Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
30/04/2018 15:40
Martina:rischiamo estinzione,ripartenza
"Ritengo ciò che è accaduto in queste
ore grave, nel metodo e nel merito.
Così un Partito rischia solo l'estin-
zione e un distacco sempre più marcato
con i cittadini e la società;si smarri-
sce l'impegno per il cambiamento e non
si aiuta il Paese. Per questo continuo
a pensare che il Pd abbia innanzitutto
bisogno di una vera ripartenza su basi
nuove".
Così il segretario reggente del Pd,
Martina,che giudica "impossibile guida-
re un partito in queste condizioni.
Queste parole sono macigni. Credo che gli iscritti del PD debbano fare una manifestazione di protesta contro Renzi. Io sono in campo!
Occorre cacciare Orfini che tiene bordone a Renzi. Anche lui è responsabile di questo disastro.
Martina:rischiamo estinzione,ripartenza
"Ritengo ciò che è accaduto in queste
ore grave, nel metodo e nel merito.
Così un Partito rischia solo l'estin-
zione e un distacco sempre più marcato
con i cittadini e la società;si smarri-
sce l'impegno per il cambiamento e non
si aiuta il Paese. Per questo continuo
a pensare che il Pd abbia innanzitutto
bisogno di una vera ripartenza su basi
nuove".
Così il segretario reggente del Pd,
Martina,che giudica "impossibile guida-
re un partito in queste condizioni.
Queste parole sono macigni. Credo che gli iscritti del PD debbano fare una manifestazione di protesta contro Renzi. Io sono in campo!
Occorre cacciare Orfini che tiene bordone a Renzi. Anche lui è responsabile di questo disastro.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Martina: “Serve una ripartenza su basi nuove”
«In queste ore stiamo vivendo una situazione politica generale di estrema delicatezza. Per il rispetto che ho della comunità del Partito Democratico porterò il mio punto di vista alla Direzione Nazionale di giovedì che evidentemente ha già un altro ordine del giorno rispetto alle ragioni della sua convocazione». Lo dichiara il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina. «Così un Partito rischia solo l’estinzione e un distacco sempre più marcato con i cittadini e la società; si smarrisce l’impegno per il cambiamento e non si aiuta il Paese. Per questo continuo a pensare che il Pd abbia innanzitutto bisogno di una vera ripartenza su basi nuove», conclude Martina.
..............
In passato ho criticato Martina per la velocità con cui ha scalato il partito. Oggi però dico: meno male che Martina sia oggi in quella posizione, e mi sento di condividere ciò che ha detto come commento alla sconsiderata intervista di Renzi in Tivvù. Lo ha detto molto bene, subito e con poche parole. Anche il cambiamento d'agenda che aveva chiesto Cuperlo è diventato una sua richiesta. Resta quello sciagurato di Orfini che fa il Presidente del PD senza meritarlo, proprio come Renzi ha fatto il segretario, e di sicuro metterà qualche zeppa nelle ruote di chi vuole cambiare. Sarebbe ora di indicargli la porta.
http://www.lastampa.it/2018/04/30/italia/martina-il-pd-rischia-di-estinguersi-impossibile-guidare-in-queste-condizioni-cuwzZLqtHgfQHJifmSdv3J/pagina.html
«In queste ore stiamo vivendo una situazione politica generale di estrema delicatezza. Per il rispetto che ho della comunità del Partito Democratico porterò il mio punto di vista alla Direzione Nazionale di giovedì che evidentemente ha già un altro ordine del giorno rispetto alle ragioni della sua convocazione». Lo dichiara il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina. «Così un Partito rischia solo l’estinzione e un distacco sempre più marcato con i cittadini e la società; si smarrisce l’impegno per il cambiamento e non si aiuta il Paese. Per questo continuo a pensare che il Pd abbia innanzitutto bisogno di una vera ripartenza su basi nuove», conclude Martina.
..............
In passato ho criticato Martina per la velocità con cui ha scalato il partito. Oggi però dico: meno male che Martina sia oggi in quella posizione, e mi sento di condividere ciò che ha detto come commento alla sconsiderata intervista di Renzi in Tivvù. Lo ha detto molto bene, subito e con poche parole. Anche il cambiamento d'agenda che aveva chiesto Cuperlo è diventato una sua richiesta. Resta quello sciagurato di Orfini che fa il Presidente del PD senza meritarlo, proprio come Renzi ha fatto il segretario, e di sicuro metterà qualche zeppa nelle ruote di chi vuole cambiare. Sarebbe ora di indicargli la porta.
http://www.lastampa.it/2018/04/30/italia/martina-il-pd-rischia-di-estinguersi-impossibile-guidare-in-queste-condizioni-cuwzZLqtHgfQHJifmSdv3J/pagina.html
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Renzi, in tempi di antipolitica, ha cavalcato l'onda con la sua voglia di rottamazione, e lo ha fatto così bene che ha rottamato persino il Partito Democratico. Di questo passo, la sinistra dovrà ricostruire una casa che non assomigli alla Leopolda del "Fuori, Fuori!!".
Ma dov'è, qual'è la società civile che vuole farsi rappresentare e difendere dalla forza e dalle idee della sinistra. I lavoratori che temono di perdere il posto che viene dato ad un immigrato e che votano per la Lega? Gli immigrati che sono persone deboli e senza diritti, ma che neppure votano? I contadini che se hanno un pezzo di terra preferiscono edificarci o farlo lavorare ad immigrati senza diritti? I commercianti, marginalizzati dalle catene dei supermercati, che sentono come gli artigiani e i liberi professionisti, più il peso delle tasse che la protezione del Welfare? O i professori della scuola pubblica, i medici della sanità pubblica, non pagati mai abbastanza da un governo che ha debiti per più di un anno di PIL? O i neodiplomati o neolaureati che cercano quasi inutilmente un posto di lavoro?
A mio avviso, gli elettori, in particolare quelli di sinistra, dovrebbero volere qualcuno che raddrizzi la baracca, riducendo il debito e facendo ripartire il lavoro che serve a pagarlo, oltre che per mantenere questo livello di vita, senza accrescere le povertà, tenendo unito il paese. E invece, questi elettori, votano per tutti quelli che promettono mari e monti, come se la cosa più importante fosse arrivare al governo, non per governare un paese che ha bisogno di un nuovo impulso che può venire solo dalle sue migliori forze intellettuali e produttive, ma anche dalla capacità della politica di coordinare e dare la giusta direzione a quello sforzo.
Ma dov'è, qual'è la società civile che vuole farsi rappresentare e difendere dalla forza e dalle idee della sinistra. I lavoratori che temono di perdere il posto che viene dato ad un immigrato e che votano per la Lega? Gli immigrati che sono persone deboli e senza diritti, ma che neppure votano? I contadini che se hanno un pezzo di terra preferiscono edificarci o farlo lavorare ad immigrati senza diritti? I commercianti, marginalizzati dalle catene dei supermercati, che sentono come gli artigiani e i liberi professionisti, più il peso delle tasse che la protezione del Welfare? O i professori della scuola pubblica, i medici della sanità pubblica, non pagati mai abbastanza da un governo che ha debiti per più di un anno di PIL? O i neodiplomati o neolaureati che cercano quasi inutilmente un posto di lavoro?
