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Brunetta: incompatibile con l'intelligenza

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Messaggio Da cireno Mar 14 Mag 2013, 18:27

Chissà com’è che appena qualcuno tocca il “cattivo gnomo” Brunetta, tutto il PDL salta su come morso dalla tarantola a difendere questo arrogante finto economista. Ricordo quando Gino Strada disse che Brunetta, che si era candidato alla carica di sindaco di Venezia, era” esteticamente incompatibile con Venezia”, ci fu una serie di insulti nei suoi riguardi da parte di tutta la dirigenza PDl e Cicchitto, il socialista Cicchitto( si può ridere….) paragonò Strada addirittura al tristemente famoso dottor Mengele senza nemmeno rendersi conto di essere così caduto ancora più in basso della sua non esaltante statura.
Ora Brunetta ha portato un durissimo attacco alla presidente della Camera, l’ho visto in televisione, perfino paonazzo e con la voce alterata dall’ira. Un attacco imbecille contro una Boldrini che, secondo lui, avrebbe dovuto prendere una dura posizione contro quelli di SEL e del M5S che erano presenti a Brescia solo per disturbare e insultare. La presidente ha risposto in modo gelido ma non è su questo botta-risposta che io vorrei soffermarmi ma sul fatto che rende chiaro che questo governo non ci può essere. Mescolare acqua e olio è impossibile.
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Messaggio Da cciappas Mar 14 Mag 2013, 19:43

brrunetta è un presuntuoso fazioso... come tutti i sostenitori di berlusconi che parlano di giustizia politica.,,, brunetta cin l'attcc a boldrini voleva dare una leccata a silvio,,, quello che paga.

ho già detto che nessuno spende milioni per costituire società offshore se poi ha intenzzion di pagare tutte le imposte.

quanto al caso ruby è assurdo che potesse credere che fosse nipote di mubarak sapendo che gli era stata portata da lele mora che sappiamo cosa fa di mestiere.

se anzichè fare i faziosi si fossero interessati dle paese forse non saremmo ora in queste condizioni drammatiche

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Messaggio Da rikkitikkitavi Mar 14 Mag 2013, 20:09

brunetta sdegnoso

del missipipì

non far lo smorfioso

e baciami qui
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Messaggio Da Condor Mar 14 Mag 2013, 21:34

cireno ha scritto:Chissà com’è che appena qualcuno tocca il “cattivo gnomo” Brunetta, tutto il PDL salta su come morso dalla tarantola a difendere questo arrogante finto economista. Ricordo quando Gino Strada disse che Brunetta, che si era candidato alla carica di sindaco di Venezia, era” esteticamente incompatibile con Venezia”, ci fu una serie di insulti nei suoi riguardi da parte di tutta la dirigenza PDl e Cicchitto, il socialista Cicchitto( si può ridere….) paragonò Strada addirittura al tristemente famoso dottor Mengele senza nemmeno rendersi conto di essere così caduto ancora più in basso della sua non esaltante statura.
Ora Brunetta ha portato un durissimo attacco alla presidente della Camera, l’ho visto in televisione, perfino paonazzo e con la voce alterata dall’ira. Un attacco imbecille contro una Boldrini che, secondo lui, avrebbe dovuto prendere una dura posizione contro quelli di SEL e del M5S che erano presenti a Brescia solo per disturbare e insultare. La presidente ha risposto in modo gelido ma non è su questo botta-risposta che io vorrei soffermarmi ma sul fatto che rende chiaro che questo governo non ci può essere. Mescolare acqua e olio è impossibile.
E non solo quando si tocca Brunetta! Vedi cosa hanno fatto per Berlusconi, Cosentino ecc.
Il motivo è che quelli del PdL hanno innata solidarietà verso il prossimo, qualità che scorre nel loro sangue, rigorosamente blu. Brunetta: incompatibile con l'intelligenza 780668378
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Messaggio Da Adam Mar 14 Mag 2013, 22:12

Credo che una anomala, bassa statura come quella del Prof. Brunetta crei dei comprensibili sentimenti di inferiorità, i quali possono evolvere negativamente in casi psicologici definiti complessi di inferiorità. Quando si presentano, le alternative sono: una depressione annichilente, o un'aspirazione alla superiorità che in una esasperazione narcisistica si traduce in un opposto complesso di superiorità. La reazione diviene aggressiva, e ogni atteggiamento è influenzato da questa patologica situazione.
Non è la prima volta che Brunetta si lascia andare ad eccessi verbali, atteggiamenti provocatori, mimati in strafottenti sorrisi, tutte cose inscrivibili nella sindrome patologica che lo affligge.
Ma fa il gioco di chi lo ha scelto, non per la qualità dei suoi pensieri, ma per il modo irritante con i quali li presenta. L'irritazione è l'obiettivo, come quando si sceglie come portavoce quel voltagabbana di Capezzone, che a solo vederlo, chiunque non sia schierato nella sua (pro tempore) parte del fosso, viene colto da crisi di rigetto per appartenere allo stesso genere umano.
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Messaggio Da freg53 Mer 15 Mag 2013, 04:44

Brunetta capogruppo pdl è stato un grave errore strategico del cavaliere.da un lato il cavaliere vuole mostrarsi disponibile,dall'altro sceglie questo piromane che ad ogni occasione cerca lo scontro e la zuffa.durerà poco.
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Messaggio Da Vanni Sandro Mer 15 Mag 2013, 06:00

Brunetta cerca lo scontro di piazza.
A me, e a molti come me, lo spettacolo di Brescia ha infastidito.
Credo che la libertò di manifestare debba essere garantita a tutti.

A parti inverse, se qualcuno venisse a disturbare una manifestazione alla quale liberamente partecipo, probabilmente reagirei con violenza, perchè mi sentirei privato di un diritto.

