Lista per l'Europa
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Lista per l'Europa
LISTA PER L'EUROPA: Tsipras accetta la candidatura:
Siamo già oltre 7000 firmatari per la rinascita di un'Europa democratica, per nuove istituzioni, per la partecipazione dei cittadini, per porre fine alla spoliazione di tutto il prodotto a vantaggio di pochi, alla riduzione in schiavitù dei lavoratori mediante il ricatto della disoccupazione nel nostro Paese e nel nostro Continente.
L'idea è stata lanciata da
Andrea Camilleri, Paolo Flores d'Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli, Guido Viale.
Hanno già aderito fra gli altri:
Michele Serra, Moni Ovadia, Furio Colombo, Carlo Freccero, Massimo Carlotto, Luciano Canfora, Ermanno Rea, Adriano Prosperi, Nadia Urbinati, Roberta De Monticelli, Angelo d'Orsi, Gianni Rinaldini, Dario Vergassola, Paolo Sollier....
La Lettera di accettazione e le condizioni poste da Tsipras:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/tsipras-accetta-la-candidatura-alla-presidenza-europea-per-la-lista-della-societa-civile/
Siamo già oltre 7000 firmatari per la rinascita di un'Europa democratica, per nuove istituzioni, per la partecipazione dei cittadini, per porre fine alla spoliazione di tutto il prodotto a vantaggio di pochi, alla riduzione in schiavitù dei lavoratori mediante il ricatto della disoccupazione nel nostro Paese e nel nostro Continente.
L'idea è stata lanciata da
Andrea Camilleri, Paolo Flores d'Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli, Guido Viale.
Hanno già aderito fra gli altri:
Michele Serra, Moni Ovadia, Furio Colombo, Carlo Freccero, Massimo Carlotto, Luciano Canfora, Ermanno Rea, Adriano Prosperi, Nadia Urbinati, Roberta De Monticelli, Angelo d'Orsi, Gianni Rinaldini, Dario Vergassola, Paolo Sollier....
La Lettera di accettazione e le condizioni poste da Tsipras:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/tsipras-accetta-la-candidatura-alla-presidenza-europea-per-la-lista-della-societa-civile/
Bastiano.B.Bucci- Messaggi : 133
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Lista per l'Europa
Io ho firmato, e mi è arrivata una lettera del comitato promotore,che mi ha preoccupato.
Non sono ancora un pò troppo in alto mare rispetto ai tempi di presentazione delle liste?
E vero che, salvo a Grillo, uno è tentato di attaccarsi a tutto. Ma non sarebbe il caso di svegliarsi prima, di non aspettare le scadenze elettorali, di preparare alternative politico-culturali costantemente presenti nel dibattito pubblico, che aprano spazi e sottraggano terreno agli sfascisti puri e semplici?
Non sono ancora un pò troppo in alto mare rispetto ai tempi di presentazione delle liste?
E vero che, salvo a Grillo, uno è tentato di attaccarsi a tutto. Ma non sarebbe il caso di svegliarsi prima, di non aspettare le scadenze elettorali, di preparare alternative politico-culturali costantemente presenti nel dibattito pubblico, che aprano spazi e sottraggano terreno agli sfascisti puri e semplici?
Lara- Messaggi : 198
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Lista per l'Europa
Caro [ex]K.K., ti ho letto da molto tempo e ... aspettavo che qualcun altro, oltre a Lara, intervenisse a proposito.
Comunque: felice di rivederti!
La "Lista Tsipras" è un importantissimo fenomeno: sta ad indicare un progresso verso una mentalità europea. E quindi un avanzamento dell'idea di fondo di vera unione europea, politica e non solo mercantile!
Ma non tanto per il programma, quanto piuttosto per il fatto che si comincia a sentire da più parti (e prima dall'«opposizione» ai soliti partiti maggioritari, detentori della demagogia partitocratica che da questi ultimi) il bisogno di far diventare davvero europee le elezioni del PE, svincolandole dalla logica perversa di ridurne ad un sondaggio della tenuta o meno delle forze politiche maggioritarie a livello nazionale!
Il nostro "SEL", naturalmente, tifa per «Tsipras for president» (della Commissione Europea post-Barroso, non dell'Unione Europea come improvvidamente dicono i giornalisti nei resoconti degli incontri in Italia con il candidato Tsipras).
Ma non basta affatto indicare obiettivi e sfondare nell'opinione pubblica – nell'ipotesi rosea di largo successo alle elezione del PE ... davanti al quale dovrà presentarsi il futuro Presidente della Commissione per ottenerne il favore) perché gli obiettivi siano davvero raggiungibili!
Con che mezzi si realizzeranno quegli obiettivi se il "potere" di riforme e no a livello europeo resta in mano alla "casta" partitocratica maggioritaria (di cui i governi nazionali sono i rappresentanti)?
Prima occorre dotarsi di strumenti idonei. A livello europeo questi non possono essere che un avanzamento verso un'Europa Federale, che accquisisca potere politico sottraendolo appunto alla "casta" partitocratica dei governi nazionali.
––––––––
Abbiamo altre volte parlato di come è nata la sigla "SEL". Originariamente è nata come "SeL" (Sinistra e Libertà) per le elezioni europee del 2009, quando (per collusione di Veltroni con Berlusconi!) fu introdotto lo sbarramento del 4% alle elezioni europee. E così la presidente dei Verdi Europei Monica Frassoni (co-presidente con Cohn Benditdei Verts/ALE al P.E.) non è stata rieletta.
