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Quando tornate a casa, fate una carezza ai vostri bambini e ...

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Messaggio Da Rom Ven 13 Dic 2013, 00:45

L'industria mineraria ci sta provando di nuovo, questa volta portando avanti un progetto tanto assurdo ed arrogante da lasciare senza fiato, un piano che distruggerebbe la Grande Barriera Corallina. Ma c'è un modo per fermarli. Clicca qui per saperne di più: ...


Passeggiando per i social, capita di trovare questi appelli accorati. Urgenti. Dolorosi.
Magari mentre hai appena finito di guardare dalla finestra quei venti quintali di legna che ti hanno appena scaricato davanti al cancello, che domani dovrai mettere a posto, bracciata dopo bracciata. Il problema non è tanto il peso, ma il fatto di doverli impilare bene, in modo che i gatti, saltandoci sopra, non li facciano ruzzolare giù per il prato. Le file basse sono le peggiori.

Ti accendi una sigaretta, pensando avvilito alla barriera corallina, e ti cade l'occhio sulla posta che hai poggiato sulla scrivania: un'offerta di Agos-Ducato che vuole ad ogni costo che telefoni in filiale così da poteri rifiutare un prestito, la bolletta della Telecom, un messaggio di Equitalia e l'avviso del SSN, che conferma l'appuntamento per la risonanza magnetica al ginocchio che ti fa male da due mesi. 
Spegni la sigaretta a metà, e decidi di fare una scappatina in bagno. La barriera corallina si riaffaccia alla mente, ma viene momentaneamente sconfitta da un filo di residui calcarei che segna le mattonelle sotto il pulsante dello sciacquone: vuoi vedere che c'è una perdita d'acqua? Piccola piccola, sì, ma sempre perdita è.
Non fai nemmeno in tempo a sederti di nuovo che squilla il telefono. E' un'amica. Come va, che fai, ha sentito l'ultima cazzata del Caimano, sei andata anche tu al gazebo? Stai per raccontarle, fresca fresca, la triste sorte che attende la barriera corallina, ma lei accenna alla madre: no, sabato non possiamo venire, mia madre sta proprio male, ho paura che stavolta non ce la fa.
La telefonata continua in una nebbia di imbarazzo, perché non ci sono consolazioni. Dopo, con i gomiti poggiati sul tavolo, ripensi a tua madre, che ti è morta tra le braccia quattro anni fa, sdraiata sul divano che sta di sotto, e tu che l'hai accompagnata in ospedale tenedola in braccio sul sedile posteriore credendola ancora viva, e poi quando ti sei accorto di un filo di saliva che le usciva dalle labbra hai capito e hai detto a chi guidava "rallenta, non serve più".
Sul monitor è rimasta la pagina del social, con la barriera corallina da salvare. Improvvisamente non sei sicuro di riuscire esattamente a salvare un'intera cordigliera immersa in un mare lontano ventimila chilometri. Non sei sicuro nemmeno che quella repubblica di polipetti esista davvero, o che davvero t'importi di salvarla.

Una sera d'estate di tanti anni fa, luminosa e tiepida come capita che siano a Roma le sere d'estate, un papa con la faccia da parroco di campagna disse quella frase scritta nel titolo: echeggiò distesa sulla piazza gremita di gente, come un grande sorriso, e ascoltandola mi sembrò di volare verso la grandezza del mondo.
Troppe cose, troppo diverse, tutte insieme, ora, in questo giorno senza notte. Anche se, alla fine, solo una ti rimane dentro, la più irrimediabile.






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Messaggio Da tessa Mar 17 Dic 2013, 17:14

Rom caro, bello questo post ma tanto triste.
Tu eri a piazza S.Pietro durante il "Discorso della luna " del Papa?Sono contenta. Io l'ho visto in TV nei programmi di storia.
E perche' fumi? fumare fa male.
Come fai ad accatastare la legna se non hai i muscoli?Ti rotola la legna addosso...
Fai la risonanza magnetica per un doloretto al ginocchio? poi dicono che la sanità va a picco, sarà l'artrosi, avrai "il ginocchio chiacchierato", come si dice in gergo, prenditi qualche compressa di Arcoxia da 90 mg e un protettore gastrico, che vuoi trovare? che dice la radiografia?, mamma mia la risonanza, vabbe'...facci sapere...Mettici pure un po' di Voltaren crema e sopra una pezza di lana e passa col fhon, ah, hai fatto gia' tutto? Forse ti servono delle solette se i piedi sono un po' scassati, facci sapere, ti voglio bene, un abbraccio e un bacio