Quelle bandiere bruciate e calpestate rievocano i momenti peggiori della storia del '900.

Il risultato è aver trasformato Berlusconi in un politico "con le palle", e il suo partito vittima di una sinistra antidemocratica, ovvero aver fatto il loro gioco.

La sinistra dovrebbe piuttosto chiedersi perchè così tante persone si riconoscono ancora oggi, nonostante tutto, nel centrodestra. Il pensiero che dovrebbe martellare nella tresta di ogni sincero democratico dovrebbe essere come sia possibile che disoccupati, lavoratori, giovani e pensionati, votino per Berlusconi.

Il problema non sono le vicende giudiziarie di quest'uomo squallido, ma è il fatto che abbia vinto politicamente e che la sua cultura sia diventata egemone.
Non basterà sconfiggere Berlusconi nelle aule dei tribunali o nei seggi elettorali; dovremo sconfiggere il berlusconismo che è entrato anche in noi. Quelle persone che contestavano il suo comizio con le bandiere rosse in mano e i loro slogan urlati, non erano altro che la coreografia che testimonia la sua vittoria culturale.

Anzichè andare ai comizi di Berlusconi o navigare in rete (magari con follower falsi), la sinistra deve tornare davanti ai cancelli delle fabbriche, gli sportelli di equitalia e le mense della Caritas.
Solo occupandosi dei problemi di chi intende rappresentare e non dei processi di Berlusconi, la sinistra potrà ritrovare la sua anima e tornare ad essere il punto di riferimento della sua gente.
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Messaggio Da cireno Mer 15 Mag 2013, 06:48

L'analisi di ADAM è perfetta. Stare lontani da chi è stato castigato da Dio, dicevano i vecchi, e qualche ragione l'avevano: se nasci con la gobba o sei alto 1,43 come Brunetta un sentimento di rivalsa verso il destino baro e crudele lo hai per forza e si traduce nell'unico modo possibile: prendersela con chi non è stato "colpito da Dio".

Detto ciò non sono d'accordo con te, VANNISANDRO: a me la manifestazione di Brescia non ha dato alcun fastidio, anzi, io mi auguro che ogni volta che che quel "signore" parla contro istituzioni dello Stato, giocando su due tavoli dal baro abituale che è, così come ha fatto quando c'era Monti, che appoggiava fingendo di fargli opposizione, una strategia che ha pagato per i suoi follower, i suoi boccaloni che lo votano, ecco, io mi auguro che OGNI VOLTA ci sia una manifestazione contraria. Perchè è ora di piantarla che quei buffoni azzurri che hanno, anche con la finta opposizione del PDS-DS-PD, rovinato il Paese, possano ancora prendere per i fondelli quei poveri cristi che ancora sperano che "l'imprenditore fatto da sè" sia capace di risolvere i loro problemi. Sono venti anni che ci prende per i fondelli, e sono venti anni che anche il tuo partito acconsente che lo faccia per non turbare il letargo intellettuale dei "moderati" che poi vanno a votare evitando attentamente "i comunisti". Voglio dire, e mi scuso se mi sto esprimendo confusamente ma ho premura, che sarebbe ora che il PD la piantasse di cercare il voto di questa gente che tanto, come si vede sempre, se adora Berlusconi come lo adora, lo farebbe anche in presenza di prove inconfutabili della sua disonestà civile e pochezza morale, e lo farebbe perchè questa gente ha comunque paura dei "comunisti" che riesce a indicare perfino nel supermoderatissimo Letta che mi sono sempre chiesto cosa ci fa in un partito che "dovrebbe" essere di sinistra. Voglio dire, e concludo, che Grillo almeno in questo ha ragione: sono venti anni che ci sono tanti, troppi, che dicono, come tu hai fatto qua sopra, che ci deve essere libertà di comiziare e di sputare sulle istituzioni dello Stato. Basta, questa gente non deve parlare, e se il cavaliere dovesse venire e Milano anch'io andrò a contestare i suoi Brunetta al seguito, fasulli personaggi della banda.
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Messaggio Da Vanni Sandro Mer 15 Mag 2013, 07:20

cireno ha scritto:L'analisi di ADAM è perfetta. Stare lontani da chi è stato castigato da Dio, dicevano i vecchi, e qualche ragione l'avevano: se nasci con la gobba o sei alto 1,43 come Brunetta un sentimento di rivalsa verso il destino baro e crudele lo hai per forza e si traduce nell'unico modo possibile: prendersela con chi non è stato "colpito da Dio".

Detto ciò non sono d'accordo con te, VANNISANDRO: a me la manifestazione di Brescia non ha dato alcun fastidio, anzi, io mi auguro che ogni volta che che quel "signore" parla contro istituzioni dello Stato, giocando su due tavoli dal baro abituale che è, così come ha fatto quando c'era Monti, che appoggiava fingendo di fargli opposizione, una strategia che ha pagato per i suoi follower, i suoi boccaloni che lo votano, ecco, io mi auguro che OGNI VOLTA ci sia una manifestazione contraria. Perchè è ora di piantarla che quei buffoni azzurri che hanno, anche con la finta opposizione del PDS-DS-PD, rovinato il Paese, possano ancora prendere per i fondelli quei poveri cristi che ancora sperano che "l'imprenditore fatto da sè" sia capace di risolvere i loro problemi. Sono venti anni che ci prende per i fondelli, e sono venti anni che anche il tuo partito acconsente che lo faccia per non turbare il letargo intellettuale dei "moderati" che poi vanno a votare evitando attentamente "i comunisti". Voglio dire, e mi scuso se mi sto esprimendo confusamente ma ho premura, che sarebbe ora che il PD la piantasse di cercare il voto di questa gente che tanto, come si vede sempre, se adora Berlusconi come lo adora, lo farebbe anche in presenza di prove inconfutabili della sua disonestà civile e pochezza morale, e lo farebbe perchè questa gente ha comunque paura dei "comunisti" che riesce a indicare perfino nel supermoderatissimo Letta che mi sono sempre chiesto cosa ci fa in un partito che "dovrebbe" essere di sinistra. Voglio dire, e concludo, che Grillo almeno in questo ha ragione: sono venti anni che ci sono tanti, troppi, che dicono, come tu hai fatto qua sopra, che ci deve essere libertà di comiziare e di sputare sulle istituzioni dello Stato. Basta, questa gente non deve parlare, e se il cavaliere dovesse venire e Milano anch'io andrò a contestare i suoi Brunetta al seguito, fasulli personaggi della banda.

