Roberto VECCHIONI
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Guya- La Pasionaria
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Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
La tua intelligenza non ha limiti: è fuori discussione
io però con quella, amore scusami, non ci faccio una canzone...
preferisco quel tuo modo unico di piangere e sognare,
ma confesserò che non sottovaluto di vederti camminare
più del portamento, è quel modo di "sgabbiare"
più che l'indumento, è quel modo di ondeggiare
lento, lento,lento,lento
e tu ci sei, e tu mi fai e passano negli occhi tuoi paesi lontanissimi
e un posto per sorriderti
guardatela la sua allegria di questa grande donna mia,
lasciatemela vivere la gioia del suo culo e del suo cuore
Quando tu cammini sembri un angelo d'incerta tradizione
quando tu t'inchini è insostenibile, disumana tentazione
ci son notti che starei a guardartelo per ore ed ore ed ore
altre notti che vorrei farmi piccolo, tra le pieghe del tuo cuore
e guardarci dentro per capire il tuo dolore.. il tuo sentimento, quella voglia di sognare
dimmi, dimmi, dimmi, dimmi
che tu ci sei, che tu non vai e passano negli occhi tuoi
malinconie brevissime e fuggitivo ridere
ragazza mia, grande donna mia,
non farti mai portare via, la gioia del tuo culo e del tuo cuore
Cos'avrò fatto mai di tanto strano, perché tu capitassi proprio a me?
O sono di un gran bello io o si era un po' distratto Dio, quel giorno...
Abbracciami, insegnami.. malinconie brevissime e fuggitivo ridere
ragazza mia, grande donna mia,
non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore
io però con quella, amore scusami, non ci faccio una canzone...
preferisco quel tuo modo unico di piangere e sognare,
ma confesserò che non sottovaluto di vederti camminare
più del portamento, è quel modo di "sgabbiare"
più che l'indumento, è quel modo di ondeggiare
lento, lento,lento,lento
e tu ci sei, e tu mi fai e passano negli occhi tuoi paesi lontanissimi
e un posto per sorriderti
guardatela la sua allegria di questa grande donna mia,
lasciatemela vivere la gioia del suo culo e del suo cuore
Quando tu cammini sembri un angelo d'incerta tradizione
quando tu t'inchini è insostenibile, disumana tentazione
ci son notti che starei a guardartelo per ore ed ore ed ore
altre notti che vorrei farmi piccolo, tra le pieghe del tuo cuore
e guardarci dentro per capire il tuo dolore.. il tuo sentimento, quella voglia di sognare
dimmi, dimmi, dimmi, dimmi
che tu ci sei, che tu non vai e passano negli occhi tuoi
malinconie brevissime e fuggitivo ridere
ragazza mia, grande donna mia,
non farti mai portare via, la gioia del tuo culo e del tuo cuore
Cos'avrò fatto mai di tanto strano, perché tu capitassi proprio a me?
O sono di un gran bello io o si era un po' distratto Dio, quel giorno...
Abbracciami, insegnami.. malinconie brevissime e fuggitivo ridere
ragazza mia, grande donna mia,
non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore
Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
Sapeva tutta la verità il vecchio che vendeva carte e numeri,
però tua madre è stata dura da raggiungere,
lo so che senza me non c'era differenza: saresti comunque nata, ti avrebbe comunque avuta.
Non c'era fiume quando l'amai.. non era propriamente ragazza, però di aver fatto del mio meglio
così a volte guardo se ti rassomiglio, lo so, lo so che non è giusto.. però mi serve pure questo.
Poi ti diranno che avevi un nonno generale e che tuo padre era al contrario un po' anormale
e allora saprai che porti il nome di un mio amico.. di uno dei pochi che non mi hanno mai tradito
perché sei nata il giorno, che a lui moriva un sogno
E i sogni, i sogni.. i sogni vengono dal mare, per tutti quelli che han sempre scelto di sbagliare,
perché, perché vincere significa accettare, se arrivo vuol dire che a qualcuno può servire,
e questo, lo dovessi mai fare, tu, questo, non me lo perdonare
E figlia, figlia, non voglio che tu sia felice.. ma sempre contro finché ti lasciano la voce
vorranno la foto col sorriso deficente,
diranno: "Non ti agitare, che non serve a niente"
e invece tu grida forte, la vita contro la morte
E figlia, figlia,
figlia sei bella come il sole, come la terra,
come la rabbia, come il pane,
e so che t'innamorerari senza pensare e scusa,
scusa se ci vedremo poco e male
lontano mi porta il sogno.. ho un fiore qui dentro il pugno
però tua madre è stata dura da raggiungere,
lo so che senza me non c'era differenza: saresti comunque nata, ti avrebbe comunque avuta.
Non c'era fiume quando l'amai.. non era propriamente ragazza, però di aver fatto del mio meglio
così a volte guardo se ti rassomiglio, lo so, lo so che non è giusto.. però mi serve pure questo.
