Guardandoci dentro, ho visto che.....
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Guardandoci dentro, ho visto che.....
Una cosa va detta subito: quando il popolo scende in piazza senza essere contrassegnato da bandiere, cioè senza che si sappia chi quella gente che protesta rappresenta, sempre, ripeto sempre, in mezzo ci si infila di tutto, e questo è quello che sta capitando con le proteste recenti, forconi, LIFE, autotrasportatori e così via, che si sono resi conto, o almeno qualcuno tra loro si è reso conto, che fascisti, anarchici, grillini esaltati e umanità varia, ha colto l’occasione per andare a fare casino, e così ecco che i “capi” del movimento protesta, chiamiamolo così, stanno prendendo strade diverse: Chieregato da una parte, Ferro non si sa, Galvani, quello della Jaguar, da un’altra, e questo sta porta il movimento pout pourri (di idee e ambizioni), alla disintegrazione.
Niente di male, questa disintegrazione, anche perché guardandoci bene dentro a questi movimenti, si può notare che molta protesta viene da chi ha ragione quando è indirizzata contro la burocrazia, le tasse troppo alte, i regolamenti vari, statali, provinciali, regionali, comunali che legano le imprese, di qualsiasi dimensione, in una serie di lacci che strangolano ogni voglia di intraprendere, ma anche che questa gente, nella gran parte, non è l’operaio disoccupato o il precario, ma l’artigiano, il commerciante, piccoli imprenditori, che sono quelli che di più soffrono della crisi economica che ormai abbiamo sulla testa da almeno 5 anni. In ragione della composizione del magma protestario la richiesta che più meno urlano tutti è una sola: tutti a casa, tutta la classe politica attuale, i dirigenti, i burocrati, tutti a casa. Dopo di che? ha chiesto qualcuno, chi deve governare? Risposta di Chieregato stamane a Omnibus: il popolo, si va a votare e chi vince governa. Una risposta che non ha alcun senso: ma che vuol dire?
A me è venuto un dubbio che si avvicina alla certezza. Dove sono nate queste nuove proteste? Risposta: dalle regioni che hanno sempre votato a destra, leggi il Veneto, leggi la Sicilia, regione leghista la prima, berlusconide la seconda. E allora mi pongo la domanda ovvia: ma come mai SOLO OGGI? Hanno accettato la presa per i fondelli della Lega e di Berlusconi, e ora che questi “riferimenti” sono caduti in disgrazia scoprono che “così non si può più andare avanti, che a Roma sono tutti delinquenti, tutti corrotti?" Ma non è strana sta cosa?
No, non è strana, a me sembra che si ripeta la storia di Sansone nel tempio di Dagon: siccome queste persone hanno avuto la delusione da parte di chi hanno sempre votato, ora vogliono far crollare il tempio al grido di “muoiano Lega e Forza Italia ma anche tutti gli altri”. Insomma……
Niente di male, questa disintegrazione, anche perché guardandoci bene dentro a questi movimenti, si può notare che molta protesta viene da chi ha ragione quando è indirizzata contro la burocrazia, le tasse troppo alte, i regolamenti vari, statali, provinciali, regionali, comunali che legano le imprese, di qualsiasi dimensione, in una serie di lacci che strangolano ogni voglia di intraprendere, ma anche che questa gente, nella gran parte, non è l’operaio disoccupato o il precario, ma l’artigiano, il commerciante, piccoli imprenditori, che sono quelli che di più soffrono della crisi economica che ormai abbiamo sulla testa da almeno 5 anni. In ragione della composizione del magma protestario la richiesta che più meno urlano tutti è una sola: tutti a casa, tutta la classe politica attuale, i dirigenti, i burocrati, tutti a casa. Dopo di che? ha chiesto qualcuno, chi deve governare? Risposta di Chieregato stamane a Omnibus: il popolo, si va a votare e chi vince governa. Una risposta che non ha alcun senso: ma che vuol dire?
