Quando gli zeri contano e raccontano
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Quando gli zeri contano e raccontano
"Norvegia, così il sole illumina la città
Nella piccola città industriale norvegese di Rjukan, situata all'ombra della montagna Gaustatoppen, da oltre cento anni nei mesi invernali non arrivano i raggi del sole. Grazie ad alcuni specchi giganti, che rifletteranno la luce del sole, la situazione sta per cambiare. Il consiglio comunale di Rjukan ora ha investito circa 630mila euro per costruire ed installare gli specchi. La struttura verrà montata su una piattaforma sul monte vicino e gli specchi si regoleranno automaticamente durante la giornata per catturare i raggi del sole e puntarli in piazza. Un progetto impegnativo, considerando anche che il ripido pendio costringe gli operai a trasportare il carico in elicottero".
Quando ho letto, dieci minuti fa, questa nota di Repubblica che accompagnava il video, il primo pensiero è stato di mesta solidarietà verso quegli abitanti costretti alla penombra invernale.
Ma quella cifra - 630.000 euro - è rimasta annidata nel retrogusto della notizia, proprio perché, leggendo scorrevolemente, non l'avevo nemmeno notata, nel senso che al mio istinto di persona comune era sembrata perfettamente ragionevole.
Poi ho capito il motivo del disagio, del retrogusto amaro: un lavoretto del genere, da noi, costerebbe dieci volte tanto - ammesso che si riuscisse a farlo entro la vita terrena della generazione che lo ha eroicamente deciso.
Costerebbe sei milioni di euro, sarebbe affidato a una ditta amica dell'assessore e comunque solo dopo che un cugino dell'amico dell'assessore si fosse impadronito del terreno sul quale impiantare gli specchi, per poi cederlo a peso d'oro al comune. E probabilmente, dopo due anni dall'inaugurazione, gli specchi sarebbero ancora incartati, in attesa di una delibera, un timbro della ASL e uno del commissariato di PS di zona.
Riflettendoci meglio, scopro poi che questo pensiero è ricorrente, ogni volta che leggo di scandali e scandaletti che avvengono qua e là per il mondo: per esempio, quello appreso solo di sfuggita del business dei coniugi Clinton, precedente al mandato presidenziale, circa una speculazione immobiliare di 60.000 dollari.
Sessantamila dollari: per sessantamila euro i Lavitola e i Tarantini, i Verdini e i Lele Mora non sarebbero disposti a mettere i piedi fuori dal letto nemmeno per fare una telefonata, e le banche e i ministeri con sessantamila euro ci comprano tutt'al più i temperamatite per gli uffici, beninteso dalla cartoleria gestita dal cugino di un vicedirettore.
La nostra è una democrazia vera: dove gli zeri contano più dei numeri uno.
Nella piccola città industriale norvegese di Rjukan, situata all'ombra della montagna Gaustatoppen, da oltre cento anni nei mesi invernali non arrivano i raggi del sole. Grazie ad alcuni specchi giganti, che rifletteranno la luce del sole, la situazione sta per cambiare. Il consiglio comunale di Rjukan ora ha investito circa 630mila euro per costruire ed installare gli specchi. La struttura verrà montata su una piattaforma sul monte vicino e gli specchi si regoleranno automaticamente durante la giornata per catturare i raggi del sole e puntarli in piazza. Un progetto impegnativo, considerando anche che il ripido pendio costringe gli operai a trasportare il carico in elicottero".
Quando ho letto, dieci minuti fa, questa nota di Repubblica che accompagnava il video, il primo pensiero è stato di mesta solidarietà verso quegli abitanti costretti alla penombra invernale.
Ma quella cifra - 630.000 euro - è rimasta annidata nel retrogusto della notizia, proprio perché, leggendo scorrevolemente, non l'avevo nemmeno notata, nel senso che al mio istinto di persona comune era sembrata perfettamente ragionevole.
Poi ho capito il motivo del disagio, del retrogusto amaro: un lavoretto del genere, da noi, costerebbe dieci volte tanto - ammesso che si riuscisse a farlo entro la vita terrena della generazione che lo ha eroicamente deciso.
Costerebbe sei milioni di euro, sarebbe affidato a una ditta amica dell'assessore e comunque solo dopo che un cugino dell'amico dell'assessore si fosse impadronito del terreno sul quale impiantare gli specchi, per poi cederlo a peso d'oro al comune. E probabilmente, dopo due anni dall'inaugurazione, gli specchi sarebbero ancora incartati, in attesa di una delibera, un timbro della ASL e uno del commissariato di PS di zona.
Riflettendoci meglio, scopro poi che questo pensiero è ricorrente, ogni volta che leggo di scandali e scandaletti che avvengono qua e là per il mondo: per esempio, quello appreso solo di sfuggita del business dei coniugi Clinton, precedente al mandato presidenziale, circa una speculazione immobiliare di 60.000 dollari.
