La Palestina
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La Palestina
Apro questa discussione per dare evidenza alle notizie che vengono da questo Stato, visto che io, anche a nome della mia famiglia, lo riconosco.
Prego anche voi di dichiarare, se volete, che riconoscete lo Stato Palestinese, indipendentemente da quello che decidono i governi.
Ieri c'è stata la notizia che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU non ha approvato il riconoscimento ufficiale dello stato di Palestina. Sappiamo che se anche ci fosse stata la maggioranza, l'approvazione non ci sarebbe stata per il veto statunitense, ma siamo pazienti, visto che al di la della forma, la Palestina Esiste per la sua gente, per il suo territorio , per la sua lotta e per le sue giuste rivendicazioni.
La notizia importante di oggi è:
"
31/12/2014 18:29
Palestina aderisce a Corte Penale Int.
Il presidente dell'Autorità Nazionale
Palestinese, Abu Mazen, ha firmato la
richiesta di adesione da parte della
Palestina a diverse convenzioni inter-
nazionali fra cui la richiesta di ac-
cesso alla Corte penale internazionale.
La televisione palestinese ha trasmesso
in diretta la cerimonia della firma.
"
Da questo momento potrà denunciare a quella corte, di cui riconosce il potere, ogni atto che vada contro i diritti dell'uomo ed il diritto internazionale. Il colonialismo del tipo di quello che viene messo in campo dagli israeliani, è genocidio per sostituzione, e quindi soggetto in qualche modo ad un giudizio di quella corte.
Lunga vita alla Palestina, accompagnata dalla speranza che l'occupazione e la disperazione non trasformi un popolo laico per le questioni politiche, in un gruppo di fanatici religiosi che lo porterebbero solo alla rovina. Lasciamo che la religione la usino a quel modo solo gli israeliani, e saranno di sicuro loro, i prediletti da un Dio che a quel modo non può esistere, i sicuri perdenti.
Buon anno a tutti.
Prego anche voi di dichiarare, se volete, che riconoscete lo Stato Palestinese, indipendentemente da quello che decidono i governi.
Ieri c'è stata la notizia che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU non ha approvato il riconoscimento ufficiale dello stato di Palestina. Sappiamo che se anche ci fosse stata la maggioranza, l'approvazione non ci sarebbe stata per il veto statunitense, ma siamo pazienti, visto che al di la della forma, la Palestina Esiste per la sua gente, per il suo territorio , per la sua lotta e per le sue giuste rivendicazioni.
La notizia importante di oggi è:
"
31/12/2014 18:29
Palestina aderisce a Corte Penale Int.
Il presidente dell'Autorità Nazionale
Palestinese, Abu Mazen, ha firmato la
richiesta di adesione da parte della
Palestina a diverse convenzioni inter-
nazionali fra cui la richiesta di ac-
cesso alla Corte penale internazionale.
La televisione palestinese ha trasmesso
in diretta la cerimonia della firma.
"
Da questo momento potrà denunciare a quella corte, di cui riconosce il potere, ogni atto che vada contro i diritti dell'uomo ed il diritto internazionale. Il colonialismo del tipo di quello che viene messo in campo dagli israeliani, è genocidio per sostituzione, e quindi soggetto in qualche modo ad un giudizio di quella corte.
Lunga vita alla Palestina, accompagnata dalla speranza che l'occupazione e la disperazione non trasformi un popolo laico per le questioni politiche, in un gruppo di fanatici religiosi che lo porterebbero solo alla rovina. Lasciamo che la religione la usino a quel modo solo gli israeliani, e saranno di sicuro loro, i prediletti da un Dio che a quel modo non può esistere, i sicuri perdenti.
Buon anno a tutti.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
Non so cosa questa presa di posizione degli USA di Obama comporti per l'adesione della Palestina alla Corte Penale internazionale contro i crimini di guerra, ma la dice lunga sui timori di USA e Israele di essere processati proprio per i crimini commessi e che purtroppo perdurano con l'occupazione e la colonizzazione militare dei Territori che escono dai confini di Israele fissati dalla stessa ONU.
Ad ogni modo, registriamo la notizia:
01/01/2015 06:15
Usa: no a richiesta Palestina in Cpi
Gli Stati Uniti, benchè non ne facciano
parte, "si oppongono con forza" alla
richiesta dell'Anp di aderire alla Cor-
te Penale Internazionale per i crimini
di guerra dell'Aia.
Gli Usa giudicano la misura "contro-
produttiva" che ritarderà la ripresa
dei colloqui di pace con Israele. Un
passo "che non aiuterà in alcun modo
le aspirazione del popolo palestinese
per uno Stato sovrano e indipendente",
scrive in un comunicato il Dipartimento
di Stato Usa.
Mi pare un po ipocrita quest'ultima frase, per un paese che non ha mai fatto nulla per favorire il processo di pace in quella regione e che ha scatenato tutte le guerre contro quei popoli che uscivano da secoli di colonialismo, prima ottomano e poi europeo. Senza contare che Israele è stata sfruttata dagli stati occidentali: Francia e Inghilterra prima, e Stati Uniti nell'ultimo mezzo secolo di guerra fredda e di guerre per il petrolio, per fare da gendarme nell'area medio orientale. Ed a quello scopo e solo a quello scopo è stata armata dai Francesi (con i Mirage), quando la Francia aveva problemi in Algeria, e dagli statunitensi dopo.
Non sapevo che gli USA non aderissero alla CPI, e magari non vi aderisce neppure Israele. Quando si dice: avere la coda di paglia...
Ad ogni modo, registriamo la notizia:
01/01/2015 06:15
Usa: no a richiesta Palestina in Cpi
Gli Stati Uniti, benchè non ne facciano
parte, "si oppongono con forza" alla
richiesta dell'Anp di aderire alla Cor-
te Penale Internazionale per i crimini
di guerra dell'Aia.
Gli Usa giudicano la misura "contro-
produttiva" che ritarderà la ripresa
dei colloqui di pace con Israele. Un
passo "che non aiuterà in alcun modo
le aspirazione del popolo palestinese
per uno Stato sovrano e indipendente",
scrive in un comunicato il Dipartimento
di Stato Usa.
Mi pare un po ipocrita quest'ultima frase, per un paese che non ha mai fatto nulla per favorire il processo di pace in quella regione e che ha scatenato tutte le guerre contro quei popoli che uscivano da secoli di colonialismo, prima ottomano e poi europeo. Senza contare che Israele è stata sfruttata dagli stati occidentali: Francia e Inghilterra prima, e Stati Uniti nell'ultimo mezzo secolo di guerra fredda e di guerre per il petrolio, per fare da gendarme nell'area medio orientale. Ed a quello scopo e solo a quello scopo è stata armata dai Francesi (con i Mirage), quando la Francia aveva problemi in Algeria, e dagli statunitensi dopo.
Non sapevo che gli USA non aderissero alla CPI, e magari non vi aderisce neppure Israele. Quando si dice: avere la coda di paglia...
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
Notizia che mostra il nervosismo del governo israeliano, tutto preso da chiacchiere e ripicche.
04/01/2015 13:20
Israele: Anp in Tpi,è fine accordi Oslo
13.20
Israele: Anp in Tpi,è fine accordi Oslo
"Israele non permetterà che i suoi sol-
dati vengano trascinati davanti alla
Corte internazionale". Così il premier
Netanyahu. La scelta dell'Anp di sotto-
scrivere il Trattato di Roma,che dà ac-
cesso al Tpi, "sancisce la fine degli
accordi di Oslo" (fra Israele e Anp nel
1993), dice il ministro Lieberman dopo
la decisione del governo di congelare
il trasferimento di 106 mln di euro di
dazi in risposta alla mossa palestinese
L'Anp sarà sciolta se Israele non an-
nullerà il congelamento, definito "un
crimine di guerra", annuncia Erekat.
Il governo palestinese ha fatto molto bene ad aderire al Tribunale Penale Internazionale che reprime i crimini di guerra. Se Israele reagisce è perché i crimini li ha commessi e ancora li commette, anzi, sa che ne deve commettere ancora se vuole imporre il proprio predominio coloniale sul popolo palestinese.
Se il TPI che è una emanazione dell'ONU, emettesse delle sentenze di condanna contro Israele, credo che quelle sentenze supererebbero di molto il valore delle stesse determinazioni (sempre bloccate dai veti americani) prese dallo stesso Consiglio di Sicurezza.
Non è poco, e non è male tutto ciò.
04/01/2015 13:20
Israele: Anp in Tpi,è fine accordi Oslo
13.20
Israele: Anp in Tpi,è fine accordi Oslo
"Israele non permetterà che i suoi sol-
dati vengano trascinati davanti alla
Corte internazionale". Così il premier
Netanyahu. La scelta dell'Anp di sotto-
scrivere il Trattato di Roma,che dà ac-
cesso al Tpi, "sancisce la fine degli
accordi di Oslo" (fra Israele e Anp nel
1993), dice il ministro Lieberman dopo
la decisione del governo di congelare
il trasferimento di 106 mln di euro di
dazi in risposta alla mossa palestinese
L'Anp sarà sciolta se Israele non an-
nullerà il congelamento, definito "un
crimine di guerra", annuncia Erekat.
Il governo palestinese ha fatto molto bene ad aderire al Tribunale Penale Internazionale che reprime i crimini di guerra. Se Israele reagisce è perché i crimini li ha commessi e ancora li commette, anzi, sa che ne deve commettere ancora se vuole imporre il proprio predominio coloniale sul popolo palestinese.
Se il TPI che è una emanazione dell'ONU, emettesse delle sentenze di condanna contro Israele, credo che quelle sentenze supererebbero di molto il valore delle stesse determinazioni (sempre bloccate dai veti americani) prese dallo stesso Consiglio di Sicurezza.
Non è poco, e non è male tutto ciò.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
http://www.lastampa.it/2015/01/05/esteri/porteremo-netanyahu-alla-corte-dellaia-JPBplFOlu5lNnCAB0gaF7I/pagina.html
In questo articolo c'è un bel spaccato dell'evoluzione di quel conflitto.
Il TPI non è uno scherzo, e quando si mette in moto è difficile fermarlo, come si è visto nella stessa Iugoslavia.
