A cosa serve Michelangelo?
3 partecipanti
A cosa serve Michelangelo?
"C'è un'idea - di casa persino al ministero dei Beni culturali italiano in questi anni - secondo cui l'Italia potrebbe diventare una grande "Disneyland culturale": ma è davvero a questo che serve il tessuto artistico e paesaggistico che abbiamo ereditato e che stiamo rovinando? Per rispondere, si può partire dalla storia di un crocifisso attribuito a Michelangelo e acquistato dal governo Berlusconi per più di tre milioni di euro: raccontarla significa parlare del potere del mercato, dell'inadeguatezza degli storici dell'arte, della cinica manipolazione dei politici e delle gerarchie ecclesiastiche, del perverso sistema delle mostre, del miope opportunismo dell'università e della complice superficialità dei mezzi di comunicazione. Il degrado del ruolo della storia dell'arte nel discorso pubblico accompagna la metamorfosi del ruolo del patrimonio storico e artistico: da gratuito strumento di crescita culturale garantito dalla Costituzione, a parco dei divertimenti a pagamento."
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: A cosa serve Michelangelo?
A me non interesserebbe che il nostro Paese venisse visto come una sorta di "Disneyland culturale" purchè lo diventi davvero e non solo nelle intenzioni di qualche utopico ministro ai beni culturali. Se la Germania è "paese industriale", se la Gran Bretagna è diventato un mercato dei soldi perchè noi non dovremmo sfruttare quello che abbiamo e che altri non hanno?
A Venezia vanno 250mila persona al giorno, di media: mangiano panini, pisciano nei canali, sporcano dappertutto. Sai cosa sarebbe un euro di entrata? Oltre due milioni il mese. E allora perchè no? Firenze, Roma gratis? E chi lo dice? Volete vacanze a costo zero? ci sono un sacco di posti......
A Venezia vanno 250mila persona al giorno, di media: mangiano panini, pisciano nei canali, sporcano dappertutto. Sai cosa sarebbe un euro di entrata? Oltre due milioni il mese. E allora perchè no? Firenze, Roma gratis? E chi lo dice? Volete vacanze a costo zero? ci sono un sacco di posti......
Ultima modifica di cireno il Mar 23 Lug 2013, 05:26 - modificato 1 volta.
cireno- Messaggi : 1510
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 124
Località : Milano
Re: A cosa serve Michelangelo?
Caro Cireno, non credo che sia piacevole vivere in una Disneyland, a meno di non voler essere un paese del terzo mondo, in cui una massa di straccioni è felicissimo di intrufolarsi tra i turisti per svoltare la giornata, mentre quelli siamano intorno alle piramidi o ai templi maya, fotografano e lanciano gridolini di stupore.
Un terzo mondo che non è così lontano, vista in opera la sua versione "occidentale" che si è configurata a Roma, specialmente intorno ai grandi complessi storici e monumentali, pieni di negozi di chincaglierie, camioncini con la porchetta, bibitari, pataccari, bancarelle, centurioni, mangiatori di fuoco e giocolieri.
La Disneyland non sarebbero i monumenti - che già è una brutta cosa - ma, in un posto come l'Italia, sarebbe l'Italia stessa.
Lasciamo stare Roma, che già è un carnevale in quanto metropoli, ma te la immagini l'Umbria ridotta a un luna-park? Dico l'Umbria, la terra dei santi e dei romiti, dove anche un grido basta a rompere l'incantesimo.
La verità è che un paese come l'Italia - un grande museo vivente come l'Italia - per fare quello che tu vorresti avrebbe bisogno di inventare una strada tutta sua, particolare, pari alla esclusività e particolarità - anzi, unicità - del suo patrimonio artistico e storico.
Una cosa, questa, che è lontanissima dalle facoltà, dalle intenzioni e dalle competenze della massa di assessori e ministri, e alla classe dirigente in generale, imprenditori compresi, ai quali dovrebbe essere affidata.
Questa è gente che non è capace nemmeno di costruire in modo decente un porticciolo per la nautica da diporto, senza lasciarlo in mano alle mafiette locali, che taglieggiano sia i turisti sia i residenti.
Un terzo mondo che non è così lontano, vista in opera la sua versione "occidentale" che si è configurata a Roma, specialmente intorno ai grandi complessi storici e monumentali, pieni di negozi di chincaglierie, camioncini con la porchetta, bibitari, pataccari, bancarelle, centurioni, mangiatori di fuoco e giocolieri.
La Disneyland non sarebbero i monumenti - che già è una brutta cosa - ma, in un posto come l'Italia, sarebbe l'Italia stessa.
Lasciamo stare Roma, che già è un carnevale in quanto metropoli, ma te la immagini l'Umbria ridotta a un luna-park? Dico l'Umbria, la terra dei santi e dei romiti, dove anche un grido basta a rompere l'incantesimo.
