Le sardine

Anche fosse: da movimento d'opinione al nulla, le sardine avrebbero già assolto positivamente il loro compito. Quello di permettere ai cittadini, dimenticati dai partiti e dalle televisioni, di prendersi la ribalta.

Per ribalta intendo la parte più avanzata del palcoscenico dove a fine spettacolo si presentano gli attori per ricevere gli applausi.




Sentite il giornalista di destra di turno cosa dice: "Ad Omnibus, il programma di La7 andato in onda questa mattina, il vice direttore de Il Giornale Francesco Maria Del Vigo usa parole fortemente sarcastiche per sminuire le Sardine che ieri si sono riunite in piazza a Bologna per un concerto."


"Sardine su LA7: ‘Siete bravi a organizzare eventi. Mi organizzate il compleanno?’"

Potrebbero sempre chiamarlo sul palco il giorno del suo compleanno, per applaudirlo e per fargli tanti auguri, anche se, essendo arrivato a fare il vicedirettore di una testata televisiva, pur nel vuoto della sua coscienza, ha già toccato il sedere del cielo con un dito.

27/01/2020 21:00
Sardine: ora tocca a noi, fase più dura
  21.00                                 
 Sardine: ora tocca a noi, fase più dura
 "Non ci siamo montati la testa quando  
 abbiamo riempito 142 piazze in tutta   
 Europa, non ce la monteremo adesso".   
 Lo scrivono le Sardine sulla pagina uf-
 ficiale del movimento il giorno dopo la
 sconfitta della Lega e del centrodestra
 in Emilia Romagna.                     

 "Ora inizia la fase più dura-scrivono- 
 Saremo attenti e vigili dove si è già  
 votato, saremo presenti e agguerriti   
 dove si voterà". Le Sardine non vanno  
 date per scontate,ma ci saranno.Sempre.
 Con cervelli che non abboccano, con oc-
 chi-concludono-solo per la bellezza". 

Non è fantastica questa dichiarazione politica-non politica?
Chi se lo sarebbe mai aspettato un movimento democratico così attento ai rapporti tra i partiti e la gente, e che spinge la politica verso il meglio.
Si è spesso parlato delle nuove generazioni con toni di sufficienza. Non tutti sono degli arrivisti o degli assenti. Vi sono giovani che possono riscrivere la storia del nostro paese e dell'Europa.