Forza Palestina. Fa bene ad incominciare da Gaza e dall'occupazione di Gerusalemme, e poi, di stragi di riserva, ce ne sono tante quante se ne vogliono.
In questo articolo c'è un bel spaccato dell'evoluzione di quel conflitto.
Il TPI non è uno scherzo, e quando si mette in moto è difficile fermarlo, come si è visto nella stessa Iugoslavia.
Forza Palestina. Fa bene ad incominciare da Gaza e dall'occupazione di Gerusalemme, e poi, di stragi di riserva, ce ne sono tante quante se ne vogliono.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
andiamo avanti con le informazioni...
07/01/2015 05:14
MO,Onu:Palestina accederà a Cpi il I°/4
Il Segretario generale delle Nazioni
Unite Ban Ki-moon ha annunciato che la
Palestina accederà alla Corte penale
internazionale (Cpi) il primo aprile.
La mossa permetterà ai palestinesi di
perseguire accuse di crimini di guerra
contro Israele. L'Anp ha depositato
venerdì scorso i documenti per accedere
a 14 convenzioni e trattati tra cui il
Trattato di Roma, che consente l'acces-
so alla Cpi.
Con questo atto può nascere giuridicamente lo Stato di Palestina, se il TPI accetta una denuncia fatta da quella entità nazionale, con buona pace del voto e dei veti nel Consiglio di Sicurezza. Da quel momento in poi, anche l'occupazione militare di Israele, le costruzioni di entità coloniali nei territori palestinesi può essere l'oggetto di denuncia e di condanna, con la conseguenza che l'ONU dovrà prendere provvedimenti perché quelle condanne vengano eseguite.
Se non sarà la pace, sarà almeno un deterrente alla guerra.
07/01/2015 05:14
MO,Onu:Palestina accederà a Cpi il I°/4
Il Segretario generale delle Nazioni
Unite Ban Ki-moon ha annunciato che la
Palestina accederà alla Corte penale
internazionale (Cpi) il primo aprile.
La mossa permetterà ai palestinesi di
perseguire accuse di crimini di guerra
contro Israele. L'Anp ha depositato
venerdì scorso i documenti per accedere
a 14 convenzioni e trattati tra cui il
Trattato di Roma, che consente l'acces-
so alla Cpi.
Con questo atto può nascere giuridicamente lo Stato di Palestina, se il TPI accetta una denuncia fatta da quella entità nazionale, con buona pace del voto e dei veti nel Consiglio di Sicurezza. Da quel momento in poi, anche l'occupazione militare di Israele, le costruzioni di entità coloniali nei territori palestinesi può essere l'oggetto di denuncia e di condanna, con la conseguenza che l'ONU dovrà prendere provvedimenti perché quelle condanne vengano eseguite.
Se non sarà la pace, sarà almeno un deterrente alla guerra.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
Una brutta notizia, quella che Israele continua a distruggere le case, non importa se di persone arrestate per delitti, ed una bella: l'Onu dice Basta!
Il tribunale penale internazionale ha lavoro con cui incominciare a condannare i responsabili.
24/01/2015 23:40
Israele, Onu: illegale demolizione case
L'Onu ha accusato Israele di aver ab-
battuto illegalmente le abitazioni di
77 palestinesi, più della metà dei qua-
li bambini. Le case sono state demolite
a Gerusalemme e in Cisgiordania.
"Alcune delle strutture demolite erano
fornite dalla comunità internazionale a
sostegno delle famiglie vulnerabili",
afferma l'ufficio Onu per il Coordina-
mento degli affari umanitari. "Le demo-
lizioni che provocano sgomberi forzati
sono contrarie agli obblighi di Israele
in base alle norme internazionali, e
devono cessare subito",aggiunge l'Ocha.
Il tribunale penale internazionale ha lavoro con cui incominciare a condannare i responsabili.
24/01/2015 23:40
Israele, Onu: illegale demolizione case
L'Onu ha accusato Israele di aver ab-
battuto illegalmente le abitazioni di
77 palestinesi, più della metà dei qua-
li bambini. Le case sono state demolite
a Gerusalemme e in Cisgiordania.
"Alcune delle strutture demolite erano
fornite dalla comunità internazionale a
sostegno delle famiglie vulnerabili",
afferma l'ufficio Onu per il Coordina-
mento degli affari umanitari. "Le demo-
lizioni che provocano sgomberi forzati
sono contrarie agli obblighi di Israele
in base alle norme internazionali, e
devono cessare subito",aggiunge l'Ocha.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
18/02/2015 16:51
Israele a Pd:no a Stato della Palestina
"E' chiaro che qualsiasi riconoscimento
prematuro non farebbe altro che inco-
raggiare i palestinesi a non ritornare
ai negoziati con Israele e allontane-
rebbe ulteriormente le possibilità di
una pace". Così l'ambasciata israeliana
a Roma dopo la notizia di una mozione
del Pd a favore del riconoscimento
dello Stato della Palestina.
Il riconoscimento in questo momento,
si spiega in una nota, "vorrebbe dire
aggirare gli accordi di Oslo", con cui
le parti si impegnarono a risolvere con
dei negoziati "tutte le questioni".
Inutile ascoltarli. Questi continuano a fabbricare case nei territori occupati. Non è il caso di credergli più, è ora di dirgli basta!
Israele a Pd:no a Stato della Palestina
"E' chiaro che qualsiasi riconoscimento
prematuro non farebbe altro che inco-
raggiare i palestinesi a non ritornare
ai negoziati con Israele e allontane-
rebbe ulteriormente le possibilità di
una pace". Così l'ambasciata israeliana
a Roma dopo la notizia di una mozione
del Pd a favore del riconoscimento
dello Stato della Palestina.
Il riconoscimento in questo momento,
si spiega in una nota, "vorrebbe dire
aggirare gli accordi di Oslo", con cui
le parti si impegnarono a risolvere con
dei negoziati "tutte le questioni".
Inutile ascoltarli. Questi continuano a fabbricare case nei territori occupati. Non è il caso di credergli più, è ora di dirgli basta!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
Con qualche difficoltà e patimento, arriva in Parlamento anche la mozione sul riconoscimento della Palestina. Il Governo per sanare le sue divisioni, approva sia quella della sua area destra che quella della sua ala di sinistra. Sarà il Parlamento che dirà la sua, e molto dipenderà dal M5S.
http://www.repubblica.it/politica/2015/02/27/news/camera_vota_su_palestina_su_mozione_nel_pd_si_tenta_la_mediazione-108304614/?ref=HRER1-1
http://www.repubblica.it/politica/2015/02/27/news/camera_vota_su_palestina_su_mozione_nel_pd_si_tenta_la_mediazione-108304614/?ref=HRER1-1
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
L'intervento di gentiloni
http://www.youdem.tv/doc/275900/esteri-gentiloni-si-al-riconoscimento-della-palestina.htm
Le mozioni sostenute dal governo sono passate col voto della camera, le altre, sono state bocciate.
http://www.youdem.tv/doc/275900/esteri-gentiloni-si-al-riconoscimento-della-palestina.htm
Le mozioni sostenute dal governo sono passate col voto della camera, le altre, sono state bocciate.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
Era ora!
27/02/2015 13:38
Sì della Camera a Stato palestinese
Sì al riconoscimento dello Stato pale-
stinese. La Camera ha approvato le mo-
zioni che indicano questo obiettivo. La
mozione del Pd è passata con 300 sì e
45 no, quella di Area popolare-Scelta
Civica con 237 sì e 84 no. Il testo del
Pd è stato votato anche da Sel.
Nella maggioranza,così,ci sono due voci
diverse: il Pd è per il riconoscimento
dello Stato palestinese,Ap-Sc lo subor-
dina al riconoscimento di Israele e ai
negoziati di pace. Approvata anche la
relazione di Gentiloni sulla politica
estera con 253 sì,117 no,13 astensioni.
Effettivamente nella maggioranza ci sono due voci diverse, ma senza quelle voci non ci sarebbe maggioranza. Meglio così che lasciar governare Salvini, Berlusconi e Grillo.
Viva la Palestina libera.
27/02/2015 13:38
Sì della Camera a Stato palestinese
Sì al riconoscimento dello Stato pale-
stinese. La Camera ha approvato le mo-
zioni che indicano questo obiettivo. La
mozione del Pd è passata con 300 sì e
45 no, quella di Area popolare-Scelta
Civica con 237 sì e 84 no. Il testo del
Pd è stato votato anche da Sel.
Nella maggioranza,così,ci sono due voci
diverse: il Pd è per il riconoscimento
dello Stato palestinese,Ap-Sc lo subor-
dina al riconoscimento di Israele e ai
negoziati di pace. Approvata anche la
relazione di Gentiloni sulla politica
estera con 253 sì,117 no,13 astensioni.
Effettivamente nella maggioranza ci sono due voci diverse, ma senza quelle voci non ci sarebbe maggioranza. Meglio così che lasciar governare Salvini, Berlusconi e Grillo.
Viva la Palestina libera.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Palestina
Forse è meglio che abbia vinto questa destra nazista di Netanyahu, perché sono sicuro che la sinistra avrebbe solo allungato l'agonia del popolo palestinese, senza arrivare alla pace. Con la destra non vi sono manipolazioni e finzioni possibili, e la pace come la guerra sono solo una alternativa di fronte ai loro popoli e di fronte al mondo.
Per questo anche Obama è costretto a dire cose che con una sinistra israeliana debole, non direbbe, togliendo altro spazio ai palestinesi.
24/03/2015 08:33
Braccio destro Obama attacca Netanyahu
Il capo di gabinetto di Barack Obama,
McDonough, ha criticato le "affermazio-
ni contraddittorie" del premier israe-
liano Netanyahu: dopo avere escluso la
creazione di uno Stato palestinese nel
suo governo, dice McDonough, Netanyahu
ha negato di aver cambiato posizione.
"Un'occupazione di quasi 50 anni deve
finire, il popolo palestinese ha il di-
ritto di vivere e governarsi in un pro-
prio Stato sovrano", ha detto McDonough
aggiungendo che le uscite di Netanyahu
su nuovi insediamenti "sollevano dubbi"
sulla sua volontà di arrivare alla pace
Magari la sinistra israeliana avesse la forza di fare la pace, ma visto che non ha neanche la capacità di vincere delle elezioni, figuriamoci il resto.
