La Siria
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La Siria
Conviene aprire una discussione osservatorio sulla Siria, visto in in questi giorni partono le trattative per definire la composizione della guerra civile e la formazione di un nuovo governo.
Così partiamo con l'annotare le notizie che vengono da quel fronte.
24/01/2016 10:46
Siria, cade bastione ribelle di Rabia
Le forze del regime siriano si sono im-
padronite della località di Rabia, ul-
timo bastione ribelle strategico nella
provincia costiera di Latakia, storica
roccaforte del governo di Assad. Lo ha
annunciato la tv di Stato.
Citando una fonte militare, l'emittente
ha indicato che "le forze militari, in
coordinamento con le truppe di difesa
popolare (le milizie filo-regime) hanno
preso il controllo della località di
Rabia".
Vediamo cosa si riesce a mettere insieme su questo spinoso problema.
Così partiamo con l'annotare le notizie che vengono da quel fronte.
24/01/2016 10:46
Siria, cade bastione ribelle di Rabia
Le forze del regime siriano si sono im-
padronite della località di Rabia, ul-
timo bastione ribelle strategico nella
provincia costiera di Latakia, storica
roccaforte del governo di Assad. Lo ha
annunciato la tv di Stato.
Citando una fonte militare, l'emittente
ha indicato che "le forze militari, in
coordinamento con le truppe di difesa
popolare (le milizie filo-regime) hanno
preso il controllo della località di
Rabia".
Vediamo cosa si riesce a mettere insieme su questo spinoso problema.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Siria
Interfax da notizia di una polemica:
http://www.interfax.ru/world/491370
(potete farvelo tradurre da Google)
In occidente, si dice che la Russia voglia costruire una nuova base aerea in Siria. Mosca nega. Dice che non ce n'è bisogno, visto che in mezz'ora si vola dappertutto in Siria, sino al posto più lontano. Perché allora c'è questa insistenza. Forse lo si capisce da quello che si legge, per esempio, qui:
http://www.imolaoggi.it/2016/01/24/perche-gli-stati-uniti-allestiscono-una-base-in-siria/
"Questa settimana, fonti locali hanno riferito che l’esercito statunitense ha ampliato infrastrutture aeroportuali nei territori curdi" (si parla della Siria) [...] "È verosimile che gli Stati Uniti possono utilizzare la base per la fornitura di armi e munizioni all’opposizione, che combatte contro i terroristi del Daesh (la solita scusa che serve da quattro anni a giustificare la guerra contro Assad, il vero loro nemico) e le truppe di Bashar al-Assad. Inoltre, l’aeroscalo potrebbe essere usato per gli attacchi aerei (come se non ci fossero le basi turche, che in parte sono della NATO, per non parlare delle basi in Arabia... E questi vogliono la loro base in Siria), oltre a fungere da piattaforma per operazioni speciali, le quali sono molto probabili in futuro"
Una notizia simile la si legge anche qui:
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=14093
Le Forze speciali Usa hanno preso il controllo della base aerea di Rmeilán al Basha, nel governatorato di Al Hasaka, una regione siriana amministrata ad interim dai curdi in Siria,
Tratta da :
http://www.nationalinterest.org/blog/are-us-special-forces-facing-syrian-black-hawk-down-14995
dove è scritto
"As part of an expanding campaign in the region, American special operations forces have taken the Rmeilan air base in Syria. The base is located in the northeastern part of Syria near the Turkish and Iraqi borders—which is an area dominated by the Kurds"
Adesso abbiamo capito: gli USA vogliono costruire una loro base in Siria, e per farlo, accusano i russi di volerne un'altra. Questa è guerra, anzi, una delle ragioni per cui gli Stati Uniti hanno aggredito la Siria.
Teniamolo a mente, per capire lo scopo di certe notizie. Ci sarà utile per vedere meglio i contorni di questa guerra.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Siria
L'opposizione siriana pare abbia delle incertezze sulla sua partecipazione ai colloqui di Ginevra. Lo si legge su unterfax
http://www.interfax.ru/world/492111
Si possono fare delle supposizioni: forti sul terreno, grazie all'aiuto di Isis e Al Quaeda, da soli rappresentano una minoranza, in campo militare e nel paese. Quindi, pensano che il negoziato di Ginevra non possa portare ad un vero cambiamento, ma a sancire la loro sconfitta nella guerra civile. Saranno aiutati dagli stati occidentali, ma dopo l'intervento della Russia in favore di Assad, la loro forza tende a scendere, considerato che la lotta contro ISIS indebolisce anche il loro fronte.
Insomma, partita molto difficile. Si vedrà se una politica generosa di Assad, che dovrebbe lasciare il potere in cambio della fine della guerra civile e la formazione di un governo di unità nazionale, sarà credibile e perciò sufficiente.
Credo che andranno a Ginevra solo se per loro si aprirà uno spazio di trattativa, e questa loro attesa dovrebbe servire proprio per rafforzare la loro unica forza: il bisogno per la Siria, di cessare la guerra civile interna, per aprire l'altro fronte di guerra verso Isis, Al Qaeda e gli stati che li sostengono.
Non sarà una partita facile e non saranno neppure pochi giorni di ritardo, il vero problema, ma la volontà di giungere alla pace attraverso giusti accordi e non una guerra cruenta che potrebbe durare ancora molto a lungo.
http://www.interfax.ru/world/492111
Si possono fare delle supposizioni: forti sul terreno, grazie all'aiuto di Isis e Al Quaeda, da soli rappresentano una minoranza, in campo militare e nel paese. Quindi, pensano che il negoziato di Ginevra non possa portare ad un vero cambiamento, ma a sancire la loro sconfitta nella guerra civile. Saranno aiutati dagli stati occidentali, ma dopo l'intervento della Russia in favore di Assad, la loro forza tende a scendere, considerato che la lotta contro ISIS indebolisce anche il loro fronte.
Insomma, partita molto difficile. Si vedrà se una politica generosa di Assad, che dovrebbe lasciare il potere in cambio della fine della guerra civile e la formazione di un governo di unità nazionale, sarà credibile e perciò sufficiente.
Credo che andranno a Ginevra solo se per loro si aprirà uno spazio di trattativa, e questa loro attesa dovrebbe servire proprio per rafforzare la loro unica forza: il bisogno per la Siria, di cessare la guerra civile interna, per aprire l'altro fronte di guerra verso Isis, Al Qaeda e gli stati che li sostengono.
Non sarà una partita facile e non saranno neppure pochi giorni di ritardo, il vero problema, ma la volontà di giungere alla pace attraverso giusti accordi e non una guerra cruenta che potrebbe durare ancora molto a lungo.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Siria
Come si diceva ieri, oggi è il primo giorno delle consultazioni per risolvere la crisi siriana, e ci sarà un colloquio tra il rappresentante dell'ONU, De Mistura, e un rappresentante del governo siriano, Bashar Jaafari, rappresentante permanenente della Siria, all'ONU, ma i ribelli, ancora non hanno aderito a questa iniziativa.
29/01/2016 13:18
Siria, oggi iniziano colloqui a Ginevra
I colloqui intra-siriani di Ginevra i-
nizieranno oggi: l'inviato speciale
delle Nazioni Unite per la Siria Staf-
fan de Mistura darà inizio ai colloqui.
Come annuncia una breve nota della por-
tavoce dell'inviato speciale,de Mistura
incontrerà la delegazione del governo
guidata dal rappresentante permanente
della Repubblica araba siriana presso
le Nazioni Unite, Bashar Jaafari. Resta
ancora incerta la partecipazione dell'
opposizione ai colloqui.
Anche per i ribelli, questa è una finestra di opportunità, per una partita che può essere chiusa anche senza di loro, adesso che la Russia appoggia militarmente Assad. Naturalmente, per una rapida conclusione del conflitto è meglio trattare e chiudere la guerra civile, per fronteggiare con più decisione l'aggressione di ISIS e al Qaeda che hanno dietro Arabia e Turchia, ora in difficoltà, perché scoperti i loro intenti, e abbandonati al loro destino, dall'amministrazione Obama... sempre che tra qualche mese non vinca un altro Bush, camuffato.
29/01/2016 13:18
Siria, oggi iniziano colloqui a Ginevra
I colloqui intra-siriani di Ginevra i-
nizieranno oggi: l'inviato speciale
delle Nazioni Unite per la Siria Staf-
fan de Mistura darà inizio ai colloqui.
Come annuncia una breve nota della por-
tavoce dell'inviato speciale,de Mistura
incontrerà la delegazione del governo
guidata dal rappresentante permanente
della Repubblica araba siriana presso
le Nazioni Unite, Bashar Jaafari. Resta
ancora incerta la partecipazione dell'
opposizione ai colloqui.
Anche per i ribelli, questa è una finestra di opportunità, per una partita che può essere chiusa anche senza di loro, adesso che la Russia appoggia militarmente Assad. Naturalmente, per una rapida conclusione del conflitto è meglio trattare e chiudere la guerra civile, per fronteggiare con più decisione l'aggressione di ISIS e al Qaeda che hanno dietro Arabia e Turchia, ora in difficoltà, perché scoperti i loro intenti, e abbandonati al loro destino, dall'amministrazione Obama... sempre che tra qualche mese non vinca un altro Bush, camuffato.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Siria
E' bello vedere come si snocciolano le notizie. Fino a poco fa nessuno di noi sapeva che i delegati dell'opposizione siriana, si trovavano da quattro giorni a Riad... con quello che sappiamo su Riad ed il suo ruolo per questa aggressione alla Siria, per non parlare di ISIS ed Al Qaeda, pagati da loro e dagli emirati, c'è da pensare che il negoziato stia partendo in salita.
Un conto è essere siriani che vogliono cambiare governo in Siria, ed un altro è farlo spinti dall'Arabia, senza la quale non avrebbero futuro.
Che governo vogliono? Non credo che si possa parlare di democrazia, che non sanno neanche cosa sia da quelle parti. Si tratterà di una qualche congrega di famiglie potenti che si oppongono ad un'altra.
Non vedo facile questo negoziato, perché il potere, quando non è democratico, è esclusivo e non ci si può mettere d'accordo, ma si può solo lottare.
leggiamoci la notizia e aspettiamo di vedere cosa accadrà.
29/01/2016 21:33
Opposizione Siria a vertice di Ginevra
L'opposizione moderata siriana, i cui
delegati sono riuniti a Riad da quattro
giorni, parteciperà alla conferenza in-
ternazionale sulla Siria in corso a Gi-
nevra sotto l'egida Onu. Lo annuncia un
delegato del Comitato negoziale: l'op-
posizione sostenuta da Riad manderà una
trentina di persone.
Il mediatore Onu per la Siria, de Mi-
stura, incontrerà la delegazione dome-
nica. Sarà un "incontro di introduzio-
ne" come oggi ha avuto con quella in-
viata dal governo siriano. I negoziati
cominceranno lunedì.
Un conto è essere siriani che vogliono cambiare governo in Siria, ed un altro è farlo spinti dall'Arabia, senza la quale non avrebbero futuro.
Che governo vogliono? Non credo che si possa parlare di democrazia, che non sanno neanche cosa sia da quelle parti. Si tratterà di una qualche congrega di famiglie potenti che si oppongono ad un'altra.
Non vedo facile questo negoziato, perché il potere, quando non è democratico, è esclusivo e non ci si può mettere d'accordo, ma si può solo lottare.
leggiamoci la notizia e aspettiamo di vedere cosa accadrà.
29/01/2016 21:33
Opposizione Siria a vertice di Ginevra
L'opposizione moderata siriana, i cui
delegati sono riuniti a Riad da quattro
giorni, parteciperà alla conferenza in-
ternazionale sulla Siria in corso a Gi-
nevra sotto l'egida Onu. Lo annuncia un
delegato del Comitato negoziale: l'op-
posizione sostenuta da Riad manderà una
trentina di persone.
Il mediatore Onu per la Siria, de Mi-
stura, incontrerà la delegazione dome-
nica. Sarà un "incontro di introduzio-
ne" come oggi ha avuto con quella in-
viata dal governo siriano. I negoziati
cominceranno lunedì.
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Re: La Siria
29/01/2016 23:53
Siria,anti Assad a Ginevra:no negoziato
Il principale gruppo di opposizione si-
riana al regime di Assad andrà domenica
ai colloqui internazionali a Ginevra,
ma "non per negoziare".
L'obiettivo è un altro: "Sondare la se-
rietà della controparte" -hanno detto-
"discutendo con l'Onu sull'adempimento
delle decisioni umanitarie prese dal
Consiglio di sicurezza Onu". I colloqui
con Damasco sono previsti esplicitamen-
te dalla risoluzione Onu per un periodo
di 18 mesi per la transizione politica
in Siria, inclusa l'approvazione di una
nuova costituzione e nuove elezioni.
Mah! attendismo poco comprensibile, come se il peso di un qualche cosa tutto da definire, dovesse ricadere su Damasco. Diciotto mesi di guerra sono ancora molto lunghi da trascorrere ed il conflitto potrebbe estendersi, non spegnersi.
