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In partenza per Sant'Elena

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Messaggio Da cireno Sab 30 Nov 2013, 15:49

Cosa vuol dire riformare la gente? Semplicemente vuol dire dar loro la convinzione che non si può vivere in altro modo, che non si può avere ua società diversa da quella che esiste. 
E' una riforma opportunista, perchè anche chi avrebbe i mezzi di persuasione, diciamo meglio di educazione, trova più facile, più comodo trantranare sui binari consueti e fingere di voler cambiare quel tran tran. 
Ho scritto prima lassù che questa Sinistra(parlo del PD) trapesta, cammina indecisa su passi incerti, spesso torna indietro anzichè avanzare e questo suo pavido incedere la rende passiva davanti a una Destra padrona dell'economia, una Sinistra che ha ormai reciso il suo mito fondante, che ha dimenticato Carlo Marx, una Sinistra che apparentemente dice di voler ostacolare questa Destra avida e pericolosa, ma che in realtà la accetta. E sai Einrix perchè l'accetta? Perchè ha abbandonato l'idea che Marx sia la strada, quel cazzo di esperimento stalinista ha inciso anche sulle sue convinzioni, al punto che certi componenti del PD, quei 101 della brutta storia di Prodi, per esempio, hanno perfino timore di sentirsi socialdemocratici. Diventano così, molti di loro, solo degli imbonitori da strapazzo, gente che ha smarito, se mai l'ha avuta, l'ansia del cambiamento: hanno sposatoil sistema che fingono di voler combattere.
Renzi è l'esempio ttpico, eclatante di questo modo di fingere di voler combattere il sistema. Lui ha imparato dagli avversari come fare per dare alla gente l'idea di poter fare, cambiare, rivoltare e in questa società dell'apparenza, più he della sotanza, questa è la chiave del successo(berlusconi docet).
Ecco perchè voterò Cuperlo, o Civati, che forse è meglio. Ecco perchè poi, alle politiche, continuerò a votare Ferrero: per non arrendermi, per cercare di tenere vivo il mio sogno, nella speranza che altri si accorgano che quel sogno può essere rivitalizzato, basta volerlo, basta non sedersi sulle finte riforme, basta chiudere le orecchie quando parlano i vari Renzi.
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Messaggio Da tessa Sab 30 Nov 2013, 18:50

Caro Einrix,
che c'entra l'ei fu manzoniano?
Non so a chi tu ti riferisca.
Certo che vi sono tanti problemi ma abbiamo anche gli strumenti per affrontarli, siamo quelli che abbiamo studiato di piu', non so  perche' sei cosi' scoraggiato, abbiamo lottato tanto per giungere a questa meta.
  Scrive Paul Valery nel "Cimitière Marin "

     "Le vent se lève!...Il faut tenter de vivre!..."

      (Si leva il vento!...E di nuovo, la vita!)

Forza, domani e' un altro giorno, il vento s'è levato ,si tenti ora, la vita...

Andiamo avanti
Un abbraccio

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Messaggio Da einrix Sab 30 Nov 2013, 22:06

tessa ha scritto:Caro Einrix,
che c'entra l'ei fu manzoniano?
Non so a chi tu ti riferisca.
Certo che vi sono tanti problemi ma abbiamo anche gli strumenti per affrontarli, siamo quelli che abbiamo studiato di piu', non so  perche' sei cosi' scoraggiato, abbiamo lottato tanto per giungere a questa meta.
  Scrive Paul Valery nel "Cimitière Marin "

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Forza, domani e' un altro giorno, il vento s'è levato ,si tenti ora, la vita...

Andiamo avanti
Un abbraccio
Mi riferivo a Berlusconi, e visto che non è ancora morto, mi sono limitato all'ei fu,
senza quel Siccome immobile dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro.
Avrei potuto, saltando quei vesi, scrivere: così percossa e attonita la terra al nunzio sta, vista la tristezza che pervade tutto il campo del centro destra alla notizia di quella inevitabile decadenza.

Ma anche gli altri versi: muta pensando all'ultima ora dell'uomo fatale; né sa quando una simile orma di piè mortale la sua cruenta polvere a calpestar verrà. Quasi un pensiero a quale altro uomo nascerà, capace di calpestare la sua orma. E qui potremmo essere già in pieno tormentone Renzi. Insomma, dalla tragedia alla farsa e dalla farsa al farsetto.

Cireno ho scritto un pezz..etto per risponderti, ma era moscio, e quindi l'ho salvato solo a futura memoria. Il Succo era che il PD sembra confuso, ma che non può permetterselo, e che quindi dobbiamo tirare avanti, almeno fin quando non ci sia una nuova legge elettorale (per gli altri, visto che noi facciamo le primarie per i candidati), una legge di stabilità, il semestre italiano in Europa, e il bicameralismo perfetto da ammazzare.

Buona notte a tutti.
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Messaggio Da tessa Dom 01 Dic 2013, 10:31

Caro Einrix,
perche' Cireno era moscio? E' sempre molto combattivo.
Ma io avevo capito che era il "5 maggio", ma anche io so la poesia-non tutta- a memoria.
So tante cose inutili, ad esempio che Napoleone sposo' Josephine Beauharnais  perche' il gen.Beauhairnais era imparentato con i Merovingi che-come si sa- avevano il sangue reale per eccellenza.
Dunque tutti quei pazzi di FI dicono che Berluscono e' Napoleone, e' andato dal Manzanarre al Reno, dalle Alpi alle Piramidi, mah. Ha anche decifrato la Stele di Rosetta e diffuso il messaggio dell Rivoluzione francese nel mondo?
Basta con queste scempiaggini
tra qualche mese Berlusconi se ne andra' a sgobbare con i servizi sociali e a pulire i cessi, cosa che io faccio sempre a casa dei piu' poveri e di chi non ce la fa, passo lo straccio, pulisco i cessi, non ci trovo niente di disdicevole.
I sondaggi, a caldo, che ha visto Cireno ,sono quelli in cui tutte le povere cameriere, con la foto di Dudu' e Berlusconi al petto -sono rimbambite-  si strappano i capelli e si preoccupano del grande delinquente che ha preso freddo, e del povero cagnolino che forse non ha mangiato...
Ora noi non dobbiamo temere ma neanche pensare alle elezioni del segretario del PD come se fossimo soli al governo, non siamo soli, quindi Civati non va bene, serve Renzi, abbiamo bisogno di compromessi, tanti compromessi, noi siamo i piu' bravi ma siamo circondati dall'idiozia.
Un tempo, quando entrai in sf un utente propose degli esami per andare a votare,fu accusato di razzismo, ma mi sembra giusto perche' allora mandiamo il macellaio a fare operazioni di neuroghirurgia, piglia la sega elettrica e opera, senno' siamo razzisti.
Anch'io proporrei per tutti quelli che vogliono votare dei quiz, dei temi, equazioni e chi li supera vota, senno' non vota, noi siamo quelli che usiamo la ragione e la giustizia e ci dobbiamo battere contro l'imbecillita' e le prevaricazioni, siamo anche stanchi, le cameriere con la foto di Berlusconi al collo che dicono , L'amore mio, ma studiassero, facessero i quiz e andassero a votare solo se li superano, ci siamo rotti le palle.
Poi la Speranza,anche in un mondo migliore,  non viene mai meno, e'  una virtu' teologale.
Pensavo che a volte la Storia cambia per piccole questioni-chiamaimole cosi'-.
Fermi fu costretto a fuggire in America perche' aveva sposato un'ebrea, purtroppo fu uno dei padri della bomba atomica, si rifugio' in America e li' lavoro' per la fissione nucleare, e l'America vinse la guerra  grazie all'atomica, purtroppo. Se Fermi non fosse stato cacciato forse la Germania avrebbe vinto, chissa',Fermi avrebbe lavorato in Germania, rabbrividisco...
Come vedi tutto l'Universo si muove per promuovere la giustizia, la lealta', e l'amore verso i piu' poveri.
Un abbraccio

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Messaggio Da cireno Dom 01 Dic 2013, 10:46

