Catalogna

Non so nulla della Catalogna, eccetto il fatto che il governo regionale ha indetto un referendum per l'indipendenza dalla Spagna. Una secessione, di fatto. E come si risponde ad un desiderio di indipendenza o a una secessione? I modi sono tanti e comprendono la guerra. In ciò sta l'importanza di tali avvenimenti.
Abbiamo seguito le vicende recenti che hanno portato a quel voto e vien da chiedersi chi stia sbagliando, chi voglia rendere irreversibile questo processo storico e quale sarà alla fine l'entità dello scontro. Lo si capirà dalle prossime ore che metteranno a dura prova anche la compattezza dei partiti che di fatto hanno reso fragile quella monarchia costituzionale, dove il Re non ha voce in capitolo, pare, nella vicenda.

Non ci resta che aspettare gli eventi, campanello d'allarme ed esempio anche per i secessionisti di casa nostra. Se vi saranno morti e distruzioni, di certo di qualcuno sarà la colpa.

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/02/news/barcellona_referendum_catalogna_indipendenza_rajoy_spagna_puigdemont-177133780/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1

02/10/2017 13:05
Catalogna,Colle: scontro nega soluzioni

 "Ieri,in Europa abbiamo ancora una vol-
 ta verificato che quando prevalgono    
 scontro ed esasperazioni di posizioni  
 si allontanano le soluzioni positive". 
 Lo ha detto il capo dello Stato Matta- 
 rella, a proposito del referendum in   
 Catalogna.                             

 "La cultura -aggiunge Mattarella- può  
 fornire supporto per il dialogo e il   
 confronto, che consenta di addivenire a
 soluzioni condivise".

E' vergognoso che i Catalani vogliano la secessione dalla Spagna, come se non fossero spagnoli e come se la Spagna li avesse occupati. L'Europa stessa conferisce loro diritti superiori a qualunque altro diritto che si volessero attribuire da soli. La cultura è qualche cosa che può fornire supporto per il dialogo, ma anche ragioni e motivi per lo scontro. Per l'unità di una nazione ci vuole qualche cosa di più della cultura. Ci vuole un sentimento nazionale e la convinzione che le divisioni di oggi creano scontri oggi e preparano i conflitti di domani.
Chi ha votato per la secessione, porta la responsabilità dello scontro che in conseguenza di quel voto, è ormai in atto e di cui non se ne conosce l'ampiezza.
I partiti spagnoli stiano attenti a non giocare con il fuoco e cerchino di essere uniti proprio adesso che la loro unità è la premessa a quella del paese, la loro divisione, porterebbe alla divisione del paese.

Notizie fresche di giornata

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/02/news/referendum_catalogna_hanno_votato_in_2_2_milioni_90_dice_si_a_indipendenza-177111545/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/10/02/catalogna-per-lindipendenza-il-90-dei-voti_4b9758b9-e85d-4570-ae28-6bb73bb9dd31.html

http://www.lastampa.it/2017/10/02/esteri/la-catalogna-dopo-il-referendum-avanti-con-lindipendenza-madrid-lue-non-la-riconoscer-34REpMD3vWislMg2VfsGhN/pagina.html

http://www.corriere.it/esteri/17_ottobre_02/catalogna-puigdemont-serve-mediazione-internazionale-e6286f40-a76a-11e7-8b29-3c19760df94c.shtml

03/10/2017 21:17
Felipe VI: Stato garantirà unità Spagna
  21.17                                 
 Felipe VI: Stato garantirà unità Spagna
 Le autorità della Catalogna "hanno vio-
 lato i principi democratici dello Stato
 di diritto" con una "slealtà inaccetta-
 bile".Questo uno dei primi passaggi del
 discorso alla Nazione di Felipe VI.    

 "Hanno voluto spezzare l'unità della   
 Spagna" con una "condotta irresponsabi-
 le", ha ammonito il Re. "E' responsabi-
 lità dei poteri legittimi dello Stato  
 garantire l'ordine costituzionale e l' 
 autogoverno catalano"."Nella Spagna co-
 stituzionale e democratica c'è uno spa-
 zio di concordia": "usciremo da queste 
 difficoltà e vivremo in pace e libertà"

Ecco a cosa serve un re! Aspettavo che uscisse allo scoperto e che dicesse la sua, anche se per prudenza, un re è sempre meglio che deleghi ogni responsabilità agli altri, se non vuole avere troppi nemici.
Nel concreto, concordo con Felipe IV.

