Fantascienza nella storia del Cinema
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ART
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Guya
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Inauguro la mia partecipazione a questo thread con:
dall'idea di conquistare alcuni giacimenti di petrolio che potranno
produrre carburante per far nuovamente volare gli aerei fermi da tempo. Il film contiene anche una realistica descrizione del bombardamento
aereo della città di Everytown.
La vita futura (Things to Come) è un film di fantascienza di William Cameron Menzies del 1936, prodotto da Alexander Korda. È liberamente tratto dal romanzo di H.G. Wells The Shape of Things to Come (1933), il quale ebbe un grado di supervisione su ogni aspetto del film,
esperienza senza precedenti per uno scrittore. Nelle locandine viene infatti indicato il titolo La vita che verrà - di H. G. Wells, con il nome del produttore indicato in piccolo.
In Italia è stato distribuito una prima volta nel 1937 dalla Mander Film e una seconda volta nel 1953, con il titolo Nel 2000 guerra o pace? (vita futura), dalla Minerva Film.
esperienza senza precedenti per uno scrittore. Nelle locandine viene infatti indicato il titolo La vita che verrà - di H. G. Wells, con il nome del produttore indicato in piccolo.
In Italia è stato distribuito una prima volta nel 1937 dalla Mander Film e una seconda volta nel 1953, con il titolo Nel 2000 guerra o pace? (vita futura), dalla Minerva Film.
La pellicola narra una serie di eventi futuri che ripercorrono un intero secolo, dal 1936 al 2036. Tutto incomincia nello scenario immaginario di una città anglosassone (Everytown) nel 1940, allo scoppiare della seconda guerra mondiale. Un conflitto che durerà decenni, così a lungo che i sopravvissuti non saranno in grado di ricordare i motivi per i quali esso era iniziato. I bombardamenti strategici da entrambe le parti hanno completamente devastato la civiltà
umana, che è tornata in una nuova era buia dove il livello tecnologico è pari a quello medioevale, con le carcasse delle automobili trainate dai cavalli. In questo scenario scoppia un'epidemia misteriosa chiamata «La piaga errante».
Nel 1970 Everytown viene guidata da un signore della guerra locale, Rudolph, in costante guerra con il popolo delle colline e ossessionato umana, che è tornata in una nuova era buia dove il livello tecnologico è pari a quello medioevale, con le carcasse delle automobili trainate dai cavalli. In questo scenario scoppia un'epidemia misteriosa chiamata «La piaga errante».
dall'idea di conquistare alcuni giacimenti di petrolio che potranno
produrre carburante per far nuovamente volare gli aerei fermi da tempo. Il film contiene anche una realistica descrizione del bombardamento
aereo della città di Everytown.
ART- Messaggi : 125
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
ma sai ART che questo film, non l'ho mai visto ?
..mi sa che devo rimediare, sembra bello
..mi sa che devo rimediare, sembra bello
Guya- La Pasionaria
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Se vuoi vederlo si trova facilmente sui torrent, anche in italiano. Ci sono due versioni di differenti lunghezze e con doppiaggi diversi.
ART- Messaggi : 125
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Sempre a proposito de "Il pianeta proibito", film entusiasmante della mia infanzia, ricordo la carina interprete, gli effetti speciali per quei tempi notevoli, il robot "Roby" che moltiplicava le bottiglie di Whiskey e una trama davvero avvincente. Impossibile identificare il Leslie Nilsen di allora.
Osservatore- Messaggi : 155
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
sI ma Guya ha scritto, più indietro, che una attrice sguazzava nuda. Io ho cercato questa "nuda" che è sempre una bella vista, ma non l'ho trovata.
1. Blade Runner (Ridley Scott, 1982)
2. Ritorno al Futuro (Robert Zemeckis, 1985)
insieme a Odissea nello spazio e a Solaris. Eppoi anche la Mosca, chi se lo ricorda? E quella serie con Mio, non ricordo i titoli.
1. Blade Runner (Ridley Scott, 1982)
2. Ritorno al Futuro (Robert Zemeckis, 1985)
insieme a Odissea nello spazio e a Solaris. Eppoi anche la Mosca, chi se lo ricorda? E quella serie con Mio, non ricordo i titoli.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Eheheh, non sei un buon osservatore. Devi andare al 1' e 20" del trailer per scorgere qualcosa.....cireno ha scritto:sI ma Guya ha scritto, più indietro, che una attrice sguazzava nuda. Io ho cercato questa "nuda" che è sempre una bella vista, ma non l'ho trovata.....
Osservatore- Messaggi : 155
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Questo per me è uno dei migliori racconti di fantascenza mai scritti. Breve, essenziale, completo, geniale.
