La Cassazione
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La Cassazione
Non entra nel merito del processo se non per accertarne le regolarità, e se regolarità non vi è stata rimanda a un'altra corte di appello il processo, perché venga rifatto rispetto a quelle irregolarità.
Logica vuole che la prescrizione non debba riguardare la cassazione, che o convalida un processo di cui è già stata emessa sentenza nei tempi prescritti, oppure annulla e rinvia quei processi. E in quel caso è giusto rimettersi a contare i giorni per la prescrizione.
Nel caso dell'amianto, se il secondo grado di giudizio aveva emesso una sentenza di condanna, nei termini di legge, quella avrebbe dovuto chiudere (secondo logica) la questione della decorrenza dei termini. O era dentro o era fuori dai tempi il giudizio! La verifica della correttezza del processo dovrebbe essere una garanzia per tutti quando il processo viene annullato per invalidità. Invece pare che la decorrenza non si chiuda con un appello, di fatto definitivo, se poi viene confermato dalla Cassazione, ma che occorra aspettare anche la cassazione.
Quanto poco ci vuole per essere più seri e logici, senza neppure investire una lira o assumere nuovi magistrati, o allungare i tempi della decorrenza. Basta affermare che la sentenza di secondo grado deve essere emessa entro la decorrenza dei termini.
Una piccola modifica alla legge che regola il processo basta a ristabilire le condizioni logiche per decidere con senso di equilibrio se uno è colpevole o innocente nei tempi previsti dallo stesso attuale ordinamento.
Leggiamo cosa precisa la Cassazione riguardo quella sentenza di cui tutti parlano:
20/11/2014 14:39
Eternit,Cassazione: disastro ambientale
14.39
Eternit,Cassazione: disastro ambientale
Il processo Eternit svoltosi ieri in
Cassazione si è occupato solo del di-
sastro ambientale, "non erano, quindi,
oggetto del giudizio i singoli episodi
di morti e patologie spravvenute, dei
quali la Corte non si è occupata".
Lo ha sottolineato la Suprema Corte,con
una nota del suo ufficio stampa."Ogget-
to del giudizio -precisa la nota- era
esclusivamente l'esistenza del disastro
ambientale, la cui sussistenza è stata
affermata dalla Corte,che ha dovuto pe-
rò prendere atto dell'avvenuta prescri-
zione del reato".
Quindi, per gli altri 50 morti, se ci sono i tempi si può ancora procedere, almeno per i risarcimenti. Ma ci vorrebbe anche una qualche forma di penale, e se non c'è si aggiusta la legge, per gli altri morti che verranno.
Non so se avete capito il mio ragionamento, ma riportando all'appello la prescrizione (anziché alla Cassazione), e filtrando le sentenze che devono essere ammesse per l'appello (senza essere solo su richiesta delle parti), la giustizia dovrebbe improvvisamente andare meglio pur mantenendo gli istituti dell'appello, della Cassazione e della prescrizione. E' mai possibile che da noi in Italia, per un perfezionismo di cui non siamo capaci, tutto debba finire in niente, quando è così facile fare bene pur senza essere i primi della classe?
Un saluto
Enrico.
Logica vuole che la prescrizione non debba riguardare la cassazione, che o convalida un processo di cui è già stata emessa sentenza nei tempi prescritti, oppure annulla e rinvia quei processi. E in quel caso è giusto rimettersi a contare i giorni per la prescrizione.
Nel caso dell'amianto, se il secondo grado di giudizio aveva emesso una sentenza di condanna, nei termini di legge, quella avrebbe dovuto chiudere (secondo logica) la questione della decorrenza dei termini. O era dentro o era fuori dai tempi il giudizio! La verifica della correttezza del processo dovrebbe essere una garanzia per tutti quando il processo viene annullato per invalidità. Invece pare che la decorrenza non si chiuda con un appello, di fatto definitivo, se poi viene confermato dalla Cassazione, ma che occorra aspettare anche la cassazione.
Quanto poco ci vuole per essere più seri e logici, senza neppure investire una lira o assumere nuovi magistrati, o allungare i tempi della decorrenza. Basta affermare che la sentenza di secondo grado deve essere emessa entro la decorrenza dei termini.
Una piccola modifica alla legge che regola il processo basta a ristabilire le condizioni logiche per decidere con senso di equilibrio se uno è colpevole o innocente nei tempi previsti dallo stesso attuale ordinamento.
Leggiamo cosa precisa la Cassazione riguardo quella sentenza di cui tutti parlano:
20/11/2014 14:39
Eternit,Cassazione: disastro ambientale
14.39
Eternit,Cassazione: disastro ambientale
Il processo Eternit svoltosi ieri in
Cassazione si è occupato solo del di-
sastro ambientale, "non erano, quindi,
oggetto del giudizio i singoli episodi
di morti e patologie spravvenute, dei
quali la Corte non si è occupata".
Lo ha sottolineato la Suprema Corte,con
una nota del suo ufficio stampa."Ogget-
to del giudizio -precisa la nota- era
esclusivamente l'esistenza del disastro
ambientale, la cui sussistenza è stata
affermata dalla Corte,che ha dovuto pe-
rò prendere atto dell'avvenuta prescri-
zione del reato".
Quindi, per gli altri 50 morti, se ci sono i tempi si può ancora procedere, almeno per i risarcimenti. Ma ci vorrebbe anche una qualche forma di penale, e se non c'è si aggiusta la legge, per gli altri morti che verranno.
Non so se avete capito il mio ragionamento, ma riportando all'appello la prescrizione (anziché alla Cassazione), e filtrando le sentenze che devono essere ammesse per l'appello (senza essere solo su richiesta delle parti), la giustizia dovrebbe improvvisamente andare meglio pur mantenendo gli istituti dell'appello, della Cassazione e della prescrizione. E' mai possibile che da noi in Italia, per un perfezionismo di cui non siamo capaci, tutto debba finire in niente, quando è così facile fare bene pur senza essere i primi della classe?
Un saluto
Enrico.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La Cassazione
Ho scritto quelle cose, ovviamente non essendo un legale, e dopo aver letto queste righe mi è venuto qualche dubbio:
"Forza Italia: "Il diritto fa a pugni con la giustizia". Questa la nota del Mattinale del partito di Silvio Berlusconi, premier al momento dell'approvazione dell'ex Cirielli: "Dinanzi a questo è assurdo prendersela con i giudici della Cassazione. Hanno interpretato la legge, secondo scienza e coscienza. Siamo dinanzi al caso tragico in cui il diritto fa a pugni con la giustizia. In primo e secondo grado i giudici avevano fatto decorrere i tempi per misurare la prescrizione all'insorgere dei danni alle persone, dunque hanno condannato. La Cassazione ha corretto questa impostazione". "
C'è qualche leguleio tra voi che può chiarirci questi concetti?
"Forza Italia: "Il diritto fa a pugni con la giustizia". Questa la nota del Mattinale del partito di Silvio Berlusconi, premier al momento dell'approvazione dell'ex Cirielli: "Dinanzi a questo è assurdo prendersela con i giudici della Cassazione. Hanno interpretato la legge, secondo scienza e coscienza. Siamo dinanzi al caso tragico in cui il diritto fa a pugni con la giustizia. In primo e secondo grado i giudici avevano fatto decorrere i tempi per misurare la prescrizione all'insorgere dei danni alle persone, dunque hanno condannato. La Cassazione ha corretto questa impostazione". "
C'è qualche leguleio tra voi che può chiarirci questi concetti?
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