Se anche l'Europa insistesse nel blocco degli insediamenti dei coloni israeliani a Gerusalemme ed in Cisgiordania, minacciando sanzioni, sarebbe un aiuto alla giusta causa. Invece, così, si mantengono le condizioni per il perpetuarsi dell'occupazione della Palestina, salvo nuovi conflitti armati che sono pure peggio.
Forza, con Netanyahu buttiamo a mare questa sporca politica coloniale ed aiutiamo la Palestina a vincere la sua giusta guerra. Senza contare che per gli israeliani, vista la loro stessa natura ideologica fondata sul razzismo, nei tempi lunghi non vi è alcuna capacità di sopravvivenza se non separano la religione dallo stato. E se non lo fanno loro, tanto meno lo faranno gli altri monoteisti che hanno costruito la loro ideologia religiosa in funzione nazionalistica. Con l'eccezione di Hamas, nato su istigazione e aiuti israeliani, il popolo palestinese dimostra di essere abbastanza laico. Cerchiamo di utilizzare con profitto questa loro natura per far nascere, anche in Medio Oriente ed in Nord Africa, degli stati moderni che non abbiano la puzza dell'incenso del diavolo. Democrazia e laicità dello stato sono i fondamenti degli stati moderni. Teocrazia e totalitarismo, che vanno naturalmente a braccetto, sono storicamente regimi del passato, ma possono esserlo anche per quegli stati del futuro che non sappiano dominare l'ingiustizia e le diseguaglianze. Nel Mediterraneo abbiamo bisogno di democrazia, se vogliamo costruirgli attorno un continente di pace. In fondo, l'Europa attuale, incentrata a Bruxelles, è ancora l'Europa Carolingia, mentre la pace nel Mediterraneo e sui confini dei vecchi sciti (diversi dagli sciiti di oggi), la sia avrà solo con una Europa Bizantina (senza bizantinismi), che dovrà trovare il modo di coesistere con l'Africa Nera e l'Asia da una parte, e con le Americhe dall'altro. C'è il vantaggio che sin dal secolo scorso è nato un Governo Mondiale - l'ONU - che ha ancora poteri limitati, ma che riesce ad operare quando vi sia il consenso dei popoli più importanti. Quindi, ogni mutamento che tenda all'allargamento delle nazioni continentali, non può che accrescere le condizioni per la Pace Perpetua. Il mondo, per sua natura, anzi, per la nostra natura sta diventando terribilmente delicato, e sostenere la vita di popolazioni complesse e numerose sta diventando difficile in rapporto alle conoscenze ed alle tecniche umane. Ogni inciampo come Israele può portare ad un conflitto nucleare, e questo dobbiamo impedirlo. Anche per la Crimea è scattata l'opzione nucleare e Putin lo ha confessato. In questo mondo, gli egoismi, oltre certi limiti, non possono essere permessi. Che Netanyahu se ne faccia una ragione e sia pronto a pagarne le conseguenze. E quando parlo di Netanyahu non mi riferisco solo alla sua persona, ma a chi lo vota e fa pensieri ancora peggiori dei suoi. Il razzismo-nazismo non è compatibile con una società libera; che se lo ricordi.
Per questo anche Obama è costretto a dire cose che con una sinistra israeliana debole, non direbbe, togliendo altro spazio ai palestinesi.
24/03/2015 08:33
Braccio destro Obama attacca Netanyahu
Il capo di gabinetto di Barack Obama,
McDonough, ha criticato le "affermazio-
ni contraddittorie" del premier israe-
liano Netanyahu: dopo avere escluso la
creazione di uno Stato palestinese nel
suo governo, dice McDonough, Netanyahu
ha negato di aver cambiato posizione.
"Un'occupazione di quasi 50 anni deve
finire, il popolo palestinese ha il di-
ritto di vivere e governarsi in un pro-
prio Stato sovrano", ha detto McDonough
aggiungendo che le uscite di Netanyahu
su nuovi insediamenti "sollevano dubbi"
sulla sua volontà di arrivare alla pace
Magari la sinistra israeliana avesse la forza di fare la pace, ma visto che non ha neanche la capacità di vincere delle elezioni, figuriamoci il resto.
Se anche l'Europa insistesse nel blocco degli insediamenti dei coloni israeliani a Gerusalemme ed in Cisgiordania, minacciando sanzioni, sarebbe un aiuto alla giusta causa. Invece, così, si mantengono le condizioni per il perpetuarsi dell'occupazione della Palestina, salvo nuovi conflitti armati che sono pure peggio.
Forza, con Netanyahu buttiamo a mare questa sporca politica coloniale ed aiutiamo la Palestina a vincere la sua giusta guerra. Senza contare che per gli israeliani, vista la loro stessa natura ideologica fondata sul razzismo, nei tempi lunghi non vi è alcuna capacità di sopravvivenza se non separano la religione dallo stato. E se non lo fanno loro, tanto meno lo faranno gli altri monoteisti che hanno costruito la loro ideologia religiosa in funzione nazionalistica. Con l'eccezione di Hamas, nato su istigazione e aiuti israeliani, il popolo palestinese dimostra di essere abbastanza laico. Cerchiamo di utilizzare con profitto questa loro natura per far nascere, anche in Medio Oriente ed in Nord Africa, degli stati moderni che non abbiano la puzza dell'incenso del diavolo. Democrazia e laicità dello stato sono i fondamenti degli stati moderni. Teocrazia e totalitarismo, che vanno naturalmente a braccetto, sono storicamente regimi del passato, ma possono esserlo anche per quegli stati del futuro che non sappiano dominare l'ingiustizia e le diseguaglianze. Nel Mediterraneo abbiamo bisogno di democrazia, se vogliamo costruirgli attorno un continente di pace. In fondo, l'Europa attuale, incentrata a Bruxelles, è ancora l'Europa Carolingia, mentre la pace nel Mediterraneo e sui confini dei vecchi sciti (diversi dagli sciiti di oggi), la sia avrà solo con una Europa Bizantina (senza bizantinismi), che dovrà trovare il modo di coesistere con l'Africa Nera e l'Asia da una parte, e con le Americhe dall'altro. C'è il vantaggio che sin dal secolo scorso è nato un Governo Mondiale - l'ONU - che ha ancora poteri limitati, ma che riesce ad operare quando vi sia il consenso dei popoli più importanti. Quindi, ogni mutamento che tenda all'allargamento delle nazioni continentali, non può che accrescere le condizioni per la Pace Perpetua. Il mondo, per sua natura, anzi, per la nostra natura sta diventando terribilmente delicato, e sostenere la vita di popolazioni complesse e numerose sta diventando difficile in rapporto alle conoscenze ed alle tecniche umane. Ogni inciampo come Israele può portare ad un conflitto nucleare, e questo dobbiamo impedirlo. Anche per la Crimea è scattata l'opzione nucleare e Putin lo ha confessato. In questo mondo, gli egoismi, oltre certi limiti, non possono essere permessi. Che Netanyahu se ne faccia una ragione e sia pronto a pagarne le conseguenze. E quando parlo di Netanyahu non mi riferisco solo alla sua persona, ma a chi lo vota e fa pensieri ancora peggiori dei suoi. Il razzismo-nazismo non è compatibile con una società libera; che se lo ricordi.
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Re: La Palestina
Anche se indirettamente, questa notizia ha una sua importanza per la Palestina:
03/04/2015 01:51
Iran, Netanyahu:intesa minaccia Israele
1.51
Iran, Netanyahu:intesa minaccia Israele
Il premier israeliano Netanyahu ha
espresso al presidente Usa la sua "for-
te opposizione" all'accordo quadro sul
nucleare iraniano.
In una conversazione telefonica con
Obama, Netanyahu ha detto che un'intesa
finale su queste basi "potrebbe minac-
ciare la sopravvivenza di Israele".
Secondo il premier israeliano, l'accor-
cordo legittimerebbe il programma nu-
cleare iraniano e aumenterebbe "aggres-
sione e terrore" iraniani.
Ora mi domando come possa Israele temere per la sua sopravvivenza se già lei si è dotata di ordigni nucleari da impiegare contro i suoi nemici che dovrebbero trovarsi tutti li intorno. Un conflitto con la Persia sarebbe solo un diversivo per giustificare un apparato militare imponente che poi serve a tenere in carcere i palestinesi dei territori ed in uno stato di discriminazione gli arabi residenti in Israele. Questo è ciò che è insostenibile per un piccolo paese, se perde gli aiuti americani e se incontra difficoltà commerciali con l'Europa.
Per la concezione stessa dell'ebraismo che tende a discriminare i non ebrei, lo stato di Israele tenderà a scomparire per la semplice espansione demografica degli arabi. Loro possono espandersi solo facendo arrivare israeliani dal resto del mondo, il che non fa che sostenere quel processo di colonizzazione in atto che crea turbativa e tensioni nel Medio Oriente e nello stesso Mediterraneo. Basta che cambi il quadro geo politico e loro potrebbero trovarsi da un momento all'altro, spiazzati. Senza contare che nel mondo occidentale, la laicizzazione dello stato ha depotenziato tutte quelle forme di razzismo ideologico-religioso che era il deterrente che spaventava le minoranze razziali e religiose. E se queste restano nel mondo islamico (quelle religiose in particolare) è proprio per reazione ad uno stato ebraico che fa il verso a Isis.
E poi, questo governo di destra fascista è quanto di meglio vi possa essere per mettere in evidenza quelle fragilità ideologiche, che in genere vengono coperte da governi di sinistra che fingono maggiori aperture, ma che non sono meno sionisti e orientati alla colonizzazione dei territori palestinesi, siriani, giordani e libanesi.
Capisco quindi quanto per loro in Israele, sia una sconfitta questo accordo tra le nazioni importanti del globo e la Persia, proprio sul nucleare. E la sconfitta diventa ancora più evidente con questo governo di destra in Israele, che segna il limite della ideologia sionista senza il freno della pace e di una costruzione di due stati in quel lembo di terra al di qua e al di la del Giordano.
03/04/2015 01:51
Iran, Netanyahu:intesa minaccia Israele
1.51
Iran, Netanyahu:intesa minaccia Israele
Il premier israeliano Netanyahu ha
espresso al presidente Usa la sua "for-
te opposizione" all'accordo quadro sul
nucleare iraniano.
