L'Era di Trump Presidente

18/01/2020 00:30
Trump: Khamenei usi parole con cautela

 Trump: L'ayatollah Alì Khamenei "deve  
 stare molto attento con le sue parole".

 Replica così, su twitter, il presidente
 americano, al leader supremo dell'Iran 
 che lo aveva definito "un pagliaccio".

Penso che Khamenei abbia ragione, pur non essendo il solo, Trump, ad essere un pagliaccio, che comunque è figura molto più nobile di Burattino, non dando per esclusa quest'ultima possibilità, visto il potere di apparenza che hanno i presidenti di quella nazione a vocazione imperialista.
Ricordo Obama, quando con la penna nella sua mano sinistra firmava, appena insediato, il foglio con cui si smobilitava Guantanamo. Guantanamo restò li per altri otto anni perché più forte della sua volontà è il potere materiale di un paese che si esprime con i suoi atti materiali e non certo con l'atto di volontà del suo Presidente. A Trump gli fanno fare i mercanteggiamenti con l'Europa, la Cina, la Corea del Nord. E come si diverte. Ma quando si devono guastare i rapporti con la Cina, o con l'Iraq, sono altri, molti altri al lavoro per creare le condizioni del disastro. Si, in parte Khamenei ha ragione: un po pagliaccio, ma è anche molto burattino. Ed è solo quando è pagliaccio che Trump è lui stesso, mentre quando è burattino, è di legno e mossa da fili.

19/01/2020 01:20
Impeachment. Dem.Camera:rimuovere Trump

 Donald Trump "deve essere rimosso". E' 
 quanto si legge nella documentazione   
 depositata dai democratici della Camera
 in vista dell'avvio del processo per   
 l'impeachment del presidente.          

 "Il Senato deve eliminare la minaccia  
 che il presidente pone alla sicurezza  
 nazionale" del Paese, mettono in evi-  
 denza i democratici.

Trump non si trova in una bellissima posizione. Se resiste sino alle elezioni dovrà seminare odio per trovare propri elettori decisi a tutto per votarlo, e non sarà solo colpa sua, ma dei democratici che sono disposti a correre quel rischio pur di battere i repubblicani.
Una brutta democrazia che si sta avvitando su se stessa. D'altra parte una nazione imperialista che usa la dittatura verso i paesi sottomessi non gode di buona coscienza, e la coscienza è tutto nella vita di una nazione.

Il nuovo ambasciatore americano a Mosca desideroso di conoscere cultura e popolo russo

[...]"Esistono diverse aree di contatto tra i nostri Paesi in cui gli Stati Uniti e la Russia dovrebbero continuare a cooperare: l'Artico, l'esplorazione dello spazio, la ricerca di una soluzione pacifica alla questione afghana e la denuclearizzazione della penisola coreana.


Tutte cose che interessano agli americani, mentre non una parola sullo Yemen, sull'Iraq, la Siria e l'Ucraina, che pure sono aree di contatto. per non parlare dei trattati sui missili e sul nucleare, stracciati proprio di recente.
Insomma, dietro ogni sorriso, una omissione.
Quindi, non ci si deve aspettare nessun passo avanti.


https://it.sputniknews.com/politica/202001208544669-il-nuovo-ambasciatore-americano-a-mosca-desideroso-di-conoscere-cultura-e-popolo-russo/

21/01/2020 04:44
Trump: impeachment è vendetta politica
 Dopo avere deciso di nominare i deputa-
 ti repubblicani che lavoreranno col suo
 team difensivo nel processo di         
 impeachment, il presidente degli Stati 
 Uniti Donald Trump si è detto "fiducio-
 so che essi contribuiranno a concludere
 speditamente questa sfacciata vendetta 
 politica".                             

 Lo faranno, specifica, "per conto del  
 popolo americano".  