Poi ti diranno che avevi un nonno generale e che tuo padre era al contrario un po' anormale
e allora saprai che porti il nome di un mio amico.. di uno dei pochi che non mi hanno mai tradito
perché sei nata il giorno, che a lui moriva un sogno
E i sogni, i sogni.. i sogni vengono dal mare, per tutti quelli che han sempre scelto di sbagliare,
perché, perché vincere significa accettare, se arrivo vuol dire che a qualcuno può servire,
e questo, lo dovessi mai fare, tu, questo, non me lo perdonare
E figlia, figlia, non voglio che tu sia felice.. ma sempre contro finché ti lasciano la voce
vorranno la foto col sorriso deficente,
diranno: "Non ti agitare, che non serve a niente"
e invece tu grida forte, la vita contro la morte
E figlia, figlia,
figlia sei bella come il sole, come la terra,
come la rabbia, come il pane,
e so che t'innamorerari senza pensare e scusa,
scusa se ci vedremo poco e male
lontano mi porta il sogno.. ho un fiore qui dentro il pugno
Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
Tu sei bella anche se non ridi
sai cadere quasi sempre in piedi
io non ho la giacca ed il coltello
ma sul muro il tuo sorriso è bello.
Io vorrei
rivederti per tutte le sere
che ho guardato
la tua foto in un vaso di mele.
Non ti ho mai voluto tanto bene
vedi, quasi quasi ti conviene;
ti ho mai scritto lettere d'amore
quando stavi sveglia ad aspettare?
Sì lo so
che poi sei ritornata, lo so
ma qui dentro
io continuo a vederti partire...
Io vorrei
fare a pezzi il ricordo di un treno
i tuoi treni
e quell'uomo che vedi e che tieni...
Io vorrei
ammazzarlo per farti tornare
sulle scale
con la voglia di ricominciare.
Hai ragione, forse sono solo
ho comprato il cielo ma non volo
sono piccolo come un bambino
puoi tenermi tutto in una mano.
Io vorrei
rivederti per fare l'amore
non sognarti
quando il sogno comincia a finire.
Io vorrei
fare il cambio con te per scoprire
tu chi sei
ed accorgermi che siamo uguali.
E vorrei contare i tuoi capelli
fino all'ultimo senza sbagliare
e alla fine
dire che son belli
e confonderli e ricominciare.
sai cadere quasi sempre in piedi
io non ho la giacca ed il coltello
ma sul muro il tuo sorriso è bello.
Io vorrei
rivederti per tutte le sere
che ho guardato
la tua foto in un vaso di mele.
Non ti ho mai voluto tanto bene
vedi, quasi quasi ti conviene;
ti ho mai scritto lettere d'amore
quando stavi sveglia ad aspettare?
Sì lo so
che poi sei ritornata, lo so
ma qui dentro
io continuo a vederti partire...
Io vorrei
fare a pezzi il ricordo di un treno
i tuoi treni
e quell'uomo che vedi e che tieni...
Io vorrei
ammazzarlo per farti tornare
sulle scale
con la voglia di ricominciare.
Hai ragione, forse sono solo
ho comprato il cielo ma non volo
sono piccolo come un bambino
puoi tenermi tutto in una mano.
Io vorrei
rivederti per fare l'amore
non sognarti
quando il sogno comincia a finire.
Io vorrei
fare il cambio con te per scoprire
tu chi sei
ed accorgermi che siamo uguali.
E vorrei contare i tuoi capelli
fino all'ultimo senza sbagliare
e alla fine
dire che son belli
e confonderli e ricominciare.
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Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
E il conte al sommo della gloria
fece a pezzi la sua vita
a pezzi la memoria
a pezzi i rubinetti e il sole
anche il cavallo si mangiò
gridando: "adesso so chi sono,
più tardi mi ci abituerò".
Di quello che non ho fermato
e che valeva oggi mi pento
ma è tardi e non ho pianto
forse qualcosa muore dentro
forse è perché non amo più
ho perso tutto questo tempo
e non vi abbraccerò mai più.
E tutto quello che so dire
è che sovente il mio dolore
sa farmi divertire;
la rabbia mi mantiene calmo
e abbasso questa libertà
un vecchio amico, un vecchio incontro,
oggi, sarebbe sì una novità.
Rapidamente venne inverno
-di' qualche cosa di più serio-
forse qualcosa muore dentro.
-Di' qualche cosa di più vario-
E tutto quello che so dire
è che sovente il mio dolore
sa farmi divertire.
fece a pezzi la sua vita
a pezzi la memoria
a pezzi i rubinetti e il sole
anche il cavallo si mangiò
gridando: "adesso so chi sono,
più tardi mi ci abituerò".
Di quello che non ho fermato
e che valeva oggi mi pento
ma è tardi e non ho pianto
forse qualcosa muore dentro
forse è perché non amo più
ho perso tutto questo tempo
e non vi abbraccerò mai più.
