La lettura - Romualdo Locatelli
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La lettura - Romualdo Locatelli
Da Wikipedia la vita dell'artista:
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Nacque il 4 aprile 1905 da una famiglia di tre generazioni di pittori e decoratori, nella cui bottega si formarono ben nove artisti. Figlio primogenito dell'abile affrescatore Luigi detto "Steenì II", impara dal padre l'arte del restauro e della decorazione, cominciando la sua produzione artistica proprio con la decorazione parietale di volte e navate di diverse chiese della Provincia di Bergamo. Perfeziona la sua arte prima alla Scuola d'arte applicata Andrea Fantoni, e poi, come allievo di Ponziano Loverini all'Accademia Carrara. Una caduta dalle impalcature per la decorazione parietale di una chiesa compromette seriamente la salute del padre, e probabilmente influenza la scelta di Romualdo di passare definitivamente alla pittura al cavalletto e in studio. Noto alla critica già all'età di tredici anni raggiunge ben presto la fama a soli diciassette anni on l'opera IL DOLORE, che raffigura proprio il padre malato e sofferente. Spinto da un'insaziabile voglia di viaggiare si sposta in Sardegna, in Abruzzo, in Toscana e fino in Africa, con l'amico Ernesto Quarti Marchiò; si stabilisce poi a Roma, dove il Principe Umberto di Savoia gli commissiona i ritratti dei figli Vittorio Emanuele e Maria Pia. Nonostante l'estremo successo raggiunto nella capitale con il suo studio in via Margutta, decide, spinto nuovamente dalla passione del viaggio, di spostarsi in Oriente. Nel 1939 è in Indonesia, prima a Jakarta e poi a Bali, dove stringe amicizia con il pittore italo-egiziano Emilio Ambron. L'instabilità dovuta alla Seconda Guerra Mondiale spinge Romualdo poi a Manila, nelle Filippine. Stringe numerose amicizie con gli ambienti diplomatici, che gli consentiranno di esporre a New York city nel 1941. L’artista non riesce più a lavorare e il suo unico svago è andare a caccia; il 24 febbraio 1943 esce per cacciare e non fa ritorno, da quel momento non si avranno più notizie di lui.
Opere di Romualdo Locatelli si trovano in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, ma è soprattutto in Oriente dove forse ha prodotto le sue opere migliori, che viene ricordato come il "famoso Romualdo", e ovviamente nella sua città natale, Bergamo, che negli anni gli ha dedicato diverse mostre, l'ultima delle quali nel 2003. Il giorno 08 marzo 2012 è stata inaugurata a Bergamo la mostra "I LOCATELLI: dalla bottega di famiglia alle collezioni d'Oriente" con opere di tutte e tre le generazioni degli artisti Locatelli, tra le quali una selezione di circa 20 opere di Romualdo Locatelli"
Vi mostro questo quadro (del 1926), oltre che per essere splendido, perché la modella è la nipotina di Romualdo, che diventerà la mamma del marito di mia cognata che ho conosciuto.
Favolosa famiglia di pittori bergamaschi della prima metà del secolo scorso, che è continuata fino ad estinguersi con Orfeo nel 2000.
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Nacque il 4 aprile 1905 da una famiglia di tre generazioni di pittori e decoratori, nella cui bottega si formarono ben nove artisti. Figlio primogenito dell'abile affrescatore Luigi detto "Steenì II", impara dal padre l'arte del restauro e della decorazione, cominciando la sua produzione artistica proprio con la decorazione parietale di volte e navate di diverse chiese della Provincia di Bergamo. Perfeziona la sua arte prima alla Scuola d'arte applicata Andrea Fantoni, e poi, come allievo di Ponziano Loverini all'Accademia Carrara. Una caduta dalle impalcature per la decorazione parietale di una chiesa compromette seriamente la salute del padre, e probabilmente influenza la scelta di Romualdo di passare definitivamente alla pittura al cavalletto e in studio. Noto alla critica già all'età di tredici anni raggiunge ben presto la fama a soli diciassette anni on l'opera IL DOLORE, che raffigura proprio il padre malato e sofferente. Spinto da un'insaziabile voglia di viaggiare si sposta in Sardegna, in Abruzzo, in Toscana e fino in Africa, con l'amico Ernesto Quarti Marchiò; si stabilisce poi a Roma, dove il Principe Umberto di Savoia gli commissiona i ritratti dei figli Vittorio Emanuele e Maria Pia. Nonostante l'estremo successo raggiunto nella capitale con il suo studio in via Margutta, decide, spinto nuovamente dalla passione del viaggio, di spostarsi in Oriente. Nel 1939 è in Indonesia, prima a Jakarta e poi a Bali, dove stringe amicizia con il pittore italo-egiziano Emilio Ambron. L'instabilità dovuta alla Seconda Guerra Mondiale spinge Romualdo poi a Manila, nelle Filippine. Stringe numerose amicizie con gli ambienti diplomatici, che gli consentiranno di esporre a New York city nel 1941. L’artista non riesce più a lavorare e il suo unico svago è andare a caccia; il 24 febbraio 1943 esce per cacciare e non fa ritorno, da quel momento non si avranno più notizie di lui.
Opere di Romualdo Locatelli si trovano in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, ma è soprattutto in Oriente dove forse ha prodotto le sue opere migliori, che viene ricordato come il "famoso Romualdo", e ovviamente nella sua città natale, Bergamo, che negli anni gli ha dedicato diverse mostre, l'ultima delle quali nel 2003. Il giorno 08 marzo 2012 è stata inaugurata a Bergamo la mostra "I LOCATELLI: dalla bottega di famiglia alle collezioni d'Oriente" con opere di tutte e tre le generazioni degli artisti Locatelli, tra le quali una selezione di circa 20 opere di Romualdo Locatelli"
Vi mostro questo quadro (del 1926), oltre che per essere splendido, perché la modella è la nipotina di Romualdo, che diventerà la mamma del marito di mia cognata che ho conosciuto.
Favolosa famiglia di pittori bergamaschi della prima metà del secolo scorso, che è continuata fino ad estinguersi con Orfeo nel 2000.
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