La mia gattina
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Rom
cireno
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La mia gattina
Era un gatto, o meglio, una femmina di gatto. Nera, con la punta del muso, e delle zampine, bianca. Non era particolarmente socievole, vivendo più in terrazza o sul grande balcone di casa si era data un abito un po’ diciamo, selvatico. Cioè, conosceva noi della casa ma non gradiva sconosciuti che, se si avvicinavano “oh che bella gattina” venivano accolti con denti esposti, soffio intimidatorio e orecchie abbassate. Con noi era un’altra musica, cercava di farsi amare fregandosi sulle nostre gambe, miagolava per farci capire che era ora di mangiare, era di intelligenza incredibile, riusciva a capire dal tono della mia voce se quello che le stavo dicendo era una minaccia seria, e allora andava a nascondersi, o un gioco, ma non solo, parlava italiano, se le dicevo devi aspettare le otto per mangiare si metteva tranquilla, quasi tranquilla, davanti al finestrone della cucina e ricominciava a miagolare quando erano arrivate le otto.
Come tutti i felini aveva una sua vita solitaria, fuori, balcone o terrazzo, faceva la posta agli uccellini, faceva scappare i piccioni sempre in cerca di becchime, ma una volta mangiato se ne andava a dormire vicino a qualche pianta, o dentro un vaso rettangolare di plastica appeso sulla sponda del balcone, svuotato da mia moglie dai gerani che conteneva, per consentire a lei di starsene sdraiata guardando cosa succedeva in strada.
Da circa quindici giorni cercava la nostra compagnia, veniva in cucina e si sdraiava sul pavimento senza dire niente. La notte veniva a dormire sul balcone davanti al finestrone aperto della mia stanza da letto: io aprivo gli occhi e la vedevo sdraiata a due metri da me.
Pensavo fosse così per il caldo e invece forse cercava aiuto. O compagnia. Oppure voleva portare laddove sapeva che stava andando la nostra immagine per ricordare i 15 anni vissuti insieme.
Ieri all’ora di cena non è comparsa come faceva sempre. E non ha risposto al mio fischio, che di solito correva come fanno i cani quando li chiama il padrone, anche se lei era un gatto. L’ho cercata dappertutto ma dentro di me sapevo. L’ho trovata sotto un mobile chiuso da sacchi di sabbia e fertilizzanti. Stesa, ormai fredda, gli occhi sbarrati e le unghie fuori dai polpastrelli delle zampine anteriori tese in una specie di spasmo.
Si piange per la morte di un gatto? Si sente dolore? Si.
Come tutti i felini aveva una sua vita solitaria, fuori, balcone o terrazzo, faceva la posta agli uccellini, faceva scappare i piccioni sempre in cerca di becchime, ma una volta mangiato se ne andava a dormire vicino a qualche pianta, o dentro un vaso rettangolare di plastica appeso sulla sponda del balcone, svuotato da mia moglie dai gerani che conteneva, per consentire a lei di starsene sdraiata guardando cosa succedeva in strada.
Da circa quindici giorni cercava la nostra compagnia, veniva in cucina e si sdraiava sul pavimento senza dire niente. La notte veniva a dormire sul balcone davanti al finestrone aperto della mia stanza da letto: io aprivo gli occhi e la vedevo sdraiata a due metri da me.
Pensavo fosse così per il caldo e invece forse cercava aiuto. O compagnia. Oppure voleva portare laddove sapeva che stava andando la nostra immagine per ricordare i 15 anni vissuti insieme.
Ieri all’ora di cena non è comparsa come faceva sempre. E non ha risposto al mio fischio, che di solito correva come fanno i cani quando li chiama il padrone, anche se lei era un gatto. L’ho cercata dappertutto ma dentro di me sapevo. L’ho trovata sotto un mobile chiuso da sacchi di sabbia e fertilizzanti. Stesa, ormai fredda, gli occhi sbarrati e le unghie fuori dai polpastrelli delle zampine anteriori tese in una specie di spasmo.
Si piange per la morte di un gatto? Si sente dolore? Si.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: La mia gattina
cireno ha scritto:
Si piange per la morte di un gatto? Si sente dolore? Si.
Quando, mesi fa, io ho assistito l'amico veterinario nella dolce morte del mio cane, ho visto piangere anche lui.
Accarezzando il testone da lupo del vecchio Numa, sdraiato nell'erba, mi raccontava che gli vengono sempre le lacrime agli occhi, ogni volta che deve fare questa operazione.