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Messaggio Da Rom Mar 17 Dic 2013, 18:11

Avevo detto a Cireno che non sono una montagna di muscoli, ma per la vita ordinaria non ne servono così tanti - e mettere a posto la legna è un buon sistema per mantenerli in forma.
Il dolore al ginocchio è passato da solo, naturalmente, come tutto ciò che può essere oggetto delle attenzioni di un ortopedico.
Credo che l'ortopedia abbia solo due funzioni: ingessare le fratture e fare ricerca scientifica.

No, non ero in piazza San Pietro, ma l'ho seguito in televisione, in diretta. Ma fu come esserci: l'audio era uguale, il tepore dell'aria e il colore del cielo a viale Libia lo stesso di oltretevere.


Ultima modifica di Rom il Mar 17 Dic 2013, 18:21 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da cireno Mar 17 Dic 2013, 18:19

Rom ha scritto:L'industria mineraria ci sta provando di nuovo, questa volta portando avanti un progetto tanto assurdo ed arrogante da lasciare senza fiato, un piano che distruggerebbe la Grande Barriera Corallina. Ma c'è un modo per fermarli. Clicca qui per saperne di più: ...


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Magari mentre hai appena finito di guardare dalla finestra quei venti quintali di legna che ti hanno appena scaricato davanti al cancello, che domani dovrai mettere a posto, bracciata dopo bracciata. Il problema non è tanto il peso, ma il fatto di doverli impilare bene, in modo che i gatti, saltandoci sopra, non li facciano ruzzolare giù per il prato. Le file basse sono le peggiori.

Ti accendi una sigaretta, pensando avvilito alla barriera corallina, e ti cade l'occhio sulla posta che hai poggiato sulla scrivania: un'offerta di Agos-Ducato che vuole ad ogni costo che telefoni in filiale così da poteri rifiutare un prestito, la bolletta della Telecom, un messaggio di Equitalia e l'avviso del SSN, che conferma l'appuntamento per la risonanza magnetica al ginocchio che ti fa male da due mesi. 
Spegni la sigaretta a metà, e decidi di fare una scappatina in bagno. La barriera corallina si riaffaccia alla mente, ma viene momentaneamente sconfitta da un filo di residui calcarei che segna le mattonelle sotto il pulsante dello sciacquone: vuoi vedere che c'è una perdita d'acqua? Piccola piccola, sì, ma sempre perdita è.
Non fai nemmeno in tempo a sederti di nuovo che squilla il telefono. E' un'amica. Come va, che fai, ha sentito l'ultima cazzata del Caimano, sei andata anche tu al gazebo? Stai per raccontarle, fresca fresca, la triste sorte che attende la barriera corallina, ma lei accenna alla madre: no, sabato non possiamo venire, mia madre sta proprio male, ho paura che stavolta non ce la fa.
La telefonata continua in una nebbia di imbarazzo, perché non ci sono consolazioni. Dopo, con i gomiti poggiati sul tavolo, ripensi a tua madre, che ti è morta tra le braccia quattro anni fa, sdraiata sul divano che sta di sotto, e tu che l'hai accompagnata in ospedale tenedola in braccio sul sedile posteriore credendola ancora viva, e poi quando ti sei accorto di un filo di saliva che le usciva dalle labbra hai capito e hai detto a chi guidava "rallenta, non serve più".
Sul monitor è rimasta la pagina del social, con la barriera corallina da salvare. Improvvisamente non sei sicuro di riuscire esattamente a salvare un'intera cordigliera immersa in un mare lontano ventimila chilometri. Non sei sicuro nemmeno che quella repubblica di polipetti esista davvero, o che davvero t'importi di salvarla.