E tutto quello che so dire
è che sovente il mio dolore
sa farmi divertire;
la rabbia mi mantiene calmo
e abbasso questa libertà
un vecchio amico, un vecchio incontro,
oggi, sarebbe sì una novità.
Rapidamente venne inverno
-di' qualche cosa di più serio-
forse qualcosa muore dentro.
-Di' qualche cosa di più vario-
E tutto quello che so dire
è che sovente il mio dolore
sa farmi divertire.
Guya- La Pasionaria
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Le lettere d'amore (chevalier de pas)
Fernando Pessoa chiuse gli occhiali e si addormentò
e quelli che scrivevano per lui lo lasciarono solo
finalmente solo...
Così la pioggia obliqua di Lisbona, lo abbandonò e finalmente la finì di fingere fogli
di fare male ai fogli...
E la finì di mascherarsi dietro tanti nomi, dimenticando Ophelia
per cercare un senso che non c'è e alla fine chiederle:
"scusa se ho lasciato le tue mani, ma io dovevo solo scrivere, scrivere e scrivere di me..."
E le lettere d'amore, le lettere d'amore fanno solo ridere.
Le lettere d'amore non sarebbero d'amore se non facessero ridere.
Anch'io scrivevo un tempo lettere d'amore anch'io facevo ridere
le lettere d'amore, quando c'è l'amore, per forza fanno ridere.
E costruì un delirante universo senza amore, dove tutte le cose
hanno stanchezza di esistere e spalancato dolore.
Ma gli sfuggì che il senso delle stelle non è quello di un uomo e si rivide nella pena di quel brillare inutile,
di quel brillare lontano...
E capì tardi che dentro quel negozio di tabaccheria c'era più vita di quanta ce ne fosse in tutta la sua poesia
e che invece di continuare a tormentarsi con un mondo assurdo
basterebbe toccare il corpo di una donna,
rispondere a uno sguardo...
E scrivere d'amore e scrivere d'amore, anche se si fa ridere
anche quando la guardi, anche mentre la perdi
quello che conta è scrivere.
E non aver paura non aver mai paura di essere ridicoli
solo chi non ha scritto mai lettere d'amore.. fa veramente ridere.
Le lettere d'amore, le lettere d'amore, di un amore invisibile
le lettere d'amore che avevo cominciato magari senza accorgermi
le lettere d'amore che avevo immaginato ma mi facevan ridere
magari fossi in tempo.. se avessi ancora il tempo
per potertele scrivere...
e quelli che scrivevano per lui lo lasciarono solo
finalmente solo...
Così la pioggia obliqua di Lisbona, lo abbandonò e finalmente la finì di fingere fogli
di fare male ai fogli...
E la finì di mascherarsi dietro tanti nomi, dimenticando Ophelia
per cercare un senso che non c'è e alla fine chiederle:
"scusa se ho lasciato le tue mani, ma io dovevo solo scrivere, scrivere e scrivere di me..."
E le lettere d'amore, le lettere d'amore fanno solo ridere.
Le lettere d'amore non sarebbero d'amore se non facessero ridere.
Anch'io scrivevo un tempo lettere d'amore anch'io facevo ridere
le lettere d'amore, quando c'è l'amore, per forza fanno ridere.
E costruì un delirante universo senza amore, dove tutte le cose
hanno stanchezza di esistere e spalancato dolore.
Ma gli sfuggì che il senso delle stelle non è quello di un uomo e si rivide nella pena di quel brillare inutile,
di quel brillare lontano...
E capì tardi che dentro quel negozio di tabaccheria c'era più vita di quanta ce ne fosse in tutta la sua poesia
e che invece di continuare a tormentarsi con un mondo assurdo
basterebbe toccare il corpo di una donna,
rispondere a uno sguardo...
E scrivere d'amore e scrivere d'amore, anche se si fa ridere
anche quando la guardi, anche mentre la perdi
quello che conta è scrivere.
E non aver paura non aver mai paura di essere ridicoli
solo chi non ha scritto mai lettere d'amore.. fa veramente ridere.
Le lettere d'amore, le lettere d'amore, di un amore invisibile
le lettere d'amore che avevo cominciato magari senza accorgermi
le lettere d'amore che avevo immaginato ma mi facevan ridere
magari fossi in tempo.. se avessi ancora il tempo
per potertele scrivere...
Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
Vecchioni, Vecchioni...gia' il nome che hai avuto in sorte,
Vecchioni...ma non ti dice niente?
E continui a rubarmi giorno dopo giorno
anno dopo anno...e io a concederteli questi anni e sai perche'?
Ogni anno che passa, mi piace vedere la tua faccia
da viaggiatore di commercio che ha scoperto
al casello che c'e' lo sciopero e non si paga
e fa la faccia seria ma dentro ...ride.
Non mi dire piu' niente, si lo so;
che ti ho fregato sugli anni, se lo so!
Ma gli anni io li ho amati da incosciente,
ad uno ad uno senza preferenze:
e ridarteli indietro brucia un po'.