A mio avviso, gli elettori, in particolare quelli di sinistra, dovrebbero volere qualcuno che raddrizzi la baracca, riducendo il debito e facendo ripartire il lavoro che serve a pagarlo, oltre che per mantenere questo livello di vita, senza accrescere le povertà, tenendo unito il paese. E invece, questi elettori, votano per tutti quelli che promettono mari e monti, come se la cosa più importante fosse arrivare al governo, non per governare un paese che ha bisogno di un nuovo impulso che può venire solo dalle sue migliori forze intellettuali e produttive, ma anche dalla capacità della politica di coordinare e dare la giusta direzione a quello sforzo.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
01/05/2018 10:54
Martina: serve squadra, marciare uniti
Il Pd marci unito, serve un lavoro di
squadra.Lo ha detto il segretario reg-
gente Martina a margine del corteo na-
zionale dei sindacati a Prato per le
celebrazioni del Primo Maggio.
Alla domanda se si senta più segretario
di prima,Martina ha risposto:"Il pro-
blema non è come mi sento io, io faccio
il mio mestiere e sicuramente continue-
rò a farlo ma ho bisogno di fare un
lavoro di squadra.Non riesco a immagi-
nare il lavoro di un segretario fuori
dalla collegialità e dall'idea di una
squadra".
Bene che Martina abbia partecipato al corteo nazionale dei sindacati a Prato, ed eccellente anche la sua risposta. Ci vuole davvero poco per essere un bravo segretario, purché chi lo faccia non abbia la presunzione di essere ciò che non è. Renzi docet.
Martina: serve squadra, marciare uniti
Il Pd marci unito, serve un lavoro di
squadra.Lo ha detto il segretario reg-
gente Martina a margine del corteo na-
zionale dei sindacati a Prato per le
celebrazioni del Primo Maggio.
Alla domanda se si senta più segretario
di prima,Martina ha risposto:"Il pro-
blema non è come mi sento io, io faccio
il mio mestiere e sicuramente continue-
rò a farlo ma ho bisogno di fare un
lavoro di squadra.Non riesco a immagi-
nare il lavoro di un segretario fuori
dalla collegialità e dall'idea di una
squadra".
Bene che Martina abbia partecipato al corteo nazionale dei sindacati a Prato, ed eccellente anche la sua risposta. Ci vuole davvero poco per essere un bravo segretario, purché chi lo faccia non abbia la presunzione di essere ciò che non è. Renzi docet.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Dario Franceschini:
E’ arrivato nel Pd il tempo di fare chiarezza. Dalle sue dimissioni Renzi si è trasformato in un Signornò, disertando ogni discussione collegiale e smontando quello che il suo partito stava cercando di costruire. Un vero leader rispetta una comunità anche quando non la guida più.
Concordo! Sta di fatto che Renzi non sia un vero leader, ma un arrivista che ha sfruttato l'onda dell'antipolitica con la promessa della rottamazione, ed è stato aiutato da troppa gente, a rottamare il PD.
E' ora di chiuderlo nella Leopolda insieme ad Orfini, e buttare via la chiave.
E’ arrivato nel Pd il tempo di fare chiarezza. Dalle sue dimissioni Renzi si è trasformato in un Signornò, disertando ogni discussione collegiale e smontando quello che il suo partito stava cercando di costruire. Un vero leader rispetta una comunità anche quando non la guida più.
Concordo! Sta di fatto che Renzi non sia un vero leader, ma un arrivista che ha sfruttato l'onda dell'antipolitica con la promessa della rottamazione, ed è stato aiutato da troppa gente, a rottamare il PD.
E' ora di chiuderlo nella Leopolda insieme ad Orfini, e buttare via la chiave.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Caro Mario Lavia quando scrivi: "Fatto sta che Martina ha un po’ forzato, nelle parole più che nei gesti, la posizione", sei tu che forzi, anzi stravolgi le parole e le azioni del Segretario Martina.
La posizione giusta, nel metodo e nella sostanza, è quella assunta da Martina. La posizione sbagliata è quella assunta da Matteo Renzi, da uno studio televisivo, in un momento delicato della nostra discussione.
Martina aveva anticipato che avrebbe ascoltato il Presidente Mattarella. Ha discusso con Fico, ed ha assunto il compito di portare la discussione nostra della partecipazione al Governo, nel partito. Più lineare di così...
Voglio un partito di persone corrette, in primo luogo, e poi che sappiano fare quello che hanno chiesto e promesso di voler fare. Renzi ha dimostrato troppi limiti ed aspetti del carattere, da uomo solo al comando che hanno pregiudicato l'immagine del Partito Democratico, nel nostro elettorato e nel paese. Almeno altri responsabili del disastro: Prodi, Bersani, Fassino... stanno zitti, avendo scelto il modo migliore di vivere nell'ombra questa brutta sconfitta.
Se Martina, nel Partito Democratico, non riesce a convincere tutti che occorra invertire questa brutta rotta, il PD è fuori gioco. Una Margherita appassita o una Leopolda, non saranno mai il PD che volevamo.
Distinti saluti.
https://www.democratica.com/focus/pd-renzi-direzione-fazio-martina-franceschini-di-maio/
La posizione giusta, nel metodo e nella sostanza, è quella assunta da Martina. La posizione sbagliata è quella assunta da Matteo Renzi, da uno studio televisivo, in un momento delicato della nostra discussione.
Martina aveva anticipato che avrebbe ascoltato il Presidente Mattarella. Ha discusso con Fico, ed ha assunto il compito di portare la discussione nostra della partecipazione al Governo, nel partito. Più lineare di così...
Voglio un partito di persone corrette, in primo luogo, e poi che sappiano fare quello che hanno chiesto e promesso di voler fare. Renzi ha dimostrato troppi limiti ed aspetti del carattere, da uomo solo al comando che hanno pregiudicato l'immagine del Partito Democratico, nel nostro elettorato e nel paese. Almeno altri responsabili del disastro: Prodi, Bersani, Fassino... stanno zitti, avendo scelto il modo migliore di vivere nell'ombra questa brutta sconfitta.
Se Martina, nel Partito Democratico, non riesce a convincere tutti che occorra invertire questa brutta rotta, il PD è fuori gioco. Una Margherita appassita o una Leopolda, non saranno mai il PD che volevamo.
Distinti saluti.
https://www.democratica.com/focus/pd-renzi-direzione-fazio-martina-franceschini-di-maio/
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
02/05/2018 11:57
Documento renziani: no conte Direzione
Niente "conte interne" alla Direzione
di domani:lo "stallo" politico è "frut-
to dell'irresponsabilità"di M5S e cen-
trodestra; sì al confronto ma niente
fiducia "a un governo guidato da Salvi-
ni o Di Maio". Sono questi i tre punti
di un breve documento predisposto dai
renziani sui quali da ieri è partita
una raccolta di firme tra i parlamenta-
ri e i membri della Direzione Pd.
Al momento sarebbero state raccolte le
firme di 77 deputati su 105 e di 39
senatori su 52. Tra i firmatari anche i
capigruppo Delrio e Marcucci.
Quando anziché affidarsi alla democrazia si scrivono in lista solo gli amici, un partito perde di valore. Adesso, cari parlamentari renzisti, siete soli, arrangiatevi. Da me non avrete più un voto.
Così, chi andò per rottam, fu rottamato!
