Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
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Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
LA FRANCIA STAMPA EURO, PER GLI ALTRI L’AUSTERITY
DI MARIO GRIGOLETTI - 19 Aprile 2013
DI MARIO GRIGOLETTI - 19 Aprile 2013
A seguito delle vicende della Grecia, di Malta e di Cipro e a fronte
delle crisi economiche, sociali ed umane che hanno investito questi
Paesi, siamo arrivati al punto di essere convinti almeno di una cosa: la
BCE non si sposta di un millimetro dalla sua missione e non attua
politiche di favoritismo per nessuno, mantenendo fede alla suo ruolo
super partes e alla sua indipendenza.
Il dubbio ci sale leggendo un articolo ]del giornale on-line tedesco Deutsche Wirtschafts Nachrichten che sostiene che
la BCE, nella figura del suo Governatore Mario Draghi, abbia concesso
alle banche francesi, non alla Francia intesa come Paese, il diritto di
stampare moneta; arrivando finalmente a ricoprire lo stesso ruolo della
FED negli USA.
Ma andiamo con ordine.
Verso la fine del 2011 la BCE, per far fronte alla crisi di liquidità
in cui erano finite le banche europee che detenevano molti titoli
“tossici” dei Paesi colpiti dalla crisi del debito, ha dato via al piano
di rifinanziamento a lungo termine (LTRO). Secondo questo piano le
banche potevano ricevere dei finanziamenti a tassi d’interesse
relativamente bassi in cambio di obbligazioni governative, titoli di
stato, compresi quelli senza valore, come quelli greci ad esempio.
Questa operazione è stata effettuata in due tranche:
beneficiato di questi prestiti. Come sottolinea il quotidiano tedesco: “Da
molto tempo le principali banche francesi come Societe Generale, Credit
Agricole e BNP Paribas sono al centro dei mercati obbligazionari. Come riporta Bloomberg, solo il Crédit Agricole ha dovuto svendere l’anno scorso beni per 3,5 miliardi di euro”. Oltre
a questa fonte di flusso di liquidità, le banche francesi hanno potuto
avvalersi di un mercato parallelo, fonte quasi inesauribile di
finanziamento, il cosiddetto mercato STEP (Short Term European Paper).
Cos’è il mercato STEP?
Si tratta di: “un mercato commerciale praticamente senza regole, dove
vengono immesse obbligazioni societarie e bancarie a breve termine. Qui
le obbligazioni negoziate hanno un volume di circa 440 miliardi di
euro. Dire che il mondo bancario francese si è ulteriormente sviluppato è
estremamente creativo e ora si permette, attraverso il mercato STEP, di
ricorrere ad un programma completamente nuovo, sia per la creazione di
credito a breve termine, sia per una licenza molto specifica di stampare
denaro.”
Questo mercato inoltre è molto pericoloso in quanto è fuori dalla Borsa e
quindi con nessuna trasparenza, è orientato solo verso il sistema
bancario francese e le banche francesi sono ricche di obbligazioni STEP
presso la Banque de France, che a sua volta presenta rischi di default
legati alle obbligazioni STEP versate come garanzia presso la BCE.
Ma questi soldi che fine faranno? Verranno iniettati nell’economia reale
francese garantendo credito alle imprese e alle famiglie? Non si può
che essere scettici al riguardo, è più facile pensare che queste
iniezioni di denaro abbiano più a che fare con il trattato di Basilea
III e l’obbligo delle banche di aumentare la riserva monetaria al 7% al
posto del 2% come avveniva fino a ora, e come avverrà fino al 2019 data
d’entrata in regime ufficiale.
Questa anomalia ha portato a delle conseguenze che non sono passate inosservate, almeno fuori dal nostro Paese. Il premio nobel Paul Krugman ha recentemente dedicato un’editoriale sul
New York Times, notando come i tassi d’interesse sul debito pubblico
francese fossero improvvisamente crollati all’1,72%; praticamente gli
stessi degli USA. Krugman sottolinea che:“i mercati hanno
concluso che la BCE non vuole, non può, lasciare la Francia a corto di
denaro, senza la Francia non vi è più alcun euro-zona. Così per la
Francia la BCE è inequivocabilmente disposta a giocare da buon
prestatore di ultima istanza, fornendo liquidità. E questo significa
che, in termini finanziari, la Francia è entrata nel club dei paesi
avanzati che hanno le loro proprie valute e, pertanto, non possono
rimanere a corto di soldi – un club i cui membri hanno costi finanziari
molto bassi, più o meno indipendenti dai loro debiti e deficit.”
