persa un'ottima occasione per soffiarsi il naso

prima notevole performance dell'emma nostra trasformista liberale e liberista ieri di destra oggi di sinistra cosa non si fa per diventar ministra.
dopo tutta una serie di sproloqui sulla distinzione tra piazze di città diverse e un'affermazione lapalissiana sull'etnia dei turchi che, come del resto gli iraniani, non sono arabi, ecco la perla finale.
dice l'emma nostra:
"L'adesione all'Ue può avere un effetto benefico per la Turchia. L'Italia vuole una Turchia pienamente democratica in Europa"

a parte la prima frase che è un'idea personale della ministrina radicale, e le idee si rispettano anche quando strampalate e prive di qualsiasi fondamento logico, chi glielo ha detto all'emma che l'italia vuole una qualsiasi turchia in europa?
per me la turchia sta in asia e ci deve restare.

la funambolica ministra si esibisce nel triplo salto mortale carpiato per ribadire il tradizionale sostegno di Pannella e, conseguentemente, del suo  transpartitotransnazionaleconscappellamentoadestracomesefosseantani all'ingresso della Turchia nell'europa, minimizzando bellamente lo scempio dei diritti civili e non (da difendere a corrente alternata, evidentemente) che quel regime compie.

Non so cosa la maggioranza degli italiani pensi al riguardo (credo niente); mi preoccupa il palese tentativo che qui si compie di sminuire i fatti di Istanbul (e non solo) da parte della stampa, anche "de sinistra": oggi il Fatto si presenta in edicola con la prima pagina contenente: la lobby dei gay in vaticano sparata in rosso; il bavaglio alla stampa; il quotidiano sermone di travaglio contro un collega; le aperture di articoli su Grillo, l'ingloriosa fine di AN e il fenomeno delle cantanti liriche non più "chiattone" (!) e, piccolo piccolo, ma piccolo eh, il rinvio all'articolo su Istanbul in 17esima pagina!