Il nuovo partito di Renzi

17/09/2019 19:10
Renzi,la nuova sfida sarà 'Italia Viva'

 "Il nome della nostra nuova sfida sarà 
 'Italia Viva'". Così Matteo Renzi, con-
 versando con Bruno Vespa, al suo arrivo
 a Porta a porta.                       

 "Il Governo non ha problemi. Lo abbiamo
 fatto apposta per dare lunga vita al   
 Governo" aggiunge Renzi che precisa:"Il
 tema è non fare una cosa politichese e 
 antipatica, noiosa. Vogliamo parlare a 
 quella gente che ha voglia di tornare a
 credere nella politica". E: "Il partito
 novecentesco non funziona più. C'è bi- 
 sogno di una cosa nuova, allegra e di- 
 vertente",     

Buon divertimento.

Se questa è l'apertura, non si può dire che ci sia qualche cosa di più di un risentimento.
Fa bene Zingaretti a non drammatizzare. In fondo, la cosa che più conta è il governo e comunque il fastidio di chi sta con Renzi, ci sarebbe stato lo stesso. Almeno qui apparirà come qualche cosa fuori dal Partito Democratico.

Se non li avesse nominati lui personalmente, quelli che si porta via, o che lo seguono, forse non sarebbero mai stati eletti. Questo è forse l'atto più scorretto di questo abbandono, che a mio avviso non è una scissione, dato che chi professa il culto della personalità non può comunque definirsi democratico.

Avremo tempo di parlare degli errori di Renzi, e tra tutti, questo è davvero il minore.
Nel contempo vedremo se il PD cambierà quelle impostazioni che hanno provocato la disaffezione del nostro elettorato, e ciò sarà la migliore dimostrazione di ciò che fa capire quanto avessimo sbagliato ad affidare la nostra immagine politica ad un politico che ha fatto carriera sull'onda del populismo.

Facciamo parlare ancora Renzi, che continua comunque a non dirci niente.

17/09/2019 19:40

Renzi: con me più di 40 parlamentari

19.40 Renzi: con me più di 40 parlamentari "Sono più di 40 i parlamentari;25 depu- tati e 15 senatori che saranno con noi. Per stare tranquilli i nomi saranno re- si noti domani". Lo afferma Renzi a Porta a porta. "Ci sarà un sottosegre- tario -dice- non due, quindi una pattu- glia di governo molto ridotta...". "E' stato un sacrificio personale, la sera prima dell'intervista non ho dor- mito" aggiunge. E: "Se partiamo dalla parola 'scissione' diamo l'idea di una operazione di palazzo. C'è anche quel- la: è stata una 'operazione di palazzo' mandare a casa Salvini".

Qualche notizia in più su questo abbandono soft di Renzi, che se ne va con la sua Corte.

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2019/09/17/matteo-renzi-lascia-il-pd-sara-un-bene-per-tutti-anche-per-conte_07a79ad9-0c47-4bf4-a452-d0569043d3d5.html

Speriamo che aiuti il governo a superare la legislatura e a porre rimedio agli errori del suo governo e di quelli fatti con l'altro Matteo, Salvini.

Sputnik raccoglie vari commenti

https://it.sputniknews.com/politica/201909178101539-addio-di-renzi-al-pd-tutto-quello-che-i-politici-hanno-detto/

Ma anche da Renzi non è che venga fuori molto di più. In minoranza nel partito si sente troppo stretto e così se ne fa uno tutto suo. Sul piano della politica non si vede ancora dove stia la novità oltre al suo riferimento personale, come se si fosse trattato di una congiura di palazzo e non invece di un progetto politico.

Uno che fa di tutto per avere il maggioritario e poi ti fonda un altro piccolo partito, vive davvero una grande contraddizione.
Insomma, un EgoLeader!

Piero Fassino
Ieri alle 14:53 · Facebook
Non ho trovato fin qui ragioni fondate e serie che giustifichino la scelta di Renzi e di alcuni parlamentari di abbandonare il PD. Se la motivazione è allargare il consenso al campo democratico, ricordo che questa è stata ed è la ragione fondativa del PD che, unendo culture e esperienze diverse, si è data un identità riformista larga, a vocazione maggioritaria.
Peraltro a giustificazione dell'abbandono viene addotta una presunta "radicalizzazione" del PD che nessun atto compiuto in questi mesi dimostra.
L'unico esito dell'abbandono rischia di essere l'indebolimento del PD e la frammentazione della maggioranza di governo proprio quando la sua massima coesione è condizione per il successo della impresa politica avviata in questi giorni.
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Concordo sulla mancanza di ragioni politiche, nella scelta di Renzi, di lasciare il PD, se si intende per politica l'arte del costruire il bene comune. Renzi ha sempre pensato al suo bene personale, cavalcando l'anti politica che nella sua versione era declinata con la "rottamazione". Quando Renzi ha governato ha mostrato i suoi limiti litigando persino con sindacati e con l'ANPI che a sinistra rappresentano comunque una forma importante di radicamento. E per fare che cosa? Una riforma pasticciata, pur di fare comunque una riforma costituzionale, che è stata sconfitta da un referendum popolare.