In piazza, ad ascoltare Berlusconi, c'erano centinaia di lavoratori, giovani e pensionati. La sconfitta politica della sinistra è tutta lì. Se non partiamo da questa semplice realtà, cercando di analizzarla e capirla anzichè limitarci a condannarla, continueremo ad alimentare il berlusconismo.

Politicamente Berlusconi ne è uscito rafforzato. E anche questo dovrebbe far riflettere.
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Messaggio Da Adam Mer 15 Mag 2013, 07:54

In piazza va il fanatico, non la generalità di coloro che hanno dato il voto al PDL. Se volessimo valutare il peso del fanatismo dei succubi del mito "Silvio", dovremmo guardare le percentuali che si accreditavano al PDL un anno fa: il 16/18 %. Tutti gli altri, quelli che in piazza non andranno mai e che se interrogati, molto probabilmente negano per pudore di votare Berlusconi, lo fanno abbagliati dalle sue promesse, pesci che anzichè affaticarsi per guadagnarsi il cibo in fondo al mare, abboccano alla facile esca che il pescatore subdolamente gli offre. Salvo poi finire in padella, purtroppo insieme a quelli che pesci non sono.
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Messaggio Da einrix Mer 15 Mag 2013, 08:02

Vanni Sandro ha scritto:

In piazza, ad ascoltare Berlusconi, c'erano centinaia di lavoratori, giovani e pensionati. La sconfitta politica della sinistra è tutta lì. Se non partiamo da questa semplice realtà, cercando di analizzarla e capirla anzichè limitarci a condannarla, continueremo ad alimentare il berlusconismo.

Politicamente Berlusconi ne è uscito rafforzato. E anche questo dovrebbe far riflettere.

caro Vanni, la società non è più divisa in capitalisti, professionisti, poveri. O se vogliamo, quella suddivisione un tempo era gerarchizzata, nel senso che chi proveniva dalle classi nobili, che fossero professionisti o capitalisti - tra i quali aggiungo i latifondisti - governavano. Con la democrazia che richiede un'ampia partecipazione, l'istruzione, i diritti ed il benessere, gran parte di quello schema è saltato. Così se pensassimo al PdL come al partito dei capitalisti e dei professionisti, ed al PD come se fosse il partito dei lavoratori, ci sbaglieremmo di grosso, anche se i capitalisti ed i professionisti non sono del tutto scomparsi. E' il loro ruolo che è cambiato in una società resa più complessa dal grado di sviluppo organizzativo e sociale. Il PdL eredita gran parte dell'elettorato della DC e del PSI, come il PD eredita la piccola parte restante della DC (l'altra è rimasta in mezzo, presa tra i due fuochi) ed il grosso proviene dal PCI e da altre forze della sinistra, PSI compreso. I capitalisti si tirano fuori da una società democratica, grazie alla volatilità del loro denaro ed alla flessibilità delle imprese moderne che non sono solo cantieri navali ed acciaio, ma commerci ed iniziative diffuse su tutto il pianeta. E Berlusconi stesso non fonda un partito, che in Germania sarebbe diretto dalla Merkel, per gestire un punto di vista conservatore della democrazia, ma solo per utilizzare la politica a difesa dei suoi interessi criminali, ed un po per megalomania e spirito cospirativo. Cosa che solo uno con molti soldi poteva fare, tanto da costruire in due anni una rete commerciale (Publitalia) che dalla sera alla mattina ti diventa la rete di Forza Italia. Ma gli elettori di quei partiti sono POPOLO in tutte le salse, dagli individui più umili a quelli più evoluti, perché legati al territorio, e non capaci di sfuggire alle leggi dello stato, salvo per chi decida di emigrare.

Qualche spunto l'ho dato, adesso occorre solo sviluppare questi concetti e si trovano tutte le spiegazioni che si cercano
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Messaggio Da Vanni Sandro Mer 15 Mag 2013, 08:17

Se passa il principio che in piazza ci vanno i "fanatici" succubi di qualcuno o qualcosa, si delegittima chi mette la faccia in quello che fa.

Peggio ancora; se passa il principio che chiunque è autorizzato ad impedire agli altri di manifestare, si apre la strada a regimi totalitari.

Per quanto mi riguarda, bruciare i simboli di altri, è un atto di una violenza inaudita perchè rivolto contro un'idea. Ho sempre pensato che siano gesti di barbarie culturali, prima ancora che politiche.

Quanto al resto è vero: la stragrande maggioranza degli elettori del PDL non manifesta in piazza, come non lo fanno quelli degli altri partiti. Con questo?

Se la sinistra si pone veramente l'obbiettivo di tutelare gli ultimi, deve smettere di insultarli, di considerarli coglioni, di combatterli e imparare ad ascoltarli.
Se i lavoratori e i disopccupati ascoltano le sirene di Berlusconi o di Grillo, anzichè le ragioni della sinistra, probabilmente qualche responsabilità ce l'abbiamo anche noi.