30/01/2016 00:03
Usa: "Jet russo sfiorato nostro aereo"
Nei giorni scorsi un caccia russo Su-27
ha intercettato nello spazio aereo in-
ternazionale sul Mar Nero un aereo Usa
da ricognizione, un Rc-135U, con una
manovra che il Pentagono ha definito
"pericolosa e non professionale". Così
il Dipartimento della Difesa Usa.
Un altro ufficiale militare americano
ha riferito alla Cnn che il 25 gennaio
il jet russo ha sfiorato il velivolo
Usa sul fianco destro,a meno di 5 metri
e poi è tornato indietro con una mano-
vra che ha avuto un impatto negativo
sulla "controllabilità dell'aereo Usa".
Se poi dall'America si va a sorvolare il Mar Nero, può succere che i russi faciano manovre pericolose, vicino a casa loro.
Tutti sintomi di un tatticismo che ancora dice poco, eccetto il fatto che per Riad non ci sono ancora le condizioni per trattare visto che loro speravano di vincere, se lo Stato Islamico, con i suoi eccidi, non avesse rovinato tutto. Ma così è quando si cavalcano i draghi, in Afganistan come in Siria.
Obama si deve trovare proprio male al suo posto di comando, vedendo come anche a lui tutto sfugga di mano, e di come altri prendano il sopravvento senza che lui possa intervenire, che se lo facesse, dovrebbe farlo contro i suoi stessi sentimenti di pace e di giustizia, per un mondo che è quello di Guantanamo e di Isis.
Siria,anti Assad a Ginevra:no negoziato
Il principale gruppo di opposizione si-
riana al regime di Assad andrà domenica
ai colloqui internazionali a Ginevra,
ma "non per negoziare".
L'obiettivo è un altro: "Sondare la se-
rietà della controparte" -hanno detto-
"discutendo con l'Onu sull'adempimento
delle decisioni umanitarie prese dal
Consiglio di sicurezza Onu". I colloqui
con Damasco sono previsti esplicitamen-
te dalla risoluzione Onu per un periodo
di 18 mesi per la transizione politica
in Siria, inclusa l'approvazione di una
nuova costituzione e nuove elezioni.
Mah! attendismo poco comprensibile, come se il peso di un qualche cosa tutto da definire, dovesse ricadere su Damasco. Diciotto mesi di guerra sono ancora molto lunghi da trascorrere ed il conflitto potrebbe estendersi, non spegnersi.
30/01/2016 00:03
Usa: "Jet russo sfiorato nostro aereo"
Nei giorni scorsi un caccia russo Su-27
ha intercettato nello spazio aereo in-
ternazionale sul Mar Nero un aereo Usa
da ricognizione, un Rc-135U, con una
manovra che il Pentagono ha definito
"pericolosa e non professionale". Così
il Dipartimento della Difesa Usa.
Un altro ufficiale militare americano
ha riferito alla Cnn che il 25 gennaio
il jet russo ha sfiorato il velivolo
Usa sul fianco destro,a meno di 5 metri
e poi è tornato indietro con una mano-
vra che ha avuto un impatto negativo
sulla "controllabilità dell'aereo Usa".
Se poi dall'America si va a sorvolare il Mar Nero, può succere che i russi faciano manovre pericolose, vicino a casa loro.
Tutti sintomi di un tatticismo che ancora dice poco, eccetto il fatto che per Riad non ci sono ancora le condizioni per trattare visto che loro speravano di vincere, se lo Stato Islamico, con i suoi eccidi, non avesse rovinato tutto. Ma così è quando si cavalcano i draghi, in Afganistan come in Siria.
Obama si deve trovare proprio male al suo posto di comando, vedendo come anche a lui tutto sfugga di mano, e di come altri prendano il sopravvento senza che lui possa intervenire, che se lo facesse, dovrebbe farlo contro i suoi stessi sentimenti di pace e di giustizia, per un mondo che è quello di Guantanamo e di Isis.
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Re: La Siria
Leggetevi questo articolo del Corriere, e tutto il marcio che c'è in quella guerra, viene fuori.
La Siria è stata aggredita dalla Turchia, dalla Giordania e dall'Arabia Saudita, con il concorso degli Americani, degli inglesi, ed ora dei francesi, ed è riuscita a resistere per quattro lunghi anni. Troppi anche per gli aggressori, che mettendo in campo Isis e al Qaeda si sono tirati la zappa sui piedi.
La Russia, entrando nel conflitto, ha scombussolato tutti i piani, essendo l'unica forza a poter usare l'aviazione contro i ribelli ed i rifornimenti che gli arrivano da Turchia, Giordania ed Arabia Saudita. La distinzione tra ribelli e terroristi, conta sul piano politico, ma di fatto non conta molto sul piano militare, perché i ribelli sono comunque una piccola forza, per quanto armata e stipendiata dai nemici della Siria.
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_28/assad-avanza-con-l-aiuto-putin-sbarra-rifornimenti-insorti-49ebd1e4-c5da-11e5-9313-52db43840974.shtml
Queste cose il Corriere le scrive adesso, quando ormai tutti sanno a che cosa è dovuto quel disastro umanitario che quei popoli stanno vivendo. Proprio come con mani pulite: per anni niente, poi, all'improvviso, quando ormai la gente vede le prove della corruzione in tribunale, ecco che la stampa diventa loquace, per recuperare quella credibilità che se avessero perseverato nel nascondere la verità, avrebbero necessariamente perso. Intanto noi per quattro anni siamo stati presi per il naso e a lamentarci che quella gente venisse da noi, in Europa, con il loro carico di miserie e dolore, a portarci disturbo, senza capire il perché. Ve lo ricordate, spero!
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_28/assad-avanza-con-l-aiuto-putin-sbarra-rifornimenti-insorti-49ebd1e4-c5da-11e5-9313-52db43840974.shtml
Da quella lettura si capisce anche come a Ginevra, quelli che dovrebbero essere contatti per una trattativa, saranno ben altra cosa. Gli stati che hanno provocato quella guerra e quelle immani distruzioni, senza riuscire nel loro intento, cercheranno di prendere tempo per riorganizzarsi e vedere come fronteggiare l'intervento russo. La Turchia ci ha anche provato, abbattendo un bombardiere Su 24, ma ha capito che non può più battere quella strada pena un conflitto generalizzato con la Russia, che si è già attrezzata militarmente per fronteggiare la situazione, anche in caso di conflitto allargato. Ovviamente, la Russia non può competere con la Turchia nell'intorno dei suoi confini, ma resta per sempre una potenza nucleare che non si lascerebbe intimidire da una forte risposta di Ankara. Sto andando con i pensieri oltre l'orizzonte, com'è possibile fare: in fondo le guerre hanno sempre un orizzonte oltre il quale non si sa come andranno a finire. Altrimenti, gli aggressori che storicamente le hanno perse, non si sarebbero messi in moto.
La Siria è stata aggredita dalla Turchia, dalla Giordania e dall'Arabia Saudita, con il concorso degli Americani, degli inglesi, ed ora dei francesi, ed è riuscita a resistere per quattro lunghi anni. Troppi anche per gli aggressori, che mettendo in campo Isis e al Qaeda si sono tirati la zappa sui piedi.
La Russia, entrando nel conflitto, ha scombussolato tutti i piani, essendo l'unica forza a poter usare l'aviazione contro i ribelli ed i rifornimenti che gli arrivano da Turchia, Giordania ed Arabia Saudita. La distinzione tra ribelli e terroristi, conta sul piano politico, ma di fatto non conta molto sul piano militare, perché i ribelli sono comunque una piccola forza, per quanto armata e stipendiata dai nemici della Siria.
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_28/assad-avanza-con-l-aiuto-putin-sbarra-rifornimenti-insorti-49ebd1e4-c5da-11e5-9313-52db43840974.shtml
Queste cose il Corriere le scrive adesso, quando ormai tutti sanno a che cosa è dovuto quel disastro umanitario che quei popoli stanno vivendo. Proprio come con mani pulite: per anni niente, poi, all'improvviso, quando ormai la gente vede le prove della corruzione in tribunale, ecco che la stampa diventa loquace, per recuperare quella credibilità che se avessero perseverato nel nascondere la verità, avrebbero necessariamente perso. Intanto noi per quattro anni siamo stati presi per il naso e a lamentarci che quella gente venisse da noi, in Europa, con il loro carico di miserie e dolore, a portarci disturbo, senza capire il perché. Ve lo ricordate, spero!
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_28/assad-avanza-con-l-aiuto-putin-sbarra-rifornimenti-insorti-49ebd1e4-c5da-11e5-9313-52db43840974.shtml
Da quella lettura si capisce anche come a Ginevra, quelli che dovrebbero essere contatti per una trattativa, saranno ben altra cosa. Gli stati che hanno provocato quella guerra e quelle immani distruzioni, senza riuscire nel loro intento, cercheranno di prendere tempo per riorganizzarsi e vedere come fronteggiare l'intervento russo. La Turchia ci ha anche provato, abbattendo un bombardiere Su 24, ma ha capito che non può più battere quella strada pena un conflitto generalizzato con la Russia, che si è già attrezzata militarmente per fronteggiare la situazione, anche in caso di conflitto allargato. Ovviamente, la Russia non può competere con la Turchia nell'intorno dei suoi confini, ma resta per sempre una potenza nucleare che non si lascerebbe intimidire da una forte risposta di Ankara. Sto andando con i pensieri oltre l'orizzonte, com'è possibile fare: in fondo le guerre hanno sempre un orizzonte oltre il quale non si sa come andranno a finire. Altrimenti, gli aggressori che storicamente le hanno perse, non si sarebbero messi in moto.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La Siria
30/01/2016 18:55
Ankara: jet russo viola spazio aereo
Il ministero degli Esteri turco ha con-
vocato l'ambasciatore russo in Turchia
per contestare il presunto sconfinamen-
to di un aereo militare di Mosca nei
cieli di Ankara.
Per la Turchia, la violazione è avvenu-
ta ieri mattina da parte di un caccia-
bombardiere Sukhoi Su-34, nonostante
diversi avvertimenti in lingua russa e
inglese. I rapporti tra i due Paesi so-
no ai ferri corti dall'abbattimento, il
24 novembre, di un jet russo al confine
con la Siria, che secondo Ankara aveva
violato il suo spazio aereo.
E' vero? non è Vero? Non importa!
Se aerei turchi sparano ad un bombardiere o ad un caccia di Mosca, partono gli S300 che sono sempre pronti per fronteggiare situazioni simili, altrimenti, se si tratta di missili terra-aria, la reazione ci sarà lo stesso, con bombardamenti aerei o missili da crociera, per distruggere la base di lancio da cui quei missili sono partiti.
Per questo i turchi, ammesso che dicano la verità, nel dubbio non hanno sparato; proprio perché hanno ben chiari gli ordini di Mosca per simili evenienze. Ma potrebbero anche aver mentito, o potrebbero considerare spazio aereo da non volare, quello vicino al loro confine, criterio che non è detto che venga accettato dai russi. Qualche mese fa, per alcune aree vicine al loro confine, volevano che venisse instaurata una no fly zone, almeno per i siriani. Quindi potrebbero insistere in quella disputa avendo in testa un qualche cosa tutto da verificare, specie in aspettativa delle loro contromosse future. E' chiaro come il sole che i russi bombardano i volontari turchi che si trovano a combattere in Siria, e con i loro bombardamenti stanno tagliando ogni via di rifornimento. Di questo passo, tutto quello che hanno fatto gli sfuma in mano. E poi, adesso che c'è a Ginevra la conferenza per fermare la guerra civile, si compromettono ulteriormente i loro piani, ai quali, a quanto pare, non vogliono rinunciare. Il tempo della trattativa: diciotto mesi, il turchi e i sauditi li hanno letti in almeno altri dodici mesi di guerra, per raddrizzare la baracca, che a quanto pare, sta affondando. Nel frattempo negli Stati Uniti, vi sarà un altro presidente e qualche cosa potrebbe cambiare, anche con la stessa Hillary Clinton.
Ankara: jet russo viola spazio aereo
Il ministero degli Esteri turco ha con-
vocato l'ambasciatore russo in Turchia
per contestare il presunto sconfinamen-
to di un aereo militare di Mosca nei
cieli di Ankara.
Per la Turchia, la violazione è avvenu-
ta ieri mattina da parte di un caccia-
bombardiere Sukhoi Su-34, nonostante
diversi avvertimenti in lingua russa e
inglese. I rapporti tra i due Paesi so-
no ai ferri corti dall'abbattimento, il
24 novembre, di un jet russo al confine
con la Siria, che secondo Ankara aveva
violato il suo spazio aereo.
E' vero? non è Vero? Non importa!
Se aerei turchi sparano ad un bombardiere o ad un caccia di Mosca, partono gli S300 che sono sempre pronti per fronteggiare situazioni simili, altrimenti, se si tratta di missili terra-aria, la reazione ci sarà lo stesso, con bombardamenti aerei o missili da crociera, per distruggere la base di lancio da cui quei missili sono partiti.