Articolo un po meno monocorde. Magari si riuscisse in Direzione, a sostenere Martina. Inizierebbe davvero la trasformazione del PD, da quello che è nel partito che era e che doveva essere.
http://www.repubblica.it/politica/2018/05/02/news/pd_direzione_numeri_giachetti_renzi-195309822/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S2.5-T1
Documento renziani: no conte Direzione
Niente "conte interne" alla Direzione
di domani:lo "stallo" politico è "frut-
to dell'irresponsabilità"di M5S e cen-
trodestra; sì al confronto ma niente
fiducia "a un governo guidato da Salvi-
ni o Di Maio". Sono questi i tre punti
di un breve documento predisposto dai
renziani sui quali da ieri è partita
una raccolta di firme tra i parlamenta-
ri e i membri della Direzione Pd.
Al momento sarebbero state raccolte le
firme di 77 deputati su 105 e di 39
senatori su 52. Tra i firmatari anche i
capigruppo Delrio e Marcucci.
Quando anziché affidarsi alla democrazia si scrivono in lista solo gli amici, un partito perde di valore. Adesso, cari parlamentari renzisti, siete soli, arrangiatevi. Da me non avrete più un voto.
Così, chi andò per rottam, fu rottamato!
Articolo un po meno monocorde. Magari si riuscisse in Direzione, a sostenere Martina. Inizierebbe davvero la trasformazione del PD, da quello che è nel partito che era e che doveva essere.
http://www.repubblica.it/politica/2018/05/02/news/pd_direzione_numeri_giachetti_renzi-195309822/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S2.5-T1
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
http://www.lastampa.it/2018/05/02/italia/documento-dei-renziani-niente-conte-nella-direzione-nazionale-del-pd-bisogna-riflettere-Sn188ZYJXzoS8N16dvNDFP/pagina.html
Credo che i renziani di comodo se non troveranno comodo il renzismo, cambieranno parere, ohps! cavallo. In fondo, molta gente si adatta per sopravvivere, non avendo né arte, né parte, oltre alla politica che ti garantisce un reddito e buone credenziali. Peccato che si sia giunti a così tanto...poco!
Come si vede, non è solo il M5S ed altri ad essere Partiti inconsistenti sul piano delle professionalità per chi abbraccia quella "carriera". Anche il PD si è riempito di persone inesperte e lo si vede in queste circostanze.
Credo che i renziani di comodo se non troveranno comodo il renzismo, cambieranno parere, ohps! cavallo. In fondo, molta gente si adatta per sopravvivere, non avendo né arte, né parte, oltre alla politica che ti garantisce un reddito e buone credenziali. Peccato che si sia giunti a così tanto...poco!
Come si vede, non è solo il M5S ed altri ad essere Partiti inconsistenti sul piano delle professionalità per chi abbraccia quella "carriera". Anche il PD si è riempito di persone inesperte e lo si vede in queste circostanze.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Rispondevo altrove al solito cittadino che si lamenta delle tasse viste come una Tangente...
dopo uno scambio di battute, ho chiuso con questo:
[...]
Mentre i diritti in genere non costano, ma cambiano i rapporti tra le parti sociali, le regalie date per attrarre consenso, sono disastrose, perché sostituiscono l'organizzazione ed il lavoro che manca, producendo di conseguenza il debito. Le tasse, nelle varie forme,servono a pagare Welfare e "struttura" dello Stato e non se ne può fare a meno, se si vuole vivere in una data comunità.
Ovviamente le società e gli stati con cui ci confrontiamo, sono le più disparate, e fare dei confronti è molto spesso fuorviante. Sta di fatto che in Europa si sia costruita una società altamente produttiva nel rispetto dei diritti e nel sostegno dei più deboli. Sotto molti aspetti, l'Europa sta facendo scuola nel mondo. Certo, sistemi a maggior grado di libertà e che non prevedono le nostre tutele, in certe circostanze, sul breve periodo, sono più competitive, ma sul lungo periodo, affidano alla guerra la risoluzione dei loro problemi. Le guerre che ci scoppiano intorno, derivano proprio da quella esigenza di far bottino e sottomettere popoli, per pagarsi i propri sprechi.
La nostra Costituzione, a differenza di quella di molti altri stati, ce lo impedisce, così che se abbiamo bisogno di petrolio, o di materie prime, o di aprire un mercato protetto, non possiamo andare in casa d'altri, fare una guerra e stabilire in cosa sono tributari, magari fingendo di voler portare loro la Democrazia.
D'altro canto l'Europa, di fatto ci impedisce di stampare moneta, oltre quel minimo stabilito dalla BCE, ed allora, indebitarsi diventa pericoloso. Con l'inflazione era diverso: stampavi moneta e non avevi bisogno di emettere BOT o CCT. Inoltre, seppure quella fosse una tassa sui capitali monetari e sugli stipendi, tutti la chiamavano inflazione, non sapendo che in fondo è la stessa cosa, salvo il modo di comminarla. Non potendo ora stampare moneta, allora occorre guadagnarsela con più lavoro produttivo e saperla risparmiare.
Da quello che si vede la gente è sorda al richiamo della responsabilità e preferisce ascoltare il canto delle sirene. Il mio problema non è pagare più o meno tasse, ma che il reddito da lavoro possa essere dignitoso in special modo per le categorie meno professionalizzate, e che i servizi per il cittadino siano efficienti ed efficaci, ma non è solo problema di governo. E' anche un problema di "Paese", di società civile nel suo complesso. Sul ricevere rimborsi in ritardo... e' capitato anche a me di dover attendere e sollecitare. Sapevo delle difficoltà dell'amministrazione pubblica al pagamento, e mi sono adattato alle circostanze. E in quel frangente non ho mai pensato fosse responsabilità del Governo (non ricordo neppure quale fosse), ma che ciò succedeva in Italia, a causa dei nostri problemi. Peggio sarebbe stato in Turchia e sicuramente meglio in Svezia, per quell'effetto Paese da cui non si deve mai prescindere. Ovviamente la classe intellettuale e quella dirigente hanno le maggiori responsabilità se non hanno saputo coltivare al livello dovuto quel giusto grado di civiltà che è indispensabile per vivere in un paese sano. Un saluto
dopo uno scambio di battute, ho chiuso con questo:
[...]
Mentre i diritti in genere non costano, ma cambiano i rapporti tra le parti sociali, le regalie date per attrarre consenso, sono disastrose, perché sostituiscono l'organizzazione ed il lavoro che manca, producendo di conseguenza il debito. Le tasse, nelle varie forme,servono a pagare Welfare e "struttura" dello Stato e non se ne può fare a meno, se si vuole vivere in una data comunità.
Ovviamente le società e gli stati con cui ci confrontiamo, sono le più disparate, e fare dei confronti è molto spesso fuorviante. Sta di fatto che in Europa si sia costruita una società altamente produttiva nel rispetto dei diritti e nel sostegno dei più deboli. Sotto molti aspetti, l'Europa sta facendo scuola nel mondo. Certo, sistemi a maggior grado di libertà e che non prevedono le nostre tutele, in certe circostanze, sul breve periodo, sono più competitive, ma sul lungo periodo, affidano alla guerra la risoluzione dei loro problemi. Le guerre che ci scoppiano intorno, derivano proprio da quella esigenza di far bottino e sottomettere popoli, per pagarsi i propri sprechi.