TESSA

Purtroppo i più poveri spesso sono anche quelli che cadono nella rete dei Berlusconi, il telecronista di Servizio Pubblico, si è preso una violenta pacca in testa da un coglione berlusconiano (era là per ascoltare il buffone) con tanto di Mussolini tatuato sul braccio. A proposito non è il primo fascio che si vede a Roma nei vari comizi, ma on è che a Roma ne avete troppi di questi stercorari?
Non era il mio il pezzo moscio, ma quello suo in risposta al mio. Io non conosco il verbo ammosciare perchè, come dici tu, sono sempre combattivo.
Voti Renzi? e vota Renzi, che devo dirti. Però.....però..., be, te lo dirò un'altra volta, ora devo fare la pepata di vongole perchè mia moglie ha schifo a toccare il pesce, i molluschi, i conigli, il tacchino, il fegato, capretti agnelli cinghiale, oche anatre volatili altri e se mangia la carne deve essere una suola bruciata delle scarpe. Ciao, vado a fare la pepata.
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Messaggio Da Rossoverde Dom 01 Dic 2013, 15:34

tessa ha scritto:Caro Einrix,
perche' Cireno era moscio? E' sempre molto combattivo.
Ma io avevo capito che era il "5 maggio", ma anche io so la poesia-non tutta- a memoria.
So tante cose inutili, ad esempio che Napoleone sposo' Josephine Beauharnais  perche' il gen.Beauhairnais era imparentato con i Merovingi che-come si sa- avevano il sangue reale per eccellenza.
Dunque tutti quei pazzi di FI dicono che Berluscono e' Napoleone, e' andato dal Manzanarre al Reno, dalle Alpi alle Piramidi, mah. Ha anche decifrato la Stele di Rosetta e diffuso il messaggio dell Rivoluzione francese nel mondo?
Basta con queste scempiaggini
tra qualche mese Berlusconi se ne andra' a sgobbare con i servizi sociali e a pulire i cessi, cosa che io faccio sempre a casa dei piu' poveri e di chi non ce la fa, passo lo straccio, pulisco i cessi, non ci trovo niente di disdicevole.
I sondaggi, a caldo, che ha visto Cireno ,sono quelli in cui tutte le povere cameriere, con la foto di Dudu' e Berlusconi al petto -sono rimbambite-  si strappano i capelli e si preoccupano del grande delinquente che ha preso freddo, e del povero cagnolino che forse non ha mangiato...
Ora noi non dobbiamo temere ma neanche pensare alle elezioni del segretario del PD come se fossimo soli al governo, non siamo soli, quindi Civati non va bene, serve Renzi, abbiamo bisogno di compromessi, tanti compromessi, noi siamo i piu' bravi ma siamo circondati dall'idiozia.
Un tempo, quando entrai in sf un utente propose degli esami per andare a votare,fu accusato di razzismo, ma mi sembra giusto perche' allora mandiamo il macellaio a fare operazioni di neuroghirurgia, piglia la sega elettrica e opera, senno' siamo razzisti.
Anch'io proporrei per tutti quelli che vogliono votare dei quiz, dei temi, equazioni e chi li supera vota, senno' non vota, noi siamo quelli che usiamo la ragione e la giustizia e ci dobbiamo battere contro l'imbecillita' e le prevaricazioni, siamo anche stanchi, le cameriere con la foto di Berlusconi al collo che dicono , L'amore mio, ma studiassero, facessero i quiz e andassero a votare solo se li superano, ci siamo rotti le palle.
Poi la Speranza,anche in un mondo migliore,  non viene mai meno, e'  una virtu' teologale.
Pensavo che a volte la Storia cambia per piccole questioni-chiamaimole cosi'-.
Fermi fu costretto a fuggire in America perche' aveva sposato un'ebrea, purtroppo fu uno dei padri della bomba atomica, si rifugio' in America e li' lavoro' per la fissione nucleare, e l'America vinse la guerra  grazie all'atomica, purtroppo. Se Fermi non fosse stato cacciato forse la Germania avrebbe vinto, chissa',Fermi avrebbe lavorato in Germania, rabbrividisco...
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Un abbraccio
Brava Tessa , diverti pure a più non posso, tanto illusi come sono non se ne accorgono nemmeno. Un abbraccione.
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Messaggio Da einrix Dom 01 Dic 2013, 15:53

Tessa
Per il fatto che ci siano i partiti, con le loro leadership, i loro intellettuali, è un modo per far si che quando la gente vota, ci sia una specie di polarizzazione intorno ai problemi veri ed alle soluzioni giuste (anche da diversi punti di vista o da diversi interessi), che fanno si che anche il voto di un rimbambito (uno che non capisca cosa stia facendo mentre vota) possa essere espresso e contato, dato che si distribuiranno uniformemente su tutte le liste. Purché anche i giornali indipendenti siano davvero indipendenti e dicano la verità e le TV indipendenti e generaliste facciano altrettanto. Altrimenti, quelli che non capiscono un tubo, si polarizzano in funzione della pubblicità e addio spalmatura statistica su tutti.
Ora, il problema non è che ci siano o non ci siano imbecilli, di quelli non se ne può fare a meno, ma che non vi siano sistemi troppo potenti, capaci di orientare gli imbecilli, con la pubblicità. Un giornale di partito gioca a carte scoperte, mentre il Corriere o Repubblica fingono di dare informazioni, ma in realtà fanno propaganda secondo gli interessi dei proprietari delle testate.
In quanto a Cireno, come giustamente osserva, non è lui ad essere moscio, ma il pezzo che avevo scritto io, e poiché l'italiano che ho usato per spiegarlo, è semplice e compresnsibile, di sicuro hai letto male tu, cara Tessa. Poco male: siamo qui anche ad aiutarci a leggere correttamente, oltre che a scrivere in maniera comprensibile.
Sulla virtù teologale riferentesi ad un mondo migliore non vorrei che tu pensassi al Paradiso, dato che se non vado errato, per taluni vi è anche l'Inferno. Ovviamente queste visioni allegoriche del mondo le posso anche comprendere se me le portano dei greci antichi, quando raccontano dell'Ade che in fondo è più verosimile del Paradiso, ma mi lasciano più che scettico, anzi, anche un po infastidito, da chi me le porti oggi, magari avendo la presunzione di porre dei temi a quiz ai votanti. Se proprio corresse l'obbligo, come prima domanda farei: Credi in Dio? e se la risposta fosse si, gli rifiuterei il voto. Come è possibile che possa essere serio uno che crede in Dio. "Così partiamo subito col piede sbagliato", sarebbe l'argomentazione per sostenere quella censura.
 
Per evitare questo genere di problemi, è bene lasciare ciascuno con le proprie idee, e se crede in Dio o in un partito piuttosto che un altro: buon per lui. Così si piega meno e si deforma meno la natura delle relazioni umane che in una qualche misura, la più ampia possibile, deve essere lasciata al libero arbitrio, salvo quando non si danneggino direttamene gli altri. Non a caso ho usato il "direttamente", e l'ho fatto per esprimere il concetto che la responsabilità in democrazia ed in uno stato di diritto, deve essere  sempre personale.
 
Su Fermi.
Se non fosse stato obbligato a scappare, non ci sarebbe stato un regime fascista o nazista, ed avrebbe costruito l'atomica per un'Italia diversa. Non è un caso che gli insofferenti dei regimi totalitari siano fuggiti la dove potessero proteggere se stessi e le proprie famiglie, e nel contempo hanno costruito anche quella forza d'urto che è stata capace di sconfiggere il nazismo ed il fascismo. Le teorie atomiche sono nate quasi tutte in Germania, ed hanno mosso l'interesse di Italiani, inglesi americani, eccetera. Ma la Germania non era adatta a sviluppare quelle idee della scienza, per il pericolo che rappresentava a livello globale. L'umanità certe cose le capisce al volo, e si regola di conseguenza. Non è questo l'unico modo per dirlo, così come sto facendo, ma anche questo è un modo per comprendere certi meccanismi adattativi molto diffusi in natura.
 
Caro Cireno, io pulisco, sfiletto (i miei non amano troppo le spine)cucino il pesce e faccio le torte, il pane, apparecchio la tavola,  lavo i piatti, do l'aspirapolvere, porto le pattumiere nel locale immondizie, ma per il resto mia moglie è bravissima in casa ed in cucina e la sua specialità è la cucina bergamasca, appresa da sua madre, figlia di uno chef.