Per questo i turchi, ammesso che dicano la verità, nel dubbio non hanno sparato; proprio perché hanno ben chiari gli ordini di Mosca per simili evenienze. Ma potrebbero anche aver mentito, o potrebbero considerare spazio aereo da non volare, quello vicino al loro confine, criterio che non è detto che venga accettato dai russi. Qualche mese fa, per alcune aree vicine al loro confine, volevano che venisse instaurata una no fly zone, almeno per i siriani. Quindi potrebbero insistere in quella disputa avendo in testa un qualche cosa tutto da verificare, specie in aspettativa delle loro contromosse future. E' chiaro come il sole che i russi bombardano i volontari turchi che si trovano a combattere in Siria, e con i loro bombardamenti stanno tagliando ogni via di rifornimento. Di questo passo, tutto quello che hanno fatto gli sfuma in mano. E poi, adesso che c'è a Ginevra la conferenza per fermare la guerra civile, si compromettono ulteriormente i loro piani, ai quali, a quanto pare, non vogliono rinunciare. Il tempo della trattativa: diciotto mesi, il turchi e i sauditi li hanno letti in almeno altri dodici mesi di guerra, per raddrizzare la baracca, che a quanto pare, sta affondando. Nel frattempo negli Stati Uniti, vi sarà un altro presidente e qualche cosa potrebbe cambiare, anche con la stessa Hillary Clinton.
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Re: La Siria
La risposta russa è che nessun aereo russo ha violato lo spazio aereo turco, ed il ministro della difesa russo, ha argomentato che un radar vede solo altezza, rotta e velocità di un aeromobile, ma non il tipo e la nazionalità. Cosa che può essere fatta soltanto a vista, da un altro aereo. Quindi, si dessero una calmata. Magari si trattava di un aereo della coalizione che vola in quel momento da quelle parti.
Come dire: la sfida continua. Quello che non si sa è se a sfidare la sorte siano solo i turchi, o soltanto i russi o entrambi. Il tempo è galantuomo, perciò di sicuro prima o poi lo vedremo, quello che succederà. Certe partite si giocano quasi sempre fino alla fine. In guerra è più frequente vedere all'opera gli istinti e le pulsioni, che il calcolo e la razionalità, che spesso sfuggono di mano.
Come dire: la sfida continua. Quello che non si sa è se a sfidare la sorte siano solo i turchi, o soltanto i russi o entrambi. Il tempo è galantuomo, perciò di sicuro prima o poi lo vedremo, quello che succederà. Certe partite si giocano quasi sempre fino alla fine. In guerra è più frequente vedere all'opera gli istinti e le pulsioni, che il calcolo e la razionalità, che spesso sfuggono di mano.
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Re: La Siria
Mosca. 31 gennaio. INTERFAX.RU - da la notizia che i ribelli siriani danno 48 ore di tempo, alla controparte, per un armistizio che sospenda il blocco delle città assediate e faccia cessare i bombardamenti sui civili.
il link
http://www.interfax.ru/world/492436
Più che una minaccia, è una ragionevole richiesta di sospendere ogni attività bellica, che non potrebbe non favorire le trattative. Sempre che non sia solo una tattica per prendere tempo e per riarmarsi, approfittando dell'interruzione dei bombardamenti che li ha privati del sostegno logistico di Turchia e Giordania.
Da come reagiranno russi e siriani di Damasco, a questa richiesta, si capirà quali sono le aspettative di pace, e quanto invece il processo di ricomposizione di quel conflitto sia lontano da una soluzione.
A mio avviso, poiché i "ribelli" non sono che l'espressione di Turchia e Arabia Saudita, non saranno loro a condurre trattative per una pacificazione interna. Avanzeranno richieste impossibili ed useranno le trattative come tattica per continuare la guerra.
Se le cose stessero così, anche russi e siriani potrebbero stare al gioco, per avere il tempo di scatenare il conflitto contro ISIS e Al Nusra affiliato ad Al Qaeda. Una volta che turchi e sauditi fossero stati battuti attraverso queste fazioni guerrigliere, ecco che "i ribelli" perderebbero il solo sostegno di cui dispongono.
Non è ancora chiaro il ruolo dei curdi, in questa trattativa. Damasco potrebbe anche volere che fondino un loro stato cuscinetto. In fondo, a perdere la maggior parte del territorio, sarebeb la Turchia, e poi l'Iraq, ma così conquisterebbero subito un alleato, in concorrenza con gli Stati Uniti che per ora hanno deciso di difendere i curdi, ma che ancora non si pronunciano sulla fondazione di un loro stato in quell'area.
Insomma, una partita tutta da giocare, sul terreno militare e nelle stanze delle trattative a Ginevra.
Al termine di questa guerra, il panorama politico del Medio, Oriente sarà profondamente cambiato, e non credo che sia l'Arabia Saudita, con i suoi alleati del golfo, che prevarranno. Perché nel Mondo Islamico, l'Arabia non riesce a contare com'è nelle sue aspirazioni. Basta guardare al Pakistan che ha snobbato l'offerta di partecipare a quel fronte islamico di cui l'Arabia si era fatta porta bandiera. Molti altri movimenti, come ISIS, Boko Haram e Al Qaeda hanno in testa qualche cosa che va oltre la monarchia Hashemita, e perciò sono più di disturbo che di aiuto ad un movimento panislamico sotto l'egida dell'Arabia.
Intorno a queste questioni, stanno nascendo gli equilibri del mondo nuovo che uscirà da questa guerra, di cui noi siamo per gran parte spettatori, salvo subirne gli effetti per la crisi umanitaria che nasce proprio dalla durezza di questo conflitto.
il link
http://www.interfax.ru/world/492436
Più che una minaccia, è una ragionevole richiesta di sospendere ogni attività bellica, che non potrebbe non favorire le trattative. Sempre che non sia solo una tattica per prendere tempo e per riarmarsi, approfittando dell'interruzione dei bombardamenti che li ha privati del sostegno logistico di Turchia e Giordania.
Da come reagiranno russi e siriani di Damasco, a questa richiesta, si capirà quali sono le aspettative di pace, e quanto invece il processo di ricomposizione di quel conflitto sia lontano da una soluzione.
A mio avviso, poiché i "ribelli" non sono che l'espressione di Turchia e Arabia Saudita, non saranno loro a condurre trattative per una pacificazione interna. Avanzeranno richieste impossibili ed useranno le trattative come tattica per continuare la guerra.
Se le cose stessero così, anche russi e siriani potrebbero stare al gioco, per avere il tempo di scatenare il conflitto contro ISIS e Al Nusra affiliato ad Al Qaeda. Una volta che turchi e sauditi fossero stati battuti attraverso queste fazioni guerrigliere, ecco che "i ribelli" perderebbero il solo sostegno di cui dispongono.
Non è ancora chiaro il ruolo dei curdi, in questa trattativa. Damasco potrebbe anche volere che fondino un loro stato cuscinetto. In fondo, a perdere la maggior parte del territorio, sarebeb la Turchia, e poi l'Iraq, ma così conquisterebbero subito un alleato, in concorrenza con gli Stati Uniti che per ora hanno deciso di difendere i curdi, ma che ancora non si pronunciano sulla fondazione di un loro stato in quell'area.
Insomma, una partita tutta da giocare, sul terreno militare e nelle stanze delle trattative a Ginevra.
Al termine di questa guerra, il panorama politico del Medio, Oriente sarà profondamente cambiato, e non credo che sia l'Arabia Saudita, con i suoi alleati del golfo, che prevarranno. Perché nel Mondo Islamico, l'Arabia non riesce a contare com'è nelle sue aspirazioni. Basta guardare al Pakistan che ha snobbato l'offerta di partecipare a quel fronte islamico di cui l'Arabia si era fatta porta bandiera. Molti altri movimenti, come ISIS, Boko Haram e Al Qaeda hanno in testa qualche cosa che va oltre la monarchia Hashemita, e perciò sono più di disturbo che di aiuto ad un movimento panislamico sotto l'egida dell'Arabia.
Intorno a queste questioni, stanno nascendo gli equilibri del mondo nuovo che uscirà da questa guerra, di cui noi siamo per gran parte spettatori, salvo subirne gli effetti per la crisi umanitaria che nasce proprio dalla durezza di questo conflitto.
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Re: La Siria
31/01/2016 19:16
Siria, Kerry: trattare per fine guerra
Il regime di Assad e i suoi alleati so-
no la principale fonte di torture e di
uccisioni. Lo afferma il segretario di
stato americano, Kerry, sottolineando
che "non c'è una soluzione militare al
conflitto in Siria; senza trattative il
bagno di sangue andrà avanti finché an-
che l'ultima casa sarà distrutta".
"L'Onu ha inviato 113 richieste per la
consegna di aiuti umanitari,solo 13 so-
no state approvate", nota."Si muore non
per una guerra per caso, ma per una
tattica intenzionale. Bisogna mettere
fine al conflitto".
Cosa c'era in Siria che non ci fosse in Arabia Saudita e in Egitto, tanto per prendere due stati amici dell'occidente. Tutti e tre i governi non brillavano e non brillano certo per essere democratici. Andiamo dall'assolutismo monarchico in Arabia, al partito socialista Bath in Siria e ad una dittatura militare in Egitto.
Vogliamo contare anche le torture e le uccisioni? Già dimenticato Abu Graib e Guantanamo? Già dimenticate le cinquanta decapitazioni a Riad? Non si è forse sparato sulle piazze del Cairo? E in Turchia, dove c'è al governo un partito religioso, si usano gli attentati contro chi protesta a favore della pace o della lotta dei curdi. Quindi, la vera natura di quel conflitto non è il dispotismo di un governo, ma l'aggressione che Stati Uniti, non in testa, ma comunque dando il beneplacito e qualche consiglio, Turchia, Giordania ed Arabia Saudita stanno conducendo da quattro anni contro la Siria. Poi, a parte, c'è il capitolo di Isis e degli affiliati ad Al Qaeda (Al Nusra) finanziati da turchi, giordani e sauditi, insieme ad altri emiri del golfo. E quasi sicuramente addestrati dai servizi segreti statunitensi ed inglesi. Quindi, caro Kerry, il tuo teorema non sta per nulla in piedi.
Ma se dici che non c'è una soluzione militare al conflitto, non significa che sei per una definizione pacifica,di quel conflitto. Puoi anche voler dire che, o capitola Assad, oppure si va avanti con la guerra, ma è la vostra guerra, non certo quella dei siriani che scappano a milioni. Quelli che si fermano a combattere, non lo fanno gratis, ma hanno una paga, una divisa e sono armati e diretti da voi. E' guerriglia, quella, ma ormai sta provocando dei costi molto superiori a quanto voi avevate preventivato, senza dire di quello che stanno combinando Isis e al Nusra che praticamente, vi sono sfuggiti di mano, con quelle crudeltà e quel risentimento che deriva anche dalle alterne vicende che con loro avete avuto, come amici e come nemici.
E' vero. Non si muore per una guerra nata per caso, ma perché quella guerra l'avete voluta voi insieme ai tagliagola dei vostri alleati sauditi e turchi. L'abbiamo capito. E' li che sta la vostra debolezza, perché il disastro umanitario è ormai avvenuto, e voi, di fronte al mondo ogni giorno di più siete visti come i colpevoli. Andare avanti con questa orribile sceneggiata, vi costerà sempre di più, ed è per quello e solo per quello che alla fine dovrete mollare, altrimenti perderete molto più della Siria, specie se a Washington arriverà un Presidente che assomigli a Bush, con o senza gonnella.
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Re: La Siria
Mosca. 31 gennaio. INTERFAX.RU - opposizione siriana istituito buone relazioni con la Russia, ma deve smettere di sostenere il regime siriano, ha detto il rappresentante del Comitato Supremo per i negoziati Monzer Mahuz.
Che siano degli stupidotti senza arte e parte lo si capisce da queste dichiarazioni, che Interfax riprende con una punta di ..., anche se non commenta.
I russi sono intervenuti nel conflitto alcuni mesi fa, proprio per salvare Assad e quella parte del paese che lo segue, figuriamoci adesso se lo abbandonano per fare un piacere a quattro gatti che muovono la coda solo quando Riad o Ankara tirano il filo. Se il tono è quello, caro Monzer Mahuz, stai perdendo solo tempo, salvo che il tempo non serva ai tuoi alleati per trovare una soluzione a questa situazione di stallo in cui si sono cacciati.
Se invece rappresenti una parte del popolo siriano, allora sbrigati a fare al pace con i tuoi nemici, forma un governo di larga unità, combatti contro Isis e Al Nusra, fatti amico anche degli Hezbollah e degli iraniani e cerca di fare un governo in cui siano rappresentati tutti. Un governo che porti a nuove elezioni per far nascere una assemblea costituente che vari una nuova costituzione, sul tipo di quella irachena, visto che non sapete fare meglio, e poi con molta buona volontà, si vedrà.
Se invece vuoi la luna, a furia di guardare in alto, finirai per inciampare, come stanno inciampando i centoquaranta capi tribù in Libia.