La sinistra deve scendere dal piedistallo e tornare a sporcarsi le mani. Non può rappresentare chi non l'ha delegata a farlo.
Le battaglie non si fanno PER gli svantaggiati e gli sbagliati, ma CON loro.

E' una mia fissa, ma le battaglie si vincono unendo e non scatenando guerre tra poveri.
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Messaggio Da Vanni Sandro Mer 15 Mag 2013, 08:41

einrix ha scritto:

caro Vanni, la società non è più divisa in capitalisti, professionisti, poveri. O se vogliamo, quella suddivisione un tempo era gerarchizzata, nel senso che chi proveniva dalle classi nobili, che fossero professionisti o capitalisti - tra i quali aggiungo i latifondisti - governavano. Con la democrazia che richiede un'ampia partecipazione, l'istruzione, i diritti ed il benessere, gran parte di quello schema è saltato. Così se pensassimo al PdL come al partito dei capitalisti e dei professionisti, ed al PD come se fosse il partito dei lavoratori, ci sbaglieremmo di grosso, anche se i capitalisti ed i professionisti non sono del tutto scomparsi. E' il loro ruolo che è cambiato in una società resa più complessa dal grado di sviluppo organizzativo e sociale. Il PdL eredita gran parte dell'elettorato della DC e del PSI, come il PD eredita la piccola parte restante della DC (l'altra è rimasta in mezzo, presa tra i due fuochi) ed il grosso proviene dal PCI e da altre forze della sinistra, PSI compreso. I capitalisti si tirano fuori da una società democratica, grazie alla volatilità del loro denaro ed alla flessibilità delle imprese moderne che non sono solo cantieri navali ed acciaio, ma commerci ed iniziative diffuse su tutto il pianeta. E Berlusconi stesso non fonda un partito, che in Germania sarebbe diretto dalla Merkel, per gestire un punto di vista conservatore della democrazia, ma solo per utilizzare la politica a difesa dei suoi interessi criminali, ed un po per megalomania e spirito cospirativo. Cosa che solo uno con molti soldi poteva fare, tanto da costruire in due anni una rete commerciale (Publitalia) che dalla sera alla mattina ti diventa la rete di Forza Italia. Ma gli elettori di quei partiti sono POPOLO in tutte le salse, dagli individui più umili a quelli più evoluti, perché legati al territorio, e non capaci di sfuggire alle leggi dello stato, salvo per chi decida di emigrare.

Qualche spunto l'ho dato, adesso occorre solo sviluppare questi concetti e si trovano tutte le spiegazioni che si cercano
Marx ci insegna che le classi sociali sono in continua mutazione e con i mutamenti cambiano i rapporti e le allenze tra loro.

Le classi sociali non sono affatto sparite in Italia, anzi la lotta di classe non è mai stata forte e presente come negli ultimi decenni in cui la ricchezza ha subito una redistribuzione sempre meno equa.
Il 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza nazionale è politicamente forte proprio perchè è passata la cultura dell'interclassismo. E' per questo che continua ad arricchirsi a dismisura mentre il ceto medio è progressivamente spinto verso la povertà.

Compito della sinistra è quello che è sempre stato; costituire un blocco sociale capace di far fronte allo strapotere dei forti.
Quello che io contesto alla sinistra (in generale) è proprio questa subalternità culturale al berlusconismo dilagante. O la sinistra riesce a far riemergere una sana coscienza di classe, o sarà perdente perchè rinuncerà al suo ruolo nella società.
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Messaggio Da random Mer 15 Mag 2013, 09:05

Adam ha scritto:Credo che una anomala, bassa statura come quella del Prof. Brunetta crei dei comprensibili sentimenti di inferiorità, i quali possono evolvere negativamente in casi psicologici definiti complessi di inferiorità. Quando si presentano, le alternative sono: una depressione annichilente, o un'aspirazione alla superiorità che in una esasperazione narcisistica si traduce in un opposto complesso di superiorità. La reazione diviene aggressiva, e ogni atteggiamento è influenzato da questa patologica situazione.
Non è la prima volta che Brunetta si lascia andare ad eccessi verbali, atteggiamenti provocatori, mimati in strafottenti sorrisi, tutte cose inscrivibili nella sindrome patologica che lo affligge.
Ma fa il gioco di chi lo ha scelto, non per la qualità dei suoi pensieri, ma per il modo irritante con i quali li presenta. L'irritazione è l'obiettivo, come quando si sceglie come portavoce quel voltagabbana di Capezzone, che a solo vederlo, chiunque non sia schierato nella sua (pro tempore) parte del fosso, viene colto da crisi di rigetto per appartenere allo stesso genere umano.

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Messaggio Da Vanni Sandro Mer 15 Mag 2013, 09:12

einrix ha scritto:

caro Vanni, la società non è più divisa in capitalisti, professionisti, poveri. O se vogliamo, quella suddivisione un tempo era gerarchizzata, nel senso che chi proveniva dalle classi nobili, che fossero professionisti o capitalisti - tra i quali aggiungo i latifondisti - governavano. Con la democrazia che richiede un'ampia partecipazione, l'istruzione, i diritti ed il benessere, gran parte di quello schema è saltato.
Questo è accaduto, e solo in parte, negli anni '80 in seguito alle conquiste politiche e sociali di quegli anni, ma è stato un fenomeno di breve respiro.

La realtà di oggi è che il figlio dell'operaio (sempre più precario) fa il disoccupato mentre il figlio dell'avvocato fa l'avvocato.
Le pari opportunità, se mai sono esistite, sono un ricordo del passato. La società è oggi più classista rispetto a quanto lo era nei primi anni del dopoguerra, con l'aggravante che non c'è più la coscienza di classe.