La nostra Costituzione, a differenza di quella di molti altri stati, ce lo impedisce, così che se abbiamo bisogno di petrolio, o di materie prime, o di aprire un mercato protetto, non possiamo andare in casa d'altri, fare una guerra e stabilire in cosa sono tributari, magari fingendo di voler portare loro la Democrazia.
D'altro canto l'Europa, di fatto ci impedisce di stampare moneta, oltre quel minimo stabilito dalla BCE, ed allora, indebitarsi diventa pericoloso. Con l'inflazione era diverso: stampavi moneta e non avevi bisogno di emettere BOT o CCT. Inoltre, seppure quella fosse una tassa sui capitali monetari e sugli stipendi, tutti la chiamavano inflazione, non sapendo che in fondo è la stessa cosa, salvo il modo di comminarla. Non potendo ora stampare moneta, allora occorre guadagnarsela con più lavoro produttivo e saperla risparmiare.
Da quello che si vede la gente è sorda al richiamo della responsabilità e preferisce ascoltare il canto delle sirene. Il mio problema non è pagare più o meno tasse, ma che il reddito da lavoro possa essere dignitoso in special modo per le categorie meno professionalizzate, e che i servizi per il cittadino siano efficienti ed efficaci, ma non è solo problema di governo. E' anche un problema di "Paese", di società civile nel suo complesso. Sul ricevere rimborsi in ritardo... e' capitato anche a me di dover attendere e sollecitare. Sapevo delle difficoltà dell'amministrazione pubblica al pagamento, e mi sono adattato alle circostanze. E in quel frangente non ho mai pensato fosse responsabilità del Governo (non ricordo neppure quale fosse), ma che ciò succedeva in Italia, a causa dei nostri problemi. Peggio sarebbe stato in Turchia e sicuramente meglio in Svezia, per quell'effetto Paese da cui non si deve mai prescindere. Ovviamente la classe intellettuale e quella dirigente hanno le maggiori responsabilità se non hanno saputo coltivare al livello dovuto quel giusto grado di civiltà che è indispensabile per vivere in un paese sano. Un saluto
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Dopo il 4 marzo, la tardiva Direzione del PD del 3 Maggio, Che ancora una volta ha evitato di discutere le ragioni della sconfitta e ha deciso di non discutere di governo con il M5S.
Adesso gli elettori dovranno decidere se votare Di Maio oppure Salvini, visto quanto il PD sia lontano da una percentuale da governo e non abbiamo carte alternative da giocare.
https://www.democratica.com/focus/direzione-nazionale-pd/
Se fossi Mattarella, darei l'incarico a Di Maio o a Salvini e che facciano quello che vogliono e che possono!
Adesso gli elettori dovranno decidere se votare Di Maio oppure Salvini, visto quanto il PD sia lontano da una percentuale da governo e non abbiamo carte alternative da giocare.
https://www.democratica.com/focus/direzione-nazionale-pd/
Se fossi Mattarella, darei l'incarico a Di Maio o a Salvini e che facciano quello che vogliono e che possono!
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
04/05/2018 13:20
Franceschini:Renzi superficiale sul M5S
13.20
Franceschini:Renzi superficiale sul M5S
Per Franceschini la riflessione di Ren-
zi sul M5S è "sbagliata e superficiale"
"Proprio il fatto che Grillo e i 5
Stelle, fallita una prospettiva di go-
verno, tornino ai toni populisti ed
estremisti dimostra che avremmo dovuto
accettare la sfida di un dialogo", dice
il ministro della Cultura.
"Come evolve un movimento che raccoglie
il consenso di un terzo degli italiani
riguarda anche il Pd e tutto il Paese
ed è miope pensare sia un vantaggio che
regredisca a posizioni populiste", ag-
giunge Franceschini.
Renzi non è superficiale: è pericoloso.
Non solo ha messo in lista i suoi amici che ci hanno fatto perdere consenso.
E' anche uno che sa come rottamare un partito, avendo iniziato dai gruppi dirigenti.
Fosse almeno bravo. Messo alla prova è stato un disastro. Non basta essere chiacchieroni e capaci di sostenere un discorso retorico. Occorre conoscere anche il paese, e lui ha la presunzione di conoscerlo tutto, cosa del resto impossibile.
04/05/2018 12:52
Renzi:orgoglioso per no accordo con M5S
12.52
Renzi:orgoglioso per no accordo con M5S
"Grillo torna al referendum sull'euro.
Da quando ha capito che non andranno a
Palazzo Chigi, ha ripreso con insulti e
follie", scrive Renzi su Facebook.
"Per due mesi hanno fatto i bravi, gli
istituzionali. Oggi capiscono di non
avere i numeri per governare quindi
sbroccano. Grillo accusa addirittura
gli altri partiti di colpo di stato per
la legge elettorale", prosegue Renzi.
"Sono orgoglioso di aver contribuito,
con tanti amici, a evitare l'accordo
Pd-M5S. La coerenza vale più delle pol-
trone".
Discorsi che in bocca ad un salumaio, non fanno una piega. Sono pieni di quel buon senso comune di cui son piene le fosse. Ma in politica non bastano le chiacchiere, dopo aver governato male, quello che si doveva dire è stato detto. ...L'Art.18... era una bandiera della Confindustria più oltranzista e berlusconiana. Averla fatta propria è stata una di quelle furbizie di cui solo gli scemi sono capaci.
Renzi, dall'anti Leopolda sono io a dire: Vattene!
Franceschini:Renzi superficiale sul M5S
13.20
Franceschini:Renzi superficiale sul M5S
Per Franceschini la riflessione di Ren-
zi sul M5S è "sbagliata e superficiale"
"Proprio il fatto che Grillo e i 5
Stelle, fallita una prospettiva di go-
verno, tornino ai toni populisti ed
estremisti dimostra che avremmo dovuto
accettare la sfida di un dialogo", dice
il ministro della Cultura.
"Come evolve un movimento che raccoglie
il consenso di un terzo degli italiani
riguarda anche il Pd e tutto il Paese
ed è miope pensare sia un vantaggio che
regredisca a posizioni populiste", ag-
giunge Franceschini.
Renzi non è superficiale: è pericoloso.
Non solo ha messo in lista i suoi amici che ci hanno fatto perdere consenso.
E' anche uno che sa come rottamare un partito, avendo iniziato dai gruppi dirigenti.
Fosse almeno bravo. Messo alla prova è stato un disastro. Non basta essere chiacchieroni e capaci di sostenere un discorso retorico. Occorre conoscere anche il paese, e lui ha la presunzione di conoscerlo tutto, cosa del resto impossibile.
04/05/2018 12:52
Renzi:orgoglioso per no accordo con M5S
12.52
Renzi:orgoglioso per no accordo con M5S
"Grillo torna al referendum sull'euro.
Da quando ha capito che non andranno a
Palazzo Chigi, ha ripreso con insulti e
follie", scrive Renzi su Facebook.
"Per due mesi hanno fatto i bravi, gli
istituzionali. Oggi capiscono di non
avere i numeri per governare quindi
sbroccano. Grillo accusa addirittura
gli altri partiti di colpo di stato per
la legge elettorale", prosegue Renzi.
"Sono orgoglioso di aver contribuito,
con tanti amici, a evitare l'accordo
Pd-M5S. La coerenza vale più delle pol-
trone".
