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Cambiamento o Conservazione

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Messaggio Da Tarzan Dom 21 Apr 2013, 13:46

Con le dimissioni dei vertici del Pd, del Segretario Bersani e della Presidente Bindi, sta accadendo un fatto grave. Infatti in un momento di crisi economica gravissima: disoccupazione giovanile altissima, lavoratori cassintegrati, esodati, precari in sempre maggiore difficoltà, imprese che chiudono ogni giorno, artigiani con l’acqua alla gola, famiglie ridotte in povertà, pensionati che non arrivano a fine mese, un partito deve dare risposte forti nella direzione del Cambiamento. Un partito, il Pd, nato per rispondere in primis al mondo del lavoro e alle esigenze di giustizia sociale. Le elezioni del Presidente della Repubblica invece dimostrano che anche nel Pd qualcuno per interesse di parte immagina si possa tirare a campare. Vivacchiare qualche anno in Parlamento. E sbaglia. Fa un danno gravissimo a tutto il paese. Certo esiste la destra, esistono i Montiani e la voglia di garantire gli interessi di banche, grandi imprenditori, e una visione individualistica della società. Questa è la Conservazione e fa la sua parte. Ha un capo che si chiama Berlusconi e per lui persone colte e istruite in Parlamento votano che Ruby è la nipote di Mubarak. Ma nessuno si scandalizza in quel fronte: la difesa dei loro interessi, dei loro portafogli e della loro idea di società prevale sulla logica. E il culto del capo fa il resto. Si sono ricompattati e giocano la loro partita come è normale in democrazia. Anche se non è democratico che il loro leader abbia spesso violato un’infinità di norme da renderlo impresentabile.

Alla conservazione bisognava rispondere con una proposta forte di Cambiamento. Già le urne hanno dato un segnale di sfiducia, premiando il M5s, come portatore del nuovo, nonostante i limiti e la contraddittorietà del movimento. Ma ai cittadini e ai militanti della sinistra serviva ora un percorso chiaro. Assicurare che non c’era nessuna disponibilità a governare, dopo il disastro di Monti con Berlusconi. Un "no" secco al governissimo. E infatti le aperture al M5s avevano messo in difficoltà Grillo e rasserenato i nostri elettori. La candidatura di Marini e il voto di Prodi hanno fatto invece trapelare che più di un esponente nazionale del Pd su quel fronte tentenna. E questo è inaccettabile. Se nel Pd c’è qualcuno che aspira a governissimi, allora bisogna tornare a votare e chiedere ai cittadini cosa ne pensano. I nostri Parlamentari sono stati eletti per correggere i disastri di Monti ed essere alternativi a Berlusconi.

La crisi non passerà domani mattina. Serve un governo. Ma il governo di Cambiamento chiede tagli veri ai costi della politica, sacrifici distribuiti in modo equo e offre prospettive di lavoro per salvare beni preziosi come la scuola pubblica, che vuol dire pari opportunità per i giovani, la sanità pubblica che vuol dire una chance di vita decente anche ai più poveri, l’ambiente come elemento chiave di uno sviluppo ecosostenibile in tutti i settori: industriale, turistico e nell’agricoltura. Se invece si sceglie la strada della conservazione allora si riaffermeranno i privilegi di pochi sugli interessi dei molti. E noi lì non ci dobbiamo stare. A me pare di avere sostenuto, insieme a tanti altri, un progetto politico di unità di tutte le forze della sinistra, perché davanti agli elettori non si tentenna: noi siamo per il Cambiamento!
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Messaggio Da einrix Dom 21 Apr 2013, 15:32

La politica è l'uovo e il popolo è la gallina che lo ha fatto.

L'Italia non vuole cambiare. Se avesse voluto cambiare avrebbe votato tanto da dare la maggioranza a Grillo, o a Berlusconi, o a Bersani. Non dando la maggioranza a nessuno, ha mostrato di essere indecisa sulla linea politica, di non avere una forte propensione per le riforme, e così il sistema si è impallato.

Poco male.

Prendersela con i politici, pur essendo di questi tempi uno sport nazionale, non mi appassiona, e prendersela con gli elettori, in democrazia è inutile, in quanto incoerente. Gli elettori sono quello che sono ed i politici ne sono semplicemente la rappresentazione.