I media hanno assunto una capacità di condizionamento e di manipolazione straordinaria e fanno il loro lavoro al servizio di chi li possiede.
La convinzione prevalente è appunto quella che tu riporti, ma la realtà è che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
Faccio da sempre attività di volontariato e non ho mai visto in giro tanta disperazione.

Berlusconi vive sulle illusorie promesse che non costano niente e alle quali non costa niente credere.
Grillo (lo ha fatto anche ieri commentando i fatti di Brescia), disegna un'italia divisa tra vecchi (ipertutelati da contratti di lavoro stabil o dalla pensione) e i giovani senza diritti nè futuro, e li contrappone l'uno contro l'altro.
La Lega ha saputo costituire un bocco sociale forte, tra padroncini e lavoratori, contrapponendolo ai diseredati che bussano alle loro porte per raccogliere le briciole.

Questi tre partiti da soli rappresentano i tre quarti del Paese, ma i collanti che li tengono insieme non reggeranno a lungo gli effetti della crisi economica.
L'unico modo per evitare una guerra tra poveri mentre i ricchi stanno a guardare (i fatti di Brescia sono una prima avvisaglia di quello che può accadere), è quello che la sinistra raccolga il malcontento e lo faccia proprio. Non per cavalcarlo ma per dargli dia una prospettiva politica trasformandolo in progetto riformatore.

Probabilmente è una visione arcaica della società, ma è quello che penso.
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Messaggio Da Vanni Sandro Mer 15 Mag 2013, 09:19

random ha scritto:

Brunetta: incompatibile con l'intelligenza Piedir
Brunetta è un uomo piccolo piccolo, non per la sua statura fisica ma per quella politica.
Le frustrazioni personali possono anche avere influenzato la sua personalità, ma è il suo servilismo al padrone che lo rende un personaggio viscido e inaffidabile.
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Messaggio Da rikkitikkitavi Mer 15 Mag 2013, 09:23

random ha scritto:

Brunetta: incompatibile con l'intelligenza Piedir



ma anche l'alito
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Messaggio Da einrix Mer 15 Mag 2013, 09:32

Vanni Sandro ha scritto:
Marx ci insegna che le classi sociali sono in continua mutazione e con i mutamenti cambiano i rapporti e le allenze tra loro.

Le classi sociali non sono affatto sparite in Italia, anzi la lotta di classe non è mai stata forte e presente come negli ultimi decenni in cui la ricchezza ha subito una redistribuzione sempre meno equa.
Il 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza nazionale è politicamente forte proprio perchè è passata la cultura dell'interclassismo. E' per questo che continua ad arricchirsi a dismisura mentre il ceto medio è progressivamente spinto verso la povertà.

Compito della sinistra è quello che è sempre stato; costituire un blocco sociale capace di far fronte allo strapotere dei forti.
Quello che io contesto alla sinistra (in generale) è proprio questa subalternità culturale al berlusconismo dilagante. O la sinistra riesce a far riemergere una sana coscienza di classe, o sarà perdente perchè rinuncerà al suo ruolo nella società.

Caro Vanni, non è così semnplice. Fino al crollo del muro di Berlino, siamo stati una democrazia bloccata dall'occupazione militare USA-NATO che è ricorsa anche a Gladio e poi al terrorismo, "per impedire che i comunisti prerndessero il potere nel nostro paese". Così si diceva allora. E quando ci siamo emancipati da quella sovranità limitata, abbiamo dovuto pagare il prezzo di una democrazia incompiuta, nonostante gli sforzi di Moro e Berlinguer di dargli forma, subito dopo il golpe in Cile, senza tuttavia riuscirvi, visto il clima di terrorismo e cospirazione in cui ci siamo trovati. La corruzione nel paese non è dipesa solo "dal carattere degli italiani", ma anche dal nostro ritardo nello sviluppare una società più moderna che marginalizzasse quei modi levantini che a lungo ci hanno caratterizzato, specie al sud.

E se siamo riusciti a sviluppare un sistema industriale moderno, questo non è riuscito ad essere esteso e completo come avrebbe richiesto il nostro territorio, e gran parte degli investimenti e della pianificazione si è dispersa nelle tante cattedrali del deserto della chimica. Così, quando per l'aumento della produttività, e per la complessità dei sistemi industriali, tutto il resto del tessuto produttivo manifatturiero si è frammentato in quelle microimprese, queste hanno costituito i nuclei della struttura sociale intorno a cui si è organizzato il lavoro e si sono sviluppati i servizi. Ecco da che cosa nasce l'attuale società di questo paese, ed è li che si annida la debbolezza del suo sistema produttivo, incapace, nei momenti di crisi, di sostenere le spese di un Welfare che ha lo scopo di redistribuire la ricchezza e di creare quell'ascensore sociale che di questi tempi la disoccupazione fa inceppare.

Oggi, il problema, a mio avviso non è neppure che una piccola parte detenga metà della ricchezza nazionale, ma che questa ricchezza non riesca a trovare il modo di mettersi in gioco e da pseudo- latifondo, ridiventi strumento di sviluppo. Spetta allo stato il compito di spingere quelle risorse sul mercato degli investimenti, e deve farlo senza attendere che ciò accada spontaneamente, ma attuando una politica di incentivi e disincentivi costruita in un quadro di pianificazione di indirizzo economico.

