul lavoro, minori costi per gli  
 imprenditori, più soldi in busta paga  
 per i lavoratori, una riduzione delle  
 forme contrattuali". "Non si tolgono   
 diritti ma si riducono gli alibi", ag- 
 giunge il premier. "Il percorso delle  
 riforme non si ferma più".

Mentre continua l'opera di discredito del Corriere, seguito da Travaglio, come appunto dicevo!
E poi, col senato, cosa c'entra Renzi? Renzi ha messo la fiducia per abolirlo (trasformarlo in camera delle regioni). La responsabilità è di Grasso che ne è presidente. Ed io non contesto nulla a Grasso. Non appartengo alla categoria degli invidiosi; inoltre le camere hanno rivisto al ribasso le carriere (e stipendi massimi) dei dipendenti, ma non per questo devono ridurre gli organici. Se mai, gli organici verranno rivisti dal Senato quando svolgerà le nuove funzioni. Non so che gusto proviate a farvi eccitare da simili notizie, che poi sono quelle che vi tolgono la forza con cui potete far valere i vostri diritti: la politica, in democrazia.

Un organico di cui non ce ne era bisogno in vista di una riduzione...

Rossoverde ha scritto:Un organico di cui non ce ne era bisogno in vista di una riduzione...

Puoi avere ragione, ma la legislatura dura fino al 2018, e se ci sono da ricoprire dei ruoli, non trovo strano che li si ricopra. Se poi si va ad elezioni anticipate, senza aver completato la riforma del Senato, tanto peggio mi sento.

E' la solita accoppiata Corriere della Sera e Giornale di Travaglio che spara bordate contro Grasso tanto per non correre il rischio che abbia i numeri per diventare Presidente della Repubblica, e poi, sparare contro il Palazzo fa sempre bene al populismo che si vuole alimentare, non credi?

Sempre sulla telenovela del Jobs act, da La Stampa
....
All’ultimo è arrivato l’accordo sulla trattativa sul Jobs Act. Nessun voto di fiducia sul testo del Senato ma l’approvazione alla Camera, in tempi brevi, del testo che uscirà dalla commissione Lavoro: è questa la mediazione trovata su un testo che recepirà le proposte sancite nella direzione del Partito democratico, a cominciare dalla tipizzazione del reintegro per i licenziamenti disciplinari. «Un grandissimo passo avanti», è il sigillo posto dal premier Matteo Renzi che parla di «partita chiusa» e di articolo 18 «superato: dal primo gennaio ci saranno nuove regole sul lavoro, minori costi per gli imprenditori, più soldi in busta paga per i lavoratori, una riduzione delle forme contrattuali». E ancora: «Non si tolgono diritti ma si riducono gli alibi».


http://www.lastampa.it/2014/11/13/italia/politica/jobs-act-intesa-pd-il-testo-cambia-ancora-allontanata-la-richiesta-di-fiducia-al-senato-nz7AzmbRbbdXKaI50BZGKN/pagina.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/14/volo-taxi-ministro-pinotti-procura-roma-apre-fascicolo-peculato-duso/1211667/

pure questa, ma si sa , Travaffa è un sovversivo come Rizzo del Corriere, tutti uniti contro i Salvatori della Patria in Società con la premiata Berlusconi, NCD e non dimentichiamolo , Scelta Civica.

Anche se se ne uscirà assolta la Pinotti ha sbagliato a volare con un aereo militare, per tornare a casa. Quei giochini di sicuro li fanno anche gli stessi militari che approfittano di voli per aggregarsi. Altrimenti quelle possibilità in elusione non sarebbero possibili. E far finta che un volo sia per esercitazione o per servizio, costa solo la firma di un superiore autorizzato condiscendente. Peggio mi sento se è stata incauta a chiedere lei quel servizio abusivo, e se viene riconosciuta colpevole. Imparino i ministri ad utilizzare i mezzi propri o i servizi di trasporto previsti. Senza contare che come parlamentari viaggiano gratis.
 
