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La Modista - Andrea Vitali

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Messaggio Da einrix Lun 10 Feb 2014, 11:05

La Modista - Andrea Vitali Copj170
 
Non per ragioni particolari, ma solo perché dopo Adorno avevo bisogno di qualcosa di molto più leggero, ho letto La modista di Andrea Vitali. Per inquadrare questo prolifico autore, vi passo la recensione di Ibs che trovo molto ben fatta, aderente all'autore ed al personaggio. Un Simenon all'italiana, più medico condotto che commissario, ma che sa creare un intrigo e sbrogliarlo con un certo senso, facendo scorrere le pagine del libro.
 
La recensione:
 
"La capacità narrativa di Andrea Vitali è ormai cosa nota. Dopo il successo di Olive Comprese, La figlia del podestà e Un amore di zitella - solo per citarne alcuni – questo nuovo romanzo conferma il suo talento. Che sia il medico condotto di Bellano si capisce, non solo leggendo i ritratti che fa dei suoi concittadini, ma anche gustando una serie di particolari legati al territorio: le case, le stradine battute e l'aria che tira sul lungolago. Una vita immersa nel suo piccolo mondo, all'interno del quale Vitali dipinge il ritratto di una società complessa e articolata, capace di contenere la varietà e l'universalità italiana.
La giostra dei personaggi, anche in questo caso, è ricca e colorita. L'immancabile appuntato dei Carabinieri in continua combutta con il nuovo maresciallo, il prevosto e il suo sostituto, l'oste, lo spazzino, faccendieri e traffichini, giovinastri che vagano nelle notti d'inverno, serve e cuoche, guardie e ladri. Come il gioco che si faceva da bambini, quando i buoni e i cattivi si stabilivano di volta in volta in base al caso, La modista porta un sottotitolo che suona a tutti familiare: "un romanzo con guardia e ladri".La guardia, per l'appunto, è Firmato Bicicli, un povero diavolo che durante il ventennio aveva dapprima indossato la camicia nera e poi quella rossa, senza mai comprenderne la differenza, e che ora, negli anni difficili della ricostruzione, aveva ottenuto per intercessione del sindaco, la divisa di guardia notturna. Servizio di vigilanza privata, si direbbe oggi, pagato dai commercianti del paese.I ladri forse ci sono, forse no. Certo il Fès, il Ciliegia e il Picchio rincasano troppo tardi ultimamente, ma questo non prova niente… Il maresciallo Accadi ci perde la testa. Lui, siciliano tutto d'un pezzo, non può permettersi di fare la figura del fesso agli occhi del capitano che sta a Lecco e dell'appuntato Marinara, il quale non perde mai l'occasione di deriderlo, ha i suoi informatori in paese, sa e non parla… E poi c'è la modista, Anna Montani: bella, florida, piena di curve e avvallamenti, vedova, forse. Un'infanzia a lavorare la terra, l'adolescenza a servizio in casa di signori e poi il matrimonio con quel Raimondi, partito per la campagna di Russia e mai più tornato, forse disertore, forse disperso… magari morto. E nell'attesa quelle curve e quegli avvallamenti rischiano di sciuparsi dietro alla vetrina del suo atelier di stoffe, cappellini e foulard francesi.
Storie che si intrecciano, tenute insieme da piccoli e grandi interessi, in una società che si prepara al boom degli anni sessanta. La modista cerca un buon partito, i bottegai cercano protezione, il sindaco scambia favori con altri favori, tutto il paese si prepara ad uscire dalla crisi. Una piccola umanità in fermento, ma senza dei veri progetti, senza visione del futuro, solo quotidiane battaglie, fatte di qualche ingenua furbata, qualche disegno sconnesso. Un vai e vieni che si risolve nella solita storia di sempre, con qualche sorpresa, un po' di ironia e il lago che bagna le esistenze.
Un romanzo che diverte e fa riflettere, come un vecchio film neorealista. Un libro capace di suscitare la nostalgia di un passato semplice nelle sue dinamiche, di personaggi umili e onesti le cui storie appartengono ormai all'immaginario collettivo. Un patrimonio di ricordi e d'identità che Andrea Vitali, abilmente, riporta alla luce, restituendogli dignità con brillante ironia.

 
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788811685746 La modista. Un romanzo con guardia e ladri Nella notte hanno tentato un furto in comune, ma la guardia Firmato Bicicli non ha visto nulla. Invece, quando al gruppetto dei curiosi accorsi davanti al municipio s'avvicina Anna Montani, il maresciallo Accadi la vede, eccome: un vestito di cotonina leggera e lì sotto pienezze e avvallamenti da far venire l'acquolina in bocca. Da quel giorno Bicicli avrà un solo pensiero: acciuffare i ladri che l'hanno messo in ridicolo e che continuano a colpire indisturbati. Anche il maresciallo Accadi, da poco comandante della locale stazione dei carabinieri, da quel momento ha un'idea fissa. Ma intorno alla bella modista e al suo segreto ronzano altri mosconi: per primo Romeo Gargassa, che ha fatto i soldi con il mercato nero durante la guerra e ora continua i suoi loschi traffici; e anche il giovane Eugenio Pochezza, erede della benestante signora Eutrice nonché corrispondente locale della "Provincia". Il romanzo è centrato su una protagonista femminile vitale, ambiziosa e sensuale, un po' furba e un po' ingenua. Intorno al suo frequentatissimo atelier, tra cognac doppi e partite a scala quaranta, si muove e si agita tutto il paese: dal sindaco Balbiani con il segretario comunale Bianchi, giù fino al trio di giovinastri composto dal Fès, dal Ciliegia e dal Picchio, passando per l'appuntato Marinara, che deve rimediare alle distrazioni del superiore, e poi le misteriose titolari della farmacia Gerbera e Austera Petracchi, la cuoca di casa Pochezza e sua figlia Ersilia, lo spazzino Oreste e il messo Milico..."
 
Adesso ho appena iniziato a leggere il Segreto del Bosco Vecchio di Pino Buzzati, già dalle prime righe siamo in un mondo diverso, dove la fantasia scruta l'anima dell'uomo con una profondità superiore a quella che si mantiene sulla superficie dell'apparenza, nell'ambito degli ambienti iconoclasti che semplificano i nostri modi di leggere l'esistenza. Di questo ne parleremo tra qualche giorno, alla fine del libro.
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