La mia gatta ha partorito da pochi giorni, e ancora non ci ha portato a vedere i cuccioli: li tiene in un fienile lontano un centinaio di metri e ogni volta che viene a mangiare si fa una lunga scarpinata. Spero che continui a tenersi lontana dalla strada.
Rom- Messaggi : 996
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Re: La mia gattina
Capisco molto Cireno. Anche la mia gattina (12 anni aveva) è morta. Ma si è fatta trovare davanti alla porta del terrazzo della mia casa. Il veterinario mi ha detto che è stata una morte improvvisa e che non ha sofferto. Mi manca molto.
afam- Messaggi : 262
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Re: La mia gattina
Amy, padrona assoluta del divano peruviano.
Arzak- Messaggi : 363
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Re: La mia gattina
Nelson e Gelsomina, ospiti della panchetta della legna.
Arzak- Messaggi : 363
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Re: La mia gattina
Kali preferiva il cestino della carta...
Arzak- Messaggi : 363
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Re: La mia gattina
Fiore invece il vaso dei gelsomini:
Arzak- Messaggi : 363
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Re: La mia gattina
Fiore nella sua postazione invernale
E' l'ultima, e se n'è andata tre mesi fa, dopo avermi accompagnato per una ventina d'anni.
Ora basta. La vita dei cani e dei gatti è troppo corta rispetto alla nostra, ed è insopportabile continuare a veder sparire le creature che si amano. Se adotterò qualche altro animale, sarà una tartaruga.
E' l'ultima, e se n'è andata tre mesi fa, dopo avermi accompagnato per una ventina d'anni.
Ora basta. La vita dei cani e dei gatti è troppo corta rispetto alla nostra, ed è insopportabile continuare a veder sparire le creature che si amano. Se adotterò qualche altro animale, sarà una tartaruga.
Arzak- Messaggi : 363
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Re: La mia gattina
Arzak ha scritto:Fiore nella sua postazione invernale
E' l'ultima, e se n'è andata tre mesi fa, dopo avermi accompagnato per una ventina d'anni.
Ora basta. La vita dei cani e dei gatti è troppo corta rispetto alla nostra, ed è insopportabile continuare a veder sparire le creature che si amano. Se adotterò qualche altro animale, sarà una tartaruga.
Mi vengono le lacrime agli occhi nel leggere le tue parole. Anch'io ho detto "ora basta", non si può soffrire tanto per un cane o per un gatto. Ieri sera sono tornato a casa dopo venti giorni in Sicilia e come un ebete sono andato sul terrazzo "quasi" a cercare la mia micina morta. E mia moglie se ne è resa conto e con un perentorio "ma dove vai?!" mi ha richiamato alla realtà.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: La mia gattina
Quanto ti capisco, Cireno! Anche io spesso, guardo fuori al terrazzo come se lei ci fosse ancora!
afam- Messaggi : 262
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Re: La mia gattina
Fiore, così chiamata perchè per certi versi ricordava la puzzola di Bambi, era l'animale più intelligente mai conosciuto. L'unica fra i gattini che avesse capito che per aprire una porta occorre azionare la maniglia, tanto che per entrare in casa si arrampicava sulla grata del vetro, si aggrappava alla maniglia e la abbassava col suo peso. Entrava poi in casa ancora aggrappata mentre la porta si apriva per la spinta, quindi ostentando la massima indifferenza andava tranquilla nel suo cestino.
Se la porta era invece socchiusa aveva capito che per aprirla doveva spingerla dall'esterno, ma dall'interno occorreva tirarla con le unghiette. Nelson, che era invece più tarlucco, non capiva come mai riusciva ad entrare appoggiandosi, mentre se si appoggiava per uscire la porta invece gli si chiudeva in faccia con sua grande costernazione. Per lui doveva essere un mistero come la teoria della relatività.
Se la porta era invece socchiusa aveva capito che per aprirla doveva spingerla dall'esterno, ma dall'interno occorreva tirarla con le unghiette. Nelson, che era invece più tarlucco, non capiva come mai riusciva ad entrare appoggiandosi, mentre se si appoggiava per uscire la porta invece gli si chiudeva in faccia con sua grande costernazione. Per lui doveva essere un mistero come la teoria della relatività.
Ultima modifica di Arzak il Mer 04 Set 2013, 20:10 - modificato 1 volta.
Arzak- Messaggi : 363
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Re: La mia gattina
Beh, io la sento addirittura miagolare. Ma in realtà è il verso di qualche uccello, che nella suggestione scambio per quello di un gatto...afam ha scritto:Quanto ti capisco, Cireno! Anche io spesso, guardo fuori al terrazzo come se lei ci fosse ancora!
