"Il 2 giugno" della nostra Repubblica..
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"Il 2 giugno" della nostra Repubblica..
e da dove se non dalla ISS (la Stazione Internazionale Spaziale) l'augurio più bello ?
Luca Parmitano, è partito pochi giorni fa e da lassù ci fa "ciao ciao"
Auguri, Italia.. ne hai bisogno !
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Guya- La Pasionaria
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2 Giugno: Napolitano per una festa “sobria” ma l’Italia per le armi ha speso 17 miliardi
Il presidente della Repubblica: "Celebriamo questo anniversario riducendo all’essenziale lo stesso omaggio che non può mancare alle forze armate". Ma la lista completa di tutti gli armamenti di cui la nostra Difesa si vuole dotare, compresi gli F-35, fa ammontare la spesa a 5,4 miliardi di investimenti in un anno, 17 miliardi il bilancio complessivo delle nostre forze armate. E il denaro utile a queste spese vengono tolti dagli stanziamenti riservati all’Istruzione.
”Celebriamo questo anniversario nel modo più sobrio,riducendo all’essenziale lo stesso omaggio che non può mancare alle forze armate che servono con onore, anche lontano dal paese, la bandiera nazionale e – con l’apporto del volontariato civile – la causa della solidarietà insieme con quella della sicurezza”.
Ha esordito così Napolitano nel suo messaggio in occasione dei festeggiamenti del 2 Giugno facendo riferimento alla polemica in atto sulla mancata esibizione delle frecce tricolori già annullata l’anno scorso per la concomitanza con il terremoto in Emilia Romagna “E’ giusto – ha proseguito il Capo dello Stato – che in questa giornata del 2 giugno l’Italia dia di sé un’immagine di dignità, di consapevolezza, di volontà costruttiva.
“Viviamo con profonda preoccupazione il protrarsi e l’aggravarsi della recessione, la crisi diffusa, in molti casi drammatica, delle imprese e del lavoro. Ma diciamo a noi stessi, come all’Europa e al mondo, che a queste difficoltà non ci pieghiamo, che vi reagiamo convinti di poterle superare. Purché scatti uno sforzo straordinario di mobilitazione operosa e di coesione sociale, e insieme un impegno efficace e convergente di governo e Parlamento”.
Belle parole e buone intenzioni. Ma ha senso risparmiare sulla parata del 2 Giugno se si effettuano degli investimenti esagerati sugli armamenti? La lista della spesa sin qui sostenuta in fatto di armi è davvero raggelante.Risparmiare poi è solo un modo di dire: due milioni di euro per la parata militare “sotto tono” del 2 giugno – l’anno scorso era costata 2,6 milioni – sono solo la ciliegina sulla torta delle spese militari italiane, che quest’anno ammontano a 17,64 miliardi di euro.
Una cifra impressionante, in linea con gli anni passati, che se per oltre metà va a coprire i costi del personale (9,68 miliardi per gli stipendi di 177.300 persone) e della manutenzione di infrastrutture e mezzi (1,55 miliardi), per il resto serve a finanziare le missioni militari all’estero (un miliardo nel 2013, per due terzi destinati alla guerra in Afghanistan) ma soprattutto l’acquisto di nuovi aerei e navi da guerra, nuovi carri armati e nuove bombe, per un spesa totale che quest’anno sfiora i 5 miliardi e mezzo di euro.
Una corsa al riarmo che non sembra dettata non da esigenze di difesa del territorio, ma dalle ambizioni di prestigio nazionale che animano i nostri generali, oltre che dagli interessi economici dell’industria bellica. Del resto, “la quantità e l’operatività delle forze armate dipende dalle ambizioni nazionali”, spiega in un’intervista a Rivista Italiana Difesa il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Claudio Graziano.
E se l’Italia si ritiene “una grande potenza”, come dichiarato pochi giorni fa dal ministro della Difesa Mario Mauro, non si può badare a spese. Quindi, le risorse per i nuovi armamenti devono saltar fuori, anche a costo di continuare a sottrarre preziose risorse dai bilanci di ministeri ‘civili’ che oggi più che mai dovrebbero essere investite nel rilancio dello sviluppo economico e sociale del paese.
Dei 5,4 miliardi di spesa in armamenti per quest’anno, 3,18 miliardi provengono dalle casse della Difesa ma 2,18 miliardi sono fondi del ministero per lo Sviluppo Economico (che inoltre finanzia per intero le missioni all’estero) e 42 milioni provengono addirittura del ministero dell’Istruzione.Tanto per fare un esempio, il programma bellico più oneroso messo a bilancio quest’anno si riferisce all’acquisizione di altri sei aerei da combattimento Eurofighter Typhoon, per la bellezza di 1,19 miliardi.