03/10/2017 23:14
Colau:discorso Felipe VI irresponsabile

 La sindaca di Barcellona, Ada Colau,   
 respinge il severo giudizio espresso   
 dal sovrano spagnolo Felipe VI nei     
 confronti delle autorità catalane, du- 
 rante il suo discorso alla Nazione.    

 E su Twitter attacca: "Nessun accenno  
 ai feriti, nessun appello al dialogo.  
 Un discorso irresponsabile e indegno di
 un capo di Stato". 

[...]E su Twitter attacca...

Quando si vogliono fare le secessioni vere, si deve far la guerra, non i referendum. Così va la storia.
Perciò, se proprio vuole, si accomodi, e vedremo se il Re vorrà fare il Re.

Articolo pieno di notizie e tutte in negativo:

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/10/02/catalogna-per-lindipendenza-il-90-dei-voti_4b9758b9-e85d-4570-ae28-6bb73bb9dd31.html

Con la Catalogna vedremo come reagiranno gli stati Europei e l'Europa. Ci sono moltissime regioni di tutti gli stati europei che aspirano alla secessione, e non è una cosa da poco.

[...] il partito della sinistra indipendentista catalana, sostiene che alla plenaria del Parlament di Barcellona lunedì, si "proclamerà l'indipendenza e la Repubblica catalana".

il link
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/10/04/catalogna-il-capo-dei-mossos-indagato-per-sedizione.-spagna-reagiremo-ad-atto-di-indipendenza-_aab71b24-47ca-4a83-9dfd-2442d847387b.html

Che sinistra è mai quella che passa dall'Internazionalismo Proletario al separatismo che in Italia è leghista ed anche un po fascista. Sono proprio alla ricerca delle ricette miracolose, forse per vincere la noia.

Chi minaccia l'unità della Spagna, paghi il giusto prezzo.

Mappa dei movimenti secessionisti europei

Pensate a come sarebbe l'Europa se si desse retta a tutti.

Tre notizie in fila:


05/10/2017 15:15
Rajoy:Puigdemont rinunci Dichiarazione

 Il premier spagnolo Rajoy ha chiesto al
 presidente catalano Puigdmeont di "tor-
 nare alla legalità" e rinunciare "con i
 tempi più rapidi possibili" al progetto
 di una Dichiarazione Unilaterale di In-
 dipendenza per evitare "mali maggiori".

 Lunedì Puigdemont riferirà davanti al  
 parlamento catalano sul referendum di  
 indipendenza del primo ottobre. Il Cup,
 partito indipendentista chiede che già 
 quel giorno si proclami la "Repubblica 
 catalana". Puigdemont ha ribadito la   
 richiesta di una mediazione internazio-
 nale e auspica quella della Chiesa.


05/10/2017 15:30
Catalogna, Corte vieta seduta Parlamento

 La Corte costituzionale spagnola ha    
 decretato la sospensione precauzionale 
 della sessione del parlamento catalano 
 prevista per lunedì, durante la quale  
 il presidente Puigdemont deve riferire 
 sul referendum del primo ottobre.      

 Il Cup, partito indipendentista, ha    
 chiesto che proprio in quella data si  
 proclami la "Repubblica Catalana".


05/10/2017 18:04
Moscovici: Catalogna indipendente no Ue

 "Una Catalogna indipendente non sarebbe
 membro dell'Unione europea. L'Unione   
 europea conosce un solo Stato membro:  
 la Spagna". Così il commissario Ue     
 all'Economia, Moscovici.               

 "Il braccio di ferro Barcellona-Madrid 
 è una vicenda dolorosa che va trattata 
 dagli spagnoli", sottolinea l'alto re- 
 sponsabile Ue, che lancia un forte ap- 
 pello alla pacificazione evocando "im- 
 magini di violenza che hanno scioccato"
 La vicenda catalana-dice-pone il pro-  
 blema delle "ineguaglianze di sviluppo 
 tra regioni" e l'Europa ha un ruolo.