Arzak- Messaggi : 363
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: La mia gattina
Finalmente è comparso il superstite della nidiata della giovane mamma Topilò, cresciuto nascosto in una delle tante tane del giardino: ha messo fuori la testa, ha aspettato un po', alla fine si è avvicinato zampettando al piede di Lara e si è fatto prendere in braccio senza fare una piega.
Vedendolo caracollare col culetto ondeggiante, è stato giocoforza chiamarlo Paperino.
Seguirà a breve corposo servizio fotografico.
Vedendolo caracollare col culetto ondeggiante, è stato giocoforza chiamarlo Paperino.
Seguirà a breve corposo servizio fotografico.
Rom- Messaggi : 996
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Re: La mia gattina
Arzak ha scritto:Fiore, così chiamata perchè per certi versi ricordava la puzzola di Bambi, era l'animale più intelligente mai conosciuto. L'unica fra i gattini che avesse capito che per aprire una porta occorre azionare la maniglia, tanto che per entrare in casa si arrampicava sulla grata del vetro, si aggrappava alla maniglia e la abbassava col suo peso. Entrava poi in casa ancora aggrappata mentre la porta si apriva per la spinta, quindi ostentando la massima indifferenza andava tranquilla nel suo cestino.
Se la porta era invece socchiusa aveva capito che per aprirla doveva spingerla dall'esterno, ma dall'interno occorreva tirarla con le unghiette. Nelson, che era invece più tarlucco, non capiva come mai riusciva ad entrare appoggiandosi, mentre se si appoggiava per uscire la porta invece gli si chiudeva in faccia con sua grande costernazione. Per lui doveva essere un mistero come la teoria della relatività.
anche la mia gattina saltava sulla maniglia per aprire la porta. E siccome me la trovavo sempre nel letto, la mattina, mi sono ridotto a chiudere la porta della camera da letto con la chiave.
Perchè una tartaruga, Arzak? Prenditi un elefante.......
cireno- Messaggi : 1510
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Località : Milano
Re: La mia gattina
Tu scherzi, ma in realtà mi è già davvero successo di "adottare" un elefante.cireno ha scritto:Perchè una tartaruga, Arzak? Prenditi un elefante.......
Ero a Kandy, Shri Lanka, durante un Perahera (da non confondere col KumbaMela...) che vedeva sfilare decine di elefanti tutti belli bardati e decorati sontuosamente. Se mai riprenderò a scrivere racconti ne pubblicherò le foto. Per ora eccone una da web:
Tutti meno uno, che non partecipava alla sfilata per punizione. Sembra una storia disneyana. Il giorno prima, per riposare, si era infatti seduto su di un'auto riducendola ad una focaccina (anche di questo ho la foto), ed era dunque stato legato ad una palma con un'enorme catena (immagina la catena che deve immobilizzare un elefante), forse in attesa del perito delle assicurazioni. Quando sono passato di lì il poveretto, tutto solo, era proteso per cercare inutilmente di arrivare con la proboscide ad un mucchio di foglie. Gliele ho avvicinate, e lui tutto contento se le è sbafate. Poi mi ha guardato con quegli occhioni da Dumbo ed uno sguardo di riconoscenza così umano che mi sono sentito sciogliere. Ho nettamente percepito il feeling e sono entrato in comunicazione diretta col suo stato d'animo come raramente accade con gli umani.
Per qualche giorno, finchè sono rimasto in quella città, poi devastata da incidenti etnici (anche qui foto) che mi hanno obbligato a filarmela nottetempo a Colombo anch'essa in fiamme, ho continuato a portare al poveretto qualche banana e bucce d'anguria che sembrava gradire particolarmente. Non ci crederete, ma al mio arrivo mi "salutava", con un buffetto della proboscide sulla testa.
Non so che fine abbia fatto, ma dato che gli elefanti hanno la memoria e la vita lunga mi piace immaginare di reincontrarlo, prima o dopo, e portargli qualche banana ricevendo in cambio quello sguardo che scioglieva.
Arzak- Messaggi : 363
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: La mia gattina
Che bello giocare con la coda di Topilò
Lara- Messaggi : 198
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: La mia gattina
Leggo che solo Rom ha dovuto far dare la morte al suo animale e quindi credo che solo lui possa capire ciò che sto per scrivere.