E poi: che bella trovata quella dizione "Sinistra" e "Libertà"!
Ma che belle parole "Sinistra" e "Libertà"! Parole davvero nuove, mai usate prima da qualcun altro!
Parole molto espressive di quale programma si vuole perseguire a livello europeo!
Si dà il caso, per esempio, che il sottoscritto voti alle europee per i Verdi (perché, a livello europeo, sono i più vicini al "federalismo europeo") anche se – come altre volte ribadito – l'essere classificato "di destra" o "di sinistra" (a seconda dell'interlocutore, of course) lo sente quasi come un'offesa personale!
Poi, la coalizione di partitelli che si era messa insieme per le europee del 2009, ha finalmente riscoperto il valore dell'ecologia e quindi il SeL è diventato SEL (Sinistra Ecologia Libertà).
E però, i capoccia attuali (in primis il parolaio Vendola, che supera Amato in fumosità!"), del tema "Ecologia" non ne fatto l'aspetto prioritario; tant'è che la Frassoni, fino a pochi giorni fa presidente dei Verdi Europei nei quali il SEL si riconosce quando c'è da andare alle elezioni europee, ha parecchio da ridire sulle priorità dei nostri SEL–ini.
Beh: l'ho fatta troppo lunga, e chiedo scusa.
Ti invito, però, a leggere un articolo "fondamentale" della Frassoni a proposito di questa "Lista Tsipras" di cui anche tu ti sei innamorato!
=> Monica Frassoni: «"Lista Tsipras": comunque vada è un'occasione perduta!»
Te lo trascrivo per facilitarti la lettura!
Ma prima ne evidenzio quello che, secondo me, ne è il clou.
«Si poteva, questo noi Verdi europei e di Green Italia avevamo proposto, costruire e presentare agli italiani una lista aperta, senza vincoli di partito (nemmeno di partito europeo) e basata su tre obiettivi fondanti: no all'austerità, green new deal ed Europa federale. Una lista che con forza e chiarezza rifiutasse tanto il conservatorismo della "larghe intese" europee tra popolari e socialisti, che hanno fatto dei tagli sistematici ai bilanci pubblici un totem socialmente devastante, quanto l'anti-europeismo delle forze neo-nazionaliste.
Purtroppo questa possibilità è tramontata rapidamente.»
Ed ecco l'articolo intero
Ho guardato con simpatia istintiva al lancio in Italia, in vista delle elezione europee di maggio della Lista "Per un'altra Europa", più nota come "Lista Tsipras". Per le biografie dei promotori, a cominciare da Barbara Spinelli, ho sperato - da italiana impegnata sul campo per affermare le ragioni di "un'altra Europa" - che questo potesse davvero diventare il luogo d'incontro e di comune proposta politica di quelli che la stessa Spinelli ha chiamato gli "europeisti insubordinati": persone, gruppi, sensibilità che vanno molto al di là della sinistra radicale e del riferimento alla leadership di Alexis Tsipras, e tra i quali figurano molti altri movimenti e associazioni, dai federalisti fino a noi ecologisti che ci riconosciamo nei Verdi europei.
Si poteva, questo noi Verdi europei e di Green Italia avevamo proposto, costruire e presentare agli italiani una lista aperta, senza vincoli di partito (nemmeno di partito europeo) e basata su tre obiettivi fondanti: no all'austerità, green new deal ed Europa federale. Una lista che con forza e chiarezza rifiutasse tanto il conservatorismo della "larghe intese" europee tra popolari e socialisti, che hanno fatto dei tagli sistematici ai bilanci pubblici un totem socialmente devastante, quanto l'anti-europeismo delle forze neo-nazionaliste.
Purtroppo questa possibilità è tramontata rapidamente. Subito la "Lista Tsipras" è divenuta il riferimento di una parte "recintata" e piuttosto ristretta della politica italiana, di quella sinistra radicale che al di là delle buone intenzioni dei promotori si affida a Tsipras più come all'"eroe" che ha riunificato e rilanciato la frammentatissima e litigiosissima sinistra greca, che non vedendo in lui il simbolo di un nuovo progetto per l'Europa. La visione europea di Tsipras, del resto, non è così definita e presenta parecchie zone d'ombra: per esempio, nei suoi programmi, come in quelli del Gruppo della Sinistra Unitaria al Parlamento europeo, non compaiono né la trasformazione ecologica dell'economia e della società né tanto meno l'Europa federale.
Vi è poi un altro elemento che fa della "Lista Tsipras", persino a prescindere dai risultati che otterrà, un'occasione perduta.
È il fatto che chi voterà per questo simbolo, si troverà a scegliere candidati "virtuali", eventualmente ad eleggere parlamentari-fantasma. In effetti, non solo la "Lista Tsipras" prende il nome da un politico, Alexis Tsipras, che non sarà candidato né in Italia e nemmeno in Grecia per il Parlamento europeo (è già oggi, e resterà, deputato nel Parlamento greco), ma nei cinque, immensi collegi elettorali italiani (nordovest, nordest, centro, sud e isole) avrà come capilista figure prestigiose - Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Adriano Prosperi, Moni Ovadia - che hanno dichiarato: "Se eletti, lasceremo il nostro posto al Parlamento a candidati che più di noi hanno le energie e le competenze per portare a Bruxelles e Strasburgo la nostra voce ed i nostri valori, in un lavoro quotidiano che sarebbe al di sopra delle nostre forze".