Premier Spagnolo, Corte Costituzionale ed Europa, dicono NO alla secessione della Catalogna.
Se certe prese di posizione sono macigni, per la secessione occorre che la Catalogna combatta una guerra per l'Indipendenza. Vediamo!

Ci sono anche gli unionisti... che battono le pentole...

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/05/news/catalogna_la_voce_degli_unionisti_in_piazza_con_ler_pentole_contro_la_secessione-177415252/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P2-S1.8-T2

Uno crede che fare la secessione sia facile, ma le secessioni non sono atti democratici in senso lato: sono guerre di secessione. Accomodatevi!

07/10/2017 14:15
Catalogna, in piazza chi vuole dialogo
  14.15                                 
 Catalogna, in piazza chi vuole dialogo 
 Migliaia di persone in piazza,a Barcel-
 lona, sotto il palazzo della Generali- 
 tat, per chiedere il dialogo tra Cata- 
 logna e Spagna.                        

 I manifestanti sono vestiti di bianco  
 ed esibiscono cartelli e striscioni con
 la scritta "Parlem? Hablamos?" ("Par-  
 liamo", in catalano e spagnolo).Un'ini-
 ziativa promossa dal movimento "Parlem"
 attraverso i social media. Analoghe ma-
 nifestazioni si svolgono in tutto il   
 Paese. Mentre a Madrid è in piazza chi 
 è favorevole all'unità della Spagna, al
 grido di "Viva la Spagna,viva il Re!" 

A giudicare da ciò che sta avvenendo, non dovrebbero esserci esplosioni separatiste in Catalogna, tanto da coinvolgere l'esercito. Meglio così. Le minoranze o maggioranze che siano, che si pongono sul piano della secessione, devono saperlo che il prezzo da pagare è la guerra, non certo un referendum. In Spagna come in Italia e altrove.

In piazza ci sono i sostenitori della Spagna e quelli della trattativa, mentre chi vuole la secessione riflette sulle prossime mosse.
Di certo non sarà una dichiarazione di secessione a chiudere la partita, ma per sua natura la aprirà e le conseguenze sono quasi scontate. Come dice la Spagna, la secessione non ci sarà.

http://www.lastampa.it/2017/10/07/esteri/migliaia-di-persone-sfilano-a-barcellona-e-madrid-per-chiedere-unit-e-dialogo-j0EBlNoQ4ApejBdR3sRsWL/pagina.html

Quando la secessione non la vogliono milioni di Catalani, voglio vedere come chi la vuole, potrà spuntarla, con la Spagna.

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/08/news/catalogna_giornata_unionisti_barcellona-177689599/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1

Al referendum che i leghisti definiscono per l'autonomia della Lombardia e che nella realtà è una specie di: ti piace la mamma? Non si corre quel pericolo, ma credo che molti lombardi, come i catalani, sfilerebbero contro la secessione ed i secessionisti in favore dell'unità d'Italia. Guai a chi va contro il nostro Risorgimento.

08/10/2017 20:42
Puigdemont: Indipendenza è nella legge

 Al milione in piazza a Barcellona per  
 l'unità della Spagna, il governatore   
 Puigdemont risponde insistendo sulla   
 dichiarazione di Indipendenza.         

 "Applicherò la legge", avverte il pre- 
 sidente della Catalogna. "La dichiara- 
 zione di Indipendenza, non è 'unilate- 
 rale', è prevista nella legge del refe-
 rendum come applicazione dei risulta-  
 ti", spiega Puigdemont. "Che piaccia o 
 no milioni di persone hanno votato",   
 aggiunge, dicendosi pronto a "dialoga- 
 re, cercare punti di connessioni, cede-
 re tutti un po' e lavorare assieme".

Questo è il suo parere. Considerato che il Referendum per Madrid non è valido, la questione si chiude da sola. Per riaprirla Puigdemont deve ordinare all'esercito di difendere i confini della Catalogna. Altrimenti che secessione è! Ma appena muove un soldatino di piombo Madrid lo arresta o lo abbatte, a seconda delle circostanze, e poi arresta Puigdemont per Alto Tradimento.