La grandezza di un leader politico si vede anche dalla capacità di prendere le decisioni giuste per il suo popolo. Così dimostri solo di non sapere cosa fare, e se prendi ordini da altri, di non poterlo neppure fare. Buona fortuna, a te e alla Siria.
Il link di Interfax.
http://www.interfax.ru/world/492487
Che siano degli stupidotti senza arte e parte lo si capisce da queste dichiarazioni, che Interfax riprende con una punta di ..., anche se non commenta.
I russi sono intervenuti nel conflitto alcuni mesi fa, proprio per salvare Assad e quella parte del paese che lo segue, figuriamoci adesso se lo abbandonano per fare un piacere a quattro gatti che muovono la coda solo quando Riad o Ankara tirano il filo. Se il tono è quello, caro Monzer Mahuz, stai perdendo solo tempo, salvo che il tempo non serva ai tuoi alleati per trovare una soluzione a questa situazione di stallo in cui si sono cacciati.
Se invece rappresenti una parte del popolo siriano, allora sbrigati a fare al pace con i tuoi nemici, forma un governo di larga unità, combatti contro Isis e Al Nusra, fatti amico anche degli Hezbollah e degli iraniani e cerca di fare un governo in cui siano rappresentati tutti. Un governo che porti a nuove elezioni per far nascere una assemblea costituente che vari una nuova costituzione, sul tipo di quella irachena, visto che non sapete fare meglio, e poi con molta buona volontà, si vedrà.
Se invece vuoi la luna, a furia di guardare in alto, finirai per inciampare, come stanno inciampando i centoquaranta capi tribù in Libia.
La grandezza di un leader politico si vede anche dalla capacità di prendere le decisioni giuste per il suo popolo. Così dimostri solo di non sapere cosa fare, e se prendi ordini da altri, di non poterlo neppure fare. Buona fortuna, a te e alla Siria.
Il link di Interfax.
http://www.interfax.ru/world/492487
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Re: La Siria
Perdonate la traduzione di google:
"Mosca. 31 gennaio. INTERFAX.RU - Al fine di aiutare il popolo siriano deve costringere la Turchia e la Giordania per promuovere fermata infiltrazione di terroristi, ha detto il capo della delegazione del governo ai colloqui in Siria, Bashar Jaafari Ginevra.
Bashar Jaafari ha ribadito che Damasco non ha intenzione di negoziare con i terroristi ", così l'inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, ha insistito per condurre colloqui indiretti".
Il capo della delegazione del governo della Siria ha detto che prima i negoziati determineranno "che in realtà è l'opposizione, e chi -. I terroristi"
Come si vede, sono più concreti "i governativi" quando chiedono a Turchia e a Giordania di non far arrivare terroristi in Siria, dai loro paesi. Oppure quando chiedono di sapere con chi devono parlare, dato che non tutti i ribelli in Siria sono esenti dall'accusa di essere terroristi, almeno, per i russi e gli statunitensi, visto che sono loro che li bombardano. Tagliati via Isis, Al Nusra, e tutti i volontari che vengono dall'Europa-Stati Uniti, dalla Russia, dalla Turchia e dal mondo arabo, quelli che alla fine resteranno al tavolo delle trattative saranno davvero pochi. E d'altra parte sono solo loro che hanno il diritto ad una composizione interna della guerra civile, mica gli stati stranieri che di fatto hanno aggredito la Siria.
Il link:
http://www.interfax.ru/world/492482
"Mosca. 31 gennaio. INTERFAX.RU - Al fine di aiutare il popolo siriano deve costringere la Turchia e la Giordania per promuovere fermata infiltrazione di terroristi, ha detto il capo della delegazione del governo ai colloqui in Siria, Bashar Jaafari Ginevra.
Bashar Jaafari ha ribadito che Damasco non ha intenzione di negoziare con i terroristi ", così l'inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, ha insistito per condurre colloqui indiretti".
Il capo della delegazione del governo della Siria ha detto che prima i negoziati determineranno "che in realtà è l'opposizione, e chi -. I terroristi"
Come si vede, sono più concreti "i governativi" quando chiedono a Turchia e a Giordania di non far arrivare terroristi in Siria, dai loro paesi. Oppure quando chiedono di sapere con chi devono parlare, dato che non tutti i ribelli in Siria sono esenti dall'accusa di essere terroristi, almeno, per i russi e gli statunitensi, visto che sono loro che li bombardano. Tagliati via Isis, Al Nusra, e tutti i volontari che vengono dall'Europa-Stati Uniti, dalla Russia, dalla Turchia e dal mondo arabo, quelli che alla fine resteranno al tavolo delle trattative saranno davvero pochi. E d'altra parte sono solo loro che hanno il diritto ad una composizione interna della guerra civile, mica gli stati stranieri che di fatto hanno aggredito la Siria.
Il link:
http://www.interfax.ru/world/492482
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Re: La Siria
01/02/2016 20:58
Opposizione Siria: bene messaggi Onu
L'opposizione siriana, che ha incontra-
to a Ginevra l'inviato Onu Staffan de
Mistura, ha detto di avere ricevuto
"messaggi positivi" dal mediatore delle
Nazioni unite durante i colloqui per u-
na soluzione della crisi in Siria.
"Faremo di tutto per essere parte del
processo politico" in Siria, ha detto
il portavoce del comitato negoziale,
Salem al-Meslet, ribadendo le richieste
dell'opposizione sulla revoca dell'as-
sedio alle città, sullo stop ai bombar-
damenti e sul rilascio dei detenuti in
Siria.Aspettiamo risposta del governo.
Visto che deve trattarsi di qualche cosa di reciproco, non vedo come Damasco non dovrebbe accettare quelle richieste. Per andare verso la pace, occorre passare attraverso un armistizio, e uno scambio di prigionieri. I problemi costituzionali e quelli delle amnistie vengono dopo. Magari le condizioni del comitato negoziale fossero davvero quelle, senza impuntature già preparate per perdere tempo.
Auguri, Siria. Faccio il tifo per la pace interna, per una forma di governo che vi soddisfi entrambi, soddisfacendo il popolo, e faccio il tifo perché riusciate a cacciare turchi, sauditi ed altri volontari che provengono dall'Europa, dall'America, dall'Asia e dalla Russia, dai vostri confini. Vi ricordo solo di rispettare anche le volontà dei curdi. A questo punto, meglio confinare con i curdi che con i Turchi.
Opposizione Siria: bene messaggi Onu
L'opposizione siriana, che ha incontra-
to a Ginevra l'inviato Onu Staffan de
Mistura, ha detto di avere ricevuto
"messaggi positivi" dal mediatore delle
Nazioni unite durante i colloqui per u-
na soluzione della crisi in Siria.
"Faremo di tutto per essere parte del
processo politico" in Siria, ha detto
il portavoce del comitato negoziale,
Salem al-Meslet, ribadendo le richieste
dell'opposizione sulla revoca dell'as-
sedio alle città, sullo stop ai bombar-
damenti e sul rilascio dei detenuti in
Siria.Aspettiamo risposta del governo.
Visto che deve trattarsi di qualche cosa di reciproco, non vedo come Damasco non dovrebbe accettare quelle richieste. Per andare verso la pace, occorre passare attraverso un armistizio, e uno scambio di prigionieri. I problemi costituzionali e quelli delle amnistie vengono dopo. Magari le condizioni del comitato negoziale fossero davvero quelle, senza impuntature già preparate per perdere tempo.
Auguri, Siria. Faccio il tifo per la pace interna, per una forma di governo che vi soddisfi entrambi, soddisfacendo il popolo, e faccio il tifo perché riusciate a cacciare turchi, sauditi ed altri volontari che provengono dall'Europa, dall'America, dall'Asia e dalla Russia, dai vostri confini. Vi ricordo solo di rispettare anche le volontà dei curdi. A questo punto, meglio confinare con i curdi che con i Turchi.
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Re: La Siria
03/02/2016 23:00
Siria, sospesi negoziati fino al 25/2
Sono sempre più tesi i colloqui di Gi-
nevra tra l'opposizione e il regime,
per porre fine alla guerra in Siria.
L'inviato dell'Onu, Staffan de Mistura,
ha annunciato una "sospensione tempora-
nea", fissando la ripresa dei contatti
il 25 febbraio prossimo.
"C'è ancora lavoro da fare", ha detto,
dopo i primi giorni di colloqui con le
delegazioni siriane di governo e oppo-
sizione.
l'Arabia Saudita e la Turchia non demordono, ed hanno mandato i loro "ribelli" a Ginevra per perdere tempo. Così si va al 25 di Febbraio in attesa di chissà che cosa.
Adesso anche i russi si prepareranno per i tempi lunghi, ma credo che pr la cura ci saranno molti altri bombardamenti su Isis e Al Nusra di sicuro, e poi forse sui ribelli turcomanni foraggiati dalla Turchia e altri volontari che provengono dalla Russia medesima.
Insomma, l'Arabia e la Turchia faranno fare la guerriglia a siriani e volontari stranieri, ed i russi bombarderanno dal cielo, tanto per non farsi prendere in contropiede. Naturalmente in attesa di qualche incidente grave come l'abbattimento dell'aereo russo da parte dei turchi.
Per ora gli USA non riescono più a manovrare, in Siria, e qualunque cosa facciano, o fanno arrabbiare i sauditi, bombardando Isis, oppure i turchi, impedendo che questi sparino sui curdi.
Quindi la diplomazia americana resta nei dintorni di Ginevra, e magari si interessa un po di più della Libia, in attesa che passino le elezioni presidenziali.
Non ho ancora capito perché gli iraniani si impegnino così poco nello Yemen. Forse, fino a dicembre erano tutti impegnati in Siria... e adesso dovranno darsi da fare per strappare territorio ad Isis e Al Nusra. Saranno molti mesi di guerra , forse un anno, e sempre che Mosca riesca a tagliare le vie dei rifornimenti a Isis e Al Nusra, dalla Giordania e dalla Turchia ( è qui che gli americani hanno (avevano...) le basi d'addestramento per i terroristi, a spese dei sauditi).
Siria, sospesi negoziati fino al 25/2
Sono sempre più tesi i colloqui di Gi-
nevra tra l'opposizione e il regime,
per porre fine alla guerra in Siria.
L'inviato dell'Onu, Staffan de Mistura,
ha annunciato una "sospensione tempora-
nea", fissando la ripresa dei contatti
il 25 febbraio prossimo.
"C'è ancora lavoro da fare", ha detto,
dopo i primi giorni di colloqui con le
delegazioni siriane di governo e oppo-
sizione.
l'Arabia Saudita e la Turchia non demordono, ed hanno mandato i loro "ribelli" a Ginevra per perdere tempo. Così si va al 25 di Febbraio in attesa di chissà che cosa.
Adesso anche i russi si prepareranno per i tempi lunghi, ma credo che pr la cura ci saranno molti altri bombardamenti su Isis e Al Nusra di sicuro, e poi forse sui ribelli turcomanni foraggiati dalla Turchia e altri volontari che provengono dalla Russia medesima.
Insomma, l'Arabia e la Turchia faranno fare la guerriglia a siriani e volontari stranieri, ed i russi bombarderanno dal cielo, tanto per non farsi prendere in contropiede. Naturalmente in attesa di qualche incidente grave come l'abbattimento dell'aereo russo da parte dei turchi.
Per ora gli USA non riescono più a manovrare, in Siria, e qualunque cosa facciano, o fanno arrabbiare i sauditi, bombardando Isis, oppure i turchi, impedendo che questi sparino sui curdi.
Quindi la diplomazia americana resta nei dintorni di Ginevra, e magari si interessa un po di più della Libia, in attesa che passino le elezioni presidenziali.
Non ho ancora capito perché gli iraniani si impegnino così poco nello Yemen. Forse, fino a dicembre erano tutti impegnati in Siria... e adesso dovranno darsi da fare per strappare territorio ad Isis e Al Nusra. Saranno molti mesi di guerra , forse un anno, e sempre che Mosca riesca a tagliare le vie dei rifornimenti a Isis e Al Nusra, dalla Giordania e dalla Turchia ( è qui che gli americani hanno (avevano...) le basi d'addestramento per i terroristi, a spese dei sauditi).
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Re: La Siria
Neanche un soldo per le false ricostruzioni...
04/02/2016 11:48
Siria, a Londra 70 delegazioni donatori
Emergenza profughi e prospettive di ri-
costruzione della Siria,devastata dalla
guerra civile che non accenna a fermar-
si, con 250mila morti e milioni di pro-
fughi. Sono queste le questioni al cen-
tro della quarta conferenza dei donato-
ri che si è aperta a Londra. Partecipa-
no le delegazioni di 70 Paesi.
L'impegno annunciato è di moltiplicare
gli stanziamenti previsti dal preceden-
te summit, in parte disattesi, per ar-
rivare a 8,3 miliardi di euro.Presiedo-
no i lavori, Londra e Berlino assieme a
Norvegia,Kuwait e Onu.Per gli Usa,Kerry
Siamo sicuri che Inghilterra e Stati Uniti battano cassa per ricostruire, e non invece per recuperare le spese militari che hanno fatto per provocare quella carneficina?