Se veniamo al compito della sinistra, a mio avviso essa deve poter arrivare al governo dello stato proprio per imporre quelle politiche, anziché subire il piccolo cabotaggio di una concezione di destra che cerca di rendersi sempre le mani libere, perché ha tutto il tempo e le risorse per sopravvivere. Non sto a spiegare come la destra costruisca una immagine della realtà tale da convincere anche i disoccupati a votare per le sue ricette. Ma per chi vuole vedere, nei vari modi, quelle politiche sono sotto gli occhi di tutti.
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Messaggio Da Vanni Sandro Mer 15 Mag 2013, 09:46

Certo che sta allo Stato imporre misure che sappiano mettere in movimento le risorse necessarie al raggiungimento del bene comune!
Il punto è CHI amministra lo Stato.

Fino a che le classi più deboli delegheranno questa funzione a chi è causa della propria condizione, non ci potrà essere cambiamento.

Io credo che questo potrà accadere solo se operai, commercianti, disoccupati, precari, piccola e media industria ecc.. riusciranno a mettersi insieme attorno ad un modello di società, ovvero se sapranno costituire quel blocco sociale di cui parlavo, capace di contrapporsi alla logica dei forti.

Una sinistra moderna e riformista deve saper mettere a fuoco questa esigenza, perchè fino a che queste categorie saranno divise, saranno subalterne e perdenti.
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Messaggio Da rikkitikkitavi Mer 15 Mag 2013, 10:26

ma come dice il poeta

un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del culo
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Messaggio Da cciappas Mer 15 Mag 2013, 10:42

Anzichè andare ai comizi di Berlusconi o navigare in rete (magari con follower falsi), la sinistra deve tornare davanti ai cancelli delle fabbriche, gli sportelli di equitalia e le mense della Caritas.
Solo occupandosi dei problemi di chi intende rappresentare e non dei processi di Berlusconi, la sinistra potrà ritrovare la sua anima e tornare ad essere il punto di riferimento della sua gente.
================

e perchè anzichè fare tutti questo vi siete invece alleatim con berlousconi??? davvero inspiegabile...

quanto alle proteste di brescia sono giuste.,.. chi protestava ha dato voce ai magistrati, che erano e dovevano essere assenti mentre venivano calunniati ,,,








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Messaggio Da il Monitore Mer 15 Mag 2013, 18:42

cireno ha scritto:Ricordo quando Gino Strada disse che Brunetta, che si era candidato alla carica di sindaco di Venezia, era” esteticamente incompatibile con Venezia”, ci fu una serie di insulti nei suoi riguardi
Con la facies compatibile ai neanderthaliani piuttosto che ai cro magnon ...
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Messaggio Da einrix Mer 15 Mag 2013, 19:48

riprendo questa frase di Vanni: "Fino a che le classi più deboli delegheranno questa funzione a chi è causa della propria condizione, non ci potrà essere cambiamento"

E' così, caro Vanni. Noi ci siamo emancipati e crediamo di poter governare il paese meglio di loro, anche perché non abbiamo finalità personali guidate dall'egoismo. Ma non siamo fatti tutti allo stesso modo, e ci sono sia i servi che sentono doveroso votare per i loro padroni, che quelli che un giorno vogliono diventare dei padroni. Queste due categorie, e non sono le sole, di sicuro non votano a sinistra. La stessa chiesa, nel passato, per proteggersi dall'ateismo comunista, ha militato nelle file della destra, anche se perseguiva una tardiva politica sociale in alternativa alla carità, da loro sempre preferita. E adesso trova sponda nel PdL per le questioni legate al fine vita, all'aborto, alla procreazione assistita, alle coppie di fatto: tutti temi sui quali sono in ritardo sulla società, quando non siano in aperto dissenso.

E quindi sono troppi i temi che si sommano e che tengono banco, quando si va alle elezioni, ed è facile sentir parlare di tasse che si devono ridurre, e poi scordarsi che con quelle tasse, non si pagano solo gli sprechi (che voglio eliminare anche io), ma anche la scuola, la sanità, l'assistenza e gli ammortizzatori sociali. Insomma, ti puoi far carico come vuoi dei problemi di quella gente, ma il tuo discorso, come il mio, è complesso, il loro è diretto: tagliamo qua, tagliamo la. Poi quando tagliano chi finisce sotto la mannaia non ha neppure il tempo di capire. La democrazia funziona bene con la gente che capisce, con quella che non capisce funziona molto peggio, dato che c'è chi se ne approfitta.

Per Brunetta, D'Alema è stato grande nel definirlo un energumeno tascabile. Poi, purtroppo, per un eccesso di correttezza sprecata per questo figuro da baraccone, gli ha chiesto scusa.

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Messaggio Da Vanni Sandro Gio 16 Mag 2013, 08:26

cciappas ha scritto:
e perchè anzichè fare tutti questo vi siete invece alleatim con berlousconi??? davvero inspiegabile...

quanto alle proteste di brescia sono giuste.,.. chi protestava ha dato voce ai magistrati, che erano e dovevano essere assenti mentre venivano calunniati ,,,

In politica contano i fatti,tutto il resto sono chiacchiere.
Chi protestava a Brescia ha dato risalto a Berlusconi, non ai magistrati.
L'alternativa a questo governo sono le elezioni anticipate, con questa legge elettorale. Chi chiede questo vuol consegnare poteri pieni a Berlusconi su un piatto d'argento.

Chi vuole lottare contro Berlusconi e tutto ciò che rappresenta organizza manifestazioni alternative a quelle del cavaliere con piazze dieci volte più piene e, soprattutto, lavora per unire il centrosinistra su un progetto di cambiamento, anzichè dividerlo fino all'atomo o affidarsi ad un fascista come Grillo.
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Messaggio Da Tarzan Gio 16 Mag 2013, 15:54

Vanni Sandro ha scritto:
In politica contano i fatti,tutto il resto sono chiacchiere.
Chi protestava a Brescia ha dato risalto a Berlusconi, non ai magistrati.
L'alternativa a questo governo sono le elezioni anticipate, con questa legge elettorale. Chi chiede questo vuol consegnare poteri pieni a Berlusconi su un piatto d'argento.