Ultima modifica di einrix il Dom 01 Dic 2013, 16:01 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da einrix Dom 01 Dic 2013, 15:59

Rossoverde ha scritto:Brava Tessa , diverti pure a più non posso, tanto illusi come sono non se ne accorgono nemmeno. Un abbraccione.
Grazie per avermi dato dell'illuso, Rossoverde. Fa sempre bene che ci sia qualcuno che di tanto in tanto ti ricordi di essere polvere, un giorno. Se poi le illusioni sono un progetto di disillusione futura, devo dire che a me è andata molto bene: da ragazzo avevo dei progetti, e a ben tirare le somme ho fatto il pieno di soddisfazioni.
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Messaggio Da Rom Dom 01 Dic 2013, 17:29

Moscio o al dente, Cireno ha il pregio di essere comprensibile in modo immediato: si capisce che ha un pensiero complesso, com'è normale che sia in una persona colta, ma usa la cortesia di offrircelo in forma semplice e diretta.
Credo che questo non sia da attribuire soltanto al suo carattere, ma anche al fatto che ha le idee chiare: per esempio, idee chiare verso l'oggetto della nostra discussione, cioè il PD, senza che siano inquinate dall'esigenza di giustificarne disperatamente l'esistenza o il comportamento - cosa questa che renderebbe caliginosa anche la dialettica di un redivivo Cicerone.

Proprio a Cireno, dunque, devo una risposta - "non è il primo fascio che si vede a Roma nei vari comizi, ma on è che a Roma ne avete troppi di questi stercorari?"
Sì, a Roma di fasci ce ne sono tanti, ma anche pochi sarebbero troppi.
Anche dalle tue parti, comunque, non state niente bene: solo che molti di loro militano sotto le insegne della Lega, almeno a livello popolare, per la parte che riguarda xenofobia, razzismo e una generalizzata propensione anti-politica.
Però il tizio di cui parli è, se non sbaglio, uno fascio napoletano, un pregiudicato misteriosamente a piede libero, vista la sua fedina penale.
Questa robaccia è presente, anzi in crescita, in tutte le aree metropolitane, nelle fasce sociali dei disadattati, emarginati, violenti, in cerca di un momento di protagonismo o di un qualche genere di militanza che dia un senso alla loro vita.
Fino a quando non c'è una forza "politica" interessata a ingaggiare questi banditi per scopi eversivi, la loro presenza non è preoccupante, sebbene molto fastidiosa.
Se però le cose cambiano, bisogna essere pronti a coglierne i segnali: in quel momento non sarà più uno spiacevole folklore.
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Messaggio Da Rossoverde Dom 01 Dic 2013, 18:16

einrix ha scritto:Grazie per avermi dato dell'illuso, Rossoverde. Fa sempre bene che ci sia qualcuno che di tanto in tanto ti ricordi di essere polvere, un giorno. Se poi le illusioni sono un progetto di disillusione futura, devo dire che a me è andata molto bene: da ragazzo avevo dei progetti, e a ben tirare le somme ho fatto il pieno di soddisfazioni.
Non avevo il minimo dubbio che a te le cose fossero e vadano tuttora bene, per capirlo del resto non occorrono capacità divinatorie , basta ed avanza leggerti, io diversamente da non mi lamento ma di certo non sono contento , in quanto ad aver fatto il pieno , lasciamo perdere mi sono sempre accontentato di rabocchi.
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Messaggio Da tessa Dom 01 Dic 2013, 18:23

Caro Rossoverde, guarda che ti sbagli completamente sul mio conto,  io rispetto profondamente gli esseri umani, forse cio' che hai scritto dipende dal tuo pessimismo cosmico, non so. Un abbraccio

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Messaggio Da Rossoverde Dom 01 Dic 2013, 18:30

tessa ha scritto:Caro Rossoverde, guarda che ti sbagli completamente sul mio conto,  io rispetto profondamente gli esseri umani, forse cio' che hai scritto dipende dal tuo pessimismo cosmico, non so. Un abbraccio
Cara Tessa , non avevo ne ho il minimo dubbio che tu rispetta il prossimo e ci mancherebbe altro che intendessi quello, alludevo solo al tuo tono , se me lo consenti, un po'canzonatorio, che non vuol dire affatto che tu non rispetta il prossimo, hai ragione il mio è un pessimismo di fondo,cosmico forse è un po' esagerato, peccato che mi derivi dal mio vissuto , cioè mi poteva andare pure peggio se vogliamo ,ma pure meglio.
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Messaggio Da tessa Dom 01 Dic 2013, 18:59

Caro Einrix,
vedo con dispiacere che ora vi accapigliate,ma forse accade spesso, mi pare.
Tu hai scritto:"Cireno ha scritto un pezzetto per risponderti,ma era moscio, l'ho salvato io...etc"
Il periodo non e' molto chiaro, puo' dare adito ad equivoci, io avrei scritto lo stesso periodo cosi' per chiarezza :"Cireno ha scritto un pezzetto moscio per risponderti,l'ho salvato io...etc"...cosi' e' chiaro, l'aggettivo qualificativo si riferisce a pezzetto, altrimenti il periodo diventa "Cireno, ma era moscio, ha scritto un pezzetto per risponderti", etc, insomma dovevi spiegare cosa era moscio.Il periodo si prestava a confusione, ammettilo, certo la cosa era nebulosa perche' Cireno non e' mai moscio...
OK. Bravi che cucinate, io non ho mai cucinato, ci pensano gli altri, ah, qualche giorno fa c'e' stata una festa qui (dal mio ragazzo, grande casa Roma est in aperta campagna, dove si gela, io soffro tanto il freddo) e tutte le donne si sono chiuse in cucina a cucinare, io mi sono sentita un po'  messa da parte e spaesata e poi perche' erano entrate nella mia cucina? allora anch'io volevo dare una mano in cucina ma mi hanni buttato fuori dicendo :"E levati..."
Poi c'e' stata una lite col mio compagno perche' queste s'erano messe cosi' sfacciatamente a comandare in cucina, altre volte mi dicevano , Possiamo? l'altro giorno si sono messe a comandare, vabbe'...
Gli asini sono tutti a destra, manco e' necessario fare i quiz...
Forse non mi sono spiegata bene con il concetto di Speranza, quale virtu' teologale. Come sai dal catechismo le virtu' teologali sono tre, Fede. Speranza e Carita'.Parlando qui ora della Speranza,-e se ne parla a lungo nella Lettera ai Romani-volevo dire che non dobbiamo mai smettere di sperare ma inserire la Speranza nella nostra vita quotidiana. Anche quando tutto ci sembra buio e quando non vediamo piu' luce dinanzi a noi la Speranza ci aiutera' ad attraversare le tenebre, anche la Speranza in un mondo migliore e' una virtu' teologale e ci batteremo perche' i nostri desideri si realizzino. La Speranza non e' separata da Dio, è il Signore che ci da' la forza di sperare e di perseverare.
Capisco che qui potremmo avere diversi punti di vista ma un forum serve anche a confrontarsi.
Un abbraccio

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Messaggio Da tessa Dom 01 Dic 2013, 19:04

Guarda, caro Rossoverde, che io non ho canzonato nessuno, io non mi permetterei mai di farlo, e perche' poi?non ti capisco questa sera, io mi farei ammazzare per il mio prossimo, per aiutarlo, difenderlo da soprusi e ingiustizie, se tu trovi queste parole canzonatorie non so che farci, mi dispiace

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Messaggio Da tessa Dom 01 Dic 2013, 19:09

Cireno, ma dove stanno a Roma tutti questi fasci? abbiamo preso tutti i municipi, pure  la Cassia che aveva votato sempre a destra, ma questa e' Roma "l'Alma sol", saranno i soliti quattro imbecilli...

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Messaggio Da einrix Dom 01 Dic 2013, 19:27

Tessa, ma dove te le vai a prendere certe cose:
Se rileggo quello che ho scritto e lo riscrivo, è questo e solo questo:
"Cireno ho scritto un pezz..etto per risponderti, ma era moscio, e quindi l'ho salvato solo a futura memoria."
Che tu abbia un monitor burlone che ti rende le frasi già modificate per le risposte? E' la volta che scopriamo la nascita di una nuova intelligenza artificiale  burlona.

Ma se proprio vuoi leggerti il pezzo moscio,eccolo, è questo.