Sessantamila dollari: per sessantamila euro i Lavitola e i Tarantini, i Verdini e i Lele Mora non sarebbero disposti a mettere i piedi fuori dal letto nemmeno per fare una telefonata, e le banche e i ministeri con sessantamila euro ci comprano tutt'al più i temperamatite per gli uffici, beninteso dalla cartoleria gestita dal cugino di un vicedirettore.
La nostra è una democrazia vera: dove gli zeri contano più dei numeri uno.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Quando gli zeri contano e raccontano
Quest'idea del comune di Rjukan era stata anticipata esattamente negli stessi termini una trentina di anni fa da zio Paperone, in una storia pubblicata su Topolino.
Vargas- Messaggi : 526
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 58
Re: Quando gli zeri contano e raccontano
Il metodo illustrato deriva da un brevetto italiano anteriore al 2005, ma sperimentato sulla collina di S.Ilario (quello di Bocca di Rosa) a Genova gìa negli anni 60. Venne usato per illuminare tratti di autostrada in Liguria, e successivamente impiegato per portare il sole d'inverno in un paese del Piemonte.
Il progetto piemontese è stato realizzato in meno di un anno, comprende anche una centralina solare ed è costato 200.000 €. Rende inoltre 22.000 € all'anno come energia solare.
Non buttiamoci sempre giù.
http://www.comune.viganella.vb.it/ProgettoSpecchio
http://www.lastampa.it/2013/01/28/edizioni/verbania/nel-paese-dello-specchio-si-cattura-anche-l-energia-XRiUDMfrsfbCZp0McMc8TK/pagina.html
Il progetto piemontese è stato realizzato in meno di un anno, comprende anche una centralina solare ed è costato 200.000 €. Rende inoltre 22.000 € all'anno come energia solare.
Non buttiamoci sempre giù.
http://www.comune.viganella.vb.it/ProgettoSpecchio
http://www.lastampa.it/2013/01/28/edizioni/verbania/nel-paese-dello-specchio-si-cattura-anche-l-energia-XRiUDMfrsfbCZp0McMc8TK/pagina.html
Ultima modifica di Arzak il Ven 25 Ott 2013, 11:05 - modificato 1 volta.
Arzak- Messaggi : 363
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Quando gli zeri contano e raccontano
Il progetto di Paperone prevede invece uno specchio in orbita, e viene da un progetto americano del 1968.
Ora però ci stanno pensando i giapponesi:
http://www.astrocupola.it/2013/09/il-giappone-studia-come-irradiare-energia-solare-dallorbita-terrestre/
Ora però ci stanno pensando i giapponesi:
http://www.astrocupola.it/2013/09/il-giappone-studia-come-irradiare-energia-solare-dallorbita-terrestre/
Arzak- Messaggi : 363
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Quando gli zeri contano e raccontano
Vi siete dimenticati di citare Archimede, e già che c'eravate anche Alice nel paese delle meraviglie e la regina Grimilde.
Leggendo bene l'articolo indicato nel link, mi sembra che il progettino è filato via relativamente liscio (200.000 euro non sono pochi per uno specchio pure piccolo) solo perché è rimasto nascosto nelle pieghe di un'iniziativa molto periferica: gli sciacalli non hanno fatto in tempo a fiutare la preda.
Se proprio dobbiamo riconsolarci, in Norvegia per mangiare bene devono andare in un ristorante di lusso, dove le aringhe le servono in smoking, mentre a noi basta andare a cena da una zia qualunque, scelta a caso.
Ma, passando due o tre volte alla settimana davanti alla Vela di Calatrava, costata per ora trecento milioni e non finita, mi fermerei qui alla frittelle di nonna Papera, per quanto riguarda le autocelebrazioni..
Leggendo bene l'articolo indicato nel link, mi sembra che il progettino è filato via relativamente liscio (200.000 euro non sono pochi per uno specchio pure piccolo) solo perché è rimasto nascosto nelle pieghe di un'iniziativa molto periferica: gli sciacalli non hanno fatto in tempo a fiutare la preda.
Se proprio dobbiamo riconsolarci, in Norvegia per mangiare bene devono andare in un ristorante di lusso, dove le aringhe le servono in smoking, mentre a noi basta andare a cena da una zia qualunque, scelta a caso.
Ma, passando due o tre volte alla settimana davanti alla Vela di Calatrava, costata per ora trecento milioni e non finita, mi fermerei qui alla frittelle di nonna Papera, per quanto riguarda le autocelebrazioni..
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Quando gli zeri contano e raccontano
Caro Vargas, vedo ora che il 23 e' stato il tuo compleanno, tanti auguri anche se in ritardo.
Non so della storia di Topolino, ma ho letto qualche anno fa la storia degli specchi, qui da noi
Un abbraccio
Non so della storia di Topolino, ma ho letto qualche anno fa la storia degli specchi, qui da noi
Un abbraccio
tessa- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 01.06.13
Re: Quando gli zeri contano e raccontano
Grazie, colta, brillante e misteriosa Tessa.
Vargas- Messaggi : 526
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 58
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