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Stazioni spaziali
Da Guya Sab 20 Apr 2013, 11:28
Il concetto di Stazione Spaziale, ovvero di un avamposto orbitante attorno ad un pianeta, nasce nel lontano 1870 in un racconto dello scrittore Edward Everett Hale "The Brick Moon" nella quale viene costruita una stazione spaziale usando proprio i mattoni ed orbitante attorno alla Terra
Ma è soltanto nel 1923 che lo scienziato e pioniere dell'astronautica Hermann Oberth conia il termine "Stazione Spaziale" e nel 1928 lo scienziato tedesco Hermann Noordung pubblica i primi disegni tecnici di una "ruota abitata".
Nei primi anni '50 del novecento, lo scienziato astronautico tedesco Verner Von Braun scrive una serie di articoli per la rivista "Collier" ed assieme a vari suoi colleghi cerca di rendere popolare l'idea della stazione spaziale a forma di ruota che, grazie appunto alla sua rotazione, permette di creare una gravità artificiale al suo interno
Dopo la formazione della NASA nel 1958 il principale obiettivo dopo l'invio di un uomo nello spazio sarebbe stato quello di costruire una stazione spaziale abitata. Questo sembrava il prossimo passo logico prima della conquista della Luna. Purtroppo la corsa alla Luna era così serrata fra gli USA e l'URSS, che per poter arrivare prima gli americani rinunciarono per il momento alla stazione spaziale
Quest'illustrazione è di una stazione spaziale americana, proposta dagli scienziati ed ingegneri della NASA nel 1964, quando si lavorava al design delle future missioni Apollo, e già si pensava a come poter espandere e costruire quello che avevamo imparato dai programmi Mercury e Gemini riguardo all'esplorazione spaziale umana. Si lavorò riguardo alla possibilità futura, ma dopo tanti rimandi, la proposta fu cancellata insieme alle altre missioni proposte negli anni '60, subito dopo la fine della corsa allo spazio contro la Russia.
Nonostante questo, molte idee sviluppate allora, come la modularità di una stazione, furono fondamentali per i progetti futuri e tanta teoria fu ripresa per lo Skylab e infine la ISS.
continua...
Ma è soltanto nel 1923 che lo scienziato e pioniere dell'astronautica Hermann Oberth conia il termine "Stazione Spaziale" e nel 1928 lo scienziato tedesco Hermann Noordung pubblica i primi disegni tecnici di una "ruota abitata".
Nei primi anni '50 del novecento, lo scienziato astronautico tedesco Verner Von Braun scrive una serie di articoli per la rivista "Collier" ed assieme a vari suoi colleghi cerca di rendere popolare l'idea della stazione spaziale a forma di ruota che, grazie appunto alla sua rotazione, permette di creare una gravità artificiale al suo interno
Dopo la formazione della NASA nel 1958 il principale obiettivo dopo l'invio di un uomo nello spazio sarebbe stato quello di costruire una stazione spaziale abitata. Questo sembrava il prossimo passo logico prima della conquista della Luna. Purtroppo la corsa alla Luna era così serrata fra gli USA e l'URSS, che per poter arrivare prima gli americani rinunciarono per il momento alla stazione spaziale
Nonostante questo, molte idee sviluppate allora, come la modularità di una stazione, furono fondamentali per i progetti futuri e tanta teoria fu ripresa per lo Skylab e infine la ISS.
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Guya- La Pasionaria
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Re: Stazioni spaziali
Da Guya Dom 21 Apr 2013, 13:19
Nel 1972 il Presidente USA Richard Nixon cancellò il programma Apollo ed invece di dare il via alla costruzione di una stazione spaziale dette la priorità alla costruzione dello Space Shuttle (Lo Space Shuttle, è stato il mezzo di trasporto spaziale abitato che ha permesso uno studio ed un utilizzo dello spazio attorno alla Terra come nessun altra astronave prima d'allora. Nei suoi lunghi 30 anni di vita operativa (1981-2011) sono state eseguite ben 135 missioni. Due missioni sono finite in tragedia con la perdita di due orbiter (Challenger e Columbia) e la morte di 14 astronauti. Ma senza lo Space Shuttle non vi sarebbe stata la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, la messa in orbita del Telescopio Spaziale Hubble, di alcune sonde verso i pianeti, il rilascio di diversi satelliti e le decine di missioni scientifiche che hanno spaziato in tutti i campi della tecnologia, della medicina e dello studio dell'uomo nello spazio. Grazie allo Space Shuttle anche il primo astronauta Italiano (Franco Malerba) ha volato nello spazio nel 1992)
Ma alla NASA tentarono di non perdere definitivamente tutte le conoscenze ed i mezzi acquisiti con il programma Apollo e vararono il progetto AAP (Progetto Applicativo Apollo) con il quale, utilizzando uno degli ultimi vettori Saturno V costruiti per le missioni Apollo, venne lanciato nello spazio il 14 maggio 1973 lo Skylab, ospitato al posto dell'ultimo stadio. Era lungo 35 metri e pesante 76 tonnellate, il diametro interno era di ben 6,7 metri e quindi lo spazio disponibile veramente enorme per i suoi tre abitanti. Furono tre gli equipaggi che si alternarono al suo interno dal maggio 1973 al febbraio 1974.
