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Gioco di specchi

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Messaggio Da tessa Mer 06 Nov 2013, 19:29

Coltissimo Vargas, la repubblica romana non aveva un'etica rigorosa. Ho letto in Sallustio ,e altrove, che il livello di corruzione all'epoca di Tarquinio il Superbo era elevatissimo, costui aveva assoldato giudici perche' prescrivessero numerose leggi ad personam  e sodali che lo difendevano e che retribuiva profumatamente, finche' il popolo non si scoccio' e lo uccise.
Un abbraccio

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Messaggio Da tessa Mer 06 Nov 2013, 19:35

Grande Cireno,hai sangue ebreo, io amo molto gli ebrei e scrivi cio'? Barabba non era un assassino ma uno zelota, e non mi piace che con due righe tu condanni gli ebrei tutti. Ciao

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Messaggio Da Rossoverde Mer 06 Nov 2013, 20:58

tessa ha scritto:Rom amatissimo,ecco un mio grande pensiero degno di Parmenide, tu che mi sfotti a ripetizione, Popper in confronto a me non era nessuno...Eccomi a te, io superficiale, io incolta, io ignorante, levantina, ciociarina che non entra mai nel merito e se la squaglia,etc
Insomma noi piddini non potevamo fare altro che salvare la Cancellieri, anche se nauseati e schifati, le contingenze del paese sono difficili e dobbiamo buttare fuori Berlusconi, poi se ne parla.
 Purtroppo nel PD non vedo figure vive, Cuperlo starebbe meglio su una sedie a rotelle ,e Renzi potrebbe scambiarsi con Ceccherini e nessuno se ne accorgerebbe, ma ora abbiamo altro cui pensare.
Che fai? balli con me?che preferisci?"Malafemmina", "Anema e core "oppure "Diticinciccccillo vuie..."?(si scrive cosi'?)
Cara Tessa, la Cancellieri andava mandata a casa, il Pd ha perso un'ottima occasione, ma del resto il Pd , e non è problema di uomini, è così, che fosse insostituibile è una bugia. La Cancellieri evidentemente ha spalle troppo buone, i piddini dovrebbero solo vergognarsi per quello che ha fatto e fa il loro partito. Un caro saluto
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Messaggio Da Rossoverde Mer 06 Nov 2013, 20:59

C'è un dibattito in corso su la 7 sulla Cancellieri.
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Messaggio Da cireno Mer 06 Nov 2013, 22:08

tessa ha scritto:Grande Cireno,hai sangue ebreo, io amo molto gli ebrei e scrivi cio'? Barabba non era un assassino ma uno zelota, e non mi piace che con due righe tu condanni gli ebrei tutti. Ciao
Guarda che anche Gesù era ebreo. E comunque Barabba, che sarà stato anche zelota ma sempre assassino era,  non era certo meglio di Gesù, che non aveva fatto niente, però il popolo ha scelto di far morire lui. Io ho il sangue, qualche litro, ma non ebreo o caucasico, ho sangue rosso, come lo hai tu, magari con qualche percentuale di ferro in più, visto che a me non vengono le mestruazioni, ma niente di diverso....
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Messaggio Da Vargas Mer 06 Nov 2013, 22:23

Gentile e intelligente Tessa, ti sei certamente distratta - quandoque bonus dormitat Homerus - perché quella di Tarquinio il Superbo, ancora ferina e in fieri, non era certo la Roma repubblicana.

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Messaggio Da tessa Mer 06 Nov 2013, 22:26

errata corrige.
Dunque non e' Sallustio ma Tacito (Annales) che sto rileggendo perche' e' ben scritta la storia di come Nerone ha assassinato la madre Agrippina.
Chiedo scusa ma qua e' sempre una lotta per stare  un po' in pace un po' al forum, mi chiamano sempre, quanto sono scoccianti

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Messaggio Da tessa Mer 06 Nov 2013, 22:37