Deve essere anche per quello che i 70 paesi donatori sono recalcitranti. Di donazione sempre si tratta, ma per la guerra, non per la pace. Diffido l'Italia dal dare un solo centesimo a Inghilterra e Stati Uniti per quella sporca guerra che stanno facendo contro la Siria. I soldi per ricostruire, serviranno dopo la pace. Facciano la pace a Ginevra, e poi si parlerà di ricostruzione.
Questo modo confuso di fare informazione avrà un suo scopo. Lavoro per smontare quello scopo, che mi pare malsano e dannoso, visto a dove ci ha portato, per loro stessa ammissione.
04/02/2016 11:48
Siria, a Londra 70 delegazioni donatori
Emergenza profughi e prospettive di ri-
costruzione della Siria,devastata dalla
guerra civile che non accenna a fermar-
si, con 250mila morti e milioni di pro-
fughi. Sono queste le questioni al cen-
tro della quarta conferenza dei donato-
ri che si è aperta a Londra. Partecipa-
no le delegazioni di 70 Paesi.
L'impegno annunciato è di moltiplicare
gli stanziamenti previsti dal preceden-
te summit, in parte disattesi, per ar-
rivare a 8,3 miliardi di euro.Presiedo-
no i lavori, Londra e Berlino assieme a
Norvegia,Kuwait e Onu.Per gli Usa,Kerry
Siamo sicuri che Inghilterra e Stati Uniti battano cassa per ricostruire, e non invece per recuperare le spese militari che hanno fatto per provocare quella carneficina?
Deve essere anche per quello che i 70 paesi donatori sono recalcitranti. Di donazione sempre si tratta, ma per la guerra, non per la pace. Diffido l'Italia dal dare un solo centesimo a Inghilterra e Stati Uniti per quella sporca guerra che stanno facendo contro la Siria. I soldi per ricostruire, serviranno dopo la pace. Facciano la pace a Ginevra, e poi si parlerà di ricostruzione.
Questo modo confuso di fare informazione avrà un suo scopo. Lavoro per smontare quello scopo, che mi pare malsano e dannoso, visto a dove ci ha portato, per loro stessa ammissione.
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Re: La Siria
Ciò che mi aveva colpito della notizia precedente era quel "...e prospettive di ricostruzione". In realtà questi sono soldi e subito per i profughi, da dare alla Turchia, come se non bastassero quelli che darà l'Europa. I profughi sono la più grande massa di manovra su cui possono contare turchi, inglesi e statunitensi. Trattarli a pesci in faccia può essere dannoso per le prospettive politiche che si vanno costruendo. Riempendoli di tenerezze, se lo possono ricordare, dimenticando la ragione per cui sono dovuti scappare dalla guerra.
E' in questo quadro tutta quell'attività frenetica di inglesi e americani, che, ripeto, sono i principali responsabili di questo conflitto, perché lo hanno avallato e non lo hanno impedito, lasciando fare a turchi, sauditi e terroristi al loro servizio.
Che si tratti di aiuti ai rifugiati emerge anche dalle dichiarazioni della Merkel che si possono leggere qui
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/04/news/siria_merkel_annuncia_aiuti_per_2_3_miliardi_di_euro-132698228/?ref=HREC1-2
I profughi, si trovano in gran numero in Turchia, in Libano e Giordania. Altri sono venuti in Europa attraverso i Balcani. Potranno rientrare nel loro paese solo se terminerà la guerra.
E' in questo quadro tutta quell'attività frenetica di inglesi e americani, che, ripeto, sono i principali responsabili di questo conflitto, perché lo hanno avallato e non lo hanno impedito, lasciando fare a turchi, sauditi e terroristi al loro servizio.
Che si tratti di aiuti ai rifugiati emerge anche dalle dichiarazioni della Merkel che si possono leggere qui
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/04/news/siria_merkel_annuncia_aiuti_per_2_3_miliardi_di_euro-132698228/?ref=HREC1-2
I profughi, si trovano in gran numero in Turchia, in Libano e Giordania. Altri sono venuti in Europa attraverso i Balcani. Potranno rientrare nel loro paese solo se terminerà la guerra.
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Re: La Siria
Come sono bravi! dopo aver fatto i macellai per quattro anni, adesso ci sono anche le offerte per quei poveri disgraziati. Meglio che niente. Ma se fossi in loro, nelle vittime, li maledirei con tutte le mie forze!
04/02/2016 16:55
Siria,Gentiloni:da Italia 400 mln euro
Alla conferenza dei donatori per la Si-
ria a Londra, il ministro Gentiloni an-
nuncia che l'Italia stanzierà "400 mln
di euro nei prossimi tre anni", 150 di
dono, 200 di "soft loans" e 50 milioni
di cancellazione del debito in partico-
lare a Giordania e Libano.
Gentiloni ha poi spiegato che poco meno
di 150 milioni saranno erogati nel 2016
e che le donazioni sono destinate ad a-
iuti immediati vista la "tragedia uma-
nitaria in atto". "Per l'Italia la di-
mensione di questo pledge (impegno) è
straordinaria", ha annunciato.
Cosa aveva fatto Assad che non abbia fatto anche la Turchia o l'Arabia Saudita, o la Giordania, o gli Stati Uniti con Abu Graib e Guantanamo, per meritarsi di essere attaccato proprio da loro, attraverso terroristi di ogni risma e mercenari. Il regime siriano non è un buon esempio per le nostre democrazie, ma nel panorama Medio Orientale, è l'alternativa alle monarchie assolute o ad altri regimi militari.
Ora, con quei soldi vogliono fare i buoni. Potranno convincere voi, ma me no di certo.
Pensino piuttosto a far marciare gli accordi di Ginevra, per chiudere la guerra, anziché chiedere altri soldi per alimentarla.
Caro Gentiloni, mi sembri un pasticcione che vuole tenere i piedi in tre staffe. L'Italia della Resistenza e della democrazia merita un ministro degli esteri più serio e più capace, specie in simili equivoche circostanze.
Poi c'è il solito discorso dell'Europa, che non c'è e che lascia il passo a questi protagonisti del niente.
Assumesse almeno una posizione contro la guerra e bacchettasse Stati Uniti e Gran Bretagna, per questo disastro. Ecco, quello sarebbe un buon inizio, cara e brava Mogherini.
04/02/2016 16:55
Siria,Gentiloni:da Italia 400 mln euro
Alla conferenza dei donatori per la Si-
ria a Londra, il ministro Gentiloni an-
nuncia che l'Italia stanzierà "400 mln
di euro nei prossimi tre anni", 150 di
dono, 200 di "soft loans" e 50 milioni
di cancellazione del debito in partico-
lare a Giordania e Libano.
Gentiloni ha poi spiegato che poco meno
di 150 milioni saranno erogati nel 2016
e che le donazioni sono destinate ad a-
iuti immediati vista la "tragedia uma-
nitaria in atto". "Per l'Italia la di-
mensione di questo pledge (impegno) è
straordinaria", ha annunciato.
Cosa aveva fatto Assad che non abbia fatto anche la Turchia o l'Arabia Saudita, o la Giordania, o gli Stati Uniti con Abu Graib e Guantanamo, per meritarsi di essere attaccato proprio da loro, attraverso terroristi di ogni risma e mercenari. Il regime siriano non è un buon esempio per le nostre democrazie, ma nel panorama Medio Orientale, è l'alternativa alle monarchie assolute o ad altri regimi militari.
Ora, con quei soldi vogliono fare i buoni. Potranno convincere voi, ma me no di certo.
Pensino piuttosto a far marciare gli accordi di Ginevra, per chiudere la guerra, anziché chiedere altri soldi per alimentarla.
Caro Gentiloni, mi sembri un pasticcione che vuole tenere i piedi in tre staffe. L'Italia della Resistenza e della democrazia merita un ministro degli esteri più serio e più capace, specie in simili equivoche circostanze.
Poi c'è il solito discorso dell'Europa, che non c'è e che lascia il passo a questi protagonisti del niente.
Assumesse almeno una posizione contro la guerra e bacchettasse Stati Uniti e Gran Bretagna, per questo disastro. Ecco, quello sarebbe un buon inizio, cara e brava Mogherini.
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Re: La Siria
Mosca. 4 febbraio. INTERFAX.RU - Il capo della commissione della Duma per gli affari internazionali Alexei Pushkov ha detto che l'opposizione siriana ha lasciato i colloqui a Ginevra, sulla base del cambiamento di rapporti di forza, se la Turchia lancia un'operazione militare in Siria.
"Probabile causa del ritiro dell'opposizione siriana dai negoziati - il calcolo di uno spostamento dei rapporti di forza in caso di un intervento militare in Siria, Turchia," - Pushkov ha scritto nel suo account Twitter il Giovedi.
Alla vigilia l'inviato speciale delle Nazioni Unite Stefan de Mistura ha detto che la sospensione dei negoziati a Ginevra mezhsiriyskih e un secondo incontro rotonda il 25 febbraio.
Giovedi ', i media occidentali, i diplomatici citando riferito che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà il Venerdì per consultazioni con de Mistura.
A sua volta, il rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che la decisione dell'opposizione siriana, "i gruppi di Riyadh" per sospendere i negoziati di Ginevra a causa di azioni di successo dell'esercito siriano nella provincia di Aleppo.
"Sembra che la ragione di un passo così drastico da parte del cosiddetto" gruppo di Riyadh "sta nel fatto che l'esercito governativo siriano nei giorni scorsi, infatti, ha ottenuto notevole successo nel nord della provincia di Aleppo," - ha detto in un briefing il Giovedi.
il link:
http://www.interfax.ru/world/493299
Brutta traduzione dal russo... ma interessante, specie qui:
- I russi pensano che vi possa essere una ipotesi di invasione della Siria da parte della Turchia.
Se questo lo pensano, mi immagino che è perché hanno escogitato o stanno ponderando qualche contromisura.
Inutile ricordare che la Turchia ha un esercito abbastanza potente e numeroso, ragion per cui, una tale invasione sarebbe estremamente pericolosa, dato che allargherebbe il conflitto a dimensioni difficili da prevedere.
A questo punto della vicenda, quello russo potrebbe essere un timore doveroso da mettere in conto, ma anche esagerato. La Russia ha interesse che il conflitto non degeneri, perché le sue capacità militari, lontano dal suo territorio, sono limitate, nonostante i missili da crociera. E quello potrebbe essere un punto a favore della Turchia.
D'altra parte, la Turchia, sino ad ora ha attaccato indirettamente la Siria, con i ribelli e i terroristi. Se la invadesse con le proprie truppe, ciò corrisponderebbe ad una dichiarazione di guerra. E senza un pretesto, non ci sarebbe l'ombrello della NATO, specie con questa Europa.
Le difficoltà, nel caso di una estensione del conflitto ci sarebbero per entrambi, russi e turchi. Senza contare che in qualche modo verrebbero coinvolti anche gli eserciti iraniano e iracheno.
Insomma un giro di poker con il piatto sempre più ricco, e tanta ostinazione a bluffare.
E intanto la gente scappa e muore.
Sbrigatevi ad affrontare il tema della pace, senza tanti pasticci, che quelli già fatti, bastano e avanzano.
"Probabile causa del ritiro dell'opposizione siriana dai negoziati - il calcolo di uno spostamento dei rapporti di forza in caso di un intervento militare in Siria, Turchia," - Pushkov ha scritto nel suo account Twitter il Giovedi.
Alla vigilia l'inviato speciale delle Nazioni Unite Stefan de Mistura ha detto che la sospensione dei negoziati a Ginevra mezhsiriyskih e un secondo incontro rotonda il 25 febbraio.
Giovedi ', i media occidentali, i diplomatici citando riferito che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà il Venerdì per consultazioni con de Mistura.
A sua volta, il rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che la decisione dell'opposizione siriana, "i gruppi di Riyadh" per sospendere i negoziati di Ginevra a causa di azioni di successo dell'esercito siriano nella provincia di Aleppo.
"Sembra che la ragione di un passo così drastico da parte del cosiddetto" gruppo di Riyadh "sta nel fatto che l'esercito governativo siriano nei giorni scorsi, infatti, ha ottenuto notevole successo nel nord della provincia di Aleppo," - ha detto in un briefing il Giovedi.
il link:
http://www.interfax.ru/world/493299
Brutta traduzione dal russo... ma interessante, specie qui:
- I russi pensano che vi possa essere una ipotesi di invasione della Siria da parte della Turchia.
Se questo lo pensano, mi immagino che è perché hanno escogitato o stanno ponderando qualche contromisura.
Inutile ricordare che la Turchia ha un esercito abbastanza potente e numeroso, ragion per cui, una tale invasione sarebbe estremamente pericolosa, dato che allargherebbe il conflitto a dimensioni difficili da prevedere.
A questo punto della vicenda, quello russo potrebbe essere un timore doveroso da mettere in conto, ma anche esagerato. La Russia ha interesse che il conflitto non degeneri, perché le sue capacità militari, lontano dal suo territorio, sono limitate, nonostante i missili da crociera. E quello potrebbe essere un punto a favore della Turchia.