Quindi infine la lezione qual è? La BCE lascia fallire i Paesi
periferici e i loro cittadini, condannandoli all’austerità ed ad una
preoccupante escalation dal punto di vista sociale, mentre salva le
banche dei Paesi “core”, seguendo passo passo le logiche del “too big to
fail” che fanno tremare l’economia americana. E l’Italia? In mezzo, nel
guado, ignara sul presente e sul suo futuro destino.
http://www.capiredavverolacrisi.com/la-francia-stampa-euro-per-gli-altri-lausterity/delle crisi economiche, sociali ed umane che hanno investito questi
Paesi, siamo arrivati al punto di essere convinti almeno di una cosa: la
BCE non si sposta di un millimetro dalla sua missione e non attua
politiche di favoritismo per nessuno, mantenendo fede alla suo ruolo
super partes e alla sua indipendenza.
Il dubbio ci sale leggendo un articolo ]del giornale on-line tedesco Deutsche Wirtschafts Nachrichten che sostiene che
la BCE, nella figura del suo Governatore Mario Draghi, abbia concesso
alle banche francesi, non alla Francia intesa come Paese, il diritto di
stampare moneta; arrivando finalmente a ricoprire lo stesso ruolo della
FED negli USA.
Ma andiamo con ordine.
Verso la fine del 2011 la BCE, per far fronte alla crisi di liquidità
in cui erano finite le banche europee che detenevano molti titoli
“tossici” dei Paesi colpiti dalla crisi del debito, ha dato via al piano
di rifinanziamento a lungo termine (LTRO). Secondo questo piano le
banche potevano ricevere dei finanziamenti a tassi d’interesse
relativamente bassi in cambio di obbligazioni governative, titoli di
stato, compresi quelli senza valore, come quelli greci ad esempio.
Questa operazione è stata effettuata in due tranche:
- il 22 dicembre 2011, quando 523 banche hanno partecipato all’asta LTRO richiedendo 489,191 miliardi di euro;
- il 29 febbraio 2012, quando 800 banche hanno partecipato all’asta LTRO, richiedendo 529,53 miliardi di euro.
beneficiato di questi prestiti. Come sottolinea il quotidiano tedesco: “Da
molto tempo le principali banche francesi come Societe Generale, Credit
Agricole e BNP Paribas sono al centro dei mercati obbligazionari. Come riporta Bloomberg, solo il Crédit Agricole ha dovuto svendere l’anno scorso beni per 3,5 miliardi di euro”. Oltre
a questa fonte di flusso di liquidità, le banche francesi hanno potuto
avvalersi di un mercato parallelo, fonte quasi inesauribile di
finanziamento, il cosiddetto mercato STEP (Short Term European Paper).
Cos’è il mercato STEP?
Si tratta di: “un mercato commerciale praticamente senza regole, dove
vengono immesse obbligazioni societarie e bancarie a breve termine. Qui
le obbligazioni negoziate hanno un volume di circa 440 miliardi di
euro. Dire che il mondo bancario francese si è ulteriormente sviluppato è
estremamente creativo e ora si permette, attraverso il mercato STEP, di
ricorrere ad un programma completamente nuovo, sia per la creazione di
credito a breve termine, sia per una licenza molto specifica di stampare
denaro.”
Questo mercato inoltre è molto pericoloso in quanto è fuori dalla Borsa e
quindi con nessuna trasparenza, è orientato solo verso il sistema
bancario francese e le banche francesi sono ricche di obbligazioni STEP
presso la Banque de France, che a sua volta presenta rischi di default
legati alle obbligazioni STEP versate come garanzia presso la BCE.
Ma questi soldi che fine faranno? Verranno iniettati nell’economia reale
francese garantendo credito alle imprese e alle famiglie? Non si può
che essere scettici al riguardo, è più facile pensare che queste
iniezioni di denaro abbiano più a che fare con il trattato di Basilea
III e l’obbligo delle banche di aumentare la riserva monetaria al 7% al
posto del 2% come avveniva fino a ora, e come avverrà fino al 2019 data
d’entrata in regime ufficiale.