Passato inosservato è anche il volo dell'attuale sindaco di Napoli che volò in Inghilterra insieme alla squadra partenopea, e nulla si seppe neppure di chi pagò le spese di albergo e soggiorno, che in quel caso, insieme alla partita comprendeva anche incontri politici in Inghilterra. E lui è uno di quei sindaci votati per la sua probità, tutta da dimostrare, naturalmente. Sollevai a quel tempo la questione, in una discussione, ma non ne seppi più nulla.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2011/13-settembre-2011/de-magistris-va-manchester-col-napoli-1901524424259.shtml

Il Giornale di Travaglio, da la notizia del viaggio ma non spiega che mezzi prende De Magistris. Deve solo polemizzare con Libero che aveva scritto sulla vicenda. Poi però aggiunge in fondo, riferendosi ad altri politici: "In Inghilterra, con maggiore riserbo e con mezzi propri, sono volati anche gli altri protagonisti di questa delicata vicenda: il governatore della Campania Stefano Caldoro, il presidente dell’Unione Industriali di Napoli Paolo Graziano, il vice presidente della Provincia di Napoli Gennaro Ferrara (il presidente, Luigi Cesaro, è anche deputato ed è a Roma per le votazioni sulla manovra), il presidente di Bagnolifutura Riccardo Marone (i cui rapporti con de Magistris si sono rasserenati, al punto da aver ritirato una querela presentata nei mesi scorsi)." Insomma allarga e stringe le notizie per come gli torna comodo. Questo esempio lampante te lo faccio, Rossoverde, perché tu comprenda la strumentalità di quella informazione. Poi se a te sta bene così, tanto meglio.

Insomma, tutti devono imparare a rispettare le regole a cominciare dai ministri, specie se sono del partito che voto.

Scommetto un caffè che se qualcuno si mette a spulciare i rimborsi spesa di " un Travaglio" trova tante irregolarità che neppure un parlamentare di regione regge il paragone. Il problema è sempre dell'ufficio che fa quei controlli, che spesso chiude un occhio e talvolta anche due. Lo stesso capita nelle società che hanno molto personale in trasferta, e capita pure con i commessi viaggiatori che si fanno fatturare il carburante a fine mese, gonfiando la fattura, tanto nessuno può controllare. Questo è un po il paese dei furbi ed anche i giornalisti e i ministri, per quanto dicano o facciano non sfuggono alla tentazione, quando non sia la regola.
Buona serata
Enrico.

Qualche informazione sul Jobs Act che ci arriva oggi:


15/11/2014 11:15
Tfr, Confcommercio: lo chiederà 1 su 5
  11.15                                 
 Tfr, Confcommercio: lo chiederà 1 su 5 
 Secondo un'indagine di Confcommercio,  
 circa il 20% dei lavoratori di indu-   
 stria e terziario fino a 49 addetti    
 chiederà il Tfr che sarà maturato nel  
 2015. Lo studio è stato realizzato in  
 collaborazione con Format Research.    

 Il 18,1% ha detto di voler chiedere il 
 Tfr, il 18% non ha ancora deciso,mentre
 il 63,9% non è intenzionato a chieder- 
 lo. L'idea di prelevarlo prevale fra i 
 maschi, tra i 25-34enni e tra i dipen- 
 denti delle imprese del nord-ovest. Il 
 60% lo impiegherà in consumi, mentre il
 40% intende destinarlo al risparmio.

http://www.iltempo.it/economia/2014/11/14/istat-pil-per-il-2014-e-del-0-3-1.1344259
Era un po' difficile, ma con l'impegno profuso ci sta riuscendo.

trasecolo,l'italia sconta 60 anni di mancate riforme  e si da la colpa a MATTEO per la diminuziopne del PIL. PIL = C + I + G + X. consumi privati, investimenti privati,spesa pubblica amministrazione,saldo bilancia commerciale.

Crescono i paesi emergenti o neo-emersi, gli altri (Europa) con l'eccezione degli USA (drogati dalla spesa facile per investimenti e dall'essere una potenza tecnologicamente avanzata) ristagnano. Non credo che questa situazione possa cambiare molto nel prossimo futuro, perché la capacità produttiva sta crescendo molto più rapidamente del mercato, e qualcuno deve rallentare se si vuole ristabilire una marcia senza scossoni.

L'Europa ha scelto di prendersi del tempo per risistemare i propri bilanci interni, nel riequilibrare e rendere più efficiente la spesa, e ognuno deve fare gli sforzi in rapporto alle condizioni da cui parte.

Noi abbiamo un grosso debito pubblico, uno sviluppo tecnologico da follower in molti campi, ed alcune tutele per chi lavora, da tempi di crescita (cassa integrazione) e non invece da tempi di ristagno, quando non di recessione (un assegno di disoccupazione).