Lasciamo perdere l'Art. 18, ma proprio il PD lo doveva abolire, anche se era solo una bandiera, e proprio perché era una bandiera?

Uomini di sinistra per politiche di destra ce ne sono stati anche in passato, e quello che assomiglia di più è Craxi, che aiutato dalla "buona stampa" a far fuori tutto il gruppo dirigente del PSI, col suo 11 per cento divenne segretario e qualche anno dopo distrusse il partito. Proprio come ha tentato di fare Renzi, non riuscendovi.

Sentite cosa intende fare e come spiega la situazione:

Curioso quel: "ci ho provato", ma "se non ti vogliono più..."
Nessuno lo ha cacciato. Certo dopo tutte le cavolate che ha fatto c'era da credere che gli iscritti e gli elettori del PD si fossero un po arrabbiati, ma ciò nonostante, poteva restare nel PD. Si doveva solo scordare di essere rieletto ad importanti cariche di partito, come la Segreteria, anche se per restare, gli era stata offerta la presidenza che lascia Gentiloni.

18/09/2019 15:40

Renzi: al governo fino a 2022 per Colle

15.40 Renzi: al governo fino a 2022 per Colle "Nel momento in cui prendiamo l'impegno di garantire che la legislatura arrivi almeno fino all'elezione del Presidente della Repubblica, nel 2022, noi non fa- remo il controcanto quotidiano". Lo as- sicura Renzi dopo la sua uscita dal Pd. "Non è il governo che sognavo" ma vista la "situazione di emergenza", è "giusto mordersi la lingua, dare una mano all' Italia".Il Pd? "Non dico crisi del set- timo anno","ci ho provato", ma "se non ti vogliono più...". "Ho dato il cuore e sono stato considerato un intruso". E su Italia Viva:"Non sarò io ai tavoli".

Ecco la prima notizia veramente interessante che descrive i tempi di questo nuovo partito personale. Qui almeno non lo rottama nessuno... salvo la bancarotta!

[...]"L’11 maggio scorso il senatore ha creato a Firenze la Digistart Srl, unica sigla interamente posseduta e gestita dall’ex premier. Per carità, si tratta di un’azienda piccola piccola: capitale di soli 10 mila euro, versato cash. Renzi ne è amministratore unico e titolare di tutte le azioni"

[...]"Di cosa si occupa la Digistart? Al primo posto c’è “l’attività di analisi dei processi comunicativi che collegano cittadini e imprese. Anche mediante l’organizzazione e/o partecipazione a convegni, seminari, incontri sia in Italia che all’estero”. In apparenza, quindi, una srl utile per fatturare i compensi delle conferenze retribuite, come quelle che l’anno scorso hanno visto l’ex segretario del Pd viaggiare in Qatar, Stati Uniti e Sudafrica. Ma la società può teoricamente anche farsi carico delle spese per eventi come la prossima Leopolda, anche se ciò viene escluso da ambienti renziani."



https://www.repubblica.it/politica/2019/09/18/news/politico_o_imprenditore_l_ultima_azienda_aperta_da_matteo_renzi_in_primavera-236337987/?ref=RHPPLF-BH-I236286243-C8-P5-S2.2-T1

Sono contento che Prodi abbia risposto così

20/09/2019 09:13

Prodi:'Italia viva', scade come yogurt

9.13 Prodi:'Italia viva', scade come yogurt "Sono sempre stato l'uomo dell'unità" e anche se il personalismo è "una tenden- za mondiale" oggi "è ancora più esaspe- rato fino a rischiare il ridicolo". Ro- mano Prodi giudica così, su Repubblica, la scelta di Renzi di lasciare il Pd per fondare 'Italia Viva'. "Bellissimo nome (...) per uno yogurt -ironizza Prodi- Il problema è che lo yogurt ha una scadenza ravvicinata".La scelta di Renzi era "prevedibile ma u- gualmente inspiegabile nei tempi,non si può operare per costruire un governo e immediatamente metterci un'ipoteca".