L'acqua con le orecchie

Il giudice Esposito e la sua intervista sono l'ennesima conferma che Berlusconi ha vinto per vent'anni e potrebbe continuare a vincere perché gli altri fanno di tutto perché questo accada: gli portano l'acqua con le orecchie, come disse il più fine analista politico del ventennio, Corrado Guzzanti.

C'era stata una sentenza, finalmente definitiva, che era riuscita a dribblare tutte le leggi ad personam e tutti gli inghippi, le strategie dilatorie e le prescrizioni sempre più brevi.
E' vero che, cinque minuti dopo la sentenza, il Presidente Napolitano ha subito cercato di sgonfiarne l'effetto, parlando di "riforma della giustizia". Com'è vero che si sono subito levati in volo i cacciabombardieri Mediaset, RAI1 e RAI2 per un contrattacco.
Ma stavolta la sentenza sembrava un fulcro inattaccabile. E invece no, ci ha pensato lo stesso giudice che quella sentenza l'ha letta urbi et orbi.

Ho ascoltato i brani incriminati di quella intervista: dal borbottìo confuso, anche a causa di quel napoletano interpretato da una voce senile, e dal modo in cui sono fatte le domande dell'intervistatore, si capisce che il giudice Esposito ha ragione nella sua smentita, e si capisce anche, però, che si è fatto condurre per mano nella trappola.
Una cosa avebbe dovuto essere chiara, soprattutto per lui, il giudice di Cassazione che in qualche modo impersonava la sentenza : che doveva evitare qualunque commento, qualunque intervento, non solo sulla sentenza e sugli argomenti correlati, ma qualunque esposizione mediatica della sua propria persona.
Possibile che la maggioranza degli italiani - assolutamente stanchi anche solo di vedere la faccia di Berlusconi - non riesca ad avere una rappresentanza adeguata in parlamento?
Possibile che la magistratura, nemmeno (soprattutto?) nei suoi vertici supremi, riesca ad avere gente capace di non cadere nella più evidente e infantile delle trappole?

\"Rom ha scritto:Possibile che la maggioranza degli italiani - assolutamente stanchi anche solo di vedere la faccia di Berlusconi - non riesca ad avere una rappresentanza adeguata in parlamento?"
Possibile che la magistratura, nemmeno (soprattutto?) nei suoi vertici supremi, riesca ad avere gente capace di non cadere nella più evidente e infantile delle trappole?

 La risposta è purtroppo ovviamente NO. Pare che la cialtroneria dell'imputato abbia come contrappeso la cialtroneria dei giudici, e che l'esito delle sentenze dipenda, più che dal merito dei fatti, da quale dei due livelli di cialtroneria abbia un peso prevalente. Perlomeno per come il tutto viene presentato all'opinione pubblica, grazie ad un sistema mediatico che ha il suo centro di potere proprio nell'imputato stesso. 
Non occorre però sfuggire ad un'ulteriore considerazione: se tanta cialtroneria viene sopportata dall'opinione pubblica ciò non può significare che ne è essa stessa affetta. E la linea di separazione fra i cialtroni e i non cialtroni (onesti? lucidi? integri?) non coincide necessariamente con le storiche classificazioni politiche. Il discorso si allarga, e forse ne farò tema di un successivo intervento, ma la sintesi è questa: scopriamo il berlusconi che c'è in noi. E c'è non perchè l'omonimo personaggio con lettera maiuscola, divenuto ormai una categoria antropologica, ve l'abbia instillato con i suoi diabolici mezzi di condizionamento, ma perchè vi preesisteva.

 Il come ed il perchè, le cause e le conseguenze di ciò, è quanto credo occorra valutare.

Il Mattino di Napoli è un giornale canaglia.
È questo che si deve gridare ai quattro venti.
Ed il suo direttore è un organizzatore di propagandisti che dovrebbero essere radiati dall'albo dei giornalisti.

A Esposito è stata chiesta l'intervista con lo scopo di manipolarla, e lui non è caduto in alcuna trappola, ma è vittima di attribuzioni che non ha mai fatto.

Televideo.Rai.it

Televideo Regionale

07/08/2013 13:10 Esposito:"Ripeto,intervista manipolata" 13.10 Esposito:"Ripeto,intervista manipolata" In una nota il giudice Esposito ribadi- sce "la manipolazione del contenuto  dell'intervista" rilasciata ieri al  "Mattino" sulla sentenza Mediaset. Per  mio "espresso divieto, sicuramente ri-  sultante dalla registrazione -spiega-,  dovevano essere escluse del tutto do-  mande sul merito della decisione".  Inoltre, dopo aver ascoltato l'audio  dell'intervista sul sito del giornale,  Esposito puntualizza che nell'intervi-  sta è stata inserita una domanda "mai  rivoltagli" e che "domanda e risposta  non erano riportate" nel fax ricevuto.

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Mentre il CSM fa il suo dovere indagando Esposito

da televideo RAI
07/08/2013 15:18
Csm apre pratica sul giudice Esposito
  15.18                                 
 Csm apre pratica sul giudice Esposito  
 Dopo la vicenda dell'intervista al     
 Mattino, il Csm ha aperto una pratica  
 sul giudice della Cassazione Antonio   
 Esposito, presidente del collegio che  
 ha condannato in via definitiva il lea-
 der del PdL, Berlusconi, per frode fi- 
 scale.                                 

 Il fascicolo è stato assegnato alla    
 Prima commissione, competente sui tras-
 ferimenti d'ufficio per incompatibili- 
 tà.

Cosa fa l'Ordine dei Giornalisti, per l'intervistatore ed il direttore del Mattino?

Niente!