Più si va avanti e più questa mi pare la vera situazione al di la di ciò che ci raccontano ogni giorno. Tra l'altro, per leggere basta leggere, ma per capire non bisogna solo leggere, ma capire, che è un bello sforzo in più.

In questo quadro, dopo la "valle" depressiva, stiamo risalendo verso la stagnazione, o quell'1% di crescita che in genere se lo mangia l'inflazione. Da progettisti, si è soliti dire: "a disegno".

Un tesoretto da 14 miliardi per i forzieri dell’Economia

Cose strane dal mondo...

E'UN PO UN PATACCA!

Questa è la notizia di oggi, domani capiremo cosa significa, perché messa così è un po troppo vaga, la cosa.


17/11/2014 15:25
Articolo 18,domani emendamento governo
  15.25                                 
 Articolo 18,domani emendamento governo 
 Il governo domani presenter¼ un emen-  
 damento al Jobs Act all'esame della    
 commissione lavoro della Camera.       

 L'emendamento recepir¼ la mediazione,  
 avvenuta tra Renzi e la minorenza Pd,  
 per ammorbidire il superamento dell'ar-
 ticolo 18 per i nuovi assunti. La modi-
 fica "riprende tutti gli emendamenti   
 sul tema per finalizzare il reintegro  
 per i licenziamenti disciplinari" con  
 la nuova normativa che prevede un in-  
 dennizzo economico in caso di licen-   
 ziamento,precisa Teresa Bellanova, sot-
 tosegretario al ministero del Lavoro.

Sembra facile, ma non è facile con un governo di coalizione in cui tutti tirano la tovaglia...

18/11/2014 10:44
Alfano: vicinissima ad intesa col Pd
  10.44                                 
 Alfano: vicinissima ad intesa col Pd   
 Alfano ritiene prossima una "ricucitu- 
 ra" con il Pd sul Jobs Act all'esame   
 della commissione lavoro della Camera. 

 "Siamo vicinissimi ad un accordo con il
 Pd sul lavoro. Ho sentito stanotte il  
 senatore Sacconi e credo che ci siamo",
 dice il leader del Ncd ad Agora', su   
 Rai3. Ieri Sacconi, capogruppo del Ncd 
 al Senato, ha contestato l'annuncio di 
 un emendamento del governo sull'artico-
 lo 18 dello Statuto dei lavoratori, i- 
 potizzato dopo la mediazione avvenuta  
 con la minoranza del Pd ostile ad al-  
 lentare la tutela sui licenziamenti.

Non vedo l'ora che si chiuda questa partita, giocata più sui nervi che sui contenuti.

Come pensavo!


18/11/2014 14:22
Licenziamenti disciplinari? Reintegro
  14.22                                 
 Licenziamenti disciplinari? Reintegro  
 Il governo cambia la normativa sul su- 
 peramento dell'articolo 18 dello Statu-
 to dei lavoratori previsto dal Job Act 
 per i neoassunti.                      

 Il diritto al reintegrgo nel posto di  
 lavoro sara' limitato ai licenziamenti 
 nulli o discriminatori e "a specifiche 
 fattispecie di licenziamento discipli- 
 nare ingiustificato". Lo prevede un e- 
 mendamento al Jobs Act all'esame della 
 commissione lavoro della Camera. Per i 
 licenziamenti economici, invece, e' e- 
 scluso il reintegro nel posto di lavoro
 ed e' stabilito un indennizzo economico

La ragione di quella modifica è che con l'art. 15
"Art. 15.
 (Atti discriminatori)
 E' nullo qualsiasi patto od atto diretto a:
 a) subordinare l'occupazione di un lavoratore alla condizione che
aderisca o non aderisca ad una associazione sindacale ovvero cessi di
farne parte;
 b) licenziare un lavoratore, discriminarlo nella assegnazione di
qualifiche o mansioni, nei trasferimenti, nei provvedimenti
disciplinari, o recargli altrimenti pregiudizio a causa della sua
affiliazione o attivita' sindacale ovvero della sua partecipazione ad
uno sciopero.
 Le disposizioni di cui al comma precedente si applicano altresi' ai
patti o atti diretti a fini di discriminazione politica, religiosa,
razziale, di lingua o di sesso ((, di handicap, di eta' o basata
sull'orientamento sessuale o sulle convinzioni personali)).
"

Sono troppo ben spiegate le fattispecie di licenziamenti discriminatori che proprio per ciò sono nulli. E se sono nulli, come fai con un art. 18 che preveda l'indennizzo anch eper loro. C'è una bella contraddizione che la Consulta avrebbe sistemato in men che non si dica.