Una sera d'estate di tanti anni fa, luminosa e tiepida come capita che siano a Roma le sere d'estate, un papa con la faccia da parroco di campagna disse quella frase scritta nel titolo: echeggiò distesa sulla piazza gremita di gente, come un grande sorriso, e ascoltandola mi sembrò di volare verso la grandezza del mondo.
Troppe cose, troppo diverse, tutte insieme, ora, in questo giorno senza notte. Anche se, alla fine, solo una ti rimane dentro, la più irrimediabile.







o Dio mio, amico...già è sera e io, fin da quando ero bambino, la sera vengo investito da una sorta di malinconia che mi strugge qualcosa dentro, fra lo stomaco e il cuore, già è sera, dicevo, e io sono seduto sul divano ad ascoltare Finlandia di Sibelius, che così aggiunge tristezza alla mia malinconia serotina, poi ora mi siedo al PC, apro AreaForum e leggo il tuo post qua sopra e alla malinconia e alla tristezza, la sera, Sibelius, si aggiunge il tuo ricordo di tua madre, che mi ha commosso, forse perchè noi maschi amiamo la nostra di madre ma anche le altre, tutte le donne che sono madri, perchè, almeno per me, una madre ha sempre qualcosa "oltre". Leggendo di tua madre ecco che ho rivisto qui accanto a me la mia, e ricordato come è morta, in due minuti, soffocata dalle corde vocali che per qualche ragione forse legata a un medicinale, le si erano sproporzionatamente gonfiate. Si dovrebbe fare come facevano a Sparta, togliere i figli ancora piccoli dal calore dell'abbraccio materno. Troppo dolore quando questo abbraccio se ne va, troppo dolore e troppo, sempre troppo, vivo nella ferita del cuore.
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Messaggio Da Vargas Mar 17 Dic 2013, 20:50

È così, è davvero commovente, amico Rom.
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Messaggio Da Rom Mer 18 Dic 2013, 15:23

cireno ha scritto:... troppo dolore e troppo, sempre troppo, vivo nella ferita del cuore.

Sempre allegri, o sempre razionali, o sempre tristi saremmo falsi.
Le ferite più profonde sono probabilmente quelle che non riusciamo nemmeno a raccontare.
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Messaggio Da tessa Mer 18 Dic 2013, 17:17

Rom caro,
prima dici
1) che hai dolore al ginocchio
2) poi dici che dolore al ginocchio è passato da solo
3) poi dici che sei stato dall'ortopedico. Boh? ma che dici?

Inoltre l'ortopedia non è solo l'arte di riparare fratture, ma di tagliare legamenti e guaine per  liberare tendini e nervi bloccati, ricucire tutti i nervetti e vasi sanguigni di dita mozzate in incidenti stradali, ricucire interi plessi brachiali e lombari strappati in cadute rovinose della moto, l'ortopedico è anche un neurochirurgo, un angiologo e soprattutto per le dita delle mani mozzate è uno che lavora da solo, ci sta tutta la notte, certo non c'entrano neanche sotto la lampada scialitica un neurochirurgo , un ortopedico e un un angiologo per ricucire una falange del dito mozzata .
La ricerca poi appartiene a tutte le branche..
Raccontaci qualcosa di piu' lieto, ha ragione Cireno, che le follie di fine anno si appropinquano.
Che facciamo? stai con me?...Ciao , bellissimo

tessa

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Messaggio Da tessa Mer 18 Dic 2013, 17:27

Rom, io credo che le ferite piu' profonde siano quelle di cui si parla di piu', ne parliamo dallo psicanalista, con gli amici, al telefono con l'amica del cuore, si tratta da parte nostra di un processo di abreazione continua per tentare di eliminare il trauma, il lutto, se possibile, affinchè scompaiano dal nostro cuore.
Ma non scompaiono. Dobbiamo imparare a convivere con lutti, traumi e perdite. Sempre.

tessa

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Messaggio Da Rom Mer 18 Dic 2013, 18:50

tessa ha scritto:Rom caro,
prima dici
1) che hai dolore al ginocchio
2) poi dici che dolore al ginocchio è passato da solo
3) poi dici che sei stato dall'ortopedico. Boh? ma che dici?
Inoltre l'ortopedia non è solo l'arte di riparare fratture, ma di tagliare legamenti e guaine per  liberare tendini e nervi bloccati, ricucire ...