Ma come? Questa sarebbe la nuova politica? Per anni tutti noi, compresi i nostri amici "capilista-fantasma", ci siamo indignati perché la legge elettorale italiana, il "porcellum", impediva ai cittadini-elettori di scegliere il proprio rappresentante, o perché la campagna europea non è mai davvero esistita, e adesso si battezza una lista di radicale alternativa facendola capeggiare da illustrissimi prestanome che seppure eletti non siederanno mai nel Parlamento europeo, sostituiti da candidati-ombra?
Rinunciando in questo modo a dare voce e visibilità, sui media e nei dibattiti, ai veri candidati che sicuramente avrebbero molte cose da dire? Non sarebbe stato molto meglio, come si fa in molti paesi europei, mettere i prestigiosi testimonials IN FONDO alla lista e non in cima?
Se questa sarà davvero la via imboccata dalla "Lista Tsipras", è la via più vecchia e stantia che si potesse immaginare, l'ennesima replica di brutti spettacoli già visti e, in fondo, un atto di scarso rispetto versi gli elettori: tante volte in passato (caso davvero unico in Europa) le liste dei partiti italiani per le elezioni europee sono state riempite di volti noti, magari di personaggi televisivi molto popolari, che dopo avere fatto incetta di voti personali hanno lasciato il posto alle seconde file.
Risponderanno i promotori della "Lista Tsipras" che in questo caso gli elettori sanno già prima che la candidatura dei capilista è un po' finta. Ma resta il punto: la democrazia rappresentativa è (dovrebbe essere) una cosa seria, furbizie e stratagemmi tattici varranno forse a portare qualche voto in più al listone della sinistra radicale, ma daranno un altro non piccolo colpo alla dignità e alla trasparenza del rapporto tra rappresentanti e rappresentati. Soprattutto, non garantiranno che chi sarà eletto sarà davvero quel "guerriero d'Europa" di cui abbiamo tutti bisogno.
––––
Ciao , K.K.
Ciao a tutti.
Comunque: felice di rivederti!
La "Lista Tsipras" è un importantissimo fenomeno: sta ad indicare un progresso verso una mentalità europea. E quindi un avanzamento dell'idea di fondo di vera unione europea, politica e non solo mercantile!
Ma non tanto per il programma, quanto piuttosto per il fatto che si comincia a sentire da più parti (e prima dall'«opposizione» ai soliti partiti maggioritari, detentori della demagogia partitocratica che da questi ultimi) il bisogno di far diventare davvero europee le elezioni del PE, svincolandole dalla logica perversa di ridurne ad un sondaggio della tenuta o meno delle forze politiche maggioritarie a livello nazionale!
Il nostro "SEL", naturalmente, tifa per «Tsipras for president» (della Commissione Europea post-Barroso, non dell'Unione Europea come improvvidamente dicono i giornalisti nei resoconti degli incontri in Italia con il candidato Tsipras).
Ma non basta affatto indicare obiettivi e sfondare nell'opinione pubblica – nell'ipotesi rosea di largo successo alle elezione del PE ... davanti al quale dovrà presentarsi il futuro Presidente della Commissione per ottenerne il favore) perché gli obiettivi siano davvero raggiungibili!
Con che mezzi si realizzeranno quegli obiettivi se il "potere" di riforme e no a livello europeo resta in mano alla "casta" partitocratica maggioritaria (di cui i governi nazionali sono i rappresentanti)?
Prima occorre dotarsi di strumenti idonei. A livello europeo questi non possono essere che un avanzamento verso un'Europa Federale, che accquisisca potere politico sottraendolo appunto alla "casta" partitocratica dei governi nazionali.
––––––––
Abbiamo altre volte parlato di come è nata la sigla "SEL". Originariamente è nata come "SeL" (Sinistra e Libertà) per le elezioni europee del 2009, quando (per collusione di Veltroni con Berlusconi!) fu introdotto lo sbarramento del 4% alle elezioni europee. E così la presidente dei Verdi Europei Monica Frassoni (co-presidente con Cohn Benditdei Verts/ALE al P.E.) non è stata rieletta.
E poi: che bella trovata quella dizione "Sinistra" e "Libertà"!
Ma che belle parole "Sinistra" e "Libertà"! Parole davvero nuove, mai usate prima da qualcun altro!
Parole molto espressive di quale programma si vuole perseguire a livello europeo!
Si dà il caso, per esempio, che il sottoscritto voti alle europee per i Verdi (perché, a livello europeo, sono i più vicini al "federalismo europeo") anche se – come altre volte ribadito – l'essere classificato "di destra" o "di sinistra" (a seconda dell'interlocutore, of course) lo sente quasi come un'offesa personale!
Poi, la coalizione di partitelli che si era messa insieme per le europee del 2009, ha finalmente riscoperto il valore dell'ecologia e quindi il SeL è diventato SEL (Sinistra Ecologia Libertà).
E però, i capoccia attuali (in primis il parolaio Vendola, che supera Amato in fumosità!"), del tema "Ecologia" non ne fatto l'aspetto prioritario; tant'è che la Frassoni, fino a pochi giorni fa presidente dei Verdi Europei nei quali il SEL si riconosce quando c'è da andare alle elezioni europee, ha parecchio da ridire sulle priorità dei nostri SEL–ini.
Beh: l'ho fatta troppo lunga, e chiedo scusa.
Ti invito, però, a leggere un articolo "fondamentale" della Frassoni a proposito di questa "Lista Tsipras" di cui anche tu ti sei innamorato!
=> Monica Frassoni: «"Lista Tsipras": comunque vada è un'occasione perduta!»