Hai ragione, ma qua e' un disastro, questo che vive con me e' cattivo, non ho pace. In tutti i modi un filo lega l'Italia , dalle nequizie di Tarquinio il Superbo a  quelle di Berlusconi, stessi geni, stessi cromosomi.
Dunque sono stata giorni fa a vedere una persona malata e sapevo che davanti al portone di casa di costui c'e' un sampietrino d'ottone col nome di una persona, che li' viveva- deportata in un campo di sterminio in Germania e la' deceduta.Sono andata il giorno dopo la scelta del voto palese sulla decadenza di Berlusconi e il sampietrino era deturpato con spray nero , e sul marciapiede accanto era dipinta una svastica. Ecco con chi abbiamo a che fare noi del PD, per questo noi piddini abbiamo salvato la Cancellieri

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Messaggio Da Rom Mer 06 Nov 2013, 23:54

tessa ha scritto:Che fai? balli con me?che preferisci?"Malafemmina", "Anema e core "oppure "Diticinciccccillo vuie..."?(si scrive cosi'?)
Poiché sotto quel mezzobusto con velo in capo immagino un cattolicissimo tutù di banane, sono disposto a sedermi con una tequila in the glass, contemplando un gagliardissimo ...

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Messaggio Da Rom Gio 07 Nov 2013, 00:42

cireno ha scritto:sono parole, le tue, di un missionario, oppure di un'anima semplice, perfino ingenua o forse, anzi più probabile, di un sognatore. Di uno che ha creduto che l'illuminismo ha cambiato la società umana, che ha creduto che la Rivoluzione di Saint Just sia riuscita a modificare la natura dell'uomo, che forse, come me, crede che  il socialismo, quello vero, magari quello delle prime comunità cristiane, quello dei Kibbutz, possa essere una strada possibile da percorrere. Mio carissimo amico tifoso della Roma ...
Sognare fa parte della natura umana, tutto sommato: non serve a cambiare il mondo, ma ad impedire che il mondo cambi noi, o almeno che ci cambi completamente, riducendoci a una sterile proiezione del passato.
Tuttavia non credo che l'illuminismo fosse destinato a cambiare la nostra natura, o che lo sia il socialismo, ma credo che certamente hanno cambiato la percezione della storia, raccogliendo una coscienza che nei tanti secoli precedenti aveva afferrato e perduto, e poi ancora ritrovato e di continuo disperatamente perduto, i fili sparsi di un sogno, facendola uscire dall'ambito della filosofia o della poesia e trasformandola nel granello di sabbia dentro i meccanismi violenti del potere. Niente di più, in fondo, che un dubbio, condensato nella domanda: perché no?
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Messaggio Da Vargas Gio 07 Nov 2013, 08:46

Be', Tessa, se quello lì è cattivo, scappa.

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Messaggio Da Vargas Gio 07 Nov 2013, 08:52

Il rapporto tra storia e natura umana è cruciale quanto complesso e affascinante. È la ragione per la quale non ho mai creduto al socialismo. Sono sempre stato profondamente progressista, disperatamente dalla parte dei più deboli, ma ho capito presto, anche per averlo vissuto direttamente, che i principi del socialismo, soprattutto nella versione marxista, non sono compatibili con la natura umana. Su questo dissento, magari con tristezza, con chi dice che è stata l'esperienza storica dello stalinismo a impedire la realizzazione del sogno comunista. Io credo invece che l'applicazione corretta dei dettami marxisti produca sempre ingiustizie e disastri. Il che non mi ha fatto mai diventare un conservatore o un reazionario, mi ha semmai spinto a pensare a quali altre strade possano seguirsi per il bene dei più deboli.

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Messaggio Da cireno Gio 07 Nov 2013, 10:17

Vargas ha scritto:Il rapporto tra storia e natura umana è cruciale quanto complesso e affascinante. È la ragione per la quale non ho mai creduto al socialismo. Sono sempre stato profondamente progressista, disperatamente dalla parte dei più deboli, ma ho capito presto, anche per averlo vissuto direttamente, che i principi del socialismo, soprattutto nella versione marxista, non sono compatibili con la natura umana. Su questo dissento, magari con tristezza, con chi dice che è stata l'esperienza storica dello stalinismo a impedire la realizzazione del sogno comunista. Io credo invece che l'applicazione corretta dei dettami marxisti produca sempre ingiustizie e disastri. Il che non mi ha fatto mai diventare un conservatore o un reazionario, mi ha semmai spinto a pensare a quali altre strade possano seguirsi per il bene dei più deboli.