In una conversazione telefonica con
Obama, Netanyahu ha detto che un'intesa
finale su queste basi "potrebbe minac-
ciare la sopravvivenza di Israele".
Secondo il premier israeliano, l'accor-
cordo legittimerebbe il programma nu-
cleare iraniano e aumenterebbe "aggres-
sione e terrore" iraniani.
Ora mi domando come possa Israele temere per la sua sopravvivenza se già lei si è dotata di ordigni nucleari da impiegare contro i suoi nemici che dovrebbero trovarsi tutti li intorno. Un conflitto con la Persia sarebbe solo un diversivo per giustificare un apparato militare imponente che poi serve a tenere in carcere i palestinesi dei territori ed in uno stato di discriminazione gli arabi residenti in Israele. Questo è ciò che è insostenibile per un piccolo paese, se perde gli aiuti americani e se incontra difficoltà commerciali con l'Europa.
Per la concezione stessa dell'ebraismo che tende a discriminare i non ebrei, lo stato di Israele tenderà a scomparire per la semplice espansione demografica degli arabi. Loro possono espandersi solo facendo arrivare israeliani dal resto del mondo, il che non fa che sostenere quel processo di colonizzazione in atto che crea turbativa e tensioni nel Medio Oriente e nello stesso Mediterraneo. Basta che cambi il quadro geo politico e loro potrebbero trovarsi da un momento all'altro, spiazzati. Senza contare che nel mondo occidentale, la laicizzazione dello stato ha depotenziato tutte quelle forme di razzismo ideologico-religioso che era il deterrente che spaventava le minoranze razziali e religiose. E se queste restano nel mondo islamico (quelle religiose in particolare) è proprio per reazione ad uno stato ebraico che fa il verso a Isis.
E poi, questo governo di destra fascista è quanto di meglio vi possa essere per mettere in evidenza quelle fragilità ideologiche, che in genere vengono coperte da governi di sinistra che fingono maggiori aperture, ma che non sono meno sionisti e orientati alla colonizzazione dei territori palestinesi, siriani, giordani e libanesi.
Capisco quindi quanto per loro in Israele, sia una sconfitta questo accordo tra le nazioni importanti del globo e la Persia, proprio sul nucleare. E la sconfitta diventa ancora più evidente con questo governo di destra in Israele, che segna il limite della ideologia sionista senza il freno della pace e di una costruzione di due stati in quel lembo di terra al di qua e al di la del Giordano.
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Re: La Palestina
In relazione agli accordi con l'Iran:
"Ieri il presidente americano si era rivolto direttamente ai cittadini israeliani per rassicurarli sul fatto che gli Stati Uniti avrebbero sempre difeso Israele da qualsiasi attacco".
A leggere questa notizia mi viene da pensare ai palestinesi che non hanno nessuna grande potenza che li possa difendere da qualsiasi attacco. Il mese d'agosto è sempre stato il mese dei massacri palestinesi, quando in Israele chiudono le fabbriche per ferie e si mandano impiegati ed operai a combattere i palestinesi, senza che nessuno faccia davvero qualcosa per strapparli almeno alla morte, visto che comunque sono condannati all'occupazione militare da oltre mezzo secolo. Un Mondo così è intrinsecamente triste e malato.
"Ieri il presidente americano si era rivolto direttamente ai cittadini israeliani per rassicurarli sul fatto che gli Stati Uniti avrebbero sempre difeso Israele da qualsiasi attacco".
A leggere questa notizia mi viene da pensare ai palestinesi che non hanno nessuna grande potenza che li possa difendere da qualsiasi attacco. Il mese d'agosto è sempre stato il mese dei massacri palestinesi, quando in Israele chiudono le fabbriche per ferie e si mandano impiegati ed operai a combattere i palestinesi, senza che nessuno faccia davvero qualcosa per strapparli almeno alla morte, visto che comunque sono condannati all'occupazione militare da oltre mezzo secolo. Un Mondo così è intrinsecamente triste e malato.
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Re: La Palestina
Ebreo colpito, arriva l'intifada....
Ebreo colpito,arriva intifada coltelli?
Grande risalto sui media in Israele
per l'aggressione a Milano di Nathan
Graff,l'israeliano accoltellato ieri
sera da un uomo incappucciato.
Nei siti web ortodossi locali è forte
la preoccupazione che "l'intifada dei
coltelli" possa manifestarsi anche in
Europa. Il rischio che ebrei di aspet-
to ortodosso possano finire nel mirino
di estremisti islamici viene discusso
da Zaka,l'istituzione rabbinica specia-
lizzata che assiste le vittime di at-
tentati in Israele e che ora pensa di
istruire volontari in Europa.
Mi fa letteralmente schifo che un italiano (1) lo si definisca ebreo, senza specificare che si tratti di un uomo di religione ebraica. Di questo passo ebreo ignifica di razza ebraica tout court, e quello è linguaggio da razzisti.
In un mondo, dove la razza viene agitata come una bandiera e brandita come una spada, quel genere di notizie alimenta il razzismo, essendone l'espressione.
A chi di religione ebraica viva nel nostro paese, anziché essere colono in Palestina, va tutta la mia riconoscenza, e se mi fossi trovato nel luogo dell'agguato, lo avrei difeso e gli avrei prestato soccorso, come si deve fare con qualsiasi vittima.
E' con lo stesso spirito che difendo il popolo palestinese, e per nessun'altra ragione che per senso di giustizia.
A maggior ragione, se un palestinese accoltella un colono ebraico in segno di estrema protesta per la sua condizione di schiavo, non posso che prende atto di quella condizione che giunge ad un punto di rottura e che spesso per lui quel gesto significa la morte, il martirio. In mancanza di prospettive di giusta pace, oggi non vi è altro modo per ribellarsi agli oppressori.
Ma se un palestinese o arabo che fosse, vivendo o no in Italia facesse una cosa analoga, allora mostrerebbe una crudeltà che va duramente repressa, perché rivolgerebbe il suo gesto verso ad un uomo di fede ebraica che vivendo in Italia ha scelto proprio di non dare disturbo alcuno al popolo palestinese, evitando di fatto quel genocidio che consiste nel sostituirsi a lui con la violenza e l'occupazione delle sue terre.
Dovremmo fare delle statue per ringraziarli, quelli che pur professando la fede ebraica, non sono sionisti e colonizzatori delle terre di Palestina. Per la stessa ragione dobbiamo farci carico di proteggerli con tutte le nostre forze. Così come vanno protetti i palestinesi in Palestina.
Nota:
1) Nathan Graff è israeliano, non è italiano, e di lui non se ne sa nulla, per questa ragione il delitto potrebbe avere motivazioni che ci sfuggono. Il mio ragionamento - anche se parte da un evento che vede un israeliano, e non un italiano, coinvolto in quella vicenda - è rivolto in favore di quegli italiani di religione ebraica che vanno difesi con tutte le nostre forze, contro qualsiasi atto di violenza o discriminazione. Spero che questo pretesto sia utile e serva ad affermare quanto si possa essere orgogliosi di avere nel nostro paese una comunità religiosa ebraica che non pensi ad Israele in termini di sionismo e colonizzazione della Palestina, e che lavori per rendere prospera questa nostra patria comune.
Ebreo colpito,arriva intifada coltelli?
Grande risalto sui media in Israele
per l'aggressione a Milano di Nathan
Graff,l'israeliano accoltellato ieri
sera da un uomo incappucciato.
Nei siti web ortodossi locali è forte
la preoccupazione che "l'intifada dei
coltelli" possa manifestarsi anche in
Europa. Il rischio che ebrei di aspet-
to ortodosso possano finire nel mirino
di estremisti islamici viene discusso
da Zaka,l'istituzione rabbinica specia-
lizzata che assiste le vittime di at-
tentati in Israele e che ora pensa di
istruire volontari in Europa.
Mi fa letteralmente schifo che un italiano (1) lo si definisca ebreo, senza specificare che si tratti di un uomo di religione ebraica. Di questo passo ebreo ignifica di razza ebraica tout court, e quello è linguaggio da razzisti.
In un mondo, dove la razza viene agitata come una bandiera e brandita come una spada, quel genere di notizie alimenta il razzismo, essendone l'espressione.
A chi di religione ebraica viva nel nostro paese, anziché essere colono in Palestina, va tutta la mia riconoscenza, e se mi fossi trovato nel luogo dell'agguato, lo avrei difeso e gli avrei prestato soccorso, come si deve fare con qualsiasi vittima.
E' con lo stesso spirito che difendo il popolo palestinese, e per nessun'altra ragione che per senso di giustizia.
A maggior ragione, se un palestinese accoltella un colono ebraico in segno di estrema protesta per la sua condizione di schiavo, non posso che prende atto di quella condizione che giunge ad un punto di rottura e che spesso per lui quel gesto significa la morte, il martirio. In mancanza di prospettive di giusta pace, oggi non vi è altro modo per ribellarsi agli oppressori.
Ma se un palestinese o arabo che fosse, vivendo o no in Italia facesse una cosa analoga, allora mostrerebbe una crudeltà che va duramente repressa, perché rivolgerebbe il suo gesto verso ad un uomo di fede ebraica che vivendo in Italia ha scelto proprio di non dare disturbo alcuno al popolo palestinese, evitando di fatto quel genocidio che consiste nel sostituirsi a lui con la violenza e l'occupazione delle sue terre.
Dovremmo fare delle statue per ringraziarli, quelli che pur professando la fede ebraica, non sono sionisti e colonizzatori delle terre di Palestina. Per la stessa ragione dobbiamo farci carico di proteggerli con tutte le nostre forze. Così come vanno protetti i palestinesi in Palestina.
Nota:
1) Nathan Graff è israeliano, non è italiano, e di lui non se ne sa nulla, per questa ragione il delitto potrebbe avere motivazioni che ci sfuggono. Il mio ragionamento - anche se parte da un evento che vede un israeliano, e non un italiano, coinvolto in quella vicenda - è rivolto in favore di quegli italiani di religione ebraica che vanno difesi con tutte le nostre forze, contro qualsiasi atto di violenza o discriminazione. Spero che questo pretesto sia utile e serva ad affermare quanto si possa essere orgogliosi di avere nel nostro paese una comunità religiosa ebraica che non pensi ad Israele in termini di sionismo e colonizzazione della Palestina, e che lavori per rendere prospera questa nostra patria comune.