Te lo trascrivo per facilitarti la lettura!
Ma prima ne evidenzio quello che, secondo me, ne è il clou.
«Si poteva, questo noi Verdi europei e di Green Italia avevamo proposto, costruire e presentare agli italiani una lista aperta, senza vincoli di partito (nemmeno di partito europeo) e basata su tre obiettivi fondanti: no all'austerità, green new deal ed Europa federale. Una lista che con forza e chiarezza rifiutasse tanto il conservatorismo della "larghe intese" europee tra popolari e socialisti, che hanno fatto dei tagli sistematici ai bilanci pubblici un totem socialmente devastante, quanto l'anti-europeismo delle forze neo-nazionaliste.
Purtroppo questa possibilità è tramontata rapidamente.»
Ed ecco l'articolo intero
Ho guardato con simpatia istintiva al lancio in Italia, in vista delle elezione europee di maggio della Lista "Per un'altra Europa", più nota come "Lista Tsipras". Per le biografie dei promotori, a cominciare da Barbara Spinelli, ho sperato - da italiana impegnata sul campo per affermare le ragioni di "un'altra Europa" - che questo potesse davvero diventare il luogo d'incontro e di comune proposta politica di quelli che la stessa Spinelli ha chiamato gli "europeisti insubordinati": persone, gruppi, sensibilità che vanno molto al di là della sinistra radicale e del riferimento alla leadership di Alexis Tsipras, e tra i quali figurano molti altri movimenti e associazioni, dai federalisti fino a noi ecologisti che ci riconosciamo nei Verdi europei.
Si poteva, questo noi Verdi europei e di Green Italia avevamo proposto, costruire e presentare agli italiani una lista aperta, senza vincoli di partito (nemmeno di partito europeo) e basata su tre obiettivi fondanti: no all'austerità, green new deal ed Europa federale. Una lista che con forza e chiarezza rifiutasse tanto il conservatorismo della "larghe intese" europee tra popolari e socialisti, che hanno fatto dei tagli sistematici ai bilanci pubblici un totem socialmente devastante, quanto l'anti-europeismo delle forze neo-nazionaliste.
Purtroppo questa possibilità è tramontata rapidamente. Subito la "Lista Tsipras" è divenuta il riferimento di una parte "recintata" e piuttosto ristretta della politica italiana, di quella sinistra radicale che al di là delle buone intenzioni dei promotori si affida a Tsipras più come all'"eroe" che ha riunificato e rilanciato la frammentatissima e litigiosissima sinistra greca, che non vedendo in lui il simbolo di un nuovo progetto per l'Europa. La visione europea di Tsipras, del resto, non è così definita e presenta parecchie zone d'ombra: per esempio, nei suoi programmi, come in quelli del Gruppo della Sinistra Unitaria al Parlamento europeo, non compaiono né la trasformazione ecologica dell'economia e della società né tanto meno l'Europa federale.
Vi è poi un altro elemento che fa della "Lista Tsipras", persino a prescindere dai risultati che otterrà, un'occasione perduta.
È il fatto che chi voterà per questo simbolo, si troverà a scegliere candidati "virtuali", eventualmente ad eleggere parlamentari-fantasma. In effetti, non solo la "Lista Tsipras" prende il nome da un politico, Alexis Tsipras, che non sarà candidato né in Italia e nemmeno in Grecia per il Parlamento europeo (è già oggi, e resterà, deputato nel Parlamento greco), ma nei cinque, immensi collegi elettorali italiani (nordovest, nordest, centro, sud e isole) avrà come capilista figure prestigiose - Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Adriano Prosperi, Moni Ovadia - che hanno dichiarato: "Se eletti, lasceremo il nostro posto al Parlamento a candidati che più di noi hanno le energie e le competenze per portare a Bruxelles e Strasburgo la nostra voce ed i nostri valori, in un lavoro quotidiano che sarebbe al di sopra delle nostre forze".
Ma come? Questa sarebbe la nuova politica? Per anni tutti noi, compresi i nostri amici "capilista-fantasma", ci siamo indignati perché la legge elettorale italiana, il "porcellum", impediva ai cittadini-elettori di scegliere il proprio rappresentante, o perché la campagna europea non è mai davvero esistita, e adesso si battezza una lista di radicale alternativa facendola capeggiare da illustrissimi prestanome che seppure eletti non siederanno mai nel Parlamento europeo, sostituiti da candidati-ombra?
Rinunciando in questo modo a dare voce e visibilità, sui media e nei dibattiti, ai veri candidati che sicuramente avrebbero molte cose da dire? Non sarebbe stato molto meglio, come si fa in molti paesi europei, mettere i prestigiosi testimonials IN FONDO alla lista e non in cima?
Se questa sarà davvero la via imboccata dalla "Lista Tsipras", è la via più vecchia e stantia che si potesse immaginare, l'ennesima replica di brutti spettacoli già visti e, in fondo, un atto di scarso rispetto versi gli elettori: tante volte in passato (caso davvero unico in Europa) le liste dei partiti italiani per le elezioni europee sono state riempite di volti noti, magari di personaggi televisivi molto popolari, che dopo avere fatto incetta di voti personali hanno lasciato il posto alle seconde file.
