Cecilia Alessandrini
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Re: Cecilia Alessandrini
Un partito non è l'Opera Pia San Francesco. Un partito dovrebbe avere una visione della società e per raggiungere l'obiettivo che si propone dovrebbe avere una strategia. Per questa ragione un partito non può ballonzolare a seconda del vento che tira e ancor meno può mettere a rischio la propria immagine per cercare di tappare i disastri che i buchi nel cervello di chi vota imbroglioni e delinquenti mette sul tavolo di tutti gli italiani. Non so se si capisce bene quel che dico ma per me non è nemmeno una sola questione ideologica, perchè il vecchio proverbio
chi è causa del suo mal pianga se stesso
io l'ho sposato da sempre, e allora se ci sono italiani che pensano che un bullastro come Di Battista o una fanatica chiaramente frustrata come la Taverna siano degni di fiducia come possibili governanti che se li tengano, hanno votato per la bicicletta e allora alè, pedalino, ma non è il PD che dovrebbe farsi carico di dare una mano..
Prendersi in mano un governo nella situazione attuale è solo un grande favore al buffone urlante che, dallo stagno dove gracchia, avrà sempre ragioni per farlo contro i piddini meno elle al governo. Insomma, per me è meglio niente che piuttosto.
chi è causa del suo mal pianga se stesso
io l'ho sposato da sempre, e allora se ci sono italiani che pensano che un bullastro come Di Battista o una fanatica chiaramente frustrata come la Taverna siano degni di fiducia come possibili governanti che se li tengano, hanno votato per la bicicletta e allora alè, pedalino, ma non è il PD che dovrebbe farsi carico di dare una mano..
Prendersi in mano un governo nella situazione attuale è solo un grande favore al buffone urlante che, dallo stagno dove gracchia, avrà sempre ragioni per farlo contro i piddini meno elle al governo. Insomma, per me è meglio niente che piuttosto.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Cecilia Alessandrini
Infatti basta prenderne atto, il Pd è il partito che non c'è , è solo un comitato d'affari né più né meno, attualmente gestito dal figlioccio di Berlusconi in compartecipazione di buona parte della destra politica italiana, i risultati li leggiamo tutti i giorni sui giornali: cali dei consumi, aziende che chiudono, disoccupazione, suicidi di senza lavoro, si risparmia persino sul mangiare, siamo tornati indietro di trent'anni, e la colpa di chi è? naturalmente degli elettori che non hanno votato Pd. Povera Italia.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Cecilia Alessandrini
Admin ha scritto:
Sappiamo tutti che vi è una profonda differenza fra il significato nobile di certi termini e l'uso a volte offensivo che se ne potrebbe fare. Evitiamo l'equivoco.
... uh, minchia!... significato "nobile"...
... sarà, ma per me un cafone è un cafone, c'è poco da equivocare e "significare"!
C'è stato un periodo che per molto meno si è accusato altri di essere dei maleducati e provocatori senza possibilità di equivocare significati nobili... ma di quelli, a quanto pare, ci si è in qualche modo liberati...
Esiste invece una certa categoria... di cafoni, appunto... dei quali sembra impossibile liberarsene...
... tenetevelo stretto!... con tutti i suoi "nobili" e "profondissimi" contenuti...
Amiter- Messaggi : 456
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Re: Cecilia Alessandrini
Nella mia pochezza, "l'ultimo tasto a destra" non l'ho trovato. E se si chiama la modifica, riappare la finestra dove il post è stato scritto e dove le irregolarità non appaiono.Admin ha scritto:
Vedo che è accaduto anche ad altri. Il fenomeno pare legato alla funzione size, ossia ridimensionamento caratteri. Terrò d'occhio la questione. Ricordo comunque a tutti che è possibile intervenire sul proprio testo mediante il tasto modifica, magari usando la visualizzazione alternativa (ultimo pulsante a destra in alto).
Adam- Messaggi : 609
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Re: Cecilia Alessandrini
Allora, tanto per sapere chi ci dobbiamo tenere stretto, visto che il piemontese fesso sono io, il napoletano verace sei tu, il cafone de fora chi sarebbe mai?Amiter ha scritto:
... uh, minchia!... significato "nobile"...
... sarà, ma per me un cafone è un cafone, c'è poco da equivocare e "significare"!
C'è stato un periodo che per molto meno si è accusato altri di essere dei maleducati e provocatori senza possibilità di equivocare significati nobili... ma di quelli, a quanto pare, ci si è in qualche modo liberati...