21/01/2020 03:05
Processo Trump. I Dem:regole vergognose
 Al via al Senato impeachment a danno di
 Trump. Polemica per la risoluzione dei 
 repubblicani di ridurre a 2 giorni la  
 possibilità di presentare gli argomenti
 di apertura del processo.La risoluzione
 comprime i tempi per accusa e difesa   
 rispetto al processo a Clinton. "Una   
 vergogna", secondo i democratici.      

 Dopo questa prima fase seguiranno 16   
 ore di domande da parte dei senatori.  
 Intanto secondo un sondaggio della Cnn 
 il 51% degli americani afferma che il  
 Senato dovrebbe condannare e destituire
 il presidente Donald Trump. 

Vere tutte e due le cose. Sta di fatto che tutti devono sottostare alla legge.
Poi, si dovrebbe verificare che la legge non sia una burla o un linciaggio e le giurie popolari o quelle politiche sono la cosa più vicina a quei risultati.
Meglio i giudici e i tre gradi di giudizio, per analizzare il caso e rimescolare le carte. Si perde più tempo, ma aumenta la probabilità di giustizia.

25/01/2020 00:00
Impeachment, un audio inguaia Trump
 
 Nuova tegola per Trump mentre prosegue 
 il processo d'impeachment.             
 Spunta una registrazione che sembra    
 catturare il presidente mentre in pre- 
 senza di altre persone,dice di voler   
 cacciare l'ambasciatrice americana a   
 Kiev Marie Yovanovitch.                

 "Take her out" (cacciatela via),afferma
 la voce dell'audio, esaminato da Abc.  
 Tra i presenti Lev Parnas e Igor Fruman
 i due ex partner di Rudy Giuliani che  
 aiutarono l'avvocato personale del     
 tycoon a fare pressioni su Kiev perché 
 aprisse un'inchiesta sui Biden. 

Questa di Kiev per Biden è davvero più di un Watergate e si avvicina ad un Iran-Contras per le manovre di un presidente al di fuori di ogni legalità. ma dopo la Siria in cui l'Arabia Saudita pagava e britannici e statunitensi addestravano terroristi, con Obama come con Trump, tutto diventa più opinabile per un senato, specie se schierato in difesa del Partito del Presidente.

26/01/2020 18:36
M.O., palestinesi contro 'Piano Trump'
  18.36                                 
 M.O., palestinesi contro 'Piano Trump' 
 Una giornata di "collera popolare" è   
 stata proclamata in Cisgiordania in vi-
 sta della pubblicazione del Piano Trump
 per il Medio Oriente,atteso per martedì

 Le 'forze nazionali ed islamiche' in-  
 vocano la mobilitazione contro quello  
 che definiscono "l'accordo della vergo-
 gna, che è respinto da tutti i palesti-
 nesi". E l'Anp minaccia: siamo pronti  
 ad uscire dagli accordi di Oslo. In-   
 tanto la radio militare israeliana ha  
 annunciato che, nel timore di disordi- 
 ni, alcune unità dell'esercito sono    
 state poste in stato di allerta. 

Trump è un nazista: Ordina di ammazzare la gente e briga per tenere in prigione un popolo.
Spero finisca in galera anche lui.

Articolo interessante questo di Sputnik che sarà anche un giornale di propaganda russo, ma che ci informa su cose che mai apprenderemmo dalla nostra stampa.

https://it.sputniknews.com/mondo/202001318592753-usa-camera-approva-misure-che-limitano-capacita-di-trump-di-entrare-in-guerra/

Così sappiamo qualche cosa di più sulle procedure interne USA per le dichiarazioni di guerra e come di fatto, queste vengano eluse, dai presidenti che si sono succeduti.

Non è ancora finita la sua era. In Senato la sua maggioranza lo ha assolto

"
Impeachment, Trump assolto dalle accuse di abuso di potere e ostruzione al Congresso
"
https://www.repubblica.it/esteri/2020/02/05/news/usa_impeachment_donald_trump_voto_mitt_romney-247713133/?ref=RHPPLF-BH-I247714139-C8-P1-S1.8-T1

Resta il dibattimento al Congresso ed al Senato che ne ha mostrato il suo vero volto, che come sempre accade, a molti piace.
Si tratta di vedere se ciò rappresenta un peso per il secondo mandato oppure se ne faciliterà l'elezione. 