Discorsi che in bocca ad un salumaio, non fanno una piega. Sono pieni di quel buon senso comune di cui son piene le fosse. Ma in politica non bastano le chiacchiere, dopo aver governato male, quello che si doveva dire è stato detto. ...L'Art.18... era una bandiera della Confindustria più oltranzista e berlusconiana. Averla fatta propria è stata una di quelle furbizie di cui solo gli scemi sono capaci.
Renzi, dall'anti Leopolda sono io a dire: Vattene!
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Siamo ai sondaggi pre elettorali ed il centro sinistra è fuori gioco
http://www.lastampa.it/2018/05/04/italia/il-centrodestra-sfiora-il-maggioranza-vicina-leffetto-due-forni-fa-crollare-la-fiducia-in-di-maio-KjzVnqbS7Oiv5WUNfUKB3N/pagina.html
http://www.lastampa.it/2018/05/04/italia/il-centrodestra-sfiora-il-maggioranza-vicina-leffetto-due-forni-fa-crollare-la-fiducia-in-di-maio-KjzVnqbS7Oiv5WUNfUKB3N/pagina.html
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Ormai siamo solo allenatori! Ma di giocatori non ce ne sono più.
https://www.democratica.com/focus/pd-walter-veltroni-ottoemezzo/
https://www.democratica.com/focus/pd-walter-veltroni-ottoemezzo/
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
La sinistra non è finita, ma...
Il socialismo ha portato a termine quasi tutti i progetti che aveva posto, e dopo un secolo e mezzo, il mondo ed i rapporti sociali sono molto cambiati. Senza più gran parte dei progetti di un tempo, legati all'emancipazione dell'individuo ed ai contrasti tra le classi sociali, non vi può essere un partito politico se non possiede una ideologia che sia capace di condensare il suo modo di vedere e voler cambiare il mondo, la dove questo rappresenti ancora delle criticità e dei pericoli. Se si rilegge il Manifesto di Marx ed Engels, è ancora la questione internazionale quella che tiene banco, la dove si dice che tutta una serie di problemi sono invarianti rispetto alla nazione e lo stato, ma che siano comuni per tutta l'umanità. E questo non può che essere il primo tema di discussione e di lotta, per posizionare il proprio paese nel campo di quelle nazioni che combattono contro l'imperialismo di stati che vedono nella guerra la ragione del proprio successo e del proprio benessere. Poiché ciò non basta, occorre mantenere aperta la questione della forma di governo e dei rapporti tra le classi sociali, che tendono inevitabilmente a degenerare. Se ci si crede e se si opera con metodo, in una società che tende a disgregarsi per essere monopolizzata dai media che puntano al populismo per distruggere le basi della democrazia rappresentativa, allora un partito di sinistra moderno, può essere espressione di quelle vocazioni e di quella lotta che sono necessarie per far progredire il Mondo nel senso di una maggiore giustizia e libertà. Il PD non è nulla di tutto questo, e con Renzi ha perso qualsiasi tipo di bussola, come del resto è successo per la destra e per chi dice di non essere né di destra né di sinistra, come il M5S, vivendo di fatto, alla giornata.
Se ripensiamo ai destini dell'umanità ed alla strada che si deve fare per raggiungerli, automaticamente troveremo il bandolo delle idee che ci permetteranno di non perderci in quella massa amorfa di pensieri che oggi agitano indistintamente la massa di un popolino incolto, nonostante la scuola dell'obbligo.
https://www.democratica.com/focus/marx-anniversario-nascita-pensiero/
http://www.ilgiardinodeipensieri.eu/testi/manifesto_testo.pdf
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Caro Andrea Romano, non hai scritto un grande articolo. A mala pena qualche critica scontata e nulla sul perché la sinistra stia facendo questa brutta fine. Non che in passato non abbia fatto pure di peggio, con lo stalinismo in Russia o la rivoluzione culturale in Cina, ma almeno si era messa alla testa del movimento operaio che necessitava proprio di infiniti miglioramenti ed alla lunga ha vinto, se adesso abbiamo democrazia, libertà e stato sociale. In un attimo si può perdere tutto, questo è vero, ma non dovrebbe essere soltanto quella la condizione per riprendere la lotta. Si possono fare tante cose anche adesso e non solo per mantenere democrazia, libertà e stato sociale, ma occorre capire come cambiano i tempi, i rapporti tra le nuove classi sociali e mettersi dalla parte di chi è più debole, che non è sempre quella più facile da sostenere e rappresentare. All'inizio, si parte sempre in minoranza. Ma questo è un discorso diverso dal PD che pare un partito vecchio, saccheggiato dalle correnti, più per fini di chi fa politica professionale che per il paese nel suo complesso. Insomma, la questione morale che poneva Enrico Berlinguer in tutta la sua evidenza e non trovò sbocchi allora e sino ad ora.
https://www.democratica.com/focus/governo-m5s-lega-berlusconi-budino/
Prepariamoci a ripartire da zero, ma cerchiamo di capire in che direzione andare, senza che ce lo suggeriscano gli ambasciatori di potenze straniere.
https://www.democratica.com/focus/governo-m5s-lega-berlusconi-budino/
Prepariamoci a ripartire da zero, ma cerchiamo di capire in che direzione andare, senza che ce lo suggeriscano gli ambasciatori di potenze straniere.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Povero Martina... bloccato!
https://www.democratica.com/focus/martina-radio-anche-io-bacchetta-magica-salvini-di-maio/
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
https://www.democratica.com/focus/la-ricreazione-finita/
Orfini: un perdente che ha anche la faccia tosta di dire come si debba fare l'opposizione.
La degenerazione del PD è dipesa anche dal suo modo di tenere la presidenza del partito. Vergogna!
Certo che fosse improbabile sostenere un governo con il M5S, ma occorreva andare a vedere il bluff, non ritirarsi con le carte in mano che per noi significavano la garanzia di molti punti fermi che si potevano mettere sul tavolo della trattativa. Renzi, l'autore del disastro elettorale e della rottamazione del partito, ha fatto il resto.
Adesso, per ripartire daccapo o si parte dal PD e dalla sua vocazione di incontro delle forze democratiche a sinistra o si parte dalla Leopolda, con la sua vocazione di destra, ed in quest'ultimo coso arrangiatevi, perché non sono della partita ed una Margherita sfiorita non fa parte del mio futuro.
Orfini: un perdente che ha anche la faccia tosta di dire come si debba fare l'opposizione.
La degenerazione del PD è dipesa anche dal suo modo di tenere la presidenza del partito. Vergogna!
Certo che fosse improbabile sostenere un governo con il M5S, ma occorreva andare a vedere il bluff, non ritirarsi con le carte in mano che per noi significavano la garanzia di molti punti fermi che si potevano mettere sul tavolo della trattativa. Renzi, l'autore del disastro elettorale e della rottamazione del partito, ha fatto il resto.
Adesso, per ripartire daccapo o si parte dal PD e dalla sua vocazione di incontro delle forze democratiche a sinistra o si parte dalla Leopolda, con la sua vocazione di destra, ed in quest'ultimo coso arrangiatevi, perché non sono della partita ed una Margherita sfiorita non fa parte del mio futuro.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
14/05/2018 09:37
Congresso Pd, Martina: si decide sabato
"Sabato l'assemblea deve decidere se
fare il congresso subito o meno". Così
il segretario reggente Pd, Martina, a
Rtl. "Non credo che Renzi stia organiz-
zando un soggetto politico fuori dal
Pd. Anche lui lo ha smentito",ha detto.
