Veleni
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Veleni
Da anni ormai non sento più l'esigenza di parlare, e nemmeno di pensare, alle vicende del personaggio Berlusconi.
Anche in questa recrudescenza di esposizione mediatica, e giudiziaria, non ho alcuna frenesia per vederlo "in galera": la galera non la auguro a nessuno, se non ai delinquenti più efferati, forse, e comunque non per reati economici o amministrativi - per i quali varrebbe assai più propriamente un'eventuale, pesantissima sanzione che colpisca il portafoglio, oltre che l'interdizione a ricoprire qualunque ruolo societario o, peggio ancora, politico.
M'interessa molto di più lo spettacolo dei veleni che, per giustificare le vicende berlusconiane e i suoi conflitti d'interesse, si sono diffusi nel linguaggio e nella cultura popolare, oltre che istituzionale, della nostra nazione, che già sotto questo aspetto non era messa proprio bene, dopo la lunga stagione delle "convergenze parallele".
Forse Berlusconi fra poco sarà fuori gioco, o forse no, ma questi veleni hanno una biodegradabilità lentissima e sarà difficile liberarsene. Anche perché hanno contagiato tutta la comunicazione e tutta la politica, e la logica stessa delle argomentazioni, coerentemente con quanto è avvenuto nel campo dello spettacolo, che la TV commerciale ha gradatamente spostato verso la devianza pubblicitaria e delle quinte usa-e-getta, dei reality e dei tronisti.
Detto in parole spicce: è scomparso il senso della vergogna, anzi la possibilità stessa di far valere qualunque argomento che anche solo ponga il problema di ciò che consideriamo giusto o ingiusto, brutto o bello, accettabile o inaccettabile, stupido o intelligente.
Anche in questa recrudescenza di esposizione mediatica, e giudiziaria, non ho alcuna frenesia per vederlo "in galera": la galera non la auguro a nessuno, se non ai delinquenti più efferati, forse, e comunque non per reati economici o amministrativi - per i quali varrebbe assai più propriamente un'eventuale, pesantissima sanzione che colpisca il portafoglio, oltre che l'interdizione a ricoprire qualunque ruolo societario o, peggio ancora, politico.
M'interessa molto di più lo spettacolo dei veleni che, per giustificare le vicende berlusconiane e i suoi conflitti d'interesse, si sono diffusi nel linguaggio e nella cultura popolare, oltre che istituzionale, della nostra nazione, che già sotto questo aspetto non era messa proprio bene, dopo la lunga stagione delle "convergenze parallele".
Forse Berlusconi fra poco sarà fuori gioco, o forse no, ma questi veleni hanno una biodegradabilità lentissima e sarà difficile liberarsene. Anche perché hanno contagiato tutta la comunicazione e tutta la politica, e la logica stessa delle argomentazioni, coerentemente con quanto è avvenuto nel campo dello spettacolo, che la TV commerciale ha gradatamente spostato verso la devianza pubblicitaria e delle quinte usa-e-getta, dei reality e dei tronisti.
Detto in parole spicce: è scomparso il senso della vergogna, anzi la possibilità stessa di far valere qualunque argomento che anche solo ponga il problema di ciò che consideriamo giusto o ingiusto, brutto o bello, accettabile o inaccettabile, stupido o intelligente.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Veleni
Ho già scritto che Berlusconi rappresenta, per qualche centinaia di politici, il pane quotidiano: solo con lui, calamita principe di voti di chi è disposto a credergli, questi politici hanno assicurato posizioni, macchine blu, prebende, stipendi importanti, titoli (onorevole, senatore, presidente, ministro ecc.). Politici quasi tutti di mediocrissima levatura difesi e sostenuti da giornalisti di così basso livello da far apparire il loro collega, il molto fazioso e presupponente Ferrara, come un genio , quindi gente che di Berlusconi ha assolutamente bisogno per poter continuare a vivere una realtà che mai avrebbero frequentato se non avessero incontrato la politica azzurra e lo sceicco. L’ho già scritto, ma ora assisto a una rappresentazione, da parte dei servi (che tali sono coloro che dipendono da uno che magari odiano ma con il quale mangiano) di Berlusconi, che veramente mi deprime: ma come può essere che questi servi, sia i politici che i pseudo-giornalisti, continuino a sostenere una posizione ridicolmente assurda in difesa degli ipotetici diritti di un uomo che la sua stessa vita, da come si è evoluta da cantante di navi di crociera ad oggi, dalle persone della stretta cerchia che lo hanno dal 1970 sostenuto (tutti personaggi condannati per truffe, corruzioni, mafia, riciclaggio, frode fiscale, falso in bilancio…) sta là a dimostrare quanta sporcizia ci sia dietro quel suo accattivante sorriso. Questi servi FINGONO di non sapere chi è Berlusconi, FINGONO di non ricordare che ha avuto una condanna definitiva in TRE gradi di giudizio, e continuano a urlare che il PD non vuole schierarsi con le loro panzane per salvare l’insalvabile loro padrone.