Non rimpiango le cose che non ho, ho no,
sono molte, molte di piu' quelle che ho;
da viaggiatore di malinconie
mi trovo a corto di furfanterie:
le stelle della mia sera sono mie
Blumun, evanescente Blumun blu
Blumun, un po' invadente Blumun blu
Blumun, Blumun blu
Questa luna nel cielo sembra panna,
che voglia di una lontana ninna nanna
Ho tanti amori, tanti figli addosso
che pare brutto salutarli adesso:
sono un uomo felice lo confesso.
I marinai che se ne vanno via
non hanno limiti di nostalgia:
vado nella mia sera perche' e' mia.
Blumun, e' la mia sera, Blumun blu
Blumun, e' la mia vita, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu.
Blumun, a luci spente, Blumun blu,
Blumun, dolore niente, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu
Quando ci vedremo (spero tardi, e non m'importa come),
mettimi in un posto con la donna e con gli amici miei;
lasciami un buco per guardare in fondo,
vorrei vedere qualche volta il mondo,
il mio mondo.....
Blumnu, ti voglio bene, Blumun blu,
Blumun, ti voglio bene, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu.
Blumun, ho tanto sonno, Blumun blu
Blumun, in questo sogno, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu.
Ma non ti sei mai chiesto Roberto
se questi nuovi anni li hai avuti come premio?
Ma io credo che capirai tutto davvero, soltanto all'ultimo pezzo
quando la mano dell'ultimo amico o dell'ultima donna
ti sfiorera' appena per salutarti.
Vecchioni...ma non ti dice niente?
E continui a rubarmi giorno dopo giorno
anno dopo anno...e io a concederteli questi anni e sai perche'?
Ogni anno che passa, mi piace vedere la tua faccia
da viaggiatore di commercio che ha scoperto
al casello che c'e' lo sciopero e non si paga
e fa la faccia seria ma dentro ...ride.
Non mi dire piu' niente, si lo so;
che ti ho fregato sugli anni, se lo so!
Ma gli anni io li ho amati da incosciente,
ad uno ad uno senza preferenze:
e ridarteli indietro brucia un po'.
Non rimpiango le cose che non ho, ho no,
sono molte, molte di piu' quelle che ho;
da viaggiatore di malinconie
mi trovo a corto di furfanterie:
le stelle della mia sera sono mie
Blumun, evanescente Blumun blu
Blumun, un po' invadente Blumun blu
Blumun, Blumun blu
Questa luna nel cielo sembra panna,
che voglia di una lontana ninna nanna
Ho tanti amori, tanti figli addosso
che pare brutto salutarli adesso:
sono un uomo felice lo confesso.
I marinai che se ne vanno via
non hanno limiti di nostalgia:
vado nella mia sera perche' e' mia.
Blumun, e' la mia sera, Blumun blu
Blumun, e' la mia vita, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu.
Blumun, a luci spente, Blumun blu,
Blumun, dolore niente, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu
Quando ci vedremo (spero tardi, e non m'importa come),
mettimi in un posto con la donna e con gli amici miei;
lasciami un buco per guardare in fondo,
vorrei vedere qualche volta il mondo,
il mio mondo.....
Blumnu, ti voglio bene, Blumun blu,
Blumun, ti voglio bene, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu.
Blumun, ho tanto sonno, Blumun blu
Blumun, in questo sogno, Blumun blu,
Blumun, Blumun blu.
Ma non ti sei mai chiesto Roberto
se questi nuovi anni li hai avuti come premio?
Ma io credo che capirai tutto davvero, soltanto all'ultimo pezzo
quando la mano dell'ultimo amico o dell'ultima donna
ti sfiorera' appena per salutarti.
Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
Noi ci ritroveremo ancora insieme
davanti a una finestra,
ma molte, molte lune in là
e poche stelle in meno
e forse sarai stanco per la corsa del topo
probabilmente vecchio per inventare un nuovo gioco
dimmi come t'inganni
e quando avrò i tuoi anni?
Lei ci avrà già lasciato
in fondo a qualche data
probabilmente a maggio
ma lei per te sarà meno di un'ombra
l'ombra di un'altro viaggio
perchè i ricordi cambiano come cambia la pelle
e tu ne avrai di nuovi e luminosi come le stelle
e comunque vada
guardami dentro gli occhi
gli occhi ch'eran bambini
guardami dentro gli occhi.
E non verranno i briganti
a derubarti di notte
perchè tutti i briganti
prenderanno le botte
e non verranno i pirati
ad aboordare la nave
perchè tutti i pirati
andranno in fondo al mare.
E non verranno i piemontesi
ad assalire Gaeta
con le loro Land Rover,
con le loro Toyota
e se verranno gli indiani
con i lunghi coltelli
noi daremo le botte
le botte anche a quelli.
E adesso chiudi i tuoi occhi
chiudi gli occhi che ho sonno
son vent'anni che guardo
e che non dormo.