E' un dubbio che colpisce tutti i marxisti, un po' come tutti i preti sono colpiti da quello sull'effettiva esistenza di Dio(ricordo il dramma di Teresa di Calcutta, al riguardo). Niente di nuovo sotto il sole di chi pensa più in là del proprio naso.
Ne parliamo con maggiore tempo, che è un tema che mi affascina.

TESSA, ha ragione Vargas: scappa, oppure prendi una padella con manico lungo, e dagliela in testa con forza appena fa lo stronzo, poi prendi la valigia che intanto avrai approntato e te ne vai: il mondo è pieno di maschi, di solito non migliori uno dell'altro, se escludi me e gli amici del forum....................:mmmm:
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Messaggio Da Rom Gio 07 Nov 2013, 10:40

Vargas ha scritto:Il rapporto tra storia e natura umana è cruciale quanto complesso e affascinante. È la ragione per la quale non ho mai creduto al socialismo. Sono sempre stato profondamente progressista, disperatamente dalla parte dei più deboli, ma ho capito presto, anche per averlo vissuto direttamente, che i principi del socialismo, soprattutto nella versione marxista, non sono compatibili con la natura umana. Su questo dissento, magari con tristezza, con chi dice che è stata l'esperienza storica dello stalinismo a impedire la realizzazione del sogno comunista. Io credo invece che l'applicazione corretta dei dettami marxisti produca sempre ingiustizie e disastri. Il che non mi ha fatto mai diventare un conservatore o un reazionario, mi ha semmai spinto a pensare a quali altre strade possano seguirsi per il bene dei più deboli.

Una risposta sintetica a queste tue considerazioni credo di averla già data nei miei post precedenti.
Una più articolata sarebbe troppo lunga. Mi voglio soffermare solo su un punto: la "natura umana".
Su questo concetto si muove tutta la fase ultima della nostra discussione, dando per scontato e univoco il suo significato, che invece è tutt'altro che semplice.
La versione più antica sul tema è quella dell'homo homini lupus, giustamente (con qualche torto verso il lupo) fatta propria dal pragmatismo della destra storica: se tu assumi questa interpretazione come base sulla quale fondare il tuo sentimento progressista - del quale non dubito minimamente - non puoi che trovarti su una strada senza uscita.
Una versione più recente, anche se non originale in assoluto, è quella del "buon selvaggio" dell'illuminismo romantico, sostanzialmente contrapponibile alla prima: infatti fu subito raccolta come presupposto ideologico nella lotta contro l'ancien regime da parte del primo socialismo, non ancora marxista, e ha continuato ad esistere fino alle sue propaggini attuali del "politicamente corretto".
Entrambe le versioni hanno dato il loro frutto, tanto migliore nel caso in cui abbiano agito insieme, nella fusione conflittuale data dal sistema delle social-democrazie occidentali: nessuna delle due è realmente esaustiva del significato di "natura umana", entrambe irrealistche e dogmaticamente ideologiche, ma insieme hanno (imperfettamente, fragilmente) sanato le rispettive insufficienze.

La realtà che scaturisce da questa "collaborazione" tu stesso l'hai ben illustrata in diverse occasioni: un mondo cattivo, ma pur sempre migliore di quelli che l'hanno preceduto.
Essere progressisti, però, significa non accettare questo traguardo come definitivo e desiderare (sognare?) di andare oltre.
La strada per questa "trascendenza" - per un'evoluzione del socialismo, dico io, e della politica democratica - passa per una ridefinizione del concetto di "natura umana": recuperando il motto femminista "non più streghe né madonne, solo donne".
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Messaggio Da cireno Gio 07 Nov 2013, 15:05