La Difesa ci mette solo un obolo da 51,6 milioni: tutto il resto lo paga il ministero per lo Sviluppo Economico: 1,14 miliardi (cento milioni in più dell’anno scorso). E altrettanto pagherà sia il prossimo anno che quello dopo, per altri dodici aerei. Dal 2005 fino al 2022 il programma Eurofigter avrà dirottato dallo Sviluppo Economico l’esorbitante cifra di 6,28 miliardi di euro. Un regalo alla Difesa deciso nel lontano 1997 dall’allora ministero dell’Industria Pier Luigi Bersani(art. 4, legge 266/1997, meglio nota come Legge Bersani).
Ci sono poi alcuni stanziamenti che sono destinati a lievitare, e di molto. Il programma Forza Nec, ad esempio, nei prossimi cinque anni richiederà una spesa di 9,5 miliardi e alla sua conclusione, nel 2031, ci sarà costato addirittura 22 miliardi di euro. Un patrimonio dedicato esclusivamente all’ammodernamento tecnologico delle forze di “proiezione”, vale a dire quelle da impiegare nei futuri interventi militari all’estero.
Che dire poi degli stanziamenti tolti al ministero dell’Istruzione a favore di quelli militari: a scuola, università e ricerca – cui la neoministro Maria Chiara Carrozza ha appena risparmiato tagli per 75 milioni – quest’anno vengono sottratti, tramite il Cnr, 50 milioni di euro (5 quest’anno e il resto nel prossimo biennio) per l’acquisizione di una nave da guerra che servirà a fornire supporto alle forze speciali e a scorrere i sommergibili.
Altri 97 milioni (37 quest’anno e 30 ognuno dei prossimi due anni) sono destinati dal Miur, attraverso l’Agenzia spaziale (Asi), al cofinanziamento del programma satellitare militare Cosmos-Skymed: nello stesso triennio la Difesa sborserà da parte sua solo 27,5 milioni. Questo programma prevede per la sua prosecuzione nei prossimi cinque anni che, accanto ad altri 175 milioni a carico della Difesa, il ministero dell’Istruzione sganci altri 330 milioni di euro: cifra per ora non disponibile e quindi momentaneamente congelata. Buon 2 Giugno a tutti gli italiani.
http://www.articolotre.com/2013/06/2-giugno-napolitano-per-una-festa-sobria-ma-litalia-per-le-armi-ha-speso-17-miliardi/175432
”Celebriamo questo anniversario nel modo più sobrio,riducendo all’essenziale lo stesso omaggio che non può mancare alle forze armate che servono con onore, anche lontano dal paese, la bandiera nazionale e – con l’apporto del volontariato civile – la causa della solidarietà insieme con quella della sicurezza”.
Ha esordito così Napolitano nel suo messaggio in occasione dei festeggiamenti del 2 Giugno facendo riferimento alla polemica in atto sulla mancata esibizione delle frecce tricolori già annullata l’anno scorso per la concomitanza con il terremoto in Emilia Romagna “E’ giusto – ha proseguito il Capo dello Stato – che in questa giornata del 2 giugno l’Italia dia di sé un’immagine di dignità, di consapevolezza, di volontà costruttiva.
“Viviamo con profonda preoccupazione il protrarsi e l’aggravarsi della recessione, la crisi diffusa, in molti casi drammatica, delle imprese e del lavoro. Ma diciamo a noi stessi, come all’Europa e al mondo, che a queste difficoltà non ci pieghiamo, che vi reagiamo convinti di poterle superare. Purché scatti uno sforzo straordinario di mobilitazione operosa e di coesione sociale, e insieme un impegno efficace e convergente di governo e Parlamento”.
Belle parole e buone intenzioni. Ma ha senso risparmiare sulla parata del 2 Giugno se si effettuano degli investimenti esagerati sugli armamenti? La lista della spesa sin qui sostenuta in fatto di armi è davvero raggelante.Risparmiare poi è solo un modo di dire: due milioni di euro per la parata militare “sotto tono” del 2 giugno – l’anno scorso era costata 2,6 milioni – sono solo la ciliegina sulla torta delle spese militari italiane, che quest’anno ammontano a 17,64 miliardi di euro.