E i nostri figli se ne andranno per il mondo
come fogli di carta
sopra lunghi stivali silenziosi
e li avremo già persi
ed una incontrerà tutti quelli che io sono già stato
e ci farà l'amore come in un sogno disperato
scriverà sui cerini
parole da bambini.
E le parole invece tu
le mischierai tutte dentro un cappello
alla tua età scrivere una canzone
non sarà più che quello
e non so che vedrai, chi farai,
se crederai a qualcuno,
se ci sarà una donna con te
o forse - meglio - nessuno
ma comunque vada
guardami dentro gli occhi
gli occhi ch'eran bambini
guardami dentro gli occhi.
E non verranno i briganti
a derubarti di notte
perchè tutti i briganti
prenderanno le botte
non verranno i pirati
ad abbordare la nave
perchè tutti i pirati
andranno in fondo al mare
e non verranno i piemontesi
ad assalire Gaeta
con le loro Land Rover,
con le loro Toyota
e se verranno gli indiani
con i lunghi coltelli
noi daremo le botte, le botte
anche a quelli.
E adesso chiudi i tuoi occhi
chiudi gli occhi che ho sonno
son vent'anni che guardo
e che non dormo.
davanti a una finestra,
ma molte, molte lune in là
e poche stelle in meno
e forse sarai stanco per la corsa del topo
probabilmente vecchio per inventare un nuovo gioco
dimmi come t'inganni
e quando avrò i tuoi anni?
Lei ci avrà già lasciato
in fondo a qualche data
probabilmente a maggio
ma lei per te sarà meno di un'ombra
l'ombra di un'altro viaggio
perchè i ricordi cambiano come cambia la pelle
e tu ne avrai di nuovi e luminosi come le stelle
e comunque vada
guardami dentro gli occhi
gli occhi ch'eran bambini
guardami dentro gli occhi.
E non verranno i briganti
a derubarti di notte
perchè tutti i briganti
prenderanno le botte
e non verranno i pirati
ad aboordare la nave
perchè tutti i pirati
andranno in fondo al mare.
E non verranno i piemontesi
ad assalire Gaeta
con le loro Land Rover,
con le loro Toyota
e se verranno gli indiani
con i lunghi coltelli
noi daremo le botte
le botte anche a quelli.
E adesso chiudi i tuoi occhi
chiudi gli occhi che ho sonno
son vent'anni che guardo
e che non dormo.
E i nostri figli se ne andranno per il mondo
come fogli di carta
sopra lunghi stivali silenziosi
e li avremo già persi
ed una incontrerà tutti quelli che io sono già stato
e ci farà l'amore come in un sogno disperato
scriverà sui cerini
parole da bambini.
E le parole invece tu
le mischierai tutte dentro un cappello
alla tua età scrivere una canzone
non sarà più che quello
e non so che vedrai, chi farai,
se crederai a qualcuno,
se ci sarà una donna con te
o forse - meglio - nessuno
ma comunque vada
guardami dentro gli occhi
gli occhi ch'eran bambini
guardami dentro gli occhi.
E non verranno i briganti
a derubarti di notte
perchè tutti i briganti
prenderanno le botte
non verranno i pirati
ad abbordare la nave
perchè tutti i pirati
andranno in fondo al mare
e non verranno i piemontesi
ad assalire Gaeta
con le loro Land Rover,
con le loro Toyota
e se verranno gli indiani
con i lunghi coltelli
noi daremo le botte, le botte
anche a quelli.
E adesso chiudi i tuoi occhi
chiudi gli occhi che ho sonno
son vent'anni che guardo
e che non dormo.
Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
Per cercare le stelle chiuse nella tua mano quante volte nel buio io l'ho stretta ma piano
trovai forse mille, forse più.. forse più forse più parole
cantai così tanto, che la notte gridò che così non vale, non è più amore:
e il sole di maggio ricomincia a bruciare non aspetto i tuoi passi, non le guardo le scale
di quando partivi senza più, senza più senza più tornare
adesso ritorni e ora che, ora che, ora che mi parli.. sai che mi perdi.
Parigi, Parigi Parigi, Parigi è lontana.. ma oramai ci so arrivare
io la vedo e tra un momento la potrò toccare.
Parigi, Parigi Parigi, Parigi è vicina.. è una stella nella sera
dove fuggono i ricordi di una notte scura e vanno via.
Fino a quando mi lasci, fino a dove mi aspetti sono tanti i miei giochi per passare le notti
ma dopo ogni notte riapro e richiudo la porta e fuori è già l'alba,
non c'eri e non c'è nessun'altra eri la sola e cammina cammina solo per i tuoi occhi
li vedevo vicini ma era un gioco di specchi o forse fu in sogno, forse fu, forse fu, forse fu in sogno
o forse era vero quello che, quello che, quello che sognavo ed io non c'ero.
Parigi, Parigi Parigi, Parigi è lontana.. è una luce sopra il mare
è l'amico che hai lasciato e che ti sa aspettare.
Parigi, Parigi, Parigi Parigi è un momento.. è una stella nella sera
dove fuggono i ricordi di una notte scura e vanno via.