D'altra parte, la Turchia, sino ad ora ha attaccato indirettamente la Siria, con i ribelli e i terroristi. Se la invadesse con le proprie truppe, ciò corrisponderebbe ad una dichiarazione di guerra. E senza un pretesto, non ci sarebbe l'ombrello della NATO, specie con questa Europa.
Le difficoltà, nel caso di una estensione del conflitto ci sarebbero per entrambi, russi e turchi. Senza contare che in qualche modo verrebbero coinvolti anche gli eserciti iraniano e iracheno.
Insomma un giro di poker con il piatto sempre più ricco, e tanta ostinazione a bluffare.
E intanto la gente scappa e muore.
Sbrigatevi ad affrontare il tema della pace, senza tanti pasticci, che quelli già fatti, bastano e avanzano.
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Re: La Siria
Da quello che si legge su interfax la Russia nutre il sospetto che Turchia e Arabia Saudita vogliano invadere la Siria. Per farlo in punta di diritto, dovrebbero avere il consenso di Damasco. Consenso che non c'è. Altrimenti possono farlo come pura aggressione militare . Così, scegliendo una via di mezzo, vorrebbero farlo almeno con il consenso degli Stati Uniti, per essere garantiti almeno su quel fronte di alleanze. Ma gli Stati Uniti di Obama non sono né pronti, né decisi ad avvallare una guerra che potrebbe sfuggire di mano. I sospetti derivano dalla propaganda che i media turchi fanno contro i russi, per provocare una spinta emotiva che spinga alla guerra. I Sauditi si sono offerti di fornire alla coalizione diretta dagli americani, quelle truppe di terra che sarebbero così utili, non si capisce però a far che cosa. Non vorrei che i sauditi cambiassero divisa ai combattenti di Al Nusra, e di Isis, assumendoli in pianta stabile nel loro esercito...
Insomma, la situazione è per ora ferma sui bombardamenti russi che bloccano gli aiuti turchi, sauditi e giordani ai combattenti di Isis e Al Nusra, e sulla presenza degli USA a fianco dei ribelli curdi che così non possono essere massacrati dai turchi, e forse neppure dagli iracheni.
La conferenza di pace di Ginevra riprenderà il 25 febbraio, ma per i siriani, questa battuta d'arresto è un brutto segnale mandato da Riad, Quatar e Turchia, attraverso i ribelli siriani che rappresentano solo una piccola parte delle forze in conflitto, visto che la parte più grossa è Al Nusra e Isis con dietro turchi, qatarini e sauditi.
http://www.interfax.ru/world/493303
Insomma, la situazione è per ora ferma sui bombardamenti russi che bloccano gli aiuti turchi, sauditi e giordani ai combattenti di Isis e Al Nusra, e sulla presenza degli USA a fianco dei ribelli curdi che così non possono essere massacrati dai turchi, e forse neppure dagli iracheni.
La conferenza di pace di Ginevra riprenderà il 25 febbraio, ma per i siriani, questa battuta d'arresto è un brutto segnale mandato da Riad, Quatar e Turchia, attraverso i ribelli siriani che rappresentano solo una piccola parte delle forze in conflitto, visto che la parte più grossa è Al Nusra e Isis con dietro turchi, qatarini e sauditi.
http://www.interfax.ru/world/493303
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Re: La Siria
Siria, 20 mila in fuga da Aleppo
Ma il confine turco resta chiuso
http://www.corriere.it/video-articoli/2016/02/05/siria-migliaia-persone-fuga-aleppo-ma-confine-turco-resta-chiuso/6ad2070e-cc0e-11e5-9a08-fa096d82f9d2.shtml
Con buona pace di quello che scrive Interfax, se 20 mila scappano da Aleppo per timore di attacchi di Damasco verso le città occupate dai ribelli che stanno trattando, o che dovrebbero trattare a Ginevra, allora il gioco sporco lo sta facendo Damasco e Mosca.
Gli è concesso di bombardare Isis e cercare di rioccupare le città conquistate dalle bandiere nere, non di combattere tra siriani lealisti e ribelli, dato che questo è il momento dell'armistizio, delle trattative e della ricerca della pace.
Pensa forse Assad che basti approfittare del momento buono per liberarsi di scomodi interlocutori?
Non capisce forse che deve trattare con quegli interlocutori, per riappacificare il paese e per renderlo capace di cacciare chi lo sta invadendo? Spero che Mosca non gli tenga il bordone, ma che anzi, lo freni per evitare che il disastro siriano non precipiti ancora più profondamente nel baratro. Approfittare di una buonissima predisposizione dell'America, come ha fatto l'Iran con il nucleare, significa avere sale in zucca. Perseverare in questo conflitto interno, è invece, diabolico.
Ma il confine turco resta chiuso
http://www.corriere.it/video-articoli/2016/02/05/siria-migliaia-persone-fuga-aleppo-ma-confine-turco-resta-chiuso/6ad2070e-cc0e-11e5-9a08-fa096d82f9d2.shtml
Con buona pace di quello che scrive Interfax, se 20 mila scappano da Aleppo per timore di attacchi di Damasco verso le città occupate dai ribelli che stanno trattando, o che dovrebbero trattare a Ginevra, allora il gioco sporco lo sta facendo Damasco e Mosca.
Gli è concesso di bombardare Isis e cercare di rioccupare le città conquistate dalle bandiere nere, non di combattere tra siriani lealisti e ribelli, dato che questo è il momento dell'armistizio, delle trattative e della ricerca della pace.
Pensa forse Assad che basti approfittare del momento buono per liberarsi di scomodi interlocutori?
Non capisce forse che deve trattare con quegli interlocutori, per riappacificare il paese e per renderlo capace di cacciare chi lo sta invadendo? Spero che Mosca non gli tenga il bordone, ma che anzi, lo freni per evitare che il disastro siriano non precipiti ancora più profondamente nel baratro. Approfittare di una buonissima predisposizione dell'America, come ha fatto l'Iran con il nucleare, significa avere sale in zucca. Perseverare in questo conflitto interno, è invece, diabolico.
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Re: La Siria
Interfax passa la notizia che a spaventare decine di migliaia di siriani, siano presunti bombardamenti o minacce di invasione (dalla traduzione non si capisce) della Turchia.
Infatti, dopo aver riportato notizie turche in cui si dava conto di "bombardamenti" - " in fuga dagli attacchi su Aleppo", il giornale aggiunge (brutta traduzione):
"In precedenza, i rappresentanti del Ministero della Difesa russo ha dichiarato che l'azione sul confine turco-siriano, simile alla formazione di un intervento militare in Siria, Turchia". E per avvalorare questa informazione, aggiunge: "Ankara respinge le accuse, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, ha scelto di non rispondere direttamente alla domanda".
http://www.interfax.ru/world/493440
Va detto che se si legge qualche altro giornale
http://oraprosiria.blogspot.it/2016/01/aleppo-muore-di-sete-uccisa-dai-ribelli.html
si apprende, in una notizia di due settimane fa, 21 Gennaio:"Le varie formazioni antigovernative – Isis, Jabhat al Nusrah e altri – interrompono da mesi il flusso idrico nella città (di Aleppo), per fiaccare la resistenza degli aleppini che non vogliono andarsene".
Quindi, dovrei argomentare che i bombardamenti russi e siriani siano su Isis e al Nusra che assediano Aleppo e dintorni, e che la popolazione cerchi di fuggire proprio all'assedio di Isis ed Al Nusra che guarda caso, esistono solo in grazia a turchi, sauditi, giordani, qatarini, e un tempo, americani e britannici.
Vi sono anche notizie del 16 Gennaio del 2016, di Marco Tosatti, su la Stampa
http://www.lastampa.it/2016/01/19/blogs/san-pietro-e-dintorni/aleppo-muore-di-sete-uccisa-dai-ribelli-EQcT4JhFlSkXdaHB40mJ1I/pagina.html
che confermano il quadro, accusando specificamente " da i fondamentalisti islamici, dalle monarchie del Golfo e da alcune potenze occidentali..."
Le notizie del Corriere, sono più vecchie (23 novembre 2013)
http://www.corriere.it/esteri/13_novembre_23/siria-oltre-40-morti-donne-bambini-ad-aleppo-d8405fea-544a-11e3-b3cc-01de6c91b992.shtml
ma dal 13 in poi, la situazione non è cambiata molto in termini di occupazione, salvo quest'ultimo periodo in cui la Russia è intervenuta in aiuto di Assad.
Perciò l'idea che mi sono fatto è che non siano i russi o i siriani a bombardare i ribelli siriani, ma che bombardino Isis E Al Nusra. Naturalmente, anche le popolazioni che vivono nelle aree occupate dai terroristi, ne soffrono, e quelle che possono cercano scampo sfollando le città.
La complessità delle vicende, il coinvolgimento indiretto di turchi e sauditi con Isis e Al Nusra, la popolazione civile tenuta come ostaggio di questa guerra, fanno il resto.
Dal che deduco pure che non sono i russi a bombardare i ribelli siriani, proprio nel momento in cui si tratta a Ginevra, ma che sparano così vicino, contro Al Nusra e Isis, che tutto diventa confuso ed indistinguibile.
Forse, per favorire il processo di pace, che avrebbe aiutato la lotta contro chi invade la Siria, sarei più cauto nel condurre offensive in centri difficili come Aleppo. Ma si sa che quando c'è un conflitto si instaurano processi bellici che dipendono da tanti fattori imponderabili, quante sono le possibilità che hanno gli avversari, di prendere autonome iniziative e decisioni. Specie in un conflitto in cui Turchi, sauditi, qatarini e giordani hanno giocato sporco sin dal primo momento.
Infatti, dopo aver riportato notizie turche in cui si dava conto di "bombardamenti" - " in fuga dagli attacchi su Aleppo", il giornale aggiunge (brutta traduzione):
"In precedenza, i rappresentanti del Ministero della Difesa russo ha dichiarato che l'azione sul confine turco-siriano, simile alla formazione di un intervento militare in Siria, Turchia". E per avvalorare questa informazione, aggiunge: "Ankara respinge le accuse, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, ha scelto di non rispondere direttamente alla domanda".
http://www.interfax.ru/world/493440
Va detto che se si legge qualche altro giornale
http://oraprosiria.blogspot.it/2016/01/aleppo-muore-di-sete-uccisa-dai-ribelli.html
si apprende, in una notizia di due settimane fa, 21 Gennaio:"Le varie formazioni antigovernative – Isis, Jabhat al Nusrah e altri – interrompono da mesi il flusso idrico nella città (di Aleppo), per fiaccare la resistenza degli aleppini che non vogliono andarsene".
Quindi, dovrei argomentare che i bombardamenti russi e siriani siano su Isis e al Nusra che assediano Aleppo e dintorni, e che la popolazione cerchi di fuggire proprio all'assedio di Isis ed Al Nusra che guarda caso, esistono solo in grazia a turchi, sauditi, giordani, qatarini, e un tempo, americani e britannici.
Vi sono anche notizie del 16 Gennaio del 2016, di Marco Tosatti, su la Stampa
http://www.lastampa.it/2016/01/19/blogs/san-pietro-e-dintorni/aleppo-muore-di-sete-uccisa-dai-ribelli-EQcT4JhFlSkXdaHB40mJ1I/pagina.html
che confermano il quadro, accusando specificamente " da i fondamentalisti islamici, dalle monarchie del Golfo e da alcune potenze occidentali..."
Le notizie del Corriere, sono più vecchie (23 novembre 2013)
http://www.corriere.it/esteri/13_novembre_23/siria-oltre-40-morti-donne-bambini-ad-aleppo-d8405fea-544a-11e3-b3cc-01de6c91b992.shtml
ma dal 13 in poi, la situazione non è cambiata molto in termini di occupazione, salvo quest'ultimo periodo in cui la Russia è intervenuta in aiuto di Assad.
Perciò l'idea che mi sono fatto è che non siano i russi o i siriani a bombardare i ribelli siriani, ma che bombardino Isis E Al Nusra. Naturalmente, anche le popolazioni che vivono nelle aree occupate dai terroristi, ne soffrono, e quelle che possono cercano scampo sfollando le città.
La complessità delle vicende, il coinvolgimento indiretto di turchi e sauditi con Isis e Al Nusra, la popolazione civile tenuta come ostaggio di questa guerra, fanno il resto.
Dal che deduco pure che non sono i russi a bombardare i ribelli siriani, proprio nel momento in cui si tratta a Ginevra, ma che sparano così vicino, contro Al Nusra e Isis, che tutto diventa confuso ed indistinguibile.
Forse, per favorire il processo di pace, che avrebbe aiutato la lotta contro chi invade la Siria, sarei più cauto nel condurre offensive in centri difficili come Aleppo. Ma si sa che quando c'è un conflitto si instaurano processi bellici che dipendono da tanti fattori imponderabili, quante sono le possibilità che hanno gli avversari, di prendere autonome iniziative e decisioni. Specie in un conflitto in cui Turchi, sauditi, qatarini e giordani hanno giocato sporco sin dal primo momento.