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Re: La Palestina
Questa notizia viene dalla Francia...
29/01/2016 22:44
Francia:ok Palestina se stop negoziato
La Francia è pronta a riconoscere la
Palestina, se non partirà il negoziato
per arrivare alla "soluzione a due
Stati".
Proprio per riprendere la trattativa,
la Francia ha annunciato di voler orga-
nizzare nelle prossime settimane una
conferenza per rilanciare la soluzione
a due, con Israele a fianco di uno sta-
to palestinese. Lo ha detto il ministro
degli Esteri francese, Fabius.
Non credo che Israele farà partire la trattativa, per evitare che la Francia riconosca lo stato di Palestina. Far partire la trattativa significa avere una certa disposizione a riconoscere lo stato di Palestina, ma cosa succederà a quei coloni che sono in Cisgiordania?
Dovranno andarsene come se ne sono andati dalla striscia di Gaza, e così addio metà del sogno sionista.
Pur sperandolo, non credo che inizierà alcuna trattativa. Diamo tempo alla Francia di verificare la volontà israeliana, e poi, tra qualche mese, ne tragga le conseguenze.
Non bisogna dimenticare che la Francia, quando aveva il problema della colonia in Algeria, aveva armato Israele, con i suoi mirage, proprio per fare da gendarme in quell'Africa del Nord/Medio Oriente, che stava scoppiando. La politica colonialista della Francia è una delle cause di quello sporco conflitto che vede soccombere i palestinesi. Se mai verrà quel riconoscimento dello stato palestinese, verrà da un paese che è stato causa del suo martirio. Questo non va dimenticato, e non lo si può considerare un risarcimento!
29/01/2016 22:44
Francia:ok Palestina se stop negoziato
La Francia è pronta a riconoscere la
Palestina, se non partirà il negoziato
per arrivare alla "soluzione a due
Stati".
Proprio per riprendere la trattativa,
la Francia ha annunciato di voler orga-
nizzare nelle prossime settimane una
conferenza per rilanciare la soluzione
a due, con Israele a fianco di uno sta-
to palestinese. Lo ha detto il ministro
degli Esteri francese, Fabius.
Non credo che Israele farà partire la trattativa, per evitare che la Francia riconosca lo stato di Palestina. Far partire la trattativa significa avere una certa disposizione a riconoscere lo stato di Palestina, ma cosa succederà a quei coloni che sono in Cisgiordania?
Dovranno andarsene come se ne sono andati dalla striscia di Gaza, e così addio metà del sogno sionista.
Pur sperandolo, non credo che inizierà alcuna trattativa. Diamo tempo alla Francia di verificare la volontà israeliana, e poi, tra qualche mese, ne tragga le conseguenze.
Non bisogna dimenticare che la Francia, quando aveva il problema della colonia in Algeria, aveva armato Israele, con i suoi mirage, proprio per fare da gendarme in quell'Africa del Nord/Medio Oriente, che stava scoppiando. La politica colonialista della Francia è una delle cause di quello sporco conflitto che vede soccombere i palestinesi. Se mai verrà quel riconoscimento dello stato palestinese, verrà da un paese che è stato causa del suo martirio. Questo non va dimenticato, e non lo si può considerare un risarcimento!
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Re: La Palestina
10/07/2016 16:00
Egitto-Israele, inizio nuove relazioni
Il ministro egiziano degli Esteri,Shu-
kri, oggi a Gerusalemme per la prima
visita in 9 anni di un capo della
diplomazia del Paese,che testimonia il
cambiamento nelle relazioni del Cairo
con Israele.
Il premier israeliano Netanyahu ha det-
to che la missione è legata all'"appel-
lo del presidente Al Sisi per il rilan-
cio del processo di pace isarelo-pale-
stinesi e con altri Paesi arabi". Al
centro dell'incontro tra Shukri e Ne-
tanyahu,quindi,causa palestinese,accor-
di tra le parti e relazioni bilaterali.
C'è da crederci che sia per favorire la pace e la liberazione della Palestina? Al Sisi sembra un despota che ha già dei problemi di sopravvivenza al potere, figuriamoci se ha risorse per interessarsi della Palestina e del suo popolo. Certo che tra Erdogan, Netanyau, Al Sisi e Salman, in comune c'è tutto tranne che liberté, fraternité, egalité. Speriamo che la con la prossima primavera araba, per loro ci sia la ghigliottina. Senza uno sviluppo rivoluzionario, resteranno teocrati del medioevo.
Egitto-Israele, inizio nuove relazioni
Il ministro egiziano degli Esteri,Shu-
kri, oggi a Gerusalemme per la prima
visita in 9 anni di un capo della
diplomazia del Paese,che testimonia il
cambiamento nelle relazioni del Cairo
con Israele.
Il premier israeliano Netanyahu ha det-
to che la missione è legata all'"appel-
lo del presidente Al Sisi per il rilan-
cio del processo di pace isarelo-pale-
stinesi e con altri Paesi arabi". Al
centro dell'incontro tra Shukri e Ne-
tanyahu,quindi,causa palestinese,accor-
di tra le parti e relazioni bilaterali.
C'è da crederci che sia per favorire la pace e la liberazione della Palestina? Al Sisi sembra un despota che ha già dei problemi di sopravvivenza al potere, figuriamoci se ha risorse per interessarsi della Palestina e del suo popolo. Certo che tra Erdogan, Netanyau, Al Sisi e Salman, in comune c'è tutto tranne che liberté, fraternité, egalité. Speriamo che la con la prossima primavera araba, per loro ci sia la ghigliottina. Senza uno sviluppo rivoluzionario, resteranno teocrati del medioevo.
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Re: La Palestina
08/08/2016 00:02
Israele: via attivisti boicottano Stato
Insediata una commissione speciale con
l'incarico di espellere "attivisti im-
pegnati nel boicottaggio di Israele o
nella sua delegittimazione". Lo ha de-
ciso il governo di Benyamin Netanyahu.
Verrà anche impedito l'ingresso a chi
cercasse di arrivare dall'estero in fu-
turo. Una task-force, formata dai mini-
stri degli Interni e per la Sicurezza
interna, dovrà "localizzare centinaia
di attivisti che si trovano in Israele"
La popolazione in Cisgiordania "viene
aizzata contro le forze dell'ordine",si
legge in un comunicato congiunto.
Chi dice: La popolazione in Cisgiordania "viene aizzata contro le forze dell'ordine", quando quelle sono forze di occupazione, è un nazista. I nazisti erano colonizzatori di terra, proprio come gli Israeliani, e lo sterminio diretto, o per sostituzione sono il modo per strappare ai palestinesi le loro terre. Per non parlare della superiorità della razza. Ma ancora ci si crede a certe cretinate? Se ne andassero almeno via dalla Cisgiordania ed aiutassero i palestinesi come se fossero loro fratelli. Dio certe cose semplici non le suggerisce? O il Dio di chi vive in Israele è malvagio, come deve esserlo quello dei terroristi islamici. Oppure il Dio è solo una finzione astratta, per esprimere e giustificare brutalmente il potere di un popolo chiuso al mondo, egoista e opportunista.
Israele: via attivisti boicottano Stato
Insediata una commissione speciale con
l'incarico di espellere "attivisti im-
pegnati nel boicottaggio di Israele o
nella sua delegittimazione". Lo ha de-
ciso il governo di Benyamin Netanyahu.
Verrà anche impedito l'ingresso a chi
cercasse di arrivare dall'estero in fu-
turo. Una task-force, formata dai mini-
stri degli Interni e per la Sicurezza
interna, dovrà "localizzare centinaia
di attivisti che si trovano in Israele"
La popolazione in Cisgiordania "viene
aizzata contro le forze dell'ordine",si
legge in un comunicato congiunto.
Chi dice: La popolazione in Cisgiordania "viene aizzata contro le forze dell'ordine", quando quelle sono forze di occupazione, è un nazista. I nazisti erano colonizzatori di terra, proprio come gli Israeliani, e lo sterminio diretto, o per sostituzione sono il modo per strappare ai palestinesi le loro terre. Per non parlare della superiorità della razza. Ma ancora ci si crede a certe cretinate? Se ne andassero almeno via dalla Cisgiordania ed aiutassero i palestinesi come se fossero loro fratelli. Dio certe cose semplici non le suggerisce? O il Dio di chi vive in Israele è malvagio, come deve esserlo quello dei terroristi islamici. Oppure il Dio è solo una finzione astratta, per esprimere e giustificare brutalmente il potere di un popolo chiuso al mondo, egoista e opportunista.
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Re: La Palestina
28/09/2016 09:03
Renzi: Peres,un grande del nostro tempo
"Un uomo che aveva visto la guerra e
per questo costruiva la pace, tra l'al-
tro un grande amico dell'Italia e della
pace. Lo ricordiamo con affetto e gra-
titudine. Una di quelle personalità che
valgono doppio e che ogni tanto la sto-
ria ci regala". Lo ha detto il premier
Renzi a Rtl 102,5 a proposito della
scomparsa di Peres.
Poco prima, Renzi aveva twittato: "Shi-
mon Peres, un grande del nostro tempo,
un uomo di pace".
Quante falsità vengono dette e scritte in questi giorni.
Perez era un colono che ha sottratto la terra natale ai palestinesi.
Questo è ciò che ha fatto con la politica e con le armi.
La colonizzazione di un territorio è sterminio per sostituzione, e lo abbiamo visto nelle Americhe, in Australia, in Sud Africa e lo stiamo vedendo in Palestina. Tra tutte le colpe, questa è tra le più gravi che un uomo possa compiere nei confronti di altri popoli. Adesso che è morto, non colonizzerà più nessuno. Pace all'anima sua.
Renzi: Peres,un grande del nostro tempo
"Un uomo che aveva visto la guerra e
per questo costruiva la pace, tra l'al-
tro un grande amico dell'Italia e della
pace. Lo ricordiamo con affetto e gra-
titudine. Una di quelle personalità che
valgono doppio e che ogni tanto la sto-
ria ci regala". Lo ha detto il premier
Renzi a Rtl 102,5 a proposito della
scomparsa di Peres.
