Mostra di Erminio Maffioletti

Qualche nota della sua vita e del suo lavoro:
"(Bergamo, 1913 – Ivi, 2009)
Allievo di Contardo Barbieri alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara di Bergamo, fra il 1937 e il 1939 frequentò l’Accademia Gadin di Parigi e soggiornò a Roma. Espose alla Biennale veneziana del 1948, vinse nel 1949 il Premio Diomira, nel 1956 fu fra i pittori che costituirono il Gruppo Bergamo e nel 1958 espose alla Mostra d’Arte Sacra di Bologna. Fu docente di figura disegnata al liceo artistico di Bergamo. Insegnò decorazione alla Scuola d’arte “Andrea Fantoni”. Alla scuola dell’Accademia Carrara fu per due anni assistente di Achille Funi, indi diresse la stessa scuola dal 1981 al 1984. Realizzò scenografie per il Teatro Donizetti di Bergamo e per il Teatro dell’Opera di Roma. Dopo un soggiorno a Parigi tenne una mostra personale alla Permanente di Bergamo ed ebbe studio in Via Pradello. Fu tuttavia richiesto per impegnativi lavori in edifici sacri ed in palazzi pubblici e privati (si ricordano il rilievo in cemento nell’atrio delle Piscine Italcementi, la pala d’altare per la chiesa ipogea del seminario diocesano, il mosaico realizzato con Domenico Rossi nel salone del palazzo della Borsa Merci, le opere per le sedi della Banca Popolare di Bergamo e del Credito Bergamasco)."

Ho visto la sua mostra a Bergamo nel mese di ottobre dello scorso anno, mostra che mi ha permesso di ripercorrere la pittura dell'intero secolo appena trascorso, con tutte le sue suggestioni formali ed estetiche.
Vi mostro i quadri che ho potuto fotografare a mano libera, e che perciò ho dovuto risistemare per rimediare ai riflessi, i mossi, le distorsioni prospettiche, i bilanciamenti del bianco e quant'altro. Spero che li troviate interessanti.



La locandina della mostra

A seguire, più tardi caricherò un'altra dozzina di quadri.

Continuiamo la mostra, caricando gli ultimi quadri.

E infine, ecco l'ultimo.



A me è apparso un artista estremamente interessante, che ha praticato la pittura dalla figura all'astratto passando persino attraverso il cubismo, e mantenendo sempre la sua ricerca sull'equilibrio delle forme e del colore. Il suo sotto tono non deve trarre in inganno; talvolta la poesia è soltanto sussurrata e chi vuole ascoltarla deve metterci un po del proprio impegno.