L'ostruzionismo
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L'ostruzionismo
Sto assistendo in questi giorni alla diretta del Senato sulla legge costituzionale che vuole riformare il Senato stesso. La cosa penosa è che le opposizioni come SEL, il M5S e la Lega, pur avendo scritto migliaia di emendamenti non hanno uno straccio di idea su come dovrebbe essere fatta la riforma. Loro sono solo incentrati sul compito di impedire che le votazioni vadano avanti, inventando ogni genere di pretesto. Ora, se hai una idea di come debba essere fatta una riforma e rispetti il principio democratico della discussione e del voto, dovresti intervenire per portare le tue buone ragioni, come del resto fa qualcuno (che appartiene ad altri gruppi), ed alla fine dovresti permettere che comunque si voti. Invece si fa di tutto per la rissa, per la perdita del tempo, per il cavillo, pensando che esasperare gli animi porti il Senato, come istituzione, a gettare la spugna, a sospendere la riforma, così come si è fatto per mezzo secolo. Questa volta, questa visione lassista e distruttiva non passa in un Senato (ma sarà così anche alla camera) che non può permettersi di venir meno ai compiti che l'elettorato ha chiesto ai partiti nelle ultime tornate elettorali.
Insomma, quel: meglio niente, viene proprio da dove ti aspetteresti una spinta ad accelerare le riforme, dopo le innumerevoli critiche che il M5S, ma anche la Lega, hanno portato al nostro sistema istituzionale. Niente, silenzio assoluto sui contenuti e fischietti in tasca per inscenare una gazzarra che faccia sospendere i lavori alle 22 anziché alle 24 come previsto.
E lo si è visto come è migliorato il clima e la discussione, quando questi disturbatori sono rimasti fuori dell'aula. immediatamente si è entrati nel merito dei problemi, sollevati dagli stessi parlamentari del PD, sulla forma di eleggibilità dei senatori. E se c'è stato un voto che ha visto sconfitti questi, piuttosto che quelli, quel voto aveva altre motivazioni non meno importanti. Con quelle scelte si sposta il punto di equilibrio della funzione del futuro Senato, dagli affari legati alle autonomie amministrative alla politica nazionale, e se è giusto che vi siano pareri diversi, è anche giusto che prevalga il disegno di chi ha la maggioranza su quei temi. Anche io vedo quali siano i vantaggi e gli svantaggi di una elezione diretta, e di come strumenti quali sono la Conferenza Stato Regioni potrebbero diventare ridondanti se vi fosse un Senato che con maggiore autorevolezza prendesse il suo posto. Ora, i pro e i contro, in democrazia si pesano solo con il consenso ed il voto, e comunque non è che l'una scelta sia il male assoluto ed il bene l'altra, entrambe devono essere gestite per far si che diano il massimo frutto. E quel compito sarà dei parlamentari che dovranno agire secondo quelle leggi.
Alle 16 riprenderà la sessione di votazione del Senato, e dalle dichiarazioni sembra che rientrino in Aula SEL e il M5S. penso che per loro sarà davvero difficile se vorranno reiterare quei comportamenti esclusivamente ostruzionistici, anziché contare nella discussione e nel voto con le altre forze parlamentari, che per quanto abbiano varato in commissione un testo, sicuramente hanno rimandato alla Camera e al Senato quei punti controversi che meritano un ulteriore approfondimento per un voto ancor più ponderato. Cosa che sarebbe impedita se insistessero con emendamenti ed interventi spazzatura.
Per ora SEL ed il M5S, per non parlare della Lega, hanno mostrato tutto il loro limite politico, ed è frustrante che per molti di loro neppure la frequentazione delle aule parlamentari non li abbia resi più colti e consci delle responsabilità che essi portano accanto alle deleghe che hanno ricevuto dai cittadini che li hanno votati.
Insomma, quel: meglio niente, viene proprio da dove ti aspetteresti una spinta ad accelerare le riforme, dopo le innumerevoli critiche che il M5S, ma anche la Lega, hanno portato al nostro sistema istituzionale. Niente, silenzio assoluto sui contenuti e fischietti in tasca per inscenare una gazzarra che faccia sospendere i lavori alle 22 anziché alle 24 come previsto.
E lo si è visto come è migliorato il clima e la discussione, quando questi disturbatori sono rimasti fuori dell'aula. immediatamente si è entrati nel merito dei problemi, sollevati dagli stessi parlamentari del PD, sulla forma di eleggibilità dei senatori. E se c'è stato un voto che ha visto sconfitti questi, piuttosto che quelli, quel voto aveva altre motivazioni non meno importanti. Con quelle scelte si sposta il punto di equilibrio della funzione del futuro Senato, dagli affari legati alle autonomie amministrative alla politica nazionale, e se è giusto che vi siano pareri diversi, è anche giusto che prevalga il disegno di chi ha la maggioranza su quei temi. Anche io vedo quali siano i vantaggi e gli svantaggi di una elezione diretta, e di come strumenti quali sono la Conferenza Stato Regioni potrebbero diventare ridondanti se vi fosse un Senato che con maggiore autorevolezza prendesse il suo posto. Ora, i pro e i contro, in democrazia si pesano solo con il consenso ed il voto, e comunque non è che l'una scelta sia il male assoluto ed il bene l'altra, entrambe devono essere gestite per far si che diano il massimo frutto. E quel compito sarà dei parlamentari che dovranno agire secondo quelle leggi.