Per il risultato conterà anche chi sarà il rappresentante democratico, e se saprà esprimere carisma. Non è facile in un paese dove i partiti esistono solo sulla carta e i cittadini sono solo dei tifosi, governati dalla televisione e dalla stampa.

Non male la presa di posizione della Onorevole Pelosi su diversi temi, da un Trump oltraggioso, a chi oltraggia, assolvendolo.

Gli Stati Uniti, indipendentemente da Trump, con le sue forze armate sono un pericolo per l'intero pianeta, poiché vivono al di sopra delle possibilità a spese degli altri popoli che cercano in ogni modo di sottomettere.
Quindi, anche la Pelosi, si senta un po responsabile.

11/02/2020 03:08
Sostenitori di Trump:"Pelosi in galera"

 Cori contro la Speaker della Camera, la
 democratica Nancy Pelosi, al comizio di
 Donald Trump nel New Hampshire a poche 
 ore dalle primarie democratiche nello  
 Stato del Granito.                     

 "In galera", hanno intonato i sosteni- 
 tori del tycoon che ha definito quello 
 delle Pelosi durante il suo intervento 
 sullo Stato dell'Unione un "terribile  
 bofonchiare". "C'era un po' di rabbia  
 dietro di me.E saremmo noi quelli a do-
 ver essere arrabbiati", ha detto Trump 
 riferendosi al fatto che la Pelosi ha  
 strappato la copia del suo discorso.

Gli statunitensi che votano per Trump sono gentaglia, la feccia del mondo, da cui nascono tutti i mostri della politica, dal fascismo all'imperialismo. E' difficile sconfiggerli, dato che sono come un cancro, ma è necessario.

Questo articolo dovrebbe leggerselo Trump e credo farebbe bombardare il Pentagono, come punizione.

https://it.sputniknews.com/difesa/202002168736980-the-nation-il-nuovo-budget-del-pentagono-e-la-strada-giusta-per-il-fallimento/

Di fatto, 700 miliardi di dollari sono il PIL di nazioni di trenta o quaranta milioni di abitanti, con un livello di vita europeo. Da ciò si comprende quale sia il potere diffuso di amministrazioni che non si fanno mancare niente per vivere al di sopra delle possibilità, repubblicani o democratici che fossero.

Meglio così. Di questo passo si autodistruggeranno prima, proprio a causa di una produzione degli armamenti, spropositata.

Siamo alla fine del tempo se si pubblicano articoli di tale contenuto: 

 "Ogni parte di New York coincide con il capitalismo contemporaneo, anche il suo volto più feroce, ricattatore, come le regole della finanza, per cui speculazione e spietatezza sono l'unico valore: la vittoria del miglior prodotto e del peggior comportamento. New York è Trump, il presidente il cui nonno Frederick (morto di Influenza Spagnola nel 1918) aveva fatto una fortuna durante la corsa all'oro nel Klondike, fornendo ai minatori servizi non sempre legali e mettendo in piedi attività illecite insieme a mafiosi; il cui padre Fred aveva come socio Willie Tomasello, un uomo in affari con le famiglie Gambino e Genovese; e che si è servito di un pregiudicato legato a Cosa Nostra americana, John Cody, per gestire i suoi cantieri edili"

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/03/30/news/coronaviurs_-252679261/?ref=RHPPLF-BH-I252688990-C8-P1-S1.8-T1


Questa biografia mi ricorda quella di qualcun altro in Italia.