A me è venuto un dubbio che si avvicina alla certezza. Dove sono nate queste nuove proteste? Risposta: dalle regioni che hanno sempre votato a destra, leggi il Veneto, leggi la Sicilia, regione leghista la prima, berlusconide la seconda. E allora mi pongo la domanda ovvia: ma come mai SOLO OGGI? Hanno accettato la presa per i fondelli della Lega e di Berlusconi, e ora che questi “riferimenti” sono caduti in disgrazia scoprono che “così non si può più andare avanti, che a Roma sono tutti delinquenti, tutti corrotti?" Ma non è strana sta cosa?
No, non è strana, a me sembra che si ripeta la storia di Sansone nel tempio di Dagon: siccome queste persone hanno avuto la delusione da parte di chi hanno sempre votato, ora vogliono far crollare il tempio al grido di “muoiano Lega e Forza Italia ma anche tutti gli altri”. Insomma……
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Guardandoci dentro, ho visto che.....
I forconi sono pezzi di destra di sicuro. Poi, nel casino ci si infilano tutti quelli che lavorano per il casino.
E poi, queste grida delle tasse troppo alte, a me fa un po schifo. Senza tasse non c'è welfare e servizi, ed alla lunga non c'è neppure una società che stia in piedi.
Il nostro problema è il lavoro nel settore manifatturiero e nell'agricoltura. In entrambi quei settori deve aumentare la produttività e si devono sviluppare nuovi prodotti. Il capitalismo italiano non riesce a stare al passo con le esigenze del paese e il governo, lo stato devo sopperire in tutti quei campi che invece devono essere sviluppati per ridurre le nostre importazioni ed il nostro debito.
Se si lavora e se si produce si fanno anche i soldi con cui si pagano le tasse. E si tiene sotto sorveglianza il sistema economico del welfare, lo si può migliorare a parità di costo.
I padroncini, in questa congiuntura non soffrono più di altri, e con la loro protesta per ridurre le tasse, chiedono di fatto uno stato più piccolo, una nazione più povera. Io voglio una nazione più ricca ed uno stato che sviluppa il lavoro la dove è necessario per recuperare produttività.
Che venda pure fabbriche statali se sono ormai mature quando non obsolete, ma quei soldi li reinvesta in nuove società a tecnologia avanzata, sempre che non siano i capitalisti nostrani a farlo.
Se non chiedono questo, al governo ed al paese, allora vivono senza sapere il perché, e protestano in maniera distruttiva, mossi solo dal loro egoismo.
Che ci sia poi Grillo e Berlusconi ad incoraggiarli, allora si rivela pure quale sia l'assurda politica di questi due, che così facendo, si possono perciò chiamare manigoldi.
E poi, queste grida delle tasse troppo alte, a me fa un po schifo. Senza tasse non c'è welfare e servizi, ed alla lunga non c'è neppure una società che stia in piedi.
Il nostro problema è il lavoro nel settore manifatturiero e nell'agricoltura. In entrambi quei settori deve aumentare la produttività e si devono sviluppare nuovi prodotti. Il capitalismo italiano non riesce a stare al passo con le esigenze del paese e il governo, lo stato devo sopperire in tutti quei campi che invece devono essere sviluppati per ridurre le nostre importazioni ed il nostro debito.
Se si lavora e se si produce si fanno anche i soldi con cui si pagano le tasse. E si tiene sotto sorveglianza il sistema economico del welfare, lo si può migliorare a parità di costo.
I padroncini, in questa congiuntura non soffrono più di altri, e con la loro protesta per ridurre le tasse, chiedono di fatto uno stato più piccolo, una nazione più povera. Io voglio una nazione più ricca ed uno stato che sviluppa il lavoro la dove è necessario per recuperare produttività.
Che venda pure fabbriche statali se sono ormai mature quando non obsolete, ma quei soldi li reinvesta in nuove società a tecnologia avanzata, sempre che non siano i capitalisti nostrani a farlo.
Se non chiedono questo, al governo ed al paese, allora vivono senza sapere il perché, e protestano in maniera distruttiva, mossi solo dal loro egoismo.
Che ci sia poi Grillo e Berlusconi ad incoraggiarli, allora si rivela pure quale sia l'assurda politica di questi due, che così facendo, si possono perciò chiamare manigoldi.
einrix- Messaggi : 10607
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