Poco prima, Renzi aveva twittato: "Shi-
mon Peres, un grande del nostro tempo,
un uomo di pace".
Quante falsità vengono dette e scritte in questi giorni.
Perez era un colono che ha sottratto la terra natale ai palestinesi.
Questo è ciò che ha fatto con la politica e con le armi.
La colonizzazione di un territorio è sterminio per sostituzione, e lo abbiamo visto nelle Americhe, in Australia, in Sud Africa e lo stiamo vedendo in Palestina. Tra tutte le colpe, questa è tra le più gravi che un uomo possa compiere nei confronti di altri popoli. Adesso che è morto, non colonizzerà più nessuno. Pace all'anima sua.
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Re: La Palestina
28/09/2016 13:51
Peres, Abu Mazen: "Perdita per umanità"
La morte di Shimon Peres "è una perdita
grave per l'umanità e per la pace nella
Regione".
Lo ha dichiarato il presidente palesti-
nese Abu Mazen, citato da Haaretz.
Molto buono Abu Mazen... sembra affetto dalla sindrome di Stoccolma(1)
Nota:
1) Con l'espressione sindrome di Stoccolma si intende un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice. (da Wikipedia)
Peres, Abu Mazen: "Perdita per umanità"
La morte di Shimon Peres "è una perdita
grave per l'umanità e per la pace nella
Regione".
Lo ha dichiarato il presidente palesti-
nese Abu Mazen, citato da Haaretz.
Molto buono Abu Mazen... sembra affetto dalla sindrome di Stoccolma(1)
Nota:
1) Con l'espressione sindrome di Stoccolma si intende un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice. (da Wikipedia)
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Re: La Palestina
http://www.unita.tv/focus/israele-addio-a-peres-uomo-di-pace/
Non condivido per niente questo articolo dell'Unità. Fondamentalmente, pietistico, falso e di circostanza. Simile a molti altri che si leggono in questi giorni. Preferisco la nuda realtà dei fatti che abbiamo vissuto per quasi tutta la nostra vita!
Che differenza c'è di fatto tra lui e Netanyahu?
Mi sembrano la coppia del poliziotto buono e di quello cattivo.
Ed i palestinesi attendono ancora che qualcuno li liberi dall'oppressione israeliana.
L'antisemitismo europeo ed il semitismo israeliano hanno in comune il genocidio. Più cruento quello degli europei, con i campi di prigionia e le camere a gas: c'era la guerra, allora. Non meno letale quello degli israeliani, con l'occupazione di un intera nazione e con la sostituzione sul territorio, di nativi palestinesi con coloni ebraici. E quando c'è la guerra, è pure peggio anche li, come abbiamo visto a Gaza, con i massacri nei campi profughi del Libano, a Gerusalemme ed in Cisgiordania.
Non c'è odio in questi miei commenti, non è quello il punto, ma solo sete di verità e di giustizia negata.
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Re: La Palestina
30/09/2016 11:03
Obama: Peres tra grandi come Mandela
Shimon Peres appartiene alla categoria
dei "giganti del XX secolo" come Nelson
Mandela e la Regina Elisabetta. Il pre-
sidente americano nell'elogio funebre
afferma che il Premio Nobel per la pace
"ci ha mostrato che giustizia e speran-
za devono essere il cuore delle idee",e
"non credo che fosse un ingenuo".
"La Pace è ora in mano alla prossima
generazione israeliana.Sentiamo il peso
della responsabilità, che lui portava
con saggezza".Israele ha vinto tutte le
le guerre ma non la maggiore:quella di
non aver più bisogno di vincere,dice.
Questo non lo condivido. Peres ha anche fatto il Primo ministro socialista senza fare la pace.
Ariel Sharon era partito come un falco, ha forse fatto di più lui per tentare la via della pace, e più di chiunque altro.
I sionisti hanno colonizzato la Palestina con una brutalità che poteva venire solo da come erano stati brutalizzati dagli europei: tedeschi ed italiani in testa, ma anche tutti gli altri - francesi, ucraini, russi... Ed hanno fondato uno stato teocratico e razzista che tiene in un ghetto i palestinesi di Gerusalemme e della Cisgiordania.
Non vi può essere onore per nessuno degli israeliani che abbia vissuto quella miserabile esperienza, di passare da vittime a carnefici di innocenti.
E ora? C'è una sola via perfetta: la fusione dei due popoli, l'ebraico ed il palestinese in un'unica nazione libera aconfessionale, democratica. Vi è anche un'altra via del fatto compiuto, dei due stati che cercano di aiutarsi ed essere amici. La via che resta è ignobile, ed è quella di ieri e di oggi, quella di Peres e di Sharon: la colonizzazione della Palestina, da cui si sono estirpati i palestinesi e la ghettizzazione della Cisgiordania e di Gerusalemme. Amen!
Hamas? E' la versione araba del sionismo! Non per niente sono stati gli stessi israeliani - così si dice - a favorire la nascita di quel movimento confessionale che creasse divisione nel Fronte Popolare e laico di Arafat. Non mi interessa cosa pensino della faccenda, dato che la loro proposta è negativa come sempre lo è stata quella di Israele.
Obama: Peres tra grandi come Mandela
Shimon Peres appartiene alla categoria
dei "giganti del XX secolo" come Nelson
Mandela e la Regina Elisabetta. Il pre-
sidente americano nell'elogio funebre
afferma che il Premio Nobel per la pace
"ci ha mostrato che giustizia e speran-
za devono essere il cuore delle idee",e
"non credo che fosse un ingenuo".
"La Pace è ora in mano alla prossima
generazione israeliana.Sentiamo il peso
della responsabilità, che lui portava
con saggezza".Israele ha vinto tutte le
le guerre ma non la maggiore:quella di
non aver più bisogno di vincere,dice.
Questo non lo condivido. Peres ha anche fatto il Primo ministro socialista senza fare la pace.
Ariel Sharon era partito come un falco, ha forse fatto di più lui per tentare la via della pace, e più di chiunque altro.
I sionisti hanno colonizzato la Palestina con una brutalità che poteva venire solo da come erano stati brutalizzati dagli europei: tedeschi ed italiani in testa, ma anche tutti gli altri - francesi, ucraini, russi... Ed hanno fondato uno stato teocratico e razzista che tiene in un ghetto i palestinesi di Gerusalemme e della Cisgiordania.
Non vi può essere onore per nessuno degli israeliani che abbia vissuto quella miserabile esperienza, di passare da vittime a carnefici di innocenti.
E ora? C'è una sola via perfetta: la fusione dei due popoli, l'ebraico ed il palestinese in un'unica nazione libera aconfessionale, democratica. Vi è anche un'altra via del fatto compiuto, dei due stati che cercano di aiutarsi ed essere amici. La via che resta è ignobile, ed è quella di ieri e di oggi, quella di Peres e di Sharon: la colonizzazione della Palestina, da cui si sono estirpati i palestinesi e la ghettizzazione della Cisgiordania e di Gerusalemme. Amen!
Hamas? E' la versione araba del sionismo! Non per niente sono stati gli stessi israeliani - così si dice - a favorire la nascita di quel movimento confessionale che creasse divisione nel Fronte Popolare e laico di Arafat. Non mi interessa cosa pensino della faccenda, dato che la loro proposta è negativa come sempre lo è stata quella di Israele.
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Re: La Palestina
14/10/2016 16:27
Unesco:Gerusalemme,patrimonio mondiale
Il patrimonio di Gerusalemme "è indivi-
sibile e ognuna delle sue comunità ha
diritto all'esplicito riconoscimento
della sua storia e del suo legame con
la città":lo dice in una nota la di-
rettrice generale dell'Unesco,Bokova.
La nota dopo la rottura di Israele con
l'Unesco che ieri aveva votato a mag-
gioranza(Italia astenuta)una risoluzio-
ne dei palestinesi che ha sancito, tra
l'altro, che il Muro del Pianto e Monte
del Tempio sono sacri solo per i musul-
mani,approvando l'utilizzo del solo
nome arabo.
Cosa c'entra Gerusalemme con questi coloni ebrei, niente, salvo il fatto che l'hanno occupata con le armi, strappandola ai palestinesi.
Semmai i muri e i templi possono avere dei riscontri storici con le religioni islamica ed ebrea, che però, come manufatti in sé, non sono molto diversi dal vitello d'oro della tradizione. Forse, parlare di muri del pianto in un territorio in cui i muri di cemento vengono innalzati come altari dell'odio, può giustificare la contesa tra questi feticisti del terzo millennio. Salomonico il giudizio della direttrice generale dell'Unesco. A me quelle pietre in se non dicono niente, salvo parlare per l'odio di cui rilucono, luciferine. Era bello quando un movimento rivoluzionario panarabo aveva messo in soffitta la religione e lottava in Palestina, in Siria, in Egitto, in Libia, in Algeria, in Iraq, per la propria libertà, conculcata da un'Europa colonialista, che aveva strappato quei territori ai turchi, barbari che venivano dai monti Altai. Infine, sono dovuti arrivare degli ebrei scampati ai massacri dei nazisti, per riportare al potere la religione, esprimendone tutti i malefici eccessi di cui continuiamo ad essere, inorriditi testimoni.
Unesco:Gerusalemme,patrimonio mondiale
Il patrimonio di Gerusalemme "è indivi-
sibile e ognuna delle sue comunità ha
diritto all'esplicito riconoscimento
della sua storia e del suo legame con
la città":lo dice in una nota la di-
rettrice generale dell'Unesco,Bokova.
La nota dopo la rottura di Israele con
l'Unesco che ieri aveva votato a mag-
gioranza(Italia astenuta)una risoluzio-
ne dei palestinesi che ha sancito, tra
l'altro, che il Muro del Pianto e Monte
del Tempio sono sacri solo per i musul-
mani,approvando l'utilizzo del solo
nome arabo.
Cosa c'entra Gerusalemme con questi coloni ebrei, niente, salvo il fatto che l'hanno occupata con le armi, strappandola ai palestinesi.
