Riusciranno a scannarsi?

Fassina contro Renzi, che tenerezza fino a poco tempo fa a sostenere tutte le iniquità fatte da Monti e continuate da Letta e adesso punta i piedi in un partito che non c'è , mi dispiace, o forse è meglio, per il mio caro Einrix  che sia in vacanza, ormai abbiamo un governo in piene contraddizioni politiche da far paura. Ma del resto questo è il partito, né poteva essere nelle cose diversamente. Non ci resta che consolarci con la Corte Costituzionale con la sentenza sulla fecondazione legge 40.

Oggi ho fatto il pieno di ciliegi in fiore, templi buddisti e scintoisti, a Kyoto. La vicenda italiana mi giunge più spenta di quanto non lo sia.
Per me, caro Rossoverde, questo è un governo di grosse koalition, quindi so che non posso aspettarmi le promesse di Bersani. Ha ragione Fassina quando dice che con questo governo non ci sarà ripresa dell'occupazione. Ma a dire il vero dubito che qualsiasi altro governo avrebbe potuto fare di più.
Per produrre lavoro occorre investire in processi industriali, e se non lo fanno gli imprenditori e se non lo fa lo stato, non puó succedere nulla. Non c'è la mentalità. Troppi credono che per produrre lavoro basti ridurre le tasse o mettere qualche soldo in più in tasca agli operai. Quelle cose vanno bene, ma non producono lavoro. Per produrre lavoro ci vogliono prodotti che si sappiano fare e investimenti per processi produttivi. Noi ormai abbiamo perduto un sacco di terreno e dubito che  -  qualunque sia il governo - se ne possa uscire in fretta.
Qui in Giappone ho visto operai-giardinieri, spulciare gli aghi di un pino per migliorarne la forma. Quello è produrre bellezza. A Bergamo alcuni anni fa hanno costruito un bellissimo giardino pubblico. Se oggi lo si va a vedere si è inselvatichito per la mancanza di cure e manutenzione. I giardinieri costano, quindi non li si fanno lavorare, ma così anche la bellezza che in se è un valore (turistico), si perde, insieme a quel semplice lavoro.

Si vede che ormai non sanno più dove prenderli, resto scettico sul fatto che lo faccia , però speriamo.

http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/alessandro-camilli-opinioni/attilio-befera-agenzia-entrate-tasse-stipendio-manager-pubblici-1836839/
ROMA – Attilio Befera, capo dell’agenzia delle Entrate; Alessandro Pansa, capo della polizia e Daniele Franco, Ragioniere generale dello Stato. Cosa accomuna costoro? In primis lo stipendio, ricco. Ed “in secundis” per dirla con Totò, la prospettiva di vederselo tagliato, presto. Sono infatti Befera, Pansa e Franco tra i 50 superdirigenti pubblici che cadranno sotto la tagliola annunciata dal premier Renzi. Tagliola che prevede che nessun dipendente e stipendiato pubblico possa guadagnare più del presidente della Repubblica, ovvero 238 mila euro annui. Mentre il tetto precedente, legato allo stipendio del primo presidente di Cassazione, arrivava a quota 302 mila.
Attilio Befera, quello delle tasse. Il capo di quelli delle tasse. L’idea che gli taglino lo stipendio, che .....segue

Stipendi da trecentomila euro sono un bel miraggio per ogni padre di famiglia. Ognuno dovrebbe essere orgoglioso di lavorare nello "Stato", cioè per tutti, guadagnando certe cifre.
Invece, si parla di "Mercato", anziché di etica del cittadino che pensa il proprio bene, in rapporto a quello di tutti.
Ritengo giusto mettere un tetto alle retribuzioni nel pubblico impiego, e giudico quell'entità più che soddisfacente, quindi seppure critichi a fondo Renzi, per questa volta gli dico bravo.