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Shaka_Zulu ha scritto:Domani nuova tappa del motomondiale a Le Mans.

Pole per Marquez, seguono Lorenzo e un ottimo Dovizioso con la Ducati.
Rossi è ottavo in griglia, ma spero che lui e Lorenzo facciano bene.

Non sono un esperto di motociclismo, ma secondo me, Rossi è in fase irrimediabilmente calante. Ogni sport, impone limiti di età che fanno invertire la curva della performance; in alcuni sport questo limite è molto elevato, in altri particolarmente basso e il talento naturale in dote a ciascun dei campioni, può far alzare questo limite oltre la media. E credo che Rossi potrà ancora dare qualche lampo della sua classe, ma i riflessi, la concentrazione, la stessa sensibilità per sentire il mezzo meccanico come fosse parte di te, con gli anni declinano e per lui il limite è stato superato.
Credo che sia molto triste, per lui vedere un Marquez che gli passa davanti o Dovizioso che fa andare la Ducati che con lui non andava e penso che se fossi al posto suo mi ritirerei per non guastare gli splendidi ricordi che ci ha lasciato.

ebbene, lo devo dire: non sopporto più caressa!

Adam ha scritto:

Non sono un esperto di motociclismo, ma secondo me, Rossi è in fase irrimediabilmente calante. Ogni sport, impone limiti di età che fanno invertire la curva della performance; in alcuni sport questo limite è molto elevato, in altri particolarmente basso e il talento naturale in dote a ciascun dei campioni, può far alzare questo limite oltre la media. E credo che Rossi potrà ancora dare qualche lampo della sua classe, ma i riflessi, la concentrazione, la stessa sensibilità per sentire il mezzo meccanico come fosse parte di te, con gli anni declinano e per lui il limite è stato superato.
Credo che sia molto triste, per lui vedere un Marquez che gli passa davanti o Dovizioso che fa andare la Ducati che con lui non andava e penso che se fossi al posto suo mi ritirerei per non guastare gli splendidi ricordi che ci ha lasciato.

Concordo abbastanza con le tue considerazioni.
Domenica è stata dura per Valentino, mi sono divertito invece a vedere Dovizioso ed Hayden che con la Ducati hanno fatto una corsa più che dignitosa.

Al Giro d'Italia Visconti ha vinto un'altra tappa, Nibali continua a tenere la testa della classifica.
Con la vittoria di Puccio nella prima tappa si può dire Gran Sicilia al Giro.
Chi l'avrebbe mai detto?

Shaka_Zulu ha scritto:Al Giro d'Italia Visconti ha vinto un'altra tappa, Nibali continua a tenere la testa della classifica.
Con la vittoria di Puccio nella prima tappa si può dire Gran Sicilia al Giro.
Chi l'avrebbe mai detto?

fa solo piacere. a me wiggins mi sta proprio sulle scatole, con tutta la sua supponenza. bravo nibali!

Sopratutto ha vinto un italiano il che non guasta.

Domani Montecarlo comincia in salita per le Ferrari con Alonso sesto e Massa ultimo per quell'incidente alquanto strano.

Se non deve vincere la Ferrari non mi dispiacerebbe che vincesse Rosberg o Maldonado.

Che sofferenza.
Prima Massa che va a sbattere in fotocopia all'incidente di ieri, poi Alonso che non riesce ad opporsi a Perez e Sutil.

Ho azzeccato Rosberg, ma quel secondo posto di quel ........ di Vettel è duro da digerire in funzione della classifica del mondiale.

una finale di coppa dei campioni bellissima e divertentissima: non a caso mancava il barcellona, deo gratias.

il bayern ha meritato perché più squadra, più equilibrata, ma ... quanto sono bravi i ragazzi del borussia dortmund!

ps: ma che cosa lo hanno preso a fare uno come guardiola, al bayern? ma ve li vedete muller, schweinsteiger, martinez, robben e kroos a fare il tiki taka?

Ennesimo gombloddo gondro Breziosi che ha pestato un giornalista e spaccato una telecamera di fronte ad un ristorante...alla contestazione da parte dei media per l'atto ha risposto: "gliela rigombro io la telecamera"...