Parigi, Parigi Parigi Parigi è lontana.. è una stella nella sera
e il tuo viso che mi manca non mi fa paura.
Parigi, Parigi Parigi, Parigi è vicina e oramai ci so arrivare
io la vedo e tra un momento la potrò toccare.
Robert, Robert, Robert, Robert...
Duchamp, les amants, les boulevards,
Montmartre, Sartre, Baudelaire, Jarry,
è tempo di riaccendere le stelle consigliere
là sopra le lamiere della Tour Eiffel
expo, metrò, bistrot, gigolo,
Rimboud veleggerà sul tetto della città
nuvola artificiale di alluminio.
E costruiremo riformatori più grandi e luminosi
i delinquenti di oggi saranno i dirigenti di domani
Duchamp, les amants, les boulevards,
la prima volta che mi uccisi, là,
sopra le lamiere della Tour Eiffel
lo feci solamente per far rabbia alla mia amante
ormai son solo al mondo e se muoio anch' io
non avrò più nessuno.
Robert, Robert, Robert, Robert...
Guya- La Pasionaria
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Re: Roberto VECCHIONI
Un capolavoro di poesia:
Morirò di paura
e venire là in fondo,
maledetto padrone
del tempo che fugge,
del buio e del freddo:
ma lei aveva vent'anni
e faceva l'amore,
e nei campi di maggio,
da quando è partita,
non cresce più un fiore ...
E canterò,
stasera canterò,
tutte le mie canzoni canterò,
con il cuore in gola canterò:
e canterò la storia delle sue mani
che erano passeri di mare,
e gli occhi come incanti d'onde
scivolanti ai bordi delle sere;
e canterò le madri che
accompagnano i figli
verso i loro sogni,
per non vederli più, la sera,
sulle vele nere dei ritorni;
e canterò finché avrò fiato,
finché avrò voce di dolcezza e rabbia
gli uomini, segni dimenticati,
gli uomini, lacrime nella pioggia,
aggrappati alla vita che se ne va
con tutto il furore dell'ultimo bacio
nell'ultimo giorno dell'ultimo amore;
e canterò finché tu piangerai,
e canterò finché tu perderai,
e canterò finché tu scoppierai
e me la ridarai indietro.
Ma non avrò più la forza
di portarla là fuori,
perché lei adesso è morta
e là fuori ci sono la luce e i colori:
dopo aver vinto il cielo
e battuto l'inferno,
basterà che mi volti
e la lascio nella notte,
la lascio all'inverno...
e mi volterò
le carezze di ieri
mi volterò
non saranno mai più quelle
mi volterò
e nel mondo, su, là fuori
mi volterò
s'intravedono le stelle
mi volterò perché l'ho visto il gelo
che le ha preso la vita,
e io, io adesso, nessun altro,
dico che è finita;
e ragazze sognanti m'aspettano
a danzarmi il cuore,
perché tutto quello che si piange
non é amore.
e mi volterò perché tu sfiorirai,
mi volterò perché tu sparirai,
mi volterò perché già non ci sei
e ti addormenterai per sempre.
Morirò di paura
e venire là in fondo,
maledetto padrone
del tempo che fugge,
del buio e del freddo:
ma lei aveva vent'anni
e faceva l'amore,
e nei campi di maggio,
da quando è partita,
non cresce più un fiore ...
E canterò,
stasera canterò,
tutte le mie canzoni canterò,
con il cuore in gola canterò:
e canterò la storia delle sue mani
che erano passeri di mare,
e gli occhi come incanti d'onde
scivolanti ai bordi delle sere;
e canterò le madri che
accompagnano i figli
verso i loro sogni,
per non vederli più, la sera,
sulle vele nere dei ritorni;
e canterò finché avrò fiato,
finché avrò voce di dolcezza e rabbia
gli uomini, segni dimenticati,
gli uomini, lacrime nella pioggia,
aggrappati alla vita che se ne va
con tutto il furore dell'ultimo bacio
nell'ultimo giorno dell'ultimo amore;
e canterò finché tu piangerai,
e canterò finché tu perderai,
e canterò finché tu scoppierai
e me la ridarai indietro.
Ma non avrò più la forza
di portarla là fuori,
perché lei adesso è morta
e là fuori ci sono la luce e i colori:
dopo aver vinto il cielo
e battuto l'inferno,
basterà che mi volti
e la lascio nella notte,
la lascio all'inverno...
e mi volterò
le carezze di ieri
mi volterò
non saranno mai più quelle
mi volterò
e nel mondo, su, là fuori
mi volterò
s'intravedono le stelle
mi volterò perché l'ho visto il gelo
che le ha preso la vita,
e io, io adesso, nessun altro,
dico che è finita;
e ragazze sognanti m'aspettano
a danzarmi il cuore,
perché tutto quello che si piange
non é amore.
e mi volterò perché tu sfiorirai,
mi volterò perché tu sparirai,
mi volterò perché già non ci sei
e ti addormenterai per sempre.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Roberto VECCHIONI
Due giornate fiorentine
E fu proprio mentre portavo due bicchieri
che mi dicesti: "Indovina chi è venuto ieri?"
