Dario Fo e la politica del '68

13/10/2016 09:52
Fo, Renzi: perdiamo un grande italiano
 
 "Con Dario Fo l'Italia perde uno dei   
 grandi protagonisti del teatro,cultura,
 vita civile del nostro Paese". La sua  
 satira,la sua poliedrica attività arti-
 stica restano "l'eredità di un grande  
 italiano nel mondo". Il premier esprime
 cordoglio per la morte di Dario Fo. Il 
 Senato osserva un minuto di silenzio.  

 "Abbiamo perso una parte di noi",scrive
 Fabio Fazio del suo amico.."La sua arte
 non ha mai servito padroni",dice Scotto
 capogruppo SI. "Ci hai detto fatelo voi
 ciò che alla tua generazione non era   
 riuscito,lo faremo",così Sibilia di M5S

Condoglianze per la famiglia. Rispetto estremo per le sue capacità di essere interprete letterario di una stagione difficile. Attore e comunicatore eccellente di un'arte, che come dice Scotto, "non ha mai avuto padroni". Il solo punto, che però ha per me le dimensioni di un macigno, è stato il suo atteggiamento comprensivo e benevolo verso "i compagni che sbagliano". Quelli del '68 furono anni di lotte sociali che la sua scelta di campo ha reso più difficili e drammatiche. Per nostra fortuna abbiamo sconfitto sia Gladio che le Brigate Rosse e la loro comune strategia della tensione. Ed ora personaggi da operetta, come quelli del M5S, sono quisquilie innocue, rispetto a quei mostri da Guerra Fredda, e che perciò hanno diritto di cittadinanza nelle confuse democrazie del benessere diffuso e del malessere personale.
Ma a scanso d'equivoci, dimmi caro Sibilia, dimmi cosa vorresti-dovresti fare tu, che lui non abbia fatto, a parte lo scrittore e il commediografo di successo, e per me saresti già su di una cattiva strada.