Voto Bersani perché ha le mie stesse idee, le stesse aspirazioni, e chi vota per Grillo o Berlusconi lo fa con analoghe motivazioni.

Il resto è acritico tifo sportivo.

Chiarito ciò, si può discutere di prospettive del paese, di partiti, ed anche di personalità che variamente, nel mondo politico ed in quello privato, hanno la loro rilevanza nello scontro di interessi e nella costruzione di quella moda ideologica che ha tendenza a prevalere nei diversi momenti storici.

Se guardo al PD vedo che sottoposto a tensione, ha mostrato di possedere minore coesione di quello che si pensasse. Non è solo dialettica quella che si è messa in campo con Renzi e Bersani, ma anche tra Marino ed altri, in passato. Assomiglia più a correnti alla ricerca di un proprio potere di influenza sul partito, e questo, in genere non va bene. Credo che ad una simile tendenza, non facciano neppure bene le primarie, che in un paese mediterraneo come il nostro, vengo intese diversamente da come lo sono in un paese anglosassone come sono gli Stati Uniti.

Non mi piace l'unanimismo del PdL, o del M5S, mi può piacere una critica serrata ed anche il dissenso, nel PD, ma che non si rispettino le decisioni prese dalla maggioranza e che uno su quattro voti in modo difforme dalle decisioni prese, mi piace pure meno.

Non entro neppure nel merito delle scelte, delle ragioni; non accetto il principio che si venga meno ai patti che sono regolati dalla democrazia nella forma della minoranza e della maggioranza.

E' chiaro, che almeno per ciò che gli elettori hanno votato, non ci sarà né il governo, né il programma di governo di Bersani, ma qualche cosa di diverso e per ora, imperscrutabile, data la debolezza del PD, incapace di avere una politica propria, anche al suo interno.

Per concludere: a mio avviso non ci sarà né cambiamento, né conservazione, semmai, nel rispetto dei vincoli di bilancio tenuti sotto controllo dall'Europa, ci sarà stagnazione. Stagnazione anche perché la nostra industria, che è la sola a poter produrre lavoro, non pare né motivata, né capace, né impegnata ad operare quella trasformazione dei processi produttivi per i nuovi prodotti, e nessuno dall'estero verrà ad aiutarci con tecnologia ed investimenti.

Impasse su tutta la linea quindi, e nulla di nuovo all'orizzonte.
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Messaggio Da cireno Dom 21 Apr 2013, 17:08

Mettiamoci nei panni di Bersani. Lui era stato incaricato di fare un governo, l’Italia ha assoluto bisogno di un governo, la strunzata dei grillini che il Parlamento potrebbe lavorare anche senza un governo dimostra la loro pochezza politica e anche intellettuale. Tu sei Bersani e a questo punto, per assolvere alle promesse fatte in campagna elettorale (mai con Berlusconi) ti rivolgi ai grillini che, come primo impatto, ti prendono per il culo con le parole della loro intelligente capogruppo, e rispondo “con te mai”. Bersani ha assorbito, io con il mio carattere li avrei mandati aff….immediatamente. I grillini parlano Napolitano che chiede loro “che volete, che suggerite?” risposta grillica “il governo a noi”, e Napolitano “ah si, e chi sarebbe il vostro premier?” risposta “vedremo”. Ora, a parte la scemenza di chiedere il governo con la minoranza assoluta dei rappresentanti, anche le risposte a Napolitano sembrano prese per il culo. A questo punto Napolitano chiama Bersani e gli dice “guagliò, mi dici che vuoi fare? Il governo con chillillà di Grillo non puoi farlo, che facimmo allora, andiamo a votare che non si può perché io non posso sciogliere le camere? Che fai?” risposta di Bersani, timida “un governo di minoranza???” E Napolitano” ma quale minoranza, adesso c’è l’elezione del mio successore, parla con Berlusconi, proponigli un nome condivisibile e poi vedete se magari riuscite a mettere in piedi un governo per fare quelle cinque leggi che assolutamente servono per andare avanti, e poi si va a votare.
Tu se sempre Bersani e dimmi: adesso che fai? Tu che avresti fatto? Sciogliere le camere e rivotare non si può, tutta l’Italia chiedeva un governo e tu Bersani, che fai? Vai al mare?
Io indico Grillo come colpevole assoluto di questa situazione: avrebbe potuto accettare di aiutare Bersani per il governo e lo avesse fatto lo avrebbe tenuto per le corna. Avrebb epoturo aiutare a votare Prodi e avrebbe tenuto Bersani sempre per le corna. E invece? Eccoci qua: lui nelle piazze a spargere il suo solito populismo e noi a chiederci dove andrà l’Italia.
Spero che un governo PD-PDL tenuto insieme con lo sputo da un Napolitano responsabile, che li tiene per le corna, faccia quelle cinque leggi che servono assolutamente, del resto non le facessero Napolitano ora potrebbe sciogliere le camere: si vedrà.
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Messaggio Da il Monitore Dom 21 Apr 2013, 17:29