Esiste invece una certa categoria... di cafoni, appunto... dei quali sembra impossibile liberarsene...
... tenetevelo stretto!... con tutti i suoi "nobili" e "profondissimi" contenuti...
Adam- Messaggi : 609
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Re: Cecilia Alessandrini
Rossoverde ha scritto:Infatti basta prenderne atto, il Pd è il partito che non c'è , è solo un comitato d'affari né più né meno, attualmente gestito dal figlioccio di Berlusconi in compartecipazione di buona parte della destra politica italiana, i risultati li leggiamo tutti i giorni sui giornali: cali dei consumi, aziende che chiudono, disoccupazione, suicidi di senza lavoro, si risparmia persino sul mangiare, siamo tornati indietro di trent'anni, e la colpa di chi è? naturalmente degli elettori che non hanno votato Pd. Povera Italia.
Il solito stravagante (per non essere giustamente ammonito dall'Amministratore tenuto ad impedire commenti sulle persone, anziché sugli argomenti) intervento, che altro non è che il refrain di una canzone vecchia e bruttina, basata su di un monumentale pregiudizio causato magari da una tassa giudicata ingiusta.
Per ora si guardino i programmi e li si commenti come è giusto fare. Poi si commenteranno i risultati se e quando si verificheranno con l'intesa che se essi saranno al di sotto o al di fuori delle aspettative, mi unirò al coro di chi intempestivamente oggi protesta, ci potete giurare.
Adam- Messaggi : 609
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Re: Cecilia Alessandrini
Il pulsante virtuale è quello della finestra di testo, ed è indicato in un orrendo italiano con la voce "oscillare il modo di edizione". Se lo premi puoi alternare la visualizzazione wysiwyg (ottieni quello che vedi) con quella che contiene i tag di format (ossia le istruzioni del codice BBC, quello che compone il testo).Adam ha scritto:Nella mia pochezza, "l'ultimo tasto a destra" non l'ho trovato. E se si chiama la modifica, riappare la finestra dove il post è stato scritto e dove le irregolarità non appaiono.Admin ha scritto:
Vedo che è accaduto anche ad altri. Il fenomeno pare legato alla funzione size, ossia ridimensionamento caratteri. Terrò d'occhio la questione. Ricordo comunque a tutti che è possibile intervenire sul proprio testo mediante il tasto modifica, magari usando la visualizzazione alternativa (ultimo pulsante a destra in alto).
Per il resto, suggerisco a chi di dovere di leggere Fontamara.
Ultima modifica di Admin il Lun 03 Mar 2014, 13:55 - modificato 1 volta.
Admin- Messaggi : 519
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Re: Cecilia Alessandrini
Adam ha scritto:Rom dice di non capire l'immagine presa in prestito dalla geometria piana che La Spina usa per spiegare le conseguenze di profonda trasformazione sociale che induce in gran parte della popolazione sentimenti d rivolta verso la classe politica. Dice di non capire che cosa significa spostare l'attenzione dalla tradizionale immagine "orizzontale" di destra e sinistra a quella "verticale" di innovazione e conservazione, quando a me pare del tutto naturale associare alla verticalità la posizione di vantaggio/svantaggio di alcune categorie verso altre
... Rom dice: è il coinvolgimento della questione costituzionale che complica la semplice soluzione dei problemi: basta votare una legge elettorale ed aprire le urne,
Non è esattamnte così, Adam: non ho detto di non capire la metafora di La Spina, ma ho detto che non significa nulla, proprio perché ne capisco la sua (della metafora) natura di espediente verbale. Puramente verbale, nel quale non riesco a rintracciare tutto quello che ci vedi tu, secondo me molto arbitrariamente.
Se proprio vogliamo geometrizzare il ragionamento, la "verticalità" implica un'alternativa alto-basso, cioè l'introduzione di un asse delle Ordinate che si aggiunge a quello delle Ascisse per eventualmente descrivere una (in questo caso) figura politica più complessa nella sua forma e collocazione. Niente di nuovo, per altro, dato che i valori destra-sinistra da sempre hanno dovuto fare i conti con la traslazione nel tempo, con i meccanismi della mobilità sociale e con tutti i fattori non-orizzontali.
Voler sostituire la verticalità all'orizzontalità significa ipotizzare un sistema ad asse unico, cioè una varianza di valori priva del soggetto al quale questi valori si riferiscono.