Ma i Sovietici, che avevano perso la corsa alla Luna, erano arrivati prima nello stabilire una stazione spaziale in orbita terrestre, infatti ben due anni prima dello Skylab, il 19 aprile 1971, era stata lanciata la Salyut 1. Questa stazione spaziale veniva lanciata con un razzo Proton e aveva un solo modulo cilindrico fornito di pannelli solari al quale poteva agganciarsi una navicella Soyuz. Questo primo tipo di stazioni forniva molto poco confort ai suoi abitanti però permetteva di cominciare ad eseguire tutta una serie di esperimenti e di testare la fattibilità della resistenza dell'uomo nello spazio in ambiente a gravità zero per lunghi periodi. Le dimensioni delle stazioni Salyut era di circa 16 metri di lunghezza e con un diametro interno di 4,15 metri e quindi ben più piccole del modello americano. Dalla Salyut 1 sino alla Salyut 5 il modello rimane pressoché identico, un portello per l'aggancio delle capsule Soyuz, un corpo centrale abitato dove si trovano anche i pannelli solari, ed uno terminale dove prendono posto i propulsori ed altra strumentazione
Ma è il 29 settembre 1977, con la Salyut 6, che si aggiunge un importante novità, la possibilità di attracco di una seconda navicella tipo Soyuz nella parte posteriore della stazione. Questo permette di inviare equipaggi di ricambio senza mai lasciare abbandonata la stazione e l'invio dei Cargo Progress, una specie di Soyuz automatica che serve per portare rifornimenti alla Salyut. La Salyut 7, lanciata il 19 aprile 1982, sarà un ulteriore passo in avanti dei sovietici, infatti ad essa verrà agganciato in orbita il modulo abitabile Cosmos 1443 che permette così un ulteriore ampliamento delle dimensioni della stazione che adesso arrivano ad una lunghezza di 36 metri ed il peso di 76 tonnellate è quindi ora equivalente a quello dello Skylab
Salyut 6
Salyut 7
Ma alla NASA tentarono di non perdere definitivamente tutte le conoscenze ed i mezzi acquisiti con il programma Apollo e vararono il progetto AAP (Progetto Applicativo Apollo) con il quale, utilizzando uno degli ultimi vettori Saturno V costruiti per le missioni Apollo, venne lanciato nello spazio il 14 maggio 1973 lo Skylab, ospitato al posto dell'ultimo stadio. Era lungo 35 metri e pesante 76 tonnellate, il diametro interno era di ben 6,7 metri e quindi lo spazio disponibile veramente enorme per i suoi tre abitanti. Furono tre gli equipaggi che si alternarono al suo interno dal maggio 1973 al febbraio 1974.
