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Le crisi e l'America

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Messaggio Da einrix Mar 26 Ago 2014, 15:58

Ieri abbiamo letto la notizia che Assad avrebbe permesso agli USA di intervenire in Siria, con il consenso e la collaborazione del governo siriano. Oggi gli statunitensi prendono a sorvolare il territorio occupato da Isis senza il consenso di Assad:

26/08/2014 17:36
Usa: nessuna collaborazione con Assad
  17.36                                 
 Usa: nessuna collaborazione con Assad  
 Per gli Usa "non c'è alcun progetto di 
 coordinamento con il regime di Assad"  
 contro lo stato islamico: lo ha affer- 
 mato il portavoce della Casa Bianca,   
 Josh Earnest, in seguito alle aperture 
 degli ultimi giorni da parte di Damasco

 "Non abbiamo alcun piano" in questa di-
 rezione, ha detto Earnest. 

Leggendo questa notizia insieme a quella che diceva di voli USA sulla Siria, devo concludere che gli USA stanno invadendo la Siria.
Era chiaro che gli Stati Uniti erano la forza economica e militare dietro l'aggressione al regime di Assad, ma ora saltano fuori addirittura le prove, di una invasione statunitense della Siria. Putin avrà buon gioco quando vorrà ribattere sull'invio di aiuti ai resistenti Ucraini, anzi, penso che da quegli esempi avrà maggiori opportunità a giocare le sue carte.

Credevo Obama un po più furbo e serio, invece il suo portavoce gli taglia davvero l'erba sotto i piedi.
Da questo momento la crisi siriana e quella Ucraina diventano due veri fuochi da terza guerra mondiale. prima di questa notizia, non era ancora così, ma questa pare proprio una dichiarazione di guerra a Putin, attraverso Assad. Intanto noi stiamo a guardare.
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Messaggio Da einrix Gio 28 Ago 2014, 08:59

In venti giorni, dall'8 agosto, oggi siamo il 28, gli USA hanno attaccato 130 volte. Quasi sei volte al giorno in Iraq. Un po pochino per quel conflitto sanguinoso.
Distrutti, in tutto 21 Humwee, 15 veicoli da trasporto truppa, 7 blindati, 23 postazioni di artiglieria, che fanno un totale di 66 obiettivi su 130 attacchi, stando al Corriere. Ancora meno di pochino!
http://www.corriere.it/esteri/14_agosto_28/iraq-oltre-130-bersagli-colpiti-aerei-americani-b463f6a6-2e36-11e4-833a-cb521265f757.shtml

Viene da pensare che Obama se la voglia prendere comoda, tanto poi vince un repubblicano che ci penserà lui ad aggiustare il tiro, e magari a fare una guerra in grande stile. Un Presidente che non è capace di risolvere un conflitto latente e che lo trascina sino alla fine della sua legislatura - ha fatto così anche Klinton in Iraq - a mio modo di vedere è un irresponsabile. I problemi aperti in M.O. sono l'Iran, la Palestina, la Libia, la Siria, e l'Isis, frutto più delle politiche della gradeur statunitense ( a parte la Libia) che non della capacità di fare pasticci degli arabi presi come tali. Ne chiuda qualcuno - di quei problemi - usando tutta la sua determinazione, così non darà spiragli e pretesti al suo successore di combinare altri disastri come accade in quell'area da almeno mezzo secolo.
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