Un uomo un mito :cheers:

Belgarath il Mago ha scritto:Ennesimo gombloddo gondro Breziosi che ha pestato un giornalista e spaccato una telecamera di fronte ad un ristorante...alla contestazione da parte dei media per l'atto ha risposto: "gliela rigombro io la telecamera"...

Un uomo un mito :cheers:

eh, caro ciclista, a me della telecamera del giornalista non me ne può fregare di meno e così della sclerata di preziosi. mi preoccupa molto di più il sosia di dalla costa che è entrato in società.

rikkitikkitavi ha scritto:eh, caro ciclista, a me della telecamera del giornalista non me ne può fregare di meno e così della sclerata di preziosi. mi preoccupa molto di più il sosia di dalla costa che è entrato in società.

Quello non l'ho ancora inquadrato, magari è una persona per bene...non lo conosco e non giudico...il Bresidente invece è sempre più idolo :lol!:

Se non ho capito male, balotelli ci invitava con un twitter a tifare per un'altra nazionale.
Caro mio, nella irrealizzabile ipotesi che tu un giorno indossassi la maglia bianconera,
io farei molta fatica a tifare per la Gobba in quel periodo.

:mmmm: :mmmm: :mmmm:

perché quando vedo giaccherini con la maglia della nazionale provo un indefinibile senso di tristezza? che poi, poveraccio, è uno che si impegna e ieri ha anche fatto un bel goal (ad haiti, però intanto lo ha fatto).
eppure, eppure: ma possibile che non ci fosse nessuno un po' meglio?

io non ce l'ho mica con giaccherini perché è della juventus. del resto in nazionale hanno giocato anche personaggi come lodetti, niccolai, apolloni e maccarone, oriali è diventato campione del mondo e materazzi ha pure fatto un goal nella finale.
è che uno in nazionale vorrebbe vedere sempre giocatori di una certa classe.

Il calcio italiano è questo, quando i presidenti delle squadre la smetteranno di comprare stranieri anche per disegnare le strisce del campo allora, forse, qualcosa cambierà.
Intendiamoci, non sono per l'autarchia assoluta, ma ci sono stati tempi in cui, complice il numero imposto, arrivavano solo gli stranieri che servivano.

Under 21 ko a testa alta, il problema è la serie A

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L'Italia di Giaccherini. Sul serio




Giaccherini (Getty Images)
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Fare un passo indietro non è reato. Farne due o addirittura tre lo è ancora di meno. Questo blog ha più volte ospitato critiche rivolte alla scelta prandelliana di puntare forte su un giocatore che, per quanto fatto vedere nel corso della stagione calcistica, sarebbe stato difficile immaginare come perno della nazionale italiana. Beh, niente di più sbagliato.
Giaccherinho si sta rivelando di gran lunga il migliore italiano della Confederation Cup brasiliana, senza se e senza ma. Corre, si impegna, è funzionale al tipo di gioco proposto, segue gli ordini impartiti in sede di preparazione del match, segna contro il Brasile non pago d'essersi fregiato del titolo di italiano autore del gol più veloce in un match della Nazionale (contro Haiti, nell'amichevole pareggiata 2-2 che ha preceduto l'inizio della competizione Fifa).
Dopo i primi infelici 45' contro il Messico, il tuttofare juventino è salito in cattedra prendendosi numerose rivincite contro coloro i quali hanno sempre criticato la scelta di Prandelli, sottoscritto in primis. È giusto rendere onore ad un giocatore che sta dimostrando sul campo di meritare quel posto, ripagando la fiducia - evidentemente non tanto cieca - rapostagli da Cesare Prandelli. In parole povere, Giaccherini si sta confermando uno da Nazionale.
 
Il problema è che, nella nostra nazionale, Giaccherini pare l'unica cosa da salvare: Buffon sembra penetrabile quanto Perin (quello che dicono sia il suo erede designato) lo è stato a Pescara, la difesa prende delle infilate che non si vedevano da Italia-Slovacchia 2010, i ritmi del famoso centrocampo dei tecnici, tanto amato dal CT, ricordano quelli di una seduta defaticante.
Ma almeno quest'anno la semifinale è stata raggiunta. Scongiurato il pericolo della seconda sfida col Giappone, la sconfitta prevedibile contro il Brasile non ha avuto alcun effetto sulla qualificazione che, con ogni probabilità, ci proietterà ancora una volta davanti all'esame Spagna.
 