Pezzo moscio:
"Sulla questione fondamentale il PD non tran-traneggia, se vuoi fa un po di "scena" con queste primarie. Non è che oggi esistano al mondo ideologie ben definite, e tutti i paesi, in qualche modo si barcamenano. La trasformazione del capitalismo delle ferriere nel capitalismo finanziario ha lasciato sul campo solo la classe dei "consumatori", come classe sicura e riconoscibile, perché poi non si va oltre il ceto medio. Non è così ovviamente, ma quella è la percezione. Così, se torniamo al PD, lo vedo definito molto sullo schema della Carta Costituzionale, che ne rappresenta il manifesto. La centralità del lavoro, le libertà, la finalizzazione del privato all'utilità pubblica, il welfare (diritto allo studio, diritto alla salute) come strumento di redistribuzione, e se ne potrebbero cercare anche altre di chiavi di lettura. Quindi non vedo quella mancanza di orizzonti o le incertezze che vedi tu. Poi, quando si passa alla rappresentazione della politica, specie quella che descrivono i giornali, le cose cambiano e le notizie sembra che costruiscano quella percezione  di instabilità a cui anche tu ti riferisci, Cireno, ma se si guarda al merito, allora le cose sono meno volatili di quanto sembrino. Insomma, non sarà l'ultima sparata di un candidato al ruolo di segretario che può davvero cambiare la natura del partito, anche perché quelle sparate sono solo cinema da fast politic. Oggi, andare ad elezioni o mantenere aperto il governo Letta, è una scelta sul tappeto, indipendente da Renzi o Civati, e chiunque di loro diventasse segretario, poi dovrebbe fare i conti con la realtà interna al partito, ma anche e sopratutto con lo stato dei rapporti di forza nel paese, e noi, con nostro terzo di elettorato non è che possiamo sperare di più di un governo con Mastella, con Monti o con Alfano, comunque vadano le cose.
Morale, se basi le tue valutazioni sull'ultima notizia gridata, le cose sono come dici tu: il PD cammina con passi incerti, ma se vai alla realtà allora ti accorgi che il PD fa tutti i passi che gli sono concessi dalla forza che ha, nelle amministrazioni periferiche, ed oggi anche al governo. Anche queste primarie, con le risposte che danno i concorrenti ai giornalisti, sembra che seminino confusione. Credo però che le cose non debbano essere sopravvalutate, anche perché se si va nel merito sono quisquiglie rispetto ai problemi del paese che alla fine prevarranno su tutto."

Non avevo ragione?
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Messaggio Da einrix Dom 01 Dic 2013, 20:29

Tessa, ovviamente scherzo quando mi burlo del Paradiso degli altri. E' sempre meglio avere un po di rispetto che consumare il proprio tempo a far dispetti. Credo che la speranza rappresenti bene anche quell'ottimismo dell'anima che in una qualche forma, per i non credenti in divinità, è la ragione, e così si ritorna a quel mio ottimismo della ragione che fino a quando Rom non mi ha corretto, credevo fosse di Gramsci.

Caro Rossoverde, non è che a me le cose siano andate bene perché qualcuno mi ha aiutato. Mi sono andate bene perché ho lavorato sodo sin da quando avevo otto anni, e poi ho sempre studiato. Non che a otto anni facessi otto ore al giorno, ma avevo dei compiti che mi portavano via un'oretta al giorno, e che però risparmiavano quel tempo e quella fatica ai miei, che potevano fare altro. E crescendo con l'età, aumentarono le ore e l'impegno, specie l'estate, quando ero a casa dalla scuola e dovevo far più di otto ore. Diciamo che con quel lavoro minorile mi sono pagato gli studi, e non lo sentivo minimamente come una pura fatica, ma come un modo per imparare a fare le cose che sono necessarie nella vita e per rendere prospera la propria famiglia. Con quella scuola, quando finiti gli studi mi sono impiegato (senza raccomandazioni) mi sono ambientato subito nel mondo del lavoro, e poiché ho sempre fatto di più e meglio di ciò che mi veniva richiesto, sono riuscito a fare una discreta carriera, se così si può dire avendo fatto il dirigente d'azienda per vent'anni su trenta. Dimenticavo... quando mi hanno nominato dirigente non sapevano che avessi la tessera del PCI in tasca, ma che fossi iscritto alla CGIL lo sapevano eccome, visto che mi trattenevano ogni mese il contributo della tessera.

In uno dei colloqui di lavoro che ebbi a quel tempo, un direttore che mi intervistava ad un certo punto mi fa: chi mi ha detto che lei è comunista?  Gli risposi: non lo so, me lo dica lei. Allora succedevano anche quelle cose. Per non parlare del soldato di leva. Mi mandano a Portogruaro per fare un favore ad un quasi napoletano che aveva famiglia e che andava al mio posto, credo a San Giorgio a Cremano. Ma li a Portogruaro c'era la terza brigata missili, che lanciavano con la balistica le testate nucleari che se non erano nel Bresciano, dovevano essere comunque da quelle parti, in qualche deposito. E poiché risultavo iscritto al PCI scrissero a Roma per avere il Nulla Osta di Segretezza, che ovviamente mi fu negato dal ministero. Così fui spedito in ventiquattro ore a Messina, posto bellissimo, in una caserma stupenda sullo stretto omonimo. 
Qui c'è quasi un aneddoto da raccontare. Essendo considerato un sovversivo, non mi facevano fare guardie, e il capitano, per tenermi sott'occhio mi chiamò a lavorare come impiegato, in fureria. Fu proprio mentre mi trovavo in quell'ufficio che arrivò dall'ufficio trasmissioni un graduato con un cablogramma da consegnare subito al Capitano ed in cui si diceva: mandare immediatamente einrix a Messina. Al che io risposi: einrix sono io, facendo trasecolare quel soldato che tutto si aspettava meno di star consegnando il cablo proprio al diretto interessato. Avendo realizzato la situazione, unisco due fogli bianchi ad una carta copiativa, li infilo nella macchina da scrivere e scrivo all'attenzione del Col. Comandante della caserma, per dichiarare-denunciare, in poche righe secche, che venivo trasferito a Messina per motivi politici. Metto in spedizione la lettera per il Colonnello e mi tengo in tasca la copia.
Per quella serie di eventi e con quella mossa, misi il Comandante della caserma in grossa difficoltà. Forse non sapeva cosa fare di fronte ad una dichiarazione motivata come quella che avevo scritto e firmato. Non poteva neppure ignorarla, perché avrei potuto trasmettere quella medesima denuncia al PCI, a qualche giornale, a chiunque, e loro non se lo aspettavano, né lo volevano. Impiegarono due giorni per rabbonirmi. Mi mandarono anche per alcuni giorni a casa in licenza, prima del trasferimento a Messina. 

Insomma, anche quelli erano tempi belli ma difficili, e non è che qualcuno ti regalasse qualche cosa.

Caro Rossoverde, anche io mi sono dovuto guadagnare la pagnotta, e nessuno mi ha fatto sconti. Ma è stato bello così, ed oggi mi godo i frutti di quello studio e di quel lavoro. E se non mi adeguano la pensione perché supera certe cifre, sono contento lo stesso per almeno un paio di comprensibili ragioni.

Qui a Bergamo fa un freddo cane, c'è un grado come a Helsinki, mentre a Rimini ce ne sono dieci in più.
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Messaggio Da Rom Dom 01 Dic 2013, 20:32

einrix ha scritto:Non avevo ragione?
No. Sì. Dipende.
Dipende su cosa chiedi la ragione: ci sono alcune frasi condivisibili, altre solo in parte, altre per niente. Quello che sfugge è il senso complessivo del tuo discorso - a meno che il senso sia ciò che con una certa ruvidezza ti attribuisco dopo aver letto ogni tuo intervento: la difesa d'ufficio del PD, in nome di un ipotetico "realismo".
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Messaggio Da einrix Dom 01 Dic 2013, 20:59

Rom ha scritto:No. Sì. Dipende.
Dipende su cosa chiedi la ragione: ci sono alcune frasi condivisibili, altre solo in parte, altre per niente. Quello che sfugge è il senso complessivo del tuo discorso - a meno che il senso sia ciò che con una certa ruvidezza ti attribuisco dopo aver letto ogni tuo intervento: la difesa d'ufficio del PD, in nome di un ipotetico "realismo".
Di quale PD, di quello di Civati, di Renzi o quello di Cuperlo, mi viene facile chiederti, viste le differenze che ci vedi. Non che non ci siano, ma sempre in quei termini che dicevo: un po di moina pre elettorale, un po di area marketing, e soltanto un po, ma molto poco di vero differenziarsi politico. E non potrebbe essere altrimenti, perché se non fosse così, starebbero in tre partiti diversi che oggi non esistono. 

Civati lo dice pure esplicitamente: "ecco il Renzi della domenica", alludendo al Renzi che oggi attacca il governo. Ma la stessa cosa possono dire di lui, Cuperlo e Renzi. Ecco il Civati del Lunedì, o del Martedì, e così via.