cireno ha scritto:Mettiamoci nei panni di Bersani. Lui era stato incaricato di fare un governo, l’Italia ha assoluto bisogno di un governo, la strunzata dei grillini che il Parlamento potrebbe lavorare anche senza un governo dimostra la loro pochezza politica e anche intellettuale. Tu sei Bersani e a questo punto, per assolvere alle promesse fatte in campagna elettorale (mai con Berlusconi) ti rivolgi ai grillini che, come primo impatto, ti prendono per il culo con le parole della loro intelligente capogruppo, e rispondo “con te mai”. Bersani ha assorbito, io con il mio carattere li avrei mandati aff….immediatamente. I grillini parlano Napolitano che chiede loro “che volete, che suggerite?” risposta grillica “il governo a noi”, e Napolitano “ah si, e chi sarebbe il vostro premier?” risposta “vedremo”. Ora, a parte la scemenza di chiedere il governo con la minoranza assoluta dei rappresentanti, anche le risposte a Napolitano sembrano prese per il culo. A questo punto Napolitano chiama Bersani e gli dice “guagliò, mi dici che vuoi fare? Il governo con chillillà di Grillo non puoi farlo, che facimmo allora, andiamo a votare che non si può perché io non posso sciogliere le camere? Che fai?” risposta di Bersani, timida “un governo di minoranza???” E Napolitano” ma quale minoranza, adesso c’è l’elezione del mio successore, parla con Berlusconi, proponigli un nome condivisibile e poi vedete se magari riuscite a mettere in piedi un governo per fare quelle cinque leggi che assolutamente servono per andare avanti, e poi si va a votare.
Tu se sempre Bersani e dimmi: adesso che fai? Tu che avresti fatto? Sciogliere le camere e rivotare non si può, tutta l’Italia chiedeva un governo e tu Bersani, che fai? Vai al mare?
Io indico Grillo come colpevole assoluto di questa situazione: avrebbe potuto accettare di aiutare Bersani per il governo e lo avesse fatto lo avrebbe tenuto per le corna. Avrebb epoturo aiutare a votare Prodi e avrebbe tenuto Bersani sempre per le corna. E invece? Eccoci qua: lui nelle piazze a spargere il suo solito populismo e noi a chiederci dove andrà l’Italia.
Spero che un governo PD-PDL tenuto insieme con lo sputo da un Napolitano responsabile, che li tiene per le corna, faccia quelle cinque leggi che servono assolutamente, del resto non le facessero Napolitano ora potrebbe sciogliere le camere: si vedrà.
Non tutti i mali vengono per nuocere. Può anche essere che in 12-18 mesi di governo del presidente gli sfidanti non siano più nè i Berlusconi nè i Bersani. Credo ci sia un po' di tempo davanti per mandare avanti l'ordinaria amministrazione, fare qualche legge di spesa per agganciare la ripresa e per riposizionare le truppe dei vari partiti.
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Messaggio Da freg53 Dom 21 Apr 2013, 17:43

le posizioni oltranziste e golpiste del sig. grillo stanno facendo dimenticare agli italiani le malefatte di berlusconi.ma ci pensate,Berlusconi è diventato un agnellino e il sig. Grillo oltraggia la costituzione. E il professor Rodotà fa da palo.Oggi Scalfari lo ha strapazzato.
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Messaggio Da Ospite Dom 21 Apr 2013, 17:51

il Monitore ha scritto:
Non tutti i mali vengono per nuocere. Può anche essere che in 12-18 mesi di governo del presidente gli sfidanti non siano più nè i Berlusconi nè i Bersani. Credo ci sia un po' di tempo davanti per mandare avanti l'ordinaria amministrazione, fare qualche legge di spesa per agganciare la ripresa e per riposizionare le truppe dei vari partiti.
quale ripresa?