Alle 16 riprenderà la sessione di votazione del Senato, e dalle dichiarazioni sembra che rientrino in Aula SEL e il M5S. penso che per loro sarà davvero difficile se vorranno reiterare quei comportamenti esclusivamente ostruzionistici, anziché contare nella discussione e nel voto con le altre forze parlamentari, che per quanto abbiano varato in commissione un testo, sicuramente hanno rimandato alla Camera e al Senato quei punti controversi che meritano un ulteriore approfondimento per un voto ancor più ponderato. Cosa che sarebbe impedita se insistessero con emendamenti ed interventi spazzatura.
Per ora SEL ed il M5S, per non parlare della Lega, hanno mostrato tutto il loro limite politico, ed è frustrante che per molti di loro neppure la frequentazione delle aule parlamentari non li abbia resi più colti e consci delle responsabilità che essi portano accanto alle deleghe che hanno ricevuto dai cittadini che li hanno votati.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: L'ostruzionismo
De Cristoforo (SEL) intervenendo su un emendamento all'art. 2 lo spiega molto bene: può anche andare un Senato eletto da grandi elettori, ciò che non va bene è l'Itallicum che penalizza di fatto il suo partito. Lui spiega l'ostruzionismo per quel combinato disposto che c'è tra la riforma del Parlamento e la legge elettorale. Peccato che non aspetti per fare la sua battaglia, la legge elettorale.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: L'ostruzionismo
Trovo strabiliante la scelta dei M5S di starsene fuori dall'Aula.
Dentro non erano a loro agio, poiché si trattava di una materia che loro non conoscevano e non sapevano come andare contro al presidente dell'Assemblea per farlo innervosire, al fine di portarlo a sospendere la seduta.
Ogni loro intervento era vuoto di senso e pieno solo di quella spocchia che gli ignoranti hanno sempre più dei sapienti. Il loro Capo Gruppo poi faceva venire il latte alle ginocchia per le stolte argomentazioni che usava. Andarsene da quell'aula deve essere stato in primo luogo una liberazione per loro, non sapendo più che cosa fare per perdere tempo inutilmente, visto che le votazioni andavano avanti lo stesso falcidiando gli emendamenti fotocopia, ed asciugando i tempi per interventi che non attenevano mai all'oggetto, ma che erano solo punzecchiature procedurali.
Oggi, votando l'articolo 2, il senato ha messo in piedi l'impalcatura di un Senato da cento parlamentari che si occuperanno prevalentemente di decentramento e territorialità, salvo quando non debbano concorrere alla designazione delle importanti cariche istituzionali o a esprimere il loro parere, mai ultimativo, sulla legislazione della Camera.
Finalmente, con questa legge incomincia a finire quel bicameralismo perfetto che è stato un lusso che il nostro paese ha pagato sulla velocità per adeguare la legislazione corrente alle esigenze della nostra società in trasformazione.
Per essere un partito nuovo pieno di promesse, credo che abbia mancato proprio negli aspetti più qualificanti della politica, come in questi giorni, per l'azione che si sviluppa proprio in Parlamento.
Dentro non erano a loro agio, poiché si trattava di una materia che loro non conoscevano e non sapevano come andare contro al presidente dell'Assemblea per farlo innervosire, al fine di portarlo a sospendere la seduta.
Ogni loro intervento era vuoto di senso e pieno solo di quella spocchia che gli ignoranti hanno sempre più dei sapienti. Il loro Capo Gruppo poi faceva venire il latte alle ginocchia per le stolte argomentazioni che usava. Andarsene da quell'aula deve essere stato in primo luogo una liberazione per loro, non sapendo più che cosa fare per perdere tempo inutilmente, visto che le votazioni andavano avanti lo stesso falcidiando gli emendamenti fotocopia, ed asciugando i tempi per interventi che non attenevano mai all'oggetto, ma che erano solo punzecchiature procedurali.
Oggi, votando l'articolo 2, il senato ha messo in piedi l'impalcatura di un Senato da cento parlamentari che si occuperanno prevalentemente di decentramento e territorialità, salvo quando non debbano concorrere alla designazione delle importanti cariche istituzionali o a esprimere il loro parere, mai ultimativo, sulla legislazione della Camera.
Finalmente, con questa legge incomincia a finire quel bicameralismo perfetto che è stato un lusso che il nostro paese ha pagato sulla velocità per adeguare la legislazione corrente alle esigenze della nostra società in trasformazione.