"Sono diffidente sull'accordo Di Maio-
Salvini e preoccupato per le scelte che
possono essere prese",ha affermato Mar-
tina. "Capiremo oggi se Di Maio e Sal-
vini sono in grado di fare una proposta
e il tipo di proposta. Misuriamoci sul-
le cose da fare. Finora ho visto una
grandiosa propaganda", ha aggiunto.
Non è un gran discorso, ma almeno afferma tutte cose semplici e sostenibili.
In questo momento di caos nel PD e di sua estrema debolezza, conviene fare così, rimandando i conti interni a più tardi.
Congresso Pd, Martina: si decide sabato
"Sabato l'assemblea deve decidere se
fare il congresso subito o meno". Così
il segretario reggente Pd, Martina, a
Rtl. "Non credo che Renzi stia organiz-
zando un soggetto politico fuori dal
Pd. Anche lui lo ha smentito",ha detto.
"Sono diffidente sull'accordo Di Maio-
Salvini e preoccupato per le scelte che
possono essere prese",ha affermato Mar-
tina. "Capiremo oggi se Di Maio e Sal-
vini sono in grado di fare una proposta
e il tipo di proposta. Misuriamoci sul-
le cose da fare. Finora ho visto una
grandiosa propaganda", ha aggiunto.
Non è un gran discorso, ma almeno afferma tutte cose semplici e sostenibili.
In questo momento di caos nel PD e di sua estrema debolezza, conviene fare così, rimandando i conti interni a più tardi.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Articolo interessante questo di Claudio Cerasa
https://www.democratica.com/focus/contro-il-rancore-il-pd-cambi-per-ricostruire-la-speranza-parla-claudio-cerasa/
Ci sono molti concetti condivisibili e spunti interessanti.
E' raro leggere qualcosa di valido e questa è una di quelle poche volte.
Andrebbero spiegati i perché delle tante cose che dice e di cui qui c'è solo qualche accenno, ma senza aver capito gli errori del passato, il futuro non farà passi in avanti.
https://www.democratica.com/focus/contro-il-rancore-il-pd-cambi-per-ricostruire-la-speranza-parla-claudio-cerasa/
Ci sono molti concetti condivisibili e spunti interessanti.
E' raro leggere qualcosa di valido e questa è una di quelle poche volte.
Andrebbero spiegati i perché delle tante cose che dice e di cui qui c'è solo qualche accenno, ma senza aver capito gli errori del passato, il futuro non farà passi in avanti.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
15/05/2018 15:52
Martina a M5S-Lega: basta perdere tempo
"M5S e Lega non possono più perdere
tempo e devono dismettere la campagna
elettorale permanente, per dire chiara-
mente se la loro ipotesi di governo è
fallita". Così il segretario reggente
del Pd Martina, in conferenza stampa al
Nazareno, sottolineando: è una "inac-
cettabile paralisi per l'Italia".
Martina invita a riconsiderare "l'unica
proposta seria sul tavolo", che, dice,
è quella di Mattarella.E annuncia: sia-
mo comunque "pronti a dare battaglia"
in Parlamento per impedire che passino
proposte come flat tax e condoni.
Non si capisce quale debba essere la proposta seria di Mattarella. Mi sono perso un pezzo di film?
Si è parlato di un governo tecnico fino alla fine dell'anno ed elezioni l'anno prossimo... E' comunque paralisi con questi numeri in parlamento, per almeno un anno. In questi casi parlare non serve molto. Martina dovrebbe approfittare di questo tempo per ristrutturare il PD mettendo nel cassetto il castello di carte di Renzi. Ristrutturare e metterlo in moto, perché oggi è fermo nel pantano della Leopolda.
Martina a M5S-Lega: basta perdere tempo
"M5S e Lega non possono più perdere
tempo e devono dismettere la campagna
elettorale permanente, per dire chiara-
mente se la loro ipotesi di governo è
fallita". Così il segretario reggente
del Pd Martina, in conferenza stampa al
Nazareno, sottolineando: è una "inac-
cettabile paralisi per l'Italia".
Martina invita a riconsiderare "l'unica
proposta seria sul tavolo", che, dice,
è quella di Mattarella.E annuncia: sia-
mo comunque "pronti a dare battaglia"
in Parlamento per impedire che passino
proposte come flat tax e condoni.
Non si capisce quale debba essere la proposta seria di Mattarella. Mi sono perso un pezzo di film?
Si è parlato di un governo tecnico fino alla fine dell'anno ed elezioni l'anno prossimo... E' comunque paralisi con questi numeri in parlamento, per almeno un anno. In questi casi parlare non serve molto. Martina dovrebbe approfittare di questo tempo per ristrutturare il PD mettendo nel cassetto il castello di carte di Renzi. Ristrutturare e metterlo in moto, perché oggi è fermo nel pantano della Leopolda.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Da sette anni c'è una guerra in Siria che veniamo a conoscere perché due anni fa c'è stata una grave crisi umanitaria con centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati, oppure in un giorno muoiono ammazzati dagli israeliani, 61 palestinesi di cui una neonata morta asfissiata dai gas e noi ci stiamo ancora a guardarci l'ombelico. Cosa è rimasto di sostanza, della sinistra, solo le bandierine da sventolare e la forma dell'acqua?
Avrei voluto scrivere questo nella pagina facebook di Bersani, dove di questi problemi non se ne parla. Ma se cerco anche nelle pagine degli altri dirigenti della sinistra è difficile che possa trovare qualche cosa di più. E pensare che la lotta contro il colonialismo e l'imperialismo è la sola cosa che resta di quell'internazionalismo proletario che in qualche modo aveva aiutato il mondo a decolonizzarsi.
Avrei voluto scrivere questo nella pagina facebook di Bersani, dove di questi problemi non se ne parla. Ma se cerco anche nelle pagine degli altri dirigenti della sinistra è difficile che possa trovare qualche cosa di più. E pensare che la lotta contro il colonialismo e l'imperialismo è la sola cosa che resta di quell'internazionalismo proletario che in qualche modo aveva aiutato il mondo a decolonizzarsi.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
https://www.democratica.com/focus/si-al-congresso-entro-lanno-assemblea-elegga-segretario/
appoggio la richiesta di Martina: elezione del segretario, sabato, percorso di riflessione sul perché di questa pesante sconfitta che è in primo luogo un insuccesso della classe dirigente di questo PD da Leopolda, e congresso entro l'anno.
appoggio la richiesta di Martina: elezione del segretario, sabato, percorso di riflessione sul perché di questa pesante sconfitta che è in primo luogo un insuccesso della classe dirigente di questo PD da Leopolda, e congresso entro l'anno.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
http://www.repubblica.it/politica/2018/05/17/news/partito_democratico_pd_dem_reggente_maurizio_martina_assemblea_nazionale_segretario_19_maggio_congresso_primarie-196644068/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S3.3-T1
Caro Martina, io non devo fare nessuna scissione, basta che me ne vado. Ed è sicuro che me ne vado se Renzi lo vedo circolare per i piani alti. Fammi anche la cortesia di chiedere a Matteo Orfini di dare le dimissioni e prendersi un po di ferie. Avendolo visto all'opera in tandem con Renzi, per distruggere il PD, mi ha proprio nauseato.