Sempre di quell'articolo, di notevole c'è quest'altro pezzo: 

"La paura a New York ha preso la forma della rabbia verso Trump che ha negato l'emergenza anche di fronte alla Cina che aveva messo in quarantena 60 milioni di persone e all'Europa ormai devastata; che ha sminuito la pericolosità del virus con tweet idioti quando non criminali, approfittando delle liti tra virologi che imperversavano sui media e che descrivevano il Covid-19 un giorno come la peste polmonare e il giorno dopo come una banale influenza; che infine ha dato l'allarme quando l'epidemia si era già diffusa inesorabilmente negli Stati Uniti, senza ammettere l'enorme ritardo ma anzi trasformando quest'atto nell'ennesimo tassello della sua macchina della propaganda, affermando di non aver temporeggiato ma che, al contrario, avrebbe compreso prima di tutti la gravità della situazione."

... in gamba l'ometto: "avrebbe compreso prima di tutti la gravità della situazione".
Bisognerebbe chiedergli quale fosse per lui "la situazione", e forse a quel punto, cambierebbe discorso!

17/04/2020 02:16
Virus, Trump: riapertura in 3 fasi
   2.16                                 
 Virus, Trump: riapertura in 3 fasi     
 Apertura a fasi, per l'esattezza tre,  
 per l'economia americana: è ora di     
 "farla ripartire". Donald Trump presen-
 ta il suo piano per riaprire l'America.

 "Tre fasi, un passo dopo l'altro non   
 tutti insieme", spiega Trump ribadendo 
 che gli Stati Uniti hanno "superato il 
 picco" del coronavirus.                

 "Mentre iniziamo a riaprire dobbiamo   
 vigilare affinché venga bloccato l'in- 
 gresso del virus dall'estero", ha detto

Quando gli imbecilli diventano Presidenti.
Ne hanno in casa più di seicentomila conosciuti, e chissà quanti sconosciuti, e si preoccupano di non importarli dall'estero. Stiano attenti loro a non esportarli.

Aver superato il massimo così in ritardo, dimostra che ci vorrà tempo anche per raggiungere il minimo. Se poi gli si aggiungono le "riaperture", peggio mi sento.

Parli meno ed ascolti di più!

«Non mentirò mai», dice la nuova portavoce di Trump

e di sicuro questa è la sua prima bugia!

http://www.servizitelevideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=1316484&pagina=100&sottopagina=1

20/05/2020 16:00
Trump: "Strage è per incompetenza Cina"
  16.00                                 
 Trump: "Strage è per incompetenza Cina"
 Il fatto che gli Usa abbiano il più al-
 to numero di casi di Covid-19 nel mondo
 "lo considero, in un certo senso, una  
 buona cosa perché significa che i no-  
 tri test sono molto meglio. Lo vedo co-
 me un distintivo d'onore". Così il pre-
 sidente Usa Trump ai gornalisti alla   
 riunione di gabinetto dopo la pandemia.

 E' tornato ad attacare la Cina: "Qual- 
 che matto in Cina ha diffuso una di-   
 chiazione incolpando tutti tranne la   
 Cina. Ma è stata l'incompetenza della  
 Cine e nient'altro che ha causato que- 
 sta strage in tutto il mondo". 

Ma ve lo potevate scegliere meglio questo deficiente, oppure siete tutti così?

Arruffoni, impreparati e smargiassi come pochi, messi in cattiva luce da un piccolo virus e volete essere i padroni del Mondo e dello Spazio? 

Riposatevi che è meglio!

28/05/2020 01:27
Trump: pronta legge contro Twitter
   1.27                                
 Trump: pronta legge contro Twitter    
 Il presidente Donald Trump firmerà un 
 ordine esecutivo sui social media.    

 Lo ha anticipato la portavoce della   
 Casa Bianca, Kayleigh McEnany, parlando
 con i cronisti a bordo dell'Air Force 
 One, di ritorno da Cape Canaveral, in 
 Florida.Trump ha minacciato di chiudere
 Twitter dopo che due suoi tweet sono  
 stati segnalati come potenzialmente   
 fuorvianti dalla società. "Twitter sta
 completamente sopprimendo la libertà di
 parola ed io, come presidente, non con-
 sentirò che accada!",aveva detto ieri 
 Trump.