Semplice semplice: ho il dolore, prima lieve poi sempre più acuto, vado dal medico che mi rimanda all'ortopedico, che mi tasta e mi prescrive una risonanza, faccio la risonanza, torno dall'ortopedico che nel dischetto non rileva niente, dopo di che lascio perdere e aspetto che il dolore passi. Cosa che infine succede, fine delle ostilità
So benissimo che gli ortopedici fanno un sacco di belle cosette. Ma è necessario farsi venire un accidente grave, sfracellarsi col motorino o fare a pugni con una sega circolare: per i dolori diciamo così normali offrono tutt'al più qualche parola di generica consolazione, salvo quelli più spiritosi che se ne escono con commenti sul tipo "siamo fatti per durare fino a trent'anni, dopo di che le ossa e le articolazioni hanno tutto il diritto di fare male". O qualcuno di loro ti consiglia un centro (rigorosamente privato) di fisioterapia, dove, se ci vai, capita magari di rivederlo in visita amichevole, senza camice d'ordinanza.

Quanto ai dolori profondi - dell'anima - non sarebbero definibili come tali, se fossero oggetto di ordinaria conversazione. O se emergessero con facilità non appena si presenta un momento confidenziale.
Spesso, per sospettarne l'esistenza, valgono di più i silenzi. Non credo molto alla psicoanalisi, ma il significato del silenzio certamente Freud l'aveva capito.
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Messaggio Da tessa Gio 19 Dic 2013, 18:26

Rom tanto caro,
ma tu devi prima arrangiarti da solo se arriva qualche doloretto reumatico.
Per reumatismo intendiamo le flogosi dell'apparato locomotore, muscoli, ossa, tendini, articolazioni, guaine,etc. Queste nel reumatismo vanno incontro a flogosi croniche (sto generalizzando al massimo ).
Distinguiamo le flogosi in acute,in genere causate da germi, e nei tessuti troviamo leucociti che ammassati danno il pus, che rispondono agli antibiotici.
Poi vi sono le flogosi croniche e nei tessuti vi sono istiociti, linfociti, etc e queste sono causate da usura dei vari tessuti per l'età. Questo è il dominio dei farmaci antireazionali, cortisone e F.A.N.S. (farmaci antinfiammatori non steroidei, il cortisone è uno steroide, la sua formula chimica è costituita da quattro anelli uniti).
In tutti i modi il medico curante doveva prima tentare una terapia da solo , a meno che , per vari motivi, non abbia preferito mandarti dall'ortopedico.
La prossima volta che hai il dolore al ginocchio vai dalla portiera della tua migliore amica, vedrai, quella saprà che fare...certamente, lascia fare a lei...
Per i dolori dell'anima secondo me è meglio parlarne, io non ho ancora elaborato il lutto di quel delinquente che mi è saltato addosso a gennaio , in macchina, e io peso 46 kg e lui il doppio, non potevo respirare, gli davo i pugni, non respiro, levati, poi tra collant strappati e bottoni della camicetta mi sono salvata, diciamo cosi', tu ci hai scherzato piu' volte, ma io quel trauma non l'ho elaborato ancora.
Ti voglio bene, un bacio, ma di quelli belli...

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Messaggio Da Rom Ven 20 Dic 2013, 00:00

tessa ha scritto:Rom tanto caro,
ma tu devi prima arrangiarti da solo se arriva qualche doloretto reumatico.

Mi sono sempre arrangiato da solo, nel senso che ho sempre avuto fiducia che il doloretto passasse con quattro ore di sonno, o con l'indifferenza.
Ma da quando ho cominciato a frequentare i medici sono sistematicamente ammonito a non usare più l'espediente dell'indifferenza: sono arrivato al compromesso per cui sento il medico e poi ne seguo le prescrizioni solo in parte, o per niente. Anche perché la frequentazione di medici e ospedali si è concentrata tutta in pochissimi anni, procurandomi reazioni da overdose, insomma la nausea.