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Re: La Siria
Che la situazione ad Aleppo e regione, sia complessa, lo si vede da questa cartina:
da queste foto, si capisce che si tratti di una città contesa:
qui c'è un articolo da leggere, che aggiunge qualche notizia al quadro complesso, ed anche se è quasi di un anno fa, ritengo che sia ancora utile, in mancanza di altre informazioni.
https://aurorasito.wordpress.com/tag/aleppo/
da queste foto, si capisce che si tratti di una città contesa:
qui c'è un articolo da leggere, che aggiunge qualche notizia al quadro complesso, ed anche se è quasi di un anno fa, ritengo che sia ancora utile, in mancanza di altre informazioni.
https://aurorasito.wordpress.com/tag/aleppo/
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Re: La Siria
Le frecce indicano, intorno ad Aleppo, gli avanzamenti dei "governativi" in questi ultimi tempi: si vede che sono stati fatti, sia a spese di Isis che dei ribelli siriani.
Il NY Times da conto del fatto che sia la pressione dei "governativi", sia verso Isis che verso i ribelli siriani a dare una spinta ai profughi. Ed il racconto che il giornale ne fa, è realistico. Ne consiglio vivamente la lettura!
http://www.nytimes.com/2016/02/06/world/middleeast/syria-aleppo.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&clickSource=story-heading&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news&_r=0
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Re: La Siria
13.38
Ue: Turchia accolga rifugiati siriani
"La convenzione di Ginevra valeva prima
e vale adesso".Così il commissario all'
Allargamento, Hahn,al vertice informale
degli Esteri. L'Ue chiede ad Ankara di
accogliere i civili siriani in fuga am-
massati alla frontiera dopo la chiusura
dei valichi con la Siria. Ma la Turchia
mantiene chiusa la frontiera a Bab al-
Salam per il secondo giorno consecutivo
autorizzando l'ingresso solo ai feriti.
"Chiudere non è una soluzione", la ge-
stione dei flussi dei rifugiati può
unirci più di quanto possa dividerci,
dice il capo diplomazia Ue, Mogherini.
06/02/2016 14:32
Siria: no ad "aggressione" terrestre
Il regime di Damasco ha messo in guar-
dia contro ogni "aggressione" terrestre
straniera in Siria, dopo le indiscre-
zioni sul possibile invio di truppe
saudite e turche nel Paese.
"Ogni intervento terrestre sul territo-
rio siriano senza l'autorizzazione del
governo è un'aggressione di fronte alle
quale occorrerà resistere. Assicuriamo
che ogni aggressore sarà rimandato nel
suo paese dentro una bara di legno", ha
affermato il capo della diplomazia di
Damasco, Walid Muallem, in conferenza
stampa nella capitale siriana.
Adesso tutto è più chiaro. tra Aleppo e la frontiera turca ci sono ribelli, terroristi, soldati di Damasco e curdi. Ciascuno col suo fardello di problemi, che sono stati creati ad arte da Turchi, sauditi, qatarini, statunitensi, e britannici, che hanno armato chiunque volesse combattere contro Assad, per permettere loro di conquistare la Siria.
In quel piccolo spazio dove si concentra una bella fetta di popolazione, con l'intervento russo, molti nodi stanno venendo al pettine. E' da quelle parti che transitava il petrolio di Isis in cambio di soldi, armi ed il passaggio di volontari che arrivavano dall'Europa e dall'Asia. E' li che la Turchia ha abbattuto il bombardiere russo che disturbava quei traffici e quella logistica. Non credo che i russi bombardino in questi giorni di discussioni a Ginevra, le postazioni dei guerriglieri siriani, e tanto meno quelle dei curdi. Di sicuro, bombardano quelle di Isis e al Nusra, consentendo all'esercito siriano di conquistare palmo a palmo, quel territorio, stappandolo ai terroristi.
Poiché i ribelli siriani non sono moltissimi ed occupano piccole porzioni di territorio, ciò che li porta ad avere bassa capacità negoziale, turchi e sauditi capiscono che per non perdere la guerra, con la scusa di far fuori le loro creature (Isis e al Nusra), vorrebbero trovare una scusa per invadere comunque, la Siria. Ma non sono sicuri del fatto loro, per l'ONU, per gli Stati Uniti, per la stessa Europa che non sembra voglia appoggiare la loro guerra di conquista, temendo ripercussioni d'area ben più gravi. E così, resistono come possono, con le ultime minacce e gli ultimi colpi di coda.
Se con turchi ed arabi il confronto non può che essere puramente militare, con l'Europa, la Siria, può giocarsi bene la partita se accetta di negoziare seriamente, se è disposta a modificare la propria costituzione (non per farla come quella Saudita) nel senso di creare un quadro di maggiore democrazia e libertà. Cosa, non facile, del resto, per la stuttura semi feudale della società medio orientale. Anche se solo di facciata, una riforma costituzionale ed un cambio di poteri, è utile a portare dalla propria parte l'occidente che in fondo, un blocco sunnita legato all'Arabia Saudita lo teme, almeno inconsciamente, vedendolo legato al terrorismo fondamentalista, da Al Qaeda a Boko Haram.
Questo è il momento, per la Siria, di usare la politica, di sicuro più efficiente delle armi, almeno dopo l'intervento di Mosca contro il fondamentalismo come strumento di espansione del pan arabismo saudita.
Ue: Turchia accolga rifugiati siriani
"La convenzione di Ginevra valeva prima
e vale adesso".Così il commissario all'
Allargamento, Hahn,al vertice informale
degli Esteri. L'Ue chiede ad Ankara di
accogliere i civili siriani in fuga am-
massati alla frontiera dopo la chiusura
dei valichi con la Siria. Ma la Turchia
mantiene chiusa la frontiera a Bab al-
Salam per il secondo giorno consecutivo
autorizzando l'ingresso solo ai feriti.
"Chiudere non è una soluzione", la ge-
stione dei flussi dei rifugiati può
unirci più di quanto possa dividerci,
dice il capo diplomazia Ue, Mogherini.
06/02/2016 14:32
Siria: no ad "aggressione" terrestre
Il regime di Damasco ha messo in guar-
dia contro ogni "aggressione" terrestre
straniera in Siria, dopo le indiscre-
zioni sul possibile invio di truppe
saudite e turche nel Paese.
"Ogni intervento terrestre sul territo-
rio siriano senza l'autorizzazione del
governo è un'aggressione di fronte alle
quale occorrerà resistere. Assicuriamo
che ogni aggressore sarà rimandato nel
suo paese dentro una bara di legno", ha
affermato il capo della diplomazia di
Damasco, Walid Muallem, in conferenza
stampa nella capitale siriana.
Adesso tutto è più chiaro. tra Aleppo e la frontiera turca ci sono ribelli, terroristi, soldati di Damasco e curdi. Ciascuno col suo fardello di problemi, che sono stati creati ad arte da Turchi, sauditi, qatarini, statunitensi, e britannici, che hanno armato chiunque volesse combattere contro Assad, per permettere loro di conquistare la Siria.
In quel piccolo spazio dove si concentra una bella fetta di popolazione, con l'intervento russo, molti nodi stanno venendo al pettine. E' da quelle parti che transitava il petrolio di Isis in cambio di soldi, armi ed il passaggio di volontari che arrivavano dall'Europa e dall'Asia. E' li che la Turchia ha abbattuto il bombardiere russo che disturbava quei traffici e quella logistica. Non credo che i russi bombardino in questi giorni di discussioni a Ginevra, le postazioni dei guerriglieri siriani, e tanto meno quelle dei curdi. Di sicuro, bombardano quelle di Isis e al Nusra, consentendo all'esercito siriano di conquistare palmo a palmo, quel territorio, stappandolo ai terroristi.
Poiché i ribelli siriani non sono moltissimi ed occupano piccole porzioni di territorio, ciò che li porta ad avere bassa capacità negoziale, turchi e sauditi capiscono che per non perdere la guerra, con la scusa di far fuori le loro creature (Isis e al Nusra), vorrebbero trovare una scusa per invadere comunque, la Siria. Ma non sono sicuri del fatto loro, per l'ONU, per gli Stati Uniti, per la stessa Europa che non sembra voglia appoggiare la loro guerra di conquista, temendo ripercussioni d'area ben più gravi. E così, resistono come possono, con le ultime minacce e gli ultimi colpi di coda.
Se con turchi ed arabi il confronto non può che essere puramente militare, con l'Europa, la Siria, può giocarsi bene la partita se accetta di negoziare seriamente, se è disposta a modificare la propria costituzione (non per farla come quella Saudita) nel senso di creare un quadro di maggiore democrazia e libertà. Cosa, non facile, del resto, per la stuttura semi feudale della società medio orientale. Anche se solo di facciata, una riforma costituzionale ed un cambio di poteri, è utile a portare dalla propria parte l'occidente che in fondo, un blocco sunnita legato all'Arabia Saudita lo teme, almeno inconsciamente, vedendolo legato al terrorismo fondamentalista, da Al Qaeda a Boko Haram.
Questo è il momento, per la Siria, di usare la politica, di sicuro più efficiente delle armi, almeno dopo l'intervento di Mosca contro il fondamentalismo come strumento di espansione del pan arabismo saudita.
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Re: La Siria
07/02/2016 12:54
Siria,Papa: soluzione politica per pace
"Solo una soluzione politica del con-
flitto sarà capace di garantire un
futuro di riconciliazione e di pace in
Siria". Così Papa Francesco dopo l'An-
gelus domenicale.
"Preghiamo la Madonna per l'amata e
martoriata Siria", invita il Pontefice,
appellandosi alla Comunità internazio-
nale affinchè "non risparmi alcuno
sforzo per portare con urgenza al tavo-
lo del negoziato le parti in causa".
Esprimendo preoccupazione per la sorte
della popolazione civile costretta alla
fuga chiede più "aiuto e solidarietà".
Tutto sembra cominciato dopo Kobane, quando gli integralisti arabi stavano massacrando quella gente curda. Solo allora, dopo quattro anni di silenzi, si è capito (la gente ha cominciato a capire) cosa stesse succedendo. Ha dovuto farlo da sola, con l'evidenza dei fatti, perché la stampa, per quattro lunghi anni, ha fatto finta di nulla, ed al più confondeva le notizie di quella guerra, parlando solo di immigrati clandestini e scafisti. Le morti in mare erano il solo tragico argomento da notizia, mentre le guerre che ci stavano dietro dovevano continuare ad essere combattute, indisturbate, e lontane dalle stesse, "opinione pubblica", che le pagava.
Non che qualche sprazzo di verità non sia circolato, sulla stampa di questi anni, ma a prevalere è stato solo il profugo malvisto, perché povero e mussulmano.
Adesso il re è nudo, e la tragedia provocata da turchi, sauditi, giordani, qatarini, statunitensi, britannici e francesi, è sotto gli occhi di tutti, ma ciò nonostante, le ragioni della guerra imperialista, vengono nascoste dietro i profughi, e le miserie umane che li accompagnano.
Benvenuto nel mondo reale, Francesco!
Siria,Papa: soluzione politica per pace
"Solo una soluzione politica del con-
flitto sarà capace di garantire un
futuro di riconciliazione e di pace in
Siria". Così Papa Francesco dopo l'An-
gelus domenicale.
"Preghiamo la Madonna per l'amata e
martoriata Siria", invita il Pontefice,
appellandosi alla Comunità internazio-
nale affinchè "non risparmi alcuno
sforzo per portare con urgenza al tavo-
lo del negoziato le parti in causa".
Esprimendo preoccupazione per la sorte
della popolazione civile costretta alla
fuga chiede più "aiuto e solidarietà".
Tutto sembra cominciato dopo Kobane, quando gli integralisti arabi stavano massacrando quella gente curda. Solo allora, dopo quattro anni di silenzi, si è capito (la gente ha cominciato a capire) cosa stesse succedendo. Ha dovuto farlo da sola, con l'evidenza dei fatti, perché la stampa, per quattro lunghi anni, ha fatto finta di nulla, ed al più confondeva le notizie di quella guerra, parlando solo di immigrati clandestini e scafisti. Le morti in mare erano il solo tragico argomento da notizia, mentre le guerre che ci stavano dietro dovevano continuare ad essere combattute, indisturbate, e lontane dalle stesse, "opinione pubblica", che le pagava.
Non che qualche sprazzo di verità non sia circolato, sulla stampa di questi anni, ma a prevalere è stato solo il profugo malvisto, perché povero e mussulmano.
Adesso il re è nudo, e la tragedia provocata da turchi, sauditi, giordani, qatarini, statunitensi, britannici e francesi, è sotto gli occhi di tutti, ma ciò nonostante, le ragioni della guerra imperialista, vengono nascoste dietro i profughi, e le miserie umane che li accompagnano.
Benvenuto nel mondo reale, Francesco!
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Re: La Siria
A leggere Giordano Stabile, inviato a Beirut dalla Stampa, i giochi sono ormai fatti.