La verità è che un paese come l'Italia - un grande museo vivente come l'Italia - per fare quello che tu vorresti avrebbe bisogno di inventare una strada tutta sua, particolare, pari alla esclusività e particolarità - anzi, unicità - del suo patrimonio artistico e storico.
Una cosa, questa, che è lontanissima dalle facoltà, dalle intenzioni e dalle competenze della massa di assessori e ministri, e alla classe dirigente in generale, imprenditori compresi, ai quali dovrebbe essere affidata.
Questa è gente che non è capace nemmeno di costruire in modo decente un porticciolo per la nautica da diporto, senza lasciarlo in mano alle mafiette locali, che taglieggiano sia i turisti sia i residenti.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: A cosa serve Michelangelo?
Io credo che la ricchezza artistica, monumentale, archeologica e anche paesaggistica italiana sia un caso unico per densità di beni in rapporto al territorio.
La tutela e la conservazione di tale patrimonio deve essere una responsabilità dello stato; la sua valorizzazione e sfruttamento, dovrebbe essere offerta all'iniziativa privata, sia pur sotto la supervisione del Ministero competente (a burocrazia semplificata).
Lo Stato lucrerà tasse sugli utili.
La tutela e la conservazione di tale patrimonio deve essere una responsabilità dello stato; la sua valorizzazione e sfruttamento, dovrebbe essere offerta all'iniziativa privata, sia pur sotto la supervisione del Ministero competente (a burocrazia semplificata).
Lo Stato lucrerà tasse sugli utili.
Adam- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 92
Località : Roma
Re: A cosa serve Michelangelo?
Adam ha scritto:
La tutela e la conservazione di tale patrimonio deve essere una responsabilità dello stato; la sua valorizzazione e sfruttamento, dovrebbe essere offerta all'iniziativa privata, sia pur sotto la supervisione del Ministero competente (a burocrazia semplificata).
Una forma, questa, di "liberalizzazione" che è già in sè concettualmente discutibile, e che nella prassi italiana è destinata a diventare un orribile guazzabuglio.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: A cosa serve Michelangelo?
L'Italia che vorrei sarebbe un Paese capace di valorizzare il cervello più che le braccia. Inutile quindi perseguire in un territorio così piccolo e popolato iniziative tipo l'ILLVA di Taranto, il nostro Paese dovrebbe guardare alle diverse Silicon Valley, dove cervelli formati e allenati da università serie e all'avanguardia, avessero le capacità per portare avanti progetti di tecnica avanzata. Un Paese dove lo Stato curi la sua particolarietà culturale come fosse il petrolio del MO, dove lo Stato sia in grado di gestirsela questa straordinaria particolarietà, senza dare niente altro che compartecipazione minoritaria a privati. Ci sarebbe molto da fare in Italia solo se si volesse farlo.
E quando parli dell'Umbria, terra che attraverso mia nonna materna è parte della mia natura, a me non resta altro che crogiolarmi nella nostalgia per quella terra stupenda.
E quando parli dell'Umbria, terra che attraverso mia nonna materna è parte della mia natura, a me non resta altro che crogiolarmi nella nostalgia per quella terra stupenda.
cireno- Messaggi : 1510
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 124
Località : Milano
Re: A cosa serve Michelangelo?
cireno ha scritto:L'Italia che vorrei sarebbe un Paese capace di valorizzare il cervello più che le braccia. Inutile quindi perseguire in un territorio così piccolo e popolato iniziative tipo l'ILLVA di Taranto, il nostro Paese dovrebbe guardare alle diverse Silicon Valley, dove cervelli formati e allenati da università serie e all'avanguardia, avessero le capacità per portare avanti progetti di tecnica avanzata. Un Paese dove lo Stato curi la sua particolarietà culturale come fosse il petrolio del MO, dove lo Stato sia in grado di gestirsela questa straordinaria particolarietà, senza dare niente altro che compartecipazione minoritaria a privati. Ci sarebbe molto da fare in Italia solo se si volesse farlo.
La tua descrizione è simile alle visioni di Adriano, raccontate da Marguerite Yourcenar, quando immagina non solo edifici, ma un'intera civiltà che "sorge sulla pianta di un sogno".
Senza voler aprire, qui, un argomento che sarebbe infinito, io credo che una "competenza coerente" con la ricchezza specifica italiana, artistica e culturale, dovrebbe essere sintesi di sapere e saper fare, cioè una tecnologia interpretata con intelligenza artigianale - quella della "bottega dell'arte" che ha fatto la fortuna del nostro Rinascimento.
E' vero che barlumi di questa competenza esistono, ancora, in Italia, ma sono fiammelle sparse, ben lontane dal "fare sistema".
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Argomenti simili
» Pensa cosa succede nel M5S!
» Cosa succede in Cina?
» Cosa succede in Iraq?
» Tanto per capire di cosa parliamo
» Cosa succede in Cina?
» Cosa succede in Iraq?
» Tanto per capire di cosa parliamo
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.