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Il problema Spinoza - Irvin D. Yalom

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Il problema Spinoza - Irvin D. Yalom  Empty Il problema Spinoza - Irvin D. Yalom

Messaggio Da einrix Mer 19 Mar 2014, 16:58

Ho appena finito di leggere "Il problema Spinoza" - Irvin D. Yalom.
L'ho trovato un libro stupendo che mi ha dato una visione realistica di un Spinoza, che non conoscevo.
Qualche anno fa, leggendo l'etica mi era parsa alquanto strana una sua definizione intorno a Dio ed alla natura, per cui non mi aveva convinto abbastanza, nonostante il suo metodo, mutuato dalla geometria e dalle scienze matematiche, fosse impeccabile.
E' stato leggendo questo romanzo che può considerarsi una sua libera biografia, che ne ho compreso le motivazioni. O almeno, ho deciso che fossero condivisibili alcune conclusioni dell'autore.
 
Se Spinosa non fu condannato al rogo, come lo fu Giordano Bruno, non è stato per altro motivo che il rabbinato di Amsterdam non aveva quel potere, e se si legge il testo della sua scomunica, si può comprendere quale fosse l'odio della gerarchia ecclesiastica, nei confronti di questo libero pensatore.
 
Il testo della scomunica di Spinoza
“Con il giudizio degli angeli e la sentenza dei santi, noi dichiariamo Baruch de Spinoza scomunicato, esecrato, maledetto ed espulso, con l'assenso di tutta la sacra comunità [...]. Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia maledetto quando si corica e maledetto quando si alza; maledetto nell'uscire e maledetto nell'entrare. Possa il Signore mai piú perdonarlo; possano l'ira e la collera del Signore ardere, d'ora innanzi, quest'uomo, far pesare su di lui tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge, e cancellare il suo nome dal cielo; possa il Signore separarlo, per la sua malvagità, da tutte le tribú d'Israele, opprimerlo con tutte le maledizioni del cielo contenute nel Libro della Legge [...]. Siete tutti ammoniti, che d'ora innanzi nessuno deve parlare con lui a voce, né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve prestargli servizio, né dormire sotto il suo stesso tetto, nessuno avvicinarsi a lui oltre i quattro cubiti [circa due metri], e nessuno leggere alcunché dettato da lui o scritto di suo pugno”.
Nonostante l'Olanda permettesse di professare le diverse religioni, era comunque proibito non credere in Dio, ragion per cui, ciascuno si riteneva in dovere di inventarsi qualche cosa intorno a Dio, per evitare che la legge, in qualche forma, gli si accanisse contro. E se Cartesio tenta di dimostrare l'esistenza di Dio, perché nessuno di lui, sapendo d'averlo dimostrato, avrebbe potuto accusarlo  di empietà, di fronte a ragionamenti razionali che avrebbero potuto urtare la suscettibilità dei dogmatici, Spinoza crea un Dio identico alla natura come lo sono verso quello stesso Dio, lo Spirito Santo(scritto in maiuscolo) e Gesù, per i cristiani. 
 
Spinoza è stato riabilitato in certi ambienti israeliti approfittando di questi tempi in cui la fede è messa a dura prova dalla scienza, dalla logica e dal progresso, come Galileo è stato riabilitato dalla Sacra Romana Chiesa, ma queste riabilitazioni vanno contro la visione di Spinoza che non pensava ad una unificazione delle religioni verso uno stesso Dio, ma al superamento delle religioni proprio grazie alla sempre più estesa conoscenza della natura, e perciò pure della realtà che ne da la rappresentazione. Cose che le religioni si guardano bene dal prendere in considerazione, anzi...
 