Questa anomalia ha portato a delle conseguenze che non sono passate inosservate, almeno fuori dal nostro Paese. Il premio nobel Paul Krugman ha recentemente dedicato un’editoriale sul
New York Times, notando come i tassi d’interesse sul debito pubblico
francese fossero improvvisamente crollati all’1,72%; praticamente gli
stessi degli USA. Krugman sottolinea che:“i mercati hanno
concluso che la BCE non vuole, non può, lasciare la Francia a corto di
denaro, senza la Francia non vi è più alcun euro-zona. Così per la
Francia la BCE è inequivocabilmente disposta a giocare da buon
prestatore di ultima istanza, fornendo liquidità. E questo significa
che, in termini finanziari, la Francia è entrata nel club dei paesi
avanzati che hanno le loro proprie valute e, pertanto, non possono
rimanere a corto di soldi – un club i cui membri hanno costi finanziari
molto bassi, più o meno indipendenti dai loro debiti e deficit.”
Quindi infine la lezione qual è? La BCE lascia fallire i Paesi
periferici e i loro cittadini, condannandoli all’austerità ed ad una
preoccupante escalation dal punto di vista sociale, mentre salva le
banche dei Paesi “core”, seguendo passo passo le logiche del “too big to
fail” che fanno tremare l’economia americana. E l’Italia? In mezzo, nel
guado, ignara sul presente e sul suo futuro destino.
Condor- Messaggi : 132
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Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Ma sei sicuro? voglio informarmi perchè mi sembra incredibile. E sarebbe anche grave fosse vero.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Non so se sia realmente accaduto, ma se anche lo fosse, si è comunque agito entro i limiti della legalità.
Anche l'Italia ha richiesto e ottenuto la STEP label, cioè l'ammissione a quotazione presso il mercato non regolamentato STEP (Short Term European Paper, in Italiano: Programma di Carta Commerciale), per l'esattezza il 19 Dicembre 2011.
Attenzione, l'Italia ha ottenuto la STEP, ma non sappiamo se abbia "stampato euro". Come per la Francia, la concessione è stata data proprio in virtù della logica del "too big to fail".
In ogni caso, a mio avviso, queste sono altre forme di indebitamento degli Stati, se pure a brevissimo termine (max un anno), che contribuiscono ulteriormente ad aggravare una situazione economico-finanziaria generale, ma soprattutto minano il fragile equilibrio psicologico delle persone.
Io sono sempre stato del parere, e tantissime altre persone come me, che occorre fare il passo fin dove la gamba arriva.
E non c'entra il liberismo; neo-liberismo; la scuola di Chicago e chi più ne ha più ne metta, questo lo dico agli amici che in altro spazio hanno riempito gli schermi con chilometri di righi per trovare in ciò i mali che ci attanagliano.
E' l'Uomo avvolto dal proprio egoismo il regista dei propri mali, anche di colui che crede di essere ben protetto in una campana di infrangibile vetro.
Anche l'Italia ha richiesto e ottenuto la STEP label, cioè l'ammissione a quotazione presso il mercato non regolamentato STEP (Short Term European Paper, in Italiano: Programma di Carta Commerciale), per l'esattezza il 19 Dicembre 2011.
Attenzione, l'Italia ha ottenuto la STEP, ma non sappiamo se abbia "stampato euro". Come per la Francia, la concessione è stata data proprio in virtù della logica del "too big to fail".
In ogni caso, a mio avviso, queste sono altre forme di indebitamento degli Stati, se pure a brevissimo termine (max un anno), che contribuiscono ulteriormente ad aggravare una situazione economico-finanziaria generale, ma soprattutto minano il fragile equilibrio psicologico delle persone.
Io sono sempre stato del parere, e tantissime altre persone come me, che occorre fare il passo fin dove la gamba arriva.
E non c'entra il liberismo; neo-liberismo; la scuola di Chicago e chi più ne ha più ne metta, questo lo dico agli amici che in altro spazio hanno riempito gli schermi con chilometri di righi per trovare in ciò i mali che ci attanagliano.
E' l'Uomo avvolto dal proprio egoismo il regista dei propri mali, anche di colui che crede di essere ben protetto in una campana di infrangibile vetro.
Condor- Messaggi : 132
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Non esiste nessuna "licenza molto specifica" che autorizza "le banche" degli stati a "stampare moneta" (nientemeno), e la BCE non ha lasciato fallire nessuno stato periferico ma tramite marchingegni ha fatto di tutto per aggirare i divieti formali che ha nell'azione come banca centrale e sostenere quanto possibile gli stati in difficoltà.
Ragazzi, se stiamo ad ascoltare anche le balle del giornale on-line tedesco Deustsche-mai-sentito-prima stiamo proprio freschi: basta e avanza la Bild a raccontarne a vagonate.
Ragazzi, se stiamo ad ascoltare anche le balle del giornale on-line tedesco Deustsche-mai-sentito-prima stiamo proprio freschi: basta e avanza la Bild a raccontarne a vagonate.