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Messaggio Da Shaka_Zulu Dom 21 Apr 2013, 18:10

Permettetemi un OT.
Ho letto con molto interesse il post di Tarzan e quelli seguenti.
Se fossimo stati nell'altro posto già sarebbe esploso il thread fra rutti, pernacchie, lazzi e frizzi.
Sono contento che sia nato questo forum, speriamo solo di andare avanti.
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Messaggio Da einrix Dom 21 Apr 2013, 20:36

Governasse anche Grillo, che politica farebbe, oltre che ridurre le spese della sua politica, ma senza autoridurre i suoi guadagni, che di sicuro saliranno.

Credo che farebbe una politica più liberista, orientata alle professioni, di chiusura verso l'Europa, e di smobilitazione dello stato sociale. E' un ricco, lui, non ha bisogno della mutua, o della scuola pubblica, dato che se la può pagare da solo.

E chi sono i parlamentari che lo seguono se non delle persone molto ordinarie che si sono imbucate in questa avventura troppo grande per loro. Basta vedere quando e come li tenga in pugno, con il simbolo, con lo sputtanamento sulla rete. Insomma, non capisco davvero come si possa pensare ad una politica di Grillo che guardi a sinistra.

Più casino che rivoluzione, e ideologia delle battute che piacciono tanto a tutti i popoli, ma che noi abbiamo la sfortuna di rappresentarli nel modo peggiore.

E' un peccato che tante energie, portate da quelli a cui lui stesso dice: hai sbagliato a votarmi, adesso siano finite in quella palude, mentre avrebbero potuto alimentare il governo del Centro Sinistra.

Non ho nulla da dire sul PdL, dato che si tratta di un partito troppo soggetto all'influenza di Berlusconi, che ne snatura la funzione costituzionale. Quel partito, potrà rappresentare una risorsa per il paese, come i partiti di destra democratici lo sono in Francia, in Inghilterra, in Germania, solo quando Berlusconi sarà rimosso dalla politica.

Per il PD, adesso tutto è in salita, dato che è emersa una frattura interna, che non è generazionale, ma politica, e che di sicuro non andrà a posto tanto facilmente. Ci vorrà un dibattito interno, un congresso ed anche delle regole più stringenti per evitare quello che è capitato con i franchi tiratori in aula a fare la politica del proprio gruppo e non quella del partito.

Ma sul piano della formulazione delle proposte politiche, il PD con Bersani ha presentato un piano chiaro per una Italia più giusta, da costruire con il concorso di tutti, che può anche voler dire che qualcuno deve scomodarsi, se è necessario. Non si parla già più di nazionalità per i figli degli immigrati, nati in Italia. Quello è il primo segno dell'impoverimento che queste elezioni hanno prodotto nel paese.
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Messaggio Da il Monitore Dom 21 Apr 2013, 21:00

einrix ha scritto:Non si parla già più di nazionalità per i figli degli immigrati, nati in Italia.
Posso dirti un chissenefrega liberatorio? Mi pare che la situazione politica sia complicata già di suo per cercare elementi ideologici di divisione dei quali in questo momento praticamente nessuno sente la nostalgia. Se bastasse dare un reddito di cittadinanza alle persone per far ripartire consumi e produzione lo facciamo domani, ma tu sai benissimo che solo una situazione di stabilità economica consente alle persone di gratificarsi con il consumo di beni e servizi. Non so cosa tu intenda per liberismo e smobilitazione di stato sociale. A me piacerebbe che per ogni datore di lavoro che ti licenzia ce ne fossero due pronti ad assumerti. Grillo non credo proprio sia assimilabile al liberismo, piuttosto mi ricorda il pastrocchio ideologico dei nazicomunisti.

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