Ma io dico, è mai possibile che la gente sia così stupida da non capire quali pasticci apra con azioni che hanno valore solo se sono sostenute dalle armi? Vogliono combattere? Si accomodino, così si fanno un ripasso della storia. Per unire nazioni separate occorre combattere, ed altrettanto si deve fare per dividerle. Solo in rari casi, come con la Brexit, o altri in cui la secessione è prevista dalla Costituzione, ciò può avvenire sulla base della volontà popolare e delle trattative. Negli altri casi è guerra.

In questo articolo si fa il punto della situazione e la novità è la posizione del PSOE che sta con il governo spagnolo contro i secessionisti.

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/09/news/catalogna_sicurezza_tribunale_alla_polizia_spagnola-177766454/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T1

Stonata è la posizione francese: se la Catalogna si separa dalla Spagna, non farà parte dell'Europa. Ecchisenefrega! La Catalogna resta in Spagna e basta, ha forse la Francia qualche dubbio che la Catalogna, regione limitrofa, possa essere separata dalla Spagna? Pur dicendo una cosa giusta e vera, ci vedo un po di malafede, in quella argomentazione, che fatta dall'Europa, invece ha un senso privo di doppi sensi.

Si vanno precisando le azioni e le contro azioni che ci saranno nelle prossime ore in Catalogna.

Nell'articolo, c'è una informazione abbastanza completa

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/10/08/catalogna-migliaia-in-piazza-a-barcellona-per-lunita-_14279504-5362-4e4d-9a6a-f97c34fcb27e.html.
Vediamo cosa succede domani.

In Italia sono gli articoli 5 e 6 che regolano per sommi capi la materia


Art. 5. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo [118]; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento [114 e segg., IX]. 

Art. 6. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche [X].

Il testo del referendum che si terrà a fine ottobre in lombardia è questo:

"“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”"


Non parteciperò neppure a questo referendum che non ha comunque il potere dirompente e secessionista di quello Catalano.


Non parteciperò perché ritengo che la regione più ricca d'Italia non dovrebbe chiedere alcuna ulteriore facilitazione, dato che io personalmente non gliela darei.

10/10/2017 16:18
Catalogna,dati referendum al Parlamento

 L'ufficio di presidenza del Parlamento 
 di Barcellona ha "preso nota" dei ri-  
 sultati del referendum trasmessi dal   
 governo catalano,e primo passo previ-  
 sto dalla legge,per una possibile di-  
 chiarazione d'indipendenza della Cata- 
 logna da Madrid.                       

 La trasmissione dei dati al Parlamento 
 è il primo passo previsto dalla legge  
 sul referendum,sospesa,tuttavia,dalla  
 Corte Costituzionale spagnola,prima di 
 una dichiarazione di indipendenza.

Poiché il Referendum fu sospeso dal Governo di Madrid, per lo stesso governo è nullo il risultato ed un illecito il passo del governo che viola le leggi e le norme costituzionali spagnole. I secessionisti vogliono bere sino in fondo il calice amaro. Non credo che ciò darà adito ad una guerra di secessione, ma delle conseguenze legali di sicuro ce ne saranno per chi ha violato le disposizioni legittime del Governo spagnolo.

10/10/2017 18:13
Catalogna: slitta discorso Puigdemont

 L'atteso discorso del presidente cata- 
 lano Carles Puigdemont, previsto per le
 18, è stato rinviato di un'ora circa.  

 Lo riferisce la tv pubblica Tv3. E'    
 stata convocata una riunione dell'uffi-
 cio di presidenza dell'assemblea.  


10/10/2017 19:30
Puigdemont: "Catalogna affare europeo"

 "Sono qui dopo il risultato del refe-  
 rendum del primo ottobre per spiegare  
 le conseguenze politiche che ne deriva-
 no. La Catalogna è un affare europeo.  
 E'un momento critico e serio e dobbiamo
 prenderci le nostre responsabilità per 
 eliminare la tensione e non aumentarla"

 Così il presidente catalano Puigdemont,
 nell'intervento al parlamento, aggiun- 
 gendo: "Ciò che presenterò qui è il ri-
 sultato del primo ottobre, non una mia 
 decisione personale, è la volontà del  
 governo che presiedo, che ha mantenuto 
 l'impegno di convocare il referendum".