Chi vuole lottare contro Berlusconi e tutto ciò che rappresenta organizza manifestazioni alternative a quelle del cavaliere con piazze dieci volte più piene e, soprattutto, lavora per unire il centrosinistra su un progetto di cambiamento, anzichè dividerlo fino all'atomo o affidarsi ad un fascista come Grillo.

Qui è da tempo che piove. Non se ne esce, sembra quasi la normalità. E difatti ecco il: "Piove, governo ladro", impreca un passante… "Beh lasciamoli lavorare e poi giudicheremo; anche se io rimango dell’avviso congresso-riforme-voto." Battute sotto la pioggia. Il dialogo tra forze politiche, la collaborazione istituzionale non valgono solo nei periodi di crisi, ma sempre. Ciò non toglie che un governo debba avere un indirizzo preciso e non essere un minestrone. "Ma quando si tagliano le poltrone e le indennità?" Infieriscono al bar! Dico: "Ci sono state le elezioni pochi giorni fa, e avete votato masochisticamente...ora vogliam parlare di cose serie? Io volentieri parlo di lavoro, di welfare, legge elettorale: ma non è strano che "gli altri" si stiano dando tutti alla giustizia, alla politica degli animali abbandonati, al presidente della provincia di Taranto, di piazze in mano ai violenti?"

"Bisogna ridurre il numero dei Parlamentari. Tagliare i costi della politica!" Mi incalzano davanti a un caffè o al telefonino. La risposta è facile facile: "tutti i programmi di tutte le forze politiche hanno questo punto. Ma una domanda la voglio fare io; e chi azzecca la risposta ha una chiara indicazione di voto! Quale partito e quali parlamentari hanno presentato una legge e la vogliono far votare per eleggere una classe dirigente con una nuova legge elettorale nuova e non più "porcellona?" Chi sa rispondere a questa domanda è un cittadino che segue la politica non solo in campagna elettorale, quando tutti promettono salvo poi non mantenere!

Ps: per chi da tempo è distratto ricordo che il Pd ha presentato nel suo programma sia la riduzione dei parlamentari che delle remunerazioni partitiche! Come mai ora tutti si siano convinti di tagliare i costi della politica, lascio anche ai più distratti trarre le conclusioni!
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Messaggio Da cireno Gio 16 Mag 2013, 18:12

TARZAN, si sono convinti a ridurre i costi della politica perchè la voce di Grillo si è fatta forte. Che poi ridurre i costi della politica è giusto e sacrosanto ma è materilamente solo demagogia: cosa incidono le spese della politica? Ben poco, sono le varie prebende ad amministratorei vari, le spese inutile e mai tagliate, il superfluo spacciato come necessario, gli F35, la TAV, la portaerei inutile, le nostre forze armate in 8 punti diversi del globo a difendere "la democrazia". Insomma.....
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Messaggio Da einrix Gio 16 Mag 2013, 19:22

Scrive Rampini nel suo libro Alla mia sinistra: «. Questo Reagan lo capì perfettamente, perfino nella scelta delle parole: lui prendeva di mira il Big Government, come la sinistra a suo tempo aveva denunciato il Big Business. Il «grosso Stato», vorace e invadente, non piace più del «grosso capitalismo».

Ridurre le tasse, ridurre gli sprechi, e tra questi anche i costi della politica, è la ricetta di Regan, fatta propria anche da Grillo oltre che da Berlusconi.

Chi può non essere contro la riduzione degli sprechi. Basta ridurre gli sprechi e non c'è neanche bisogno di ridurre le tasse, perché si riducono da sole.

Ridurre le tasse, per la destra, ha lo scopo di ridurre lo Stato Sociale che è la nostra conquista del secolo, e la chiave degli sprechi o del costo della politica sono solo un grimaldello nelle mani di questa gente per demolire le nostre conquiste.

Quando la gente che non ha niente da guadagnare lo capirà, sarà troppo tardi.
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Messaggio Da Vanni Sandro Ven 17 Mag 2013, 05:26

Il discorso andrebbe rovesciato.
Quanti, quali e a quali livelli sono i servizi che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, indipendentemente alle loro condizioni sociali?

Una volta stabilito questo è necessario trovare le risorse che devono essere pagate secondo il principio stabilito nella nostra Costituzione, ovvero chi più ha più contribuisce.

In Italia questo elementare principio di convivenza solidale non è applicato.
Chi più ha meno paga e più evade. Chi ha poco paga tutto, fino all'ultimo centesimo.

E' evidente che se tutti contribuissero per quanto di competenza, i servizi sarebbero migliori e le tasse più basse per tutti.
Ma fino a che i poveri delegheranno ai ricchi il proprio presente e il proprio futuro, le cose non cambieranno.
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Messaggio Da cireno Ven 17 Mag 2013, 05:32

Vanni Sandro ha scritto:Il discorso andrebbe arrovesciato.
Quanti, quali e a quali livelli sono i servizi che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, indipendentemente alle loro cpndizioni sociali?

Una volta stabilito questo è necessario trovare le risorse che devono essere pagate secondo il principio stabilito nella nostra Costituzione, ovvero chi più ha più contribuisce.

In Italia questo elementare principio di convivenza solidale non è applicato.
Chi più ha meno paga e più evade. Chi ha poco paga tutto, fino all'ultimo centesimo.

E' evidente che se tutti contribuissero9 per quanto di competenza, i servizi sarebbero migliori e le tasse più basse per tutti.
Ma fino a che i poveri delegheranno ai ricchi il proprio presente e il proprio futuro, le cose non cambieranno.