Senza questi piccoli ritocchi, del PD ci saranno dirigenti senza iscritti e parlamentari senza elettori.
Poi si vedrà.
Caro Martina, io non devo fare nessuna scissione, basta che me ne vado. Ed è sicuro che me ne vado se Renzi lo vedo circolare per i piani alti. Fammi anche la cortesia di chiedere a Matteo Orfini di dare le dimissioni e prendersi un po di ferie. Avendolo visto all'opera in tandem con Renzi, per distruggere il PD, mi ha proprio nauseato.
Senza questi piccoli ritocchi, del PD ci saranno dirigenti senza iscritti e parlamentari senza elettori.
Poi si vedrà.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
"Nessuna conta, nessuna battaglia campale. Domani l’Assemblea nazionale del PD ripartirà dall’attualità politica anche in vista di lunedì quando Di Maio e Salvini saliranno al Colle per riferire a Mattarella.
Sul tavolo, domani all’Ergife, il confronto sul ruolo del Partito Democratico nei prossimi mesi. La questione del segretario e del congresso verrebbe così rimandata ad un’altra Assemblea dopo le amministrative (fine giugno)."
Male, molto male. Certe cose non si rinviano all'infinito e certi figuri come Renzi e Orfini, devono essere sanzionati (usando il loro linguaggio: rottamati) per il disastro che hanno compiuto. Hanno ancora troppi amici in direzione? Quegli amici perderanno tutti gli iscritti nel partito. Non c'è futuro per il partito di Orfini e della Leopolda. Se non si capisce questo semplice concetto si perde solo tempo, e quello che deve succedere, succederà. Tanto, la sinistra nel paese è un buon terzo. Deve solo trovare il modo di ricompattarsi sotto qualche espressione, che non può essere quella di un PD-Margherita o Leopolda. Col tempo si dovrà azzerare anche la diaspora di Liberi e Uguali. Altro fronte del disastro.
Spero che qualche giovane assennato colga questo momento che di sicuroi può portare alla rifondazione di una sinistra democratica e di governo. Purché sia in grado di definirne gli obiettivi. Cosa non di certo facile se non si vuole ricadere nel troppo facile populismo di Renzi o peggio, in quello di Grillo o Salvini.
Sul tavolo, domani all’Ergife, il confronto sul ruolo del Partito Democratico nei prossimi mesi. La questione del segretario e del congresso verrebbe così rimandata ad un’altra Assemblea dopo le amministrative (fine giugno)."
Male, molto male. Certe cose non si rinviano all'infinito e certi figuri come Renzi e Orfini, devono essere sanzionati (usando il loro linguaggio: rottamati) per il disastro che hanno compiuto. Hanno ancora troppi amici in direzione? Quegli amici perderanno tutti gli iscritti nel partito. Non c'è futuro per il partito di Orfini e della Leopolda. Se non si capisce questo semplice concetto si perde solo tempo, e quello che deve succedere, succederà. Tanto, la sinistra nel paese è un buon terzo. Deve solo trovare il modo di ricompattarsi sotto qualche espressione, che non può essere quella di un PD-Margherita o Leopolda. Col tempo si dovrà azzerare anche la diaspora di Liberi e Uguali. Altro fronte del disastro.
Spero che qualche giovane assennato colga questo momento che di sicuroi può portare alla rifondazione di una sinistra democratica e di governo. Purché sia in grado di definirne gli obiettivi. Cosa non di certo facile se non si vuole ricadere nel troppo facile populismo di Renzi o peggio, in quello di Grillo o Salvini.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Il Pd verso lo scontro in assemblea
Martina, Franceschini e Orlando respingono la mediazione di Renzi: «Votare subito il segretario»speriamo che sia questa la notizia vera e che si vada alla conta.
Vincono Renzi e soci? Comandino loro e così la facciamo finita col PD Margherita appassita.
In un modo o nell'altro faremo nascere alla sinistra un partito che possa rappresentare il nostro popolo e che è da sempre un terzo dell'elettorato.
http://www.lastampa.it/2018/05/18/italia/il-pd-verso-lo-scontro-in-assemblea-Fhd4TGxS1C5tjtr4yNfFsK/pagina.html
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
19/05/2018 12:29
Pd, cambia odg. Martina resta reggente
Con un voto a maggioranza l'assemblea
Pd ha deciso di cambiare l'ordine del
giorno e non discutere oggi sulla guida
del partito e il congresso, ma rinviare
a una successiva riunione.
Sono stati 397 i voti a favore, 221 i
contrari e sei gli astenuti. Contro la
proposta si sono levate proteste dalla
platea, che in precedenza aveva fi-
schiato. "Capiamoci, anche basta", ha
detto Orfini a chi lo interrompeva. L'
assemblea si è poi aperta con la rela-
zione di Martina che resta reggente a
tutti gli effetti.
Martina avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni...
Ma sarebbe stato meglio o peggio? Dipende da ciò che Martina è capace di fare in potenza. Se da reggente, fosse capace di eliminare uno ad uno i suoi avversari, dopo avergli tagliato l'erba sotto i piedi, circolo per circolo, avrebbe di sicuro sbagliato se si fosse dimesso. Ma se non è capace di rottamare gli avversari, allora le dimissioni sarebbero stata la via drammatica, ma veloce, per un chiarimento radicale nel PD che a questo punto, per me iscritto, è necessario.
Così si rischia di diluire ogni effetto nel tempo, senza arrivare ad alcuna conclusione, eccetto lo svuotamento di un partito che in pochi mesi potrebbe gungere al suo epilogo.
Pd, cambia odg. Martina resta reggente
Con un voto a maggioranza l'assemblea
Pd ha deciso di cambiare l'ordine del
giorno e non discutere oggi sulla guida
del partito e il congresso, ma rinviare
a una successiva riunione.
Sono stati 397 i voti a favore, 221 i
contrari e sei gli astenuti. Contro la
proposta si sono levate proteste dalla
platea, che in precedenza aveva fi-
schiato. "Capiamoci, anche basta", ha
detto Orfini a chi lo interrompeva. L'
assemblea si è poi aperta con la rela-
zione di Martina che resta reggente a
tutti gli effetti.
Martina avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni...
Ma sarebbe stato meglio o peggio? Dipende da ciò che Martina è capace di fare in potenza. Se da reggente, fosse capace di eliminare uno ad uno i suoi avversari, dopo avergli tagliato l'erba sotto i piedi, circolo per circolo, avrebbe di sicuro sbagliato se si fosse dimesso. Ma se non è capace di rottamare gli avversari, allora le dimissioni sarebbero stata la via drammatica, ma veloce, per un chiarimento radicale nel PD che a questo punto, per me iscritto, è necessario.
Così si rischia di diluire ogni effetto nel tempo, senza arrivare ad alcuna conclusione, eccetto lo svuotamento di un partito che in pochi mesi potrebbe gungere al suo epilogo.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
19/05/2018 13:43
Martina: Pd al lavoro per l'alternativa
"Faremo un congresso anticipato, sarà
un congresso importante. Lavoriamo in-
sieme per portare in maniera unitaria e
forte questo partito a quell'appunta-
mento". Lo afferma il segretario reg-
gente del Pd,Martina,all'Assemblea dem.
"Se tocca a me,anche se sono solo poche
settimane, tocca a me con tutti voi",
sottolinea. E invoca "un nuovo centro-
sinistra alternativo a Lega, M5S e FI".