Morale, non sto facendo la difesa di ufficio di nessuno, e tanto meno del PD. Esprimo il mio punto di vista sul fatto che prima di pensare a nuove elezioni, occorre riflettere sul perché siamo arrivati qui: la sconfitta di Bersani, l'impossibilità di fare un governo con Monti soltanto, la prima ipotesi, o di poterlo fare con SEL e Grillo. A quel punto per fortuna un Berlusconi debole ha permesso di costruire questo governo di scopo. E siamo ancora li, dopo aver raggiunto, come risultato politico, d'aver mandato a casa Berlusconi e d'aver spaccato il PdL. Non è moltissimo, ma se si aggiunge il miglioramento della reputazione dell'Italia nel Mondo, un puntello per rimettere i conti in equilibrio, in attesa di una ripresina, adesso non resta che fare - la nuova legge elettorale, il semestre italiano in Europa, e abolire il bicameralismo perfetto, riducendo nel contempo il numero dei parlamentari. A quel punto tutti i giorni sono buoni per andare ad elezioni, con gli alleati o senza alleati in funzione di quella che sarà la legge elettorale e la piega che prenderanno i partiti del centrodestra, nel riposizionarsi rispetto a Berlusconi. 
Poi, come sempre in democrazia, vinca il migliore, o il peggiore - come talvolta è accaduto.
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Messaggio Da einrix Dom 01 Dic 2013, 21:11

http://video.unita.it/media/Politica/Crozza_Berlusconi_vuole_entrare_al_Senato__7254.html


Bellissimo, ma questo fa soltanto bene a Berlusconi e a Crozza, e noi possiamo solo ridere come dei fessi.
Questa è la Politica in televisione. Emilio Fede non avrebbe potuto fare di meglio.
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Messaggio Da einrix Dom 01 Dic 2013, 23:10

Dalla rassegna stampa che mi manda un amico:

"
REPUBBLICA

Che accadrà di tutti noi senza più il caimano?

Berlusconi è caduto ma il berlusconismo affliggerà ancora per qualche tempo la nostra società. Per alcuni la fine è più apparente che reale. Per altri si è chiusa una brutta pagina di storia

di EUGENIO SCALFARI - 01 dicembre 2013



QUELLA domanda se la fanno in molti e molte e discordanti sono le risposte secondo l'appartenenza politica e il ruolo che ciascuno degli interlocutori ha avuto in passato e conta di avere nel prossimo futuro.



Alcuni mettono in dubbio che il caimano sia veramente uscito di scena e pensano che, anche se già decaduto dal Parlamento, rimane ancora in campo, conserva una piena leadership sui suoi seguaci e la manterrà per molto tempo ancora. Del resto anche Grillo è fuori dal Parlamento, anche Vendola, anche Renzi, eppure contano, eccome. È vero che Berlusconi è condannato per frode fiscale e gli altri no, ma questa differenza incide poco finché potrà mantenere il consenso di molti italiani come i sondaggi di opinione registrano.



Chi ha dedicato la propria passione politica al suo sostegno pensa addirittura che sarà ancora più forte di prima, più rispondente alla sua vocazione di lotta, e ne gode. Il tanto peggio tanto meglio risveglia la sua energia e quella dei berluscones, manderà all'inferno chi l'ha tradito e sconfiggerà le sinistre di ogni risma che ancora infettano la cara Italia e perciò: Forza Italia, la vittoria è a portata di mano e questa volta con l'esperienza del passato sarà definitiva.



Chi invece è dalla parte opposta ha una diversa valutazione dei fatti e delle loro conseguenze. Alcuni pensano, come i loro avversari, che la "caduta" sia più apparente che reale e temono che le previsioni di Forza Italia non siano purtroppo prive di fondamento. Altri invece estendono l'anatema contro il caimano a quanti da sinistra l'hanno coperto collaborando col diavolo e quindi dannandosi con lui.



Per costoro la prossima battaglia dovrà dunque esser diretta mettendo definitivamente fuori gioco le finte sinistre corresponsabili della decadenza del Paese. Ma molti infine sono convinti che una bruttissima pagina di storia sia stata finalmente chiusa e si apra il campo al riformismo democratico.



Questi sono i variegati scenari che dividono l'opinione pubblica, le forze politiche (e antipolitiche), i media, la business community e le parti sociali.



* * * *



Quanto a noi, il dissenso nei confronti di Berlusconi e del berlusconismo è stato uno degli "asset" del nostro giornale molto prima del suo ingresso in politica nel 1994. Cominciò fin dall'87, quando apparve chiaro il connubio di affari tra lui, i dorotei della Dc e soprattutto i socialisti di Craxi.



Nell'89 diventò uno scontro diretto con quella che allora fu denominata la guerra di Segrate, la conquista della Mondadori da parte della Fininvest e quello che ne derivò. La nascita di Forza Italia portò al culmine quella guerra che non fu più soltanto un contrasto aziendale ma un fenomeno devastante della vita pubblica italiana. È durata vent'anni, ora Berlusconi è fuori gioco ma il berlusconismo no, è ancora in forze nel Paese.



Non è un fatto occasionale, non è un fenomeno eccezionale mai visto prima, purtroppo è ricorrente nel nostro passato, recente ma anche più antico.



Ricordo a chi l'avesse dimenticato la polemica non solo politica ma culturale che si ebbe nel 1945 tra Benedetto Croce e Ferruccio Parri sul fascismo. Croce sosteneva che la dittatura di Mussolini era stato un deplorevole incidente di percorso della nostra storia, che aveva certamente avuto conseguenze terribili ma non si era mai verificato prima, sicché una volta terminato dopo una guerra perduta e un paese pieno di rovine, il corso della nostra storia sarebbe ripreso e la libertà avrebbe di nuovo avuto la sua pienezza.



Personalmente credo che Parri avesse ragione e Croce sbagliasse. Demagogia, qualunquismo, assenza di senso dello Stato sono altrettanti elementi che restano nascosti per lungo tempo ma non scompaiono dall'animo di molti e di tanto in tanto emergono in superficie. Un fiume carsico che crea situazioni diverse tra loro ma legate da profonde analogie che hanno reso tardiva la nostra unità nazionale e fragile la nostra democrazia.



Berlusconi è caduto, il caimano tra un paio di mesi non ci sarà più e tanto varrebbe disinteressarsene, lasciando agli storici l'analisi e la collocazione; ma il berlusconismo non è finito e il problema affliggerà ancora per qualche tempo la nostra società, alimentato dagli altri populismi di diversa specie ma di analoga natura. Perciò la vigilanza è un dovere civico per tutte le persone e per le forze politiche consapevoli.



* * * *



Il governo Letta si presenterà in Parlamento dopo l'8 dicembre per ottenere la fiducia poiché la nascita, anzi la rinascita di Forza Italia da un lato e del nuovo centrodestra dall'altro hanno modificato la maggioranza parlamentare e quindi la natura stessa del governo.



È a mio avviso auspicabile che non vi siano rimpasti se i ministri di provenienza del Pdl confermeranno la loro scelta "alfaniana". Il governo ha problemi ben più importanti da affrontare e Letta li ha da tempo individuati: accentuare, nell'ambito delle risorse esistenti, l'obiettivo della crescita economica e la ricerca delle coperture necessarie; le riforme istituzionali e costituzionali da effettuare; la produttività e la competitività da accrescere; la legge elettorale da modificare; l'evasione fiscale da perseguire.



Ma soprattutto la politica europea e la struttura stessa dell'Europa da avviare verso un vero e proprio Stato federale.



Quest'ultimo obiettivo è della massima importanza e noi ne siamo uno dei primi attori. Letta ha già iniziato il confronto con le autorità europee e con gli Stati membri dell'Unione, una politica che toccherà il culmine col semestre di presidenza italiana.



C'è chi sostiene che l'importanza di quella presidenza sia retoricamente sopravvalutata, ma non è così, non solo perché l'Italia è tra i fondatori della Ue ma per un'altra e ben più consistente ragione. L'ho già scritto domenica scorsa ma penso sia utile ripeterlo ricordandolo alla memoria corta di molti concittadini: abbiamo il debito pubblico più pesante d'Europa se non addirittura del mondo.



È la nostra debolezza, ma paradossalmente la nostra forza.