Se davvero vi sarà una legge, sarà interessante vedere come interpreterà il bisogno, da una parte di difendere le libertà di espressione e dall'altra di impedirne l'uso distorto che di già nel passato, se n'è fatto abbondantemente, utilizzando la menzogna mirata e strumentale, spesso celata dietro cortine e labirinti che ne fanno scomparire l'autore e che sono quasi sempre società che operano in modo fraudolento. Molte campagne elettorali sono state condotte da società specializzate, inondando i social di notizie false e tendenziose, costruendo finti profili ed accedendo alle discussioni in modo fraudolento. Con Trump, la cosa è diversa. Lui ci mette la faccia su quello che dice. E qui vien da chiedersi se uno, non importa che sia un privato cittadino o il gestore, abbia diritto di dubitare di quelle affermazioni, magari mettendo in rete altre notizie correlate, al fine di trasformare un comizio in dibattito. Anche in tal caso si vanno a toccare tasti inerenti le libertà sia di espressione, che di replica a certe affermazioni non condivisibili, per un qualche motivo di verità o per opinioni difformi. Viene anche da chiedersi se il Presidente di uno stato, debba e possa scendere in veste ufficiale nei social, anziché attenersi ai canali di comunicazione istituzionali, come le dichiarazioni e le conferenze stampa, nel qual caso ognuno deve avere il diritto di controbattere. E in ogni caso, se un social non interessa per qualche ragione di opportunità, si è liberi di non aderirvi.

per Trump: -chi protesta negli USA è un anarchico professionista, mentre chi fa le stesse cose in Russia o in Cina è un patriota.

Nonostante la ricchezza di quel paese, costruita in parte con i marine e le guerre, se c'è della gente che soffre troppo, poi succede che si ribelli e combatta anche nel proprio paese.
Certo, chi spacca le vetrine è un teppista che non favorisce la protesta, ma la porta proprio la dove Trump preferisce, ma così va il mondo quando si superano certi limiti e non si ha il coraggio di cambiare.

02/06/2020 19:14
Caso Floyd, protesta il calcio italiano
  19.14                                 
 Caso Floyd, protesta il calcio italiano
 Il calcio italiano si unisce all'ini-  
 ziativa #BlackOutTuesday,lanciata dagli
 sportivi di tutto il mondo per prote-  
 stare contro la morte di George Floyd, 
 avvenuta nel corso di un arresto opera-
 to dalla polizia di Minneapolis.       

 Post completamente neri sugli account  
 dei giocatori della Juve Dybala,Matuidi
 Ramsey, Bernardeschi e Chiellini. Hanno
 aderito al messaggio anche molti gioca-
 tori dell'Inter:Candreva ed Eriksen,ol-
 tre ad Asamoah e Moses. Stessa cosa per
 il Milan che ha postato una foto nera  
 sul profilo twitter ufficiale del club.

E' il mondo che sbatte in faccia agli USA, la verità sulla sua democrazia violenta.
Non credevo che la morte di George Floyd scatenasse tanta solidarietà con chi negli USA vive come una vittima potenziale. Ma l'insieme di circostanze che comprendono un Trump brutale, il Covid che non fa sconti, e la disoccupazione senza troppi ammortizzatori sociali dovuta alla crisi sta portando gli USA in un vicolo cieco. Non è un bel momento!