Come vedi, geometrizzare serve solo a rendere complicato (e fumoso) un discorso che fatto in lingua corrente è molto più semplice, e chiaro. Vale a dire: innovare cosa? Innovare a favore di chi? Conservare cosa? Etc. Domande semplici.
Elezioni.
Non dico che basta aprire le urne. Anzi, da sempre sostengo che la politica non è fatta di strappi elettorali, e che comunque i voti non solo si contano, ma anche si pesano, se si vuole capire cosa davvero succede nella società politica.
Semplicemente, accettavo la tua tesi dell'emergenza, cioè di un comportamento da scegliere tra quelli possibili, sul piano estremamente pratico e contingente di fronte a una situazione caoticamente ingarbugliata e bloccata: si taglia il nodo, cioè si fa la forzatura meno incoerente possibile, imponendo una legge elettorale che elimini quella nefasta in vigore, approfittando pragmaticamente della maggioranza che si è riusciti ad accozzare, senza aspettare la Corte, in modo da avere un parlamnto con una maggioranza più determinata.
Anzi, facendo un passo indietro, un partito accorto utilizzerebbe la propria forza - sia pure indebitamnte sproporzionata, grazie al premio di maggioranza del Porcellum - per eleggere, dopo i precedenti disastri, un nuovo Presidente della Repubblica, prima di mettere mano alla legge elettorale.
Inutile dire che ho fatto solo degli esempi, ipotizzando comportamenti che dessero l'idea di una certa convinzione e determinazione, anche a costo di fare - in una situazione di emergenza - pesanti forzature.
Forzature, per altro, che si sono fatte ugualmente, pesantissime, senza sbloccare la situazione bloccata, senza dare il colpo di grazia al proprio avversario, e anzi risollevandone assurdamente le sorti.
Come ho già detto: pragmatici e decisionisti nel fare le cose sgradevoli e inattese, titubanti e bizantini di fronte alle cose più giuste e convenienti. Con la pretesa di far apparire quelle sgradevoli e inattese come una manifestazione di responsabilità e di maturità, da accettare senza fare gli schizzinosi - e lasciamo da parte l'argomento "sinistra" e "innovazione" per carità di patria.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Cecilia Alessandrini
Per ora basta guardare a che punto siamo arrivati, c'è ancora molto spazio da percorrere e mi dispiace dirtelo , è in discesa e non per prendere la rincorsa per una risalita che con queste scelte politiche, sono solo una pia utopia. Tralascio il solito bla bla bla che non mi compete e non so chi tu voglia rivolgerti, del resto io non ho fatto nessun commento sulle persone, non so da dove tu tragga questa tua personale conclusione, di canzoni vecchie e bruttine io non ne vedo, vedo solo atti legislativi fatti concretamente, tu vuoi chiamarli pregiudizi, padronissimo di farlo, però fatti restano e non come tu desideri chiamarli pregiudizi.Adam ha scritto:
Il solito stravagante (per non essere giustamente ammonito dall'Amministratore tenuto ad impedire commenti sulle persone, anziché sugli argomenti) intervento, che altro non è che il refrain di una canzone vecchia e bruttina, basata su di un monumentale pregiudizio causato magari da una tassa giudicata ingiusta.
Per ora si guardino i programmi e li si commenti come è giusto fare. Poi si commenteranno i risultati se e quando si verificheranno con l'intesa che se essi saranno al di sotto o al di fuori delle aspettative, mi unirò al coro di chi intempestivamente oggi protesta, ci potete giurare.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Cecilia Alessandrini
Amiter ha scritto:... sarà, ma per me un cafone è un cafone, c'è poco da equivocare e "significare"!
C'è stato un periodo che per molto meno si è accusato altri di essere dei maleducati e provocatori senza possibilità di equivocare significati nobili... ma di quelli, a quanto pare, ci si è in qualche modo liberati...
Esiste invece una certa categoria... di cafoni, appunto... dei quali sembra impossibile liberarsene...
Ma con chi ce l'hai? Che t'è successo?
Rom- Messaggi : 996
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Re: Cecilia Alessandrini
Rom ha scritto:
Ma con chi ce l'hai? Che t'è successo?
non è difficile un cafone resta cafone anche se cambia il luogo di frequentazione e non è nemmeno difficile capire a chi si rivolga, sempre che lo si voglia capire.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Cecilia Alessandrini
Rom ha scritto:
Ma con chi ce l'hai? Che t'è successo?
be, un cafone è uno che dice quello che pensa, e magari quello che pensa di Grillo e dei suoi talebani non piace a chi legge. Quando scrivo che Grillo è un buffone, il suo Di Battista un bullo di periferia e la Taverna una maleducata frustrata, cioè è solo quello che penso, ma per qualcuno probabilmente si tratta di lesa maestà.