La sentinella
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato faceva d'ogni movimento un'agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d'anni, quest'angolo di guerra non era cambiato.
Era comodo per quelli dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato.
E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della Galassia... crudeli, schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.
Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame...
Fredrick Brown, 1954
La sentinella
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato faceva d'ogni movimento un'agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d'anni, quest'angolo di guerra non era cambiato.
Era comodo per quelli dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato.
E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della Galassia... crudeli, schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.
Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame...
Fredrick Brown, 1954
Vanni Sandro- Messaggi : 689
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Vanni Sandro ha scritto:Questo per me è uno dei migliori racconti di fantascenza mai scritti. Breve, essenziale, completo, geniale.
La sentinella
[...]
Fredrick Brown, 1954
completamente d'accordo !!
Guya- La Pasionaria
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Da ragazzino ricordo che andavo con gli amici a casa di mio zio a vedere una serie televisiva di racconti di fantascienza (all'epoca erano in pochi a possedere la TV).
Era il periodo in cui gli americani sbarcarono sulla luna e la RAI, per settimane prima e dopo l'evento, trasmise tantissimi film di questo genere, raccolti nel ciclo "Ai confini della realtà".
Certo, quei filmati in bianco e nero farebbero sorridere i bambini di oggi, abituati a visioni tridimensionali ricche di effetti speciali. Ma quei racconti erano suggestivi e capaci di stimolare la nostra fantasia molto più delle pellicole di oggi, dove tutto è spiattellato e scontato. L'effetto visivo è oggi prevalente rispetto all'intrigo della trama (lo stesso vale per i film horror).
Forse questo sentimento è dovuto dalla nostalgia per il periodo adoscenziale, ma credo che i film di fantascienza di oggi abbiano perso gran parte del loro fascino.
Altro film che ricordo con nostagia è BLOB. Lento, leggero, ma a suo modo originale.
Era il periodo in cui gli americani sbarcarono sulla luna e la RAI, per settimane prima e dopo l'evento, trasmise tantissimi film di questo genere, raccolti nel ciclo "Ai confini della realtà".
Certo, quei filmati in bianco e nero farebbero sorridere i bambini di oggi, abituati a visioni tridimensionali ricche di effetti speciali. Ma quei racconti erano suggestivi e capaci di stimolare la nostra fantasia molto più delle pellicole di oggi, dove tutto è spiattellato e scontato. L'effetto visivo è oggi prevalente rispetto all'intrigo della trama (lo stesso vale per i film horror).
Forse questo sentimento è dovuto dalla nostalgia per il periodo adoscenziale, ma credo che i film di fantascienza di oggi abbiano perso gran parte del loro fascino.
Altro film che ricordo con nostagia è BLOB. Lento, leggero, ma a suo modo originale.
Vanni Sandro- Messaggi : 689
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
uh, sì, ricordo anche io quella serie televisiva !
Non me ne perdevo nemmeno una puntata
questo è uno degli episodi che più mi piacquero (tra tutti): Tempo di leggere
ps abbiamo aperto un 3D "come eravamo" http://areaforum.forumattivo.it/t212-come-eravamo
Guya- La Pasionaria
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Per raggiungere un obiettivo non credo che avere un sogno serva. Se è lontano ci vuole la macchina, o il treno, se è vicino le gambe o la bicicletta.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
cireno ha scritto:Per raggiungere un obiettivo non credo che avere un sogno serva. Se è lontano ci vuole la macchina, o il treno, se è vicino le gambe o la bicicletta.
e questo sta a significare, Cireno ?
Guya- La Pasionaria
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
e perchè no i pattini a rotelle, lo skateboard, la mongolfiera, l'elicottero ecc.?cireno ha scritto:Per raggiungere un obiettivo non credo che avere un sogno serva. Se è lontano ci vuole la macchina, o il treno, se è vicino le gambe o la bicicletta.
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
Fahrenheit 451 (è la temperature alla quale brucia la carta) è un film del 1966 diretto da François Truffaut, tratto da un romanzo di Ray Bradbury (Gli anni della Fenice del 1953).
In una società del Medioevo prossimo venturo, in cui è ormai assoluto lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo (in tutta la vicenda, infatti, l'onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione a una ebete sudditanza nei confronti del potere), i pompieri non spengono incendi, ma anzi danno alle fiamme i libri, sovversivi per definizione, agli ordini di un potere dispotico che vuol così mantenere nell'ignoranza la società.
Il pompiere incendiario Montag incontra Clarissa che ama la lettura, comincia a leggere per curiosità e non smette più, diventando un fuorilegge e fugge con lei verso la terra degli uomini-libro, ribelli lottano contro il potere imparando i libri a memoria e conservandoli per il giorno in cui si potranno stampare di nuovo.