Risponderanno i promotori della "Lista Tsipras" che in questo caso gli elettori sanno già prima che la candidatura dei capilista è un po' finta. Ma resta il punto: la democrazia rappresentativa è (dovrebbe essere) una cosa seria, furbizie e stratagemmi tattici varranno forse a portare qualche voto in più al listone della sinistra radicale, ma daranno un altro non piccolo colpo alla dignità e alla trasparenza del rapporto tra rappresentanti e rappresentati. Soprattutto, non garantiranno che chi sarà eletto sarà davvero quel "guerriero d'Europa" di cui abbiamo tutti bisogno.
––––
Ciao , K.K.
Ciao a tutti.
Erasmus- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 22.05.13
Località : Unione Europea
Re: Lista per l'Europa
UP !!!
In questo forum l'attualità è davvero tenuta d'occhio!
Si vede che è stata efficace la decisione autocratica dell'amministrazione di cambiare il nome da "Unione Europea" a "L'altro pianeta".
[E che vorrebbe dire questo titolo? ]
--------------
Ieri, su RaiNews24, chi poteva farlo – io no, purtroppo – ha avuto l'occasione di vedere in diretta il confronto tra i vari candidati alla presidenza della Commissione Europea.
[Ho anche visto che in testa a questa stessa pagina ci sta[va] la pubblicità di Schulz che, parlando in italiano – ed esordendo con un "Ciao!" ad alto volume – mi invitava a votare per lui, cioè PD]
----------
Segnalo a proposito l'editoriale di Marco Bascetta su "il manifesto" di ieri 14 maggio ... quindi ancora in attesa di questo evento (che, per poco che sia, è comunque un'assoluta e non trascurabile novità).
–––> Le nazioni contro la democrazia
http://ilmanifesto.it/le-nazioni-contro-la-democrazia/
–––––––––
In questo forum l'attualità è davvero tenuta d'occhio!
Si vede che è stata efficace la decisione autocratica dell'amministrazione di cambiare il nome da "Unione Europea" a "L'altro pianeta".
[E che vorrebbe dire questo titolo? ]
--------------
Ieri, su RaiNews24, chi poteva farlo – io no, purtroppo – ha avuto l'occasione di vedere in diretta il confronto tra i vari candidati alla presidenza della Commissione Europea.
[Ho anche visto che in testa a questa stessa pagina ci sta[va] la pubblicità di Schulz che, parlando in italiano – ed esordendo con un "Ciao!" ad alto volume – mi invitava a votare per lui, cioè PD]
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Segnalo a proposito l'editoriale di Marco Bascetta su "il manifesto" di ieri 14 maggio ... quindi ancora in attesa di questo evento (che, per poco che sia, è comunque un'assoluta e non trascurabile novità).
–––> Le nazioni contro la democrazia
http://ilmanifesto.it/le-nazioni-contro-la-democrazia/
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Erasmus- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 22.05.13
Località : Unione Europea
Re: Lista per l'Europa
Non vuol dire niente. Ed infatti non è questo il titolo della sezione.Erasmus ha scritto:Si vede che è stata efficace la decisione autocratica dell'amministrazione di cambiare il nome da "Unione Europea" a "L'altro pianeta".
[E che vorrebbe dire questo titolo? ]
Che fra l'altro è cambiato non per decisione autocratica, ma semplicemente per il fatto che tale sezione a mia memoria non è stata quasi mai frequentata da più di una persona. E' su questo che Erasmus dovrebbe interrogarsi, prima di lanciare ironiche accuse ad altri. Quando poi nemmeno il "curatore" si fa vivo per mesi, non si può certo lamentare se la rubrica a cui tanto tiene viene spostata.
Admin- Messaggi : 519
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Lista per l'Europa
Pardon: "Errore di sbaglio" fu!Admin ha scritto:...non è questo il titolo della sezione.
Ho scritto – mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa – "L'altro pianeta". Ma ora vedo che, in testa alla pagina con l'elenco dei thread di questa sezione, c'è scritto "il terzo pianeta".
In effetti, la cosa è ben diversa. Con "altro pianeta" uno magari pensa ad un "secondo" pianeta (come quando si dice "alter ego" ).
Invece no, sbagliato! Il "terzo" pianeta, ne "altro" né "secondo"!
Beh, Admin: compatisci un vecchione ormai rinco, e spiegagli che vuol dire "terzo pianeta", perché lui, da solo, non ci arriva.
[NB. Ho messo io "(a)" e "(b"), of course]Admin ha scritto: ... è cambiato (a) non per decisione autocratica, (b) ma semplicemente per il fatto che tale sezione a mia memoria non è stata quasi mai frequentata da più di una persona.
a)
D1. «Chi ha il potere di cambiare il titolo di una sezione, o di spostarla?»
R. «Elementare, Watson! L'Admin(istration)»
D2 «E quando l'Amin ha deciso di farlo, ha chiesto il parere di qualcun altro?
R. «Boh! A me no di certo! Né era tenuta a farlo: né con me né con terzi. Magari avrà avuto le sue buone ragioni per farlo. Suppongo che abbia deciso autocraticamente ... pardon: autonomamente. Mi corregga, però, se sbaglio».
b) Implicitamente mi stai dando ragione, caro Admin!
Pardon! Mi sbaglio un'altra volta!
In effetti, le tematche europee non sono mai di attualità, nemmeno sotto le elezioni europee!
Le quali, anche se il 25 maggio è prossimo, non sono affatto di attualità per loro stessa natura.
E che errore d'Egitto il farne un "uso interno"? Sono fatte apposta per avere l'occasione di contarsi anche senza rifare le nostre sacrosante elezioni!
Vuoi mettre le ultime sparate di Grillo? Quelle sì sono di attualità!