Se è così il cafone sono io. Ben lieto.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Cecilia Alessandrini
intanto il segretario del comitato d'affari??? attuale pdc verrà mercoledì prossimo in Sicilia, a Siracusa.Da quanti secoli un pdc non veniva nel profondo sud? Accontentiamoci di questo e giudichiamo in base ai propositi e ai risultati ottenuti.
freg53- Messaggi : 397
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Re: Cecilia Alessandrini
La mia posizione è molto simile a quella di Adam.
Non capisco, caro Rom, perché l'asse verticale innovazione-conservazione non debba significare nulla mentre quello orizzontale destra-sinistra, che in fondo viene soltanto da una delle migliaia di esperienze politiche succedutesi nella storia, ovvero l'assemblea della Francia rivoluzionaria, debba ancora rappresentare un totem così forte da condizionarci su tutto.
Io sono un po' sempliciotto, in politica, lo sapete, e continuo a non capire perché i voti si debbano pesare e non contare. Continuo a non capire perché dopo aver votato Bersani alle primarie (io lo votai e non votai Renzi, per esser chiari) e alle politche (io lo votai), dopo aver sperimentato a malincuore l'insuccesso di quel tentativo (come ricorda Adam, non è certo colpa nostra se gli elettori italiani si sono divisi in tre tronconi uguali, ciascuno insufficienet da solo, ciascuno per diverse ragioni maldisposto verso gli altri due), dopo la parentesi Letta (finita com'è finita, in un modo che mi è piaciuto poco, ma ormai non possiamo recuperarla), dopo che una maggioranza chiara si è liberamente espressa per Renzi nelle nuove primarie, non si possa almeno attendere di vedere all'opera questo nuovo governo appena nato prima di giudicarlo.
Ovvio che si possa essere anche ferocemente contrari al programma, senza bisogno di attenderne i risultati, ma quel che io personalmente fatico a capire è perché si debba contestare la legittimità del tentativo, a priori. Datemi alternative, e crcherò di capirle, purché siano concrete e non scritte nel libro dei sogni. Perché per dieci persone che questa alternativa la vedranno in una sinistra più pura, ve ne saranno, numeri alla mano, cinquanta che la vedrebbero meglio nel centrodestra, cinquanta che la vedrebebro meglio in Grillo, cinquanta che la vedrebbero meglio nel ritorno alle urne, ma di questi cinquanta venti comincerebbero a litigare sul perché non si facciano le riforme elettorali prima di andare alle urne, altri venti direbbero che no, perché allora queste riforme le farebbero Renzi & Mister B, allora meglio andare alle urne subito, e insomma, forse ho perfino semplificato il quadro.
Poi non ho capito come faccia il grande Cireno a non amare New York, ma questa è un'altra storia.
Non capisco, caro Rom, perché l'asse verticale innovazione-conservazione non debba significare nulla mentre quello orizzontale destra-sinistra, che in fondo viene soltanto da una delle migliaia di esperienze politiche succedutesi nella storia, ovvero l'assemblea della Francia rivoluzionaria, debba ancora rappresentare un totem così forte da condizionarci su tutto.
Io sono un po' sempliciotto, in politica, lo sapete, e continuo a non capire perché i voti si debbano pesare e non contare. Continuo a non capire perché dopo aver votato Bersani alle primarie (io lo votai e non votai Renzi, per esser chiari) e alle politche (io lo votai), dopo aver sperimentato a malincuore l'insuccesso di quel tentativo (come ricorda Adam, non è certo colpa nostra se gli elettori italiani si sono divisi in tre tronconi uguali, ciascuno insufficienet da solo, ciascuno per diverse ragioni maldisposto verso gli altri due), dopo la parentesi Letta (finita com'è finita, in un modo che mi è piaciuto poco, ma ormai non possiamo recuperarla), dopo che una maggioranza chiara si è liberamente espressa per Renzi nelle nuove primarie, non si possa almeno attendere di vedere all'opera questo nuovo governo appena nato prima di giudicarlo.