Sul 'contratto di governo' M5S-Lega at-
tacca: "Altro che cambiamento,è restau-
razione".Applausi per Martina e in pla-
tea c'è chi lo acclama 'segretario'.
Ha la bella opportunità di rottamare Matteo Orfini e Matteo Renzi. Basta con i Matteo nel PD. Hanno già fatto troppi danni.
Martina: Pd al lavoro per l'alternativa
"Faremo un congresso anticipato, sarà
un congresso importante. Lavoriamo in-
sieme per portare in maniera unitaria e
forte questo partito a quell'appunta-
mento". Lo afferma il segretario reg-
gente del Pd,Martina,all'Assemblea dem.
"Se tocca a me,anche se sono solo poche
settimane, tocca a me con tutti voi",
sottolinea. E invoca "un nuovo centro-
sinistra alternativo a Lega, M5S e FI".
Sul 'contratto di governo' M5S-Lega at-
tacca: "Altro che cambiamento,è restau-
razione".Applausi per Martina e in pla-
tea c'è chi lo acclama 'segretario'.
Ha la bella opportunità di rottamare Matteo Orfini e Matteo Renzi. Basta con i Matteo nel PD. Hanno già fatto troppi danni.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Non è che si capisca molto, per essere l'organo ufficiale del PD... Accontentiamoci!
https://www.democratica.com/focus/assemblea-pd-voto-martina-renzi-resoconto/
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
Una riflessione
Destra e sinistra erano un luogo prima ancora che l'ideologia si espandesse da quei banchi del Parlamento e ne divenisse l'espressione che è mutata nel tempo, per quelle trasformazioni sociali che ci sono state. Declinare la parola libertà a destra o a sinistra, era una questione di priorità per classi sociali che temevano di perdere privilegi e per altre che se non privilegi, desideravano quell'uguaglianza che dava dignità oltre la pura sopravvivenza.
Oggi che le classi sociali sono quasi scomparse - quando non si siano occultate dietro un conto bancario in un paradiso fiscale, o non siano neppure considerate tali, quando si tratti di un migrante senza diritti - assistiamo ad una massificazione del senso comune (il buon senso), che si nutre di egoismo ed opinione - quando non di paure - e che materializza in quel populismo odierno - cavalcato dai neofiti della politica - che sta degradando la democrazia, dalla politeia di Isocrate (anima della città) all'oclocrazia (forma di degenerazione della democrazia) di Polibio.
Essere di destra o di sinistra, quando non sia in chiave storica, non ha senso in un momento come questo, anche se è necessario fissare i valori per cui si vuole vivere e lottare; ed i miei valori, ad esempio, si scontrano con quelli della Lega, in primo luogo sul piano dell'unità del Paese in una Europa che vorrei confederata. Non che non ci siano differenze sociali, che spesso sono generazionali, in un paese che invecchia ripiegato su se stesso e che non riesce a innovare quanto sarebbe necessario. Le differenze ci sono, ma vengono in qualche modo controllate dai diritti civili, e dal welfare che mette tutti, sul lavoro, la salute e la scuola, sullo stesso piano. Semmai chi è in parte fuori, sono i migranti quando non abbiano diritti politici. Infine, se prendiamo la nostra Costituzione, affine a quella Società Aperta preconizzata da K. Popper, occorre fare i conti con i nemici interni e quelli esterni che in molti modi, dalle strategie della tensione e l'antipolitica, alle guerre asimmetriche (terrorismo), stanno mettendo a dura prova il nostro Mondo.
Destra e sinistra erano un luogo prima ancora che l'ideologia si espandesse da quei banchi del Parlamento e ne divenisse l'espressione che è mutata nel tempo, per quelle trasformazioni sociali che ci sono state. Declinare la parola libertà a destra o a sinistra, era una questione di priorità per classi sociali che temevano di perdere privilegi e per altre che se non privilegi, desideravano quell'uguaglianza che dava dignità oltre la pura sopravvivenza.
Oggi che le classi sociali sono quasi scomparse - quando non si siano occultate dietro un conto bancario in un paradiso fiscale, o non siano neppure considerate tali, quando si tratti di un migrante senza diritti - assistiamo ad una massificazione del senso comune (il buon senso), che si nutre di egoismo ed opinione - quando non di paure - e che materializza in quel populismo odierno - cavalcato dai neofiti della politica - che sta degradando la democrazia, dalla politeia di Isocrate (anima della città) all'oclocrazia (forma di degenerazione della democrazia) di Polibio.
Essere di destra o di sinistra, quando non sia in chiave storica, non ha senso in un momento come questo, anche se è necessario fissare i valori per cui si vuole vivere e lottare; ed i miei valori, ad esempio, si scontrano con quelli della Lega, in primo luogo sul piano dell'unità del Paese in una Europa che vorrei confederata. Non che non ci siano differenze sociali, che spesso sono generazionali, in un paese che invecchia ripiegato su se stesso e che non riesce a innovare quanto sarebbe necessario. Le differenze ci sono, ma vengono in qualche modo controllate dai diritti civili, e dal welfare che mette tutti, sul lavoro, la salute e la scuola, sullo stesso piano. Semmai chi è in parte fuori, sono i migranti quando non abbiano diritti politici. Infine, se prendiamo la nostra Costituzione, affine a quella Società Aperta preconizzata da K. Popper, occorre fare i conti con i nemici interni e quelli esterni che in molti modi, dalle strategie della tensione e l'antipolitica, alle guerre asimmetriche (terrorismo), stanno mettendo a dura prova il nostro Mondo.
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Re: Il PD dopo la sconfitta del 4 Marzo
17/06/2018 15:27
Migranti,Renzi: Salvini ha fatto bullo
15.27
Migranti,Renzi: Salvini ha fatto bullo
"Quella di Salvini è una colossale
operazione di successo dal punto di
vista mediatico, uno spot, ma in realtà
non cambia niente: i porti restano
aperti". Così Matteo Renzi commenta la
linea del governo sui migranti.
"Condivisibile la richiesta di più par-
tecipazione europea, ma un milione di
like non vale una vita". E invita il
premier Conte a portare a Bruxelles una
proposta semplice: "stop finanziamenti
Ue a chi non accoglie". Sulla vicenda
Stadio Roma:"Bonafede venga in Aula e
spieghi i suoi rapporti con Lanzalone".
A me Renzi non piace, ma queste puntualizzazioni sono perfette. Vorrei che fosse il segretario del PD a farle.
Migranti,Renzi: Salvini ha fatto bullo
15.27
Migranti,Renzi: Salvini ha fatto bullo
"Quella di Salvini è una colossale
operazione di successo dal punto di
vista mediatico, uno spot, ma in realtà
non cambia niente: i porti restano
aperti". Così Matteo Renzi commenta la
linea del governo sui migranti.
"Condivisibile la richiesta di più par-
tecipazione europea, ma un milione di
like non vale una vita". E invita il
premier Conte a portare a Bruxelles una
proposta semplice: "stop finanziamenti
Ue a chi non accoglie". Sulla vicenda
Stadio Roma:"Bonafede venga in Aula e
spieghi i suoi rapporti con Lanzalone".
A me Renzi non piace, ma queste puntualizzazioni sono perfette. Vorrei che fosse il segretario del PD a farle.
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