Traggo l'inizio di un articolo da In Defence of Marxism

Sono trascorsi più di dieci anni dalla caduta dell’URSS. All’epoca la borghesia di tutto il mondo era euforica. Parlava di fine del socialismo, di fine del comunismo, di fine del marxismo. Uno degli strateghi della borghesia, Francis Fukuyama, arrivò addirittura a parlare di fine della storia.
Ma dieci o venti anni, pur essendo molto nella vita di un essere umano, nella storia non sono nulla, sono un periodo brevissimo. Tuttavia in questo periodo abbiamo visto trasformazioni molto importanti. E’ stato stravolto tutto l’ordine mondiale. A prima vista sembra che il capitalismo abbia trionfato in modo decisivo. Ma questo è ben lontano dall’essere vero.
Per comprendere la natura dell’epoca attuale non è necessario essere marxista. Non è necessario neanche essere una persona molto intelligente. È sufficiente accendere la televisione per vedere la cruda realtà. Dieci anni fa la borghesia ci promise un mondo di pace e prosperità, grazie ai miracoli del sistema della “libera impresa”, e, naturalmente, della “democrazia”. Ora tutti questi sogni si sono infranti. Non rimane neanche una pietra sull’altra delle prospettive degli strateghi del Capitale. Al loro posto vediamo dappertutto un incubo generalizzato. La ripresa economica di cui tanto si parla è enormemente fragile e può finire in qualunque momento per un qualunque fatto accidentale come l’aumento del prezzo di petrolio.

Ovunque guardiamo ci sono guerre, terrorismo, caos ed instabilità. Allora, quando si parla di “utopie” di che utopie stiamo parlando? Se bisogna parlare di idee utopiche, bisognerebbe parlare di tutte le idee, schemi e prospettive esposte dagli apologeti del capitalismo dopo il crollo dell'URSS. Queste sì sono utopiche nel senso letterale della parola, e chiedo scusa a Tommaso Moro.

Secondo i difensori del capitalismo, Marx si sbagliò quando predisse l’inevitabilità della concentrazione del capitale in sempre meno mani. “Piccolo è bello” dicevano. Ma le cifre dimostrano tutto il contrario: mai in tutta la storia la concentrazione del capitale è stata più intensa di ora. Attualmente, 200 grandi imprese controllano una quarta parte delle attività economiche di tutto il mondo. Questo è proprio quello che predisse Marx nel “Il Manifesto del Partito Comunista”, il libro più moderno di tutti i tempi, e Lenin nel suo libro “Imperialismo, fase superiore del capitalismo”.
Un’altra idea di Marx, respinta dai suoi critici borghesi, è l’idea della crescente pauperizzazione delle masse sotto il capitalismo. Non c’è bisogno di sottolineare come per Marx il concetto di “tenore di vita” abbia sempre avuto un carattere relativo e non assoluto. In termini relativi c’è stato comunque un aumento colossale delle differenze tra ricchi e poveri, perfino nei paesi più ricchi del pianeta, a partire dagli USA.

Il grado di monopolizzazione è arrivato a livelli insospettabili. Il popolare scrittore e giornalista progressista John Pilger ha pubblicato i dati sulla situazione a livello mondiale: la Generale Motors fattura un bilancio più grande di quello dell’economia della Danimarca, la Ford l’ha più grande di quella del Sud Africa, e ci sono molti altri esempi.
Questo significa che anche le differenze tra ricchi e poveri stanno aumentando ad un ritmo vertiginoso. Per fare solo un esempio: il salario di Tiger Woods, il giocatore di golf statunitense, è superiore ai salari di tutti gli impiegati della Nike in Indonesia. Goldman Sachs, un'impresa di investimenti di soli 167 soci, produce guadagni per $ 2.200 milioni ogni anno, la stessa cifra della Tanzania, un paese di 25 milioni di abitanti.

Non si tratta solo di un aumento della disuguaglianza globale ma anche di un aumento della differenza tra ricchi e poveri all’interno dei paesi capitalisti sviluppati. Dappertutto cresce l’insicurezza e c’è una questione di sistema. Abbiamo visto le manifestazioni più grandi in tutta la storia in paesi come Gran Bretagna e Spagna contro la guerra in Iraq. Nel caso della Spagna lo scontento popolare ha condotto direttamente alla caduta del governo di Aznar. In India non molto tempo fa abbiamo visto un movimento simile. In USA c’è un crescente scontento col governo Bush e l’inizio di grandi manifestazioni.
Da ciò abbiamo il diritto di trarre la conclusione che il capitalismo ha risolto i problemi del mondo e che non è necessario cercare un altro sistema differente, e che, pertanto, la storia è finita? Questa conclusione va contro alla logica e contro i fatti.