I default della Grecia o del Portogallo o perfino della Spagna, semmai dovessero verificarsi (ovviamente speriamo e pensiamo che non avverranno), sarebbero certamente sgradevoli ma sopportabili dall'Europa. Un default dell'Italia invece no, sconquasserebbe l'Europa intera con conseguenze negative non trascurabili perfino in Usa; il sistema bancario europeo (e non soltanto) ne sarebbe devastato.



Una catastrofe che non avverrà, ma è questa spada di Brenno che Letta può gettare sul tavolo della discussione con gli altri membri dell'Unione a cominciare dalla Germania. Fin da subito, ma il culmine di questo confronto ci sarà durante la nostra presidenza europea poiché i governi dei Paesi membri se lo troveranno di fronte istituzionalmente, visto che fissare l'ordine dei lavori spetta al presidente di turno.



Letta non sarà senza alleati. La Francia e la Spagna sono fin d'ora impegnate su questo terreno e perfino l'Olanda.



La Bce mira anch'essa a quell'obiettivo del quale l'unione bancaria rappresenta uno dei capitoli principali.



La Merkel tentenna, ma dopo la nascita della coalizione con l'Spd la situazione è cambiata. I socialdemocratici hanno lasciato nelle mani della Cancelliera la politica europea, ma hanno ottenuto l'aumento del salario minimo garantito, una politica di incentivi ai consumi e di forme nuove di sostegno sociale. Queste misure dovrebbero far aumentare la domanda interna e sono appunto gli obiettivi che la Bce persegue per migliorare l'equilibrio degli interessi bancari tra i paesi europei.



Le imminenti elezioni europee non avranno molto peso sull'evoluzione eventuale ed auspicabile della struttura istituzionale dell'Europa, ma possono avere ripercussioni negative sulla politica interna di alcuni Stati nazionali e soprattutto nel nostro e in quello francese dove il Front National per i francesi e i Cinque Stelle e Forza Italia potrebbero registrare i consensi dell'antipolitica. Ecco un altro appuntamento che impone a Letta di accelerare il passo e al Pd di dargli il necessario consenso per renderlo concretamente efficace.



* * * *



Per chiudere questa rassegna di questioni attuali, ne segnalo ancora un paio.



Si parla con insistenza di un'imminente sentenza della Corte Costituzionale sulla vigente legge elettorale.



Accoglierà il ricorso della Cassazione che chiede lumi sulla costituzionalità del Porcellum oppure si dichiarerà incompetente trattandosi di un tema esclusivamente parlamentare? I giuristi sono discordi. Alcuni ritengono che la Corte si dichiarerà incompetente. Per quel che vale, concordo con questa tesi. La Corte non può stabilire quale debba essere lo strumento corretto con il quale si registra la volontà del popolo sovrano poiché manca un appiglio scritto nella Costituzione. Tanto meno può ledere le prerogative del Parlamento. Spetta ai cittadini eletti (sia pure sulla base di una legge abnorme) correggerla, cambiarla, farne una nuova, non alla Corte. Con Forza Italia nel governo ogni correzione sarebbe stata ed è stata respinta, ma una rappresentanza parlamentare diversa come l'attuale può riuscire in questa impresa. Il governo da parte sua può facilitare l'accordo presentando per l'approvazione parlamentare un suo disegno di legge.



Il secondo tema è stato sollevato dalla Corte dei conti, che chiede anch'essa l'intervento della Consulta. Riguarda le varie leggi che, dopo il referendum negativo sul finanziamento pubblico dei partiti, lo reintrodussero camuffandolo come rimborso ai gruppi parlamentari delle loro spese elettorali.



Il governo Letta ha già cancellato questo stato di cose abolendo con due anni di transizione l'erogazione di denaro pubblico e affidando il finanziamento dei partiti al sostegno privato, ma la Corte dei conti mette in causa il passato e si rivolge alla Consulta.



Sembra assai dubitabile che la Consulta risponda positivamente a questa chiamata in causa. Se alcuni gruppi parlamentari, o anche consigli regionali, hanno usato quei fondi per scopi privati e dunque illegittimi (ed è purtroppo ampiamente avvenuto) si tratta di reati di competenza della magistratura ordinaria. Ma la Consulta non sembra possa cassare leggi votate dal Parlamento ancorché sostanzialmente violino il risultato referendario il quale a sua volta abolì il finanziamento ai partiti ma non lo sostituì con un nuovo sistema. I referendum in Italia non hanno poteri positivi ma soltanto di abolizione. Dopodiché resta un vuoto che spetta al Parlamento colmare anche se spesso lo colma poco e male.



In conclusione c'è molta strada da fare. Speriamo che gli italiani brava gente - come un tempo si diceva con autoironia spesso giustificata - dimostrino ora d'esser brava gente sul serio e ogni volta che spetti a loro di decidere lo facciano facendo funzionare la testa e non la pancia.



Berlusconismo e grillismo in questa vocazione della pancia si somigliano moltissimo. Noi privilegiamo la testa e speriamo di essere ascoltati".
Spiega anche molti nostri ragionamenti.
Buona notte.
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Messaggio Da Rom Lun 02 Dic 2013, 06:26

tessa ha scritto:OK. Bravi che cucinate, io non ho mai cucinato, ci pensano gli altri, ah, qualche giorno fa c'e' stata una festa qui (dal mio ragazzo, grande casa Roma est in aperta campagna, dove si gela, io soffro tanto il freddo) e tutte le donne si sono chiuse in cucina a cucinare, io mi sono sentita un po'  messa da parte e spaesata e poi perche' erano entrate nella mia cucina? allora anch'io volevo dare una mano in cucina ma mi hanni buttato fuori dicendo :"E levati..."
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Messaggio Da Rom Lun 02 Dic 2013, 07:13

einrix ha scritto:Di quale PD, di quello di Civati, di Renzi o quello di Cuperlo, mi viene facile chiederti
...
Morale, non sto facendo la difesa di ufficio di nessuno, e tanto meno del PD. Esprimo il mio punto di vista sul fatto che prima di pensare a nuove elezioni ...
Quale PD? Il tuo PD, ossia quello che a te sembra essere il PD - come del resto vale per chiunque di noi, vista l'evanescenza della sua identità.

Mi sembra un po' esagerato scomodare Aristotele per una semplice contingenza elettorale, o Popper o ampi stralci della propria biografia: infatti, in queste discussioni sul PD non ci limitiamo al "fatto", ma ci ritroviamo a parlare della politica e del partito nel suo insieme.
Mi sembra evidente che tutti i tuoi discorsi, anche quando partono da Aristotele, convergono ad essere una difesa, perché come tale si pone in risposta alle critiche e ai dubbi miei, di Cireno e di Lara.
Anche io, del resto, mi trovo a difendere perfino questo sgangherato centro-sinistra, quando sono di fronte a certi pappagalli che ripetono gli slogan berlusconiani o quelli grillini.
Ergo, ho l'impressione che la tua difesa, così come quella del desaparecido Vanni, riproduca - con toni incomparabilmente più civili, ovviamente, e più argomentati - il manicheismo grillino e berlusconiano, secondo il quale "chi non salta comunista è", ovvero "chi non è con me è contro di me".
La tua insomma è una difesa militante, perché presenta i tratti tipici della militanza: sono ammesse le critiche di metodo, quelle di merito un po' meno, e comunque quello che importa è che alla fine non si metta in discussione il partito: le famosissime "spaccature", che stanno alla vita di partito come la gravidanza della figlia sedicenne stava negli incubi notturni delle madri d'antan.
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Messaggio Da cireno Lun 02 Dic 2013, 09:05

Rom ha scritto:In partenza per Sant'Elena - Pagina 2 Adriana Sklenarikova
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Capisco che andrò fuori tema, ma porca miseria, al mattino, uno arriva e ti chiede "ma secondo te questa sa  anche cucinare?", e io che devo rispondere? Non so se sa cucinare però beato chi cucina (per) lei....
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Messaggio Da cireno Lun 02 Dic 2013, 09:46

Rom ha scritto:Moscio o al dente, Cireno ha il pregio di essere comprensibile in modo immediato: si capisce che ha un pensiero complesso, com'è normale che sia in una persona colta, ma usa la cortesia di offrircelo in forma semplice e diretta.
Credo che questo non sia da attribuire soltanto al suo carattere, ma anche al fatto che ha le idee chiare: per esempio, idee chiare verso l'oggetto della nostra discussione, cioè il PD, senza che siano inquinate dall'esigenza di giustificarne disperatamente l'esistenza o il comportamento - cosa questa che renderebbe caliginosa anche la dialettica di un redivivo Cicerone.