PS: questo è il pezzo del testo della scomunica come riportato nel testo di Irvin D. Yalom.
 ...Il rabbino Mortera fece due passi indietro, mentre il rabbino Aboab si faceva avanti e
 cominciava a tradurre il cherem dall’ebraico, parola per parola, in portoghese.
 I signori del mahamad annunciano che, essendo da tempo a conoscenza delle malvagie
 opinioni e degli atti di Baruch de Spinoza, essi si sono sforzati con svariati mezzi e
 promesse di distoglierlo dai suoi comportamenti peccaminosi. Ma avendo fallito nel fargli
 rimediare alle sue azioni malevole e, al contrario, ricevendo quotidianamente informazioni
 sempre piu gravi riguardo alle abominevoli eresie che egli praticava e insegnava e alle sue
 azioni mostruose, e avendo al proposito numerosi testimoni degni di fede deposto e
 portato la loro testimonianza nei confronti di detto Spinoza, si sono convinti della verita
 dell’argomento in questione: e dopo che tutto cio e stato investigato alla presenza degli
 onorabili rabbini, hanno deciso che il detto Spinoza debba essere scomunicato ed espulso
 dal popolo di Israele.
 Comportamenti peccaminosi? Abominevoli eresie? Azioni mostruose? Un mormorio si
 levo dalla congregazione. I membri, stupefatti, si scrutavano l’un l’altro. Molti
 conoscevano Baruch Spinoza da una vita. La maggior parte di loro lo ammirava e nessuno
 era a conoscenza di un suo qualsiasi coinvolgimento in azioni mostruose, comportamenti
 peccaminosi o abominevoli eresie. Il rabbino Aboab continuo: Per decreto degli angeli e
 per ordine degli uomini santi, noi scomunichiamo, espelliamo, malediciamo e
 condanniamo Baruch Spinoza con l’approvazione di Dio, che sia benedetto, e con
 l’approvazione dell’intera santa congregazione, e dinanzi a questi sacri rotoli con tutti i
 613 precetti che in essi sono contenuti; lo malediciamo con la scomunica con la quale
 Giosue bandi Gerico e con la maledizione con la quale Eliseo maledì i fanciulli e con tutti i
 castighi che sono scritti nel Libro della Legge.
 Dalla zona maschile della congregazione, Gabriel rivolse lo sguardo a quella femminile,
 alla ricerca di Rebeca, con l’intento di cogliere la sua reazione alla violenta invettiva rivolta
 contro il fratello. In passato Gabriel era stato testimone di altri charamim, ma nessuno era
 mai stato pronunciato con tale veemenza. E subito le cose peggiorarono. Il rabbino Aboab
 continuo: Sia maledetto Baruch Spinoza di giorno, e sia maledetto di notte. Sia maledetto
 quando si corica e sia maledetto quando si alza. Sia maledetto quando esce e sia maledetto
 quando rientra. Il Signore non lo risparmiera, ma poi l’ira del Signore e la sua collera si
 poseranno su di lui, e il Signore cancellera il suo nome da sotto il cielo. E il Signore lo
 separera nel male da tutte le tribu di Israele, secondo tutte le maledizioni dell’Alleanza che
 sono scritte in questo Libro della Legge. Ma voi che siete devoti al Signore Nostro Dio siete
 vivi, tutti voi, in questo giorno.
 Mentre il rabbino Aboab indietreggiava, il rabbino Mortera fece un passo avanti e fisso la
 congregazione, come se stesse cercando di stabilire un contatto visivo con ciascun
 membro; quindi, lentamente, enfatizzando ogni sillaba, pronuncio la condanna: Noi
 ordiniamo che nessuno comunichi con Baruch Spinoza, ne per iscritto ne accordandogli
 alcun favore, ne stando con lui sotto lo stesso tetto ne in sua vicinanza per almeno quattro
 cubiti, e che nessuno legga alcun trattato da lui composto o scritto.
 Il rabbino Mortera fece un cenno con la testa al rabbino Aboab. Senza una parola, gli
 uomini si misero spalla contro spalla e scesero tutti insieme dalla bimah. Poi, seguiti dai
 sei membri del mahamad, percorsero la navata e uscirono dalla sinagoga. Nella
 congregazione scoppio un rauco clamore. Nemmeno i piu anziani ricordavano un cherem
 cosi duro. Non c’era stato alcun accenno a un pentimento o una reintegrazione. Tutti nella
 congregazione sembravano avere capito le conseguenze delle parole del rabbino. Quel
 cherem era per sempre.
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Il problema Spinoza - Irvin D. Yalom  Empty Re: Il problema Spinoza - Irvin D. Yalom

Messaggio Da einrix Gio 20 Mar 2014, 18:20

Se la trama è Il problema Spinoza, l'ordito di questo bel libro è costruito intorno alla figura di Alfred Rosemberg che nasce nel 1893 a Tallinn in Estonia, sotto l'impero zarista. Questi, di stirpe germanica (con ascendenti ebrei da parte di una nonna – così si diceva) fugge dalla Russia nel '18, in piena rivoluzione sovietica, e dopo essere stato a Parigi, è a Monaco che incontra quei movimenti che daranno vita al Nazionalsocialismo, e di cui lui sarà uno dei fondatori. Pur essendo romanzato, il racconto della sua vita, Irvin ci mostra un Rosemberg nel suo percorso politico, ci parla della sua attività di giornalista con il pallino della purezza della razza, delle sue frequentazioni di Hitler, tracciandone un quadro psicologico alquanto complesso. Rosemberg entra nel Problema Spinoza perché da studente liceale, (qui, con tutta probabilità siamo nella finzione narrativa dell'autore) avendo sostenuto una sua candidatura ( a livello studentesco) con un discorso molto duro sulla purezza della razza, era stato ripreso dal preside dell'istituto e da un suo professore  che per un verso volevano redarguirlo e per l'altro volevano farlo ragionare sulla irrazionalità dei suoi pensieri. Tanto da proporgli, come compito di esame, l'analisi di un testo in cui Goethe, intellettuale tedesco grande e indiscusso, cantava le lodi di Spinoza, un ebreo che con la sua filosofia e la sua logica lo aveva acquietato intorno a taluni temi per i quali sino ad allora non aveva visto la soluzione. Se ciò era vero, come si poteva sostenere un discorso sulla purezza della razza che avesse la finalità di preservarla della decadenza e dall'imbarbarimento. Poiché i preconcetti di Rosember superavano la logica, egli non riuscì a comprendere  il senso di quella finalità educativa, anche se restò in lui il desiderio, quasi il bisogno di comprendere le ragioni per le quali un filosofo di razza inferiore avesse potuto illuminare un grande poeta, scienziato e filosofo di razza superiore. Per questa ragione si narra che durante l'occupazione dell'Olanda, il museo Spinoza a Rijnsburg fu saccheggiato, sigillato ed espropriato da un ufficiale tedesco dell'unità operativa di Rosemberg, allo scopo di approfondire e risolvere il problema Spinoza. Il museo conteneva tutte le opere della formazione culturale di Spinoza, e potevano essere una traccia per comprendere su quali basi avesse sviluppato la sua filosofia.
Al di la della pura finzione, l'intreccio tra il libero pensiero ed il dogmatismo religioso del diciassettesimo secolo in Olanda, trova la sua espressione più compiuta nel razzismo del ventesimo secolo - che stava alla base dell'ebraismo così come del nazismo -  e ripropone temi cruciali per lo sviluppo della ideologia in presenza di culture religiose finalizzate all'azione politica.
Il libro si conclude dando notizia della morte di Spinoza a 44 anni, forse ammalato di tisi, e di Rosemberg che riconosciuto colpevole a Norimberga di tutti i capi di imputazione ascritti, fu impiccato all'età di 53 anni.
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