E’ piuttosto divertente leggere oggi quello che i difensori del capitalismo scrivevano dieci anni fa circa la globalizzazione “scoperta” dai Chicago Boys, spiegata da Marx ed Engels nelle pagine del Manifesto del Partito Comunista 150 anni fa. Marx ed Engels analizzavano che il sistema capitalista si sviluppa necessariamente come un sistema mondiale. Questa previsione brillante dei fondatori del socialismo scientifico è adesso facilmente dimostrata nella pratica.
Il dominio schiacciante del mercato mondiale è un fatto incontestabile. È il fenomeno più decisivo della nostra epoca. È la base obiettiva di un futuro mondo socialista, qualcosa che logicamente rende impossibile la stretta prospettiva nazionalista. Ma purtroppo, come spiegò Hégel molto tempo fa, non è la Ragione che determina la storia umana, ma gli interessi materiali.

Ai padroni delle grandi multinazionali importa poco la logica della storia. Lottano e lotteranno sempre ferocemente contro le forze del progresso in difesa del loro potere, la ricchezza e i privilegi. Lo vediamo subito in Venezuela, dove l’oligarchia venezuelana, appoggiata dall’imperialismo yankee, sta cercato a tutti i costi di rovesciare il governo del Presidente Hugo Chávez. È c’è chi assicura che dopo il referendum, sarà tutto risolto e che la Rivoluzione è irreversibile, che l’oligarchia è già stata sconfitta, ecc., ecc. Nella politica, come nella guerra, è molto pericoloso sottovalutare troppo presto il nemico e cantare vittoria. La verità è che l’imperialismo e l’oligarchia, che sono le due facce della stessa medaglia, non si riconcilieranno mai con la Rivoluzione Bolivariana, per la stessa ragione che non si riconcilieranno mai con la Rivoluzione cubana: perché queste Rivoluzioni forniscono un esempio pericoloso alle masse oppresse di tutta l’America Latina, in un momento in cui non c’è un solo regime borghese stabile dalla Terra del Fuoco fino al Rio Grande.

C’è gente, che per qualche ragione che non capisco si autodefinisce ”realistica”, che insiste sul fatto che la Rivoluzione venezuelana non può espropriare l’oligarchia perché questo “..provocherebbe gli imperialisti.” Qualunque persona sensata sa che bisogna evitare le provocazioni, ma quest’argomento non sta in piedi. La banda criminale di George Bush non ha bisogno di nessuna provocazione per agire contro il governo di Hugo Chávez. Lo fa già da anni, non ce ne siamo resi conto? La verità è che per questi signori la mera esistenza della Rivoluzione venezuelana, o di quella cubana, è una provocazione. Saranno soddisfatti soltanto quando queste Rivoluzioni saranno distrutte.
Chiudere gli occhi davanti a questo fatto sarebbe un’irresponsabilità criminale.

Altri usano un argomento più sottile, per meglio dire, sofista: poiché la Rivoluzione venezuelana non è socialista, bensì democratico borghese, non possiamo espropriare l'oligarchia, perché la rivoluzione democratico borghese deve rispettare la proprietà privata.
Sul serio? Ma nella Rivoluzione americana del secolo XVIII, i rivoluzionari democratico borghesi non esitarono a confiscare le proprietà di tutti quelli che appoggiarono la Corona Inglese. E nella Seconda Rivoluzione americana, la Guerra Civile, Abraham Lincoln espropriò la proprietà dei negrieri del Sud, senza pagare nemmeno un centesimo d’indennità.

La storia dimostra che la rivoluzione democratico borghese, se lo è veramente, non si può fermare, lasciandosi ipnotizzare dai “diritti” della proprietà privata. Se la Rivoluzione cubana lo avesse fatto nel 1960, sarebbe stata senza dubbio sconfitta. E non dimentichiamo che la Rivoluzione russa era obiettivamente, nei suoi principi, una rivoluzione democratico borghese, ma necessariamente dovette passare dei compiti democratico borghesi all’espropriazione della borghesia russa.
Ricordiamo che c’erano anche certi dirigenti bolscevichi che si opponevano all’idea di una rivoluzione socialista in Russia: Kamenev, Zinoviev, ed inizialmente Stalin. Denunciarono Lenin come un estremista proprio sulla base del supposto carattere democratico borghese della rivoluzione in Russia. Per inciso, questa idea era la base della politica menscevica che argomentava che la classe operaia doveva subordinare i suoi interessi a quelli della “borghesia progressista”. Un'idea che Lenin combatté sempre con le unghie e con i denti.
La Rivoluzione bolivariana ha mietuto grandi trionfi, ma tutti questi trionfi possono essere cancellati. Finché l’oligarchia continua a controllare punti chiave dell’economia, la Rivoluzione sarà sempre in pericolo. Questo bisogna riconoscerlo ed agire di conseguenza.