Semmai i muri e i templi possono avere dei riscontri storici con le religioni islamica ed ebrea, che però, come manufatti in sé, non sono molto diversi dal vitello d'oro della tradizione. Forse, parlare di muri del pianto in un territorio in cui i muri di cemento vengono innalzati come altari dell'odio, può giustificare la contesa tra questi feticisti del terzo millennio. Salomonico il giudizio della direttrice generale dell'Unesco. A me quelle pietre in se non dicono niente, salvo parlare per l'odio di cui rilucono, luciferine. Era bello quando un movimento rivoluzionario panarabo aveva messo in soffitta la religione e lottava in Palestina, in Siria, in Egitto, in Libia, in Algeria, in Iraq, per la propria libertà, conculcata da un'Europa colonialista, che aveva strappato quei territori ai turchi, barbari che venivano dai monti Altai. Infine, sono dovuti arrivare degli ebrei scampati ai massacri dei nazisti, per riportare al potere la religione, esprimendone tutti i malefici eccessi di cui continuiamo ad essere, inorriditi testimoni.
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Re: La Palestina
Tanto per ricordare: questo è il documento ufficiale dell'Unesco
http://unesdoc.unesco.org/images/0024/002462/246215e.pdf
le grida manzoniane di Renzi, mi pare proprio che siano fuori luogo.
http://unesdoc.unesco.org/images/0024/002462/246215e.pdf
le grida manzoniane di Renzi, mi pare proprio che siano fuori luogo.
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Re: La Palestina
Questa è solo la traduzione della prima parte della risoluzione UNESCO:
1. Dopo aver esaminato documento 200 EX / 25,
2. Ricordando le disposizioni delle quattro Convenzioni di Ginevra (1949) e i loro protocolli addizionali (1977), del 1907, sulla guerra terrestre, la Convenzione dell'Aia per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1954) e i relativi protocolli, la Convenzione concernente le misure da adottare per interdire e impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali (1970) e la Convenzione per la protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale (1972), l'iscrizione della Città Vecchia di Gerusalemme e le sue mura, su richiesta della Giordania nella Lista del patrimonio mondiale (1981) e sulla Lista del patrimonio mondiale in pericolo (1982), e le raccomandazioni, risoluzioni e decisioni dell'UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale, così come le risoluzioni e le decisioni dell'UNESCO in materia di Gerusalemme, richiamando anche le decisioni UNESCO precedenti relative alla ricostruzione e allo sviluppo di Gaza, così come le decisioni dell'UNESCO sui due siti palestinesi di al-Khalil / Hebron e Betlemme,
3. Affermando l'importanza della città vecchia di Gerusalemme e le sue mura per le tre religioni monoteiste, anche affermando che nulla nella decisione corrente, che ha lo scopo, tra l'altro, alla salvaguardia del patrimonio culturale della Palestina e il carattere distintivo di East Gerusalemme, non deve in alcun modo influenzare le pertinenti risoluzioni e decisioni del Consiglio di Sicurezza e delle Nazioni Unite sullo status giuridico della Palestina e di Gerusalemme.
4. deplora profondamente il rifiuto di Israele di implementare le precedenti decisioni UNESCO, riguardo a Gerusalemme, in particolare 185 EX / Decisione 14, osserva che la sua richiesta al direttore generale di nominare, non appena possibile, un rappresentante permanente di stanza a Gerusalemme Est a riferire su base regolare, su tutti gli aspetti che riguardano i settori di competenza dell'UNESCO a Gerusalemme Est, non è stato rispettato, e ribadisce la sua richiesta al Director General alla nomina del rappresentante di cui sopra;
5. deplora profondamente il fallimento di Israele, la potenza occupante, di cessare i continui scavi e i lavori a Gerusalemme Est in particolare dentro e intorno al centro storico, e ribadisce la sua richiesta di Israele, la potenza occupante, di vietare tutte queste opere in conformità agli obblighi derivanti dalle disposizioni e dalle relative convenzioni, risoluzioni e decisioni UNESCO ;
6. ringrazia il Direttore generale per i suoi sforzi per attuare le decisioni precedenti dell'UNESCO su Gerusalemme e le sue richieste per mantenere e rinvigorire tali sforzi;
Fin qui non c'è nulla di inaccettabile sotto il sole. Nei prossimi giorni proveremo a tradurre le altre parti.
1. Dopo aver esaminato documento 200 EX / 25,
2. Ricordando le disposizioni delle quattro Convenzioni di Ginevra (1949) e i loro protocolli addizionali (1977), del 1907, sulla guerra terrestre, la Convenzione dell'Aia per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1954) e i relativi protocolli, la Convenzione concernente le misure da adottare per interdire e impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali (1970) e la Convenzione per la protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale (1972), l'iscrizione della Città Vecchia di Gerusalemme e le sue mura, su richiesta della Giordania nella Lista del patrimonio mondiale (1981) e sulla Lista del patrimonio mondiale in pericolo (1982), e le raccomandazioni, risoluzioni e decisioni dell'UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale, così come le risoluzioni e le decisioni dell'UNESCO in materia di Gerusalemme, richiamando anche le decisioni UNESCO precedenti relative alla ricostruzione e allo sviluppo di Gaza, così come le decisioni dell'UNESCO sui due siti palestinesi di al-Khalil / Hebron e Betlemme,
3. Affermando l'importanza della città vecchia di Gerusalemme e le sue mura per le tre religioni monoteiste, anche affermando che nulla nella decisione corrente, che ha lo scopo, tra l'altro, alla salvaguardia del patrimonio culturale della Palestina e il carattere distintivo di East Gerusalemme, non deve in alcun modo influenzare le pertinenti risoluzioni e decisioni del Consiglio di Sicurezza e delle Nazioni Unite sullo status giuridico della Palestina e di Gerusalemme.
4. deplora profondamente il rifiuto di Israele di implementare le precedenti decisioni UNESCO, riguardo a Gerusalemme, in particolare 185 EX / Decisione 14, osserva che la sua richiesta al direttore generale di nominare, non appena possibile, un rappresentante permanente di stanza a Gerusalemme Est a riferire su base regolare, su tutti gli aspetti che riguardano i settori di competenza dell'UNESCO a Gerusalemme Est, non è stato rispettato, e ribadisce la sua richiesta al Director General alla nomina del rappresentante di cui sopra;
5. deplora profondamente il fallimento di Israele, la potenza occupante, di cessare i continui scavi e i lavori a Gerusalemme Est in particolare dentro e intorno al centro storico, e ribadisce la sua richiesta di Israele, la potenza occupante, di vietare tutte queste opere in conformità agli obblighi derivanti dalle disposizioni e dalle relative convenzioni, risoluzioni e decisioni UNESCO ;
6. ringrazia il Direttore generale per i suoi sforzi per attuare le decisioni precedenti dell'UNESCO su Gerusalemme e le sue richieste per mantenere e rinvigorire tali sforzi;
Fin qui non c'è nulla di inaccettabile sotto il sole. Nei prossimi giorni proveremo a tradurre le altre parti.
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Re: La Palestina
un altro passetto nella traduzione:
7. Chiede a Israele, la potenza occupante, di consentire il ripristino dello status quo storico, che ha prevalso fino al settembre 2000, in base al quale il Dipartimento giordano Awqaf (Fondazione religiosa) esercitava l'autorità esclusiva sulla Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al -Sharif, e il suo mandato era esteso, senza ostacoli, a tutti gli affari relativi all'amministrazione della Moschea al-Aqsa / al-Haram Alsharif, inclusa la manutenzione, il restauro e la regolamentazione di accesso;
8. condanna con fermezza le aggressioni crescenti israeliani e le misure illegali contro il Dipartimento Awqaf e il suo personale, e contro la libertà di culto e di accesso dei musulmani al loro Santo sito di Al-Aqsa / Al-Haram Al Sharif, e chiede a Israele, la Potenza Occupante, di rispettare lo status quo storico di fermare immediatamente tali misure;
9. deplora con forza l'assalto continuo alla Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al-Sharif degli estremisti di destra israeliani e delle forze in uniforme, ed esorta Israele, la potenza occupante, di adottare le misure necessarie per prevenire gli abusi provocatori che violano la santità e l'integrità della Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al-Sharif;
10. deplora profondamente le continue aggressioni israeliane contro i civili, incluse figure religiose islamiche e sacerdoti, deplora ulteriormente l'ingresso forzoso, nelle diverse moschee ed edifici storici all'interno della Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al-Sharif da parte di diversi dipendenti israeliani, tra cui i cosiddetti funzionari "Antichità israeliane", e gli arresti e feriti tra fedeli musulmani e le guardie giordane Awqaf di al-Aqsa / al-Haram al-Sharif da parte delle forze israeliane e sollecita anche Israele, la potenza occupante, per porre fine a queste aggressioni e abusi che infiammano la tensione sul terreno e tra le fedi;
Fino qui, si dice di non rompere le scatole, e che non sono graditi funzionari delle "Antichità israeliane" in una Moschea che di israelita non ha proprio nulla.
Per ora continuo a non vedere nulla che disturbi la verità e la storia.
La traduzione continuerà nel seguito.
7. Chiede a Israele, la potenza occupante, di consentire il ripristino dello status quo storico, che ha prevalso fino al settembre 2000, in base al quale il Dipartimento giordano Awqaf (Fondazione religiosa) esercitava l'autorità esclusiva sulla Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al -Sharif, e il suo mandato era esteso, senza ostacoli, a tutti gli affari relativi all'amministrazione della Moschea al-Aqsa / al-Haram Alsharif, inclusa la manutenzione, il restauro e la regolamentazione di accesso;
8. condanna con fermezza le aggressioni crescenti israeliani e le misure illegali contro il Dipartimento Awqaf e il suo personale, e contro la libertà di culto e di accesso dei musulmani al loro Santo sito di Al-Aqsa / Al-Haram Al Sharif, e chiede a Israele, la Potenza Occupante, di rispettare lo status quo storico di fermare immediatamente tali misure;
9. deplora con forza l'assalto continuo alla Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al-Sharif degli estremisti di destra israeliani e delle forze in uniforme, ed esorta Israele, la potenza occupante, di adottare le misure necessarie per prevenire gli abusi provocatori che violano la santità e l'integrità della Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al-Sharif;
10. deplora profondamente le continue aggressioni israeliane contro i civili, incluse figure religiose islamiche e sacerdoti, deplora ulteriormente l'ingresso forzoso, nelle diverse moschee ed edifici storici all'interno della Moschea Al-Aqsa / Al-Haram Al-Sharif da parte di diversi dipendenti israeliani, tra cui i cosiddetti funzionari "Antichità israeliane", e gli arresti e feriti tra fedeli musulmani e le guardie giordane Awqaf di al-Aqsa / al-Haram al-Sharif da parte delle forze israeliane e sollecita anche Israele, la potenza occupante, per porre fine a queste aggressioni e abusi che infiammano la tensione sul terreno e tra le fedi;
Fino qui, si dice di non rompere le scatole, e che non sono graditi funzionari delle "Antichità israeliane" in una Moschea che di israelita non ha proprio nulla.