Tra un anno le cose saranno diverse. La posta in palio sarà molto più rilevante, il Brasile non sarà l'unica squadra a vendere cara la pelle, l'Italia non ripeterà la figuraccia sudafricana e molto probabilmente avrà trovato un assetto tattico definitivo e più accattivante di quello attuale. Per ora accontentiamoci di quello che passa in convento e godiamoci l'Italia di Giaccherini.

Un weekend di motori: MotoGP, WSBK ed F1.

Rossi torna a vincere, finalmente Vettel la smette di avere la fortuna dalla sua parte e Massa che fa una gara maiuscola, ma con la solita sfortuna.
Avete visto qualcosa e che ne pensate?

A proposito di Giaccherini e dintorni.
Bei tempi, quando la nazionale vinceva il titolo mondiale con una squadra con la maglia azzurra: azzurra e basta, anche agli occhi di chi, fino a poche settimane prima, i vari Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, li vedeva solo come nemici in bianconero.

Da quel momento in poi, qualcosa ha cominciato a cambiare. Bisognerebbe chiedersi il perché.
Siamo arrivati, infine, al titolo del 2006, segnato da un intrico selvaggio di rivendicazioni di bandiera, diametralmente opposto a quello dell'82: chi lo colorava di bianconero, con le icone di Cannavaro e Buffon, chi di giallorosso, con quella di Totti, chi di nerazzurro con la faccia di Materazzi.

E adesso, raggiunto il fondo, scaviamo ancora, sulla pelle d'un onesto comprimario come Giaccherini.
La verità è che la nazionale significa ormai poco, e bisognerbbe chiedersi il perché - anche se il perché sta lì, in tutta evidenza, basta solo prenderne atto: tutto nasce proprio nell'82, quando il trionfo ha fatto salire il valore del fenomeno calcio, e i club hanno cominciato ad appropriarsene.
Gli anni finali del decennio '80 e tutti gli anni '90 sono stati una lunga storia di conquista del calcio da parte dei club, con proclami di nobiltà e di blasone mai sentiti prima. La Lega ha preso un definitivo sopravvento sulla FIGC, parallelamente al dominio del business sullo sport. I soldi, per altro, in nessun campo sono "di tutti", ma devono essere per forza di "qualcuno".

Giaccherini è un onestissimo giocatore qualunque, specchio di un calcio qualunque, ossia di una nazionale in cui solo un giocatore (Pirlo) sarebbe in gara per fare il titolare nella squadra dell'82, e probabilmente rimarrebbe una riserva.

Tarzan ha scritto:Ho tifato da sempre Valentino, sin da quando non era ancora nato, da quando cioè conobbi suo padre altro bravo motociclista, che passeggiava con un pollo al guinzaglio per la strada principale della mia città. Durante la gara il cuore batteva forte...emozioni represse da due anni.
Un bravo di cuore anche a Lorenzo...che a fine gara si è schernito dalle solite affermazioni degli intervistatori: Sei un eroe! Lui infatti, meravigliandomi ha risposto così: Io sono pagato per correre e gareggiare, sono uno fortunato! Gli eroi sono quelli che non arrivano a fine mese...

 Se ricordiamo come Rossi ha corso nella prima gara già allora si capiva che le capacità erano intatte e che la vittoria sarebbe arrivata, era solo questione di tempo.
Quando uno è un campione non dimentica come si guida con buona pace di tutti gli espertoni che negli ultimi due anni lo davano per bollito.
Fra questi espertoni ci metto per primi ovviamente i cronisti e commentatori di Italia 1; meno parlano e meno scempiaggini dicono.

Per quanto riguarda la F1 vale lo stesso discorso sui giornalisti tromboni faziosi.
Qualche gara fa per un'ottima partenza di Alonso hanno cantato peana in ogni dove, ieri Massa ha fatto una partenza stratosferica, una gara ottima che senza l'esplosione del pneumatico lo avrebbe visto sul podio se non vincente e neanche l'hanno calcolato.