Vanni lo Stato italiano assolve a molti meno obblighi che non non altre nazioni dell'UE. Se guardi Ballarò quando fa vedere che genere di stato sociale c'è in Olanda, o in Germania ecc. ti sembra di vedere un altro pianeta, un sogno. Qui da noi i soldi si buttano, letteralmente, o si rubano. Un esempio tipico: avrei dovuto fare una Risonanza M. all'addome, tempo ASSL due mesi. Devo fare una gastroscopia: appuntamento fissato al 14 luglio. E se paghi? tre giorni per la gastroscopia e lo stesso per la RM. Cominciamo a pensare di chi è la colpa di tutto questo. Vuoi che crediamo sia solo delle destre berlusconiane o non anche di chi ha lasciato che questi banditi ci portassero a questi livelli? Ci facciamo qualche esame di coscienza? Una domanda: ma tu Formigoni e Razzi li avresti nominati nelle commissioni? Letta li ha accettati, perchè? La solita storia del "volemose bene"? Ma ancora non hanno capito, nel PD, che con questi banditi non ci possono essere accordi? Come fa il PD a recuperare consensi dopo aver tradito i suoi elettori? E di quei 101 pezzi di merda che hanno bruciato Prodi vogliamo parlare? Nel PD ci vorrebbero tanti Civati, e comunque bene ha fatto Vendola a distaccarsi da questa nuova giravolta dei piddini dirigenti.
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Messaggio Da Vanni Sandro Ven 17 Mag 2013, 06:29

cireno ha scritto:

Vanni lo Stato italiano assolve a molti meno obblighi che non non altre nazioni dell'UE. Se guardi Ballarò quando fa vedere che genere di stato sociale c'è in Olanda, o in Germania ecc. ti sembra di vedere un altro pianeta, un sogno. Qui da noi i soldi si buttano, letteralmente, o si rubano. Un esempio tipico: avrei dovuto fare una Risonanza M. all'addome, tempo ASSL due mesi. Devo fare una gastroscopia: appuntamento fissato al 14 luglio. E se paghi? tre giorni per la gastroscopia e lo stesso per la RM. Cominciamo a pensare di chi è la colpa di tutto questo. Vuoi che crediamo sia solo delle destre berlusconiane o non anche di chi ha lasciato che questi banditi ci portassero a questi livelli? Ci facciamo qualche esame di coscienza? Una domanda: ma tu Formigoni e Razzi li avresti nominati nelle commissioni? Letta li ha accettati, perchè? La solita storia del "volemose bene"? Ma ancora non hanno capito, nel PD, che con questi banditi non ci possono essere accordi? Come fa il PD a recuperare consensi dopo aver tradito i suoi elettori? E di quei 101 pezzi di merda che hanno bruciato Prodi vogliamo parlare? Nel PD ci vorrebbero tanti Civati, e comunque bene ha fatto Vendola a distaccarsi da questa nuova giravolta dei piddini dirigenti.
Nel PD c'è un problema di fondo che andrà chiarito al congresso una volta per tutte (per quanto mi riguarda sarà una questione decisiva per la mia permanenza), che è il rispetto delle norme statutarie e del codice etico del partito.
Il PD non è un partito ideologico o di nicchia, quindi il rispetto delle regole di convivenza è ancora più vitale.

All'ultimo congresso ho votato convintamente la mozione Francescini e ho avversato con tutte le mie forze quella di Bersani perchè la ritenevo un passo indietro rispetto allo spirito costituente del PD. Ho perso quel congresso, ma il giorno dopo Bersani era il mio segretario e la sua linea politica la mia linea. Perchè è così che si sta in un partito, almeno secondo la mia visione.

C'è un tempo per il confronto, uno per le scelte, un altro per l'azione. Chi sente il bisogno di avere sempre le mani libere non ha ragione di stare in un partitro o movimento che sia.

Per me basta Leopolde, Big bang e cazzate simili. Le proposte si fanno nel partito nel rispetto delle regole che liberamente abbiamo accettato con l'iscrizione. Chi agisce fuori si pone fuori.

Basta dirigenti senza palle (vedi Civati), che risponde solo alla propria immagine costruita a forza di twitter e "mi piace" di facebook. Un dirigente deve mettere la faccia sulle scelte del partito, siano esse di sintesi o approvate a maggioranza, perchè rappresenta quel partito e non il proprio ego. Non l'ordina mica il dottore di ricoprire quel ruolo.

Con l'approvazione di una mozione e l'elezione dei dirigenti finisce il congresso. Da quel giorno i comitati delle varie mozioni devono essere sciolte. Non possiamo vivere in un congresso permanente.

Basta con le correnti costruite attorno ad una persona e alla sua carriera, perchè non sono aree valoriali o di pensiero ma lobby di potere.

Basta anteporre la questione generazionale. Vecchie e giovani, giuste o sbagliate sono le idee, non le persone. Si possono rottamare vecchie logiche politiche, mai le persone.

Chiarito questo si potrà discutere di tutto e su tutto, perchè potremo finalmente entrare nel merito delle questioni e svolgere il nostro ruolo nella società.

Le vicende degli ultimi mesi hanno avuto il pregio di evidenziare una cosa: le divisioni sono solo al vertice e non alla base (dove arrivano di riflesso e molto deboli). Quindi tutti a casa e reintroduzione di un pò di sana gavetta per chi ambisce a salire ai piani superiori.
Anzi, chi fa a gomitate per fare carriera, deve aspettare un pò di più il proprio turno....

Nella mia unione comunale, al di la delle scelte individuali che faremo al congresso, su questo siamo tutti d'accordo. Stiamo anche preparando un documento da portare in discusione al provinciale e da inviare al nuovo segretario nazionale.
Lo possiamo fare perchè militiamo in un partito vero, fatto da persone libere e non da sudditi.
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