Ovvio che si possa essere anche ferocemente contrari al programma, senza bisogno di attenderne i risultati, ma quel che io personalmente fatico a capire è perché si debba contestare la legittimità del tentativo, a priori. Datemi alternative, e crcherò di capirle, purché siano concrete e non scritte nel libro dei sogni. Perché per dieci persone che questa alternativa la vedranno in una sinistra più pura, ve ne saranno, numeri alla mano, cinquanta che la vedrebbero meglio nel centrodestra, cinquanta che la vedrebebro meglio in Grillo, cinquanta che la vedrebbero meglio nel ritorno alle urne, ma di questi cinquanta venti comincerebbero a litigare sul perché non si facciano le riforme elettorali prima di andare alle urne, altri venti direbbero che no, perché allora queste riforme le farebbero Renzi & Mister B, allora meglio andare alle urne subito, e insomma, forse ho perfino semplificato il quadro.
Poi non ho capito come faccia il grande Cireno a non amare New York, ma questa è un'altra storia.
Vargas- Messaggi : 526
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Re: Cecilia Alessandrini
Non è che non amo NY, carissimo amico Vargas, semplicemente perchè è N, non amo quella città (oddio, nemmeno la odio, però, sia chiaro) perchè non ha niente, quantomeno nelle costruzioni, di europeo. Si, quando sono stato invitato in casa di un amico direttore di una grande azienda di tabacco, ho spalancato gli occhi, e per la casa, e per la via, e per la zona (Central Park), ma io alloggiavo a Tribeca, a Canal Street, al Sheraton, e Chinatown era a cento metri, e prima di Chinatown c'erano decine di negozi gestiti da afro-americani e lì potevi vedere la grande differenza fra questa gente, che è poi quella della subway, e quelli ingiacchettati e incravattati che circolano in Maadison, Brodway, Lexington ecc. Troppa differenza tra la gente "normale" e quella che traffica in finanza. Ecco, forse è questa ingiustizia palpabile che mi ha disturbato, a parte i 5 sotto zero il primo giorno e i 12 sotto zero gli ultimi due giorni, con vento gelido a 80 kmh.
Ha scritto Federico rampini a proposito di quei tizi che trafficano in soldi
Ha scritto Federico rampini a proposito di quei tizi che trafficano in soldi
- Se io misuro la mia vita famigliare cinque anni dopo il collasso di Wall Street e con tre anni di cosiddetta ripresa alle spalle(qui in America)il livello di incertezza sulla vita futura è aumentato. Nel nostro futuro le cose certe si chiamano tasse, rate del mutuo, pagamenti all'assicurazione sanitaria ecc. Aleatorie sono invece le entrate, le previsioni sui nostri redditi. E siamo fortunati, perché viviamo nel paese dove la recessione è finita, almeno nelle statistiche, e dove la disocupazione è metà di quella italiana.
L'economia è una cosa fredda se si discute di massimi sistemi, di cifre e di astrazioni. E' un'altra cosa ci si ferma a fare il punto su noi stessi, il nostro modo di vivere, le conseguenze della vita quotidiana. Abitare a Manhattan, cioè nel cuore del capitalismo globale, per me è l'occasione di misurarne la potenza e la pesantezza. Vicino al mio ufficio newyorkese ci sono centri di potere economico dove vengono prese decisioni che avranno conseguenze a migliaia di chilometri di distanza, sul futuro di intere generazioni e di popoli. Qui si elabora un'ideologia che ispira la rappresentazione del mondo, influenza interi continenti. Qui germinano modelli, simboli e metafore che impregnano l'immaginario collettivo del nostro tempo. Ed è da qui che bisogna cominciare se si vuole dimostrare che l'imperatore è nudo, che un intero sistema non è più sostenibile.
La Grande Contrazione che ci ha colpiti dal 2008 rischia di essere un'occasione sprecata. Poteva essere l'inizio di una fase veramente nuova, lo shock che ci avrebbe fatto rimettere in discussione un'epoca e i suoi valori, invece il rischio è che tutto resti come prima. Sotto stress, nel disagio economico, impauriti per il futuro nostro e dei nostri figli, siamo ridotti ad accettare o a implorare una ripresa comunque, qualunque essa sia, purchè le cose migliorino almeno un po'. Rivedo qui a Wall Street oggi gli stessi sintomi che produssero la peste del 2008, e non solo qui: dall'Eurozona ansimante sotto il peso dell'austerità alla Cina sotto il tallone della oligarchia autoritaria c'è il pericolo che la finestra di opportunità che si era aperta per un possibile cambiamento si stia richiudendo in gran fretta, la sciando tutto il guasto così come era prima.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Cecilia Alessandrini
Apprezzo molto Rampini e credo ciecamente a ciò che racconta. La narrazione della sua esperienza newyorchese è assolutamente credibile e plausibile la pessimistica conclusione alla quale perviene.