Proprio a Cireno, dunque, devo una risposta - "non è il primo fascio che si vede a Roma nei vari comizi, ma on è che a Roma ne avete troppi di questi stercorari?"
Sì, a Roma di fasci ce ne sono tanti, ma anche pochi sarebbero troppi.
Anche dalle tue parti, comunque, non state niente bene: solo che molti di loro militano sotto le insegne della Lega, almeno a livello popolare, per la parte che riguarda xenofobia, razzismo e una generalizzata propensione anti-politica.
Però il tizio di cui parli è, se non sbaglio, uno fascio napoletano, un pregiudicato misteriosamente a piede libero, vista la sua fedina penale.
Questa robaccia è presente, anzi in crescita, in tutte le aree metropolitane, nelle fasce sociali dei disadattati, emarginati, violenti, in cerca di un momento di protagonismo o di un qualche genere di militanza che dia un senso alla loro vita.
Fino a quando non c'è una forza "politica" interessata a ingaggiare questi banditi per scopi eversivi, la loro presenza non è preoccupante, sebbene molto fastidiosa.
Se però le cose cambiano, bisogna essere pronti a coglierne i segnali: in quel momento non sarà più uno spiacevole folklore.
Ho avuto, e mi hanno molto aiutato poi per tutta la vita, gli insegnamenti di un grandissimo intellettuale che rispondeva al nome di Elio Vittorini che mi ripeteva spesso "o sei Carlo Emilio Gadda o devi scrivere il più semplice possibile, che è del resto la cosa più difficile nella lingua italiana". Ho avuto, e ugualmente mi hanno aiutato le sue urla, un direttore di giornale (La Notte) che rispondeva al nome di Nino Nutrizio che mi diceva"ma secondo te chi legge deve per forza aver fatto il liceo classico? Togli quelle parole, togli questo elimina quest'altro". 
Alla fine scrivere semplice è diventato il mio modo di esprimermi. Addirittura mi piacerebbe scrivere così come si parla, perchè più passano gli anni e più mi accorgo che la ricerca della forma perfetta spesso toglie il senso pieno di quanto si vorrebbe esprimere, sempre se non si è Carlo Emilio Gadda. So bene che non si scrive, per esempio, "ma però", ma a me viene voglia di usarlo comunque, perchè mi sembra rafforzi il concetto. Del resto grandi scrittori come Joyce, come Celine hanno usato spesso la lingua parlata per le loro opere, Celine addirittura il dialetto, l'argot. Ma andiamo avanti.

I fasci a Roma. Potrebbe sembrare strano ma io ho letto almeno una mezza dozzina di libri scritti dal barone Julius Evola, letture che mi hanno rafforzato nella mia idea sul fascismo. La sua esaltazione dell'eroismo, come unico vero motore per la realizzazione di società umane perfette, i suoi scritti secondo i quali la vita domina la ragione e non viceversa, che le grandi imprese della Storia furono compiute non dall'intelligenza ma dalla volontà eroica, che i popoli si salvano non grazie al pensiero ma a un istinto di gregge o a un'intuizione razziale che vive nel sangue, mi hanno convinto in maniera ancora più ferma che essere fascisti vuol dire non aver capito niente o forse si è fascisti proprio perchè non si riesce a capire niente. 
Mi stupisce quindi, anzi conoscendo l'aria di certe periferie romane non mi stupisce, che a Roma sia nata Casa Pound, con tutto il rispetto, che non ho, nei riguardi di quel poeta ma mi meraviglia comunque che ci siano ancora imbecilli che vanno in giro a mostrare con orgoglio da imbecille appunto, la faccia del Dux tatuata sul braccio. 
Qui da noi l'imbecillità fascista cerca almeno di mascherarsi con altri simboli, il dio Po, le tradizione celtiche e altre filosofie, l'egoismo territoriale, la superiorità della razza padana come popolo lavoratore e capace di produrre ricchezza e così via. 
In ogni caso pensare che il fascismo sia un percorso ancora possibile da parte di qualche deluso da tutto e tutti, ma specialemntre da se stesso, mi sembra davvero un'idea imbecille.
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Messaggio Da einrix Lun 02 Dic 2013, 09:48

Rom ha scritto:Quale PD? Il tuo PD, ossia quello che a te sembra essere il PD - come del resto vale per chiunque di noi, vista l'evanescenza della sua identità.

Mi sembra un po' esagerato scomodare Aristotele per una semplice contingenza elettorale, o Popper o ampi stralci della propria biografia: infatti, in queste discussioni sul PD non ci limitiamo al "fatto", ma ci ritroviamo a parlare della politica e del partito nel suo insieme.
Mi sembra evidente che tutti i tuoi discorsi, anche quando partono da Aristotele, convergono ad essere una difesa, perché come tale si pone in risposta alle critiche e ai dubbi miei, di Cireno e di Lara.
Anche io, del resto, mi trovo a difendere perfino questo sgangherato centro-sinistra, quando sono di fronte a certi pappagalli che ripetono gli slogan berlusconiani o quelli grillini.
Ergo, ho l'impressione che la tua difesa, così come quella del desaparecido Vanni, riproduca - con toni incomparabilmente più civili, ovviamente, e più argomentati - il manicheismo grillino e berlusconiano, secondo il quale "chi non salta comunista è", ovvero "chi non è con me è contro di me".
La tua insomma è una difesa militante, perché presenta i tratti tipici della militanza: sono ammesse le critiche di metodo, quelle di merito un po' meno, e comunque quello che importa è che alla fine non si metta in discussione il partito: le famosissime "spaccature", che stanno alla vita di partito come la gravidanza della figlia sedicenne stava negli incubi notturni delle madri d'antan.
Ma guarda un po cosa mi tocca leggere al mattino. Mi sembra di essere alla lezione di un manicheo.
E poi ti fa anche la morale sui giudizi che talvolta darei alla persona, eccetera. Caro Rom, ma ti guardi mai allo specchio?
Lara mi da del piddino direttamente e tu ci giri attorno per dirmi la stessa cosa. Ma non sapete andare oltre nella discussione? Anzi, nel merito? Ma che sinistra siete, quella dell'essere contro l'unico partito che cerca di tirarne su le sorti? Ma fatevi una camomilla!

Oggi a Bergamo c'è il sole, il Ginko Biloba che per ora ho in vaso, ha ormai perso tutte le sue belle foglie, il nespolo del giappone, per il freddo intenso, sta perdendo tutta la sua fioritura autunnale. Meno male che c'è la natura, altrimenti in questo mondo di umani darei di matto.

Buona giornata a tutti.
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Messaggio Da einrix Lun 02 Dic 2013, 10:14

Il fascismo nasce in una società agraria agli albori dello sviluppo industriale, ed in un momento in cui lo stato è gravato da debiti per la guerra mondiale appena combattuta. Un po come in Russia nasce quella debole rivolta borghese che viene presto messa all'angolo e sostituita dal bolscevismo. In Germania il nazismo nasce dalla sconfitta e nello sforzo di ricostruire uno stato che deve riprendersi rapidamente per non collassare, e sceglie la via della dittatura in chiave antibolscevica, come in Italia. Ma questa è la sola coincidenza rilevante tra la nostra e la loro rivoluzione. Da noi, a quel modo si salva la monarchia che lascia fare proprio per questo, mentre in Germania, quel potere da forza a tutta l'industria tedesca, dall'acciaio alla chimica.

Essendo la nostra società sempre un po in ritardo rispetto agli altri stati europei, vi è sempre una certa nostra differenzazione da loro, ed il berlusconismo ne è l'esempio lampante. Non dobbiamo dimenticarci che la democrazia, da noi è stata portata da inglesi e americani, con l'ottavo corpo d'armata, proprio come in Iraq, e che la naturale aspirazione alla democrazia, ormai persa da secoli - se mai da qualche parte c'è stata -non era di certo troppo diffusa.

Per questo E. Scalfari ha un po ragione quando parla a quel modo del nostro paese, anche se quello che scrive, non è che mi soddisfi molto.

I fasci a Roma, ma anche altrove, sono la memoria di quei tempi. Sono la forma in cui le esuberanze giovanili si manifestano quando non siano allo stadio e vogliano occupare la piazza. I ricordi, la storia, la familiarità con certe rappresentazioni, fanno il resto.