Ma i Sovietici, che avevano perso la corsa alla Luna, erano arrivati prima nello stabilire una stazione spaziale in orbita terrestre, infatti ben due anni prima dello Skylab, il 19 aprile 1971, era stata lanciata la Salyut 1. Questa stazione spaziale veniva lanciata con un razzo Proton e aveva un solo modulo cilindrico fornito di pannelli solari al quale poteva agganciarsi una navicella Soyuz. Questo primo tipo di stazioni forniva molto poco confort ai suoi abitanti però permetteva di cominciare ad eseguire tutta una serie di esperimenti e di testare la fattibilità della resistenza dell'uomo nello spazio in ambiente a gravità zero per lunghi periodi. Le dimensioni delle stazioni Salyut era di circa 16 metri di lunghezza e con un diametro interno di 4,15 metri e quindi ben più piccole del modello americano. Dalla Salyut 1 sino alla Salyut 5 il modello rimane pressoché identico, un portello per l'aggancio delle capsule Soyuz, un corpo centrale abitato dove si trovano anche i pannelli solari, ed uno terminale dove prendono posto i propulsori ed altra strumentazione
Ma è il 29 settembre 1977, con la Salyut 6, che si aggiunge un importante novità, la possibilità di attracco di una seconda navicella tipo Soyuz nella parte posteriore della stazione. Questo permette di inviare equipaggi di ricambio senza mai lasciare abbandonata la stazione e l'invio dei Cargo Progress, una specie di Soyuz automatica che serve per portare rifornimenti alla Salyut. La Salyut 7, lanciata il 19 aprile 1982, sarà un ulteriore passo in avanti dei sovietici, infatti ad essa verrà agganciato in orbita il modulo abitabile Cosmos 1443 che permette così un ulteriore ampliamento delle dimensioni della stazione che adesso arrivano ad una lunghezza di 36 metri ed il peso di 76 tonnellate è quindi ora equivalente a quello dello Skylab
Salyut 6
Salyut 7
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Re: Stazioni spaziali
Da ART Lun 22 Apr 2013, 22:03
Guya ha scritto:[size=16]Il concetto di Stazione Spaziale, ovvero di un avamposto orbitante attorno ad un pianeta, nasce nel lontano 1870 in un racconto dello scrittore Edward Everett Hale "The Brick Moon" nella quale viene costruita una stazione spaziale usando proprio i mattoni ed orbitante attorno alla Terra
L'ho letto!
"La luna di mattoni", Editrice Nord. Nella storia questa luna di mattoni avrebbe dovuto essere una specie di satellite ideato per consentire ai marinai di orientarsi meglio ma diventa un oggetto orbitante abitato a causa di un incidente.
Anche se non è molto realistico è davvero stupefacente visto l'anno in cui è stato scritto. Fantascienza pura quasi ante litteram.
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Re: Stazioni spaziali
Da Guya Lun 22 Apr 2013, 22:19
ART ha scritto:
L'ho letto!
"La luna di mattoni", Editrice Nord. Nella storia questa luna di mattoni avrebbe dovuto essere una specie di satellite ideato per consentire ai marinai di orientarsi meglio ma diventa un oggetto orbitante abitato a causa di un incidente.
Anche se non è molto realistico è davvero stupefacente visto l'anno in cui è stato scritto. Fantascienza pura quasi ante litteram.
stupendo. Una piccola chicca, sìFelice di ritrovarti ART
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Re: Stazioni spaziali
Da Guya Mer 24 Apr 2013, 19:49
piccolo intermezzo che regala, con splendide immagini, lo spettacolo della nostra Terra, dalla ISS
Ultima modifica di Guya il Ven 24 Mag 2013, 10:55 - modificato 1 volta.
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Re: Stazioni spaziali
Da Guya Mer 24 Apr 2013, 19:51
Ultima modifica di Guya il Ven 24 Mag 2013, 10:54 - modificato 1 volta.
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Re: Stazioni spaziali
Da Ospite Ven 24 Mag 2013, 10:06
Un passo indietro, per tornare a quello che simbolicamente fu la prima tappa della storia delle conquiste spaziali.
Il 5 ottobre 1957 dei flebili beep-beep-beep sconvolsero l'opinione pubblica mondiale. Provenivano dallo Sputnik 1 (in cirillico Спутник, "Compagno di viaggio" o "Satellite" era l'abbreviazione della denominazione ufficiale: iskustwennij sputnik semli cioè "compagno artificiale della Terra"), il primo satellite artificiale in orbita intorno alla Terra nella storia.
Venne lanciato il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur, nell'odierno Kazakistan, grazie ad un vettore militare R-7 (Semyorka) modificato.
L'inaspettato annuncio del successo del lancio venne dato da Radio Mosca la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1957, una volta completata la prima orbita
.
Lo Sputnik-1 aveva caratteristiche ben più semplici di un satellite artificiale odierno: era infatti formato solo da una sfera pressurizzata di una lega di alluminio, magnesio e titanio di circa 58 cm di diametro., contenente nell'unico alloggiamento interno una serie di batterie zinco-argento, un termometro e due radio trasmettitori dalla potenza in uscita di 1 watt. Il primo operava alla frequenza di 20,005 MHz; il secondo inviava un identico segnale sui 40,002 MHz quando l'altro trasmettitore era in "pausa". Da questo corpo centrale si dipartivano 4 antenne lunghe circa 2,5 metri.