Ci vorrebbe ciò che non avverrà, almeno nei prossimi tempi, ci vorrebbe uno shock politico che solo un Presidente libero dalle palle al piede delle lobbies e con una visione di giustizia sociale dirompente nei confronti dei poteri forti, potrebbe fare. Ma un clima di democrazia come questa, con questo establishment finanziario, a mio parere non è alle viste e solo un imprevedibile evento lo può generare.
Ci vorrebbe ciò che non avverrà, almeno nei prossimi tempi, ci vorrebbe uno shock politico che solo un Presidente libero dalle palle al piede delle lobbies e con una visione di giustizia sociale dirompente nei confronti dei poteri forti, potrebbe fare. Ma un clima di democrazia come questa, con questo establishment finanziario, a mio parere non è alle viste e solo un imprevedibile evento lo può generare.
Adam- Messaggi : 609
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Re: Cecilia Alessandrini
Però, scusatemi, New York non è mica Wall Street. Sarebbe come odiare Roma perché non si è d'accordo con gli imperatori che stroncarono le rivolte di Spartaco e degli altri schiavi o con l'inquisizione dei tempi bui. New York è ovviamente europea, Cireno, e ovviamente non è europea. È una città talmente stratificata, composita, ricca di storie umane, di invenzioni dello spirito, di orrori e splendori da avvicinarsi più di ogni altra a quel che erano Roma o le altre città italiane ed europee nel Medio Evo o nel Rinascimento. Da Henry James a Fitzgerald, da Manhattan Transfer di Dos Passos a Singer e Roth, dal jazz al rap, da Basquiat a Bansky, da Sergio Leone a Woody Allen a Scorsese, dagli italiani a Ellis Island agli haitiani o cubani di oggi, dagli afroamericani ai cinesi: io quando ci passo sento di essere in una città con l'anima, come all'Avana o a Napoli.
Vargas- Messaggi : 526
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einrix- Messaggi : 10607
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Re: Cecilia Alessandrini
Parli a Cireno di Dos Passos, che ho molto amato, ma io non ho visto la stessa NY che vidi dieci anni fa, quando era una città più viva nella gente comune, che ho visto in questi giorni stanca, in certi casi perfino rassgnata. Quelle persone che dormono nei vagoni della subway con una coperta sulla testa quasi a coprirli, a mascherare la vergogna di dormire su un vagone, mi ha colpito molto e ho trovato crudo il contrasto con le luci di Broadway, con l'eleganza di Park Av.
Io amo Napoli, che considero la città più umana d'Italia, e ciò malgrado i suoi palazzi del seicento ridotti a casermoni per gente che abita nei quartieri spagnoli. E amo Napoli per la sua gente, non tanto per la sua bellezza, e quindi è stata la gente di NY a colpirmi, quella gente che ho anche molto fotografato.
Certo, non dimentico James, Basquiat, Fitzgerald, certo guardo sempre stupefatto i grattacieli di Manhattan, le grandi strade senza macchine posteggiate in sosta perenne, ma la gente, quella gente, mi ha colpito male. Mi ha deluso. Nella Roma del 2000 mi ha dato fastidio vederla.
Io amo Napoli, che considero la città più umana d'Italia, e ciò malgrado i suoi palazzi del seicento ridotti a casermoni per gente che abita nei quartieri spagnoli. E amo Napoli per la sua gente, non tanto per la sua bellezza, e quindi è stata la gente di NY a colpirmi, quella gente che ho anche molto fotografato.
Certo, non dimentico James, Basquiat, Fitzgerald, certo guardo sempre stupefatto i grattacieli di Manhattan, le grandi strade senza macchine posteggiate in sosta perenne, ma la gente, quella gente, mi ha colpito male. Mi ha deluso. Nella Roma del 2000 mi ha dato fastidio vederla.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Cecilia Alessandrini
Vargas ha scritto:La mia posizione è molto simile a quella di Adam.
Non capisco, caro Rom, perché l'asse verticale innovazione-conservazione non debba significare nulla mentre quello orizzontale destra-sinistra ...
... continuo a non capire perché i voti si debbano pesare e non contare.
... attendere di vedere all'opera questo nuovo governo appena nato prima di giudicarlo.