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Beh, amico Art, dopo tutto quello a cui abbiamo assistito, e stiamo ancora assistendo, non puoi vietarmi di essere credulone e pessimista.ART ha scritto:Non esiste nessuna "licenza molto specifica" che autorizza "le banche" degli stati a "stampare moneta" (nientemeno), e la BCE non ha lasciato fallire nessuno stato periferico ma tramite marchingegni ha fatto di tutto per aggirare i divieti formali che ha nell'azione come banca centrale e sostenere quanto possibile gli stati in difficoltà.
Ragazzi, se stiamo ad ascoltare anche le balle del giornale on-line tedesco Deustsche-mai-sentito-prima stiamo proprio freschi: basta e avanza la Bild a raccontarne a vagonate.
Comunque lo STEP fa parte di uno dei marchingegni, credimi.
Condor- Messaggi : 132
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Pessimisti quanto vogliamo ma creduloni no, non possiamo permettercelo.
ART- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 14.04.13
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Condor ha scritto:
E non c'entra il liberismo; neo-liberismo; la scuola di Chicago e chi più ne ha più ne metta, questo lo dico agli amici che in altro spazio hanno riempito gli schermi con chilometri di righi per trovare in ciò i mali che ci attanagliano.
E' l'Uomo avvolto dal proprio egoismo il regista dei propri mali, anche di colui che crede di essere ben protetto in una campana di infrangibile vetro.
Hai ragione, anzi hai ragionissima: è l'uomo avvolto dal proprio egoismo il regista dei propri mali. Però queste parole sono in contraddizione con quelle che precedono la frase, dove dici che non è il liberismo, la scuola di Chicago ecc.ecc. perchè è proprio l'egoismo, e l'avidità, dell'uomo ad avere prodotto quella scuola di pensiero(si fa per dire, pensiero) che Milton Friedman ha riesumato dalle ceneri del XIX secolo.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Hai ragione, anzi ragionissima anche tu.
Hai citato il nome di una persona che è vissuto in funzione dell'accumulo incontrollato di denaro, mai chiedendosi per quale fine e a cosa avrebbe condotto una tale malattia, perché di malattia si tratta.
La ciliegia sulla torta posta da Reagan, con la riduzione dell'aliquota percentuale sulla tassazione dei redditi, portandola all'unico valore del 30%, ha contribuito a distorcere in senso negativo il concetto di liberismo. Producendo, inoltre, l'aumento sconsiderato della ricchezza dei potentati economici americani, a discapito anche della filantropia che prima di Reagan era molto diffusa tra il capitalismo americano.
Non voglio prolungarmi sui mali prodotti da un liberismo non adeguatamente auto-regolamentato, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, come non starò ad assillarti su quali siano, a mio avviso, i mali di uno statalismo che troppa fiducia ripone in ciò che dovrebbe essere un elevato grado di responsabilità dell'individuo.
In entrambi i casi l'attore principale è l'Uomo, che se avvolto dal proprio istintivo, quanto irrazionale egoismo, pregiudica sempre qualsivoglia linea di pensiero o ideologia, compromettendo la propria libertà e il proprio armonico sviluppo.
Hai citato il nome di una persona che è vissuto in funzione dell'accumulo incontrollato di denaro, mai chiedendosi per quale fine e a cosa avrebbe condotto una tale malattia, perché di malattia si tratta.
La ciliegia sulla torta posta da Reagan, con la riduzione dell'aliquota percentuale sulla tassazione dei redditi, portandola all'unico valore del 30%, ha contribuito a distorcere in senso negativo il concetto di liberismo. Producendo, inoltre, l'aumento sconsiderato della ricchezza dei potentati economici americani, a discapito anche della filantropia che prima di Reagan era molto diffusa tra il capitalismo americano.
Non voglio prolungarmi sui mali prodotti da un liberismo non adeguatamente auto-regolamentato, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, come non starò ad assillarti su quali siano, a mio avviso, i mali di uno statalismo che troppa fiducia ripone in ciò che dovrebbe essere un elevato grado di responsabilità dell'individuo.
In entrambi i casi l'attore principale è l'Uomo, che se avvolto dal proprio istintivo, quanto irrazionale egoismo, pregiudica sempre qualsivoglia linea di pensiero o ideologia, compromettendo la propria libertà e il proprio armonico sviluppo.
Condor- Messaggi : 132
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Non credo assolutamente che qualsiasi paese abbia la possibilità [lagalmente o anche illegalmente] di stampare euro nel senso i avere il permesso (o almeno la possibilità) di contribuire lui al volume della liquidità dell'Euro.
