Zuckerberg
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Zuckerberg
Zuckerberg non credo che abbia colpa per la censura, e credo che sia buona norma censurare fotografie che sappiano di pornografia, specie infantile. Sta di fatto che questa immagine
E' una icona della tragedia vietnamita come Arbeit macht frei lo è per lo sterminio nazista di dodici milioni di europei.
Se proprio si vuole, e ammesso che sia possibile, si può interpretare quella icona a questo modo:
E quelle figure drammatiche diventano simboli forti di ciò che si oppone alla banalità della violenza, in Vietnam ieri o in Siria oggi.
E' una icona della tragedia vietnamita come Arbeit macht frei lo è per lo sterminio nazista di dodici milioni di europei.
Se proprio si vuole, e ammesso che sia possibile, si può interpretare quella icona a questo modo:
E quelle figure drammatiche diventano simboli forti di ciò che si oppone alla banalità della violenza, in Vietnam ieri o in Siria oggi.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: Zuckerberg
09/09/2016 20:38
Facebook ripubblica foto 'Napalm Girl'
Dietrofront di Facebook dopo la que-
relle nata dalla censura della celebre
foto 'Napalm Girl', la bambina in fuga
durante un bombardamento ai tempi della
guerra del Vietnam.
"Visto lo status di icona -spiega il
social network- e della sua importanza
storica, abbiamo deciso di ripostare la
foto". L'immagine era stata pubblicata
dallo scrittore norvegese Tom Egeland
sul suo account ed era stata cancella-
ta dal server di Facebook, scatenando
le reazioni degli utenti, della stampa
e della premier norvegese, Solberg.
Tra persone civili non poteva che finire così!
Facebook ripubblica foto 'Napalm Girl'
Dietrofront di Facebook dopo la que-
relle nata dalla censura della celebre
foto 'Napalm Girl', la bambina in fuga
durante un bombardamento ai tempi della
guerra del Vietnam.
"Visto lo status di icona -spiega il
social network- e della sua importanza
storica, abbiamo deciso di ripostare la
foto". L'immagine era stata pubblicata
dallo scrittore norvegese Tom Egeland
sul suo account ed era stata cancella-
ta dal server di Facebook, scatenando
le reazioni degli utenti, della stampa
e della premier norvegese, Solberg.
Tra persone civili non poteva che finire così!
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