Sono allergico ai FANS, almeno a quelli più potenti ed efficaci, tipo Voltaren e Toradoll. Sono diventato io un fan, della Tachipirina, che è stata l'unico antidolorifico somministrato successivamente alla morfina, in fase post-operatoria: un pannicello caldo, praticamente inutile, ma mi ci sono affezionato.

Il fatto è che con i medici non si sa bene come comportarsi: se non parli dei tuoi doloretti, sei accusato di ermetismo, mentre se se ne parli hai spesso l'impressione che manco ti stanno a sentire e tu ti senti logorroico e petulante - soprattutto certi medici ospedalieri, quelli che arrivano in visita alle 10,30 col codazzo di infermierine, caposala e associati in fila indiana, e parlano tra loro come se tu non esistessi, poi all'improvviso t'interrogano e devi stare attento a rispondere usando il minimo possibile di parole, senza andare fuori tema.
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Messaggio Da tessa Gio 26 Dic 2013, 13:29

Rom caro, oggi si pranza in ritardo, io non mangio per niente perchè mi hanno rimpinzato in questi giorni.
Mi spiace la tua allergia ai FANS, non mi dici in che consiste quest'allergia, cos'hai? prurito alle palme delle mani e dei piedi? tosse e starnutazione?prurito in tutto il corpo? edema laringeo? in tutti i modi tieni sempre accanto a te compresse di un antistaminico, tipo di quelle che si sciolgono sotto la lingua, ad es Kestine compresse, e delle compresse di cortisone ad es Deltacortene da 5mg (se non hai problemi di ipertensione ) e buttane giu' due se senti in fenomeno allergico che arriva. Tieni con te anche Bentelan fiale (cortisone, betametasone ) da 1,5mg i fatti l'iniezione se ti sembra che un farmaco ti dia allergia, questo significa anche arrangiarsi da solo. Certo se non respiri  per edema laringeo,serve qualcuno che ti faccia una tracheotomia, non puoi fartele da solo, da solo se la puo' fare solo un medico.
Arrangiarsi da solo vuol dire anche avere una bombola d'ossigeno in casa, se i nostri genitori, amici, conviventi hanno una certa eta' perchè puo' manifestarsi un' improvvisa insufficienza cardiaca e il cuore destro non pompa e i polmoni si riempiono d'acqua, edema polmonare,e anche avere in casa un diuretico, es. Lasix ad es in fiale da fare intramuscolo puo' salvare la vita in corso di insufficienza cardiaca. Non serve un genio nè un medico per la diagnosi di insufficienza cardiaca perchè si sentono rantoli anche a distanza, compra un fonendoscopio, casomai, istruisci qualcuno.
Mia nonna allergica a molti fans, tra cui Voltaren, Orudis ha trovato sollievo in Trasact 40 mg cerotti medicati, uno ogni 12 ore piu' ogni 2 giorni un gastroporotettore.
Aspetta un attimo, questi mi chiamano, stacco un attimo e continuo, no non mangio per carità. Continuo subito.
FINE PRIMA PARTE

tessa

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Messaggio Da tessa Gio 26 Dic 2013, 14:00

2a PARTE DELLA RISPOSTA A ROM.

Ho detto che non mangio, nè mi va di stare a sentire le fesserie che dicono.
Tu parli della Tachipirina come della panacea a tutti i mali, ma io la considero un farmaco pericoloso e non la prescrivo a nessuno.
La tachipirina contiene un metabolita della fenacetina, che è il paracetamolo appunto, meglio chiamato N- acetil-para-aminofenolo, questo è l'esatto none chimico di questo composto pericoloso che causa a livello del rene
1) nefrite interstiziale
2) pielinefriti
3) la temibile necrosi papillare(in poche parole frammenti del rene muoiono e si staccano)