Che poi la zecca che stampa Euro sotto totale controllo della sola BCE sia piazzata in Francia, in Germania o in Svizzera o in Vattelapesca non ha importanza (e comunque è un altro paio di maniche!)
Non sono un competente in materia, OK.
Non capisco un tubo di quel che specifica Condor.
Di una cosa sono, però, certo, anzi certissimo.
La BCE non solo ha la completa autonomia, ma ha anche – per mandato – il dovere di non abusarne (e sarebbe un abuso se ... si facesse aiutare in qualche sua specifica funzione da qualcun altro).
Secondo me siamo ancora alla bella bufala: non proprio idiota come quella di un paio d'anni fa (quando correva voce che le zecche tedesche si accingevano a ristampare banconote in Deutsche Mark), anzi quasi credibile: ma sempre bufala totale.
Naturalmente non sono in grado di provare quel che affermo (proprio per la mia incompetenza in materia).
Ma sono talmente sicuro che sarei disposto a scommetterci ... quanto di più caro mi appartiene (come diceva un noto viveur un tantino pure narcisista).
E credo che chiunque abbia capito la posizione della BCE rispetto all'Eurozona (e all'intera UE) sia del mio stesso parere.
Occhio: ho detto posizione della BCE rispetto all'intera UE (non solo rispetto all'Eurozona!) perché – ricordiamocelo – la BCE è nata con l'entrata in forza di trattati cui aderirono tutti, [e necessariamente, pena la decadenza anche per chi aveva già ratificato], (compresi quelli che ottennero l'opting-out) e devono aderire tutti i nuovi membri entrando in UE (anche dopo l'avvio dell'Euro), prescindendo dal fatto che adottino o meno la moneta comune (e dal fatto che per fare questo occorre l'O.K. dello stesso Consiglio, oltre all'O.K. della Commissiomne Europea cui spetta, in pratica, controllare l'idoneità del candidato proprio mettendo il naso nei conti del bilancio del paese candidato).
Ovviamente, mi si corregga brutalmente se, invece, quel che penso è oggettivamente sbagliato.
Ciao a tutti
Che poi la zecca che stampa Euro sotto totale controllo della sola BCE sia piazzata in Francia, in Germania o in Svizzera o in Vattelapesca non ha importanza (e comunque è un altro paio di maniche!)
Non sono un competente in materia, OK.
Non capisco un tubo di quel che specifica Condor.
Di una cosa sono, però, certo, anzi certissimo.
La BCE non solo ha la completa autonomia, ma ha anche – per mandato – il dovere di non abusarne (e sarebbe un abuso se ... si facesse aiutare in qualche sua specifica funzione da qualcun altro).
Secondo me siamo ancora alla bella bufala: non proprio idiota come quella di un paio d'anni fa (quando correva voce che le zecche tedesche si accingevano a ristampare banconote in Deutsche Mark), anzi quasi credibile: ma sempre bufala totale.
Naturalmente non sono in grado di provare quel che affermo (proprio per la mia incompetenza in materia).
Ma sono talmente sicuro che sarei disposto a scommetterci ... quanto di più caro mi appartiene (come diceva un noto viveur un tantino pure narcisista).
E credo che chiunque abbia capito la posizione della BCE rispetto all'Eurozona (e all'intera UE) sia del mio stesso parere.
Occhio: ho detto posizione della BCE rispetto all'intera UE (non solo rispetto all'Eurozona!) perché – ricordiamocelo – la BCE è nata con l'entrata in forza di trattati cui aderirono tutti, [e necessariamente, pena la decadenza anche per chi aveva già ratificato], (compresi quelli che ottennero l'opting-out) e devono aderire tutti i nuovi membri entrando in UE (anche dopo l'avvio dell'Euro), prescindendo dal fatto che adottino o meno la moneta comune (e dal fatto che per fare questo occorre l'O.K. dello stesso Consiglio, oltre all'O.K. della Commissiomne Europea cui spetta, in pratica, controllare l'idoneità del candidato proprio mettendo il naso nei conti del bilancio del paese candidato).
Ovviamente, mi si corregga brutalmente se, invece, quel che penso è oggettivamente sbagliato.
Ciao a tutti
Erasmus- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 22.05.13
Località : Unione Europea
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
OT
che bello vederti tra noi Erasmus ! Benvenuto
Guya- La Pasionaria
- Messaggi : 2071
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 110
Località : Genova
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Bentrovato innanzitutto, Erasmus!
Quello del mercato STEP non è una bufala.