Interessante, questo articolo. Se riuscite a leggerlo o a farvelo tradurre da google, avrete un quadro abbastanza chiaro di cosa e chi sia Trump.

https://www.washingtonpost.com/news/powerpost/paloma/daily-202/2020/06/02/daily-202-church-photo-ops-show-how-differently-trump-and-biden-approach-the-protests/5ed5f0f588e0fa32f822fc9f/?itid=hp_hp-top-table-high_daily202-1215p%3Ahomepage%2Fstory-ans

15/07/2020 07:00
Cina minaccia misure dopo mosse Usa
   7.00                                 
 Cina minaccia misure dopo mosse Usa    
 La Cina assicura contromisure verso gli
 Usa dopo che il presidente Trump ha    
 firmato sia la legge sulle sanzioni ai 
 dirigenti cinesi per le nuove regole   
 sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e
 alle banche che hanno attività con lo- 
 ro,sia l'ordine esecutivo che chiude lo
 status di partner commerciale preferen-
 ziale per l'ex colonia.                

 "La Cina darà le necessarie risposte a 
 tutela dei suoi legittimi interessi e  
 imporrà sanzioni contro rilevanti diri-
 genti ed entità Usa", ha detto il mini-
 stero degli Esteri in una nota. 

O si decide di andare d'accordo e se ne trovano i modi, oppure si decide di litigare, e le conseguenze possono essere un aggravamento dello scontro in un mondo fragile.
Trump preferisce l'aggressione alla trattativa e non è detto che non trovi sempre di più chi sia disposto a reagire. Di questo passo si torna alla guerra fredda ed ai blocchi militari contrapposti.

26/08/2020 07:00
Sanzioni Iran, l'Onu dice no agli Usa
   7.00                                 
 Sanzioni Iran, l'Onu dice no agli Usa  
 L'Onu ha bloccato la proposta degli    
 Stati Uniti di reimporre le sanzioni   
 internazionali contro l'Iran. 13 dei 15
 membri del Consiglio di sicurezza hanno
 infatti scritto alla presidenza respin-
 gendola.                               

 Secondo i 13, con il ritiro unilaterale
 dall'accordo sul nucleare iraniano del 
 2015, gli Usa non hanno più basi giuri-
 diche per aprire la procedura per reim-
 porre le sanzioni.                     

Ultime battute di Trump in questo scorcio di fine mandato.
Senza voler approfondire più di tanto, il fatto che ben 13 paesi, abbiano detto no a Trump costituisce un atto politico internazionale di rilievo.

05/09/2020 08:56
Trump ordina stop corsi contro razzismo
   8.56                                 
 Trump ordina stop corsi contro razzismo
 Il presidente americano Trump ha ordi- 
 nato all'Office of Management and Bud- 
 get di cancellare corsi di formazione  
 contro il razzismo delle agenzie fede- 
 rali,definendoli "propaganda anti-Usa".

 Il direttore dell'Omb Russell Vought,in
 una lettera alle agenzie del ramo ese- 
 cutivo, chiede di identificare la spesa
 relativa a qualsiasi formazione su     
 "teoria critica della razza", "privile-
 gio bianco" o qualsiasi altro materiale
 che suggerisca che gli Stati Uniti o   
 qualsiasi razza o etnia è "intrinseca- 
 mente razzista o malvagia".

Non sapevo che negli USA si tenessero corsi di formazione contro il razzismo, ma se ancora adesso si manifesta in tutte le città contro i maltrattamenti e le uccisioni giornaliere dei neri, non devono aver funzionato poi tanto. Potrebbe aver ragione Trump a volerli eliminare, se non fosse che pare li voglia rimuovere almeno dalla coscienza dei suoi elettori, che razzisti non si sentono, pur essendo di fatto permeati di ideologia suprematista. Se Trump fosse presidente della Biellorussia, sarebbe di sicuro peggio di Lukashenko. Ma anche gli statunitensi, con Trump o senza, stanno dimostrando di essere nello spirito, più sudisti che nordisti.

Il Covid rappresenta per Trump una autentica sfortuna. Di sicuro è il caso di dire che per il Covid, 1st. America non deve piacere tanto a chi si è ammalato, anche se è vero che i defunti, i più danneggiati da quella politica, non votano.
 E poi vi è l'altra sua campagna contro la corruzione. E come il toro che da del cornuto all'asino. Se è vero che non abbia pagato tasse, o dipende dalla sua incapacità di fare profitto oppure in qualche modo le ha eluse o evase ed in entrambi i casi, qualche aiutino sotto forma di "pensiero" in bustarella deve essere corso per evitare i controlli.