e poi
tossicità a livello epatico ,
e poi una gravissima ipotensione.
Io non lo do.
In molti paesi il paracetamolo è stato eliminato ma qui per questioni di interessi di case farmaceutiche c'è ancora.
Per i bambini vanno bene 10 gocce di Novalgina, per te un'aspirina, ma il paracetamoli è tossico, no.
Non devi aver paura dei medici, tutti abbiamo studiato tanto, poi non sei mai solo perchè Dio non ti lascai mai,e manco io...
Quanto scocciano questi che mi chiamano...
Ciao, un abbraccio.
Ah, devi anche imparare a metterti i punti  da solo se mentre spacchi la legna a torso nudo ti tagli una mano, una coscia o altro...comprati i punti e ricuciti da solo, non scocciare nessuno, impara, e dopo 15 giorni levali se non sono riassorbibili.
Non ti tagliare le dita,mentre spacchi la legna,  che senno' sono altre seccature per noi.
Prima di ricucirti disinfetta il campo operatorio con una soluzione cutanea di iodio, se ne vendono tante...non te la bere... e prendi antibiotici ogni otto ore per otto giorni, quelli che hai a casa.
Ciao, amore, mi rompono perchè c'e' una torta,
a presto
Un abbraccio.
PS. Insomma compra il libro delle giovani marmotte sul primo soccorso... muoviti

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Messaggio Da Bastiano.B.Bucci Mar 21 Gen 2014, 01:03

Beh io faccio di peggio... sono soggetto di tanto in tanto ad attacchi gottosi e siccome la cosa è parecchio fastidiosa ed invalidante, i medici mi danno fans più allopurinolo... i fans non fanno assolutamente niente e prendere medicinali con continuità mi dà un senso di repulsione (essendo già costretto al fluimucil per via dell'asma) allora cerco di risolvere con la dieta, dato che gli urati non sono poi così eccessivi 7,9 al massimo... ma quando, molto raramente arriva l'attacco ho notato che con una pillola di nimesulide per 3/4 giorni passa definitivamente. Lo so che tutti dicono che è un farmaco terrificante, ed il medico mi ha detto "tu sei matto per un cosa del genere..." ma fra l'avere dolori lancinanti per un decina di giorni con un piedone in aria e risolverla così, preferisco.

Ma chiedo venia, mi ero ripromesso invece di parlare del discorso papale... non so perché ma risentirlo, come quando l'ho sentito la prima volta, mi inumidisce gli occhi... naturalmente non lo do a vedere, non sono cattolico né facile alla commozione, Forse la sensazione di un Papa che, come il Cristo, scendeva sulla terra per una carezza, rammentava quel cristianesimo al quale avevo creduto da ragazzino... lo ritrovo in qualche frase di Francesco, ma sono vaccinato, così non mi fa lo stesso effetto.
Bastiano.B.Bucci
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Messaggio Da Rom Mar 21 Gen 2014, 01:35

Bastiano.B.Bucci ha scritto: Lo so che tutti dicono che è un farmaco terrificante, ed il medico mi ha detto "tu sei matto per un cosa del genere..."

Ma chiedo venia, mi ero ripromesso invece di parlare del discorso papale... non so perché ma risentirlo, come quando l'ho sentito la prima volta, mi inumidisce gli occhi... naturalmente non lo do a vedere, non sono cattolico né facile alla commozione, Forse la sensazione di un Papa che, come il Cristo, scendeva sulla terra per una carezza, rammentava quel cristianesimo al quale avevo creduto da ragazzino... lo ritrovo in qualche frase di Francesco, ma sono vaccinato, così non mi fa lo stesso effetto.

Pare che tutti i farmaci siano terrificanti, a leggere i bugiardini: tra l'altro, se si evita di prenderne uno che fa male ai reni, l'altro alternativo fa male al cuore, il terzo fa malissimo al fegato, il quarto fa venire i crampi alle dita dei piedi.
Non si salvano nemmeno i prodotti naturali: bere troppo alza la pressione, l'acqua minerale frizzante allo stomaco, troppo fredda fa venire le congestioni, la carne rossa al colesterolo, i crostacei anche, l'insalata sarebbe una mano santa se non fosse contaminata da non so bene quali lavaggi chimic. In sintesi: vivere uccide.

In quel discorso, per noi, si condensano troppe cose: l'adolescenza, un dio laico che ci accarezza, il cielo d'estate, l'emozione di avvertire un respiro di pace nel mondo. E la bellezza di una serata romana, nella quale si dilatava la grandiosità della piazza disegnata da un genio, che finalmente abbracciava davvero il mondo con il suo colonnato aperto, attraverso quelle parole così cariche di tenerezza.
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