Se di bufala si trattasse, il documento che riguarda lo Short Term European Paper (STEP) non sarebbe riportato sul sito del nostro Ministero dell'Economia.
In ogni caso, il mondo è in continua e veloce evoluzione, tanto veloce che talvolta neanche gli economisti riescono a capire come funzionano certi meccanismi, figuriamoci noi, lontani dalla stanza dei bottoni.
Fino a non molto tempo fa era impensabile che alla moneta corrente potesse essere affiancata una moneta virtuale per gli interscambi tra: aziende, privati, professionisti ecc per l'”acquisto” di beni e servizi.
Parlo ad esempio dei Bitcoin, moneta virtuale immessa nella rete internet qualche anno fa.
Ben noti sono i Sardex, che a loro volta si rifanno al meglio conosciuto network del circuito Wir.
Non è da sottovalutare l'uscita sul mercato nazionale del W€ (1 W€ = 1 €). E l'impegno di W€ da parte di un'azienda non può superare il 10% del proprio fatturato, aggiungo: per il momento!
Sistemi di “pagamento”, secondo la consolidata ed avita formula del baratto, che stanno entrando d'imperio in risposta ad un mercato bloccato dalla carenza di credito bancario.
Tutto ciò per dire che non mi meraviglia la notizia di Mario Grigoletti, da me riportata come argomento del thread.
Se un'autorità bancaria puramente di controllo come la BCE permette in Europa la circolazione di “monete” parallele - immagino per sopperire alla sofferenza del credito alle imprese, da parte di banche, a loro volta sofferenti – come può non permettere ad uno Stato membro dell'Eurozona la stampa regolamentata e controllata di euro?
STEP, una risposta logica ad una domanda logica!
Il quesito da porsi è: come risponderanno le banche e l'alta finanza all'economia reale che, per difendersi, sembra quasi orientata a sostituire la moneta corrente con un prodotto o un servizio?
Ma questa è altra storia.
Quello del mercato STEP non è una bufala.
Se di bufala si trattasse, il documento che riguarda lo Short Term European Paper (STEP) non sarebbe riportato sul sito del nostro Ministero dell'Economia.
In ogni caso, il mondo è in continua e veloce evoluzione, tanto veloce che talvolta neanche gli economisti riescono a capire come funzionano certi meccanismi, figuriamoci noi, lontani dalla stanza dei bottoni.
Fino a non molto tempo fa era impensabile che alla moneta corrente potesse essere affiancata una moneta virtuale per gli interscambi tra: aziende, privati, professionisti ecc per l'”acquisto” di beni e servizi.
Parlo ad esempio dei Bitcoin, moneta virtuale immessa nella rete internet qualche anno fa.
Ben noti sono i Sardex, che a loro volta si rifanno al meglio conosciuto network del circuito Wir.
Non è da sottovalutare l'uscita sul mercato nazionale del W€ (1 W€ = 1 €). E l'impegno di W€ da parte di un'azienda non può superare il 10% del proprio fatturato, aggiungo: per il momento!
Sistemi di “pagamento”, secondo la consolidata ed avita formula del baratto, che stanno entrando d'imperio in risposta ad un mercato bloccato dalla carenza di credito bancario.
Tutto ciò per dire che non mi meraviglia la notizia di Mario Grigoletti, da me riportata come argomento del thread.
Se un'autorità bancaria puramente di controllo come la BCE permette in Europa la circolazione di “monete” parallele - immagino per sopperire alla sofferenza del credito alle imprese, da parte di banche, a loro volta sofferenti – come può non permettere ad uno Stato membro dell'Eurozona la stampa regolamentata e controllata di euro?
STEP, una risposta logica ad una domanda logica!
Il quesito da porsi è: come risponderanno le banche e l'alta finanza all'economia reale che, per difendersi, sembra quasi orientata a sostituire la moneta corrente con un prodotto o un servizio?
Ma questa è altra storia.
Condor- Messaggi : 132
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/19/i-numeri-sbagliati-dellausterita-e-degli-economisti/568691/
guardando ieri sera Crozza ho sentito della notizia che quel cazzo di austerità che ci hanno piazzato sulla testa proviene dai calcoli di due personaggi americani che passano per essere degli scienziati. Ho cercato maggiori notizie e ho trovato, fra gli altri, questo articolo di Stefano Feltri.
Interessante.
guardando ieri sera Crozza ho sentito della notizia che quel cazzo di austerità che ci hanno piazzato sulla testa proviene dai calcoli di due personaggi americani che passano per essere degli scienziati. Ho cercato maggiori notizie e ho trovato, fra gli altri, questo articolo di Stefano Feltri.