10/10/2017 19:47
Puigdemont:"Catalogna sia indipendente"

 Nonostante gli sforzi per far saltare  
 il referendum, "voglio ringraziare tut-
 ti coloro che hanno permesso si realiz-
 zasse. Chi ha votato sì, chi ha votato 
 no, chi ha votato scheda bianca. Tutti 
 hanno reso possibile" la consultazione.
 Così Puigdemont al Parlamento catalano.

 "Con il referendum la Catalogna ha gua-
 dagnato il diritto a essere uno Stato  
 indipendente", "la Catalogna deve esse-
 re ascoltata". "Come presidente della  
 Generalitat -conclude Puigdemont- assu-
 mo il mandato perché la Catalogna si   
 converta a Repubblica indipendente".  


10/10/2017 20:45
Catalogna, Madrid: tacita indipendenza

 Il governo Rajoy considera le parole   
 del presidente catalano Puigdemont in  
 Parlamento una "tacita" dichiarazione  
 di indipendenza, che viene respinta. Lo
 ha affermato il portavoce del governo: 
 "E' inaccettabile fare una dichiarazio-
 ne implicita e poi sospenderla in modo 
 esplicito".                            

 La leader dell'opposizione nel Parla-  
 mento catalano, Ines Arrimadas, replica
 al presiente e dichiara: "Quanto acca- 
 dito oggi è la cronaca di un golpe an- 
 nunciato. Siete i peggiori nazionalisti
 d'Europa. Non avete alcun sostegno". 


10/10/2017 22:34
Puigdemont firma documento indipendenza

 Il presidente catalano Puigdemont ha   
 firmato la dichiarazione di indipenden-
 za, mentre il premier Rajoy e il leader
 socialista Sanchez si incontrano per   
 cercare una soluzione.                 

 Davanti al Parlamento, Puigdemont aveva
 annunciato che gli effetti pratici del-
 l'indipendenza sarebbero stati sospesi 
 per consentire l'avvio di un dialogo   
 con Madrid. Il testo è stato poi sotto-
 scritto dal presidente dell'Assemblea, 
 dal vicepresidente, dai leader dei par-
 titi di maggioranza e da 72 deputati. 


10/10/2017 23:24
Usa: "Sosteniamo l'unità della Spagna"

 Gli Stati Uniti sostengono una "Spagna 
 unita".E' quanto ha affermato la porta-
 voce della Casa Bianca, Sarah Sanders, 
 sulla dichiarazione d'indipendenza     
 della Catalogna, sospesa per favorire  
 il dialogo.                            

 "La nostra posizione non è cambiata",  
 ha detto Sanders, spiegando che è la   
 stessa a favore della "Spagna unita"   
 che il presidente americano Trump ha   
 manifestato al capo del governo spagno-
 lo Rajoy durante la sua visita alla    
 Casa Bianca. 

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/10/08/catalogna-migliaia-in-piazza-a-barcellona-per-lunita-_14279504-5362-4e4d-9a6a-f97c34fcb27e.html

Quale dialogo, Puigdemont! Ormai sei delegittimato e chiunque ti appoggi lo è altrettanto. Le secessioni non si fanno con le carte bollate, ma con la guerra. Occorre riflettere prima di imbarcarsi in imprese che sono per loro natura un fallimento in partenza. Se il popolo catalano vuole la Secessione, deve correre in piazza armato e dichiarare di volere la secessione dalla Spagna, non fare un referendum che non si poteva fare. Per la secessione contano le pallottole, non le schede elettorali, e ciò che meraviglia è di come la gente e persino i governanti, perdano il senso della misura e perciò della storia.

11/10/2017 09:27
Madrid,riunione di governo su Catalogna
   9.27                                 
 Madrid,riunione di governo su Catalogna
 Il governo spagnolo è riunito in ses-  
 sione straordinaria questa mattina per 
 decidere come rispondere alla dichiara-
 zione di indipendenza catalana.        

 L'esecutivo di Madrid deve fra l'altro 
 decidere se applicare l'art.155 della  
 costituzione che consentirebbe la so-  
 spensione dell'autonomia catalana.  