Il mondo di Fahrenheit è il mondo della solitudine, dello scacco, della paura. “Ho da raccontare una storia la cui essenza è piena d'orrore...”: è un passo dei Racconti straordinari di Edgar Allan Poe, che Montag recita nelle ultime immagini del film, per impararlo a memoria. Ma potrebbe essere l'esergo che apre il film. L'orrore è quello di un mondo in cui è proibito leggere, dunque è proibito conoscere, amare, ricordare. Il passato, nella società dei pompieri incendiari, non esiste. Nessuno ricorda nulla: Montag non rammenta che sia mai stato spento un incendio, non ricorda neppure il giorno in cui ha conosciuto sua moglie. Il tempo di Fahrenheit 451 è un eterno, drammatico, oppressivo presente, perché chi detiene il potere sa che controllare la memoria di un popolo significa controllare la sua stessa esistenza: chi non ha passato, non può avere nemmeno un futuro
Ultima modifica di Bessarione13 il Mer 17 Lug 2013, 08:30 - modificato 1 volta.
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
uh, sì, ricordo anche io quella serie televisiva !
Non me ne perdevo nemmeno una puntata
questo è uno degli episodi che più mi piacquero (tra tutti): Tempo di leggere
Nonostante sia tecnicamente assurdo si tratta di una bella storia e nonostante il vero argomento non sia quello anche un esempio della grande produzione passata di film o episodi in tema guerra nucleare.
In questo campo è da non perdere The Day After, del 1983, il film che alla sua prima messa in onda terrorizzò gli USA.
Parla del graduale deterioramento della situazione internazionale fino allo scoppio della terza guerra mondiale e successiva catastrofe nucleare, con le sue conseguenze su vari personaggi. Un film allucinante, che in certe parti mostra una precisione da documentario. I più giovani possono immaginare che effetto ebbe questo film già di per sè inquietante su chi lo vide all'epoca, quando la probabilità che succedesse una cosa simile non era tanto remota come oggi.
ART- Messaggi : 125
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Re: Fantascienza nella storia del Cinema
La serie Ai confini della realtà è una delle migliori che si siano viste in televisione, non solo nel suo genere, ma in assoluto. Simile in questo a X Files, che ne hanno ripreso l'impostazione.
A me la cinematografia fantascientifica non è mai piaciuta, tanto quanto mi ha invece attratto la letteratura dello stesso tipo.
Il giorno dei trifidi in versione filmica ha ben poco a che vedere con il racconto di Wyndham: è come il Troy di Brad Pitt o come il Maciste di Steve Reeves.
Il fatto è che riprodurre in immagini i mostri e mostrini, i dischi volanti e i robot, porta quasi inesorabilmente al fumettone, da seguire con lo stesso spirito col quale nei pidocchietti romani si seguivano i film mitologici, ridendo e mangiando bruscolini e mostaccioli - famoso rimane il grido che venne dalla platea, quando Ercole lottava con un "leone" spelacchiato senza riuscire a metterlo ko: "Ercolee, daje un mozzico!"
Ai confini della realtà era invece fatto di tensione e immaginazione, mistero e inquetudine, calati, appunto, nella realtà più ordinaria.
L'unico regista che sia stato capace di superare il gap tra la fantasia letteraria e quella cinematografica è stato Kubrik, sia con Odissea nello spazio, sia con Shining, con Barry Lindon, con Lolita.
A me la cinematografia fantascientifica non è mai piaciuta, tanto quanto mi ha invece attratto la letteratura dello stesso tipo.
Il giorno dei trifidi in versione filmica ha ben poco a che vedere con il racconto di Wyndham: è come il Troy di Brad Pitt o come il Maciste di Steve Reeves.
Il fatto è che riprodurre in immagini i mostri e mostrini, i dischi volanti e i robot, porta quasi inesorabilmente al fumettone, da seguire con lo stesso spirito col quale nei pidocchietti romani si seguivano i film mitologici, ridendo e mangiando bruscolini e mostaccioli - famoso rimane il grido che venne dalla platea, quando Ercole lottava con un "leone" spelacchiato senza riuscire a metterlo ko: "Ercolee, daje un mozzico!"
Ai confini della realtà era invece fatto di tensione e immaginazione, mistero e inquetudine, calati, appunto, nella realtà più ordinaria.
L'unico regista che sia stato capace di superare il gap tra la fantasia letteraria e quella cinematografica è stato Kubrik, sia con Odissea nello spazio, sia con Shining, con Barry Lindon, con Lolita.
Rom- Messaggi : 996
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