L'ICE "New Deal for Europe", poi, è una emerita nullità, vale meno di una barzelletta!
Quei burloni di Schulz, Tsipras, Verhofstadt ... l'avranno sottoscritta appunto per scherzo.
Col ridardo che ha 'sta primavera 2014, avranno giustamente pensato ad un !° di aprile un po' ritardato.
Per non parlare dei vertici dei sindacati italiani che hanno pure sottoscritto 'sta barzelletta di ICE!
E di che attualità sarebbe 'sta ICE?
E' vecchia di mesi come proposta, occorrerà aspettare un anno per essere sicuri che non avrà raggiunto il milione di adesioni, e anche se raccogliesse quel miserabile due per mille dei cittadini europei (perché quel milione di adesioni non è che un miserabile due per mille, e sappiamo bene che di fessacchiotti e di poveri illusi ce ne sono ben di più del 2 per mille), occorrerà aspettare il 2016 per vedere cosa avrà cucinato in proposito la Commissione (presieduta da uno di quei burloni che ora hanno sottoscritto 'sta ICE solo per scherzo), per vedere che la Tobin non sarà andata in porto . E per fortuna, come giustamente diceva Berlusconi quando si vantava d'aver posto il veto in Consiglio europeo su questa stupida proposta ... assolutamente deleteria per i disoccupati e le massaie che, come si sa, cercano un po' sollazzo al loro fancazzismo giocando in borsa tutte le mattine e svolgendo un sacco di transazioni finanziarie dai loro telefonini) ...
Questa è buona davvero!Admin ha scritto:... E' su questo che Erasmus dovrebbe interrogarsi, prima di lanciare ironiche accuse ad altri. Quando poi nemmeno il "curatore" si fa vivo per mesi, non si può certo lamentare se la rubrica a cui tanto tiene viene spostata.
(a) Io non ho lanciato "ironiche accuse", bensì "ironiche constatazioni".
(b) Cosa sarei io? Il "curatore" di questa sezione? e quand'è che sarei stato "insignito" di tale onore?
[Forse ai tempi in cui era ancora Verci l'admin? ]
L'unica cosa che m'hai detto tu (quella volta che, stressato dai "tavarish", mi son detto "ma chi me lo fa fa' ? Noin vale la pena di discutere con questi qua!» è che, se te l'avessi chiesto, avresti rimesso il nome che c'era prima. Ma io ho lasciato cadere la cosa.
(c) Mi sa che stai facendo un bel casino.
Io sono un federalista europeo, E' ovvio che, se frequento un forum di politica, lo faccio da... "partigiano" del federalismo europeo. Da qui ad essere "curatore" di questa sezione ci manca parecchio, non ti pare?
Ma il mondo è bello perché è vario!
---------------
Bye bye ... e stammi bene!
Erasmus- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 22.05.13
Località : Unione Europea
Re: Lista per l'Europa
Erasmus scrive: In questo forum l'attualità è davvero tenuta d'occhio.
Questo forum è come un saloon nel deserto. Ogni tanto passa qualcuno, e anche quello che è dietro al bancone, talvolta non è presente perché sta facendo altro.
Forse è il momento politico meno adatto per le discussioni, forse è lo strumento ad avere ormai esaurito il suo scopo.
A me non dispiace lo stesso, dato che non mi piace la confusione ed il bisticcio, preferendo dedicare il mio tempo alla riflessione.
Bucci ha aperto questa discussione informandoci di Tsipras e del suo movimento paneuropeo di sinistra, agli inizi, in gennaio.
Non sono mai intervenuto per una ragione semplice: voterò per il PD perché fa parte della famiglia dei socialisti europei.
La mia simpatia va comunque ai partiti di sinistra europeisti come la lista Psipras, e l'augurio che abbiano successo è accompagnato dal desiderio che il PSE resti una grande formazione politica, con cui fare i conti, nel Parlamento europeo.
Detto sinceramente, se devo partecipare ad una discussione , in un momento pre elettorale preferisco dare addosso ai Popolari ed alla Destra. Per la sinistra avremo tempo e modo di discuterne gli aspetti caratterizzanti della politica, alla luce dei fatti e delle battaglie per la trasformazione dell'Europa da simil Dodecapoli Etrusca a una grande nazione democratica.
Questo forum è come un saloon nel deserto. Ogni tanto passa qualcuno, e anche quello che è dietro al bancone, talvolta non è presente perché sta facendo altro.
Forse è il momento politico meno adatto per le discussioni, forse è lo strumento ad avere ormai esaurito il suo scopo.
A me non dispiace lo stesso, dato che non mi piace la confusione ed il bisticcio, preferendo dedicare il mio tempo alla riflessione.
Bucci ha aperto questa discussione informandoci di Tsipras e del suo movimento paneuropeo di sinistra, agli inizi, in gennaio.
Non sono mai intervenuto per una ragione semplice: voterò per il PD perché fa parte della famiglia dei socialisti europei.
La mia simpatia va comunque ai partiti di sinistra europeisti come la lista Psipras, e l'augurio che abbiano successo è accompagnato dal desiderio che il PSE resti una grande formazione politica, con cui fare i conti, nel Parlamento europeo.
Detto sinceramente, se devo partecipare ad una discussione , in un momento pre elettorale preferisco dare addosso ai Popolari ed alla Destra. Per la sinistra avremo tempo e modo di discuterne gli aspetti caratterizzanti della politica, alla luce dei fatti e delle battaglie per la trasformazione dell'Europa da simil Dodecapoli Etrusca a una grande nazione democratica.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: Lista per l'Europa
Mettendoci, però, accanto questo emoticon.einrix ha scritto:Erasmus scrive: In questo forum l'attualità è davvero tenuta d'occhio.