La nostra gattina è morta proprio qui al mare 16 anni fa e aveva sedici anni, un'età avanzata per un gatto. Era da tempo che non stava bene, un'azotemia avanzata le aveva indebolito l'organismo e tutte le cure erano stata vane. Sino a che una sera si stese sotto il tavolo avendo perduto la forza di salire sulla poltrona che aveva eletto a suo luogo di riposo. Mi ero disteso a terra accarezzandola cercando di alleviare la sua evidente sofferenza e rimasi così per lungo tempo. Poi al mattino la portai con la sua gabbietta dal veterinario che l'aveva vista qualche giorno prima preannunciandoci la prossima fine, e compii l'atto di consegnarla alle mani del suo pietoso carnefice.
Quell'atto della consegna è un ricordo ancora lacerante dopo tutti questi anni e, tornando a casa piansi senza ritegno come mai avevo fatto prima, perché quando passai la gabbia al veterinario Pussina mi guardava e continuò a guardarmi mentre spariva dietro alla porta dell'ambulatorio.
E, ci credete, a scrivere mi si sono inumiditi gli occhi, a sedici anni di distanza.
Basta animali in casa, di sofferenza ce n'è sin troppa per procacciarsene di nuova.
La nostra gattina è morta proprio qui al mare 16 anni fa e aveva sedici anni, un'età avanzata per un gatto. Era da tempo che non stava bene, un'azotemia avanzata le aveva indebolito l'organismo e tutte le cure erano stata vane. Sino a che una sera si stese sotto il tavolo avendo perduto la forza di salire sulla poltrona che aveva eletto a suo luogo di riposo. Mi ero disteso a terra accarezzandola cercando di alleviare la sua evidente sofferenza e rimasi così per lungo tempo. Poi al mattino la portai con la sua gabbietta dal veterinario che l'aveva vista qualche giorno prima preannunciandoci la prossima fine, e compii l'atto di consegnarla alle mani del suo pietoso carnefice.
Quell'atto della consegna è un ricordo ancora lacerante dopo tutti questi anni e, tornando a casa piansi senza ritegno come mai avevo fatto prima, perché quando passai la gabbia al veterinario Pussina mi guardava e continuò a guardarmi mentre spariva dietro alla porta dell'ambulatorio.
E, ci credete, a scrivere mi si sono inumiditi gli occhi, a sedici anni di distanza.
Basta animali in casa, di sofferenza ce n'è sin troppa per procacciarsene di nuova.
Adam- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 92
Località : Roma
Re: La mia gattina
Ormai la morte, di persone care o di animali ai quali ero affezionato, è diventata un destino, che sto imparando a considerare fatale.
Sto imparando, però, che questa coscienza non m'impedisce, anzi rende più profondo, il piacere di salutare una nuova vita, anzi ogni genere di nuovo inizio.
Sto imparando, però, che questa coscienza non m'impedisce, anzi rende più profondo, il piacere di salutare una nuova vita, anzi ogni genere di nuovo inizio.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: La mia gattina
Mi commuovono le parole di Adam, che mi ricordano l'iniezione di veleno che IO HO FATTO alla mia pastore tedesco di un anno e mezzo, ammalata di cimurro allora incurabile. Le ho alzato la pelle del fianco costole e mentre lei mi guardava con occhi che io ricordo lucidi, ho infilato, piangendo, l'ago. Avevo 18 anno e per il cimurro non c'erano cure. Ora di anni ne ho molti di più ma Meta(così si chiamava) è sempre nel mio cuore, così come nella mia mente sono gli occhi suoi che mi guardavano mentre la uccidevo.
Ha ragione Adam, quindi, ma ha ragione anche ROM quando dice del "piacere di salutare una nuova vita"
Bellissima la tua mamma gatta, e bellissimo, come sempre sono i piccoli gattini, il piccolo.
Ha ragione Adam, quindi, ma ha ragione anche ROM quando dice del "piacere di salutare una nuova vita"
Bellissima la tua mamma gatta, e bellissimo, come sempre sono i piccoli gattini, il piccolo.
cireno- Messaggi : 1510
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 124
Località : Milano
Re: La mia gattina
Se è per quello mi sento un serial killer, avendone accompagnati una discreta quantità. E vi risparmio i dettagli.
Però... che ne direste di raccogliere l'invito di Rom e di salutare l'inizio piuttosto che la fine? Da parte mia, pur avendo chiuso con queste esperienze, preferisco ricordare i momenti gioiosi piuttosto che quelli lugubri.
Fra l'altro, se continuiamo così, facciamo scappare i lettori...
Però... che ne direste di raccogliere l'invito di Rom e di salutare l'inizio piuttosto che la fine? Da parte mia, pur avendo chiuso con queste esperienze, preferisco ricordare i momenti gioiosi piuttosto che quelli lugubri.
Fra l'altro, se continuiamo così, facciamo scappare i lettori...
Arzak- Messaggi : 363
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