Per ora continuo a non vedere nulla che disturbi la verità e la storia.
La traduzione continuerà nel seguito.
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Re: La Palestina
Devo andare avanti con la traduzione, ma non mi sembra che l'Unesco dica quello che c'è nei titoli.
26/10/2016 11:27
Ebrei e Gerusalemme,Unesco rinnova "no"
Il Comitato del patrimonio mondiale
dell'Unesco ha approvato una risoluzio-
ne che nega nuovamente il legame mille-
nario tra gli ebrei e i luoghi sacri di
Gerusalemme. Il voto si è svolto a
scrutinio segreto: 10 a favore, 2 con-
trari e 8 astenuti.
L'Unione delle comunità ebraiche ita-
liane ha intanto definito "positivo" l'
incontro con il ministro degli Esteri
Gentiloni."Siamo certi che d'ora in poi
in sede Unesco i nostri rappresentanti
faranno registrare un deciso cambio di
rotta",ha detto la presidente Di Segni.
Questi fanno i finti tonti solo per fare i padroni in casa degli altri che sono li da duemila anni, e non certo da pochi decenni come questi che sono li solo come europei conquistatori.
26/10/2016 11:27
Ebrei e Gerusalemme,Unesco rinnova "no"
Il Comitato del patrimonio mondiale
dell'Unesco ha approvato una risoluzio-
ne che nega nuovamente il legame mille-
nario tra gli ebrei e i luoghi sacri di
Gerusalemme. Il voto si è svolto a
scrutinio segreto: 10 a favore, 2 con-
trari e 8 astenuti.
L'Unione delle comunità ebraiche ita-
liane ha intanto definito "positivo" l'
incontro con il ministro degli Esteri
Gentiloni."Siamo certi che d'ora in poi
in sede Unesco i nostri rappresentanti
faranno registrare un deciso cambio di
rotta",ha detto la presidente Di Segni.
Questi fanno i finti tonti solo per fare i padroni in casa degli altri che sono li da duemila anni, e non certo da pochi decenni come questi che sono li solo come europei conquistatori.
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Re: La Palestina
15/02/2017 23:22
Abu Mazen:noi restiamo legati a 2 Stati
La presidenza palestinese ha ribadito
di rimanere legata alla soluzione a due
Stati e che continuerà a lavorare con
gli Usa in questa direzione.
La presidenza di Abu Mazen ha ammonito
che "l'insistenza di Israele nel di-
struggere l'opzione dei due Stati at-
traverso la continuazione degli inse-
diamenti porterà a più estremismo e in-
stabilità", e chiesto a Israele di "ri-
spondere alla richiesta del presidente
Trump di fermare tutte le attività di
insediamento".
Abu Mazen ha semplicemente ragione. Ma se spera che Trump lo aiuti, morirà disperato.
Israele, per gli USA, sono il gendarme in Medio Oriente, molto di più della stessa Arabia Saudita, nonostante il petrolio.
Specie adesso che non può più contare sulla Turchia, in funzione anti russa.
Abu Mazen:noi restiamo legati a 2 Stati
La presidenza palestinese ha ribadito
di rimanere legata alla soluzione a due
Stati e che continuerà a lavorare con
gli Usa in questa direzione.
La presidenza di Abu Mazen ha ammonito
che "l'insistenza di Israele nel di-
struggere l'opzione dei due Stati at-
traverso la continuazione degli inse-
diamenti porterà a più estremismo e in-
stabilità", e chiesto a Israele di "ri-
spondere alla richiesta del presidente
Trump di fermare tutte le attività di
insediamento".
Abu Mazen ha semplicemente ragione. Ma se spera che Trump lo aiuti, morirà disperato.
Israele, per gli USA, sono il gendarme in Medio Oriente, molto di più della stessa Arabia Saudita, nonostante il petrolio.
Specie adesso che non può più contare sulla Turchia, in funzione anti russa.
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Re: La Palestina
12/05/2017 22:04
M.Oriente,Boldrini:sì appello Palestina
"I nostri prigionieri in sciopero della
fame moriranno, e allora ci sarà una
azione di vendetta per rivendicare que-
ste morti,-afferma il presidente della
delegazione del Consiglio nazionale Pa-
lestinese Sanduqa all'assemblea dei
parlamentari dell'Upm al Senato- mi ap-
pello alla vostra coscienza per impedi-
re tutto ciò".
Ciò "è un problema enorme -dice la pre-
sidente della Camera Boldrini- che sap-
piamo esistere", e spera che "questa
sia una sede che possa portare a un ri-
lancio del dialogo arabo-israeliano".
Sono nauseato e senza parole. I palestinesi sono maltrattati dai coloni ebrei che non cesseranno di farlo, sino a quando non saranno cacciati a loro volta da quelle terre. E lo si potrà fare solo con la forza. Io boicotto Israele.
Ci sono delle alternative, ma non per fanatici religiosi razzisti che credono solo in loro stessi.
M.Oriente,Boldrini:sì appello Palestina
"I nostri prigionieri in sciopero della
fame moriranno, e allora ci sarà una
azione di vendetta per rivendicare que-
ste morti,-afferma il presidente della
delegazione del Consiglio nazionale Pa-
lestinese Sanduqa all'assemblea dei
parlamentari dell'Upm al Senato- mi ap-
pello alla vostra coscienza per impedi-
re tutto ciò".
Ciò "è un problema enorme -dice la pre-
sidente della Camera Boldrini- che sap-
piamo esistere", e spera che "questa
sia una sede che possa portare a un ri-
lancio del dialogo arabo-israeliano".
Sono nauseato e senza parole. I palestinesi sono maltrattati dai coloni ebrei che non cesseranno di farlo, sino a quando non saranno cacciati a loro volta da quelle terre. E lo si potrà fare solo con la forza. Io boicotto Israele.
Ci sono delle alternative, ma non per fanatici religiosi razzisti che credono solo in loro stessi.
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Re: La Palestina
19/07/2017 21:08
Tensione a Gerusalemme, Abbas rientra
Tensioni a Gerusalemme. Il presidente
dell'Autorità nazionale palestinese
Abu Mazen, ha deciso di interrompere la
sua visita in Cina e di rientrare a
Ramallah, dove presiederà una riunione
d'urgenza sulle nuove misure di sicu-
rezza decise da Israele, a partire dal-
l'installazione di metal detector negli
accessi alla Spianata delle Moschee.
Il Muftì di Gerusalemme ha disposto per
venerdì la chiusura di tutte le moschee
della città e ha invitato i fedeli di
convergere in massa per pregare alla
Spianata, o nelle strade vicine.
Questi ebrei sono incivili come molti loro nemici, altrettanto razzisti.
Non si spiega altrimenti il dramma dei palestinesi che sono i soli a possedere i diritti sulla Palestina, che gli ebrei hanno invaso per un diritto di conquista. Solo se cacciati potranno rinunciare alle loro conquiste, ed è vano sperare in una composizione di quel conflitto. Sono troppo fanatici e armati di strumenti religiosi, per poter ragionare e capire che stanno sbagliando tutto. Di questo passo, per darsi più forza, anche i palestinesi che un tempo erano laici, diventeranno fanatici mussulmani.
Tensione a Gerusalemme, Abbas rientra
Tensioni a Gerusalemme. Il presidente
dell'Autorità nazionale palestinese
Abu Mazen, ha deciso di interrompere la
sua visita in Cina e di rientrare a
Ramallah, dove presiederà una riunione
d'urgenza sulle nuove misure di sicu-
rezza decise da Israele, a partire dal-
l'installazione di metal detector negli
accessi alla Spianata delle Moschee.
Il Muftì di Gerusalemme ha disposto per
venerdì la chiusura di tutte le moschee
della città e ha invitato i fedeli di
convergere in massa per pregare alla
Spianata, o nelle strade vicine.
Questi ebrei sono incivili come molti loro nemici, altrettanto razzisti.
Non si spiega altrimenti il dramma dei palestinesi che sono i soli a possedere i diritti sulla Palestina, che gli ebrei hanno invaso per un diritto di conquista. Solo se cacciati potranno rinunciare alle loro conquiste, ed è vano sperare in una composizione di quel conflitto. Sono troppo fanatici e armati di strumenti religiosi, per poter ragionare e capire che stanno sbagliando tutto. Di questo passo, per darsi più forza, anche i palestinesi che un tempo erano laici, diventeranno fanatici mussulmani.
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Re: La Palestina
23/07/2017 20:39
Cisgiordania, terzo giorno di scontri
Terzo giorno di scontri tra dimostranti
palestinesi e reparti dell'esercito di
Israele in Cisgiordania. Gli incidenti
più gravi al valico di Qalandya, fra
Ramallah e Gerusalemme, dove l'esercito
è ricorso all'uso dei gas lacrimogeni.
Incidenti nella Valle del Giordano, a
Hamra, dove un palestinese è stato fe-
rito gravemente e, anche, a el-Azaryeh,
periferia orientale di Gerusalemme.
C'è poco da aggiungere ai fatti, che sono vergognosi e drammatici.
Cisgiordania, terzo giorno di scontri
Terzo giorno di scontri tra dimostranti
palestinesi e reparti dell'esercito di
Israele in Cisgiordania. Gli incidenti
più gravi al valico di Qalandya, fra
Ramallah e Gerusalemme, dove l'esercito
è ricorso all'uso dei gas lacrimogeni.
Incidenti nella Valle del Giordano, a
Hamra, dove un palestinese è stato fe-
rito gravemente e, anche, a el-Azaryeh,
periferia orientale di Gerusalemme.
C'è poco da aggiungere ai fatti, che sono vergognosi e drammatici.
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