Be', anche io sono - come tutti gli italiani - sulla stessa posizione di Adam: prendo atto che c'è questo governo e aspetto - non vado a buttare bombe, non mi suicido e nemmeno passo il tempo a inveire sulle note di "piove, governo ladro".
Ma la posizione del corpo non è tutto, c'è anche altro, e noi discutiamo proprio di questo altro.
L'asse verticale.
Sapevo di dover precisare questo aspetto, che tu hai puntualmente sottolineato, ma per non appesantire troppo il mio post aspettavo appunto che qualcuno facesse la giusta obiezione.
Il problema sorge nel momento in cui l'asse verticale viene posto come alternativa, sia in quanto "verticale" (cioè ortogonale, tranciante rispetto all'altro, e quindi in contrapposizione), sia ipoteticamente nel merito dei suoi contenuti.
Il percorso innovazione-conservazione, in se stesso, ha un senso che non ha bisogno di contrapporsi ad altro, se viene declinato nei suoi contenuti: cosa, del resto, che ha un'antica e consolidata tradizione, probabilmente fin dal tempo dei faraoni, ma accertatamente a far data dalla politica della Roma repubblicana, e poi imperiale, e dalle città-stato della Grecia.
Enunciato in termini autodefinitori, come valore esaustivo in sé, invece, non significa nulla, mentre riacquista un senso - come dicevo nel mio post - se incrociato come asse cartesiano con quello orizzontale, del quale traccia la collocazione nel tempo e nello spazio politico.
L'asse destra-sinistra, come tu stesso dici, ha una sua storia e un suo senso, in quanto i due termini sono carichi in se stessi di contenuti, a prescindere dal fatto che possano poi essere ulteriormente precisati, ampliati e approfonditi.
In realtà, io non avrei mai adottato una simile metafora geometrica, che complica le cose invece di schematizzarle e semplificarne la comprensione: ho solo fatto una concessione - chiamiamola "ipotesi di lavoro" - accogliendo l'ardimentoso (e capzioso) suggerimento di La Spina, che fa parte di una tendenza a cercare la battuta spiazzante, d'effetto, che ha il solo scopo di lasciar intendere grandi, appunto, "innovazioni intellettuali".
I voti.
Non ho detto che i voti non si debbano contare. Ho detto che si devono contare e pesare. Contarli serve a una serie di cose, pesarli a un'altra.
Il governo.
La nostra discussione - sicuramente i miei interventi - non riguardano il governo, o solo il governo, ma i comportamenti e la natura del centro-sinistra nel suo insieme: su questo credo che ci sia abbastanza materiale sul quale riflettere.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Cecilia Alessandrini
Sinteticamente (perchè stiamo scivolando fuori tema...). La mia esperienza di NY è limitata ma curiosa. La prima volta che ci sono stato le torri del WTC non c'erano ancora. La seconda volta che ci sono stato non c'erano più.
Per quel che ne so potrebbero non esserci mai state.
Ho come la sensazione che ciò abbia un significato recondito, oscuro e metaforico. Che devo però ancora decifrare...
Per quel che ne so potrebbero non esserci mai state.
Ho come la sensazione che ciò abbia un significato recondito, oscuro e metaforico. Che devo però ancora decifrare...
Arzak- Messaggi : 363
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Cecilia Alessandrini
Rom ha scritto:
Be', anche io sono - come tutti gli italiani - sulla stessa posizione di Adam: prendo atto che c'è questo governo e aspetto - non vado a buttare bombe, non mi suicido e nemmeno passo il tempo a inveire sulle note di "piove, governo ladro".
Ma la posizione del corpo non è tutto, c'è anche altro, e noi discutiamo proprio di questo altro.
Il governo.
La nostra discussione - sicuramente i miei interventi - non riguardano il governo, o solo il governo, ma i comportamenti e la natura del centro-sinistra nel suo insieme: su questo credo che ci sia abbastanza materiale sul quale riflettere.
Prendo atto che questo governo esiste ma non mi piace e quindi, alla maniera del Civati che ho votato alle Primarie, mi lamento e cerco di trovare, cominciando dalle Europee, un modo per far sentire il mio malcontento. Come? Non posso buttare bombe ma penso che votare la Lista Tsipras per esempio voglia già dare un significato nel caso questa lista prendesse un certo numero di consensi. Dice: e poi? E poi farò quel che potrò, fra i i miei contatti, i miei conoscenti, sui giornali, magari alla Radio quando accettano il mio intervento, sui forum. Insomma, non è che posso fare la rivoluzione da solo ma far capire che questo governo è sbagliato per due motivi facili da comprendere:-
-se andrà bene sarà merito ANCHE di Berlusconi
-se andrà male si brucerà il solo Renzi
è il massimo che posso, individualmente, fare. E guardando ai due motivi per cui penso sbagliato questo governo dico alto e forte che se questa è l'intelligenza politica di Renzi e del PD allora siamo messi davvero male.