Gli strumenti a bordo dello Sputnik 1 - che rilevavano solo la temperatura e pressione interna - rimasero funzionanti per 21 giorni. Alle 01:53 circa del 4 Gennaio 1958, dopo un totale di 70 milioni di km percorsi intorno alla Terra durante 1367 orbite, Sputnik-1 rientrò nell'atmosfera disintegrandosi.
Con il lancio dello Sputnik 1 l'Unione Sovietica bruciò sul tempo nella "corsa allo spazio" gli Stati Uniti , che solo il 31 gennaio 1958 mandarono in orbita il loro primo mini-satellite: l'Explorer 1 (suo peso totale era di 13,9 kg).
Sebbene la durata in orbita dello Sputnik fosse stata assai breve e la sua strumentazione limitata, il successo della prima operazione spaziale dell' U.R.S.S. ebbe un notevole impatto mediatico sia all'interno della nazione che nel resto del mondo. Infatti nel periodo di guerra fredda tra U.S.A. e U.R.S.S. lo sviluppo scientifico-bellico era il metro di misura della forza delle due superpotenze.
Successivamente saranno sempre i sovietici (3 novembre 1957) a mandare nello spazio il primo essere vivente, la cagnetta Laika, e il 12 aprile 1961 il primo uomo, Jurij Gagarin.
Notizie dettagliate sulla storia del lancio e sulle caratteristiche dell Sputnik_1 possono essere lette qui http://www.br73.net/sputnik.htm
Il 5 ottobre 1957 dei flebili beep-beep-beep sconvolsero l'opinione pubblica mondiale. Provenivano dallo Sputnik 1 (in cirillico Спутник, "Compagno di viaggio" o "Satellite" era l'abbreviazione della denominazione ufficiale: iskustwennij sputnik semli cioè "compagno artificiale della Terra"), il primo satellite artificiale in orbita intorno alla Terra nella storia.
Venne lanciato il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur, nell'odierno Kazakistan, grazie ad un vettore militare R-7 (Semyorka) modificato.
L'inaspettato annuncio del successo del lancio venne dato da Radio Mosca la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1957, una volta completata la prima orbita
.
Lo Sputnik-1 aveva caratteristiche ben più semplici di un satellite artificiale odierno: era infatti formato solo da una sfera pressurizzata di una lega di alluminio, magnesio e titanio di circa 58 cm di diametro., contenente nell'unico alloggiamento interno una serie di batterie zinco-argento, un termometro e due radio trasmettitori dalla potenza in uscita di 1 watt. Il primo operava alla frequenza di 20,005 MHz; il secondo inviava un identico segnale sui 40,002 MHz quando l'altro trasmettitore era in "pausa". Da questo corpo centrale si dipartivano 4 antenne lunghe circa 2,5 metri.
Gli strumenti a bordo dello Sputnik 1 - che rilevavano solo la temperatura e pressione interna - rimasero funzionanti per 21 giorni. Alle 01:53 circa del 4 Gennaio 1958, dopo un totale di 70 milioni di km percorsi intorno alla Terra durante 1367 orbite, Sputnik-1 rientrò nell'atmosfera disintegrandosi.
Con il lancio dello Sputnik 1 l'Unione Sovietica bruciò sul tempo nella "corsa allo spazio" gli Stati Uniti , che solo il 31 gennaio 1958 mandarono in orbita il loro primo mini-satellite: l'Explorer 1 (suo peso totale era di 13,9 kg).
Sebbene la durata in orbita dello Sputnik fosse stata assai breve e la sua strumentazione limitata, il successo della prima operazione spaziale dell' U.R.S.S. ebbe un notevole impatto mediatico sia all'interno della nazione che nel resto del mondo. Infatti nel periodo di guerra fredda tra U.S.A. e U.R.S.S. lo sviluppo scientifico-bellico era il metro di misura della forza delle due superpotenze.
Successivamente saranno sempre i sovietici (3 novembre 1957) a mandare nello spazio il primo essere vivente, la cagnetta Laika, e il 12 aprile 1961 il primo uomo, Jurij Gagarin.
Notizie dettagliate sulla storia del lancio e sulle caratteristiche dell Sputnik_1 possono essere lette qui http://www.br73.net/sputnik.htm
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