Rom ha scritto:A proposito di Giaccherini e dintorni.
Bei tempi, quando la nazionale vinceva il titolo mondiale con una squadra con la maglia azzurra: azzurra e basta, anche agli occhi di chi, fino a poche settimane prima, i vari Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, li vedeva solo come nemici in bianconero.

Da quel momento in poi, qualcosa ha cominciato a cambiare. Bisognerebbe chiedersi il perché.
Siamo arrivati, infine, al titolo del 2006, segnato da un intrico selvaggio di rivendicazioni di bandiera, diametralmente opposto a quello dell'82: chi lo colorava di bianconero, con le icone di Cannavaro e Buffon, chi di giallorosso, con quella di Totti, chi di nerazzurro con la faccia di Materazzi.

E adesso, raggiunto il fondo, scaviamo ancora, sulla pelle d'un onesto comprimario come Giaccherini.
La verità è che la nazionale significa ormai poco, e bisognerbbe chiedersi il perché - anche se il perché sta lì, in tutta evidenza, basta solo prenderne atto: tutto nasce proprio nell'82, quando il trionfo ha fatto salire il valore del fenomeno calcio, e i club hanno cominciato ad appropriarsene.
Gli anni finali del decennio '80 e tutti gli anni '90 sono stati una lunga storia di conquista del calcio da parte dei club, con proclami di nobiltà e di blasone mai sentiti prima. La Lega ha preso un definitivo sopravvento sulla FIGC, parallelamente al dominio del business sullo sport. I soldi, per altro, in nessun campo sono "di tutti", ma devono essere per forza di "qualcuno".

Giaccherini è un onestissimo giocatore qualunque, specchio di un calcio qualunque, ossia di una nazionale in cui solo un giocatore (Pirlo) sarebbe in gara per fare il titolare nella squadra dell'82, e probabilmente rimarrebbe una riserva.

 Concordo, mi da ancora fastidio l'immagine di Totti che festeggiava con sulla testa  il cappellaccio della Roma, ma mi avrebbe dato fastidio anche se fosse stato della Juve.

oddìo, forse derossi è un pochino meglio di oriali, però ha ragione tarzan a dire che questa è la nazionale di giaccherini.
e io aggiungo: purtroppo.
lasciando stare l'82, quale di questi giocatori sarebbe stato titolare nella nazionale del 90, quella in cui stava in panchina un certo mancini?

rikkitikkitavi ha scritto:oddìo, forse derossi è un pochino meglio di oriali, però ha ragione tarzan a dire che questa è la nazionale di giaccherini.
e io aggiungo: purtroppo.
lasciando stare l'82, quale di questi giocatori sarebbe stato titolare nella nazionale del 90, quella in cui stava in panchina un certo mancini?

Il De Rossi di oggi non vale nemmeno la metà di Oriali.
Il fatto è che questo passa il convento, adesso: Matri, Pazzini, Quagliarella, Gilardino, Balotelli, El Sharawi, viene da piangere se pensiamo a Riva, Boninsegna, Rossi, Pruzzo, Mancini, Vialli, e lo stesso vale per Giaccherini, Maggio, Abate, Diamanti, se pensiamo a Conti, Causio, Giannini, Donadoni, Domenghini, Tardelli, Antognoni, Sala, De Sisti, Bulgarelli (ed evito di nominare Rivera), e non parliamo della difesa.
Il livello tecnico del nostro calcio è questo.

Rom ha scritto:

Il De Rossi di oggi non vale nemmeno la metà di Oriali.

 parlavo mica del fratello scemo di derossi che ha giocato quest'anno nella roma.
e poi hai dimenticato baggio e mazzola.

rikkitikkitavi ha scritto:
 parlavo mica del fratello scemo di derossi che ha giocato quest'anno nella roma.
e poi hai dimenticato baggio e mazzola.

Ne ho dimenticati tanti, ho citato solo i primi che mi sono venuti in mente.
Mazzola non mi ha mai entusiasmato un granché.
Su Baggio devo sempre giustificarmi, ogni volta che mi capita di affrontare un'osservazione come la tua: certo, nel discorso che stiamo facendo qui, Baggio avrebbe tutto il diritto di esserci (come Del Piero), ma fa parte di quei numeri 10 che non riesco a considerare decisivi e che giustamente sono stati definiti "fantasisti".