Interessante.
cireno- Messaggi : 1510
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 124
Località : Milano
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
Sono io che devo ringraziare tutti quelli che hanno voluto in AreaForum una sezione dedicata all'Unione Europea. Questa è, in fondo, il prosieguo senza discontinuità dell'omonimo forum che sta per morire assieme a tutto Sf.Condor ha scritto:Bentrovato innanzitutto, Erasmus!
[Una specie di "araba fenice"? ]
In particolare, ringrazio Adam e VERCI (il quale ha anche aggiunto quel sottotitolo che ... è emblematicamente erasmiano ).
Occhio, Condor!Condor ha scritto:Quello del mercato STEP non è una bufala.
Nel titolo del thread si legge «La Francia stampa euro».
E' questo che continuo a ritenere "bufala".
Il tuo post (d'apertura di questo thread) riporta un articolo di Mario Grigoletti dal sito–web www.capirelacrisi.com.
In questo si parla, tra l'altro, di STEP (Short Term European Paper). Parlando di questa si cita come fonte Bloomberg News (che è il settore della Bloonberg L.T. dedito all'informazione finanziaria) e poi si cita senza fonte (suppongo perché si sottintende che la fonte è Bloomberg News ... ma anche così mi pare troppo poco!) un passo che, nell'ultima riga, quasi incidentalmente dice «una licenza molto specifica di stampare denaro»
Ad essere pignoli ... non c'è neanche scritto che questo denaro è euro, e nemmeno che la licenza di stamparlo provenga dalla BCE, nemmeno chi detiene effettivamente questa licenza né se davvero, avvalendosi di questa licenza, denaro è già stato stampato.
Come ho già lasciato capire, non mi pronuncio su ciò che non conosco (e 'sta STEP non l'ho mai incontrata prima che qui me la nominassi tu).
Qui non si tratta di stabilire se è una bufala o no che banche e/o altre realtà finanziarie si organizzino in precise lobbies – perché solo di lobby si tratta nel caso di questa STEP! – atte a tutelare e promuovere pure i loro interessi.
Inciso: sono andato a curiosare in rete e ho trovato questo:
=> (STEP, http://www.stepmarket.org/)
Nella home-page si legge:
«The STEP Initiative
It aims to foster the integration of the European markets for short-term paper through the convergence of market standards and practices.
Integration will enhance market depth and liquidity and increase the diversification opportunities for issuers (both financial and non-financial institutions) and investors. The Financial Markets Association (ACI) and the European Banking Federation (EBF) are the main promoters of the STEP initiative.».
La bufala è – e scusami se insisto – che esista qualche ente diverso dalla BCE stessa che possa "sponte sua" (sia pure su licenza della BCE) variare l'ammontare globale dell'emissione di valuta Euro (quindi non la sua o di altri "liquidità", ma la "liquidità" globale della data valuta, come fa il falsario ... se gli riesce!)
Che poi ci siano mille trucchi per sopperire con qualcosa di "succedaneo", [o "surrogato" che dir si voglia, come la messa in circolazione di quei w€ che nomini tu] alla (mancata) facoltà di emettere valuta a corso legale, ... questo è un altro paio di maniche!
Mi permetto di invitare TUTTI ... ad un certo scetticismo davanti a certe "notizie".
Occhio: per "certo scetticismo" qui non intendo "incredulità", ma proprio quello che signifiva la sua etimologia (dal greco skepsis): il sottoporre la notizia ad attenta critica non prevenuta, [né in senso favorevole né in senso contrario], al fine di pervenire a soppesare ragionevolmente l'attendibilità o meno della notizia. Per esempio:
– numero delle fonti che dànno la stessa notizia.
– organo che emette originalmente la notizia (istituzione ufficiale, ente puramente mediatico, ecc.)
– precisione (con testo inequivocabile) o genericità o equivocabiilità.
Venendo al nostro caso («La Francia stampa euro»),
– per ora abbiamo una sola fonte: un articolo di tal Mario Grigoletti
– non viene da un organo istituzionale ufficiale (come potrebbe essere la BCE o altra istituzione dell'UE) ma da un sito-web mediatico
– Chi, di preciso, si intende dicendo "La Francia" (stampa Euro)? Non certo la Banca Centrale di Francia!
– Ammesso che il brano citato da Grigoletti sia l'esatta traduzione di un passo emesso da Bloomberg News, dove sta la precisione in quel passo?