Diciamolo chiaramente. Oggi i due più grandi ostacoli che ostacolano il progresso e dell’umanità e della civiltà sono in primo luogo la proprietà privata delle forze produttive ed in secondo luogo quel lascito del barbarismo, lo stato nazionale. Questa è la contraddizione centrale: le forze produttive su scala mondiale hanno raggiunto un tale livello di sviluppo che potrebbero permettere all’umanità, sulla base di un sistema di pianificazione armonioso e razionale, di risolvere tutti i suoi problemi e di avanzare verso un livello più elevato di civiltà e cultura. Invece vediamo un modo devastato dalla fame, dalle malattie, dalle guerre e dalla violenza.

Questi fenomeni sono solo i sintomi di un male incurabile, di un sistema socio economico che ha già perso le ragioni di esistere, che non è più capace di sviluppare le forze produttive e la cultura come faceva nel passato ed è quindi entrato in una fase di degenerazione senile che ha conseguenze per l’intero pianeta e che costituisce una seria minaccia per il futuro dell’umanità.
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Messaggio Da tessa Gio 07 Nov 2013, 18:50

Vargas, ma e' un modo di dire :"Quello e' cattivo...", cioe' s'infastidisce se gioco col forum, tutto qui, se ha altri amici s'infastidisce di meno, ma sempre s'infastidisce. Se e' solo non posso avvicinarmi al pc perche' lo trascuro, etc dato che lo vedo pochissimo, si', io non cucino e devo stare seduta mentre lui cucina e conversare, ti pare che se lui sgobba a cucinare, per me soprattutto, io converso con gli amici del forum?
Ieri sono stati tutti "cattivi ", chi mi faceva la linguaccia, chi mi ha staccato il filo della corrente, chi la chiavetta, dicendo "Quando finisce il gioco?"
Questo e' un vecchio pc della sorella di mia madre, ne ho altri due ultrapiatti etc ma mi servono per studio, su questo ci battono pure con le mani sopra e gli danno i cazzotti ( i famiferati nipotini...). E' incredibile come gli altri si sentano esclusi se ci si rifuguia un po' in un forum. Cio' non accade col pianoforte, non sentono di essere emarginati, casomai ti sfottono dicendo, Che palle quel diesis mancato, etc...Si' perche' qua tutti suonano , come in Germania
Questo compagno e' fin troppo buono, legato a me, purtroppo come dice Rom che sogna, sogno anch'io una storia d'amore di quelle che ti drogano, ma tra malattie sessuali eventualmente trasmissibili, studio, incombenze varie non e' semplice.
Un abbraccio

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Messaggio Da tessa Gio 07 Nov 2013, 18:52

Vargas, ma e' un modo di dire :"Quello e' cattivo...", cioe' s'infastidisce se gioco col forum, tutto qui, se ha altri amici s'infastidisce di meno, ma sempre s'infastidisce. Se e' solo non posso avvicinarmi al pc perche' lo trascuro, etc dato che lo vedo pochissimo, si', io non cucino e devo stare seduta mentre lui cucina e conversare, ti pare che se lui sgobba a cucinare, per me soprattutto, io converso con gli amici del forum?
Ieri sono stati tutti "cattivi ", chi mi faceva la linguaccia, chi mi ha staccato il filo della corrente, chi la chiavetta, dicendo "Quando finisce il gioco?"
Questo e' un vecchio pc della sorella di mia madre, ne ho altri due ultrapiatti etc ma mi servono per studio, su questo ci battono pure con le mani sopra e gli danno i cazzotti ( i famiferati nipotini...). E' incredibile come gli altri si sentano esclusi se ci si rifuguia un po' in un forum. Cio' non accade col pianoforte, non sentono di essere emarginati, casomai ti sfottono dicendo, Che palle quel diesis mancato, etc...Si' perche' qua tutti suonano , come in Germania
Questo compagno e' fin troppo buono, legato a me, purtroppo come dice Rom che sogna, sogno anch'io una storia d'amore di quelle che ti drogano, ma tra malattie sessuali eventualmente trasmissibili, studio, incombenze varie non e' semplice.
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Messaggio Da tessa Gio 07 Nov 2013, 19:03