Una cifra impressionante, in linea con gli anni passati, che se per oltre metà va a coprire i costi del personale (9,68 miliardi per gli stipendi di 177.300 persone) e della manutenzione di infrastrutture e mezzi (1,55 miliardi), per il resto serve a finanziare le missioni militari all’estero (un miliardo nel 2013, per due terzi destinati alla guerra in Afghanistan) ma soprattutto l’acquisto di nuovi aerei e navi da guerra, nuovi carri armati e nuove bombe, per un spesa totale che quest’anno sfiora i 5 miliardi e mezzo di euro.
Una corsa al riarmo che non sembra dettata non da esigenze di difesa del territorio, ma dalle ambizioni di prestigio nazionale che animano i nostri generali, oltre che dagli interessi economici dell’industria bellica. Del resto, “la quantità e l’operatività delle forze armate dipende dalle ambizioni nazionali”, spiega in un’intervista a Rivista Italiana Difesa il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Claudio Graziano.
E se l’Italia si ritiene “una grande potenza”, come dichiarato pochi giorni fa dal ministro della Difesa Mario Mauro, non si può badare a spese. Quindi, le risorse per i nuovi armamenti devono saltar fuori, anche a costo di continuare a sottrarre preziose risorse dai bilanci di ministeri ‘civili’ che oggi più che mai dovrebbero essere investite nel rilancio dello sviluppo economico e sociale del paese.
Dei 5,4 miliardi di spesa in armamenti per quest’anno, 3,18 miliardi provengono dalle casse della Difesa ma 2,18 miliardi sono fondi del ministero per lo Sviluppo Economico (che inoltre finanzia per intero le missioni all’estero) e 42 milioni provengono addirittura del ministero dell’Istruzione.Tanto per fare un esempio, il programma bellico più oneroso messo a bilancio quest’anno si riferisce all’acquisizione di altri sei aerei da combattimento Eurofighter Typhoon, per la bellezza di 1,19 miliardi.
La Difesa ci mette solo un obolo da 51,6 milioni: tutto il resto lo paga il ministero per lo Sviluppo Economico: 1,14 miliardi (cento milioni in più dell’anno scorso). E altrettanto pagherà sia il prossimo anno che quello dopo, per altri dodici aerei. Dal 2005 fino al 2022 il programma Eurofigter avrà dirottato dallo Sviluppo Economico l’esorbitante cifra di 6,28 miliardi di euro. Un regalo alla Difesa deciso nel lontano 1997 dall’allora ministero dell’Industria Pier Luigi Bersani(art. 4, legge 266/1997, meglio nota come Legge Bersani).
Ci sono poi alcuni stanziamenti che sono destinati a lievitare, e di molto. Il programma Forza Nec, ad esempio, nei prossimi cinque anni richiederà una spesa di 9,5 miliardi e alla sua conclusione, nel 2031, ci sarà costato addirittura 22 miliardi di euro. Un patrimonio dedicato esclusivamente all’ammodernamento tecnologico delle forze di “proiezione”, vale a dire quelle da impiegare nei futuri interventi militari all’estero.
Che dire poi degli stanziamenti tolti al ministero dell’Istruzione a favore di quelli militari: a scuola, università e ricerca – cui la neoministro Maria Chiara Carrozza ha appena risparmiato tagli per 75 milioni – quest’anno vengono sottratti, tramite il Cnr, 50 milioni di euro (5 quest’anno e il resto nel prossimo biennio) per l’acquisizione di una nave da guerra che servirà a fornire supporto alle forze speciali e a scorrere i sommergibili.
Altri 97 milioni (37 quest’anno e 30 ognuno dei prossimi due anni) sono destinati dal Miur, attraverso l’Agenzia spaziale (Asi), al cofinanziamento del programma satellitare militare Cosmos-Skymed: nello stesso triennio la Difesa sborserà da parte sua solo 27,5 milioni. Questo programma prevede per la sua prosecuzione nei prossimi cinque anni che, accanto ad altri 175 milioni a carico della Difesa, il ministero dell’Istruzione sganci altri 330 milioni di euro: cifra per ora non disponibile e quindi momentaneamente congelata. Buon 2 Giugno a tutti gli italiani.
http://www.articolotre.com/2013/06/2-giugno-napolitano-per-una-festa-sobria-ma-litalia-per-le-armi-ha-speso-17-miliardi/175432
Guya- La Pasionaria
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Re: "Il 2 giugno" della nostra Repubblica..
Est igitur, inquit Africanus, res publica res populi (Cicerone, De republica, I, 39). Buon compleanno.