Ad ogni modo, chi veramente comanda deve aver capito che Trump non è poi così affidabile come pensavano, e quindi potrebbe essere il momento di puntare su Biden, molto più allineato al sistema, anche se non proprio come la Clinton.
Strana democrazia quella americana. Si vota per eleggere un presidente scelto da chi decide di finanziargli la campagna di propaganda.

Manca solo qualche settimana al voto, staremo a vedere cosa farà finta di cambiare, per non cambiare.

Ancora un giorno e sapremo se prevarrà il Trump firsth o l'America Firsth. E capiremo anche se i grandi elettori hanno liquidato Trump, e non tanto la sua politica che di fatto, oltre alla scena, non ne ha, quanto per la scena, appunto. Scena che squalifica il paese agli occhi del mondo. Un paese ormai bloccato da tempo alla ricerca di un ruolo in un Mondo multipolare, molto diverso da quello che fu dopo il crollo del muro di Berlino.
Certo, alla ricerca di una politica più efficace, dovranno in qualche modo intensificare i loro rapporti con gli alleati, in Europa ed in Asia, ma ciò creerà qualche problema in continenti che non amano vivere nel regime di sudditanza, sotto la minaccia di sanzioni, colpi di stato e aggressioni.
E' Biden che potrebbe rappresentare formalmente la svolta, per un percorso che però non si sa quanto potrà essere vincente. America first, per molti significa America on tanto da farli desiderare una America over!
Se resta Trump, sbiadirà la speranza di cambiamento. Quella speranza che comunque sarà frustrata da una crisi sanitaria che ha bisogno di molto tempo ed altrettanti debiti per smaltirsi, in un mondo sempre più fragile per la natura fisica e quella sociale.
Chi vivrà, vedrà.

Mercoledì 4 Novembre ore 17 in Italia, c'è ancora contendibilità tra Trump e Biden. A voler male all'America c'è da preferire Trump a Biden, anche se non penso che Biden possa fare una politica diversa. Trump è più imprevedibile e si possono creare delle tensioni proprio per il suo modo di fare, ma alla fine, se la situazione non sfugge di mano, il risultato con Trump o Biden, non cambia. A prevalere è quell'America che vive con i 1500 miliardi di dollari, metà per le spese militari e l'altra metà per gli apparati statali, che neanche nell'Unione Sovietica lo stato spendeva così tanti soldi per il proprio esercito e per il suo apparato burocratico. Anche li, negli USA, la Democrazia è solo scena (confusa, tra l'altro). A comandare sono i gruppi di potere economico militare a cui va bene sia Trump che Biden (entrambi ricchi sfondati), purché abbiano la mordacchia ed il guinzaglio corto.

A questo punto, dico vinca il migliore proprio per carità di patria, ma di migliori non ce ne sono. Approfittiamone.

Oggi è il 6 e si contano ancora i voti. A Biden ne servono altri 17 per arrivare a 270. Trump è indietro, e per la statistica ha perso, ma le urne sono imprevedibili. Entro domenica la legge dice che devono essere conclusi gli spogli. Probabilmente sono i voti che stanno giungendo per posta, a ritardare il completamento delle operazioni di spoglio.

Ultimi colpi di coda di Trump? Domani è l'ultimo giorno per i conteggi, e se non intervengono i giudici in qualche modo si chiude la partita.
Voglio proprio vedere come uno stallo possa portare gli USA nelle condizioni dell'Ucraina o della Biellorussia, grazie a persone che antepongono il proprio potere al bene di tutti.
Che tu vinca o perda, caro Trump, continui a fare una brutta figura, ed insieme a te, per tua colpa, anche gli USA.

Per ora niente colpo di coda, ha vinto Biden e ne sono contento!