Per essere un partito nuovo pieno di promesse, credo che abbia mancato proprio negli aspetti più qualificanti della politica, come in questi giorni, per l'azione che si sviluppa proprio in Parlamento.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: L'ostruzionismo
oggi leggo questa notizia:
Ora se la Conferenza dei Capi gruppo decide un riposo domenicale non previsto, forse perché la tabella di marcia della legge è abbastanza buona, non capisco di che cosa si debbano vergognare.
Così è dire "Vergogna" come un bestemmiare dietro, come una invettiva. Ora, la vergogna è una perturbazione umiliante che prova l'animo di fronte a situazioni di disagio. Ma come possono provar vergogna senatori che stanno riformano il loro stesso Senato per risolvere alcuni dei problemi che maggiormente gravavano sul funzionamento del Parlamento. Senza contare il caos delle regioni che attraverso il nuovo Senato deve trovare un suo nuovo punto di equilibrio e di assetto. Altro che vergogna, è orgoglio ciò che devono provare i senatori che hanno votato in gran numero a favore di quella nuova legge. Vergogna, anche se adesso a loro sembra solo rabbia, devono provarla loro per intralciare il corso delle riforme o per piccoli vantaggi di bottega o per avvalorare l'idea che il Parlamento sia quello che loro stessi hanno rappresentato. Se ne facciano una ragione.
Pensando a Vendola, SEL a questo gioco fa come Mastella che piuttosto che vedere andare avanti una legge elettorale che non gli piaceva, non esitò a far cadere il secondo governo Prodi. Con l'aggravante che dopo aver fatto accordi di coalizione con Bersani ed il PD, proprio come capitò la volta prima con Di Pietro, SEL passa all'opposizione, prima di Letta, ed ora di Renzi, per non sporcarsi le mani con il lavoro di governo proprio in queste condizioni di difficoltà. Bello pavoneggiarsi a sinistra e poi lasciarla in brache di tela proprio quando c'è più bisogno. Certi errori politici si pagano perché l'esperienza conta molto più della speranza, per non dire della fiducia, in certi casi, cosa che molti, anche in SEL hanno capito traendone le conseguenze. Quelli che ancora restano possono tranquillamente tornare a Rifondazione Comunista (partito che merita il massimo rispetto per la coerenza che dimostra) sempre che li prendano, perché non hanno molto altro spazio nel campo della politica. Peccato. Mi ero fatto l'idea che con loro potesse andare diversamente. Anche io me ne farò una ragione.
02/08/2014 12:28 |
Riforme, votazioni al Senato da lunedì |
12.28 Riforme, votazioni al Senato da lunedì Le votazioni al Senato sul disegno di legge costituzionale sulle riforme ri- prendono lunedì pomeriggio alle 14, con seduta notturna fino alle 24. Quindi domani niente seduta. Lo ha deciso, a maggioranza, la conferenza dei capi- gruppo e il nuovo calendario è stato approvato dall'Aula. Protestano le opposizioni. Sel, Lega e M5S avevano chiesto che fosse mantenuto il timing inizialmente previsto. Duran- te la votazione dai banchi dei 5 Stelle è stato urlato "vergogna, vergogna". |
Così è dire "Vergogna" come un bestemmiare dietro, come una invettiva. Ora, la vergogna è una perturbazione umiliante che prova l'animo di fronte a situazioni di disagio. Ma come possono provar vergogna senatori che stanno riformano il loro stesso Senato per risolvere alcuni dei problemi che maggiormente gravavano sul funzionamento del Parlamento. Senza contare il caos delle regioni che attraverso il nuovo Senato deve trovare un suo nuovo punto di equilibrio e di assetto. Altro che vergogna, è orgoglio ciò che devono provare i senatori che hanno votato in gran numero a favore di quella nuova legge. Vergogna, anche se adesso a loro sembra solo rabbia, devono provarla loro per intralciare il corso delle riforme o per piccoli vantaggi di bottega o per avvalorare l'idea che il Parlamento sia quello che loro stessi hanno rappresentato. Se ne facciano una ragione.
Pensando a Vendola, SEL a questo gioco fa come Mastella che piuttosto che vedere andare avanti una legge elettorale che non gli piaceva, non esitò a far cadere il secondo governo Prodi. Con l'aggravante che dopo aver fatto accordi di coalizione con Bersani ed il PD, proprio come capitò la volta prima con Di Pietro, SEL passa all'opposizione, prima di Letta, ed ora di Renzi, per non sporcarsi le mani con il lavoro di governo proprio in queste condizioni di difficoltà. Bello pavoneggiarsi a sinistra e poi lasciarla in brache di tela proprio quando c'è più bisogno. Certi errori politici si pagano perché l'esperienza conta molto più della speranza, per non dire della fiducia, in certi casi, cosa che molti, anche in SEL hanno capito traendone le conseguenze. Quelli che ancora restano possono tranquillamente tornare a Rifondazione Comunista (partito che merita il massimo rispetto per la coerenza che dimostra) sempre che li prendano, perché non hanno molto altro spazio nel campo della politica. Peccato. Mi ero fatto l'idea che con loro potesse andare diversamente. Anche io me ne farò una ragione.
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