GPS Galileo
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GPS Galileo
I primi 4 satelliti del sistema GPS europeo Galileo sui 30 previsti in totale sono già attivi e trasmettono! Con l'aggiunta degli altri e salvo imprevisti il sistema sarà completamente operativo verso la fine dell'anno prossimo.
Iniziamo specificando una cosa importante: al contrario di quanto comunemente si pensa Galileo è un sistema pensato fin dall'inizio anche e soprattutto per la NavWar (Navigation Warfare), ovvero per applicazioni militari che richiedono la guida satellitare: tipicamente l'orientamento delle unità in campo e la guida sul bersaglio di certe armi, specialmente i missili da crociera. Anche se all'inizio si è tentato di farlo passare per sistema unicamente civile, d'altronde effettivamente gestito da un'agenzia civile, in realtà Galileo è stato progettato soprattutto per garantire l'indipendenza europea in questo settore molto delicato.
In passato gli USA hanno osteggiato con impegno Galileo, perchè oltre a fornire l'Europa di capacità autonome in questo campo (con le conseguenti capacità di fare concorrenza) Galileo è superiore in modo schiacciante
al NAVSTAR (questo è il vero nome del "GPS" americano), oltre ad interferire con le zone USA di "Selective Availability" e "Selective Deniability" per l'oscuramento controllato in caso di guerra, a meno che anche il "Galileo Security Board" non decida di collaborare oscurando le stesse zone, cosa che ci si è impegnati a fare obbligatoriamente.
Passo a spiegare nel dettaglio in cosa consiste questa superiorità senza addentrami eccessivamente nelle questioni tecniche. La prima cosa che distingue i due sistemi in questione è che i segnali del NAVSTAR non forniscono nessuna garanzia sull'integrità del flusso dei dati in arrivo: l'unico modo per cercare di averla è usare un "RAIM" (Receiver Autonomus Integrity Monitoring) che però per funzionare ha bisogno di almeno 5 satelliti in modo continuato e con una data posizione, il che non è sempre possibile. Invece il Galileo in qualsiasi configurazione per gli utenti garantirà sempre l'integrità dei dati, con 2 satelliti, e unendo a questo una maggiore precisione dei dati di posizionamento fra l'altro si verrà a creare una fortissima tentazione per le agenzie di assicurazione o le autorità dell'aviazione civile ad obbligare le compagnie aeree ad adottare i segnali del Galileo al posto o in aggiunta di quelli del NAVSTAR.
Se poi andiamo nel campo militare questa caratteristica tecnica pesa ancora di più: l'affidabilità e la continuità dei segnali è fondamentale per i sistemi di navigazione ed atterraggio automatico di aerei, UCAV e URAV (aerei telecomandati da combattimento o ricognizione), navi, veicoli cacciamine e in generale tutto ciò che può funzionare anche solo parzialmente in automatico.
Altro fattore che ha allarmato gli USA sono le frequenze dei segnali, che si sovrappongono quasi totalmente: Le frequenze E1 ed E2 del Galileo sono a cavallo della banda L1 del NAVSTAR, che in particolare comprende il cosiddetto "M-code", il segnale militare criptato del NAVSTAR. La E5 del sistema europeo si sovrappone anche alle L5 ed L2 di quello USA.
L'UE ha fatto di tutto per mantenere quelle frequenze sia per motivi commerciali che militari: sono le migliori per la propagazione dei segnali e in questo modo ci si mette anche al riparo da un eventuale jamming (disturbo elettronico) USA. Dopo varie discussioni si è deciso di creare un'interoperabilità totale dei due sistemi, con l'impegno delle due parti a non bloccare o disturbare i segnali dell'altra nell'interesse della sicurezza reciproca.
Iniziamo specificando una cosa importante: al contrario di quanto comunemente si pensa Galileo è un sistema pensato fin dall'inizio anche e soprattutto per la NavWar (Navigation Warfare), ovvero per applicazioni militari che richiedono la guida satellitare: tipicamente l'orientamento delle unità in campo e la guida sul bersaglio di certe armi, specialmente i missili da crociera. Anche se all'inizio si è tentato di farlo passare per sistema unicamente civile, d'altronde effettivamente gestito da un'agenzia civile, in realtà Galileo è stato progettato soprattutto per garantire l'indipendenza europea in questo settore molto delicato.
In passato gli USA hanno osteggiato con impegno Galileo, perchè oltre a fornire l'Europa di capacità autonome in questo campo (con le conseguenti capacità di fare concorrenza) Galileo è superiore in modo schiacciante
al NAVSTAR (questo è il vero nome del "GPS" americano), oltre ad interferire con le zone USA di "Selective Availability" e "Selective Deniability" per l'oscuramento controllato in caso di guerra, a meno che anche il "Galileo Security Board" non decida di collaborare oscurando le stesse zone, cosa che ci si è impegnati a fare obbligatoriamente.
Passo a spiegare nel dettaglio in cosa consiste questa superiorità senza addentrami eccessivamente nelle questioni tecniche. La prima cosa che distingue i due sistemi in questione è che i segnali del NAVSTAR non forniscono nessuna garanzia sull'integrità del flusso dei dati in arrivo: l'unico modo per cercare di averla è usare un "RAIM" (Receiver Autonomus Integrity Monitoring) che però per funzionare ha bisogno di almeno 5 satelliti in modo continuato e con una data posizione, il che non è sempre possibile. Invece il Galileo in qualsiasi configurazione per gli utenti garantirà sempre l'integrità dei dati, con 2 satelliti, e unendo a questo una maggiore precisione dei dati di posizionamento fra l'altro si verrà a creare una fortissima tentazione per le agenzie di assicurazione o le autorità dell'aviazione civile ad obbligare le compagnie aeree ad adottare i segnali del Galileo al posto o in aggiunta di quelli del NAVSTAR.
Se poi andiamo nel campo militare questa caratteristica tecnica pesa ancora di più: l'affidabilità e la continuità dei segnali è fondamentale per i sistemi di navigazione ed atterraggio automatico di aerei, UCAV e URAV (aerei telecomandati da combattimento o ricognizione), navi, veicoli cacciamine e in generale tutto ciò che può funzionare anche solo parzialmente in automatico.
Altro fattore che ha allarmato gli USA sono le frequenze dei segnali, che si sovrappongono quasi totalmente: Le frequenze E1 ed E2 del Galileo sono a cavallo della banda L1 del NAVSTAR, che in particolare comprende il cosiddetto "M-code", il segnale militare criptato del NAVSTAR. La E5 del sistema europeo si sovrappone anche alle L5 ed L2 di quello USA.
L'UE ha fatto di tutto per mantenere quelle frequenze sia per motivi commerciali che militari: sono le migliori per la propagazione dei segnali e in questo modo ci si mette anche al riparo da un eventuale jamming (disturbo elettronico) USA. Dopo varie discussioni si è deciso di creare un'interoperabilità totale dei due sistemi, con l'impegno delle due parti a non bloccare o disturbare i segnali dell'altra nell'interesse della sicurezza reciproca.
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: GPS Galileo
Grazie per le informazioni molto interessanti, avevo sentito di Galileo, ma non bene.
Tecnologia europea che compete ad alto livello è sempre una buona cosa.
Tecnologia europea che compete ad alto livello è sempre una buona cosa.
Shaka_Zulu- Messaggi : 452
Data d'iscrizione : 11.04.13
Età : 68
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