11/10/2017 12:16
Catalogna, Rajoy risponde a Puigdemont
  12.16                                 
 Catalogna, Rajoy risponde a Puigdemont 
 "Il Consiglio dei Ministri ha deciso di
 chiedere formalmente alla Generalitat  
 di chiarire se ha dichiarato l'indipen-
 denza della Catalogna": lo ha detto il 
 premier spagnolo Rajoy riferendo alla  
 Moncloa dopo le dichiarazioni del pre- 
 sidente catalano Puigdemont.           

 La risposta di Puigdemont determinerà  
 le decisioni del governo di Madrid nei 
 prossimi giorni, ha aggiunto Rajoy,    
 spiegando che la richiesta viene prima 
 di qualsiasi decisione possibile. "Vo- 
 gliamo dare chiarezza agli spagnoli e  
 ai catalani", ha concluso. 

Ovviamente se la Generalitat confermerà che secessione c'è stata, Madrid agirà destituendo la Generalitad e arrestando i responsabili per alto tradimento, e se invece  non confermerà - ci sono tanti modi per farlo - inizierà una trattativa per far rientrare dalla porta quello che in parte era già uscito. Per la Catalogna sipossono aprire alcune opportunità o chiudersi l'autonomia che verrebbe commissariata.

Vediamo se Puigdemont chiama i catalani alle barricate, oppure se tratta per uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciato con tutto il suo governo.
Faccio i miei migliori auguri alle popolazioni di Spagna e Catalogna perché trovino una via d'uscita senza troppi danni, ma i responsabili di questa tentata secessione dovranno essere chiamati a pagare, anche se il mio consiglio è di usare molta, ma molta clemenza. Uno stato forte, a differenza di uno stato debole, può essere clemente.

11/10/2017 16:20
Puigdemont: dialogo senza condizioni
  16.20                                 
 Puigdemont: dialogo senza condizioni   
 Il presidente della Catalogna Piugde-  
 mont, propone a Madrid l'avvio di un   
 dialogo "senza condizioni". Lo ha detto
 in un'intervista alla Cnn, ripresa dal-
 la stampa catalana.                    

 I due governi "devono sedersi e parlare
 sul serio", ha aggiunto, proponendo un 
 tavolo di dialogo "con due persone del 
 governo catalano e due del governo spa-
 gnolo".

e qui inizia il braccio di ferro?
D - Avete dichiarato l'indipendenza della Catalogna?
R - Parliamone

D - prima di parlare voglio sapere: avete dichiara l'Indipendenza si o no?

R - Parliamone!

D - Ma cosa stiamo facendo d'altro, se non di parlarne. Attendo una risposta.

e qui si interrompe la discussione. 
Anche il Governo spagnolo non sa che pesci prendere e queste indecisioni rafforzano la "melina" del governo catalano che intanto continua a vivere, almeno fino a quando la Spagna non decida di azzerare tutto e di ripartire daccapo.

11/10/2017 17:57
Accordo Rajoy-Sanchez su Costituzione

 Il segretario socialista Pedro Sanchez 
 ha raggiunto un accordo con il premier 
 Rajoy per avviare una riforma della    
 Costituzione della Spagna che ridefini-
 sca lo statuto della Catalogna.        

 Sanchez ha detto che a breve sarà for- 
 mata una commissione che dopo sei mesi 
 invierà al Parlamento le conclusioni.  

 I socialisti sono contrari al referen- 
 dum di autodeterminazione, privilegian-
 do invece una riforma costituzionale.

A leggere le notizie, salta sempre qualche cosa di nuovo. Adesso c'è un accordo a Madrid per, non si capisce, cosa fare in Catalogna, che è già con una certa autonomia.
Se volevano accettare la secessione, potevano non sospendere il referendum ed ora sarebbe già cosa fatta. Quando i politici non sono più politici, anche la politica non è più politica. 
Aspettiamo le nuove reazioni per edere cosa succederà.

Un'ora prima Rajoy prima aveva detto...


11/10/2017 16:36
Rajoy: da Catalogna un attacco sleale

 "Il futuro e il ritorno alla normalità 
 istituzionale, come tutto il mondo sta 
 chiedendo, è nelle mani di Puigdemont",
 ha detto il premier spagnolo Rajoy in  
 Parlamento, rivendicando di essere sta-
 to sempre aperto al dialogo.           