Senza quelle esperienze, solo un secolo prima, giovani simili avrebbero ostentato altre esteriorità per gli stessi scopi. Quella è la coda della cultura del mondo contemporaneo, e resta nelle retroguardie che lo difendono per una questione di ricerca dell'identità e dell'appartenenza.

Caro Cireno, so di essere involuto nella scrittura. So di fare periodi  troppo lunghi con molte subordinate, ma è il solo modo in cui mi riesce di pensare, e quindi di scrivere. E ad ogni modo, qui mi pare che tutti abbiano fatto il liceo, quindi la questione della forma passa in secondo piano rispetto ai contenuti, che spesso non sono così scontati come sembrano, dato che è proprio nella discussione e nelle riformulazioni, che assumono quelle sfumature che nel tempo diventano autentiche modifiche di un punto di vista.
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Messaggio Da cireno Lun 02 Dic 2013, 11:36

Stai diritto, non sbattere la bocca, non tenere i gomiti sul tavolo mentre mangi ecc.ecc. io figlio unico quando si pranzava stavo a capotavola e mio padre a destra e mia madre a sinistra guardavano solo me, pulisci la bocca prima di bere, non parlare mentre mangi ecc.ecc. Mi hanno costretto a diventare quasi anarchico, a odiare le leggi e le regole. Se mi vuoi vedere incazzato vieni con me in qualche posto pubblico ma anche privato, dove ci si può sentir dire "guardi, è la regola". La regola? e chi cacchio l'ha fatta una regola tanto stupida, è la mia risposta. Non riuscirò mai a essere minimamente fascista, sarei la pecora nera, pardon rossa, del gregge, e poi a me dell'eroismo frega una beneamata mazza. 
Cosa c'entra quello che ho scritto con il tuo post? Forse non c'entra niente ma per farlo in qualche modo entrare aggiungo che parlare mentre si ha la bocca piena è cafonesco, il galateo si gira schifato dall'altra parte, e qualche volta anch'io, però se a uno gli viene di parlare mentre mangia che si deve fare? si accetta e se è un amico si continua.
Tu scrivi in maniera involuta? No, sei abbastanza chiaro e comunque sei un amico e allora si va avanti.
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Messaggio Da Rom Lun 02 Dic 2013, 12:55

einrix ha scritto:Ma guarda un po cosa mi tocca leggere al mattino. Mi sembra di essere alla lezione di un manicheo.
E poi ti fa anche la morale sui giudizi che talvolta darei alla persona, eccetera. ...
Lara mi da del piddino direttamente e tu ci giri attorno per dirmi la stessa cosa. Ma non sapete andare oltre nella discussione? Anzi, nel merito? Ma che sinistra siete, quella dell'essere contro l'unico partito che cerca di tirarne su le sorti? Ma fatevi una camomilla!
Che c'è di male ad essere piddino? Oltre tutto, attribuirti questa appartenenza non è uno scoop, né il risultato di un'indagine, ma la semplice constatazione, sulla quale Lara non può, quindi, avere l'esclusiva.
Io ne ho fatta una questione di militanza, non di semplice appartenza: anche io sono, stringi stringi, "piddino", visto che voto questo centro-sinistra da quasi vent'anni. Ma non sono militante e non ragiono come un militante, nel senso che accennavo nel post precedente.
Se lo fossi - militante - certo non mi sentirei oltraggiato, se qualcuno me lo facesse notare. Anzi.
Quindi si tratta non di definizioni, ma di discorsi di merito, proprio come tu sembri desiderare.

I giudizi sulla persona.
Qui la cosa si fa oscura: non ho mai parlato di giudizi che "talvolta daresti" a non so quale persona.

L'unico partito ... le sorti.
E' lo stesso partito che quelle sorti ha tirato su e giù, manipolato, governato, trascurato, rivendicato: ci ha fatto e ci sta facendo di tutto. Per questo ce ne interessiamo, perché quelle "sorti" appartengono a tutti, non solo agli attuali dirigenti o ai militanti, più o meno operosi.

Contro.
Io non sono "contro". Sono critico, che è cosa enormente diversa. Anzi opposta: credo che essere critici significa fare davvero l'interesse di un partito, anche se spesso si parla a sostegno di un'idea, considerandola la migliore o la più desiderabile come identità politica di quel partito.

Involuta (prosa i.).
La tua prosa non è involuta: le tue frasi sono generalmente ben comprensibili, la sintassi apprezzabile.
E' il montaggio che risulta spesso poco chiaro, in vista di un preciso significato: è (vedi sopra) una questione di merito.
Come tu stesso dici - parafrasndo quello stesso che io avevo accennato - è una questione di pensiero.
Come appunto un perfetto militante, tu tieni distinte due diverse sfere di pensiero: una critica verso alcune medologie di partito, e verso qualche aspetto di merito, che ritieni di esclusiva pertinenza dei miliatanti o di chi comunque si dichiara "piddino"; l'altra di valorosa difesa contro le critiche che provengono da quello che tu consideri "esterno", quand'anche siano uguali alle tue stesse critiche o le tue perplessità.
Queste due sfere di pensiero, benché separate nel tuo intimo, spesso si mescolano nelle tue esternazioni, generando appunto  un assemblaggio di scarsa chiarezza.
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Messaggio Da einrix Lun 02 Dic 2013, 13:54

Caro Rom, sarà che io un partito lo considero uno strumento, e non una chiesa, ne discende che in un certo momento politico pigio l'accelleratore su una serie di cose ed il freno su altre. A differenza, o come, non importa, di Civati, Cuperlo , Renzi e di chiunque altro.

Oggi non è che veda solo la politica del Governo con Alfano, e capisco i rischi che ci possono essere, ma poiché altre strade o porte per il momento sono chiuse, chiedo a Letta solo di far bene quello che ha promesso di fare, che riassumo sempre per chiarezza: legge di stabilità, legge elettorale, monocamenrtalismo perfetto, semestre europeo, e riduzione dei parlamentari, anche se quest'ultimo lo considero solo una piccola furberia da sventolare in faccia agli scemi.

Tutto qui.

Non è che dietro ci si possa fare della teoria politica, o teoria dello stato o chissà cos'altro. Nell'attesa - la politica di governo ha i suoi tempi -  semmai si possono vedere certi concetti che si riferiscono alla sinistra ed ai problemi delle nostre società, che per certi versi si vanno stabilizzando. Qui è chiaro che divento più fumoso per la difficoltà della materia. Fino a che si parla genericamente di democrazia, oppure di Welfar, oppure se lo stato deve lasciar fare anche quando nessuno fa, oppure se in quel caso deve intervenire, sono tutti terreni talvolta da coltivare ed altre volta da ri-dissodare, quando il tempo li abbia richiusi ed inspessiti.

Un forum deve avere due occhi dedicati al "minuto per minuto", ed il terzo occhio, quello della mente, ad una riflessione sul presente, ed in questo caso non ci si può appiattire sull'apparenza. E con qualche difficoltà lo si fa, lo si sta facendo, altrimenti ci sarebbe ancora il PCI, la DC, la "Cortina di ferro", mentre oggi viviamo in un mondo diverso e con tutta un'altra serie di problemi, anche in Cina dove comanda il Partito Comunista Cinese, che non ha più niente a che vedere con i protocomunisti della Lunga Marcia.

Se si parte da questa constatazione, dal fatto che non c'è più il colonialismo in Asia ed in Africa, ma c'è il post colonialismo che non decolla e che talvolta produce ancora più macerie, allora si possono pensare delle generalizzazioni capaci di fissare nuovi principi sul ruolo dello stato, della società, della politica, ed anche di chi ha il potere economico individuale a livello del mondo.

A differenza di Vanni, che stimo moltissimo per il suo impegno, ancor più che per la chiarezza delle ideee, personalmente milito nel PD solo quei cinque minuti del rinnovo della tessera, ed una mezzora in coda per qualche votazione di partito, il resto lo passo con voi, in nome mio e non certo in quello di Renzi, Civati o Cuperlo che fanno già abbastanza casini da soli. Perché sono iscritto? Perché se non ci fosse nessuno che si volesse presentare per una qualsiasi carica in quel partito, prenderei io in mano la bandiera di questa sinistra democratica per non farla cadere, proprio a rappresentare una riserva sicura di coscienza. Insomma, per farla breve, sono motivi ideali che mi spingono, non certo quelli pratici, per i quali da giovane non avevo il carattere adatto, ed oggi non ho neppure più l'età. 

Buona giornata a tutti.
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