Io chiesi: "Chi?", però sapevo di sapere,
e il primo amante in fondo è come il primo amore.
che mi dicesti: "Indovina chi è venuto ieri?"
Io chiesi: "Chi?", però sapevo di sapere,
e il primo amante in fondo è come il primo amore.
Pomeriggio: da solo in un po' troppa Toscana,
ho pensato: "Ma brava", vabbe', ho pensato: "Puttana",
poi che io non c'entravo e che eri stata felice
con chi non importa e la storia non dice.
ho pensato: "Ma brava", vabbe', ho pensato: "Puttana",
poi che io non c'entravo e che eri stata felice
con chi non importa e la storia non dice.
Le mie tasche eran piene di varie ed eventuali
ma i tuoi giorni con me sono stati tutti uguali:
con lui eri Firenze, i monumenti, il cielo, il letto;
con me oggi una noia da sala d'aspetto.
ma i tuoi giorni con me sono stati tutti uguali:
con lui eri Firenze, i monumenti, il cielo, il letto;
con me oggi una noia da sala d'aspetto.
E la sera per cena mi sono pure travestito,
per spiare quel gesto che ti avrebbe tradito;
ma il naso a palla e gli occhiali con la corda
mi segavano in due la parte che ricorda.
per spiare quel gesto che ti avrebbe tradito;
ma il naso a palla e gli occhiali con la corda
mi segavano in due la parte che ricorda.
E sono esperimenti questi da non più tentare,
perché andando a svestirmi per tornar normale,
non seppi più che togliermi di vero e di finto
e confusi me stesso con la barba al mento:
perché andando a svestirmi per tornar normale,
non seppi più che togliermi di vero e di finto
e confusi me stesso con la barba al mento:
come avevo confuso per giorni e giorni e giorni
il senso dei sorrisi e quello dei ritorni
senza aver capito che tu stavi cambiando
e gridavi da sola e poi stavi vivendo...
il senso dei sorrisi e quello dei ritorni
senza aver capito che tu stavi cambiando
e gridavi da sola e poi stavi vivendo...
All'uomo della Chevron
che non aveva capito
ripetei sillabbando:
"Ho paura del lupo, paura
paura, paura del lupo".
che non aveva capito
ripetei sillabbando:
"Ho paura del lupo, paura
paura, paura del lupo".
E lui con la pompa in mano
e con il tappo nel guanto
come stesse nel mondo
a dar benzina soltanto
mi guardava stupito
chiedendomi: "Quanto?"
e con il tappo nel guanto
come stesse nel mondo
a dar benzina soltanto
mi guardava stupito
chiedendomi: "Quanto?"
"Tanto che a Lodi non ci arrivo mai
si nasconde là dietro finché sto qui, ma poi
quello m'insegue fino a casa mia,
stia qui, mi faccia un pò di compagnia..."
si nasconde là dietro finché sto qui, ma poi
quello m'insegue fino a casa mia,
stia qui, mi faccia un pò di compagnia..."
E l'uomo della Chevron
che non aveva capito,
fece tre passi indietro,
non pulì neanche il vetro,
disse: "Mamma mi aspetta",
e fuggì nella notte.
che non aveva capito,
fece tre passi indietro,
non pulì neanche il vetro,
disse: "Mamma mi aspetta",
e fuggì nella notte.
E adesso che sto fermo e sento meglio il vento,
adesso che non ne parliamo più da tanto tempo
c'è tua madre che non sbaglia mai e la cena con gli amici
e a volte a far l'amore siamo quasi felici:
le mie tasche sono piene di varie ed eventuali
adesso che non ne parliamo più da tanto tempo
c'è tua madre che non sbaglia mai e la cena con gli amici
e a volte a far l'amore siamo quasi felici:
le mie tasche sono piene di varie ed eventuali
ma i miei giorni con te son quasi sempre uguali
e un giorno ti dirò: "Indovina chi è venuto?"
Ora son cresciuto: "Guarda, non è bello il mio lupo?"
e un giorno ti dirò: "Indovina chi è venuto?"
Ora son cresciuto: "Guarda, non è bello il mio lupo?"
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Roberto VECCHIONI
Tommy era lì davanti
E sorrideva
Ma sul quel piatto di riso
Mi lasciava
Per non farsi capire
Parlò dei denti
E che avevo bisogno
Di altri appuntamenti.
Se l'hai messo vicino
A un assassino
Toglilo di lì Signore.
Tommy non aveva niente
Da sognare
Aveva già passato tutto
Il suo avvenire
Nel suo giardino degli alberi incrociati
Dove i dolori non sono segnati.
Notte lunga notte breve
Notte impossibile per la neve
Notte nera come il mare
Notte che correvo senza mai arrivare.