Ma hai letto o hai fatto finta?
Admin mi ha rimproverato "ironiche accuse", ed io ho ribattuto che non erano accuse ma " ironiche constatazioni"
Sicché, se uno aprisse un thread sul programma del PSE (che in PE corrisponde a "S & D", ... e sai che è stato il PD a pretendere questa modifica del nome dello storico Gruppo), dovrebbero intervenire soltanto quelli che voteranno per il PD.einrix ha scritto:Non sono mai intervenuto per una ragione semplice: voterò per il PD perché fa parte della famiglia dei socialisti europei.
E se l'argomento fosse l'ALDE, dovrebbero intervenire solo quelli che voteranno per i Liberali ...
Ma che razza di dibattito sarebbe mai questo?
Mi pare che tu valuti i "prodotti" dalla sola "etichetta". Se l'etichetta dichiara che il prodotto è di sinistra, fosse pure cianuro il prodotto è senz'altro buono. Se no è senz'altro cattivo. E diamo addosso a questi criminali che fabbricano un prodotto tanto cattivo da non avere un'etichetta di sinistra!einrix ha scritto:Detto sinceramente, se devo partecipare ad una discussione , in un momento pre elettorale preferisco dare addosso ai Popolari ed alla Destra.
[Ho ancora presenti gli spropositi che sei riuscito a condensare in poche righe quella volta che ho riportato, come notizia, l'ampia espressione di solidarietà dell'ALDE per l'Ucraina europeista].
Ti è simpatico Tsipras perché è pure di sinistra, ma "non è il tuo tipo"!
Io invece prima valuto i programmi e le persone che li annunciano in base (se posso) alla coerenza delle loro azioni con le loro parole.
[E in fatto di coerenza ... abbiamo altre volte parlato dello scandaloso comportamento dei socialisti nel PE del 2009, sia prima che dopo le europee, (specialmente dei socialisti francesi, Hollande in testa ... ma anche di Schulz e di molti altri in sede di ratifica parlamentare del Barroso-bis). Sta sicuro che fin che il leader è Schulz, il PSE alle europee il mio voto non l'avrà].
Ho già espresso il mio parere sulla Lista Tsipras: parere tutto sommato positivo perché la lista segna un deciso avanzamento verso la formazione di schieramenti politici a livello europeo, che spero quindi emanciparsi dalle gabbie nazionali.
Ho espresso anche riserve ... giuste allora, quando il programma non era ancora formulato con chiarezza (e ancora non c'era alcunché di definitivo).
Oggi il mio parere sulla lista Tsipras è migliorato parecchio ... anche se non stimo affatto gran parte di quelli che attualmente, qui in Italia, dicono di sostenerla. Il motivo è semplice. Come aveva osservato la Frassoni, pareva assente la riflessione sulle istituzioni (riflessione che è a monte del programma politico ... come l'indossare opportuni indumenti e dotarsi di opportuni strumenti viene prima del partire per andare in alta montagna, magari in soccorso di altri in difficoltà).
Se le istituzioni non sono idonee a svolgere poi il programma, questo resta solo un insieme di parole vuote, anzi una beffarda presa per i fondelli! Ma in seguito ho potuto constatare quanto il bisogno di rinnovamento delle istituzioni espresso nel programma di Tsipras sia prossimo al mio, cioè a quello dei federalisti europei. La coerenza tra azioni e parole, mentre l'ho potuta (ahimé!) misurare nei socialisti, ancora non la posso diagnosticare per Alexis Tsipras. Ma... per ora (fino a provca contraria) il ragazzo merita fiducia! Senti un po' che si legge nel suo "programma":
“L’idea di fondo da perseguire è quella di una Europa federale. Le regioni stanno scritte nel celebre Manifesto di Ventotene del 1941, che fondò le basi ideali di questo progetto […]. Per muoversi in questa direzione […], bisogna in primo luogo che i poteri del Parlamento Europeo […] vengano ampliati. A questo fine è bene che il Parlamento di Strasburgo sia eletto su liste europee e non più nazionali, come avviene oggi. Il Parlamento deve diventare il luogo del potere legislativo in Europa. Quindi ad esso va affidato il compito di conferire e togliere fiducia a un vero governo europeo, con il conseguente superamento di quegli organi non elettivi, ma nominati dai singoli governi, cui è ora delegato il potere reale a livello europeo, come la Commissione europea, il Consiglio europeo, la riunione dei ministri delle finanze (Ecofin). In questo quadro il bilancio europeo deve essere incrementato […] e vi deve essere una figura ministeriale a governarlo. La Banca centrale europea deve seguire gli indirizzi di fondo che derivano dalle politiche economiche decise dal Parlamento, ponendo al primo posto l’obiettivo della piena e buona occupazione"
E ancora:
"Ci dichiariamo impegnati a sostenere la raccolta delle firme per l’ICE [Iniziativa dei Cittadini Europei] che reclama un nuovo corso nelle politiche economiche europee (New Deal 4 Europe. Per un piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione:)”
[Tu sai bene che quest'ICE è sta pensata dal Movimento Federalista Europeo che si sta impegnando per divulgarla e farla sottoscrivere (se non altro perché, seppur con una settimana di ritardo, sei entrato anche tu – pardon: TU SOLO – nel thread "9 maggio e dintorni").