 Rajoy ha accusato il governo catalano  
 di "attacco sleale e pericoloso alla   
 Costituzione, all'unità della Spagna e 
 alla convivenza pacifica". "Quello che 
 non è legale -ha aggiunto- non è demo- 
 cratico" e "il referendum è illegale" e
 "ha fallito", non può essere usato per 
 proclamare l'indipendenza.

16/10/2017 09:54
Madrid: risposta Puidgemont non valida

 Il governo spagnolo non considera vali-
 da, per mancanza di chiarezza, la ri-  
 sposta contenuta nella lettera che il  
 presidente catalano, Carles Puigdemont,
 ha dato alla richiesta di Madrid di    
 chiarire se avesse dichiarato l'indi-  
 pendenza lo scorso martedì.            

 Lo ha spiegato il ministro della Giu-  
 stizia, Rafael Català.

Meglio così.Puidgemont si deve essere reso conto di avere provocato qualche cosa di cui né lui, né il suo governo regionale fossero all'altezza, ed ora cerca di fuggire dalla sue responsabilità, fuggendo, nascondendosi, tanto da non perdere la faccia, ma neppure la testa. Ma non credo che tutto debba finire a tarallucci e vino. Credo che se atti illegittimi sono stati compiuti, indicendo referendum non ammissibili per la Costituzione spagnola, i responsabili debbano pagare, poco, ma devono pagare, per aver messo a repentaglio la pace nel paese.

16/10/2017 11:09
Catalogna,Trapero di nuovo in tribunale

 Il capo della polizia catalana, Trape- 
 ro, e i presidenti di Anc e Omnium,San-
 chez e Cuixart, saranno nuovamente sen-
 titi oggi dal giudice della Audienza   
 nacional spagnola che li indaga per se-
 dizione, in merito alle manifestazio-  
 ni di Barcellona del 20 e 21 settembre.
 Il tribunale potrebbe adottare misure  
 cautelari nei loro confronti.          

 Intanto il ministro spagnolo della Giu-
 stizia, Català, ha detto che il premier
 Rajoy ha fissato per giovedì la nuova  
 scadenza affinché la Catalogna dichiari
 chiaramente la sua posizione.

A giudicare il comportamento del governo catalano, il capo della polizia e i presidenti Sanchez e Cuixart sono stati mandati allo sbaraglio da gente pavida e non all'altezza del loro compito istituzionale.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/10/15/catalogna-fiato-sospeso-lunedi-scade-lultimatum-_51aa64bf-2ec8-4316-870b-c2e86bb4cf43.html

questa notizia non mi piace...

Sono del parere che la legge si debba abbattere su chi l'abbia violata, ma gli esponenti politici che non avevano ruoli istituzionali, li lascerei stare, almeno in questa fase di attesa delle decisioni del governo di Madrid. Una piccola scintilla può provocare inutilmente grandi incendi. Il pericolo per la Catalogna e per la Spagna, non è ancora passato. Meglio essere fermi e prudenti nello stesso momento.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/10/17/catalogna-vicepresidenteno-repressione_2ad5c503-1865-4632-989b-659d48116fa4.html

Detta così, l'indipendenza non è ancora stata dichiarata, ma... secondo il partito secessionista, se la regione viene commissariata, allora scatta la dichiarazione di secessione.

A questo punto il governo può fare due cose: o arrestare il comitato del partito che ha posto a Puigdemont questa risoluzione, ritenendo che poiché attraverso l'articolo 155 lo stato può commissariare la regione, è come se i congiurati avessero già deciso per la secessione. 
Oppure può mettere in moto il meccanismo che il partito di Puigdemont ha stabilito: il governo commissaria la regione, il governo catalano ormai decaduto dichiara la secessione e tutti i congiurati vengono arrestati.
Io agirei prima con gli arresti di meno persone possibile, per controbattere l'iniziativa dei congiurati, poi commissarierei la Catalogna preparato ad affrontare politicamente e militarmente una insurrezione. Infine punterei alla normalizzazione e appena possibile, a nuove elezioni regionali, proibendo la partecipazione ai partiti smaccatamente secessionisti.

19/10/2017 11:18
Madrid:Puigdemont non chiarisce,art.