Caro Rossoverde, ma no, ma no, il PD ce la fara', ha un grande radicamento nel territorio, vedrai noi piddini ce la faremo, smetteremo di farci del male, ora c'e' un po' di casino, ma vinceremo, coraggio, abbi fiducia, ci daremo un po' di randellate ma vinceremo.
Anche nei concili si davano le randellate, da qui, si narra, i vescovi ebbero tutti il cappuccio spaccato e cosi' rimase.
Un po' di ottimismo, certo, non puoi prendermi sul serio, capisco, Rom dice che sono approssimativa e superficiale con il mio ottimismo da osteria...
Un abbraccio

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Messaggio Da einrix Gio 07 Nov 2013, 19:04

Ah! quante cose belle a cui rispondere, ma non ne ho voglia.

A Cireno però faccio osservare che se quelle 200 imprese imprese che controllano la quarta parte dell'attività economica, avessero 100 mila operai l'una, impiegherebbero venti milioni di operai, e se ce ne fossero altre seicento, di quelle imprese, occuperebbero altri sessanta milioni di operai.

Nel mondo non ci sono solo ottanta milioni di operai, ma molti di più, e la loro vera influenza, sulla vita delle persone, sta in quel rapporto.

No, la concentrazione è stata sconfitta dalla microimpresa, anche se rappresenta pur sempre una cospiqua zeppa nel sistema delle democrazie.
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Messaggio Da tessa Gio 07 Nov 2013, 19:11

Coltissimo Vargas, alla fine del secolo ci saranno 11 miliardi di persone sul pianeta Terra e  si parlera' solo di energie rinnovabili e di una  massa di persone sempre piu' affamate e prive di acqua.Il disastro ecologico che abbiamo messo in moto annullera' tutte le nostre belle chiacchiere a cominciare dal saggio di Stuart- Mill "On liberty".
Un abbraccio

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Messaggio Da tessa Gio 07 Nov 2013, 19:19

Amato Rom, ma che e' sto cacao meravigliao? boh, mai sentito nominare.
Se non ti piacciono le canzoni che ti ho citato potrei aggiungerne un'altra, ad esempio, una famosa, qualche classico conosciuto a ogni latitudine e in ogni tempo, come "I started the joke", penso vada, che  ne dici? Fa parte delle canzoni che considero immortali.
Ciao, bellissimo

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Messaggio Da tessa Gio 07 Nov 2013, 19:25

errata corrige: titolo esatto e' "I started a joke"
Allora?( Bee Gees, e' chiaro)
cominciano a chiamare per cena
Baci, cento, mille, fai tu

tessa

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Messaggio Da Rom Ven 08 Nov 2013, 12:17

tessa ha scritto:errata corrige: titolo esatto e' "I started a joke"
Non so com'è, ma la tua presenza in questo "gioco di specchi" mi sembra più pertinente di qualunque altra.

Comunque, questa dei Bee Gees è una delle mie preferite, specialmente in questa versione "terminale", che ne accentua l'intensità e la delicatezza. Ma fa parte di quel tipo di musica che non mi viene in mente di ballare.

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Messaggio Da tessa Sab 09 Nov 2013, 15:23

Amatisimo Rom, fantastica questa versione di "I started a joke".
I miei genitori per la tesi mi hanno regalato un'antologia dei brani per loro piu' belli al mondo.
Il mio compagno invece mi ha regalato un diamante purissimo, aspetta cerco il cartoncino con le caratteristiche,
dunque Analisi:Diamante naturale
                    Peso: 420 ct
                     Purezza:Puro    IF
                     Colore    F
                      Taglio   Brillante rotondo
insomma significa che e' molto puro.
Poi mi ha regalato anche molti altri diamanti ma non li metto.
Mi piace molto I started a joke e quando si arriva alla frase I strted a cry mi commuovo sempre perche' in ogni storia d'amore vera c'e' da soffrire, guarda quanto soffro io per te, ora...
Se questa non la vuoi ballare ce ne è un'altra di Charles Aznavour "Ieri si', quand'ero giovane", la ricordi? La balliamo? come facciamo con Lara? Con tutte queste pagine di diritto tributario che scrive e il pessimismo cosmico imperante? dove la mettiamo? nel baule balgascio?
Ti mando cento baci e altri mille e ti rimando a Catullo...

