Solidarietà al sen. Mastrangeli.

Lo hanno espulso.Lo hanno deciso gli iscritti al portale di beppe grillo,hanno votato in diciannovemila.Non mi permetto di discutere le strane regole di questo movimento dove può parlare solo beppe grillo e non conosco questo senatore,ma essere espulsi per aver partecipato ad una trasmissione televisiva mi sembra una cosa abnorme.In fondo siamo in Italia e in Europa e non nella Corea del Nord.

E' assurda la regola, ma è accettata dagli aderenti al M5S, per cui pacta sunt servanda.
Appare assurda a noi ma evidentemente non ai 19.000 che hanno votato per l'espulsione

C'è una parola che esprime molto bene quel comportamento: linciaggio.

Un partito può anche cacciare qualcuno, ma ci devono essere delle regole ed ognuno deve essere garantito nei propri diritti.

Con quelle votazioni si mette in azione solo la macchina del fango e quello che dovrebbe essere un giudizio diviene un omicidio.

questi novelli testimoni di GENOVA non finiscono mai di sorprenderci.ogni giorno ne inventano una.

Nel fatto che si neghino alla stampa ed alla televisione, viene visto come un gesto teso a sottrarli all'indagine dell'informazione. Temono di non reggere il confronto pubblico, o di essere manipolati.

Che ci voglia prudenza, con la stampa, ed un certo grado di disciplina, ne posso pure convenire, ma cacciare la stampa dalle manifestazioni, come ha fatto Grillo, o impedire ai parlamentari di avere un corretto rapporto diretto col loro pubblico, non è sano, e fa molto "società segreta".

Se poi, per intimorire gli altri parlamentari si usano simili forme di linciaggio, allora si offende gravemente il Parlamento e la sua autonomia. I cittadini votano per le loro deleghe ogni cinque anni, ma per la nostra Costituzione gli eletti devono rispondere solo a loro stessi degli atti che compiono nell'esercizio delle loro funzioni.

Ma in questi tempi, si compiono atti senza conoscerne la gravità, e di fatto si distrugge la Costituzione materiale di questo paese.

Questo non è il solo aspetto, ma anche l'imporre al Parlamento - attraverso l'obbligo per i deputati e senatori del M5S di votare per quel nome - porta alla degenerazione della norma Costituzionale che stabilisce le modalità ed i termini della elezione del Presidente della Repubblica. Se i parlamentari del M5S decidono all'interno del loro gruppo cosa fare, è corretto, se invece ricevono l'input da un Grillo qualsiasi, allora non è corretto, specie se quel Grillo li minaccia di espulsione dal Partito. certe cose devono avvenire sempre nell'ambito del gruppo parlamentare, mai al di fuori di esso.

Erano il 28 % dei votanti, ora si riducono al 24, perché probabilmente la loro platea di consensi si sta accorgendo di avere buttato il voto. Ma ognuno si da le regole che crede e che liberamente vengono accettate dagli adepti. Io non le accettrei mai, ma se loro le hanno accettate, hanno il diritto di vederle applicate. Perché la democrazia è anche questo.

Adam ha scritto:Erano il 28 % dei votanti, ora si riducono al 24, perché probabilmente la loro platea di consensi si sta accorgendo di avere buttato il voto. Ma ognuno si da le regole che crede e che liberamente vengono accettate dagli adepti. Io non le accettrei mai, ma se loro le hanno accettate, hanno il diritto di vederle applicate. Perché la democrazia è anche questo.

E' un po' come i Testimoni di Geova, hanno regole al limite della legalità, ma nessuno li può perseguire.

Adam ha scritto:E' assurda la regola, ma è accettata dagli aderenti al M5S, per cui pacta sunt servanda.
Appare assurda a noi ma evidentemente non ai 19.000 che hanno votato per l'espulsione

La cosa politicamente interessante non è l'espulsione, ma il motivo.
Sentendolo parlare, cioè conoscendolo, lo sventurato mi sembra un quaqquaraqua: questa dovrebbe essere la ragione per essere espulso, e anzi per non essere stato nemmeno candidato e tanto meno eletto.

rapido ha scritto:

E' un po' come i Testimoni di Geova, hanno regole al limite della legalità, ma nessuno li può perseguire.

appunto. Io non ho nessun genere di solidarietà con l'espulso. E' lui che ha creduto a Grillo e si è iscitto accettando il regolamento anti democratico, è lui che continua a dire di avere la confusione del M5S nel sangue. Ma torni a fare quello che faceva prima. E si svegli.
Non si può avere solidarietà per chi si è causato da se il proprio male: se tu fumi e poi ti viene l'enfisema io devo compatirti o essere solidale?

cireno ha scritto:

appunto. Io non ho nessun genere di solidarietà con l'espulso. E' lui che ha creduto a Grillo e si è iscitto accettando il regolamento anti democratico, è lui che continua a dire di avere la confusione del M5S nel sangue. Ma torni a fare quello che faceva prima. E si svegli.
Non si può avere solidarietà per chi si è causato da se il proprio male: se tu fumi e poi ti viene l'enfisema io devo compatirti o essere solidale?

Su questo, Cireno, almeno dal mio punto di vista hai ragione da vendere. Ma non credo che Adam avesse in mente il malcapitato, quanto la pratica che ha portato all'espulsione di uno che prima di essere espulso così frettolosamente, è stato altrettanto votato con acritico impeto. Ho parlato di linciaggio proprio perché quelle persone che votano, non decidono autonomamente di farlo, ma vengono aizzate proprio come si fa con la muta di cani nella caccia alla volpe. E queste operazioni si possono configurare anche come linciaggi web, o attacchi squadristici web, di un nuovo fascismo web.
Avrei voluto aggiungere:
Qualche cosa di simile ci è capitato anche nel vecchio forum, dove si veniva aggrediti da degli autentici picchiatori fascisti, mentre il moderatore, ci bloccava impedendoci di reagire.

Ma ovviamente, per il bon ton che deve avere questo nuovo foro, non lo scrivo.

Ma le nuove forme di fascismo sono queste, e più i Casaleggio saranno al lavoro, dietro gli schermi, e peggio sarà il campo in cui la comunicazione verrà manipolata, a livelli che neppure con la stampa di partito non si erano mai visti.

non credo che la costituzione e le leggi italiane permettano una simile regola in una associazione.,, gli accordi che violano i diritti fondamentali delle persone non sono validi.