Non penso che l'hai fatto solo per "postare" ... le foglie morte d'autunno, senza leggere di sopra.
Penso anche che tu sappia che l'ICE federalista è stata sottoscritta (e sostenuta) tanto da tuo amato Schulz (perché socialista) quanto dal tuo odiato Verhofstadt (perché liberale).
E' però un fatto che solo la Lista Tsipras la recepisce interamente nel suo programma.
A proposito, tu la sostieni o no quest'ICE?
Hai speso qualche minuto di tempo per vederla da vicino visitando il sito-web "New deal 4 Europe"?]
Ciao ciao
Ciao a tutti
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Re: Lista per l'Europa
Il terzo pianeta è quello in cui tutti noi viviamo. Credevo fosse noto.
Lo spostamento di questa sezione è stato pubblicamente discusso, ed effettuato solo dopo aver inutilmente invitato il suo ispiratore a farsi vivo.
https://areaforum3.forumattivo.it/t492-nuova-struttura-del-forum#14707
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Re: Lista per l'Europa
Bastiano scrive
Siamo già oltre 7000 firmatari per la rinascita di un'Europa democratica
Bene, sono felice per loro
Lara ribatte:
E vero che, salvo a Grillo, uno è tentato di attaccarsi a tutto.
Nei suoi panni, la capisco.
Tu Erasmus, aggiungi qualche cosa, ma non mi hai commosso abbastanza, anzi, mi preoccupi.
Parli di Casta Partitocratica come un orfanello di Pannella che di partiti concepisce solo il suo. A quel punto, tagliati i partiti che in qualche modo rappresentano le forze che si rinnovano con le elezioni, di cosa si parla allora? Di niente, o quasi.
Proviamo a fare di più?
Dire che “i burocrati sono la società civile che vive nello "Stato", indipendentemente che ci sia o meno la democrazia”, è un concetto incompreso ed impopolare, e non ha lo stesso effetto delle battute da Beppe Strillo.
Ringrazia che mi sia limitato solo a dire: Buona fortuna Tsipras, e Viva l'Europa, che di questo passo, con questi suoi amici, non ne resterà più in men che non si dica.
E poi, quando scrivi: “
Mi pare che tu valuti i "prodotti" dalla sola "etichetta". Se l'etichetta dichiara che il prodotto è di sinistra, fosse pure cianuro il prodotto è senz'altro buono.
Non ci prendi proprio.
Purché non siano stalinisti o brigatisti (quelli che contengono il cianuro) , quelli di sinistra da Ferrero in su li vedo con occhio molto più benevolo di quelli da Fioroni (escluso) in giù. Poi, certo, quando Ferrero stesso chiede di nazionalizzare la Fiat, sorrido per la sua dabbenaggine, ma lo stimo quando invece quella stessa dabbenaggine gli fa produrre e vendere pane a Torino, (storia di qualche lustro fa) a prezzo politico. A sinistra ci sono tanti valori, una buona parte dei miei valori che ritrovo in tanta gente, non importa che siano o no nel PD. Quelli di destra specie quando si ammantano di bandiere libertarie, li sento a naso, e poi me li ritrovo sempre contro, nel cercare di togliermela, la libertà.
Viva la Nazione Europa: uno Stato. Abbasso qualsiasi altra forma di Europa che sia un'accolita di furbastri liberali, libertari, liberisti.
E qui puoi intonarti le note dell'Internazionale.
Ciao a tutti
Enrico
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Bene, sono felice per loro
Lara ribatte:
E vero che, salvo a Grillo, uno è tentato di attaccarsi a tutto.
Nei suoi panni, la capisco.
Tu Erasmus, aggiungi qualche cosa, ma non mi hai commosso abbastanza, anzi, mi preoccupi.
Parli di Casta Partitocratica come un orfanello di Pannella che di partiti concepisce solo il suo. A quel punto, tagliati i partiti che in qualche modo rappresentano le forze che si rinnovano con le elezioni, di cosa si parla allora? Di niente, o quasi.
Proviamo a fare di più?
Dire che “i burocrati sono la società civile che vive nello "Stato", indipendentemente che ci sia o meno la democrazia”, è un concetto incompreso ed impopolare, e non ha lo stesso effetto delle battute da Beppe Strillo.
Ringrazia che mi sia limitato solo a dire: Buona fortuna Tsipras, e Viva l'Europa, che di questo passo, con questi suoi amici, non ne resterà più in men che non si dica.
E poi, quando scrivi: “
Mi pare che tu valuti i "prodotti" dalla sola "etichetta". Se l'etichetta dichiara che il prodotto è di sinistra, fosse pure cianuro il prodotto è senz'altro buono.
Non ci prendi proprio.
Purché non siano stalinisti o brigatisti (quelli che contengono il cianuro) , quelli di sinistra da Ferrero in su li vedo con occhio molto più benevolo di quelli da Fioroni (escluso) in giù. Poi, certo, quando Ferrero stesso chiede di nazionalizzare la Fiat, sorrido per la sua dabbenaggine, ma lo stimo quando invece quella stessa dabbenaggine gli fa produrre e vendere pane a Torino, (storia di qualche lustro fa) a prezzo politico. A sinistra ci sono tanti valori, una buona parte dei miei valori che ritrovo in tanta gente, non importa che siano o no nel PD. Quelli di destra specie quando si ammantano di bandiere libertarie, li sento a naso, e poi me li ritrovo sempre contro, nel cercare di togliermela, la libertà.
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