Ora facciamo due conti
Io e te Signore
Quel giorno Tommy tirò
Una corda al cielo
Poi non si vide più
Non c'era niente
Così metterla al collo
Gli sembrò divertente
Ma Tommy è smarrito
Così piccino
Che non puoi abbracciarlo... almeno.
Fa che sia una notte breve.
Fa che l'inverno gli sia lieve
Quando poi sarà il momento
Digli che io c'ero e non ho fatto in tempo.
Dagli un attimo di madre
Contro i tuoi regolamenti
Fallo, tanto chi ti vede
Toglilo dai miei che ne ho già avuti tanti.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Roberto VECCHIONI
stai dando un bellissimo (ed apprezzato contributo) a questo 3D, Rossoverde. Grazie
Guya- La Pasionaria
- Messaggi : 2071
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 109
Località : Genova
Re: Roberto VECCHIONI
Guya ha scritto:stai dando un bellissimo (ed apprezzato contributo) a questo 3D, Rossoverde. Grazie
Con Vecchioni è fin troppo facile, il merito è tutto suo , io mi limito ad ascoltarlo.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Roberto VECCHIONI
Passano gli anni passano
crescono i bimbi crescono
Ritorni come un brivido
su questo palcoscenico
però ti sento timida, timida
Tu che tenevi tutti i fili del cuore
con due mani così lievi
che sentivo dolore solo un po'...
Non ti ho più vista piangere
Non ti ho più vista ridere
eri una voce fragile, fragile
Abbiamo smesso d'inventare parole
senza mai trovare quella che voleva dire
vivere, vivere
Milady non lasciarmi mai,
ti voglio bene come sei,
Milady madre amante e figlia,
la sola che mi rassomiglia;
Milady smettila di bere,
ti spacco in testa quel bicchiere,
sei vecchia e sembri un bambina,
e vesti ancora da regina,
Milady goccia su una foglia
Milady... io non ne ho più voglia...
Sono cambiato? Dimmelo;
sei tu diversa? Parlami,
sei sempre stata piccola, piccola:
Io ti perdevo e mi sentivo vincente,
ma non c'è stato mai verso
di cambiarti con niente come te;
non ti ho venduto l'anima,
lasciami in pace, lasciami
come mi sento stupido, stupido:
Voglio una storia d'amore più vera,
una donna che mi parla
e che mi aspetta la sera vattene,
vattene
Milady non lasciarmi mai,
senza di te cosa farei,
Milady cipria sotto gli occhi,
Milady persa negli specchi;
Milady non hai voce e canti,
in un teatro a fari spenti,
Milady bolla di sapone,
e ballerina di balcone:
Milady il cuore è un soldatino
che scrive lettere a nessuno
Milady non lasciarmi mai,
ti voglio sempre come sei,
Milady strada di Parigi,
Natale con i tre re magi;
Milady ho perso la tua spilia
Milady, Dio, come sei bella
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Roberto VECCHIONI
Il ladro di cavalli non era lui,
ma fù impiccato per comodità
e l'uomo di rpofilo non sibastò
partì cercando l'altra sua metà
il capitano Achab non torna più
dal viaggio contro l'impossibile...
oh Sergio, non ho tempo di scriverti,
ma, d'altra parte, non ti ho scritto mai
e come ti potevo scrivere?
Erano stati tutti amici miei;
A volte sentono che bussano:
non è niente, niente, niente;
non sono loro che tornano:
solo vento, vento, vento...
ne avrò di tempo per amare
prima che netri lei?
Il grande orologiaio non passa più
e gli orologi li aggiustiamo noi;
adesso costruiamo le macchine,
vedessi, come sono belle, sai;
a volte c'incontriamo sugli argini,
e ci contiamo, e manchi sempre tu...
oh, Sergio non ho tempo di scriverti,
ma d'altra parte non ti ho scritto mai,
oh, sì, di cose qui ne succedono,
ma ci illudiamo d'inventarle noi:
siamo un passaggio di allodole:
con un colpo andiamo giù;
mentre cerchiamo di scegliere
se volare a nord o a sud...
e gli anni indietro, e gli anni Sergio,
e quando c'eri tu...
Il tempo mischia bene le bibite,
gli imperativie quel che mando giù
qualcuno vede ancora negli occhi miei
quel che gli specchi non rifletton più:
si spezza la collana, le idee van gi&ugrve;
stan rotolando un po' di qua e di là;
e tutti a dirmi come raccoglierle,
non c'è nessuno qui che non lo sa;
non riesco a immaginarmi di vivere
illuminto dalla verità,
la risposta nel vento dov'è, dov'è?
Sarà la stessa per ognuno di noi?
Oh sergio, non ho tempo di scriverti,
ma un giorno o l'altro mi rincontrerai:
ci appoggeremo sui gomiti
quando il sole viene giù,
mi accadrà di sorridere,
come non speravo più...
e l'occhio azzurro avrà un momento
uguale all'occhio blu...
Rossoverde- Messaggi : 1008
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