Vargas- Messaggi : 526
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L’Italia scientifica non fa festa
di Piergiorgio Odifreddi
Il 2 giugno, giorno della festa della Repubblica, si presta a una riflessione sul suo atteggiamento nei confronti della scienza. Riflessione stimolata da una recente vicenda, che si ripropone come una riedizione della famigerata vicenda Di Bella di alcuni anni fa.
Tutto ha origine da un certo professor Davide Vannoni, laureato in lettere, e insegnante di psicologia presso l’Università di Udine. Questo fior di umanista ha inventato un metodo terapeutico denominato Stamina, per una sedicente “cura compassionevole” per malattie rare, dalla atassia muscolare spinale al coma vegetativo, basata sulle cellule staminali. Sperimentata fino a poco tempo all’Ospedale di Brescia, la cura è stata sospesa dai Carabinieri e dall’Agenzia italiana del farmaco, sollevando l’interesse dei giornalisti di Le Iene, e le conseguenti proteste del pubblico favorevole alle cure dei vari stregoni fai-da-te.
Il neoeletto Parlamento italiano, alla stregua di quello che nel 2004 emanò la famigerata legge sulla procreazione assistita, non ha perso l’occasione per dimostrare subito il proprio oscurantismo. E ha approvato all’unanimità (con soli quattro astenuti e un contrario alla Camera) l’avvio della sperimentazione del metodo, sotto il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità. Facendo diventare il nostro paese, ancora una volta, lo zimbello del mondo scientifico, sbeffeggiato al proposito per ben due volte (il 26 marzo e il 16 aprile) da Nature, la più famosa rivista scientifica del pianeta:
http://www.nature.com/news/stem-cell-rul…
http://www.nature.com/news/smoke-and-mir…
Grillo continua a sbraitare che i parlamentari “sono tutti uguali”. Per quanto riguarda l’ignoranza scientifica, ha ragione: compresi i suoi. Più che degli auguri, la nostra Repubblica ha dunque bisogno di una sveglia!
fonte: http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/06/02/litalia-scientifica-non-fa-festa/
Il 2 giugno, giorno della festa della Repubblica, si presta a una riflessione sul suo atteggiamento nei confronti della scienza. Riflessione stimolata da una recente vicenda, che si ripropone come una riedizione della famigerata vicenda Di Bella di alcuni anni fa.
Tutto ha origine da un certo professor Davide Vannoni, laureato in lettere, e insegnante di psicologia presso l’Università di Udine. Questo fior di umanista ha inventato un metodo terapeutico denominato Stamina, per una sedicente “cura compassionevole” per malattie rare, dalla atassia muscolare spinale al coma vegetativo, basata sulle cellule staminali. Sperimentata fino a poco tempo all’Ospedale di Brescia, la cura è stata sospesa dai Carabinieri e dall’Agenzia italiana del farmaco, sollevando l’interesse dei giornalisti di Le Iene, e le conseguenti proteste del pubblico favorevole alle cure dei vari stregoni fai-da-te.
Il neoeletto Parlamento italiano, alla stregua di quello che nel 2004 emanò la famigerata legge sulla procreazione assistita, non ha perso l’occasione per dimostrare subito il proprio oscurantismo. E ha approvato all’unanimità (con soli quattro astenuti e un contrario alla Camera) l’avvio della sperimentazione del metodo, sotto il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità. Facendo diventare il nostro paese, ancora una volta, lo zimbello del mondo scientifico, sbeffeggiato al proposito per ben due volte (il 26 marzo e il 16 aprile) da Nature, la più famosa rivista scientifica del pianeta:
http://www.nature.com/news/stem-cell-rul…
http://www.nature.com/news/smoke-and-mir…
Grillo continua a sbraitare che i parlamentari “sono tutti uguali”. Per quanto riguarda l’ignoranza scientifica, ha ragione: compresi i suoi. Più che degli auguri, la nostra Repubblica ha dunque bisogno di una sveglia!
fonte: http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/06/02/litalia-scientifica-non-fa-festa/
Guya- La Pasionaria
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Località : Genova
Re: "Il 2 giugno" della nostra Repubblica..
Auguri a tutti quelli che vogliamo veramente bene a questa Repubblica.
Shaka_Zulu- Messaggi : 452
Data d'iscrizione : 11.04.13
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Re: "Il 2 giugno" della nostra Repubblica..
aiutiamo questa sessantasettenne, un po' acciaccatella, a resistere!
Ospite- Ospite
Re: "Il 2 giugno" della nostra Repubblica..
Questa immagine mi ha sempre affascinato....Guya ha scritto:
Auguri, Italia.. ne hai bisogno !
VERCINGETORIGE- Messaggi : 215
Data d'iscrizione : 11.04.13
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