Se guardiamo questa cartina, vediamo che i ribelli siriani, sono ormai concentrati solo in poche aree a nord ovest, assediati da curdi, fondamentalisti e truppe (più alleati) di Damasco. (Qualcosa c'è anche a sud, vicino al Golan e sul confine con la Giordania)
Si fa prima a metterli fuori gioco, piuttosto che aspettare l'esito di una trattativa che l'ONU aveva previsto durasse sedici mesi. E messi fuori gioco loro, poi si può pensare al resto. Deve essere stato questo il pensiero che è frullato nella testa di Assad e dei suoi alleati.
Da ciò si comprende che ormai la fase negoziale diventa marginale e limitata ad una amnistia, e a riforme politiche che rinnovino Parlamento e Governo.
Poi, l'altro corno è la guerra. Isis a questo punto diventa un aiuto proprio per Assad, visto che nel mondo occidentale Isis e Al Nusra sono criminali e banditi, dopo quello che hanno fatto nelle città occupate o ai prigionieri, oppure con gli attentati di Parigi, in Europa. Tra l'Armata del Golfo (150 mila uomini schierabili), e l'Armata di Assad, ci sono proprio loro, ad intralciare i piani di Riad.
Concluso il conflitto interno, con l'aiuto dell'aviazione russa, e i volontari libanesi, iracheni e iraniani, il fronte può spostarsi verso oriente, prendendo in una tenaglia proprio quelle forze che tutti ormai considerano terroriste. Per alcuni mesi sarà quello il nuovo fronte del conflitto, e le discussioni di Ginevra saranno solo un paravento per non far perdere la faccia agli Stati Uniti ed alla Gran Bretagna, che si erano spinti troppo in la nell'avvallare le politiche aggressive della Turchia e dell'Arabia, nei confronti della Siria e dell'Iraq.
Il link dell'articolo
http://www.lastampa.it/2016/02/07/esteri/hezbollah-e-rinforzi-iracheni-cos-assad-d-lassalto-ad-aleppo-oJF20uNkEolaytmYmR4VcJ/pagina.html
Se guardiamo questa cartina, vediamo che i ribelli siriani, sono ormai concentrati solo in poche aree a nord ovest, assediati da curdi, fondamentalisti e truppe (più alleati) di Damasco. (Qualcosa c'è anche a sud, vicino al Golan e sul confine con la Giordania)
Si fa prima a metterli fuori gioco, piuttosto che aspettare l'esito di una trattativa che l'ONU aveva previsto durasse sedici mesi. E messi fuori gioco loro, poi si può pensare al resto. Deve essere stato questo il pensiero che è frullato nella testa di Assad e dei suoi alleati.
Da ciò si comprende che ormai la fase negoziale diventa marginale e limitata ad una amnistia, e a riforme politiche che rinnovino Parlamento e Governo.
Poi, l'altro corno è la guerra. Isis a questo punto diventa un aiuto proprio per Assad, visto che nel mondo occidentale Isis e Al Nusra sono criminali e banditi, dopo quello che hanno fatto nelle città occupate o ai prigionieri, oppure con gli attentati di Parigi, in Europa. Tra l'Armata del Golfo (150 mila uomini schierabili), e l'Armata di Assad, ci sono proprio loro, ad intralciare i piani di Riad.
Concluso il conflitto interno, con l'aiuto dell'aviazione russa, e i volontari libanesi, iracheni e iraniani, il fronte può spostarsi verso oriente, prendendo in una tenaglia proprio quelle forze che tutti ormai considerano terroriste. Per alcuni mesi sarà quello il nuovo fronte del conflitto, e le discussioni di Ginevra saranno solo un paravento per non far perdere la faccia agli Stati Uniti ed alla Gran Bretagna, che si erano spinti troppo in la nell'avvallare le politiche aggressive della Turchia e dell'Arabia, nei confronti della Siria e dell'Iraq.
Il link dell'articolo
http://www.lastampa.it/2016/02/07/esteri/hezbollah-e-rinforzi-iracheni-cos-assad-d-lassalto-ad-aleppo-oJF20uNkEolaytmYmR4VcJ/pagina.html
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Re: La Siria
08/02/2016 00:02
Isis, dopo Riad anche Emirati in lotta
Anche gli Emirati Arabi Uniti si uni-
scono alla lotta internazionale contro
l'Isis, inviando militari in Siria. La
decisione di Abu Dhabi segue di qualche
giorno l'annuncio dell'Arabia Saudita,
pronta a rafforzare il suo contingente.
La "coalizione militare islamica" con-
tro il terrorismo è coordinata da Riad:
35 i Paesi che ne fanno parte, tra cui
Egitto, Turchia, Pakistan, Senegal, In-
donesia, Giordania, Libano, Tunisia,
Libia. Almeno 10 nazioni sono a maggio-
ranza sunnita. Non aderiscono Iraq, Si-
ria e Iran.
Che notizia!
O è una bugia, oppure denuncia-annuncia l'invasione della Siria da parte dell'Arabia e degli Emirati, cioè Guerra, e non certo contro Isis, ma contro Damasco, il Libano sciita, l'Iran. Di tutti gli scenari possibili, questo pare essere tra i peggiori.
E l'Europa? Lasciamo fare a Francia e Gran Bretagna i pasticci che hanno sempre fatto?
Mogherini, se ci sei batti un colpo!
Isis, dopo Riad anche Emirati in lotta
Anche gli Emirati Arabi Uniti si uni-
scono alla lotta internazionale contro
l'Isis, inviando militari in Siria. La
decisione di Abu Dhabi segue di qualche
giorno l'annuncio dell'Arabia Saudita,
pronta a rafforzare il suo contingente.
La "coalizione militare islamica" con-
tro il terrorismo è coordinata da Riad:
35 i Paesi che ne fanno parte, tra cui
Egitto, Turchia, Pakistan, Senegal, In-
donesia, Giordania, Libano, Tunisia,
Libia. Almeno 10 nazioni sono a maggio-
ranza sunnita. Non aderiscono Iraq, Si-
ria e Iran.
Che notizia!
O è una bugia, oppure denuncia-annuncia l'invasione della Siria da parte dell'Arabia e degli Emirati, cioè Guerra, e non certo contro Isis, ma contro Damasco, il Libano sciita, l'Iran. Di tutti gli scenari possibili, questo pare essere tra i peggiori.
E l'Europa? Lasciamo fare a Francia e Gran Bretagna i pasticci che hanno sempre fatto?
Mogherini, se ci sei batti un colpo!
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Re: La Siria
In queste righe di Quirico, c'è la realtà dei fatti di questi giorni, e la folle corsa della guerra è per quel 25 di febbraio, quando si riprendono i colloqui a Ginevra e Aleppo dovrà essere stata riconquistata....
L’esercito preceduto dal martello infuocato dell’aviazione russa ha respinto ribelli e jihadisti dalle montagne di Latakia e sta scendendo verso la capitale del Nord. La riconquista di due città sciite, Fuua e Kefraya, dopo tre anni, tre anni! di assedio gli apre la via verso Bab al-Awa, già sotto bombardamento, e la frontiera turca da cui passano tutti i rifornimenti e i traffici islamisti, mentre un’altra mano della tenaglia sale per avvolgere la città. Al centro della formidabile corona di eserciti che vengono stringendole addosso una spirale inesorabile, Aleppo dovrebbe cadere come un frutto troppo maturo, da sé, staccandosi dolcemente dall’albero della guerra. Un colonnello che ho incontrato sulla via mi ha annunciato, categorico: «Due, tre settimane e Aleppo cadrà.»
Umiliare la Turchia strappando il legame territoriale con il Grande Gioco siriano e fare presto, fare presto: «Dobbiamo arrivare al 25 febbraio a Ginevra con le carte migliori, decisive per la battaglia diplomatica. E quale asso è migliore di Aleppo?», aggiunge il colonnello.
http://www.lastampa.it/2016/02/08/esteri/io-sulla-strada-della-morte-diretto-nellinferno-di-aleppo-Q0H5hvFQqGvhdoWjyv4mgJ/pagina.html
leggetevi l'articolo. Quasi poetico, lirico!
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Re: La Siria
08/02/2016 15:51
Migranti, Ankara e Berlino:aiuto a Nato
Turchia e Germania lavoreranno insieme
per cercare di coinvolgere la Nato nel
frenare il flusso di rifugiati,nell'am-
bito della crisi dei profughi di Aleppo
Lo ha detto il premier turco Davutoglu
dopo l'incontro ad Ankara con la can-
celliera tedesca Merkel. Il coinvolgi-
mento della Nato,auspicato da Davutoglu
nella conferenza stampa congiunta con
Merkel, dovrebbe consistere anzitutto
nell'utilizzo delle capacità di con-
trollo e osservazione dell'Alleanza al
confine tra Turchia e Siria e nel Mar
Egeo.
Siamo proprio alla frutta. Si dicono e si scrivono cose che non stanno né in Cielo, né in terra, pur di alimentare la confusione. Di sicuro per un suo specifico scopo.
Intanto, se uno legge questa notizia, la prima parola che fa scattare l'attenzione è NATO, anzi, "coinvolgimento della NATO". Poi però diventa incomprensibile capire come la NATO dovrebbe essere coinvolta nel frenare il flusso di rifugiati...
Se non lo si capisce, non importa. Intanto associamo subito a questo concetto del coinvolgimento della NATO, i rifugiati (forse sarebbe meglio chiamarli profughi, visto che diverrebbero rifugiati solo se la Turchia li ospitasse nel suo territorio), ed infine Aleppo, la città che sta per essere riconquistata da Damasco.
Associare parole, concetti, fa lavorare liberamente il cervello, anche se la notizia è tutta una contraddizione e piena di incompletezze.
Ma veniamo alla seconda parte, che dovrebbe essere chiarificatrice. Si parla di un incontro tra il premier turco Davutoglu, con la cancelliera Merkel, e loro avrebbero "auspicato" un coinvolgimento della NATO per osservare e controllare, ciò che avviene sul confine della Turchia.
Ma la NATO, proprio all'epoca dell'abbattimento, da parte della Turchia, di un bombardiere russo (che non doveva aver sorvolato il territorio turco, ma che aveva di sicuro disturbato i traffici di armi e petrolio, tra la Turchia e i ribelli, spesso di Isis e Al Nusra), aveva già mandato dei propri aerei radar a quello scopo. Aerei che dovrebbero essere ancora li a compiere quella missione di osservazione e controllo. Adesso che altro deve mandare, la NATO, per certificare che la Turchia non centra nulla con l'invasione della Siria o con il bombardamento dei curdi?
E i profughi?
Migranti, Ankara e Berlino:aiuto a Nato
Turchia e Germania lavoreranno insieme
per cercare di coinvolgere la Nato nel
frenare il flusso di rifugiati,nell'am-
bito della crisi dei profughi di Aleppo
Lo ha detto il premier turco Davutoglu
dopo l'incontro ad Ankara con la can-
celliera tedesca Merkel. Il coinvolgi-
mento della Nato,auspicato da Davutoglu
nella conferenza stampa congiunta con
Merkel, dovrebbe consistere anzitutto
nell'utilizzo delle capacità di con-
trollo e osservazione dell'Alleanza al
confine tra Turchia e Siria e nel Mar
Egeo.
Siamo proprio alla frutta. Si dicono e si scrivono cose che non stanno né in Cielo, né in terra, pur di alimentare la confusione. Di sicuro per un suo specifico scopo.
Intanto, se uno legge questa notizia, la prima parola che fa scattare l'attenzione è NATO, anzi, "coinvolgimento della NATO". Poi però diventa incomprensibile capire come la NATO dovrebbe essere coinvolta nel frenare il flusso di rifugiati...
Se non lo si capisce, non importa. Intanto associamo subito a questo concetto del coinvolgimento della NATO, i rifugiati (forse sarebbe meglio chiamarli profughi, visto che diverrebbero rifugiati solo se la Turchia li ospitasse nel suo territorio), ed infine Aleppo, la città che sta per essere riconquistata da Damasco.
Associare parole, concetti, fa lavorare liberamente il cervello, anche se la notizia è tutta una contraddizione e piena di incompletezze.
Ma veniamo alla seconda parte, che dovrebbe essere chiarificatrice. Si parla di un incontro tra il premier turco Davutoglu, con la cancelliera Merkel, e loro avrebbero "auspicato" un coinvolgimento della NATO per osservare e controllare, ciò che avviene sul confine della Turchia.
Ma la NATO, proprio all'epoca dell'abbattimento, da parte della Turchia, di un bombardiere russo (che non doveva aver sorvolato il territorio turco, ma che aveva di sicuro disturbato i traffici di armi e petrolio, tra la Turchia e i ribelli, spesso di Isis e Al Nusra), aveva già mandato dei propri aerei radar a quello scopo. Aerei che dovrebbero essere ancora li a compiere quella missione di osservazione e controllo. Adesso che altro deve mandare, la NATO, per certificare che la Turchia non centra nulla con l'invasione della Siria o con il bombardamento dei curdi?
E i profughi?
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