Proprio per questo - e del resto è così in moltissimi paesi - chi viene discriminato viene reintegrato.

L'art. diciotto è uscito dalla porta ma sta rientrando dalla finestra, perché così deve essere, con buona pace di chi scientemente ha speculato su di una materia insussistente. Parlo degli industriali carogne, non di quelli che fanno il loro lavoro con coscienza. Parlo dei giornali padronali che speculano per motivi politici, e parlo di certi partiti che sull'art. 18 ci hanno fatto delle campagne elettorali.

Adesso credo che la questione verrà sepolta, come merita.

Devo dire, fa un po da teatrino, ma a me non dispiace.

http://www.youdem.tv/doc/273632/minoranza-dem-8-emendamenti-per-migliorare-la-legge-di-stabilit.htm

E' teatrino anche quello che dice: - ma cosa vogliono questi della minoranza...

Se si resta entro questi limiti di civiltà va bene tutto...

In QUESTO ARTICOLO DE LA STAMPA vi sono varie notizie sulla modifica dell'art 18, compresi alcuni commenti utili....
Ne consiglio la lettura

Sarà propaganda, ma quello che dice lo trovo vero e mi piace.


20/11/2014 19:01
Renzi: rinascita Paese parte da imprese
  19.01                                 
 Renzi: rinascita Paese parte da imprese
 "Siamo nella provincia di Parma per    
 dare attenzione ai temi del lavoro. Chi
 cerca lavoro dove va?Va dal sindaco".E'
 il primo passaggio dell'intervento del 
 premier Renzi nell'Aula Consiliare del 
 Comune di Parma.                       

 "Legittimo il dibattito, ma basta con  
 la storia che imprese e lavoratori sono
 nemici". "In tre anni abbiamo perso 937
 mila posti di lavoro.In sei mesi ne ab-
 biamo recuperati 150 mila,ma non è suf-
 ficiente". "La rinascita del Paese deve
 partire dalle aziende" e questa "è la  
 filosofia dello Sblocca-Italia".

Vi consiglio un esercizio: andate NEL SITO DELLA CGIL e ditemi dove riuscite a trovare le motivazioni per lo sciopero generale del mese prossimo. Così le leggo anche io.



Enrico.

Non attacchiamoci alle parole

DETTE IN UNA INTERVISTA

Ma quelle che preoccupano, con oltre dieci milioni di disoccupati, sono quelle relative all'ennesima revisione delle pensioni.

Se non si riprende il lavoro, non ce n'è per nessuno, e tanto meno per i pensionati vecchi e nuovi.

Difendere la cassa integrazione straordinaria è una follia - che quella ordinaria è un istituto accettabile, anche se sfruttato più dagli imprenditori che dalle maestranze.
Occorre superare una forma di aiuto a chi sta perdendo il posto di lavoro, che gli impedisca di cercarsene un altro. Meglio un assegno di disoccupazione e qualcuno che gli cerca un posto che restare ad aspettare che la fabbrica chiuda e poi, pure un prepensionamento anticipato che sono altri soldi buttati via.
Un sistema economico fondato su questi principi affonda da solo, e questo Landini mi pare proprio che non lo capisca. Mi piaceva di più quando combatteva le sue battaglie a Pomiliano, ma da allora sta facendo molti passi indietro.

Per fare il punto sulla situazione:
25/11/2014 17:46
Jobs Act,ok Camera,opposizione non vota
  17.46                                 
 Jobs Act,ok Camera,opposizione non vota
 Passa alla Camera, in un clima di ten- 
 sione, il Jobs Act. Il disegno di legge
 delega sulla riforma del mercato del   
 lavoro ha il disco verde nel voto fina-
 le con 316 si, 6 no.                   

 Vota a favore la maggioranza,le opposi-
 zioni non votano .Minoranze di sinistra
 del Pd in parte votano si per "disci-  
 plina di partito", in 30 non partecipa-
 no alla votazione, qualcuno vota no co-
 me Civati. Ora la parola torna al Sena-
 to,dopo le modifiche della Camera. Al  
 centro della riforma il superamento    
 dell'articolo 18 per i neo assunti,