Quello è un quarto potere privo di controlli, e non va bene.

Si dovrebbe ragionare su queste cose, non sui reconditi pensieri di Napolitano, e invece, tutto l'argomento viene saltato a piè pari, dando per scontato che sia così, come la corruzione prima di Mani Pulite e Di Pietro.

Se non diventiamo esigenti con la stampa, finisce che si fossilizza uno dei principali strumenti della democrazia.

einrix ha scritto:Se non diventiamo esigenti con la stampa, finisce che si fossilizza uno dei principali strumenti della democrazia.

 D'accordo, ma mentre il giornalista fa il suo mestiere, a volte sporco, un giudice consapevole e corretto non dovrebbe prestare il fianco a giochetti del genere, e tenere i giornalisti a distanze chilometriche. Il giudice è stato incauto, ed ha rischiato di vanificare il laborioso risultato di tre ordini di giudizio. Fossi il suo superiore lo manderei d'ora in poi ad occuparsi di contravvenzioni stradali.

Arzak ha scritto:

 D'accordo, ma mentre il giornalista fa il suo mestiere, a volte sporco, un giudice consapevole e corretto non dovrebbe prestare il fianco a giochetti del genere, e tenere i giornalisti a distanze chilometriche. Il giudice è stato incauto, ed ha rischiato di vanificare il laborioso risultato di tre ordini di giudizio. Fossi il suo superiore lo manderei d'ora in poi ad occuparsi di contravvenzioni stradali.

Infatti, proprio questo è il punto.
Io non ho nemmeno sollevato il problema di "cosa" sia il Mattino e della sua appartenenza all'orbita para-berlusconiana - cosa che dovrebbe essere nota, soprattutto a un napoletano, per di più ben informato per dovere professionale - perché una qualunque intervista, a qualunque giornale, avrebbe dovuto essere evitata come la peste, fosse pure la Gazzetta dei Giudici di Cassazione.

Arzak ha scritto:

 D'accordo, ma mentre il giornalista fa il suo mestiere, a volte sporco, un giudice consapevole e corretto non dovrebbe prestare il fianco a giochetti del genere, e tenere i giornalisti a distanze chilometriche. Il giudice è stato incauto, ed ha rischiato di vanificare il laborioso risultato di tre ordini di giudizio. Fossi il suo superiore lo manderei d'ora in poi ad occuparsi di contravvenzioni stradali.

Eh NO! Il giornalista deve fare il suo mestiere come io in vita mia ho fatto il mio, e quindi non può farlo sporco, perché se no non è un giornalista.

Un giudice deve fare bene il giudice, non deve violare i segreti istruttori, ma non per questo a domanda, non deve rispondere, se ciò che dice è lecito. Basta che il giornalista riporti quello che il giudice ha detto, e solo quello, e poi si vedrà se ciò che ha detto è lecito oppure no.

Anzi, è bene che un giudice esprima alcuni suoi punti di vista che per l'opinione pubblica siano in quel momento importanti, e nei dovuti modi lo può fare, come calzare un certo tipo di scarpe o portare una determinata cravatta. Di questo giudice, per screditarlo, si è detto che avesse la camicia unta e aperta sotto la toga, tanto da potersi vedere la canottiera. Fargli quegli appunti, è lo stesso che criticarlo perché gli si vedeva la canottiera. E neppure in quel caso era vero, ma la notizia era costruita solo per diffamarlo.

Ovviamente sto alla smentita del Giudice, tranquillo che sarà il CSM a dirmi cosa è davvero accaduto, e se il giudice è stato appositamente travisato per diffamarlo allo scopo di fare un favore al condannato Berlusconi. Peccato che l'ordine dei giornalisti non abbia battuto un colpo su questa vicenda. Un ordine che è più da premio Putin che da Pullizer.

E poi, se anche qualcuna delle mie note fosse risibile, (esco per un istante dalla logica ed entro nella politica) perché proprio io, te e rom dobbiamo dare una mano a Berlusconi nel momento in cui affonda più profondamente nella melma, e perché lo dobbiamo fare alla maniera peggiore: screditando Napolitano.  Non sarà che questo faccia parte dei piccoli giochetti che ci imbocca Grillo, e per andare a parare dove! Dopo quello che ha detto Epifani: la sentenza va applicata, io aspetto solo che il presidente della giunta per le incompatibilità (o come cavolo si chiama), di area SEL, metta all'ordine del giorno il dimissionamento di Berlusconi dalla carica di Senatore, così come vuole la legge per chi è stato condannato per frode fiscale. A me, se il Parlamento lavora in queste settimane d'agosto, mettere la questione a Settembre, mi pare uno spreco di tempo. Ma non dirò che se Berlusconi è ancora senatore, è per colpa di SEL. Oltre che ingiusto sarebbe anche sciocco.

Considerando l'intervento di Rom, ripeto il concetto: anche Esposito ha il diritto di dire la sua, e se è così facile smontare tre gradi di giudizio con quattro chiacchiere di giornale, il problema non è Esposito, ma chi si fa smontare da quattro chiacchiere che tra l'altro, travisano il pensiero di Esposito.

Insomma, Rom e Arzak: vi siete fatti fregare dall'iniziativa truffaldina del Mattino e state (sono sicuro) inconsapevolmente al suo gioco.

No, per me è meglio dare addosso al Mattino chiedendogli conto della diffamazione, che prendersela con un cittadino magistrato che ha fatto bene il suo dovere, dando quattro anni di galera ad uno che se li meritava. E poi spiegando come la giustizia ragiona in questi casi, in generale, senza riferimenti a fatti e persone esistenti, come si scrive in coda ai titoli dei film.