Ora, per concludere, c'è un leader padrone di un partito che ha costellato la sua vita di lati oscuri; che ha subito, malgrado tutte le leggi che da solo si è fatto per sfuggire alla Legge, una condanna definitiva; che ha altri processi in atto con accuse pesanti, allora, che i suoi dipendenti, politici e pseudo-giornalisti, lo sostengano con le scemenze che stanno spargendo, ok, fa pena, fa ridere, ma ci può stare, quello che non capisco è come ci siano ancora milioni di italiani che credono a questo "signore" (metto il termine tra virgolette perché lui sarà tutto, ma non certamente un signore): vedono, asdcocltano, penso si rendano conto di quanto squallore ci sia dietro il suo doppiopetto ma continuano senza tentennamenti a guardarlo come la faro della verità. Incredibile, io penso che il popolo italiano meriterebbe solo un altro Mussolini, impecorito com'è dalla sua stessa natura ma anche da una troppo diffusa mancanza di cultura.
Ora, per concludere, c'è un leader padrone di un partito che ha costellato la sua vita di lati oscuri; che ha subito, malgrado tutte le leggi che da solo si è fatto per sfuggire alla Legge, una condanna definitiva; che ha altri processi in atto con accuse pesanti, allora, che i suoi dipendenti, politici e pseudo-giornalisti, lo sostengano con le scemenze che stanno spargendo, ok, fa pena, fa ridere, ma ci può stare, quello che non capisco è come ci siano ancora milioni di italiani che credono a questo "signore" (metto il termine tra virgolette perché lui sarà tutto, ma non certamente un signore): vedono, asdcocltano, penso si rendano conto di quanto squallore ci sia dietro il suo doppiopetto ma continuano senza tentennamenti a guardarlo come la faro della verità. Incredibile, io penso che il popolo italiano meriterebbe solo un altro Mussolini, impecorito com'è dalla sua stessa natura ma anche da una troppo diffusa mancanza di cultura.
cireno- Messaggi : 1510
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 124
Località : Milano
Re: Veleni
Veleni che agiscono per la costituzionale mancanza degli antidoti, o dell'antidoto per eccellenza: la cultura, che è poi l'ultima frase del'intervento di Cireno.
Questa carenza è paradossale se si pensa che il progresso ha messo a disposizione dell'umanità mezzi di formazione e informazione eccezionali rispetto al passato. E continua, il progresso, ha rendere disponibili altri mezzi, come quelli dell'informatica applicata al web, che tuttavia non sono per il momento sufficienti a creare quella coscienza diffusa e capace di analisi da rendere ciascuno di noi autonomo nel giudizio.
Secondo me, due fattori hanno messo il bastone tra le ruote del progresso: il cattivo uso del mezzo massmediatico, orientato a spacciare verità fasulle; il prevalere del personalismo in politica, capace di fornire ad una platea ignorante la soluzione dell'uomo del destino.
L'esito di questa triste realtà sono i veleni che inquinano la nostra vita.
Io comunque, a differenza di Rom, Berlusconi lo vedo con irresistibile antipatia, per cui mi auguro che le istituzioni non addolciscano più di quanto le nostre civilissime leggi gli consentano la pena che gli spetta.
Questa carenza è paradossale se si pensa che il progresso ha messo a disposizione dell'umanità mezzi di formazione e informazione eccezionali rispetto al passato. E continua, il progresso, ha rendere disponibili altri mezzi, come quelli dell'informatica applicata al web, che tuttavia non sono per il momento sufficienti a creare quella coscienza diffusa e capace di analisi da rendere ciascuno di noi autonomo nel giudizio.
Secondo me, due fattori hanno messo il bastone tra le ruote del progresso: il cattivo uso del mezzo massmediatico, orientato a spacciare verità fasulle; il prevalere del personalismo in politica, capace di fornire ad una platea ignorante la soluzione dell'uomo del destino.
L'esito di questa triste realtà sono i veleni che inquinano la nostra vita.
Io comunque, a differenza di Rom, Berlusconi lo vedo con irresistibile antipatia, per cui mi auguro che le istituzioni non addolciscano più di quanto le nostre civilissime leggi gli consentano la pena che gli spetta.
Adam- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 92
Località : Roma
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