– E' attendibile una notizia a riguardo non precisamente dell'Euro, ma di una attività di non meglio precisati enti che si riconoscono nella lobby STEP, emessa non da una fonte europea vicina all'Euro e/o alla BCE, ma nientemeno che dal gigante finanziario americano che è la Bloomberg?
[Mi pare pacifico che Bloomberg News non sia affatto imparziale!]
Penso di essermi spiegato, per cui, stabilito che per me la "bufala" è (e resta) che qulche ente diverso dalla BCE sia in grado di immettere valuta Euro a corso legale, ... tout le reste est litterature! ]Condor ha scritto:Se di bufala si trattasse, il documento che riguarda lo Short Term European Paper (STEP) non sarebbe riportato sul sito del nostro Ministero dell'Economia.[...]
Ciao Condor
Ciao a tutti
Erasmus- Messaggi : 142
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Località : Unione Europea
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
due domande: il mercato step è un mercato fuorilegge? il mercato step è accessibile solo alle banche francesi?
rikkitikkitavi- Messaggi : 463
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Età : 105
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
No, rikk, il mercato STEP non è fuorilegge e non è accessibile solo alle banche francesi, pur avendo la Francia per prima fatto uso di quel mezzo di finanziamento. C'è anche da dire, però, che è un mercato non regolamentato dalla BCE, ma che la BCE stessa accetta, non senza contenuti discriminatori verso gli Stati dell'eurozona.
Anche l'Italia ha aderito al programma STEP, ma non ti so dire se ne abbia usufruito.
In ogni caso, il “privilegio” del mercato STEP è riservato a pochissimi Stati, a quelli cioè che rientrano nella logica del "too big to fail" (troppo grandi per fallire) ed è in questo punto l'anomalia del mercato STEP.
Mi rendo conto che, spesso, i titoli degli articoli pubblicati dai quotidiani o immessi su internet, vengono enfatizzati – o distorti - in modo da attrarre l'attenzione del lettore. E prendendo alla lettera quanto riportato dal titolo, ci si predispone in modo improprio ad un'attenta valutazione del fenomeno descritto nell'articolo.
Se noti, io non sono caduto nel tranello del titolo, infatti se leggi il mio intervento del 22/04/2013 delle 12:08 (suggerisco agli amministratori di numerare i post), noterai che nel testo ho virgolettato i termini: stampato euro. Ciò significa che sono consapevole del fatto che nessuno Stato dell'eurozona può stampare euro, però sull'emissione di titoli STEP - a pochissime nazioni riservato e che la BCE accetta, ed è questa la cosa grave – necessari al finanziamento degli stessi, non mi si può dire che non può essere considerato come una vera e propria “iniezione” di euro sul mercato; e ripeto: tale distorsione nasce dalla discriminazione tra gli Stati membri.
In definitiva: bufala sarà il titolo dell'articolo postato, ma non l'argomento trattato; e la differenza è molto sostanziale.
Anche l'Italia ha aderito al programma STEP, ma non ti so dire se ne abbia usufruito.
In ogni caso, il “privilegio” del mercato STEP è riservato a pochissimi Stati, a quelli cioè che rientrano nella logica del "too big to fail" (troppo grandi per fallire) ed è in questo punto l'anomalia del mercato STEP.
Mi rendo conto che, spesso, i titoli degli articoli pubblicati dai quotidiani o immessi su internet, vengono enfatizzati – o distorti - in modo da attrarre l'attenzione del lettore. E prendendo alla lettera quanto riportato dal titolo, ci si predispone in modo improprio ad un'attenta valutazione del fenomeno descritto nell'articolo.
Se noti, io non sono caduto nel tranello del titolo, infatti se leggi il mio intervento del 22/04/2013 delle 12:08 (suggerisco agli amministratori di numerare i post), noterai che nel testo ho virgolettato i termini: stampato euro. Ciò significa che sono consapevole del fatto che nessuno Stato dell'eurozona può stampare euro, però sull'emissione di titoli STEP - a pochissime nazioni riservato e che la BCE accetta, ed è questa la cosa grave – necessari al finanziamento degli stessi, non mi si può dire che non può essere considerato come una vera e propria “iniezione” di euro sul mercato; e ripeto: tale distorsione nasce dalla discriminazione tra gli Stati membri.
In definitiva: bufala sarà il titolo dell'articolo postato, ma non l'argomento trattato; e la differenza è molto sostanziale.
Condor- Messaggi : 132
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Politica Europa: La Francia stampa euro, per gli altri l’austerity
ottimo. era qualcosa da precisare: bene così, condor. grazie.
rikkitikkitavi- Messaggi : 463
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 105
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