 Il governo spagnolo "andrà avanti nelle
 procedure previste dall'articolo 155   
 della Costituzione": è quanto si legge 
 in un comunicato dell'esecutivo di Ma- 
 drid, citato dal quotidiano catalano La
 Vanguardia. Sabato Consiglio dei Mini- 
 stri straordinario per approvare tale  
 decisione, che poi andrà al Senato.    

 Per Madrid, Puigdemont non ha chiarito 
 se ha dichiarato o no l'indipendenza   
 nemmeno dopo il 2° ultimatum scaduto   
 oggi.Lui aveva scritto:indipendenza so-
 spesa, ma se scatta il 155 il Parlamen-
 to catalano voterà la formalizzazione.

Vediamo cosa decide sabato il governo, e poi credo che questa sia la via giusta per togliere di mezzo tutti i sotterfugi che questa manica di scellerati incompetenti ha messo in campo.

19/10/2017 16:00
Catalogna, perquisizioni in sede Mossos

 Agenti della Guardia Civil spagnola in 
 borghese hanno perquisito il commissa- 
 riato di Lleida dei Mossos d'Esquadra, 
 la Polizia catalana.                   

 Gli agenti spagnoli, che agiscono su   
 mandato di un giudice di istruttore,   
 intendono sequestrare le registrazioni 
 delle comunicazioni interne del 1° ot- 
 tobre, durante le operazioni di voto   
 del referendum di indipendenza.

Purtroppo ogni azione ha conseguenze. Mi dispiace che le cose siano andate a finire così. Avrei preferito che i catalani si fossero tenuta stretta la loro autonomia in una Spagna democratica e senza guerre civili. Ma non sempre ciò che si preferisce è realizzabile. Da noi ci stanno provando con quell'inutile referendum in Lombardia che per fortuna è solo consultivo, ma troppa gente parteciperà a quella messa in scena, non sapendo che certi comportamenti ne preparano altri molto più difficili. Abbiamo bisogno di tutto meno che iniziare anche noi, nel nostro paese, una guerra civile, che sarebbe inevitabile se i leghisti insistessero, magari con l'aiuto di vari opportunisti che sempre saltano fuori in certe circostanze.

In attesa dell'applicazione dell'Articolo 155, leggere l'articolo di francesco olivo per capire quali sono gli ambiti in cui il Governo di Madrid si può muovere.

http://www.lastampa.it/2017/10/20/esteri/pi-dubbi-che-certezze-sulle-misure-necessarie-QMfN6YqtIaCZHjHi15ZBwL/pagina.html

20/10/2017 21:52
Re Felipe: no a tentativo secessione

 La Catalogna "è, e sarà, una parte es- 
 senziale della Spagna del XXI secolo". 
 Lo ha detto il re spagnolo Felipe VI,  
 parlando ad una cerimonia a Oviedo da- 
 vanti alle massime autorità Ue.        

 La Spagna "farà fronte all'inaccetta-  
 bile tentativo di secessione di una    
 parte del suo territorio e lo risolve- 
 rà con le sue legittime istituzioni de-
 mocratiche, nel rispetto della Costitu-
 zione e dei valori e principi della    
 democrazia parlamentare", ha assicurato
 il sovrano. "Non vogliamo rinunciare a 
 ciò che abbiamo costruito insieme". 

E se lo dice un Re...
Quando si paragona la democrazia alla monarchia, in genere si dice che la democrazia crea un sacco di problemi quando deve decidere, mentre con la monarchia, essendo uno solo a decidere, tutto è molto più veloce. Con una monarchia costituzionale è un po come avere... cintura e bretelle.

Scherzi a parte. Da noi è il Presidente della Repubblica che gioca quel ruolo, anche come comandante in capo dell'esercito. A differenza di un sovrano, che in genere è a vita, il Presidente governa per un tempo determinato.

Sta di fatto che le secessioni se avvengono fuori dalle regole costituzionali, sollevano sempre conflitti la cui gravità dipende dalla forza e dall'impegno di chi vuole separarsi e di chi invece non lo vuole. Questa presa di posizione del monarca da al Governo un'arma in più per combattere la secessione, poiché, mi immagino, il Monarca, rappresenta in se l'unità della Nazione e dello Stato.

Salvini faccia tesoro delle fesserie commesse dagli amici catalani e potrà vivere felice e contento come visse a suo tempo Bossi e la sua famiglia.