tessa

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Messaggio Da Tarzan Sab 09 Nov 2013, 15:57

Questa tessa, m'attizza! M'attizza quasi quanto un vecchio ricordo di un vecchio nick. Che volete mi si è acceso il cervello, quel poco rimastomi, e non riesco a spegnerlo, neppure con le suadenti parole e frasi sparateci in quantità industriale.
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Messaggio Da Rom Sab 09 Nov 2013, 18:06

tessa ha scritto:Il mio compagno invece mi ha regalato un diamante purissimo, aspetta cerco il cartoncino con le caratteristiche,
dunque Analisi:Diamante naturale
                    Peso: 420 ct
                     Purezza:Puro    IF
                     Colore    F
                      Taglio   Brillante rotondo
insomma significa che e' molto puro.
Poi mi ha regalato anche molti altri diamanti ma non li metto.
...
Se questa non la vuoi ballare ce ne è un'altra di Charles Aznavour "Ieri si', quand'ero giovane", la ricordi? La balliamo? come facciamo con Lara? Con tutte queste pagine di diritto tributario che scrive e il pessimismo cosmico imperante? dove la mettiamo? nel baule balgascio?
I diamanti li puoi usare per lavare le bottiglie, quelle di vino rosso vuote, col fondo incrostato: agitare morbidamente con movimenti alternati, verticali e circolari, in poca acqua e una goccia di detersivo.

Per il ballo, non ne azzecchi una: Aznavour va bene per gli anziani in blazer e foulardino di seta al collo, in trasferta nella rotonda sul mare.
Io e Lara, spaparanzati sul divano, coi piedi poggiati sul forziere malgascio, ascoltiamo canzoni come questa...

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Messaggio Da Rossoverde Dom 10 Nov 2013, 06:53

tessa ha scritto:Caro Rossoverde, ma no, ma no, il PD ce la fara', ha un grande radicamento nel territorio, vedrai noi piddini ce la faremo, smetteremo di farci del male, ora c'e' un po' di casino, ma vinceremo, coraggio, abbi fiducia, ci daremo un po' di randellate ma vinceremo.
Anche nei concili si davano le randellate, da qui, si narra, i vescovi ebbero tutti il cappuccio spaccato e cosi' rimase.
Un po' di ottimismo, certo, non puoi prendermi sul serio, capisco, Rom dice che sono approssimativa e superficiale con il mio ottimismo da osteria...
Un abbraccio
Il Pd è sulla buona strada , hai ragione ce la sta  facendo è in netta rimonta il Pdl perde terreno ed arranca, Prodi parte in fuga e distacca tutti, Fioroni è tentato ma non ce la fa a prendere l'abbrivio.
Un abbraccione
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Messaggio Da cireno Dom 10 Nov 2013, 10:33

La mia speranza è che quelli ex Margherita se ne vadano fuori dalle palle. Facciano come la Binetti, via via..................

ROM, Rod Stewart...per favore.....
Ma questa Amy Belle che ha la voce più profonda di ROD è di origine italiana? Canta com il viso sofferente, mi ricorda Mia Martini,  mi ricorda la grande Gabriella. Comunque mi piace più lei di Rod Stwart...
cireno
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Messaggio Da Rossoverde Dom 10 Nov 2013, 11:07

cireno ha scritto:La mia speranza è che quelli ex Margherita se ne vadano fuori dalle palle. Facciano come la Binetti, via via..................

ROM, Rod Stewart...per favore.....
Ma questa Amy Belle che ha la voce più profonda di ROD è di origine italiana? Canta com il viso sofferente, mi ricorda Mia Martini,  mi ricorda la grande Gabriella. Comunque mi piace più lei di Rod Stwart...
Livia Turco risponde all'appello, intenzionata ad andarsene.
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Messaggio Da cireno Dom 10 Nov 2013, 12:54

Livia Turco è stata uno dei migliori personaggi del PD, non è lei che se ne deve andare, ma Fioroni e quelli come lui.
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