In quanto al centro sinistra, caro ROM, togli quel "sinistra": parliamo del PD come della nuova DC, un partito di centro, la sinistra si è sciolta da sola, oppure è stata sciolta dal PD.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Cecilia Alessandrini
Arzak ha scritto:Sinteticamente (perchè stiamo scivolando fuori tema...). La mia esperienza di NY è limitata ma curiosa. La prima volta che ci sono stato le torri del WTC non c'erano ancora. La seconda volta che ci sono stato non c'erano più.
Per quel che ne so potrebbero non esserci mai state.
Ho come la sensazione che ciò abbia un significato recondito, oscuro e metaforico. Che devo però ancora decifrare...
Già, vero, chissà cosa vorrà dire: un semplice caso? Io credo al significato nascosto di certe situazioni particolari.
Pra al posto delle Torri gemelle c'è un affare alto alto che visto dalla baia svetta presuntuoso sugli altri grattacieli. Comunque NY merita sempre, freddo a parte, cattivo cibo a parte, costi di permanenza a parte, di essere visitata.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Cecilia Alessandrini
Arzak ha scritto:Sinteticamente (perchè stiamo scivolando fuori tema...). La mia esperienza di NY è limitata ma curiosa. La prima volta che ci sono stato le torri del WTC non c'erano ancora. La seconda volta che ci sono stato non c'erano più.
Per quel che ne so potrebbero non esserci mai state.
Ho come la sensazione che ciò abbia un significato recondito, oscuro e metaforico. Che devo però ancora decifrare...
Metafora e mistero. Hai ragione, ma non è cosa nuova. Ancora una volta, la Grecia classica parla di noi e delle nostre inquietudini, sommessamente varcando il confine tra scienza e fantasia.
E' la storia del Tempo e della Memoria.
Il tempo del mito ancestrale, il Chronos ciclico che si rappresenta in un cerchio, simbolo di perfezione e di eterna permanenza, alla lunga non regge la forza persuasiva della consapevolezza sensoriale e viene affiancato dal tempo dell'uomo, tragico e lineare: potenza di instabilità e distruzione, preannuncio dell'oblìo e della morte, e dei loro opposti affettivi, la memoria e la sopravvivenza spirituale.
Con la Memoria si esce dalla sfera lirica e si entra in quella della psiche, che è come calarsi nel mondo delle ombre e dei miraggi - come dici tu, "per quel che ne so potrebbero non esserci mai state".
E si elaborano teorie su due generi differenti di memoria, il ricordo e la reminiscenza, mneme e anamnesis, che s'intrecciano con l'esistenza dell'anima e annunciano tempeste e colpi di scena nell'ambito dell'infinita questione della Realtà - i "significati reconditi".
Quello che c'è di "oscuro", amico mio, è la paura. L'indicibile sensazione che abbiamo di fronte alla facilità con la quale tutto scompare, come se non ci fosse mai stato, perché in fondo in fondo sappiamo che i primi e i più facili a sparire ineluttabilmente siamo noi, senza che il mondo e il tempo facciano il più piccolo saltello.
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Re: Cecilia Alessandrini
Minkia. Mica ce lo sapevo che ce stava infrattata tutta sta pissicologgia...
Arzak- Messaggi : 363
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Re: Cecilia Alessandrini
Arzak ha scritto:Minkia. Mica ce lo sapevo che ce stava infrattata tutta sta pissicologgia...
A misura umana, un viaggio intecontinentale e transoceanico per vedere la capitale del mondo vale le Mille e una Notte e l'Odissea messe insieme. A misura umana.
Il fatto che oggi 'ste cose si possono fare in cinque ore, svagandosi con un i-phone nella sala d'attesa dell'aeroporto, ha banalizzato tutto.
Ma qualcosa rimane, probabilmente non abbastanza per scrivere favole e poemi, ma solo per conservare qualche pensiero vagante, che racchiude in sè le ragioni di un viaggio altrimenti inutile.
Rom- Messaggi : 996
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